mercoledì 19 dicembre 2018

Guerra civile: i cittadini svedesi risorgono per protestare contro il globalismo


Guerra civile: i cittadini svedesi risorgono per protestare contro il globalismo

I cittadini di tutta la Svezia hanno iniziato a sollevarsi per protestare contro il globalismo, in solidarietà con centinaia di migliaia di manifestanti francesi. Mentre il movimento anti-globalismo continua a diffondersi in tutta Europa, il popolo svedese è sceso nelle strade di Stoccolma durante il fine settimana, protestando contro il Patto per la migrazione delle Nazioni Unite. Il movimento dei “gilet gialli” della Francia si è diffuso anche in almeno altri tre paesi europei, in quanto cittadini in Belgio, Germania e Olanda hanno anche iniziato a protestare contro l’élite politica. Il movimento francese iniziò originariamente come un’opposizione alle tasse sui carburanti, ma ora si concentra anche sui governi, poiché le persone normali e laboriose si sentono inascoltate.

Mentre gli svedesi si radunavano fuori dal Parlamento a Stoccolma, un manifestante disse: “Sono qui per i poveri anziani che hanno pagato le tasse per tutta la vita e ora sono costretti a morire di fame”.

Secondo Voice of Europe , sono state viste molte bandiere, cartelloni e giubbotti gialli svedesi, con la partecipazione dei bambini.


“Non siamo estremisti. Siamo ordinari svedesi “, hanno gridato i manifestanti. “Non si tratta di colori politici, si tratta di persone” , ha dichiarato uno degli oratori, la giornalista Katerina Janouch.

“Sono qui per la bambina di 9 anni che è stata violentata e picchiata in una stanza di spazzatura”

“Sono qui per tutte le donne che non osano più uscire”

“Sono qui per i poveri anziani che hanno pagato le tasse per tutta la vita e ora sono costretti a morire di fame”.

“Sono qui per i senzatetto”

“Sono qui per coloro che non ottengono ciò che promette il contratto sociale”.

Secondo Janouch, tutti gli svedesi, indipendentemente dall’appartenenza politica, dovrebbero partecipare alle manifestazioni e protestare contro la politica in Svezia.






Guardiani dei Tesori del Vaticano


Cosciente che i Rothschilds è una famiglia ebrea importante, li cercai nell'Enciclopedia Giudaica e scoprii che possiedono il titolo di "Guardiani del Tesoro del Vaticano". La nomina dei Rothschild proporzionò alPapa Nero, [il massimo pontefice del gerarchia gesuita], una segretezza finanziaria assoluta. Chi cercherebbe mai la chiave della ricchezza del Vaticano nella Casa di alcuni ebrei ortodossi?   



E Hill Hughes scrive in "I terroristi segreti ed il nemico smascherato":   
I Rothschilds sono gesuiti che usano il loro passato ebreo come facciata per occultare le loro sinistre attività. I Gesuiti, lavorando attraverso i Rothschilds ed il finanziere Nicholas Biddle, perseguirono sempre il controllo del sistema bancario degli Stati Uniti. 





Il Papa Joseph Ratzinger con il Superiore Generale Gesuita Adolfo Nicolás

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L'Ordine dei gesuiti    
I cosiddetti Illuminati, fanno capo all'ordine dei gesuiti i quali hanno creato e controllano: gli ordini dei Cavalieri di Malta e di Colombo, la Massoneria, i poteri finanziari, i servizi segreti e le mafie. Inoltre controllano gli Ebrei Sionisti (e attraverso di essi governano lo Stato di Israele) nonché tutti gli altri stati (occidentali ed orientali). Infine controllano i più importanti mass-media nel mondo.
Fu fondato da Ignazio di Loyola, nel 1540 per volere del Papa Paolo 3°, e pian piano si è diffuso in tutte le nazioni della terra. L' ordine dei gesuiti non è un ordine religioso ma un ordine militare ed è retto con potere assoluto da un Generale dell'ordine chiamato anche il Papa nero, che risiede a Roma al quartier generale dei gesuiti in piazza del Gesù, non lontano dal Vaticano. Egli è attorniato da 29 Superiori gesuiti come General staff cosmopolita.

Si dice che sia l’uomo più potente della terra. Egli governa tramite i suoi 83 luogotenenti ( a lui fedelissimi) sparsi in 83 province in cui è stato diviso il mondo.

Nel corso dei secoli, l'ordine dei gesuiti ha posto sotto il suo controllo gli illuminati ed ha creato una serie di organizzazioni che controlla direttamente o indirettamente. Fra queste quelle più strettamente collegate sono i Cavalieri di Malta e i Cavalieri di Colombo con numerose succursali in tutto il mondo. I Cavalieri di Malta controllano le banche e quindi la moneta. I CAVALIERI DI MALTA SONO IL SERVIZIO SEGRETO DEL VATICANO E DEI GESUITI. HANNO STRETTI COLLEGAMENTI CON P2/GLADIO
Le altre organizzazioni controllate direttamente sono: 

i servizi segreti delle nazioni (CIA, FBI, KGB/FSB, M5, M6, SIS, Mossad, BND, DGSE, SISDE, SISMI, ecc). La CIA ed il KGB non sono mai stati nemici ai vertici. Tali due agenzie furono finanziate dalle banche internazionali del Vaticano e dalle corporations guidate dai Cavalieri di Malta e dalla Massoneria Shriner, sotto il controllo del Papa nero.

gli ebrei Sionisti che governano lo stato di Israele con il quale opera in combutta per fomentare guerre e terrorismo, nonché per fare pressione sugli USA e su altre nazioni (compresa Italia).
la massoneria in tutte le sue diramazioni. La Massoneria riunisce tutte le religioni in una. La massoneria islamica include anche Osama bin Laden, reclutato   dalla CIA nel 1986 che gli diede 3 mld di dollari per costituire i Mujaheddin che dovevano combattere i russi i Afganistan e costruire poi al Qaeda International Terrorist Network che include  Hamas, Hezbollah, e Egyptian Islamic Jihad. 
 -le banche centrali e le grosse banche mondiali controllate direttamente dai Cavalieri di Malta e dai massoni. Molti banchieri inoltre sono ebrei.
 la mafia: Cosa Nostra, mafia siciliana, mafia calabrese, camorra, sacra corona, mafia cinese, mafia russa, Yacuza (mafia giapponese), ecc.
 -l’ONU tramite il quale raggiungere il Nuovo Governo Mondiale. 
Spesso le organizzazioni di cui sopra operano in combutta. Per esempio la CIA e la mafia USA sono stati gli autori dell’assassinio di JF Kennedy, ordinato dai gesuiti. I motivi dell’assassinio di JF Kennedy sono: 
1.      voleva far cessare la guerra in Vietnam 
2.      voleva sciogliere la CIA 
3.      aveva emesso oltre 4 mld di dollari in “biglietti di stato” senza passare attraverso la FED.

  Questi tre motivi hanno determinato la sua eliminazione, nonostante che fosse il primo Presidente cattolico. Anche Abraham Lincoln si ribellò all’autorità dei gesuiti e fu assassinato. Ecco alcuni dei più noti personaggi assassinati dai gesuiti:
 Papa Clemente XIV – soppresse l'ordine dei gesuiti nel 1773 
 JFK – Osò resistere all’autorità del generale dei gesuiti 
 Abraham Lincoln – Resistette ai gesuiti dopo la Guerra civile. 
 Benito Pablo Juarez –Epurò il Mexico dall’influenza dei gesuiti
 Malcolm X – Cercò di sradicare l’influenza della massoneria sui negri mesulmani
 Louis T. McFadden – Promosse la fine della Federal Riserve Bank (FED).
 Che Guevara – Resistette ai gesuiti che volevano soggiogare il Sud America 
 Generale Lafayette, il quale nel 1799 disse: " E’ mia opinione che se le libertà degli USA dovessero essere distrutte sarà a causa dell’astuzia dei gesuiti poiché essi sono i più astuti, pericolosi nemici della libertà civile e religiosa. Essi sono gli istigatori di gran parte delle guerre di Europa.
 George Washington –Liberò gli Stati Uniti dal controllo del gesuitico Re Giorgio III d’Inghilterra. Sostituì la moneta cartacea con le monete d’oro e d’argento che liberarono gli USA dal debito 
 Henry Ford -  "E’ bene che i cittadini non sappiano del nostro sistema bancario e del sistema monetario, poiché se lo sapessero, io credo, che ci sarebbe una rivoluzione prima di domani mattina”.
  - Presidente John Adams-   Maledì in eterno la Società di Loyola 
Lo scopo principale dell'ordine dei gesuiti è quello di realizzare il Nuovo Ordine Mondiale, CON IL DOMINIO ASSOLUTO DEL PAPA SUL MONDO, controllato dai gesuiti. E questo comporta l’eliminazione di tutti gli esseri umani “infedeli” cioè che non accettano la religione cattolica (buddisti, musulmani, protestanti, calvinisti, battisti, ecc). E’ il progetto della controriforma del Concilio di Trento che i gesuiti portano avanti da sempre. Per questo si servono principalmente degli ebrei sionisti (Mossad) per fomentare guerre civili (tra sunniti e sciiti ad esempio). Ma i Sionisti non sanno che alla fine saranno loro il capro espiatorio per tutte le malefatte commesse.

L’attuale politica degli USA governata dalla combriccola dei neo-con è ispirata e controllata dai gesuiti. Infatti gran parte dei personaggi al governo USA sono massoni di grado elevato (33°) o appartengono ai cavalieri di Malta o di Colombo e molti sono anche ebrei Sionisti.
Così ora essi sono la causa principale dell’odio dei popoli verso l’America che porterà alla distruzione degli USA e come conseguenza alla distruzione di Israele.
I gesuiti possiedono e controllano le principali multinazionali nei vari campi:
- informatica (Microsoft) 
- industria aeronautica (Lockheeed, Mc Douglas, ecc)
- industria chimica e alimentare (Monsanto, ecc)
- industria bellica
- industria farmaceutica
- mass media, ecc.
  Negli ultimi 150 anni i gesuiti hanno tirato i fili dei vari burattini per guadagnare il controllo degli USA. Theodore Roosevelt, Franklin Roosevelt, Harry Truman, Nixon, Carter, Clinton e i Bushes sono stati tutti utili marionette controllate dai gesuiti. Con la ricca Federal Reserve, Stalin è stato mandato al potere. La stessa cosa è accaduta per Hitler, Pol Pot, Mao, e molti altri.
 Obiettivi principali dell'Ordine dei Gesuiti
-- Prestare denaro (creato dal nulla) con interessi, tramite le banche centrali e le banche ordinarie
-- Servirsi degli Ebrei per fomentare guerre e terrorismo e per farne poi i capri espiatori delle nefandezze commesse
-- Sterminare leader eretici e principali oppositori (religioni ribelli al cattolicesimo)
-- Costruire leader fantocci quali Hitler, Mao, Stalin per estendere l’inquisizione
-- Organizzare stragi di indigeni infedeli
-- Istituire Società per competere con gli individui
-- Fondazione del Governo Centrale degli Stati Uniti 
--.Fondazione della Federal Reserve Bank degli Stati Uniti 
-- Fondare e controllare le “Società segrete”
-- Centralizzare il potere interno con il controllo dei servizi segreti delle nazioni
-- Costruire conflitti quali Guerra Fredda eTerrorismo
 -- Creare eventi artificiali quali 9/11 per manipolare le popolazioni
-- Determinare il modo di pensare della gente attraverso il controllo dell’Istruzione, della Storia  e dei Media 
 -- Mantenere un esercito coscritto attraverso la repressione economica e l’inquisizione
 --.Orientare la tecnologia e la conoscenza, boicottare le invenzioni di Tesla e promuovere quelle di Einstein
--.Gestire la salute dei popoli 


ALLA CONFERENZA SUL CLIMA LA BAMBINA-ATTIVISTA ACCUSA I LEADER MONDIALI: “CI STATE RUBANDO IL FUTURO”

Un’attivista bambina si batte contro il cambiamento climatico.

Ambiziosa, combattiva e impavida. Greta Thunberg ha quindici anni ed è partita dalla Svezia per intervenire alla conferenza mondiale sul clima, la Cop24 che si è chiusa a Katowice, in Polonia. Ha rivolto un severo rimprovero a nome del movimento giovanile mondiale per il clima ai diplomatici adulti, ai dirigenti e ai leader eletti là riuniti.


“Poiché i nostri leader si comportano come bambini, dovremo assumerci le responsabilità che avrebbero dovuto assumersi loro da tempo”: Greta ha chiarito che non era venuta a chiedere aiuto o a esigere che accogliessero le sue richieste, ma per fargli sapere che nuove realtà politiche e una trasformazione delle energie rinnovabili stanno arrivando, che la cosa gli piaccia o no.



La ragazzina si è seduta accanto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres e ha invitato il mondo intero “a rendersi conto che i nostri leader politici ci hanno deluso, perché siamo di fronte a una minaccia esistenziale e non c’è tempo per continuare su questa strada folle”.

Thunberg ha spiegato che mentre il mondo consuma circa 100 milioni di barili di petrolio al giorno, “non ci sono politiche per cambiare questa situazione. Non ci sono politiche per tenere quel petrolio nel terreno. Quindi non possiamo più salvare il mondo giocando secondo le regole, perché le regole vanno cambiate”.


“Non siamo venuti qui per chiedere ai leader mondiali di prendersi cura del nostro futuro”, ha dichiarato. “Ci hanno ignorato in passato e ci ignoreranno di nuovo. Siamo venuti qui per fargli sapere che il cambiamento sta arrivando, che la cosa gli piaccia o no. La gente sarà all’altezza della sfida”.

Thunberg, prima dell’apparizione alla Cop24 si era già guadagnata una notorietà internazionale per gli scioperi climatici settimanali fuori dal parlamento svedese. Dopo l’estate più calda nella storia del suo paese, la ragazza ha deciso di manifestare così: saltando la scuola una volta a settimana per cercare di parlare con i politici nazionali della serietà del problema.


Secondo Kevin Anderson, professore di energia e cambiamenti climatici all’Università di Manchester, “riguardo al cambiamento climatico l’adolescente Thunberg dimostra più chiarezza e leadership in un discorso che in un quarto di secolo di contributi combinati dei cosiddetti leader mondiali. L’ignoranza e le menzogne hanno portato a un aumento del 65% di CO2 dal 1990. E’ ora di passare il testimone”.

Greta sta ispirando migliaia di giovani a battersi per la giustizia climatica. Le nuove generazioni non solo sanno bene che il cambiamento climatico esiste, ma sono forse le prime pronte a difendere il pianeta a denti stretti.


Ecco un estratto del discorso di Greta davanti ai leader della Cop24:

“Mi chiamo Greta Thunberg. Ho 15 anni. Vengo dalla Svezia. Parlo a nome di Climate Justice Now. Molte persone dicono che la Svezia è solo un piccolo paese e non importa quello che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza.

E se alcuni bambini in tutto il mondo ce la fanno anche quando gli viene negato l’accesso alla scuola, allora immaginate cosa potremmo fare tutti insieme se solo lo volessimo davvero. Ma per farlo, dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto possa essere scomodo.

Si racconta solo di una crescita economica eterna perché si ha troppa paura di essere impopolare. Parlate solo di andare avanti con le stesse cattive idee capitaliste che ci hanno portato in questo casino, anche quando l’unica cosa sensata da fare è tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturo per dire la verità? Ci lasciate anche questo di peso.

Ma non mi interessa essere popolare. Mi interessa la giustizia climatica e salvare il pianeta. La nostra civiltà viene sacrificata per l’opportunità di un numero molto ridotto di persone di continuare a fare enormi somme di denaro.

La nostra biosfera viene sacrificata in modo che i ricchi di paesi come il mio possano vivere nel lusso. Sono le sofferenze dei molti che pagano per i lussi di pochi. Nel 2078 celebrerò il mio 75 ° compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto nulla mentre c’era ancora tempo per agire.


Dite di amare i tuoi figli sopra ogni altra cosa, eppure state rubando il loro futuro davanti ai loro stessi occhi. Finché non inizierete a concentrarti su ciò che deve essere fatto piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c’è speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi. Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel terreno e dobbiamo concentrarci sull’equità. E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso.

Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano. Grazie”.



https://www.tpi.it/2018/12/17/cop24-discorso-attivista-bambina/

CASALEGGIO, SU ORDINE DEI ROTHSCHILD, NON VUOLE CANDIDATI CONTRO LE SCIE CHIMICHE ED IL MICROCHIP SOTTOCUTANEO (MARCHIO DELLA BESTA DELL'APOCALISSE)

LA BUTTANO IN "CACIARA" SULLE SCIE CHIMICHE, I MICROCHIP ECC...INFATTI TUTTI GLI ADERENTI AL MOVIMENTO 5 STELLE CHE PORTAVANO AVANTI QUESTE BATTAGLIE SONO STATI "FATTI FUORI". CHISSA' COME MAI?.....

«Ci sono gli impresentabili e quelli che abbiamo chiamato i “fantasmi”. I fantasmi sono coloro di cui non c’è traccia sul web o sono gli opportunisti che mai hanno avuto a che fare con il M5S e vogliono usarlo come un taxi. Neanche un’interazione da Facebook o da Twitter con il blog di Grillo o il sito ilblogdellestelle.it. Formalmente non abbiamo potuto escluderli». Quanti erano? «Su 15 mila autocandidature circa il 20%». Per varcare le inaccessibili e oscure procedure di selezione dei candidati 5 Stelle organizzate dalla Casaleggio Associati, abbiamo ottenuto l’aiuto di una fonte dello staff parlamentare, che ha lavorato su tre regioni italiane, passando in rassegna circa 700 candidature. «Di queste ne abbiamo respinte un centinaio» spiega. 

Oggi e domani ci saranno le Parlamentarie. Una selezione che riguarda solo il listino proporzionale bloccato. Sui collegi uninominali deciderà il capo politico Luigi Di Maio, che ieri è tornato a far discutere parlando di vaccini («cambieremo legge Lorenzin sull’obbligo»). Alle primarie di oggi parteciperanno i sopravvissuti della triplice scrematura avviata dopo la chiusura delle autocandidature di inizio gennaio. L’incredibile mole di nomi e curriculum è passata prima dalle mani della Casaleggio che ha analizzato i certificati penali, poi da quelle dei collaboratori parlamentari che hanno diviso le liste per regione. «L’ultimo passaggio c’è stato oggi (ieri, ndr), alla Casaleggio, con un gruppo di legali». Davide Casaleggio, spiega la fonte, «non darà i nomi degli esclusi, ma solo le percentuali. Siamo sicuri che appena usciranno le liste ci saranno un botto di polemiche. Per questo hanno chiesto di farci trovare pronti fino a domani. Ci hanno detto “Saranno due giorni di fuoco”. Molti non sono riusciti a candidarsi perché la piattaforma Rousseau è andata in tilt il 3 gennaio. Chiederanno spiegazioni e non avranno risposte». 


Lorenzo Borrè, l’avvocato delle mille battaglie legali contro Beppe Grillo, è già pronto a organizzare i ricorsi di massa. «Nel M5S si sono messi l’animo in pace». Saranno poche le informazioni che Casaleggio e i vertici daranno sui circa 15 mila candidati (a partire da questo numero, che è ufficioso). Anche perché, conferma la fonte, molti nomi, tra quelli depennati, confermano l’idea che il M5S sia un carro su cui sta salendo chiunque, una calamita di personaggi al limite dell’incredibile. Gli «impresentabili» che erano l’incubo dei 5 Stelle puntualmente si sono materializzati: «La Casaleggio ci ha incaricati di verificare i profili ed evitare tutte le stranezze. Mitomani che credono alle scie chimiche, che parlano di sirene come Carlo Sibilia, o di chip sotto la pelle. Abbiamo escluso candidati che avevano post in cui si parlava della cura contro i tumori con l’acqua». 


Un caso limite, paradossale, «è stato un candidato accusato di aggressioni a un attivista 5 Stelle». I selezionatori hanno così dovuto, per intere giornate, passare in rassegna giornali, siti, agenzie e, specialmente, i social network, trovando di tutto: «Prima abbiamo analizzato i vizi formali, chi per esempio era stato consigliere per due legislature con un altro partito (adesso la deroga vale solo per un mandato, ndr). Poi abbiamo escluso chi aveva post omofobi, razzisti, fascisteggianti oppure chi insisteva con foto di donne nude». Spesso li hanno scovati andando a ritroso. Perché, forse in vista di una candidatura, per tutto il 2017 le bacheche non riportano massaggi imbarazzanti. «Però basta andare al 2015, e trovi diversi candidati che condividevano frasi di Matteo Salvini. C’è il terrore che possano essere troll del Pd che piazza questi personaggi per screditare il progetto. Soprattutto tra i fantasmi del web, che non hanno altre tracce sul web». La paranoia, già alta nel M5S, è diventata metodo. 


Fonte :


CASALEGGIO ASSOCIATI CONNECTION:SASSON,I ROTHSCHILD E LA JP MORGAN

LA CASALEGGIO ASSOCIATI (PER CHI NON LO SAPESSE)E' QUELLA SOCIETA' CHE CURA IL BLOG DI BEPPE GRILLO,QUELLO DI CHIARE LETTERE,CADO IN PIEDI E TANTI ALTRI. ENRICO SASSON E' UNO DEI 5 SOCI DELLA CASALEGGIO ASSOCIATI. EX AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA PIU' GRANDE LOBBY BANCARIA EUROPEA,E'ANCHE IMPARENTATO CON I ROTHSCHILD. MA NON FINISCE QUA: CONTINUATE A LEGGERE NE VEDRETE DELLE BELLE!

Quella che segue non è un'inchiesta.Quella che segue è una raccolta di verità che chiunque con un minimo impegno vorrebbe scoprire.Quella che segue è una raccolta di informazioni che farà male a tanti italiani grillini o simpatizzanti che credono di aver trovato la "retta via" nel Movimento 5 stelle.Sarebbe bello se per una volta,metteste da parte le vostre certezze e imparaste a non mettere la mano sul fuoco su nessuno.Il nostro fine non è quello di convincervi di qualcosa,ma quello di indurvi alla riflessione e alla ricerca.

Sarebbe bello se alla fine di quest'articolo anche solo uno di voi,prendesse come spunto i dati da noi pubblicati per iniziare un processo di ricerca su chi c'è dietro ai grandi siti di informazioni. 


CASALEGGIO CONNECTION: I CURATORI DEL BLOG DI GRILLO E LE LORO RELAZIONI PERICOLOSE.


Dici Beppe Grillo e cosa pensi?Al Movimento 5 Stelle.Eppoi?Al Signoraggio: fu il primo a parlarne al grande pubblico.Eppoi?Ai suoi mitici dialoghi sulla canapa e sulla Cannabis.Eppoi?Alle denunce del caso Parmalat.Eppoi?Al V day.Eppoi? Alla Casaleggio Associati..

Sono certo che adesso molti si staranno chiedendo chi o che cosa cavolo sia la Casaleggio Associati. Ebbene,caro lettore di Free Italy, per Casaleggio Associati si intende quell'impresa che cura il blog di Beppe Grillo,il sito di Chiare Lettere e Cado in Piedi nonchè il social network Tze Tze.
I primi tre sono certi che li conosciate e non hanno certo bisogno di presentazioni. Basta andare in fondo alle home page dei rispettivi siti e buttare l'occhio sui credits.
Che cosa notate?Semplice.Credits: Casaleggio Associati.
I più ingenui (senza offesa),leggendo la descrizione data sul loro sito:

La Casaleggio Associati ha la missione di sviluppare consulenza strategica di Rete per le aziende e di realizzare Rapporti sull'economia digitale.La consulenza strategica ha l'obiettivo di indirizzare le aziende nelle scelte rese necessarie dalla Rete e di consentire la definizione di obiettivi misurabili in termini di ritorno economico, in modo da determinare lo sviluppo del business dell'azienda, sia nel medio, sia nel lungo termine.

potranno ribattere che non ci sia nulla di strano se un'impresa specializzata in web marketing gestisce dei siti così importanti. 
Avreste ragione se i fondatori e soci della Casaleggio Associali non fossero Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich. Mai sentiti nominare vero? Molti di voi,visti i commenti di questi giorni,staranno brancolando nel buio. E allora che facciamo?Mettiamo la testa sotto terra per paura di scoprire la verità?Certo che no!La verità fa male ma va saputa!Quindi leggete bene quanto segue.


CASALEGGIO ASSOCIATI: COMPOSIZIONE E MISSION

La Casaleggio Associati viene fondata il 22 Gennaio 2004 da Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich. Questi cinque signori hanno tutti una cosa in comune. Hanno lavorato per il gruppo Webegg. Come scrive Stampa Libera:

Gianroberto Casaleggio è l'ex Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg.Luca Eleuteri ha lavorato tra il 2000 e il 2003 Direzione Generale di Webegg.Mario Bucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg. Ultimo (ma il più importante di tutti) Enrico Sassoon che entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg.


Ma di cosa si occupava quest'impresa?Ce lo spiega la rivista Micromega:

La Webegg Spa era «un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende e della pubblica amministrazione in Rete». Reti interne ed esterne, efficienza aziendale, internet, capacità di penetrazione dei prodotti sul mercato attraverso il web marketing e, per le pubbliche amministrazioni, sistemi di efficienza mirati all’e-governance. Insomma un grande giro di affari potenziale, ma forse una società nata in troppo anticipo sui tempi e infatti ben presto oggetto di veloci cambi di mano.La Webegg all’epoca è una società controllata al 69,8 per cento da I.T. Telecom Spa a sua volta controllata al 100 per cento da Telecom Italia. Poi, esattamente fra giugno e luglio 2004, I.T. Telecom Spa sottoscrive un contratto con un’altra azienda del settore in rapida ascesa, la Value Partners Spa, cui cede il pacchetto azionario detenuto in Webegg. Per ottenere la maggioranza di Webegg vengono sborsati 43 milioni di euro mentre il resto delle azioni, pari al 30,2 per cento, rimane nel portafoglio di un’altra azienda della galassia di società Telecom, la Finsiel. Tutto ciò viene riportato dalla stampa specializzata dell’epoca, come una delle operazioni di fusioni strategiche più importanti nel settore. Ma non ci si ferma qui. In seguito ad altre operazioni di fusioni e riassetti interni alla Value Partners, nasce Value Team, azienda leader nelle consulenze aziendali non solo in termini contenutistici ma anche della sicurezza digitale. Dopo questo vortice di fusioni e vendite il gruppo di dipendenti della Webegg che ruota attorno all’ormai ex amministratore delegato decide di dare vita al nuovo progetto della Casaleggio Associati. 


E nel nuovo progetto le figure chiave sono essenzialmente due: Enrico Sasson e Giancarlo Casaleggio. Sono loro le figure di spicco dell'impresa e non solo..Sono loro che curano ogni aspetto del Movimento 5 Stelle,dei Meet Up,del Blog di Grillo,nonchè siti di informazioni molto famosi come Cado in Piedi e Chiare Lettere.Sarà molto interessante ed illuminante sapere chi sono. Perchè caro lettore, conoscere il burattino è fin troppo facile indagare sul burattinaio viene spesso troppo difficile.E qui veniamo in aiuto sperando che qualcuno inizi ad usare il cervello come dovrebbe.



ENRICO SASSON CONNECTION: I LEGAMI CON L'ELITE FINANZIARIA E QUELLA PARENTELA COI ROTHSCHILD...

Sono anni oramai che lo sappiamo,ma anche per noi fu uno schock bello forte all'inizio.Sapere che dietro a un grande personaggio come Beppe Grillo ci fosse un uomo legato alla finanza e persino alla potente famiglia dei Rothschild fece molto male,come immagino farà male a tanti di voi. Questo non è complottismo ma l'elenco di alcune verità scomode. 
Partiamo da Sasson.Chi è costui? 
Enrico Sasson ha lavorato come giornalista dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole-24 Ore,è stato direttore responsabile di L’Impresa-Rivista Italiana di Management, della rivista Impresa Ambiente e del settimanale Mondo Economico.Nel suo curriculum spicca anche il ruolo di «direttore scientifico del gruppo Il Sole-24 Ore». Nel 1998 Sassoon è stato amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby indirizzata a favorire i rapporti commerciali delle corporation americane in Italia e il cui presidente è tuttora il vice di Microsoft Italia, Umberto Paolucci."E deve averne fatta di strada il nostro Sassoon se è vero com’è vero che nel tempo è diventato Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici dell’American Chamber of Commerce in Italy, la camera di commercio americana in Italia, “un ponte qualificato tra Italia e Stati Uniti con un network di cinquecento soci che include il cuore del mondo produttivo italiano, un gruppo di aziende ad alto tasso di internazionalizzazione capace di rappresentare il 2% del PIL nazionale.Praticamente una super lobby di multinazionali, banche e grandi gruppi che unisce le forze per proteggere in maniera più efficace i propri interessi e che promuove lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Italia e USA. Per rendere bene l’idea di quanto esteso sia questo cartello basta leggere i nomi di alcuni dei gruppi presenti in Amcham: Standard & Poor's, Philip Morris, IBM, Microsoft, ENI, Enel, Intesa San Paolo, Sisal, Rcs Editori, Esso, Bank of America, Coca Cola, Fiat, Fincantieri, Finmeccanica, Italcementi, Jp Morgan, Pfizer, Rai, Sky, Unicredit…
Tutti i migliori/peggiori gruppi che hanno generato la crisi economica in cui versiamo.”(fonte)

Ma Grillo,se proprio non sbaglio...non denuncia proprio queste tipo di lobby?La notizia aveva sconvolto già nel lontano 2009 uno dei blogger di Come don Chisciotte che scriveva:

Ricordate Sassoon (vedi sopra)? Lui è uno dei 5 soci della Casaleggio, ed è stato per 8 anni, dal ‘98 al 2006, amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy, una lobby di multinazionali in Italia. Ripeto: ma proprio con questi doveva mettersi Grillo? Uno studio del Cipi dice che le varie camere di commercio americane, legate tra loro, sono tra le più influenti lobby all’Unione Europea. Nella Amcham italiana ci sono Romiti, Microsoft, McDonald’s, e altri, guardate sul sito dell’Amcham se vi interessa approfondire.(amcham.it) Cosa fanno le lobby? Lobbing. Come saprete, nel 2003, quando c’era Berlusconi, fu introdotta la legge Biagi, che Grillo ha contestato tanto perché ha creato una nuova schiavitù in Italia. Nel 2004, Deborah Graze, console americano in Italia che si è data da fare molto ad esempio per l‘affare della base di Vicenza, si incontrava coi soci della Amcham. E questi sono brani tratti dal suo intervento:

American Chamber of Commerce: Welcome Lunch for Deborah Graze Milan, October 25, 2004 (…)Vorrei ringraziare il Presidente della Camera di Commercio Americana Mario Resca, l’Amministratore Delegato Enrico Sassoon ed il Consiglio di Amministrazione per avermi invitato a parlare. (…) sono lieta di lavorare con la Camera di Commercio e di sviluppare ulteriormente la nostra stretta collaborazione, (…)Sono colpita dall’ottimo livello di collaborazione e di impegno tra noi e i vostri soci per il raggiungimento degli obiettivi comuni. (…)La vasta gamma di interessi che riguardano i rapporti Stati Uniti-Italia e il dinamismo del nord-Italia rendono il nostro consolato un caso particolarmente significativo. Molte attività che svolgiamo sono fortemente correlate alla nostra collaborazione con la Camera di Commercio Americana.(…) la promozione del libero commercio, libero investimento, prosperità economica e sicurezza sono al centro della nostra missione in Italia. (…) Affinché le aziende internazionali si adattino alle nuove regole della nostra epoca, anche i lavoratori dovranno mostrare la necessaria flessibilità. La legge Biagi recentemente emanata in Italia è un passo positivo in questa direzione. Questi sforzi di riforma sono un passo in avanti per tutti noi. (…)La nostra collaborazione [tra Italia e Usa, ndr] continuerà dopo le elezioni, chiunque verrà eletto. http://milan.usconsulate.gov/news/news10262004.htm

Naturalmente non è una prova che la Amcham abbia fatto lobbing per introdurre la Legge Biagi, ma mi sembra che il documento racconti di una stretta collaborazione tra Usa e Amcham, e di una condivisione di valori, i valori delle comunità di affari internazionali. E chi ci dice che la Amcham non abbia caldeggiato quella legge presso vari esponenti politici? A voi pare compatibile il ruolo di Grillo come antisistema con quanto si apprende sulla Casaleggio e il suo socio Sassoon? Come pensa di contrastare i cattivi se dietro di lui ci sono quelli che io considero i “cattivi”?No,caro lettore,mi spiace proprio ma non ci siamo affatto. La posizione di Grillo come antisistema cozza troppo con la Casaleggio Associati e con la figura di Enrico Sasson. Pensate che Grillo non le sappia certe cose? Svegliatevi dal letargo per favore.. E' facile distruggere un intero sistema politico gestito dall'elite eppoi creare un nuovo movimento su cui focalizzare il consenso.Ma è una futile vittoria visto che alle spalle degli splendidi agnellini ci sono dei lupi pronti a sbranare di nuovo il popolo..E allora non accontentiamoci di una vittoria di Pirro e scaviamo ancora più a fondo..

Perchè,caro lettore, i legami di Sasson sono molto più radicati:

Oltre a ricoprire prestigiose cariche ed essere primo partner della Casaleggio, è soprattutto Board Member dell’Aspen Institute Italia, think tank emanazione diretta del Gruppo Bilderberg. Vale a dire il medesimo gruppo di tecnocrati che sta sconvolgendo l’Europa e che ha piazzato il “suo” Mario Monti in capo alla Presidenza del Consiglio italiano. Come diavolo è possibile che Casaleggio, influencer di Grillo, permetta al suo membro più rappresentativo di sedere tra le fila dell’Aspen, insieme a figure quali lo stesso Mario Monti, Giulio Tremonti, John Elkann, Giuliano Amato, Fedele Confalonieri, i due Letta, Enrico e Gianni, Emma Marcegaglia, Cesare Romiti, Lorenzo Ornaghi e altri? In teoria dovrebbero essere "nemici", Casaleggio e gli aspeniani…( fonte)Per chi non lo sapesse:

L’Aspen Institute è un’organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 da un gruppo di intellettuali e uomin d’affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica complessa e in continua evoluzione.Il fine ultimo è incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei. L’Aspen Institute è finanziato da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali. Tra i suoi affiliati ci sono leader della politica, dell’economia e intellettuali.
Ora: come diavolo è possibile che la Casaleggio, a detta di molti spin doctor e influencer di Grillo e del Movimento 5 Stelle, abbia il suo membro più importante all’interno di un Istituto popolato da quelli che dovrebbero in realtà essere i nemici dichiarati proprio di Grillo? Qual è la ragione per cui questo accade? Ve lo siete chiesti?Spero davvero di si! Perchè le stranezze non finiscono qua!


IL SITO DI BEPPE GRILLO E' DI PROPRIETA' DI UN TALE EMANUELE BOTTARO.




Ora che il sito di Beppe Grillo non sia di proprietà dello stesso comico è un'altra stranezza non da poco. Come vedete nello screenshot è bastata una piccola ricerca con whois (qui il risultato) per scoprire che il dominio beppegrillo.it risulta intestato ad un certo Emanuele Bottaro di Modena, e che la domiciliazione del gestore tecnico del dominio si trova in Via Jervis 77 a Ivrea.Casualmente lo stesso indirizzo della sede legale Olivetti, gruppo Telecom Italia. Per comprovarlo basta fare una semplice ricerca sul web,ma per facilitarvi le cose trovate in basse uno screenshot,dove si può constatare la cosa:





I VIDEO DELLA CASALEGGIO ASSOCIATI INNEGGIANO AL NUOVO ORDINE MONDIALE E CONTENGONO NUMEROSI RICHIAMI MASSONICI


Se ancora quanto detto non vi basta e siete ancora spaesati,guardate questo video e i vostri dubbi saranno dissipati.


RIFLESSIONE FINALE 


A questo punto le domande che sorgono sono tante: può Grillo non sapere che Sassoon siede, fianco a fianco, con Monti, Tremonti e gli altri? Può Grillo non sapere che la gestione tecnica del suo dominio è domiciliata nella sede di un’azienda legata al Gruppo Telecom, contro cui lui si è scagliato più e più volte? Perché non si affranca da questi “maledetti” personaggi, che rischiano di rovinare il lavoro sul territorio dei ragazzi del Cinquestelle?
Se risulta lampante a tutti quanto di buono - spesso ma non sempre e a volte con modalità piuttosto ortodosse - riescano a realizzare i "grillini", è altrettanto chiaro che dietro il faccione del comico/politico genovese si nascondono personaggi ambigui e dai tratti inquietanti. Tocca quindi ad elettori e componenti del Movimento pretendere chiarezza. Prima che sia troppo tardi.

Free Italy


E non finisce qui caro lettore,nel prossimo articolo altre novità sulla Casaleggio Associati!

L’OMBRA DEI ROTHSCHILD DURANTE LA NASCITA DEL MOVIMENTO 5 STELLE, ECCO LE PROVE





Chi controlla il controllore, ovvero chi c’è dietro Grillo? Negli ultimi mesi, in particolare negli ultimi giorni, tutti giù a raccontare vita morte e miracoli di Gianroberto Casaleggio, la manina che scriverebbe i post più aggressivi, compresi quelli epurativi nei confronti dei Cinquestelle non allineati, vedi Tavolazzi, Favia e altri.
E mentre gli altri stanno lì a indicare la pagliuzza Gianroberto noi siamo andati a fare le pulci alla trave Sassoon, il più importante, autorevole, carismatico e potente socio/partner della Casaleggio Associati. Per capire che non scherziamo né millantiamo basta comparare il suo curriculum professionale con quello degli altri soci/partner: a confronto sembrano poppanti ancora da svezzare.

Tre lauree, la prima in economia alla Bocconi nel 1973, Sassoon proviene da una famiglia di origini ebraiche, imparentata con i Rotschild.

Nel 1974, quindi appena un anno dopo la prima laurea – le altre due sono state conseguite in Scienze Politiche e Storia – Enrico Sassoon mette piede nell’Ufficio Studi della Pirelli, “allora considerato un think tank tra i migliori d’Italia in campo economico”. Una carriera fondata all’insegna dei think tank, dove le lobby economiche incontrano il potere politico per decidere le sorti future di uno stato (o di un insieme di stati). E deve averne fatta di strada il nostro Sassoon se è vero com’è vero che nel tempo è diventato Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici dell’American Chamber of Commerce in Italy, la camera di commercio americana in Italia, “un ponte qualificato tra Italia e Stati Uniti con un network di cinquecento soci che include il cuore del mondo produttivo italiano, un gruppo di aziende ad alto tasso di internazionalizzazione capace di rappresentare il 2% del PIL nazionale.”

Praticamente una super lobby di multinazionali, banche e grandi gruppi che unisce le forze per proteggere in maniera più efficace i propri interessi e che promuove lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Italia e USA. Per rendere bene l’idea di quanto esteso sia questo cartello basta leggere i nomi di alcuni dei gruppi presenti in Amcham: Standard & Poor’s, Philip Morris, IBM, Microsoft, ENI, Enel, Intesa San Paolo, Sisal, Rcs Editori, Esso, Bank of America, Coca Cola, Fiat, Fincantieri, Finmeccanica, Italcementi, Jp Morgan, Pfizer, Rai, Sky, Unicredit…

Tutti i migliori/peggiori gruppi che hanno generato la crisi economica in cui versiamo.

Enrico Sassoon, primo e più importante socio della Casaleggio, siede fianco a fianco con certi personaggi. Che poi sono gli stessi componenti dell’Aspen Institute Italia, think tank tecnocratico, diretta emanazione del gruppo Bilderberg. Quando il Sistema si organizza è capace di tutto: persino di creare un Comitato Esecutivo Aspen formato – oltre che da Enrico Sassoon della Casaleggio – anche da Mario Monti, John Elkann, Romano Prodi, Giulio Tremonti, tutti componenti italiani del Bilderberg.

Ora: come diavolo è possibile che la Casaleggio, a detta di molti spin doctor e influencer di Grillo e del Movimento 5 Stelle, abbia il suo membro più importante all’interno di un Istituto popolato da quelli che dovrebbero in realtà essere i nemici dichiarati proprio di Grillo? Qual è la ragione per cui questo accade?

Le stranezze, purtroppo, non finiscono qui: a parte il fatto che il dominio beppegrillo.it risulta intestato ad un certo Emanuele Bottaro di Modena, e potrebbe trattarsi di un normale prestanome (ma la trasparenza?), a destare sospetti è la domiciliazione del gestore tecnico del dominio, Via Jervis 77 a Ivrea. Lo stesso indirizzo della sede legale Olivetti, gruppo Telecom Italia.

Cosa c’è di così strano?

C’è che Gianroberto Casaleggio, il secondo socio per importanza della Casaleggio, fa partire la sua avventura professionale proprio nella Olivetti, guidata all’epoca da Roberto Colaninno, attuale presidente di Alitalia e padre di Matteo, deputato Pd. Poi Gianroberto inizia la scalata sociale e diventa amministratore delegato di Webegg, joint venture tra Olivetti e Finsiel. A fine giugno 2002 Olivetti cede la propria quota del 50% in Webegg S.p.A. a I.T. Telecom S.p.A., che nel frattempo partorisce Netikos Spa, dove il più famoso dei Casaleggio partecipa al Cda con Michele Colaninno (secondogenito di Roberto e presente nel Cda Piaggio). Questo fino al 2004, quando decide di fondare la Casaleggio Associati, attuale editore di Beppe Grillo, con altri dirigenti Webegg. Tra cui proprio Enrico Sassoon.

La Casaleggio parte forte e chiude due contratti importanti, prima con Grillo poi con l’Italia dei Valori, quest’ultimo finito a male parole quando Di Pietro e De Magistris capiscono chi si sono messi in casa. Grillo, invece, decide di continuare il suo percorso di crescita con gli strateghi legati ai più noti gruppi di potere italiani e non.

A questo punto le domande che sorgono sono tante: può Grillo non sapere che Sassoon siede, fianco a fianco, con Monti, Tremonti e gli altri? Può Grillo non sapere che la gestione tecnica del suo dominio è domiciliata nella sede di un’azienda legata al Gruppo Telecom, contro cui lui si è scagliato più e più volte? Perché non si affranca da questi “maledetti” personaggi, che rischiano di rovinare il lavoro sul territorio dei ragazzi del Cinquestelle?

Se risulta lampante a tutti quanto di buono – spesso ma non sempre e a volte con modalità piuttosto ortodosse – riescano a realizzare i “grillini”, è altrettanto chiaro che dietro il faccione del comico/politico genovese si nascondono personaggi ambigui e dai tratti inquietanti.

Tocca quindi ad elettori e componenti del Movimento pretendere chiarezza.

Prima che sia troppo tardi.


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29 settembre 2016

I Gilet Gialli? Il Popolo torna protagonista dopo tanti soprusi

Gilet Gialli

di Alain de Benoist



Alain de Benoist, la Francia, da una decina di giorni, vive l’era dei gilet gialli, e i commenti sono già numerosi. Fuoco di paglia o onda di fondo? Nuova fronda? Nuova rivolta contadina? Qual è il suo sentimento?
“Cinque anni fa, all’incirca negli stessi giorni, il 23 novembre 2013, mi avevi chiesto del movimento dei berretti rossi. Ho quindi richiamato la vostra attenzione sul fatto che “tutte le proteste o rivolte di una certa portata a cui stiamo assistendo oggi vengono create ai margini o lontano dai partiti e dai sindacati, che non sono affatto ovviamente più capaci di incarnare o trasmettere le aspirazioni della gente”.
La mia conclusione era questa: “Una parola d’ordine: berretti rossi ovunque!” Bene, eccoci qui: i gilet gialli sono i berretti rossi ovunque. Dopo anni e anni di umiliazione, impoverimento, esclusione sociale e culturale, è semplicemente il popolo di Francia che parla di nuovo. E c’è chi agisce con rabbia e determinazione (già due morti e 800 feriti, più che nel maggio 1968!) e questo dice molto.
Anche se le classi inferiori e le classi medio-basse sono la forza trainante – che conferisce al movimento una straordinaria dimensione di classe – i gilet gialli provengono da ambienti diversi, riuniscono giovani e anziani, contadini e leader di aziende, impiegati, lavoratori e dirigenti. Donne come uomini (penso a quei pensionati settantenni che non esitano, nonostante il freddo, a dormire nella loro macchina in modo che i blocchi stradali possano essere tenuti giorno e notte). Persone che non si preoccupano della destra o della sinistra, e che per la maggior parte non sono mai stati impegnati in politica, ma che combattono sulla base di ciò che è per loro un senso comune: la sensazione di essere trattati come cittadini di seconda classe dalla casta dei media, considerati taglieggiabili e sfruttabili grazie all’oligarchia predatoria dei ricchi e dei potenti; mai consultati, ma sempre ingannati, per essere i “capri espiatori” (François Bousquet) della Francia dal basso, di questa “Francia periferica” ​​che è senza dubbio la cosa più francese in Francia oggi, ma che è abbandonata al suo destino, per essere vittima della disoccupazione, del calo delle entrate economiche, della precarietà, delle delocalizzazioni, dell’immigrazione. Questo popolo dopo anni di pazienza e sofferenza, è sbottato dicendo: “Basta!” Questo è il movimento di gilet gialli. Onore a movimento, onore a loro!”.
Cosa colpisce di più in questo movimento?
“Due cose: la prima, la più importante, è la natura spontanea di questo movimento, perché questo elemento è spaventa le istituzioni pubbliche, che si trovano senza interlocutori, ma spaventa anche partiti e sindacati, che scoprono con stupore che vicino un milione di uomini e donne si possiamo mobilitare e innescare un movimento di solidarietà come raramente abbiamo visto (con un sostegno dal 70 all’80% nell’opinione pubblica) senza che si sia nemmeno pensato di rivolgersi a loro.
Rivolta a Parigi
Gilet gialli, un perfetto esempio di auto-organizzazione popolare. Nessun capo piccolo o grande, né Cesari né tribuni, solo il popolo. Il populismo allo stato puro. Non il populismo di partiti o movimenti che reclamano questa etichetta, ma ciò che Vincent Coussedière chiamava il “populismo del popolo”. Ribelli, sanculotti, comunardi, non importa in quale etichetta vogliamo classificarli. Il popolo dei gilet gialli non ha affidato a nessuno il compito di parlare al suo posto, si è imposto come soggetto storico, e anche per questo deve essere approvato e sostenuto.
L’altro punto che mi ha colpito è stato l’incredibile discorso di odio diretto contro i giubbotti gialli dei portatori dell’ideologia dominante, la triste alleanza del “piccolo marchese” Macron al potere, e dei i preziosi e ridicoli mercati finanziari “Borghesi”, “deficienti”, “nerd” sono le parole che tornano più spesso (per non parlare dell’appellativo “camicie brune”!). Leggi la posta dei lettori di Le Monde, e puoi ascoltare la sinistra moralista – la sinistra del cherosene – e la destra delle classi agiate. Finora, questo establishment si è trattenuto, ma adesso non si contiene più. Si lascia andare nel modo più osceno per esprimere la propria arroganza e il disprezzo di classe, ma anche la paura del panico di essere presto destituito dai poveri.
Dopo la formidabile manifestazione dei gilet gialli a Parigi, questa classe dominante non ha più il coraggio di ribattere a chi si lamenta del prezzo della benzina, invitando a comprare un’auto elettrica (versione moderna de “Allora mangiate brioche!”). Quando il popolo si riprende le strade della capitale, si alzano i ponti levatoi. La classe dominante esprime il proprio odio per certa Francia popolare – la Francia di Johnny, colui che “fuma sigarette e rulla diesel” – questa Francia che non è abbastanza meticcia, troppo francese in qualche modo, fatta di quelle persone che Macron ha a sua volta descritto come ignoranti e pigre che vogliono “fare casino”, insomma, come gente di poco, esprime questo sentimento perché sa che i suoi giorni sono contati”.
Possiamo vedere come è iniziato il movimento, ma non sappiamo bene come possa finire, supponendo, inoltre, che in qualche maniera debba finire. Gli elementi emersi in questa rivolta possono essere tradotti in maniera più politica?
“Non è in questi termini che si pone il problema. Siamo nel mezzo di un’onda profonda che non sta per indebolirsi, perché è il risultato oggettivo di una situazione storica che è destinata a durare. La questione dei carburanti era ovviamente solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, o piuttosto la goccia di benzina che ha fatto esplodere il bidone. Il vero slogan è stato subito: “Macron dimettiti”. Nell’immediato futuro, il governo userà le solite manovre: reprimere, diffamare, screditare, dividere e aspettare che il movimento si sfilacci. Potrebbe essere sfilacciato, ma le cause saranno sempre lì. Con gilet gialli, la Francia è già in stato pre-insurrezionale. Se si radicalizzano di nuovo le contestazioni, sarà molto meglio. Altrimenti, l’avviso sarà stato importante. Avrà un valore emulativo. In Italia, il Movimento Cinque stelle, nato anche da un “giorno di rabbia”, è ora al potere. In Francia, l’esplosione finale avverrà in meno di dieci anni”.
Intervista di Nicolas Gauthier (traduzione di G.Barbadillo)