martedì 2 giugno 2020

Lecco: sostituto procuratore Laura Siani trovata morta in casa


Macabra scoperta nella tarda serata di ieri, 1 giugno, in un appartamento affacciato sulla centralissima via Cavour a Lecco. E’ stato rinvenuto il corpo senza vita della dottoressa Laura Siani, sostituto procuratore entrato in servizio solo da qualche mese in città. Lo scrive il giornale locale https://primalecco.it

Classe 1976, dopo l’esperienza maturata a Lodi e dopo aver trascorso gli ultimi due anni a Palermo, in Procura era andata a riempire la “casella” lasciata libera dalla collega Silvia Zannini, trasferitasi a Parma dall’estate scorsa. Per lei si era trattato di un ritorno “a casa”. Nata a Sesto San Giovanni era infatti cresciuta nel nostro territorio dove il fratello, Giorgio Siani, ingegnere con la passione per la politica, è stato anche sindaco di Mandello.

Il cadavere del magistrato è stato trovato nella sua abitazione al primo piano. In posto oltre ai carabinieri e a una volante della Questura si è altresi precipitato il Procurato Capo Antonio Angelo Chiappani, residente a poca distanza.
Laura Siani era stata sposata con Fabio Napoleone, ex procuratore a Sondrio e poi consigliere del Csm. Il magistrato era arrivato a Lecco da Palermo, dopo aver lavorato a Lodi: aveva collaborato all'inchiesta che aveva portato all'arresto del sindaco del capoluogo Simone Uggetti con l'accusa di turbativa d'asta.
Da chiarire le circostanze del decesso. Non si esclude possa essersi trattato di un gesto volontario.
Forse si è trattato di un gesto volontario di un magistrato troppo idealista che con lo scandalo CSM ha visto vanificati anni di lavoro per affermare ciò in cui credeva e per cui aveva dedicato i migliori anni della propria vita, oppure si tratta di un atto di "giustizialismo" politico.

Folks, please let's not now go for Italian magistrates who just suddenly begin to die the arkancide way, ok!?

Per l'esperto di Spygate Giulio Occhionero si tratta di Arkancide, ovvero il metodo preferito per sbarazzarsi dei nemici politici nello stato dell'Arkansas. Perfino Hillary Clinton minacciò Barak Obama di arkancide.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 2 Giugno 2020
Martedì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Il Vangelo di martedì 5 giugno 2018, riflessione e liturgia ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 25,16.18)

Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Pt 3,11-15.17-18)
Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.


Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza.
Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
e il loro agitarsi è fatica e delusione;
passano presto e noi voliamo via.

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mc 12,13-17)
Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Padre della misericordia e della bontà, rivolgiamo con fede la nostra invocazione perché ci aiuti ad essere coerenti al suo insegnamento. Diciamo insieme:
Aiutaci, o Signore.

Per la Chiesa di Dio, perché senza ambiguità e compromessi, educhi i fedeli ad una responsabile azione sociale. Preghiamo:
Per i governanti, perché svolgano il loro impegno con onestà, spirito di servizio e lontani dall'interesse personale. Preghiamo:
Per chi soffre nello spirito e nel corpo, perché sia sempre sostenuto dalla solidarietà degli uomini e servito da adeguate strutture umanitarie. Preghiamo:
Per tutti gli uomini, perché la loro vita sociale non sia regolata da alleanze e poteri, ma dal rispetto e amore reciproci. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché sappia promuovere, al di dentro della convivenza umana, una sensibilità sociale attenta ai più bisognosi. Preghiamo:
Per gli evasori fiscali.
Per la libertà delle fedi e delle religioni.

O Signore, che ci hai chiesto di dare a Dio e a Cesare secondo rettitudine, aiutaci a vivere la nostra appartenenza a questo mondo come figli dello stesso Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore,
ci accostiamo con doni al tuo santo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 17,6)

Oppure:
Dice il Signore: “In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. (Mc 11,23.24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e il sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita
possiamo renderti testimonianza
e così entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ogni giorno siamo messi di fronte a scelte in cui Dio e Cesare sono in conflitto. Tali scelte si situano a volte sul piano del semplice apprezzamento, altre volte su quello dell’azione. I giornali ci riportano ogni giorno avvenimenti che richiedono il nostro parere, proprio come la domanda posta a Gesù duemila anni fa: “È lecito o no dare il tributo a Cesare?”.
È lecito o no praticare il controllo delle nascite? La pena di morte? L’eutanasia? L’aborto? Cesare, cioè, nelle società moderne, lo Stato, ha ragione di...? Ed io, che sono cristiano, devo approvarlo o no? Noi non siamo Gesù. Ma il nostro compito è di fare di tutto perché egli viva in noi. A questo proposito dobbiamo pregarlo di darci il suo Spirito in ogni istante, affinché sia lui a dire sì o no a Cesare.