mercoledì 15 maggio 2019

Asteroide che potrebbe colpire la Terra nel 2019

4 E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando l’avrebbe partorito.
5 Ed ella partorì un figliuolo maschio che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuolo di lei fu rapito presso a Dio ed al suo trono. 
6 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinché vi sia nutrita per milleduecento sessanta giorni. 
7 E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono,
8 ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. 
9 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi. 
10 Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte. 
11 Ma essi l’hanno vinto a cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amata la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte. 
12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo. 
13 E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che avea partorito il figliuolo maschio.
14 Ma alla donna furon date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove è nutrita un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente.

Apocalisse 12:4-14



Un team di scienziati della NASA ha scoperto un asteroide che con molta probabilità potrebbe colpire la Terra entro il 2019. Anche altri ricercatori dell’Agenzia spaziale europea (ESA) si sono già sbilanciati nel dire quando questo macigno spaziale si scontrerà con la Terra, e la data che hanno dato è per lunedì 9 settembre 2019 (9/9/9).
Secondo il tabloid La Vanguardia, la roccia spaziale che è stata chiamata “2006 QV89”,  ha una probabilità di impatto sulla Terra di 1 su 11.249. In precedenza abbiamo assistito alla caduta e all’impatto terribile di una meteora, come ad esempio quello che è successo nella città di Chelyabinsk (Russia), in cui un oggetto spaziale esploso nell’atmosfera ha causato 1.500 feriti e danni milionari alle infrastrutture. 
L’asteroide 2006 QV89 ha diametro di 40 metri e viaggia  ad una velocità di 44 mila chilometri all’ora. Attualmente si trova a circa 219 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Sebbene la probabilità di impatto sia più alta di altri casi, ciò indica che una collisione è abbastanza probabile, gli specialisti hanno chiesto alla popolazione di non allarmarsi perché la traiettoria finale dell’oggetto non è ancora chiaramente nota.
Ettore Perozzi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha detto in una dichiarazione: “con i dati che abbiamo ora, la probabilità di impatto è equivalente a come si può essere investiti da un treno se attraversiamo una pista ciecamente, senza poter vedere o sentire se il treno arriva, ma sapendo che uno passa ogni quindici ore.”
Solo nel prossimo mese di luglio gli scienziati della NASA saranno in grado di determinare le reali possibilità di impatto. Nonostante le paure, gli esperti dicono che, colpendo la Terra, l’asteroide del 2006 QV89 non rappresenta alcun pericolo per la vita sul pianeta. Tuttavia, in caso di collisione, potrebbe causare gravi danni se cade in un’area popolata o urbana.
Non è un caso che la NASA e l’ESA stanno progettando di “sparare” una sonda per colpire e deviare un asteroide, e il lancio verrà effettuato molto presto verso l’asteroide Didymos, situato a circa 11 milioni di chilometri dalla Terra, ma in particolare alla sua piccola luna, Didymoon, di circa 150 metri di diametro, grande all’incirca come la Grande Piramide di Giza in Egitto.  L’Asteroide 2006 QV89 potrebbe colpire il nostro pianeta e la minaccia è reale!! Gli enti spaziali mondiali si stanno affrettando a progettare scudi di difesa spaziale, anche perchè gli impatti di meteore sono aumentati in modo drammatico e nessuno sa il motivo. 














(Impact date: 2019 09 09.288 (UT)   Vimpact= 12.287 km/sec   Ψimpact = 45°.37) 


https://cneos.jpl.nasa.gov/sentry/




NOVENA A MARIA AUSILIATRICE: dal 15 al 23 maggio



NOVENA A MARIA AUSILIATRICE: dal 15 al 23 maggio


NOVENA A MARIA AUSILIATRICE
suggerita da San Giovanni Bosco
ausiliatrice idm97
Recitare per nove giorni consecutivi:
3 Pater, Ave, Gloria al Santissimo Sacramento con la giaculatoria:Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
3 Salve o Regina…con la giaculatoria:
Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.

Don Bosco quando era richiesto di qualche grazia soleva rispondere: 
“Se volete ottenere grazie dalla S. Vergine fate una novena” (MB IX, 289).
Tale novena, secondo il santo, doveva essere fatta possibilmente “in chiesa, con viva fede” ed era sempre un atto di fervente omaggio alla SS. Eucaristia.
Le disposizioni d’animo perché la novena sia efficace sono per don Bosco le seguenti:
1° Di non avere niuna speranza nella virtù degli uomini: fede in Dio.
2° La domanda si appoggi totalmente a Gesù Sacramentato, fonte di grazia, di bontà e di benedizione.
Si appoggi sopra la potenza di Maria che in questo tempio Dio vuole glorificare sopra la terra.
3° Ma in ogni caso si metta la condizione del “fiat voluntas tua” e se è bene per l’anima di colui per cui prega.

CONDIZIONI RICHIESTE
1. Accostarsi ai Sacramenti della Riconciliazione e all’Eucaristia.
2. Dare un’offerta o il proprio lavoro personale per sostenere le opere di apostolato,
preferibilmente a favore della gioventù.
3. Ravvivare la fede in Gesù Eucaristia e la devozione a Maria Ausiliatrice.
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Una storia singolare: Maria Ausiliatrice fonte di speranza e di gioia
Per gli alunni dell’Oratorio Maria SS. era sempre madre pietosa e D. Bosco un tenero padre.
“Io narra, il giovane Battagliotti, sono un giovanetto liberato da gravissima sciagura per intercessione dell’augusta Regina del Cielo. Animato dal vivo desiderio di percorrere la carriera degli studi, mi ero caldamente raccomandato al mio sig. Prevosto affinché mi aiutasse e consigliasse con la sua solita carità. Egli si adoperò e mi ottenne un posto nell’Oratorio di S. Francesco di Sales. Ero colmo di gioia e non attendevo altro che il mese di agosto per recarmi al luogo destinato, per tentare le prime prove e per cominciare il ginnasio. Ma che! Una grave sciagura venne a colpirmi e deluse ogni mia speranza. Una sera di maggio di quest’anno, mentre facevo la mia preghiera, caddi da un fienile sul duro selciato e rimasi come morto.
Passai due giorni ignaro di quanto fosse avvenuto di me e tutti giudicavano ad ogni istante che io dovessi rendere l’ultimo respiro. Avevo tutta la persona scompaginata, con una grave rottura. Tuttavia mediante le cure del medico e le sollecitudini dei miei parenti, dopo due giorni riacquistai l’uso dei sensi e poco per volta rinacque la speranza di guarigione. Ma quando mi sembrava di essere guarito, mi accorsi che il malore mi aveva lasciato un triste retaggio, vale a dire mi avvidi che avevo perduto la facoltà intellettiva e la memoria. Non si può esprimere il dolore e il dispiacere che ho provato nel vedermi così troncato il filo delle mie speranze.
Ho fatto ripetute prove, ma non ero riuscito a farmi entrare in capo un periodo di un libro od un pensiero di cose scientifiche. Tuttavia travagliato dal desiderio dello studio, col consiglio del mio Prevosto, volli recarmi a fare almeno una prova nell’Oratorio di S. Francesco di Sales, dove altri miei compagni mi attendevano. Qui crebbe la mia desolazione. Passavo più ore sui libri, stavo con la massima attenzione nella scuola, ma nulla potevo né comprendere, né imparare.
Nel vedere i miei condiscepoli di giorno in giorno progredire nelle lezioni ed io invece rimanermene senza profitto, privo di speranze passavo i miei giorni nella melanconia, nell’afflizione, nel pianto. Un mattino andai in sagrestia, mi presentai a D. Bosco e scoppiando in un pianto dirotto: D. Bosco, gli dissi, mi faccia guarire dal mio mal di capo. – Caro figlio, egli commosso mi rispose; vorrei saperti suggerire qualche rimedio efficace… ma… hai già fatto ricorso a Maria SS. Ausiliatrice dei Cristiani? Hai fiducia nella bontà del Signore e nella potenza dell’augusta sua Madre Maria SS? – Sì che l’ho e faccio tutto quel che posso per accrescerla. – Vieni, ascolta con devozione la S. Messa, e poi ci parleremo: e spera. Dopo che ebbe celebrata la S. Messa, mi condusse davanti all’altare della B. V. e mi disse: – Fa’ una novena, recita tutti i giorni tre Pater, Ave, Gloria a Gesù Sacramentato, con tre Salve Regina alla Madre di Dio con la giaculatoria Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis. Se guarisci dal tuo male riconoscilo alla protezione di Maria Ausiliatrice e per la grazia ottenuta farai qualche oblazione per i lavori della Chiesa che in onore di Lei si va qui costruendo. – Farò quanto mi dice riguardo alle preghiere, ma essendo io un povero giovane, non posso fare alcuna oblazione. – Tu farai oblazione di preghiere, affinchè la SS. Vergine ispiri qualche suo devoto a fare oblazioni di altro genere; e per gratitudine verso la tua celeste benefattrice racconterai la grazia ricevuta. Tutto promisi, ed io sentivo in quel momento una fede così viva in cuore che già mi sembrava di essere guarito. Ma era illusione. Il male di capo continuò maggiormente, la mia testa sempre più confusa, la mia memoria sempre più alterata. Ogni giorno pregavo, mi raccomandavo alle preghiere dei miei Superiori e dei miei compagni, ma senza alcun risultato.
Era l’ultimo giorno della novena ed io ero peggiorato e sentivo crescere i miei malori e per di più mi pareva che acuti chiodi mi fossero conficcati nel cervello. La sera di quel giorno, oppresso dal dolore, mi presentai a D. Bosco che appena mi vide, subito mi disse: – Ebbene, come stai? Hai migliorato? – Niente finora! Molto peggio di prima! Ho perduto ogni mia speranza! -Ragazzo che sei, perché dubitare? Va’ a fare la solita preghiera, riponi piena confidenza in Maria SS. Ausiliatrice e spera. Feci quanto mi veniva proposto; dopo andai a riposo. Mentre addolcivo i miei dolori con la speranza, senza sapere se dormissi o fossi desto, mi parve che una mano mi spingesse sollevando tutta la mia persona. • Io sono guarito, dissi subito, sentendomi pieno di vigore. Io sono guarito: lo stomaco, il capo non soffrono più alcun male. Colmo di gioia, a stento potei chiudere occhio in quella notte. Ma questa gioia crebbe mille volte di più, quando fattosi giorno ed aperti i libri di scuola, potei studiare la mia lezione, compiere i doveri scolastici, capire tutta la spiegazione del mio maestro. Debbo inoltre notare che non solo rimasi totalmente guarito delle facoltà intellettuali, ma anche dei mali corporali, cosi che ho potuto ripigliare le mie ordinarie occupazioni, con fondata speranza di continuare la carriera degli studi e giungere, se a Dio piacerà, allo stato ecclesiastico. Ognuno può facilmente comprendere qual sia stata la mia contentezza. L’allegria mi inondava il cuore e mi muoveva alle lagrime. Andai al medesimo altare a ringraziare Maria Ausiliatrice e racconterò sempre la grazia che per la potente intercessione di Lei ho ricevuto. Se mai qualche mio compagno leggerà questo fatto, non dimentichi di sperimentare la potenza di Maria Ausiliatrice, ricorrendo alla sua intercessione nei suoi particolari bisogni” (MB VIII 496-499) .
(Spiritualità Giovanile Salesiana) Maria Ausiliatrice – autore: AA.VV.

https://innamoratidimaria.wordpress.com/2012/05/15/novena-a-maria-ausiliatrice-e-il-15-anniversario-di-innamorati-di-maria/ 

PROPONIMENTO DI OGGI


Oggi rinuncerò a guardare la televisione e inizierò a leggere la vita di un Santo prendendolo ad esempio di vita


LITURGIA DI OGGI



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  




 PRIMA LETTURA 

At 12,24-13,5
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.


  SALMO  

Sal 66
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.


 VANGELO 

Gv 12,44-50
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».