Oggi il Parlamento della Turchia si appresta a votare per l’invio di truppe in Libia al fianco del Governo di Al Serraj, l’unico riconosciuto dall’ONU, dietro sua esplicita richiesta.
Una richiesta che era stata formulata anche all’Italia.
Il guaio di Al Serraj è che le fazioni che lo supportano gravitano attorno all’orbita della Fratellanza Musulmana. E’ il gran bel regalo lasciato in eredità dal cripto-islamico Obama e Sarkozy che per abbattere Gheddafi hanno permesso che la Fratellanza, che era al governo anche in Egitto e Tunisia, prendesse il potere.
L’Italia non è stata politicamente in grado di capire come con l’elezione di Trump tutti gli equilibri venissero rimescolati. Era troppo affaccendata a tifare per la Clinton.
L’unico governo appoggiato dall’ONU è di fatto quello che per il nostro paese rappresenta la minaccia peggiore: l’islamismo alle porte di casa.
La lentezza nel capire la geopolitica dell’area e di prendere dunque parte alla campagna laica sponsorizzata dall’Egitto di Al Sisi contro i Fratelli Musulmani ci ha messo oggi fra l’incudine e il martello, incapaci a prendere una decisione, impreparati ad affrontare le conseguenze dell’inazione.
Non così per il Turco, che ha sfruttato al volo l’occasione. Sempre avendo bene in testa l’obiettivo di configurarsi come potenza regionale mediterranea del gas. Sfruttando le divisioni e le inettitudini occidentali.
Dal punto di vista profetico possiamo dire che la realtà supera la fantasia. La questione libica l’ho affrontata nel 2014 principalmente in tre articoli:
In questi articoli si possono vedere, anni fa, due cose: il pericolo rappresentato dai flussi migratori incontrollati in relazione al terrorismo islamico e l’inettitudine dei nostri governanti, all’inizio della campagna del Generale Haftar, impersonificati da Gentiloni e Renzi.
Le quartine di Nostradamus, i messaggi di Anguera, le visioni di Zaro tutte insieme evidenziavano ed evidenziano il pericolo specifico per l’Italia che rappresenta la Libia; quello che non potevamo immaginare era che riemergesse nell’uscio di casa il pericolo del Gran Turco.
Avevo sempre ipotizzato infatti che la lettura dovesse essere simbolica laddove nel ‘500 l’Impero Ottomano rappresentava lo spauracchio dell’Europa così come oggi lo rappresenta il terrorismo islamico. Ma la sempre maggiore fusione fra la Fratellanza Musulmana e la Turchia di Erdogan non può lasciarci indifferenti. Perché rischia di concretizzare in Libia uno scenario siriano con migliaia di veri combattenti islamisti armati dalla Turchia, finanziati dal Qatar e sostanzialmente liberi ed indipendenti di organizzarsi come bande armate in grado di compiere azioni terroristiche sfruttando la nostra incapacità totale a controllare i confini meridionali italiani.
Ecco che il pericolo esistenziale per l’Italia di cui parlavo anni fa legato all’immigrazione clandestina acquisisce un peso assai maggiore potendosi incanalare in questi flussi islamisti addestrati alla guerra. La minaccia di Erdogan considerato il peso della Turchia nel controllare queste bande, si fa concreta ed intimidatoria.
Rivediamo i due messaggi si Anguera:
Anguera messaggio N. 2595 del 29/10/2005
La Libia inciamperà e i miei poveri figli conosceranno grandi sofferenze. Per gli uomini del terrore sarà un regalo di valore. Intensificate le vostre preghiere.
Anguera messaggio N. 2691 del 07/06/2006
Cari figli, a Cirene si udranno grida di disperazione e i miei poveri figli temeranno i grandi eventi. Dio vi chiama a vivere rivolti verso la sua grazia salvifica e misericordiosa.
Il primo messaggio forse trova maggiore conferma proprio in questi giorni se diventerà possibile che Qatar e Turchia assistano e prendano direttamente parte alla guerra civile libica.
Il secondo messaggio che poteva far pensare alla caduta di Gheddafi con le rivolte cominciate a Cirene può anch’esso aver a che fare con i nostri giorni se consideriamo la frase “e i miei poveri figli temeranno i grandi eventi”. Si sente infatti nell’aria, a vari livelli, un fastidioso odore di zolfo che attanaglia l’Europa. Dalla stupidità con cui Berlino ha condannato il continente alla stagnazione ed alla divisione alla Brexit, dalle rivolte sempre più massicce in Francia alla questione catalana in Spagna, dall’immobilismo del sistema di potere politico italiano non rappresentativo del popolo che persegue una politica anti patriottica e ormai fuori tempo al disastro ogni giorno più evidente di questo pontificato.
I grandi eventi devono proprio farci temere la conflagrazione generale di tutte queste crisi.
Sappiamo già ad esempio che la Turchia andrà incontro alla propria dissoluzione proseguendo in questa politica, ma fino a quel momento, che sembra comunque essere vicino, i danni che può produrre, ad esempio in Libia, sono tanti. Il terrorismo in Italia è stato già annunciato sempre ad Anguera, ma anche a Zaro:
2553 – 24/07/2005
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà.
Nel bosco di Zaro ad Ischia la Madonna ha mostrato una visione, l’otto Gennaio del 2013.
All’improvviso la Madonna mi ha detto: “Guarda figlia”.
Mi sono trovata in Piazza San Pietro, era sull’imbrunire, c’era un venticello tiepido e ho guardato il cupolone, da esso fuoriusciva un fumo grigio, denso e continuo.
Giù nel piazzale c’era come un tumulto, ma io all’inizio non vedevo chiaro quello che stava accadendo. Man mano alla mia vista apparivano sembianze e colori e le scene mi si presentavano vicine. La piazza era piena di gente e di soldati vestiti con pantaloni neri e a righe tenuti negli stivali, sopra bluse larghe. In mano avevano delle scimitarre tipo falci a forma di mezza luna allungata, avevano strani copricapi, come dei cappelli. C’erano corpi riversi a terra e tanto sangue, talmente tanto che la piazza sembrava una conca piena. Alcuni dei sopravvissuti hanno alzato una bandiera.
La bandiera era verde con dentro una mezza luna e una stella a cinque punte bianca.
Dopo si sono avvicinati al portone principale per entrare, ma era di fuoco e non sono riusciti ad entrare. Poi il cielo si è schiarito e tante colombe bianche sorvolavano la piazza ed il sangue e i cadaveri scomparivano. Infine la Mamma ha benedetto tutti in modo particolare, nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito Santo.
Amen.
I due messaggi si equivalgono descrivendo in Piazza San Pietro una grande strage. Notiamo che all’inizio della visione di Zaro si vede il fumo uscire dalla Cupola. La spiegazione di questo simbolo ho provato a darla in “Le Visioni della Madonna di Zaro: La Grande Battaglia”. Il fumo rappresenta satana che viene cacciato dalla Chiesa; ma furioso per la sconfitta, dove pensava di poter operare nel segreto e nell’ombra, si tramuta in un’orrida bestia che attacca frontalmente ed apertamente la Chiesa provocando un gran tumulto proprio nella piazza. Se vi fosse correlazione fra l’attacco terroristico e la cacciata del diavolo dovremmo pensare che l’attentato avverrà quando la Chiesa riuscirà o proverà ad uscire dalla spaventosa crisi interna che la attraversa. Cosa che non può avvenire senza una decisa operazione “verità”.
VEDI:
https://www.sabinopaciolla.com/le-misteriose-dimissioni-del-comandante-della-polizia-vaticana-giani/
Anche le quartine libiche acquisiscono nuovo significato alla luce dello sviluppo degli eventi:
Dal Ramo XIX del ‘900 “Il Risveglio Islamico”
260
La foy Punicque en Orient rompue.
Grand Iud, & Rosne Loyre & Tag changeront:
Quand du mulet la faim sera repue,
Classe espargie, sang & corps nageront.
260
La fede Punica in Oriente sarà abbattuta.
I grandi d’Europa faran cambiamenti:
Quando del muletto la fame sarà riempita,
Dalla flotta sangue si spargerà e i corpi galleggiare.
Cade Gheddafi per i bombardamenti occidentali.
La fame del muletto (mezzo di trasporto) è saziata dal petrolio.
La flotta libica è composta di barconi di immigrati, cominciano le stragi dei mari
Dal Ramo XIX del '900 "Il Risveglio dell'Islam"
109
De l'Orient viendra le coeur Punique
Fascher Hadrie, & les hoires Romulides,
Acompagne de la classe Libique,
Trmbler Melites & proches Isles vuides.
109
Dal’Oriente verrà anima Punica
Incollerirà l’Italia e gli eredi di Romolo,
Accompagnata dalla flotta libica,
Vedi Malta e l’isole vicine tremare.
Roma e l’Italia, a causa della stupidità politica dei propri governanti, sono invase da immigrati che arrivano grazie ad una flotta di barconi. Tutte le isole del canale di Sicilia come Lampedusa e Malta vengono messe a dura prova.
Dal Ramo XXIII del ‘900 “Il Secolo di Febo”
230
Vn qui les dieux d’Annibal infernaux,
Fera renaistre, effrayeur des humains.
Oncq’ plus d’horreur ne plus pire iournaux,
Qu’auint viendra par Babel aux Romains.
230
Un che, terrore degli umani, d’Annibale
Farà rinascere gli dei infernali.
Che non peggiori orrori ne fatali,
L’avvento verrà da Babele ai Romani.
Qui la minaccia sembra cambiare e farsi più concreta. Annibale sembra rappresentare simbolicamente non solo l’invasione dei migranti, ma qualcosa di peggio dal punto di vista militare: l’islamismo. Annibale è infatti anagramma di Bin Laden (così è cominciato molto tempo fa l’accostamento simbolico), ma oltre che un uomo può rappresentare un movimento, un evento di massa. Senza escludere ovviamente l’identificazione con un soggetto (lo yemenita di Anguera?) che al momento però non credo sia Erdogan.
L’avvento verrà da Babele, in pieno Medioriente islamico. L’ISIS nasce lì, a due passi da Baghdad.
Dal Ramo IV del 2000 "La Chiesa degli Ultimi Tempi"
Presagio 11 Septembre.
Pleurer le ciel. A' il cela faict faire?
La mer s'appreste. Annibal fait ses ruses:
Denys mouille. Classe tarde. Ne taire,
Na sçeu secret. & à quoy tu t'amuses?
Presagio 11 Settembre
Piangere il cielo, ma chi ce l'ha fatto fare?
La flotta s'appronta, Annibale compie le sue astuzie:
Denys allagato, flotta in ritardo, nessuna sicurezza,
Il segreto dissigillato, di che cosa ti meravigli?
Presagio arcano, ma molto interessante. Torna Annibale in relazione ad una flotta. Il che purtroppo mi fa pensare sempre ai flussi di immigrati che senza controllo alcuno giungono sulle nostre coste. Sembra contrapporsi ad un’altra flotta, che è in ritardo e che lascia pensare all’inesistenza della difesa dei nostri confini. Chi è Denys? In passato l’ho accostato all’attuale papa che, in quanto pontefice, è timoniere della Barca di S. Pietro. Che è fradicia d’acqua, zuppa, allagata (mouillè); come non pensare all’immagine citata anche da Benedetto XVI di una barca che sembra in procinto di ribaltarsi persa fra i flutti del mare. Insomma una metafora della grave crisi della Chiesa.
L’ultimo verso annuncia un segreto aperto, dissigillato: il segreto di Anguera? O un altro?
Di fatto questa è l’unica quartina in cui compaiono due domande. Chi ce l’ha fatto fare? Di cosa ti meravigli? Sembra quasi che Nostradamus entri in empatia con il lettore con domande retoriche.
L’apertura e la chiusura sono quindi emblematiche: un segreto è aperto e il cielo piange. In mezzo crisi della Chiesa e Annibale in azione. E’ praticamente il contenuto della visione di Zaro.
Dal Ramo XIX del '900 "Il Risveglio dell'Islam" e dal V del 2000 “La Guerra in Europa”
150
De l'aquatique triplicité naistra,
D'vn qui fera le ieudy pour sa feste:
Son bruit, loz, regne, sa puissance croistra,
Par terre et mer aux orients tempeste.
150
Dall’acquatica triplicità nascerà
D’uno che stabilirà il giovedì per sua festa:
Sua fama, sua gloria, regno, sua potenza crescerà,
Per terra e mare agli orienti tempesta.
La quartina compare due volte sia nel Ramo del risveglio islamico che nel penultimo del Poema. Annuncia un personaggio o un movimento eretico poiché viene da chi vuole il Giovedì come festa in contrapposizione al Venerdi dei Musulmani, il Sabato degli Ebrei e la Domenica dei Cristiani.
Il luogo di provenienza è la triplicità acquatica che nella geografica tolemaica indica nella sua parte esterna la Libia intesa come Nordafrica escluso l’Egitto e nella sua parte interna la Turchia esclusa la costa meridionale.
Neanche a farlo apposta abbiamo Turchia più Libia connesso al risveglio islamico e alla guerra in Europa. Insomma il ritorno del Gran Turco in tutte le sue accezioni.
Concludo con altre due quartine entrambe del Ramo I del 2000 di cui la prima vista nel precedente articolo e che uso per mostrare la contiguità cronologica degli eventi:
Dal Ramo I del 2000 “Guerra in Medioriente”
Pres. 40 Giugno
De Maison sept par mort mortelle suite,
Gresle, Tempeste. Pestilent mal, fureurs:
Roy d'Orient d'Occident tous en fuite,
Subiuguera ses iadis conquereurs.
Pres. 40 Giugno
Della settima casa per morte mortale successione,
Grandine, tempesta, pestilente male, furori:
Il re d’Oriente d’Occidente tutti in fuga,
Soggiogherà i suoi d’un dì conquistatori.
Pres. 99 Luglio
En peril monde et rois feliciter,
Razes esmeu. par conseil ce qu'estoit
l'Eglise rois pour eux peuple irriter,
Un monstrera apres ce qu'il n'estoit.
Pre 99 Luglio
Mondo in pericolo e i re felicitare
Saracena sommossa, per consiglio che c’è stato
La Chiesa i re per loro popoli irritare
Un mostrerà in appresso quel c’egli non è stato
La prima quartina mette in relazione l’emersione del Re Orientale che va a soggiogare i conquistatori di un tempo, classica allusione allo scontro fra europei ed ottomani, oggi rappresentato dal Sultano Erdogan. La sua politica sta mettendo l’Europa in soggezione, con i migranti, con il gas, con la Libia e vedremo con cos’altro fino a che non si giungerà alla rottura.
Al primo verso la successione della casa di Bilancia, l’Inghilterra, in relazione alla Brexit. Sarà mortale e porterà il regno alla disgregazione in quattro parti.
La seconda quartina vede il mondo in pericolo per l’islamismo e lo scontro fra i popoli e i re. La Chiesa è irritata per questi scontri e a causa di questi popoli (non sarà mica il populismo che angoscia Bergoglio?).
Alla fine uno si mostrerà diversamente da come è stato e come ho detto in passato potrebbe riguardare proprio l’attuale pontefice.
Se la scaletta degli eventi che ho elaborato è grosso modo corretta il 2020 sarà un anno difficile che dovrà introdurci dentro al culmine degli eventi profetizzati a partire dalla metà del 2021.