martedì 25 settembre 2018

Politici, armaioli e banchieri italiani: tutti e sempre in ginocchio dai re Saud (e dagli altri petrogolfisti)

Come si spiega che i politici italiani di ogni colore non appena accedono a posti di comando si confermano fedeli sudditi dei monarchi del Golfo? I governi (nazionali e locali) cambiano ma il servilismo rimane. Il reame dell'Arabia saudita e gli emirati e gli sceiccati del Golfo (soprattutto Qatar, Kuwait, Emirati), si toccano solo con fiori e omaggi. Certo ben retribuiti.
Ecco un breve compendio.
Il 24 settembre 2018, all'Hotel parco dei principi, Roma, festa nazionale per gli 88 anni dell'Arabia saudita (l'unico paese al mondo che reca la famiglia regnante perfino nel nome). Ecco chi c'era: la sindaca della capitale Raggi Virginia (Movimento 5 stelle), la deputata Carfagna Mara (FI), il deputato Malan Lucio (FI, ex Lega), il deputatoCrosetto Guido (Fratelli d'Italia).  Lato business: Leonardo e Ansaldo industrie belliche, e poi Intesa San Paolo. E sicuramente molti altri, aspettiamo video interviste.
Il 26 settembre 2017, a villa Miani, festa nazionale per gli 87 anni del reame. Ecco chi c'era, per l'Italia (fra gli altri): Khalid Chaouki (deputato del Pd), Lucio Malan (deputato FI, prima era della Lega), la banda dei carabinieri.
Nessuno ha mai una zia ammalata come onorevole scusa per disertare almeno le feste, in mancanza di coraggio per dire di no.
Ricordiamo i continui omaggi europei e italiani ai monarchi del Golfo.
Ecco, nel luglio 2016, la Mogherini e l' UE letteralmente genuflessi davanti a re, emiri, sceicchi nell’incontro ministeriale congiunto fra Consiglio d’Europa e Consiglio di Cooperazione del Golfo-Ccg che comprende Arabia saudita, Kuwait, Emirati arabi, Qatar, Bahrein, Oman.
Ricordiamo una delle manifestazioni di Rete No War a Roma nel 2015 contro Renzi piazzista di armi a Riad, poi seguito da Gentiloni.
Nel febbraio 2016, un convegno di Rete No War si intitolava "Italia saudita?". La domanda era retorica, comunque la risposta sarebbe: "Sì, certo."
 E' l'ossequio ai petrodollari con i quali emiri re e sceicchi hanno praticamente comprato l'Europa (pecunia non olet)? Oppure c'è, inconfessata, una sudditanza psicologica alle corone, anche quelle dalle gesta impresentabili, come è il caso dell'Arabia saudita di cui tutti dicono che ha "le mani sporche di sangue" in Yemen e che ha sostenuto formazioni terroristiche?
Fonte:

Assad era il vero obiettivo dell'attacco missilistico e aereo della NATO e dei sionisti franco-israeliani a Latakia.


La partnership israeliana della NATO ha tentato di assassinarlo mentre si recava in Russia dall'aeroporto di Latakia.



Coinvolgimento franco-israeliano nel tentativo di assassinio del presidente Assad 
Secondo un'accurata intelligence, durante il raid franco-israeliano durato circa un'ora e mezza, gli aerei israeliani sono rimasti in aria e giravano intorno al Mediterraneo tra Libano e Siria.
Il raid congiunto è stato preceduto dal volo di un aereo britannico , un Tornado, che è volato sullo spazio aereo turco in direzione di Latakia.
L'aereo è noto per la sua capacità di scansionare con il laser i dettagli più precisi sul terreno. Dopo i 10 minuti di volo degli aerei britannici, la fregata francese ha iniziato a bombardare siti specifici a Latakia con missili a lungo raggio, seguiti da un volo di aerei israeliani in una ricerca approfondita e poi bombardando quelli che venivano definiti «obiettivi scientifici. »

Qual era l'obiettivo importante dei complessi militari e di sicurezza della NATO?

Secondo la stessa fonte, la NATO era a conoscenza di una visita del presidente Bashar al-Assad quella notte a Mosca per incontrare il presidente Putin dopo la firma dell'accordo di Idlib. Dovrebbe volare in Russia attraverso l'aeroporto siriano di Latakia. Alla NATO ha preso il via libera per portare a termine l'assassinio del presidente Assad, bombardando il suo convoglio prima di raggiungere l'aeroporto di Latakia. Tuttavia, l'operazione non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi quella notte ..!


Ciò ha spinto un generale russo a dichiarare sotto anonimato ai media russi: «Nell'ultima operazione c'è stato un tradimento da parte di un ufficiale russo nelle nostre basi in Siria, sarà aperta un'indagine segreta » ..


Due giorni fa, Israele ha pubblicato delle foto satellitari del palazzo presidenziale siriano e interpretato come una minaccia sia diretta alla vita di Bashar al Assad. Inoltre, molti articoli sono apparsi sui media americani a proposito del desiderio di Trump di assassinare Assad, tramite un bombardamento. Tutti i dettagli di questo problema dell'assassinio politico erano contenuti in un libro scritto di recente e pubblicato da uno dei suoi ex consiglieri. Come detto nel libro del Presidente (i dettagli sono contenuti nel libro di uno dei consiglieri di Trump). Questo è quanto ha riportato Sayyed Hassan Nasrallah nel suo recente discorso per alzare il tetto nella difesa dalla minaccia di Israele e considerare l'arroganza israeliana "non è più tollerabile" e deve essere data una risposta da tutto l'asse della resistenza.



Dopo la firma dell'accordo russo-turco a SochiErdogan ha insistito sulla firma di Putinsull'accordo e su diversi altri documenti firmati. Il presidente Putin ha promesso di incontrare il presidente Assad alla prima occasione per spiegare i dettagli dell'accordo e ottenere la sua firma ufficiale. Tuttavia, Putin ha dei dubbi sulla credibilità della richiesta di Erdogan di far firmare anche Assad in quanto la parte russa è garante dell'accordo e ovviamente ha il consenso della Siria. Pertanto, l'intelligence russa in coordinamento con l'Unità di protezione presidenziale ha deciso che  Il presidente siriano andrà all'aeroporto di Latakia, dove le basi e gli aeroporti russi offrono una migliore protezione per i viaggi, specialmente dopo il bombardamento israeliano all'aeroporto internazionale di Damasco,  due giorni prima. È circolato che Israele ha bombardato l'aeroporto internazionale di Damasco perché aveva informazioni su un sospetto aereo Boeing che trasportava armi per l'asse della resistenza! Dopo gli eventi di Latakia, al presidente Putin è stato garantito che Erdogan, che ha firmato l'accordo di Idlib, è stato coinvolto nel tentativo di assassinio di Assad a Latakia, specialmente dopo l'arrivo del Tornado inglese dallo spazio aereo turco verso la Siria. L'intelligence russa ha confermato la presenza di un ufficiale russo traditore nelle basi in Siria coordinato con la NATO.

L'iscrizione di Assad nella lista degli assassinii occidentali è divenuta realtà. Il presidente Putin deve essere ben protetto anche dal suo servizio di sicurezza politica e militare.
Fonte:



L'asse di rotazione della Terra devia e queste sono le tre ragioni


Piscine di acqua 


Lo spostamento medio è stato di circa 10,5 centimetri all'anno durante il secolo scorso e gli scienziati ritengono che il processo potrebbe accelerare.
Nel corso del XX secolo, l'asse di rotazione della Terra ha accumulato uno spostamento di più di 10 metri, come stabilito da un gruppo di scienziati presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA (JPL, il suo acronimo in inglese)I ricercatori sottolineano lo scioglimento della Groenlandia tra le cause di questa inclinazione, ma ammettono che ce ne sono anche altri due molto rilevanti. Il processo chiamato " rimbalzo glaciale" è una "spiegazione tradizionale" di spostamento secolare polare, ha detto il capo squadra Surendra Adhikari, le cui parole sono raccolte dal sito web di Earth Sky . Tuttavia, può essere attribuito solo a circa un terzo del movimento dell'asse prodotto nel secolo scorso.
Un altro fattore è la convezione del mantello: lo strato terrestre situato al di sotto della crosta. Questo processo è dovuto al "movimento di massa a lungo termine", che è un "meccanismo chiave" per promuovere la migrazione dell'asse.
Nel frattempo, la perdita di massa dei ghiacciai in Groenlandia e in generale, lo scioglimento della criosfera globale è particolarmente rilevante per decenni segnati da cambiamenti climaticiIl gruppo stima che questo fattore farà anche accelerare nel prossimo futuro la deviazione, che nel secolo scorso è giunto a velocità media di 10,5 centimetri all'anno .
È un "effetto geometrico" della ridistribuzione di massa, ha detto in un commento Erik Ivins, un altro membro della squadra.  "Se si dispone di una massa che è di 45 gradi dal Polo Nord, che è la Groenlandia o Polo Sud (come ad esempio i ghiacciai della Patagonia), avrà un impatto maggiore sull'asse di rotazione della Terra che una massa che si trova proprio vicino al polo " ha spiegato. 
Le tre cause principali sono state identificate attraverso una simulazione interattiva di moto polare, che è il risultato di una combinazione di 283 modelli di diversi processi criosferici, idrologici, oceanici e sismogenetici sulla Terra. La rivista Terra e Planetary Science Letters pubblicheranno nel mese di novembre una sintesi di questo articolo scientifico, dettagli di modelli sofisticati apparsi di recente che ricostruiscono le placche tettoniche insieme a modelli di geoide e tomografia sismica.
Fonte:



VIDEO: Su-34 bombardieri russi distruggono un gruppo di navi con missili avanzati

Flotta russa del Pacifico ha rilasciato un video di missili antinave lancia aria J-35U che distruggono diverse navi 

VIDEO: Su-34 bombardieri russi distruggono un gruppo di navi con missili avanzati

Gli equipaggi di Su-34 caccia - bombardieri hanno distrutto le navi con avanzati missili antinave subsonica J-35U attaccando i loro obiettivi a bassa quota, ha riferito l'agenzia militare russa Zvezda, che ha postato questo video su YouTube In totale, sono stati fatti otto lanci. Tutti i missili hanno colpito con successo i loro obiettivi. Il J-35U è progettato per sconfiggere bersagli di superficie di varie classi senza i corrieri di questi missili che si avvicinano alla gamma dei mezzi di difesa aerea, per i quali la loro autonomia è di 260 chilometri. Il carico di questi missili è abbastanza forte da affondare una corvetta. Le consegne del J-35U alle unità di aviazione navale sono state effettuate dal 2014.
Fonte:

Borghezio: violenze sui cristiani in Nigeria. Cosa fa l'Ue?

Interrogazione alla Commissione europea, dopo l'ultima grande strage


(500 persone massacrate solo nello Stato di Benue)


Comunicato stampa di Mario Borghezio



L'Ue fermi le violenze sui cristiani in Nigeria! 

(Premessa – In Nigeria continua tra l'indifferenza la spietata mattanza di cristiani. Negli ultimi anni, dal giugno 2015 ad oggi, sarebbero stati uccisi oltre 16 mila cristiani, da Boko Haram e dai pastori musulmani di etnia Fulani - Ndr) – Bruxelles - Comunicato stampa di Mario Borghezio - In merito alle notizie di nuove violenze in Nigeria contro i cristiani, l’europarlamentare Mario Borghezio ha indirizzato un’interrogazione allaCommissione Europea. “Come testimoniato da diversi vescovi locali – spiega Borghezio – nei territori della cosiddetta ‘middle belt’ della Nigeria si sono susseguiti tragici scontri contro i cristiani, che sono costati, nel solo Stato di Benue, la vita ad oltre500 persone. Responsabili dei massacri della popolazione cristiana, principalmente dedita all’agricoltura, sono i pastori musulmani di etnia Fulani, spesso equipaggiati con armi automatiche”. E spiega: “Mentre i media nigeriani cercano di minimizzare la motivazione etnico-religiosa (forse perché l’attuale Presidente Buhari è di etnia Fulani) parlando di scontri per le terre, molti commentatori e diversi vescovi locali confermano la rapida escalation contro i cristiani, denunciano la colpevole inattività della Polizia Federale e paventano rischi simili alla tragedia del Ruanda in caso tale situazione non venga fermata al più presto”. Pertanto Borghezio chiede:

“Come intende intervenire la Commissione per difendere e tutelare le popolazioni cristiane minacciate in Nigeria?

Intende sollevare con urgenza la questione in sede di colloqui internazionali?”.



Comunicato stampa di Mario Borghezio / Deputato europeo

partecipa al dibattito: infounicz.europa@gmail.com 

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LA (VERA) RAGIONE STORICA PER CUI IL PD CROLLA E LA LEGA VA SEMPRE PIU’ SU



Guardate che i comunisti di una volta oggi votano Lega. Queste amare parole di Pier Luigi Bersani non sono una battuta a effetto, sono una constatazione. Basta farsi un giro in Toscana, in Umbria o in Romagna per toccare con mano la realtà. La quale in ogni caso si manifesterà da sola, uscendo fuori dalle urne delle prossime elezioni europee.
Ma lo stato maggiore del PD non ha certo tempo da perdere con le persone comuni, anche perché frequentarle presenta sempre il rischio di venir presi a fischi come è accaduto al segretario Martina a Genova.

Alle residue Feste dell’Unità, questa estate, era ben difficile trovare le folle, e i militanti reduci che ancora resistevano a cuocere bistecche, intervistati da un programma d’informazione di Rete4, manifestavano tutto il loro apprezzamento per Salvini, suscitando lo sconcerto dei capi partito.

Dunque se così stanno le cose si ripropone l’antico dilemma leniniano: “Che fare?”. La strada che i dirigenti hanno imboccato è proprio quella peggiore, quella che sarcasticamente Bertolt Brecht indicava ai caporioni comunisti della Ddr.

Davanti al malcontento della gente e a qualche tentativo di sciopero il drammaturgo invitava i compagni al potere a Berlino est a sfiduciare il popolo che aveva deluso le loro aspettative ed eleggerne un altro.

E’ quello che la sinistra dei salotti e dei giornali – l’unica rimasta – ha già cominciato a fare. Infatti chi vota Lega si sente bollato, viene catalogato in quella Italia peggiore che – secondo questi illuminati – è incivile, xenofoba, populista, sovranista e sospetta di fascismo.

Ci sarebbe anche un altro modo di affrontare la situazione descritta da Bersani. Lo stato maggiore della sinistra dovrebbe chiedersi: perché ci hanno mandato a quel Paese? Dove abbiamo sbagliato?

Ma è una via impraticabile, perché la cosiddetta Sinistra soffre della Sindrome di Fonzie (quello di Happy Days), ovvero quella patologia gravissima che impedisce di pronunciare l’espressione “ho sbagliato anche quando è provato che si ha torto marcio.

Qualcuno obietterà che non è vero perché in realtà lo stato maggiore del PD si sta dilaniando in una guerra di tutti contro tutti, senza esclusione di colpi. Sì. Ma è, appunto, una guerra che viene combattuta all’insegna del “lui ha sbagliato”, accusa che viene lanciata da tutti contro tutti.

Il colpevole è sempre un altro. L’espressione “io ho sbagliato” o – in questo caso – “noi abbiamo sbagliato” è irreperibile.

Perché? Semplice. Invece di andare alla ricerca di capri espiatori o di ridicoli alibi del tipo “è stata colpa dei social” (o magari dei troll russi) dovrebbero cercare il vero, grande errore che sta all’origine del Pd e che è precisamente l’errore che ha portato tanti elettori di centrosinistra a mandarli al diavolo e a votare Lega (o M5S).

Qual è l’unica vera identità del Pd? E’ quella che gli dette Romano Prodi quando fondò l’Ulivo che fu la culla del Pd. Nell’Ulivo, Prodi – uomo della tecnocrazia – riuscì a fondere i post-comunisti e i post-democristiani con tre parole d’ordine: 1) antiberlusconismo, 2) Maastricht e 3) entrare nella moneta unica europea.
L’antiberlusconismo serviva a motivare i rancori della base, ma era un pretesto per non spiegare gli altri due punti e comunque oggi è finito (sia perché Berlusconi non è al governo, sia perché il Pd renziano ha sgonfiato l’antiberlusconismo). Cercano di riconvertirlo in antisalvinismo, ma non funziona.

La vera identità programmatica e ideologica dell’Ulivo e del Pd è data dall’adesione piena e incondizionata ai Trattati di Maastricht e all’euro. Questi traguardi avevano preso il posto del vecchio “sol dell’avvenire.

Si creò il mito dell’euro e dell’Europa come una terra dove scorre latte e miele e dove tutto sarebbe andato magnificamente.

A circa vent’anni da quell’esperimento, in cui abbiamo rinunciato alla moneta sovrana e a gran parte della sovranità politica ed economica, il bilancio è devastantel’Italia ha perso quasi un quarto della produzione industriale, i poveri sono pressoché triplicati, il ceto medio è stato massacrato, la disoccupazione giovanile è al 35 per cento (una generazione perduta che spiega anche il crollo demografico record), le infrastrutture sono in condizioni penose, lo stato sociale (pensioni e sanità) non è nemmeno paragonabile agli anni della Prima Repubblica e abbiamo 600 mila immigrati sbarcati qua solo negli ultimi 6 anni che costano 5 miliardi ogni anno.

Da noi il reddito pro capite è crollato rispetto a venti anni fa e oltretutto – dopo anni di sacrifici lacrime e sangue e di tassazione selvaggia – il debito pubblico è addirittura aumentato. Infine – tramite la UE – siamo diventati sudditi di Germania e Francia che spadroneggiano qua da noi.

E’ come se avessimo perso una guerra. Siamo in macerie e non abbiamo neanche più le chiavi di casa nostra. Ecco perché gli italiani non votano più quella classe dirigente che li ha portati in questo “paradiso. E’ il Pd stesso che è nato su un programma rivelatosi fallimentare e mai riusciranno a dire: “abbiamo sbagliato.
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Antonio Socci
Da “Libero”, 24 settembre 2018

Fonte:

Otto specie di uccelli estinte in otto anni a causa della deforestazione dell'Amazzonia





Spix's macaw, nella realta' e nei cartoni animati

 Alagoas foliage-gleaner

 Poo'uli


Cryptic Treehunter (visti per l'ultima volta nel

Glaucous Macaw (visti per l'ultima volta nel 1998)



Pernambuco pygmy-owl (visti per l'ultima volta nel 2001)


New Caledonian Lorikeet (visti per l'ultima volta nel 1987)


Javan Lapwing (visti per l'ultima volta nel 1994)



Il numero di specie estinte dal 1500 ad oggi.


E' la prima conta ufficiali di uccelli estinti nel decennio 2010-2020. Finora, in questi otto anni sono andate perse con totale certezza o con quasi totale certezza otto specie, principalmente a causa della deforestazione in Sud America.

Una di queste specie si chiama Spix’s macaw, esemplare azzurro di una famiglia di pappagalli brasiliani che addirittura e' stata parte del film animato della Disney, chiamato Rio.
   
Nel film si chiama Blu, uno Spix’s macaw cresciuto in cattivita' nel Minnesota che arriva in Brasile e si innamora dell'ultimo esemplare della sua specie ancora allo stato selvaggio, Jewel.  I due fra mille peripezie riescono ad avere tre figli e a creare un santuario per i pappagalli nella foresta.

Nella realta' non e' stato cosi. 

Oltre al Spix's macaw ce ne solo altre di specie in via di estinzione, dai nomi ugualmente inpronunciabili ma la cui perdita fa dispiacere ugualmente: l'Alagoas foliage-gleaner, il Poo-uli, il Cryptic Treehunter, tutte certamente estinte, e le specie quasi certamente estinte, il New Caledonian Lorikeet, il Javan Lapwing, il Pernambuco Pygmy-owl e il Glaucous Macaw.


Di solito le specie che vanno estinte sono limitate a piccole isole, rese vulnerabili dalla caccia, all'arrivo di specie invasive esterne. Questo e' quello che accade nel 90% dei casi. Invece in questo caso, e' il primo anno che la perdita di uccelli arriva in larga parte a causa della deforestazione in atto in Sud America.

Otto specie in otto anni sono tante o sono poche? Beh, se pensiamo che dal 1500 ad oggi sono andate perse circa 187 specie, ci si rende conto che il tasso di estinzione aumenta vertiginosamente!

Stuart Butchart, e' il responsabile principale della ricerca presso Bird Life International e lui sottolinea come, in ultima analisi, sia colpa dell'uomo. Le estinzioni "moderne", conferma, sono a causa della perdita di habitat, dovuta alla deforestazione, all'agricoltura intensiva.

In questo momento ci sono circa *26,000* specie a rischio di estinzione.


Di queste, cinquantuno sono critiche e per queste non c'e' molta speranza. Non a caso si parla di una sesta estinzione di massa, a causa dell'opera umana.

La storia dello Spix’s macaw e' interessante. Per 150 anni questi pappagalli sono stati comprati e venduti e se ne vedevano sempre meno nella foresta. Nel 1985 furono scoperti tre esemplari allo stato selvaggio, ma non riuscirono a riprodursi. L'ultima volta che venne segnalato uno Spix's macaw allo stato naturale e' stato nel 2000.

L'idea adesso e' di usare alcune specie restanti di Spix's macaw in cattivita' e lentamente re-introdurli nella foresta. Ce ne sono ancora 70 in cattivita', e si spera che la specie resista ancora da permettere in qualche modo un miracoloso ripopolamento. Ma mentre questa speranza e' possibile per alcune specie, per altre e' letteralmente impossibile.

Per esempio per il poo-uli estinto nel 2004, il cryptic treehunter estinto nel 2007 e il Alagoas foliage-gleaner estinto nel 2011 non c'e' piu' niente da fare.

Interessante pure e' la storia del cryptic treehunter che fu scoperto nel 2002 in una foresta nel nord del Brasile, attorno alla citta' di Murici. Non avevano fatto a tempo a scoprirlo ed a dargli un nome che la foresta fu abbattuta per farci una piantagione di canna da zucchero. E cosi' e' scomparso anche l'uccello appena scoperto.

La sua esistenza nella coscienza dell'uomo e' durata 5 anni.

Chissa' quante altre specie ne esistono che vanno estinti prima ancora che noi li scopriamo?

Chissa' quanto potenziale perso!

La stessa storia si ripete per il glaucous macaw, un tempo prevalente in Argentina, Uruguay e Brasile,
poi sono arrivate le scure dell'agricoltura intensiva a piantare palme per ricavarne olio. La popolazione precipito' a.. un esemplare.

Morto anche quello.

Ancora storia simile per il Pernambuco pygmy-owl scomparso nel 2002 a causa della deforestazione intensiva nel Pernambuco, la sua casa.

Purtroppo queste storie diventeranno sempre piu' comuni.

Ogni anno in Amazzonia 17 milioni di ettari di foresta vanno persi, e con loro la vita. Gli uccelli sono particolarmente sensibili alla perdita di habitat perche' vivono in simbiosi con gli alberi dove nidificano e con l'ambiente da cui traggono cibo. Ed e' un ciclo che si ripete, perche' gli uccelli stessi aiutano la foresta a tenersi rigogliosa, con l'azione di dispersione di semi e aiuto nella pollinazione.

Meno uccelli dunque significano meno aiuto nel rigenerare la foresta. Come sempre, la natura e' tutta bene integrata, e una volta che un ingranaggio va male, tutto il resto ne soffre. 


Andiamo avanti cosi, e non ci rendiamo conto che di estinzione in estinzione, presto, sara' estinto il pianeta cosi come lo conosciamo, noi compresi.
Fonte: