mercoledì 20 febbraio 2019

BUONANOTTE

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STRANI SUONI E LAMPI DI LUCE SUGLI USA SEMPRE PIU' FREQUENTI. COSA STA ACCADENDO?

VIDEO DI 15 ORE FA....



Dalla pedofilia alla finanza: questo è 1 filantropo

La Sinistra Italiana del “Partito Unico” premia Soros, Profeta del Nuovo Ordine Mondiale


Giovedì, Giugno 20th/ 2013


- di Sergio Basile -

Nuovo Ordine Mondiale, Controstoria, Economia, Geo&Politica, Notizie and tagged with: alta finanza, banche, crisi, Milena Gabanelli, nuovo ordine mondiale, premio, George Soros, speculazione, NWO, New York, London School of Economics, Open Society Foundation, Open Society Organization, Premio Terzani 2013, Soros Fund Management, Occupy Wall Street, Inet, Institute for New Economic Thinking 

La Sinistra Italiana del "Partito Unico" premia Soros, Profeta del Nuovo Ordine Mondiale 

Tutti i retroscena del pioniere dell'Open Society,

creatore di Otpor e Profeta Mondialista

L'Intellighenzia di sinistra assegna a George Soros il

Premio Terzani 2013

di Sergio Basile

George Soros - Premio Terzani 2013

George Soros – Nascosto tra le pieghe della storia del 2° Novecento

Roma, New York - Chi è George Soros? Uno speculatore? Un milardario filantropo con un patrimonio di oltre 35 miliardi di dollari? Un "benefattore" di acclarata fama? Un membro di punta del gota della finanza internazionale? No! Egli è semplicemente un UFO, cioè un oggetto volante non ben identificato, almeno per il 99% della popolazione mondiale, che pur subendone – come vedremo – le politiche e le scelte, non ne comprende la vera natura e gli scopi, perchè celati dai media di regime, impegnati a dipingere un personaggio "diverso" e nobile. Egli nasce nel 1930 a Budapest da una famiglia dell'alta borghesia ebraica, d'ispirazione sionista.

L'Influenza del Maestro Popper

Nel 1947 diventa uno degli studenti più noti e coccolati della London School of economics, dove diventa discepolo di Karl Popper, filosofo liberale tra i maggiori negazionisti della "Teoria del Complotto". Il filosofo in "Open Society" sostiene come la teoria del complotto della società non può essere vera, perché equivale all'affermazione che tutti gli eventi, anche quelli che a prima vista non sembrano essere pilotati e condizionati da nessuno, sono i risultati attesi delle azioni di persone che interessate a questi risultati … Ma evidentemente alla luce di quello che accade oggi (e riesaminando i principali fatti e accadimenti succedutisi dalla Rivoluzione Francese ad oggi, passando per la Rivoluzione Bolscevica e dalle Guerre Mondiali) non si può essere d'accordo con Popper: un tale punto di vista negazionista è da considerarsi semplicemente un falso storico. La storia è influenzata dalle tendenze economiche, da fattori ambientali, dal progresso scientifico e, in effetti, non si può parlare assolutamente di casualità totale. E questo Soros lo sa bene!

George Soros - NWO

L'ebreo europeo Soros negli States – la Svolta 

Nel 1956 la vera svolta del miliardario mondialista: si trasferisce a New York, dandosi all'alta finanza e costruendo ben presto un impero sulle speculazioni di settore. Nel 1969 fonda la Quantum Fund, non a caso considerata la finanziaria di gestione di capitali più capitalizzata del mondo per lunghi anni. La notte del 16 settembre 1992, mediante una mirata e sistematica speculazione al ribasso provocò la crisi di sterlina e lira. Quest'ultima fu costretta alla fuoriuscita dallo SME. Per Soros fu una benedizione: guadagnò dall'operazione "affossamento lira" una marea di quattrini: oltre un miliardo di dollari.

George Soros - Premio Terzani 2013

Il profeta dell'"Open Society"

Ma pochi sono a conoscenza del fatto che George Soros (papà di Otpor: la celeberrima società dedita al rovesciamento pilotato dei governi "scomodi" nata in Serbia negli Anni Novanta) già nel 1989 in sintonia con altri gruppi di pressione contribuì anche al crollo del famoso Muro di Berlino, che andò giù il 9 Novembre del 1989, favorendo mediante l'opera di indottrinamento portata avanti da due delle sue creature più iper-liberiste "nobili" (la Open Society Foundation e l'Open Society Institute oggi operante "a pieno regime" in oltre 60 paesi) - a dire dei suoi seguaci – lo smantellamento dell'ideologia comunista (?). Ma, come vedremo, così non fu. Anzi! Infatti Soros - di pari passo con la strategia nota come "Perestroika" implementata da Mikhail Gorbachev in Russia – contribuì alla diffusione in Europa del liberismo capitalista più selvaggio e deleterio puntanto sulla confutazione della teorie collettivistiche. Anche se come noto tali teorie (portate avanti ad esempio da uomini come Stalin e Lenin: privatizzatori della Banca Centrale Russa e membri della setta degli illuminati) storicamente hanno da sempre finito per rivelarsi le armi collettiviste più potenti e subdole, contribuendo all'impoverimento dei ceti medio-bassi e regalando il controllo dell'economia ad una stretta élite di oligarchi capitalisti.

Il Paese più collettivista al Mondo e l'azione di Soros 

Non a caso molti studiosi considerano oggi i liberali USA (oltre la contro-propaganda di facciata) come il Paese più collettivista al mondo. E dando un'occhiata alla struttura sociale degli States, possiamo comprendere come questa tesi sia più che fondata. Oggi il 2% della popolazione Usa possiede oltre l'80% della ricchezza. Oltre il 20% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Eguali ma poveri! E questa la chiamano democrazia? Alla luce di ciò forse appaiono più chiare la motivazioni che stanno dietro l'opera ciclopica di finanziamento della campagna presidenziale dei Democratici portata avanti proprio da Soros negli ultimi anni negli States, e l'appoggio alle politiche mondialiste che stanno compromettendo tutti gli equilibri del mondo. Come d'altra parte non considerare le pesanti influenza della mondialista e "comunitarista" (collettivista) Fabian Society (vedi video in allegato) sulle politiche dei laburisti ninglesi (Vedi Margaret Thatcher – foto in basso e in alto e articolo in allegato) e sulla stessa "reaganomics" Usa di Ronald Reagan? Ma a farci storcere ancor più il naso un fatto particolare: l'attenzione che l'intellighenzia di sinistra italiota ha da sempre prestato al "liberista" Soros. Non trovate? Se ciò che dico vi sembra strano ed infondato, leggete di seguito e vi ricrederete!

N.W.O. – L'Intellighenzia di sinistra premia il "Mondialista Soros" 

L'ultimo episodio, in tal senso, si è registrato nei giorni scorsi ad Udine, dove una giuria "rossa" di giornalisti “d’assalto” – vedi Milena Gabanelli e Tony Capuozzo – ha assegnato proprio a George Soros il Premio Terzani 2013 per il suo libro ”La crisi globale e l’instabilità finanziaria europea". Ma sentite un pò la motivazione ufficiale del premio e tremate: “Gli articoli raccolti nel suo ultimo libro, "La crisi globale", scardinano il pensiero economico prevalente e sostengono la necessità di una diversa organizzazione della finanza internazionale. Soros invita a considerare il mercato non un fine, ma piuttosto un mezzo per assicurare un equo benessere al maggior numero di persone possibile, in un quadro di garanzie democratiche (??) . Fa appello alla classe dirigente europea affinché si assuma la responsabilità di ricercare soluzioni condivise che affrontino non solo la riduzione dei debiti (??), ma anche la crisi valutaria, quella bancaria e il rilancio dell’economia nel rispetto di una più equa redistribuzione delle risorse. Nell’assegnare il Premio a George Soros la giuria intende riconoscere valore alla straordinaria esperienza di un attore economico atipico e contemporaneamente offrire al pubblico una eccezionale occasione di conoscenza, nello spirito di Tiziano Terzani. La sua analisi è persuasiva e autorevole, forgiata in anni di esperienza come manager di fondi e sostenitore dell’integrazione europea. La sua preoccupazione per il futuro dell’Eurozona è palpabile, oggi che i mercati mettono alla prova le banche (Cosa?? ho capito bene??) e i processi politici europei, portandoli sull’orlo del tracollo come mai prima era accaduto – né era stato previsto – fin dalla nascita della Comunità Europea”.

Sono in molti a sostenere – ed esistono in merito numerosi documenti e prove - che egli abbia finanziato organizzazioni come Radio Free Europe, Charta 77 e addirittura – sembrerebbe – Solidarnosc in Polonia, incidendo – tra l'altro – sui processi politici ed economici dell'Ex-Jugoslavia (Vedi Otpor in Serbia – video in allegato) e di numerosi paesi dell’est europeo, tra i quali Georgia, Ucraina, Kirghizistan) per non parlare delle cosiddette "Rivoluzioni Colorate" (apripista delle cosiddette "Primavere Arabe" – Vedi Articolo in allegato) e delle sommosse scoppiate e fomentate ad arte in Azerbaigian e Libano (2005); Bielorussia (2006) e Iran (2009). Insomma potremmo definire Soroso uno dei profeti di un Nuovo Ordine Europeo e Mediorientale. Anzi – per dirla tutta – "il profeta del Nuovo Ordine Mondiale". Come d'altronde ammesso dallo stesso in una sconcertante intervista rilasciata il 4 settembre del 2011: “È necessario – affermò – portare la Cina nella creazione del Nuovo Ordine Mondiale, che è il Nuovo Ordine Finanziario. Attualmente, la Cina segue la corrente, ma non fa parte della contribuzione. La sua quota e i suoi diritti al voto non sono proporzionali al suo peso. Credo ci sia bisogno di un Nuovo Ordine Mondiale, dove la Cina deve far parte del processo di creazione e deve appoggiarlo. La Cina – continuò Soros – emergerà come motore, andando a sostituire i consumatori americani. Questo è l’adeguamento che dev’essere compiuto”.

Primavere-Arabe-ed-Altri-Accidenti
Occupy Wall Street e primavere arabe


Ma ancor più sconvolgenti furono le dichiarazioni del "neo-premiato" Soros, in occasione della celeberrima "Occupy Wall Street" (operazione di "marketing dell'insurrezione" pare portata avanti dallo stesso miliardario mondialista, nella quale spiccano gli stessi simboli utilizzati da Otpor nelle altre rivoluzioni colorate e primavere arabe indotte in Europa, Africa e Medioriente - Vedi immagini in basso e in alto). “Le proteste – affermò nel gennaio del 2012 – diventeranno ingestibili se l’economia americana continuerà a peggiorare. Si andrà verso la rivolta civile. Gli Stati Uniti si devono preparare a un’insurrezione sociale violenta nelle strade. Per le autorità sarà una scusa per utilizzare tattiche repressive molto dure, che rischiano di creare un sistema politico repressivo, una società dove le libertà individuali saranno soggette a vincoli sempre maggiori. Siamo - concluse - in un periodo estremamente critico, un periodo di restrizioni e stenti nel mondo industrializzato, una situazione che minaccia di farci cadere in un decennio di stagnazione. Nel migliore dei casi dobbiamo prepararci alla deflazione. Nel peggiore dei casi al collasso del sistema finanziario".

Otpor

L'auspicio di Soros – La Nascita degli Stati Uniti d'Europa

L'ultima profezia mondialista fu esternata da Soros in Europa presso l'Institute for New Economic Thinking (presieduto dallo stesso) in piena crisi-truffa, ovvero nell'estate dello scorso anno. “L'Europa rischia una bancarotta se non accetta la monetizzazione del debito da parte della Banca centrale europea". La soluzione della crisi secondo Soros & Co. sarebbe passata dunque sempre dall'Eurozona. Cioè dalla gabbia costruita dal Nuovo ordine Mondiale per schiavizzare 500 milioni di ignare vittime. Complimenti! Come? Semplice, attraverso la trasmissioni di maggiori poteri alla BCE stile FED (Unione Bancaria e creazione di un prestatore unico di ultima istanza); Two Pack (Vedi articolo in allegato); l'estinzione del "debito illegale e truffaldino" creato ad hoc dal sistema (Vedi articoli in allegato) e – in ultima istanza – attraverso il completamento del progetto mondialista per eccellenza: la nascita dell'impero degli Stati Uniti d'Europa modello USA e la correlata abolizione di fatto degli stati sovrani. Fondamentale – secondo la cricca dell'INET – anche la "stabilizzazione degli squilibri della bilancia dei pagamenti all’interno dell’eurozona". Ma nessuno – nemmeno stavolta – ha ammesso l'evidenza: cioè che lo squilibrio della bilancia dei pagamenti e la creazione di decifit indotto ai danni dei Paesi dell'Eurozona è stato voluto e creato ad hoc attraverso l'introduzione (nel 2007) del Sistema Target2 (vedi articolo in allegato, con spiegazione del meccanismo di funzionamento del Target2). Possibile che il colto Soros non lo sappia? Come direbbe il principe De Curtis: Ma ci faccia il piacere! Ma la sinistra italiana (ma neppure gli altri partiti e movimenti politici) sembra non vedere ciò, e premia il "filantropo" Soros, ultimo degno erede e messia del verbo mondialista. Nobile padre di Otpor e del Nuovo Satanico Ordine Mondiale.

Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa) 

E COSI COME ALTRI CENTINAIA DI BLOG IN GIRO PER IL WEB DESCRIVONO QUESTO TIZIO COME UNO DEI PIU PERICOLOSI DELINQUENTI CHE ESISTANO SULLA FACCIA DELLA TERRA




Croazia: educazione sessuale dai pedofili legati a Soros

di Josip Horvaticek. 

I programmi di educazione sessuale per i bambini recentemente imposti in Croazia, ma già attuati in molti paesi secondo il metodo Kinsey, sono stati redatti da pedofili.


E' quanto sostiene la studiosa americana Judith Reisman che, invitata recentemente in Croazia per una serie di incontri e conferenze legate alla recente introduzione di (sconvolgenti) corsi di educazione sessuale, ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la Fondazione Soros.

Judith Reisman, in passato consulente dell'FBI nonché del Parlamento e di diversi ministeri statunitensi, è uno dei maggiori esperti mondiali sul malfamato Kinsey Institute e il suo fondatore, Alfred Kinsey. La dottoressa Reisman ha dolorosamente vissuto in prima persona gli effetti della diffusione delle teorie di Kinsey: una figlia di dieci anni è stata stuprata da un violentatore seriale tredicenne, accanito lettore di Playboy. Dopo avere constatato come molte persone giustificassero questo atto affermando che forse la figlia era stata consenziente poiché i bambini sarebbero esseri sessuali, cioè desidererebbero il sesso, fin dalla nascita - una delle teorie di Kinsey -, la Reisman ha iniziato a studiare gli effetti di queste teorie, constatando come esse abbiano provocato nel secondo dopoguerra una diffusione esponenziale della pornografia e della pedofilia.

Considerate queste premesse, non sorprende che, una volta appreso dell'arrivo di Judith Reisman, i media croati di sinistra e laicisti, che appoggiano il governo nel suo programma di educazione sessuale, abbiano allestito una vera e propria propaganda di guerra nei confronti della scienziata americana, fatta di menzogne, insulti personali e diffamazioni, tra le quali quella di essere una «negatrice dell'Olocausto», il che, detto di un'ebrea americana che ha perso la maggior parte del ramo europeo della sua famiglia nei campi di concentramento nazisti, ha rappresentato un segno di inciviltà e arretratezza culturale veramente deprecabili.

I toni non sono scesi neppure durante la sua permanenza in Croazia. Al termine della lezione tenuta presso la Facoltà di Scienze Politiche, la dottoressa Reisman è stata aggredita verbalmente dal preside della medesima Facoltà, Nenad Zakošek. Alcune forze politiche di governo hanno cercato di impedire una conferenza della studiosa americana nel Parlamento croato, mentre il previsto dibattito alla Facoltà di Filosofia tra la dottoressa Reisman e il prof. Aleksandar Štulhofer, discepolo di Kinsey e ideatore del programma di educazione sessuale adottato dal Ministero croato per l'istruzione, è stato sospeso per 'motivi di ordine pubblico' a causa della ressa, creata ad arte dai gruppi appartenenti alla galassia omosessuale, che si è creata nell'aula dove il dibattito si sarebbe dovuto tenere.

Un improvviso 'problema tecnico' ha interrotto subito dopo l'inizio la proiezione del documentario su Kinsey del giornalista britannico Timothy Tate, collaboratore della dottoressa Reisman, in uno dei più grandi e moderni cinema di Zagabria alla presenza dell'autore e di circa 800 persone (tale problema non si era presentato nella proiezione di prova del DVD né a un successivo tentativo a porte chiuse compiuto in un altro locale). Un altro guasto, questa volta al sistema di amplificazione, ha poi impedito alla dottoressa Reisman e a Tate di tenere un'improvvisata conferenza dal palco del cinema che sostituisse la proiezione del film.

Questi avvenimenti hanno peraltro provocato la durissima reazione della sezione croata del Comitato di Helsinki.
In ogni caso la Reisman ha avuto modo di stupire i suoi ascoltatori non solo illuminando la figura di Alfred Kinsey (in Parlamento, davanti agli attoniti parlamentari del centro-destra che l'avevano invitata, lo ha definito il «pedofilo che ha cambiato il mondo» e uno «psicopatico sessuale che ha contaminato le nostre famiglie, la nostra cultura, le nostre leggi»), ma soprattutto ricostruendo l'origine dei programmi di educazione sessuale imposti alla Croazia. La studiosa americana ha rivelato come il professor Štulhofer abbia scritto un libro con lo studioso olandese pedofilo Theo Sandford, attualmente professore presso la Columbia University. Va notato che Sandford non è un esimio professore universitario con inconfessabili vizi privati, bensì un pedofilo dichiarato, co-fondatore e redattore della rivista olandese in lingua inglese di pedofili dichiarati Paidika, nonché autore di uno studio che si può trovare anche in rete dal titolo Boys on their contacts with men: a study of sexually expressed friendships (I ragazzi maschi nei contatti con gli uomini adulti: uno studio di amicizie espresse sessualmente), che non si limita a compiere un'indagine sulla pedofilia, ma esprime sulla stessa una chiara valutazione positiva.

In una successiva conferenza stampa, il giornalista inglese Timothy Tate ha poi affermato come Štulhofer abbia avuto non solamente uno, bensì tre collaboratori pedofili dichiarati e propagandisti della liceità della pedofilia, e cioè - oltre a Sandford - il sessuologo americano Vern Bullough, scomparso nel 2006, e il sessuologo tedesco Erwin J. Haeberle.

Bullough è stato, come Sandford, cofondatore e redattore di Paidika. Nella dichiarazione di intenti relativa a questa pubblicazione, egli afferma: «Il punto di partenza di Paidika è necessariamente la coscienza del nostro essere pedofili. Consideriamo la pedofilia come un rapporto sessuale consenziente tra persone di generazioni diverse».

In un'intervista concessa nel 1978 alla rivista pornografica americana Hustler, Haeberle ha invece affermato che è del tutto normale avere rapporti sessuali con bambini, i quali dovrebbero avere libero accesso ai libri per adulti – cioè pornografici – ed essere liberi di scegliere i propri partner sessuali, ivi inclusi gli adulti. Questo pedofilo dichiarato è stato membro dal 1977 al 1988 dell'Institute for Advanced Study of Human Sexuality, che ha redatto la maggior parte dei programmi di educazione sessuale nel mondo, corredato di fotografie pornografiche anche di bambini in seguito vendute a Hustler.

Una prova della stretta collaborazione tra Štulhofer e questi colleghi sessuologi pedofili è l'avere fatto parte tutti e quattro del comitato organizzatore di un convegno internazionale di sessuologi tenutosi a Dubrovnik, in Croazia, nel 2001 e finanziato dalla fondazione Soros.

Della stessa tendenza è un altro collaboratore di Štulhofer, il sessuologo tedesco Gunther Schmidt, il quale ha scritto la prefazione al libro di Sandford Male Intergenerational Intimacy (trad.: Intimità intergenerazionale tra maschi), affermando tra l'altro: «La minaccia che tutti gli atti di pedofilia vengano puniti dalla legge molto difficilmente potrebbe essere considerata un'azione degna di una società civile ... Ciò rappresenta una discriminazione e la persecuzione di una minoranza, e quindi tali disposizioni di legge andrebbero abrogate».

Judith Reisman ha quindi provato che il programma di educazione sessuale imposto in Croazia, preparato secondo il metodo Kinsey dal prof. Štulhofer, è simile, quanto ai suoi tre scopi principali, a quasi tutti i programmi di educazione sessuale adottati a livello mondiale. Si tratta cioè del tentativo di sessualizzare i bambini e fornire 'carne fresca' per le voglie malsane di adulti perversi, di sdoganare l'omosessualità e altri gravi disordini della personalità come normali manifestazioni della sessualità umana, nonché di rendere i giovani dipendenti dal sesso a tutto vantaggio dell'industria della pornografia e dei preservativi, e ciò con il pretesto della lotta alle malattie trasmissibili sessualmente.

La presenza della dottoressa Reisman in Croazia ha provocato un terremoto che ha fatto vacillare i palazzi della politica, e ha indotto il governo a muoversi anche per vie diplomatiche. Secondo quanto rivelano fonti della Curia romana, l'ambasciatore croato presso la Santa Sede, Filip Vujak, avrebbe avuto un incontro con il segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, allo scopo di ammorbidire la posizione della Chiesa sulla questione, ricevendo un netto rifiuto da parte del suo interlocutore vaticano.

In un Paese democratico, la presentazione delle prove inconfutabili degli stretti legami di collaborazione tra l'ideatore di questo programma e i circoli pedofili, oltre a conseguenze di natura penale per l'interessato, avrebbe portato alle immediate dimissioni di Štulhofer e di tutti i funzionari del Ministero dell'Istruzione coinvolti nell'elaborazione del programma, ivi incluso lo stesso ministro. Non così nella Croazia di oggi che si appresta a entrare nell'Unione Europea. Anzi, passato il "terremoto" Reisman, i media di regime hanno fatto calare il silenzio sulla vicenda, e Štulhofer viene spesso chiamato in televisione a pontificare su questioni di sessualità, specialmente infantile (!) e giovanile, mentre nelle scuole elementari vengono proposti ai bambini di dieci anni temi di 'lingua croata' in cui si rappresentano situazioni esplicitamente sessuali.



Magistratura Demokratika

SOROS E MAGISTRATURA DEMOCRATICA. ALTRE PROVE A CARICO....

DI 

Ma esiste veramente? Andiamo a verificare!


La Magistratura Demokratika ha pure un bel sito. De Vito: «Da Salvini parole quasi eversive. Il consenso popolare? Non ci riguarda», così parla il presidente di Magistratura Democratica, Riccardo De Vito (Il Dubbio, 28 agosto 2018)http://magistraturademocratica.it/articolo/de-vito-da-salvini-parole-quasi-eversive-il-consenso-popolare-non-ci-riguarda_2941.php

Sempre nell’articolo ribadisce che: “Democrazia non significa potere della maggioranza, ma esercizio delle proprie prerogative nell’ambito delle regole poste, a partire dal principio della tripartizione dei poteri. La forza del diritto sta proprio in questo: nella tutela degli ambiti di competenza di ciascun potere, non nella legge del più forte. Il ministro Salvini dovrebbe tenerlo bene a mente, perché in futuro ciò che dice oggi potrebbe ritorcersi contro di lui.”

Dunque il presidente di un’associazione – che si definisce “democratica” – sostiene di non essere interessato al consenso popolare. Ma lui è solo puntiglioso nel suo lavoro e non vuole farsi coinvolgere nella politica: integerrimo senza macchia.

Così decido di ricollegare i legami tra ASGI, ente pro migrazioni (molto ben organizzato, attivo sul versante legale) e Magistratura Democratica. Soros è anche qui! E’ lui che finanzia ASGI


Una bella citazione nella pagina di presentazione del sitohttps://www.asgi.it/chi-siamo/ certifica l’amicizia tra Magistratura Democratica e ASGI: “Dal 1999 al 2016 è attiva con la pubblicazione della rivista “Diritto Immigrazione e Cittadinanza”, promossa in collaborazione con Magistratura Democratica …”.

Insomma le Open Society – Soros Foundations sono le agenzie interinali che si occupano di ricollocare popoli migranti e tutto questo non turba i Magistrati Democratici.

Ecco un bel post pro immigrazionehttps://twitter.com/MeltingPotEU/status/1035811273722814464 : nell’intervista Veronica Alfonsi (coordinatrice della sede Proactiva Open Arms – Italia) spiega che «In questo momento non possiamo ripartire e stiamo aspettando di capire quando avremo il via libera. Nel Mediterraneo non sono più presenti navi delle ong, su invito di Sea Watch ci ritroveremo il 13 settembre a Berlino per trovare delle strategie comuni». Dunque antenne alzate, si stanno riorganizzando.


Sempre il sito https://www.meltingpot.org riporta “una raccolta delle più significative pronunce della giurisprudenza amministrativa, ordinaria e costituzionale oltre ovviamente ad un corposo nucleo di interventi della giurisprudenza europea”.https://www.meltingpot.org/-Archivio-legislativo-.html un generoso archivio di sentenze giudiziarie riguardanti richieste di asilo: interessante per capire cosa portano in tribunale gli avvocati di Soros per ottenere l’asilo.

“Nel caso di specie, erano presenti profili di vulnerabilità quali la fuga in giovane età, la prigionia in Libia, i traumi subiti e dovuti all’assistere a gravi episodi di violenza” tratto da https://www.meltingpot.org/Guinea-La-giovane-eta-i-traumi-subiti-in-patria-e-durante.html#.W5HV-Su3rIU

Guerra? Come la definisci? Situazione pericolosa per l’incolumità personale del richiedente per ottenere l’asilo…Protezione umanitaria TAAC!

Ora per Moscovici sono guai: anche l'amico Macron lo ha scaricato

Il commissario voleva essere nominato alla presidenza della Corte dei conti francese, ma le nomine vincolano Macron. E adesso non sa cosa fare

E adesso per Pierre Moscovici le cose non si mettono affatto bene. Il mandato dell'euroburocrate è agli sgoccioli, e le sue clientele da tempo si erano attivate a Parigi e dintorni per trovargli una degna sistemazione dopo la Commissione europea.


In patria, tutto faceva credere che Moscovici avesse il tappeto rosso per la Corte dei conti francese. Tanto che ormai tutti davano per sicuro il suo avvicendamento con Didier Migaud, che invece punta alla Corte costituzionale. Un cambio di ruolo che Emmanuel Macron vedeva con enorme favore, grazie anche all'intercessione del segretario generale dell'Eliseo, Alexis Kohler.

Il problema è che adesso, per Pierre, le cose non si stanno rivelando così semplici come si potesse credere. Perché le regole sulla nomina del presidente della Corte dei conti sono molto stringenti e di natura politica. I nove membri sono designati (tre ciascuno) dal presidente della Repubblica, dal presidente del Senato e dal presidente dell'Assemblea nazionale. Per quest'anno sembrava tutto fatto, tanto che si vociferava già del successore di Moscò in Commissione. Tuttavia, c'è stato un intoppo: Macron aveva già designato Jacques Mézard. E adesso bisogna capire dove mettere Moscovici, che non sa più cosa fare.


Il commissario transalpino è un fedelissimo di Macron. E adesso, con la possibilità di fare campagna elettorale dopo le regole cambiate da Jean-Claude Juncker, può fare campagna senza lasciare la Commissione. E per Pierre bisogna capire quale ruolo possa avere dopo le elezioni. Sono in parecchi a non apprezzare questo continuo totonomine sul commissario al Bilancio. E sembra che anche Juncker non sia rimasto per nulla contento di questo corteggiamento introno al suo commissario.

Chi si nasconde dietro il Green New Deal?

IN USA SINISTRA RADICALE ALLA RISCOSSA INDOVINATE UN PO' CON I SOLDI DI CHI?.....

Il progetto Green New Deal presentato dalla rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez è stato realizzato da tre organizzazioni di estrema sinistra ed è stato spinto da una coalizione di gruppi progressisti professionali ben finanziati e noti agitatori di sinistra.
Alcune delle organizzazioni che contribuiscono a promuovere il Green New Deal hanno legami con il miliardario George Soros e affondano le loro radici in gruppi radicali come Occupy Wall Street e Black Lives Matter.

All’inizio di questo mese, Ocasio-Cortez ha pubblicato un documento Google di 11 pagine sotto forma di una risoluzione legislativa non vincolante che è diventata la versione più autorevole del Green New Deal, un ampio schema per l’attuale concezione del piano in stile socialista.
La risoluzione Green New Deal di Ocasio-Cortez, presentata insieme al senatore Ed Markey (D-MA), è già stata approvata da più di 45 rappresentanti democratici. L’accordo ha ricevuto testimonianze di alto profilo dai senatori Elizabeth Warren, Cory Booker e Bernie Sanders.
Il Green New Deal cerca, come il New Yorker ha recentemente affermato, “nientemeno che una revisione totale della infrastruttura nazionale americana”.
L’accordo utopico richiede che il 100% di tutti gli edifici negli Stati Uniti si convertano all’energia pulita, chiede l’eliminazione di tutti i gas serra dall’intera atmosfera e include clausole non “verdi” come la garanzia del lavoro federale, proteggendo nel contempo il diritto di tutti lavoratori di formare sindacati.
Inoltre promette “alloggi accessibili, sicuri e adeguati” per “tutti gli abitanti degli Stati Uniti”.
L’accordo sulla diffusione della ricchezza mira a “eliminare virtualmente la povertà negli Stati Uniti e rendere disponibili prosperità, ricchezza e sicurezza economica a tutti coloro che partecipano alla trasformazione”.
Gruppi radicali, legami con Soros
Il Green New Deal è stato realizzato da Ocasio-Cortez insieme a tre gruppi: il Sunrise Movement, i Justice Democrats e un gruppo che si autodefinisce New Consensus.
Il New Yorker ha riportato:
Il documento è stato scritto in un solo fine settimana di dicembre dallo staff della rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez e da tre gruppi progressisti che la pensavano come lei, nessuno dei quali esisteva due anni fa: il Sunrise Movement, un’organizzazione di attivisti contro i cambiamenti climatici; i Justice Democrats, che recluta e sostiene i candidati progressisti; e una nuova organizzazione chiamata New Consensus.
Oltre ad aiutare a scrivere il testo dell’accordo, il Sunrise Movement è stata l’organizzazione centrale progressista che ha fatto pressione sul Partito Democratico per attuare il Green New Deal.
Sunrise si presenta come un “esercito di giovani” che cerca di “rendere il cambiamento climatico una priorità urgente in tutta l’America, porre fine all’influenza corruttrice dei dirigenti delle compagnie del petrolio sulla nostra politica e eleggere leader che si battono per la salute e il benessere di tutte le persone. ”
Il co-fondatore di Sunrise, Varshini Prakash, ha descritto gli ampi obiettivi della sua organizzazione per il 2020: “Insieme ai nostri partner, tenteremo di costruire la più grande forza politica giovanile che questo paese abbia mai visto.” Markey ha invitato Prakash ad essere suo ospite all’Endorsment sullo stato dell’Unione di Trump due settimane fa.
Sunrise è stata in parte ispirata all’attivismo di Occupy Wall Street, Black Lives Matter e del gruppo di immigrazione radicale United We Dream.
Il mese scorso Sunrise e` stata portata sotto i riflettori, quando Ocasio-Cortez si è unita a circa duecento dei manifestanti del movimento per occupare temporaneamente l’ufficio di Nancy Pelosi per farle firmare il Green New Deal. Sunrise si è impegnata in quella campagna di azione diretta insieme ai Justice Democrats.
A dicembre, Sunrise ha dichiarato di aver raccolto meno di un milione di dollari, principalmente da fondazioni e donatori. Non si sa quanto Sunrise abbia ottenuto da allora.
Inside Philanthropy ha riferito di donazioni a Sunrise dal Fondo della Famiglia Rockefeller:
Il gruppo ha raccolto poco meno di $ 1 milione nel 2018 tra le sue entità 501 (c) (3) e 501 (c) (4), e ha ricevuto il sostegno iniziale da un gruppo di finanziatori che da allora hanno continuato a collaborare. Wallace Global Fund, che è stato determinante nella campagna di disinvestimento dei combustibili fossili, finanzia Sunrise, così come il Rockefeller Family Fund (una delle fondazioni più piccole associate alla famiglia petrolifera) e la Winslow Foundation, gestita da Wren Winslow Wirth, che è sposata all’ex politico Tim Wirth. I finanziatori istituzionali costituivano circa il 55% del budget del 2018, con il 35% proveniente da donatori singoli e il resto da partner no profit.
Per promuovere l’accordo, Sunrise ha sponsorizzato una campagna di attivisti chiamata “Operazione Green New Deal Blitz.” I co-sponsor con Sunrise includono 350.org, Organic Consumers Association, People’s Action, CPD Action e Justice Democrats.
CPD Action è guidata da Ana Maria Archila, una delle due donne che ha affrontato tristementeil senatore repubblicano dell’Arizona Jeff Flake in un ascensore prima delle udienze di conferma per il giudice della Corte Suprema Brett Kavanaugh. Archila è stata ospite di Ocasio-Cortez per la Trump State of the Union.
Archila è co-direttore esecutivo presso il Center for Popular Democracy (CPD) e mantiene la stessa posizione del braccio attivista del gruppo, il Center for Popular Democracy Action.
CPD, che sta sostenendo il Green New Deal, è pesantemente finanziata dal miliardario George Soros. Nell’ottobre 2014, CPD menziono` le Fondazioni della Open Society di Soros come uno dei “tre maggiori finanziatori” di CPD. Le Fondazioni hanno fornito a CPD $ 130.000 nel 2014 e $ 1,164.500 nel 2015, rivelano i documenti fiscali. Nel 2016, il Centro per le politiche di Soros ha stanziato $ 705.000 al fondo del CPD.
Il CPD è fortemente coinvolto nell’attivismo anti-Trump. Nel maggio 2017, la CNN ha riferitoche il Fondo ha presentato uno “sforzo da 80 milioni di dollari per coordinare il lavoro di dozzine di piccoli gruppi progressisti da tutto il paese “come parte di ciò che la rete di notizie ha definito il movimento di” resistenza “anti-Trump.
People’s Action, un altro partner di Sunrise che spinge il Green New Deal, è una fusione di un gruppo che in precedenza si chiamava National People’s Action. Il National People’s Action è stato finanziato da Soros per un importo di $ 1,2 milioni e, secondo quanto riferito, ha contribuito a formare i manifestanti per il Movimento Occupy, il quale anch’esso riceveva a sua volta fondi da Soros. Il Washington Times in precedenza ha riferito che Soros ha donato alla People’s Action stessa.
350.org, che sta aiutando Sunrise a promuovere il Green New Deal, ha rivelato una donazione dalla Fondazione Tides. Tides, a sua volta, è stata finanziata da Soros ed è stata una donatrice patner delle Fondazioni della Open Society di Soros.
A formare la spina dorsale di sostegno per il Green New Deal ci sono il Sierra Club e Greenpeace. Sierra ha ricevuto finanziamenti da Open Society Foundations di Soros. Greenpeace è stato finanziato dalla Fondazione Tides finanziata da Soros. Tides finanzia anche il Sierra Club.
Il Green New Deal, nel frattempo, è visto nei circoli progressisti di attivisti come il successore di quello che viene chiamato The Leap Manifesto, un cosiddetto piano per l’energia pulita scritto anche dell’attivista radicale e autorice Naomi Klein.
Leap è stata avviata da 350.org finanziata da Tides e da Black Lives Matter-Toronto. I documenti trapelati dalle Open Society Foundations di Soros rivelano precedenti donazioni a Black Lives Matter.
“Partito socialista democratico all’interno di un partito”
Sul suo sito web, nel frattempo, Sunrise annuncia la sua partnership con Justice Democrats, con i due gruppi che collaborano con Ocasio-Cortez per creare il Green New Deal.
Justice Democrats ha appoggiato la campagna del Congresso di Ocasio-Cortez quando era in gran parte sconosciuta e sono strettamente collegate. Secondo i rapporti, è stato Justice Democrats che inizialmente ha reclutato Ocasio-Cortez in primo luogo.
Waleed Shahid, direttore delle comunicazioni dei Justice Democrats, secondo quanto riferito, ha lavorato alla campagna di Ocasio-Cortez prima di entrare nel gruppo. Justice Democrats è stato co-fondato da Saikat Chakrabarti, che funge da capo dello staff di Ocasio-Cortez.
Justice Democrats non nasconde la sua ideologia socialista, con Shahid che dice a Vox.com che l’organizzazione cerca di spingere il Partito Democratico verso un socialismo democratico:
Shahid lo descrive come un “partito social-democratico all’interno di un partito”, sostenendo che le vicissitudini del sistema del partito statunitense costringono persone come lui a condividere un partito con persone come il leader della minoranza senatoriale Chuck Schumer e il leader della maggioranza della Camera Steny Hoyer. Il punto, tuttavia, non è quello di influenzare i democratici, ma di sostituirli.
I Justice Democrats stanno cercando di spingere i candidati di estrema sinistra nelle candidature locali in gran parte non competitive, e prevede di usare il sostegno per il Green New Deal come punto di riferimento per possibili sfide primarie democratiche dall’estrema sinistra.
“Nel 2020 recluteremo i principali sfidanti democratici per la candidatura alla Casa Bianca che combatteranno con noi”, ha dichiarato Alexandra Rojas, direttore esecutivo di Justice Democrats. “Continueremo a fare pressione sui democratici al Congresso e quelli che parteciperanno alla presidenza nel 2020 per sostenere il Green New Deal”.
Il fondatore di Justice Democrats è stato Cenk Uygur di The Young Turks. Si è dimesso dal gruppo dopo la comparsa di vecchi post sul blog che erano dissonanti dall’ideologia dei Justice Democrats, con certi post che sembravano sessisti.
Uygur di The Young Turks è membro di The Media Consortium, una rete di organizzazioni di media di sinistra che è stata finanziata da Soros.

L’FDA chiede agli anziani di non iniettarsi sangue di bambini per rallentare l’invecchiamento

NOTIZIA FRESCA CONTRO IL BUSINESS DEI "MANGIATORI DI BAMBINI"
La FDA ha avvertito gli anziani di smetterla di iniettarsi plasma proveniente da soggetti giovani per rallentare il processo di invecchiamento, dicendo che “non esistono ancora prove di benefici clinici” secondo Bloomberg.
In un avviso rilasciato martedì, l’agenzia ha suggerito che gli anziani vengono truffati con plasma a $ 8.000 al litro per curare problemi legati all’età, tra cui demenza, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer e malattie cardiache.
“Non v’è alcun beneficio clinico dimostrato nell’infusione di plasma da donatori giovani per curare, mitigare, trattare o prevenire queste condizioni, e ci sono rischi associati con l’uso di qualsiasi prodotto di plasma”, si legge in una dichiarazione del commissario della FDA Scott Gottlieb e Peter Marks , che guida il centro biologico dell’agenzia.
L’idea di infondere sangue giovane per combattere l’invecchiamento ha attirato imprenditori come il miliardario Peter Thiel. L’interesse di Thiel è nato grazie ad una società chiamata Ambrosia, che ha sedi in cinque stati negli Stati Uniti e vende un litro di plasma di donatori di età compresa tra i 16 e i 25 anni per $ 8.000, secondo il suo sito web.
Gottlieb e Marks hanno detto che nessuno dei trattamenti al plasma ha superato i test rigorosi richiesti dall’agenzia. Ambrosia afferma che “esperimenti su topi hanno fornito l’ispirazione per i trattamenti con plasma giovane”. L’approvazione della FDA richiede in genere prove umane prima che le aziende possano indicare l’efficacia specifica di un prodotto.
“Gli usi riportati di questi prodotti non devono essere considerati sicuri o efficaci”, hanno dichiarato Gottlieb e Marks. “Sconsigliamo vivamente ai consumatori di portare avanti questa terapia al di fuori delle sperimentazioni cliniche sotto l’appropriato consiglio di revisione istituzionale e la supervisione normativa”.
Le infusioni di plasma sono un farmaco approvato per problematiche come la non coagulazione del sangue, tuttavia l’Agenzia fa notare ci sono dei rischi, tra cui sovraccarico circolatorio, reazioni allergiche, danno polmonare e la trasmissione di malattie infettive.
“Siamo preoccupati che alcuni pazienti vengano sfruttati da attori senza scrupoli che reclamizzano trattamenti al plasma come cure e rimedi”, affermano Gottlieb e Marks. “Tali trattamenti non hanno dimostrato benefici clinici per gli usi per i quali queste cliniche li stanno pubblicizzando e sono potenzialmente dannosi”.
Ambrosia è stata lanciata dal laureato dell’Università di Stanford, Jesse Karmazin, che fa pagare $ 8.000 per un litro di sangue giovane e $ 12.000 per due litri. Karmazin, che non è un medico autorizzato, ha detto ai giornalisti lo scorso anno che aveva sperato di aprire la sua prima clinica a New York entro la fine del 2018 – tuttavia dopo l’annuncio della FDA di Martedì, non stanno più trattando i pazienti in base al loro sito web .
A partire dallo scorso autunno, la società aveva eseguito la procedura su circa 150 persone di età compresa tra 35 e 92 anni. Il processo ha dato ai pazienti un litro e mezzo di plasma da un donatore di età compresa tra 16 e 25 anni ed è stato condotto con David Wright, un medico che ha il proprio centro di terapia in California.
I partecipanti alla sperimentazione hanno pagato il conto per i loro trattamenti – mentre i risultati dei loro studi clinici non sono stati resi pubblici.
“Il processo è stato uno studio in fase di sperimentazione. Abbiamo visto alcune cose interessanti, e abbiamo intenzione di pubblicare i dati. E vogliamo cominciare ad aprire cliniche in cui verrà reso disponibile il trattamento”, ha detto il COO della società … diversi mesi prima di lasciarla.
Sembra che coloro che vogliono avere sangue fresco dovranno cercare altrove.

TUTTI I POLITICI DEL PLUTARCA SOROS

GLI AGENTI DI SOROS: Ecco i nomi dei 14 deputati con passaporto italiano che tramano contro il Paese agli ordini del criminale finanziario George Soros, oltre naturalmente all'intero partito +Europa - o più correttamente Meno Italia - direttamente finanziato dal magnate.



Manco a dirlo, 13 di loro sono affiliati elettivamente al partito Nemico Pubblico #1 più un "cane sciolto" eletta nella Lista Tsipras:


- Brando Maria Benifei (PD)


- Sergio Cofferati (PD)


- Cécile Kyenge (PD)


- Alessia Mosca (PD)


- Andrea Cozzolino (PD)


- Elena Gentile (PD)


- Roberto Gualtieri (PD)


- Isabella Del Monte (PD)


- Luigi Morgano (PD)


- Pier Antonio Panzeri (PD)


- Gianni Pittella (PD)


- Elena Schlein (PD)


- Daniele Viotti (PD)


- Barbara Spinelli (Lista Tsipras)


A quanto pare, Soros non avrebbe cercato di reclutare agenti nelle formazioni M5S, Fratelli d'Italia e Forza Italia perché ritenute "non affidabili" dai vertici della Open Society.
Significativamente, la sua posizione di mnemico del Paese (l'Open Soc. è il principale finanziatore dell'immigrazione illegale) non gli ha impedito, nel recente passato, di essere ricevuto con tutti gli onori dall'attuale Presidente illegittimo della Repubblica.





TRA GLI EURODEPUTATI DI SINISTRA APPOGGIATI DALLA “OPEN SOCIETY” L’EX SEGRETARIO CGIL COFFERATI, KYENGE E IL DEM PRESIDENTE LGBT. MA ANCHE L’EX TERRORISTA IRA, IL PASTORE LUTERANO PRO GAY E L’AVVOCATO MUSULMANO INGLESE


di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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Ci sono nomi e cognomi di 226 eurodeputati schedati per anzianità parlamentare, curriculum politico essenziale, settori di competenza in ambito UE, aree geopolitiche di operatività, interessi di attivismo sociale, numeri di telefono, e-mail e account Twitter. Un lavoro di schedatura degno di un’intelligence internazionale quello svolto dall’agenzia Kumquat Consult di Bruxelles per conto della Open Society European Policy Institute del magnate ungherese George Soros, plutocrate e sempre più oscuro plutarca (neologismo: chi comanda col denaro), sostenitore di quel Nuovo Ordine Mondiale ideato dagli Illuminati di Baviera su ispirazione di Mayer Amschel Rothschild. Un lavoro che deve essere stato abbastanza semplice da svolgere per questa società belga di strategia e comunicazione “progressista” visto che ha tra i clienti lo stesso Parlamento Europeo… «226 eurodeputati sono provati o probabili alleati dell’Open Society» scrivono gli analisti identificando in un dossier di ben 177 pagine i soggetti ritenuti affidabili: tra loro 14 parlamentari UE italiani, 13 del PD (nel gruppo politico europeo S&D, Socialisti e Democratici), in cui spiccano i nomi dell’ex segretario Cgil Sergio Cofferati, dell’ex ministro Italo-congolese Cécile Kyenge ed a cui si aggiunge quello della giornalista Barbara Spinelli (indipendente della lista Tsipras), pugnace antiberlusconiana dalle colonne de La Repubblica e già presente alle riunioni del Bilderberg.

Infatti la maggior parte degli oltre duecento componenti dell’emiciclo di Bruxelles considerati vicini a Soros – quasi un terzo dei 751 eletti – è espressione di schieramenti di centrosinistra. Nessuno di destra o del movimento populista. Molti di loro sono ex ministri, docenti, giornalisti, avvocati, attivisti di varie associazioni: ma c’è anche un’ex direttore di Polizia premiato dall’Interpol così come un’ex terrorista britannica dell’Ira. Ognuno di essi è impegnato in battaglie politiche, mediatiche e sociali che spaziano dal mondialismo al no-global, dall’antinucleare alla sicurezza internazionale fino ad arrivare ai temi più cari all’Open Society: migrazioni, integrazione multietnica, difesa dei diritti Lgbt ed apologia della teoria No-Gender. Ecco una sintesi del fascicolo con i personaggi più significativi.


LA SINISTRA EUROPEA VICINA A SOROS

George Soros ricevuto a Bruxelles dal presidente del Parlamento Europeo Masrtin Schultz il 10 aprile 2012

Nella Open Society’s list, com’era ovvio immaginarsi, figurano perlopiù esponenti del centrosinistra europeo: oltre allo S&D ci sono moltissimi eurodeputati del GUE/NGL – Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica, dell’ALDE – Gruppo dell’Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa, e degli ambientalisti del Green/EFA (o Verdi Ale – Gruppo dei Verdi – Alleanza Libera Europea) ma anche numerosi dei gruppi conservatori EPP Gruppo del Partito Popolare Europeo ed ECR – Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei. Nessun parlamentare schedato come amico di Soros nei gruppi ENF – Gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà (quello costituito dall’italiana Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National francese di Marine Le Pen) o EFDD – Gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà (asse tra Nigel Farage e Movimento 5 Stelle), del quale risultano però curiosamente segnalati vicini ad OS quattro advisers, ovvero semplici consulenti parlamentari non eletti deputati, tra cui altri due italiani. Un mondo variegato di parlamentari che rispecchiano personalità selezionate in tutta Europa per importanza politica, come l’ex presidente del Parlamento Europeo, il tedesco Martin Schultz, già leader del suo partito socialdemocratico Spd che ricevette proprio Soros a Bruxelles nel 2012 con tutti gli onori; ma soprattutto una vasta rappresentanza di deputati attivisti, in ambiti a volte assai differenti tra loro: dal leader di un movimento cristiano a quello di uno musulmano, dal pastore luterano all’ex militante dell’Ira irlandese, dal presidente Rotary ai responsabili nazionali di Amnesty International e Greenpeace. Per la maggior parte già parlamentari nei rispettivi paesi, sono esponenti delle principali categorie di influenza sociale del cosiddetto mainstream: 22 ex ministri, 19 giornalisti e altrettanti avvocati, 10 sindacalisti ma sopratutto ben 46 insegnanti (universitari o di scuole superiori), infine anche un giudice francese, tre procuratori della Corte Suprema (due greci e una maltese) e altrettanti diplomatici.

PD MINACCIA QUERELA AL PRESIDENTE RAI

Il giornalista Marcello Foa, presidente della Rai minacciato di querela dai Dem per un’intervista ad un quotidiano israeliano

Il dossier, reso pubblico un anno fa da DC Leaks e riecheggiato in Italia grazie al blog di Marcello Foa su Il Giornale, ritorna d’attualità dopo un’intervista rilasciata dallo stesso Foa, oggi presidente della Rai, al quotidiano israeliano Haaretz. Gli europarlamentari del Pd, infatti, non avrebbero gradito l’accusa di essere finanziati del famigerato Soros ed hanno subito minacciato querela. Foa si limita a ribadire l’evidenza: «Quanto alla vicinanza di alcuni esponenti politici italiani alla Open Society di Soros, non sono io a dirlo ma la stessa Open Society in un suo rapporto interno che, chi vuole, può leggere qui (a fondo pagina il link al documento). Non ho fatto che ribadire una notizia che avevo affrontato il 4 novembre 2017 sul blog che all’epoca tenevo su Il Giornale». Ma è perentoria la presa di posizione degli eurodeputati dem, a firma Patrizia Toia, come riporta Il Giornale: «Il presidente della Rai Marcello Foa, ricicla una vecchia balla su presunti rapporti tra gli eurodeputati Pd e George Soros, aggravandola con una diffamazione nei nostri confronti. Abbiamo deciso tutti insieme di portarlo davanti ad un tribunale della Repubblica. Foa dovrà rispondere in sede penale con relativo risarcimento danni». David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo, ha invece affermato: «Non avrei mai immaginato di dover querelare e chiedere i danni al presidente della Rai. Il presidente dell’azienda di servizio pubblico italiana dovrà dimostrare quello che ha sostenuto, privo di ogni fondamento, in Tribunale davanti a un giudice».

I CRITERI DELLO STUDIO PER OPEN SOCIETY

«Questa mappatura fornisce all’Open European Policy Institute e alla rete Open Society informazioni sui membri dell’8 ° Parlamento Europeo che potrebbero sostenere i valori della “società aperta” durante la legislatura 2014-2019 – scrivono gli analisti di Kumquat Consult nell’introduzione al dossier – Comprende 11 comitati e 26 delegazioni, nonché i più alti organi decisionali del Parlamento europeo: 226 eurodeputati che sono provati o probabili alleati dell’Open Society. La presenza di un deputato europeo in questa mappatura indica che è probabile che sostenga l’operato dell’Open Society. Oltre alla discussione di singoli argomenti, l’Open Society dovrebbe cercare di costruire una relazione duratura e degna di fiducia nei rapporti con questi legislatori europei». Il lavoro è davvero certosino e analizza i referenti ritenuti affidabili per Soros di ogni singola Commissione europea ed ogni area geografica d’azione.

GLI ITALIANI DEL PD E GLI EUROPEI PRO LGBT

L’eurodeputato Daniele Viotti, co-presidente dell’intergruppo europarlmentare Lgbt

Nel lungo dossier di 177 pagine compaiono i nomi di altri europarlamentari italiani del PD, oltre ai già citati Cofferati e Kienge, ovvero Brando Maria Benifei, Alessia Mosca, Andrea Cozzolino, Elena Gentile, Roberto Gualtieri, Isabella De Monte, Luigi Morgano, Pier Antonio Panzeri, Gianni Pittella, Elena Schlein, Daniele Viotti. Per ognuno c’è la scheda politica, le informazioni di contatto e soprattutto le aree di operatività. Degni di attenzione il curriculum di Panzeri, ex segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, e quello di Viotti, attivista e fondatore di organizzazioni per i diritti omosessuali e copresidente nell’intergruppo Lgbt del Parlamento Europeo, nei mesi scorsi era finito al centro di polemiche per aver portato in Italia una campagna di prevenzione dell’Aids promossa dal gruppo europeo S&D nella quale vengono ritratti due ragazzi con un profilattico sulla testa che simula un’aureola, accompagnando il tutto dallo slogan: “Mettitelo in testa”. E’ balzato alle cronache anche per essere stato il primo europarlamentare ad unirsi civilmente con il suo compagno. La tematica Lgbt è molto sentita e ricorre negli interessi sociali di numerosi altri europarlamentari della Open Sociey’s list tra cui la finlandese Sirpi Pietikainen, ex ministro dell’Ambiente, e la svedese Cecilia Wikstrom, pastore luterano, paladina dei diritti delle minoranze con differenti orientamenti sessuali (la Chiesa Protestante Luterana nel gennaio 2017 ha approvato i matrimoni omosessuali, vedi link a fondo pagina). Ma accanto a costoro ecco anche Gérard Deprez, tra i leader del partito Sociale Cristiano belga, e l’avvocato Afzal Khan, già Sindaco di Manchester ed assistente dei musulmani inglesi nel Muslim Council Britain.

DAL ROTARY A GREENPEACE, DALL’IRA AD AMNESTY

L’eurodeputata della Repubblica Ceca Martina Dkabajova è segnalata non solo perché già presidente della Camera di Commercio di Zin, ma anche in qualità di presidente Rotary della stessa località. Yannick Jadot si è guadagnato l’attenzione di Soros in qualità di direttore francese di Greenpeace, la tedesca Barbara Lochbihler, in quanto segretaria generale di Amnesty International in Germania, mentre l’irlandese Martina Ardenson, oggi deputata eletta in UK per il partito GUE, è schedata anche come attivista dell’organizzazione militare clandestina Ira (Irish Republican Army): arrestata due volte fu condannata per aver causato un esplosione e per altri progetti di attentati, venne scarcerata nel 1998 in virtù del cosiddetto Accordo del Venerdì Santo.


L’ex terrorista dell’Ira Martina Anderson, oggi eurodeputata, durante una manifestazione simbolica di solidarietà ai prigionieri palestinesi

Ma nella lista ci sono anche un ex direttore generale della Polizia spagnola, Augustin Diaz De Mera Garcia Consuegra, Ma ci sono anche un ex direttore generale della Polizia spagnola, Augustin Diaz De Mera Garcia Consuegra, Medaglia d’oro del segretariato generale dell’ICPO-Interpol, e l’altro iberico Claude Moraes, dirigente del Consiglio per l’integrazione e l’assistenza agli immigrati. Nell’elenco anche il musicista rumeno Damian Draghici come il suo connazionale Renate Weber, leader nella stessa Open Society in Romania. Tra i deputati greci ritenuti affidabili c’è un combattente della resistenza antinazista, il greco Emmanouil Gletos, divenuto famoso per aver sfidato il Terzo Reich abbattendo una svastica che era stata esposta dai tedeschi sull’Acropoli di Atene e finendo in esilio dopo la cattura e tortura; mentre tra quelli spagnoli spicca il nome del giovane scrittore ed influencer Pablo Iglesias.

DAL PRIMO MINISTRO BELGA AI DIPLOMATICI

L’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt, capogruppo Alde nell’Europarlamento

Inevitabile che tra coloro che sono ritenuti affidabili per la Open Society, oltre all’ex presidente Schultz, vi siano otto vicepresidenti dei vari partiti di centrosinistra ed i rappresentanti della Conferenza dei Presidenti del Parlamento Europeo dei partiti S&D, Alde, Gue, Ecr ed Efa. Tra i nomi di spicco della OS’s list c’è quello l’ex primo ministro del Belgio, Guy Verhofstadt, capogruppo Alde, con altri due ex ministri suoi connazionali. Tra gi eurodeputati in carica ben 3 ex ministri della Croazia sono schedati nel dossier, altrettanti della Finlandia, 2 della Francia, della Lituania, del Portogallo e della Svezia; 1 della Danimarca, di Cipro, della Slovenia, della Spagna e un viceministro della Bulgaria. A costoro si aggiungono tre diplomatici internazionali: l’olandese Dennis De Jong, distaccato al Ministero degli Affari Esteri del Regno Unito, il lituano Petras Austrevicius, ambasciatore in Finlandia, e la svedese Anna Maria Coraz Bildt, incaricata di varie missioni al Dicastero degli Esteri in Italia.


L’incontro tra l’ex premier Paolo Gentiloni del Pd e il finanziere George Soros nel maggio 2017 a Palazzo Chigi

Ecco quindi una rete assai articolata di europarlamentari molto influenti nei rispettivi paesi per la loro storia politica o la loro attività sociale alla quale il finanziere George Soros cui potrebbe connettersi per influenzare ed orientare le decisioni del Parlamento Europeo e di conseguenza della Commissione Europea al fine di realizzare i suoi meticolosi piani di annichilimento delle differenze etniche, religiose, culturali e persino sessuali dell’umanità; per il trionfo di quel miraggio di società mondialista e nichilista senza valori identitari e senza anima spirituale già cara al Comunismo e profetizzata da Orwell ne La fattoria degli animali. Un’ideologia di liberismo assoluto, idolatra dello scientismo empirico, ossessivamente anticristiana, che vuole stravolgere la natura stessa dell’essere umano con applicazioni devianti come teoria no-gender, eutanasia di adulti e bambini, eugenetica ecc. Quel Soros, ricordò sempre Foa nel suo blog del 4 novembre 2017 «che lo scorso maggio fu ricevuto a Palazzo Chigi da un gaudente Paolo Gentiloni. Quel Soros che ha appena deciso di donare 18 miliardi del suo patrimonio a Open Society». Un finanziamento enorme alla sua fondazione da cui potrà attingere per sostenere gli europarlamentari compiacenti alle prossime Elezioni Europee per portare a compimento il suo progetto di “società aperta” più che altro alla plutocrazia, al vile, squallido regno del denaro, di cui vorrebbe divenire cinico, egemone plutarca.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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