martedì 4 agosto 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 4 Agosto 2020
San Giovanni Maria Vianney

Chi è più soggetto alla tentazione - San Giovanni Maria Vianney ...

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
mi ha mandato per annunziare ai poveri il lieto
messaggio, e a risanare chi ha il cuore affranto.

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
che in san Giovanni Maria Vianney
ci hai offerto un mirabile pastore,
pienamente consacrato al servizio del tuo popolo,
per la sua intercessione e il suo esempio
fa’ che dedichiamo la nostra vita
per guadagnare a Cristo i fratelli
e godere insieme con loro la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 30,1-2.12-15.18-22)
Ti ho trattato così per la tua grande iniquità. Cambierò la sorte delle tende di Giacobbe.


Dal libro del profeta Geremìa

Parola rivolta a Geremìa da parte del Signore:
«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto.
Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.
Nessuno ti fa giustizia;
per un’ulcera vi sono rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo spietato,
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
Così dice il Signore:
Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
Vi risuoneranno inni di lode,
voci di gente in festa.
Li farò crescere e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati;
i loro figli saranno come un tempo,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
mentre punirò tutti i loro oppressori.
Avranno come capo uno di loro,
un sovrano uscito dal loro popolo;
io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
Altrimenti chi rischierebbe la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
Voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 101)
Rit: Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso in tutto il suo splendore.

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.

I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza.
Perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.

Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 15,1-2.10-14)
Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore viene in soccorso alla nostra debolezza e alla nostra stanchezza. Sostenuti dallo Spirito, preghiamo insieme:
Fortifica la nostra fede, Signore.

Quando non riusciamo a riconoscerti nei segni dei tempi:
Quando non comprendiamo la speranza che ci doni:
Quando abbiamo la pretesa di farcela con le sole nostre forze:
Quando il male sembra prevalere sulla tua Chiesa:
Quando non abbiamo desiderio e voglia di pregare:
Quando ci mettiamo alla ricerca del tuo volto:
Quando, sostenuti dalla grazia, affrontiamo le difficoltà:
Quando dubitiamo della tua vittoria finale:
Quando ti chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno:
Quando saremo prossimi all'incontro definitivo con te:

Signore, ci hai creati per te e il nostro cuore è inquieto finché in te non riposa; fà che, nella ricerca del tuo volto, possiamo percorrere nella pace il nostro cammino verso il regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i nostri doni
nel ricordo di san Giovanni Maria Vianney,
e fa' che il sacrificio eucaristico che proclama la tua gloria
ci ottenga la salvezza eterna. Per Cristo ...


Antifona di comunione
«Io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo», dice il Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita,
fa' che seguendo l'esempio di san Giovanni Maria Vianney
ti onoriamo con fedele servizio, e ci prodighiamo con carità
instancabile per il bene dei fratelli. Per Cristo ...



Commento
Giovanni (Lione, Francia, 1786 – Ars 4 agosto 1859), «curato» di Ars per un quarantennio, attirò moltitudini di persone di ogni estrazione sociale con le sue catechesi e con il ministero della riconciliazione. Uomo di austera penitenza, unì alla profonda vita interiore, incentrata nell’Eucaristia, un generoso impulso caritativo. E’ modello della cura d’anime nella dimensione parrocchiale attraverso l'esempio della sua bontà e carità anche se lui fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito. Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859.
Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato patrono del clero parrocchiale.