mercoledì 23 gennaio 2019

Il vero volto dell’austerity e dei suoi “integerrimi” sostenitori. Il curriculum di J. C. Junker (neo Presidente della CE)

E CHI L'AVREBBE MAI DETTO?

J. C. Junker è il nuovo presidente della Commissione europea.
Juncker è stato primo ministro del Granducato (l’unico granducato al mondo!) di Lussemburgo per diciotto anni, un caso di rimarchevole longevità politica, quasi pari a quella di Greenspan alla Fed e di quella di alcuni dittatori africani. Il Lussemburgo è grande come tre quarti della Val d’Aosta, ha una popolazione inferiore a quella di Genova ed il PIL pro capite più alto al mondo (2012). Pochi, ricchi, felici. Come fanno?
L’86% della ricchezza è data da servizi ed in particolare dalle 152 banche che ivi risiedono, più le finanziarie, i fondi e le 9000 holding che si godono il vantaggioso ecosistema lussemburghese. Questo irreprensibile paesino, già inserito nella lista grey dei paradisi fiscali e che ha il più alto indice al mondo di corruzione percepita, ha eletto ripetutamente Juncker a suodominus, un personaggio molto amato in tutto il mondo dato che ben 15 paesi gli hanno voluto riconoscere gran croci e decorazioni al merito e ben più di cinquanta istituzioni accademiche gli hanno tributato premi, menzioni, lauree honoris causa.
È stato anche presidente dell’Eurogruppo per otto annigovernatore della Banca Mondiale per sei ed anche governatore al FMI. Questo avvocato che non ha mai esercitato la professione, piace alla gente che piace. Perché?
Ecco quiuna ricerchina condotta dall’Icij, il consorzio internazionale dei giornalisti investigativi uscita giusto ieri, dopo che il nostro eroe aveva ironizzato su Renzi ma anche su Cameron (ahi, ahi, ahi mr. Juncker!). Le 28.000 pagine di documenti riservati setacciate da più di 80 giornalisti di 26 diversi paesi, scoprono l’ovvio: il Lussemburgo è un centro di sistematica evasione fiscale. Pepsi, IKEA, FedEx ed altre 340 compagnie internazionali hanno avuto accordi segreti diretti con il paradiso centro-europeo, per minimizzare il loro prelievo fiscale.
Quindi, il capo di questa associazione a delinquere che ha forma addirittura stato-nazionale è stato eletto da centro-destra e centro-sinistra continentali a capo dell’Europa e da questa posizione continuerà ad impartire le lezioni su rigore, restrizione dei diritti, sacrifici, deregolamentazioni per fare crescita, ovvero profitto per attori che poi porteranno i sudati proventi della loro stimata intraprendenza in Lussemburgo dove verrà garantito allo 0,1% della popolazione continentale un futuro di benessere ed agio in base al fatto che lì si applicano leggi speciali e tasse minime.
Sono previste anche bacchettate agli stati che spendono più di quanto incassano, stante che quanto incassano è meno di quanto potrebbero visto che le grandi imprese pagano le loro tasse direttamente a Juncker.
A raccontarlo uno non ci crederebbe.

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