venerdì 3 gennaio 2020

IL RITORNO DEL GRAN TURCO




Oggi il Parlamento della Turchia si appresta a votare per l’invio di truppe in Libia al fianco del Governo di Al Serraj, l’unico riconosciuto dall’ONU, dietro sua esplicita richiesta.

Una richiesta che era stata formulata anche all’Italia.
Il guaio di Al Serraj è che le fazioni che lo supportano gravitano attorno all’orbita della Fratellanza Musulmana. E’ il gran bel regalo lasciato in eredità dal cripto-islamico Obama e Sarkozy che per abbattere Gheddafi hanno permesso che la Fratellanza, che era al governo anche in Egitto e Tunisia, prendesse il potere.
L’Italia non è stata politicamente in grado di capire come con l’elezione di Trump tutti gli equilibri venissero rimescolati. Era troppo affaccendata a tifare per la Clinton.
L’unico governo appoggiato dall’ONU è di fatto quello che per il nostro paese rappresenta la minaccia peggiore: l’islamismo alle porte di casa.
La lentezza nel capire la geopolitica dell’area e di prendere dunque parte alla campagna laica sponsorizzata dall’Egitto di Al Sisi contro i Fratelli Musulmani ci ha messo oggi fra l’incudine e il martello, incapaci a prendere una decisione, impreparati ad affrontare le conseguenze dell’inazione.
Non così per il Turco, che ha sfruttato al volo l’occasione. Sempre avendo bene in testa l’obiettivo di configurarsi come potenza regionale mediterranea del gas. Sfruttando le divisioni e le inettitudini occidentali.


Dal punto di vista profetico possiamo dire che la realtà supera la fantasia. La questione libica l’ho affrontata nel 2014 principalmente in tre articoli:




In questi articoli si possono vedere, anni fa, due cose: il pericolo rappresentato dai flussi migratori incontrollati in relazione al terrorismo islamico e l’inettitudine dei nostri governanti, all’inizio della campagna del Generale Haftar, impersonificati da Gentiloni e Renzi.


Le quartine di Nostradamus, i messaggi di Anguera, le visioni di Zaro tutte insieme evidenziavano ed evidenziano il pericolo specifico per l’Italia che rappresenta la Libia; quello che non potevamo immaginare era che riemergesse nell’uscio di casa il pericolo del Gran Turco.


Avevo sempre ipotizzato infatti che la lettura dovesse essere simbolica laddove nel ‘500 l’Impero Ottomano rappresentava lo spauracchio dell’Europa così come oggi lo rappresenta il terrorismo islamico. Ma la sempre maggiore fusione fra la Fratellanza Musulmana e la Turchia di Erdogan non può lasciarci indifferenti. Perché rischia di concretizzare in Libia uno scenario siriano con migliaia di veri combattenti islamisti armati dalla Turchia, finanziati dal Qatar e sostanzialmente liberi ed indipendenti di organizzarsi come bande armate in grado di compiere azioni terroristiche sfruttando la nostra incapacità totale a controllare i confini meridionali italiani.
Ecco che il pericolo esistenziale per l’Italia di cui parlavo anni fa legato all’immigrazione clandestina acquisisce un peso assai maggiore potendosi incanalare in questi flussi islamisti addestrati alla guerra. La minaccia di Erdogan considerato il peso della Turchia nel controllare queste bande, si fa concreta ed intimidatoria.


Rivediamo i due messaggi si Anguera:


Anguera messaggio N. 2595 del 29/10/2005

La Libia inciamperà e i miei poveri figli conosceranno grandi sofferenze. Per gli uomini del terrore sarà un regalo di valore. Intensificate le vostre preghiere.

Anguera messaggio N. 2691 del 07/06/2006

Cari figli, a Cirene si udranno grida di disperazione e i miei poveri figli temeranno i grandi eventi. Dio vi chiama a vivere rivolti verso la sua grazia salvifica e misericordiosa.


Il primo messaggio forse trova maggiore conferma proprio in questi giorni se diventerà possibile che Qatar e Turchia assistano e prendano direttamente parte alla guerra civile libica.
Il secondo messaggio che poteva far pensare alla caduta di Gheddafi con le rivolte cominciate a Cirene può anch’esso aver a che fare con i nostri giorni se consideriamo la frase “e i miei poveri figli temeranno i grandi eventi”. Si sente infatti nell’aria, a vari livelli, un fastidioso odore di zolfo che attanaglia l’Europa. Dalla stupidità con cui Berlino ha condannato il continente alla stagnazione ed alla divisione alla Brexit, dalle rivolte sempre più massicce in Francia alla questione catalana in Spagna, dall’immobilismo del sistema di potere politico italiano non rappresentativo del popolo che persegue una politica anti patriottica e ormai fuori tempo al disastro ogni giorno più evidente di questo pontificato.


I grandi eventi devono proprio farci temere la conflagrazione generale di tutte queste crisi.


Sappiamo già ad esempio che la Turchia andrà incontro alla propria dissoluzione proseguendo in questa politica, ma fino a quel momento, che sembra comunque essere vicino, i danni che può produrre, ad esempio in Libia, sono tanti. Il terrorismo in Italia è stato già annunciato sempre ad Anguera, ma anche a Zaro:


2553 – 24/07/2005
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà.




Nel bosco di Zaro ad Ischia la Madonna ha mostrato una visione, l’otto Gennaio del 2013.


All’improvviso la Madonna mi ha detto: “Guarda figlia”.

Mi sono trovata in Piazza San Pietro, era sull’imbrunire, c’era un venticello tiepido e ho guardato il cupolone, da esso fuoriusciva un fumo grigio, denso e continuo.
Giù nel piazzale c’era come un tumulto, ma io all’inizio non vedevo chiaro quello che stava accadendo. Man mano alla mia vista apparivano sembianze e colori e le scene mi si presentavano vicine. La piazza era piena di gente e di soldati vestiti con pantaloni neri e a righe tenuti negli stivali, sopra bluse larghe. In mano avevano delle scimitarre tipo falci a forma di mezza luna allungata, avevano strani copricapi, come dei cappelli. C’erano corpi riversi a terra e tanto sangue, talmente tanto che la piazza sembrava una conca piena. Alcuni dei sopravvissuti hanno alzato una bandiera.
La bandiera era verde con dentro una mezza luna e una stella a cinque punte bianca.
Dopo si sono avvicinati al portone principale per entrare, ma era di fuoco e non sono riusciti ad entrare. Poi il cielo si è schiarito e tante colombe bianche sorvolavano la piazza ed il sangue e i cadaveri scomparivano. Infine la Mamma ha benedetto tutti in modo particolare, nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito Santo.
Amen.


I due messaggi si equivalgono descrivendo in Piazza San Pietro una grande strage. Notiamo che all’inizio della visione di Zaro si vede il fumo uscire dalla Cupola. La spiegazione di questo simbolo ho provato a darla in “Le Visioni della Madonna di Zaro: La Grande Battaglia”. Il fumo rappresenta satana che viene cacciato dalla Chiesa; ma furioso per la sconfitta, dove pensava di poter operare nel segreto e nell’ombra, si tramuta in un’orrida bestia che attacca frontalmente ed apertamente la Chiesa provocando un gran tumulto proprio nella piazza. Se vi fosse correlazione fra l’attacco terroristico e la cacciata del diavolo dovremmo pensare che l’attentato avverrà quando la Chiesa riuscirà o proverà ad uscire dalla spaventosa crisi interna che la attraversa. Cosa che non può avvenire senza una decisa operazione “verità”.

Anche le quartine libiche acquisiscono nuovo significato alla luce dello sviluppo degli eventi:


Dal Ramo XIX del ‘900 “Il Risveglio Islamico”


260
La foy Punicque en Orient rompue.
Grand Iud, & Rosne Loyre & Tag changeront:
Quand du mulet la faim sera repue,
Classe espargie, sang & corps nageront.

260
La fede Punica in Oriente sarà abbattuta.
I grandi d’Europa faran cambiamenti:
Quando del muletto la fame sarà riempita,
Dalla flotta sangue si spargerà e i corpi galleggiare.

Cade Gheddafi per i bombardamenti occidentali.
La fame del muletto (mezzo di trasporto) è saziata dal petrolio.
La flotta libica è composta di barconi di immigrati, cominciano le stragi dei mari


Dal Ramo XIX del '900 "Il Risveglio dell'Islam"


109
De l'Orient viendra le coeur Punique
Fascher Hadrie, & les hoires Romulides,
Acompagne de la classe Libique,
Trmbler Melites & proches Isles vuides.

109
Dal’Oriente verrà anima Punica
Incollerirà l’Italia e gli eredi di Romolo,
Accompagnata dalla flotta libica,
Vedi Malta e l’isole vicine tremare.




Roma e l’Italia, a causa della stupidità politica dei propri governanti, sono invase da immigrati che arrivano grazie ad una flotta di barconi. Tutte le isole del canale di Sicilia come Lampedusa e Malta vengono messe a dura prova.




Dal Ramo XXIII del ‘900 “Il Secolo di Febo”

230
Vn qui les dieux d’Annibal infernaux,
Fera renaistre, effrayeur des humains.
Oncq’ plus d’horreur ne plus pire iournaux,
Qu’auint viendra par Babel aux Romains.

230
Un che, terrore degli umani, d’Annibale
Farà rinascere gli dei infernali.
Che non peggiori orrori ne fatali,
L’avvento verrà da Babele ai Romani. 




Qui la minaccia sembra cambiare e farsi più concreta. Annibale sembra rappresentare simbolicamente non solo l’invasione dei migranti, ma qualcosa di peggio dal punto di vista militare: l’islamismo. Annibale è infatti anagramma di Bin Laden (così è cominciato molto tempo fa l’accostamento simbolico), ma oltre che un uomo può rappresentare un movimento, un evento di massa. Senza escludere ovviamente l’identificazione con un soggetto (lo yemenita di Anguera?) che al momento però non credo sia Erdogan.
L’avvento verrà da Babele, in pieno Medioriente islamico. L’ISIS nasce lì, a due passi da Baghdad.




Dal Ramo IV del 2000 "La Chiesa degli Ultimi Tempi"

Presagio 11 Septembre.
Pleurer le ciel. A' il cela faict faire?
La mer s'appreste. Annibal fait ses ruses:
Denys mouille. Classe tarde. Ne taire,
Na sçeu secret. & à quoy tu t'amuses?

Presagio 11 Settembre
Piangere il cielo, ma chi ce l'ha fatto fare?
La flotta s'appronta, Annibale compie le sue astuzie:
Denys allagato, flotta in ritardo, nessuna sicurezza,
Il segreto dissigillato, di che cosa ti meravigli?




Presagio arcano, ma molto interessante. Torna Annibale in relazione ad una flotta. Il che purtroppo mi fa pensare sempre ai flussi di immigrati che senza controllo alcuno giungono sulle nostre coste. Sembra contrapporsi ad un’altra flotta, che è in ritardo e che lascia pensare all’inesistenza della difesa dei nostri confini. Chi è Denys? In passato l’ho accostato all’attuale papa che, in quanto pontefice, è timoniere della Barca di S. Pietro. Che è fradicia d’acqua, zuppa, allagata (mouillè); come non pensare all’immagine citata anche da Benedetto XVI di una barca che sembra in procinto di ribaltarsi persa fra i flutti del mare. Insomma una metafora della grave crisi della Chiesa.
L’ultimo verso annuncia un segreto aperto, dissigillato: il segreto di Anguera? O un altro?
Di fatto questa è l’unica quartina in cui compaiono due domande. Chi ce l’ha fatto fare? Di cosa ti meravigli? Sembra quasi che Nostradamus entri in empatia con il lettore con domande retoriche.
L’apertura e la chiusura sono quindi emblematiche: un segreto è aperto e il cielo piange. In mezzo crisi della Chiesa e Annibale in azione. E’ praticamente il contenuto della visione di Zaro.


Dal Ramo XIX del '900 "Il Risveglio dell'Islam" e dal V del 2000 “La Guerra in Europa”


150
De l'aquatique triplicité naistra,
D'vn qui fera le ieudy pour sa feste:
Son bruit, loz, regne, sa puissance croistra,
Par terre et mer aux orients tempeste.


150
Dall’acquatica triplicità nascerà
D’uno che stabilirà il giovedì per sua festa:
Sua fama, sua gloria, regno, sua potenza crescerà,
Per terra e mare agli orienti tempesta.


La quartina compare due volte sia nel Ramo del risveglio islamico che nel penultimo del Poema. Annuncia un personaggio o un movimento eretico poiché viene da chi vuole il Giovedì come festa in contrapposizione al Venerdi dei Musulmani, il Sabato degli Ebrei e la Domenica dei Cristiani.
Il luogo di provenienza è la triplicità acquatica che nella geografica tolemaica indica nella sua parte esterna la Libia intesa come Nordafrica escluso l’Egitto e nella sua parte interna la Turchia esclusa la costa meridionale.
Neanche a farlo apposta abbiamo Turchia più Libia connesso al risveglio islamico e alla guerra in Europa. Insomma il ritorno del Gran Turco in tutte le sue accezioni.


Concludo con altre due quartine entrambe del Ramo I del 2000 di cui la prima vista nel precedente articolo e che uso per mostrare la contiguità cronologica degli eventi:


Dal Ramo I del 2000 “Guerra in Medioriente”


Pres. 40 Giugno
De Maison sept par mort mortelle suite,
Gresle, Tempeste. Pestilent mal, fureurs:
Roy d'Orient d'Occident tous en fuite,
Subiuguera ses iadis conquereurs.


Pres. 40 Giugno
Della settima casa per morte mortale successione,
Grandine, tempesta, pestilente male, furori:
Il re d’Oriente d’Occidente tutti in fuga,
Soggiogherà i suoi d’un dì conquistatori.


Pres. 99 Luglio
En peril monde et rois feliciter,
Razes esmeu. par conseil ce qu'estoit
l'Eglise rois pour eux peuple irriter,
Un monstrera apres ce qu'il n'estoit.


Pre 99 Luglio
Mondo in pericolo e i re felicitare
Saracena sommossa, per consiglio che c’è stato
La Chiesa i re per loro popoli irritare
Un mostrerà in appresso quel c’egli non è stato




La prima quartina mette in relazione l’emersione del Re Orientale che va a soggiogare i conquistatori di un tempo, classica allusione allo scontro fra europei ed ottomani, oggi rappresentato dal Sultano Erdogan. La sua politica sta mettendo l’Europa in soggezione, con i migranti, con il gas, con la Libia e vedremo con cos’altro fino a che non si giungerà alla rottura.
Al primo verso la successione della casa di Bilancia, l’Inghilterra, in relazione alla Brexit. Sarà mortale e porterà il regno alla disgregazione in quattro parti.


La seconda quartina vede il mondo in pericolo per l’islamismo e lo scontro fra i popoli e i re. La Chiesa è irritata per questi scontri e a causa di questi popoli (non sarà mica il populismo che angoscia Bergoglio?).
Alla fine uno si mostrerà diversamente da come è stato e come ho detto in passato potrebbe riguardare proprio l’attuale pontefice.


Se la scaletta degli eventi che ho elaborato è grosso modo corretta il 2020 sarà un anno difficile che dovrà introdurci dentro al culmine degli eventi profetizzati a partire dalla metà del 2021.

MESSAGGI E PROFEZIE - 1 GENNAIO 2020 - LUZ DE MARIA : ITALIA IN PERICOLO? TERREMOTO?






AUGURI 2020?






CATASTROFE NUCLEARE PLANETARIA - Intervista a Andrea Bertaglio

Allarme Rosso!


Siamo in stato di Allarme Rosso fino a notifica di cessato allarme.
Tutte le necessarie procedure sono da ora attivate.

62 persone hanno in mano la ricchezza corrispondente a quello di 3,5 MILIARDI di persone. Vogliamo fare loro gli auguri per Natale e per l’anno prossimo?

Gli Stati Uniti d’America hanno pubblicamente dichiarato di avere una missione nel mondo e che, per questo, nessun altro paese deve solo pensare a contrastare questo destino manifesto e divino e che si traduce: 

a) nella presenza di basi militari USA in tutto il mondo (oltre 800, con o senza il consenso dei rispettivi popoli, vedi Guantanamo); 

b) nella presenza permanente di flotte militari comprensive di portaerei, sommergibili, bombardieri e droni in ognuna delle sei zone di controllo in cui gli Stati Uniti hanno diviso il mondo intero (compresi i ghiacci dei poli e l’atmosfera che circonda e protegge la Terra); 

c) nelle spese militari di gran lunga le più elevate (700 miliardi di dollari annui- 35 Russia – 49,5 Cina). E’ di oggi la notizia che hanno superato anche questa cifra.
Vogliamo fare gli auguri a chi ha messo in piedi questo meccanismo di guerra e di distruzione delle risorse di questa Terra? I governi italiani che si sono succeduti, fin dalla fine della Guerra Mondiale, hanno ceduto sempre maggiori quote di sovranità e di ricchezze del nostro paese ad altri, con l’adesione sempre più convinta e non discussa alla Nato, hanno di fatto realizzato l’occupazione del nostro paese (113 basi), la partecipazione ad atti di guerra che niente avevano a che fare con la difesa del nostro territorio e l’esposizione inutile a rappresaglie nucleari per la presenza di 70 bombe di questo tipo in violazione dei trattati internazionali dal nostro paese firmati e soprattutto in violazione della nostra Legge Fondamentale la Costituzione che non si limita a condannare le guerre ma che le RIPUDIA quale strumento di soluzione dei conflitti internazionali.

Vogliamo fare gli auguri anche a chi (tutti) nell’attuale parlamento continua a sostenere questa suicida scelta politica, economica e militare? I mercati considerati legge naturale, assoluta e indiscutibile per la regolazione delle attività economiche in realtà cosa hanno prodotto? Prendendo esempio dal colpo in Cile dell’11 settembre 1973 ritenuto il battesimo del fuoco del neoliberismo oggi universalmente imperante, scopriamo che il mondo è stato realmente unificato nell’economia, nell’informazione,e nel tipo di consumi ma che ha visto contemporaneamente crescere le disuguaglianze fra gli esseri umani come mai nella storia: non solo tra paesi poveri e paesi ricchi ma anche all’interno dei paesi più ricchi. Cosa sono poi questi Mercati? Sono presenze automatiche, autonome, extraterrestri o sono governati da persone fisiche e giuridiche ben definite e ben delimitate? non rientreranno in ballo quelle famose 62 persone che tramite aziende multinazionali, e istituti finanziari rigorosamente privati e opachi controllano una economia che non ha più nulla a che vedere con le necessità fondamentali dei 7,5 miliardi che abitano attualmente il nostro piccolo e circoscritto Pianeta? Sicuramente non ci considerano loro “pari”.
Vogliamo fare gli auguri anche a loro? Vi confesso che non ci tengo neppure un poco; gli auguri li voglio fare a voi che ci seguite da tempo e che avete compreso la serietà e la coerenza con cui operiamo; gli auguri li dobbiamo fare ai 6 miliardi di esseri umani che vivono sul pianeta ma non contano un accidente (indipendentemente che vivano in paesi cosidetti democratici o no in quanto chi decide lo fa altrove senza il controllo di nessuno). Le condizioni sociali, culturali, tecniche e scientifiche oggi potrebbero garantire a tutti una vita decorosa e dignitosa, non dobbiamo più lottare contro le fiere feroci o uccidere per procurarsi il cibo ma, clamorosamente, contro chi sta distruggendo indiscriminatamente le risorse disponibili per produrre il superfluo.Allora gli auguri li rivolgo non alle persone ma agli obiettivi che, come persone, ci dobbiamo porre per difendere realmente la sopravvivenza del genere umano e la giustizia nel loro vivere assieme.Primo obiettivo: auguriamoci di scongiurare definitivamente il rischio di un conflitto nucleare, io non vedo nella Russia, nell’Iran e nella Cina dei nemici che ci stanno minacciando e da cuidobbiamo difenderci; nel nostro paese questo vuol dire uscire da qualsiasi alleanza militare, per una neutralità attiva con tutti i popoli del mondo; vuol dire rimandare le bombe nucleari, presenti illegalmente ed illegittimamente nel nostro territorio, al loro “legittimo” proprietario; significa operare perchè l’Italia rispetti il trattato di non proliferazione e ratifichi il nuovo trattato proposto da 113 paesi al’ONU di totale interdizione delle armi nucleari. Il nostro paese per voce della sua Costituzione, nata alla fine di una devastante guerra mondiale, non si limita a rifiutare la guerra ma la RIPUDIA come strumento di regolazione dei rapporti internazionali.
Il nostro comitato (NoGuerraNoNato) e la nostra associazione onlus “Per un Mondo Senza Guerre” sono in azione in tutto il paese e da due anni anche in Europa per informare, documentare, realizzare incontri, promuovere iniziative unitarie contro la guerra, il traffico d’armi, la partecipazione dell’Italia alla presenza aggressiva della Nato oramai in tutto il mondo.
Infine gli auguri li facciamo a noi stessi (il nostro appello originale e quindi gli aggiornamenti settimanali che facciamo ai firmatari dello stesso, è oggi sottoscritto da 40 mila persone) per il nostro lavoro totalmente volontario, assolutamente sganciato da ogni scopo elettorale o partitico diretto o indiretto. Non abbiamo alcun finanziamento o appoggi istituzionali, possiamo contare esclusivamente sul vostro appoggio operativo (organizzate ovunque possibile momenti di incontro di discussione su i nostri temi e noi vi daremo ogni appoggio e sostegno possibile); ma soprattutto abbiamo bisogno del vostro sostegno economico (fondamentale per continuare).
Il migliore degli auguri possibile sarebbe sfruttare la piattaforma che abbiamo costruito recentissimamente in rete NATOEXIT.IT sia per utilizzare la valanga di documenti, articoli, video, informazioni che troverete (tutte facilmente scaricabili) sia utilizzando il bottone DONAZIONI presente nel frontespizio e che senza oneri consente, tramite il mezzo PayPal, di offrire donazioni anche minime, anche mensilizzabili, come potrebbe essere il valore di un cappuccino e una pasta, da fare ogni tanto; oppure donazioni una tantum anche più consistenti (in attesa di avere disponibile il meccanismo gratuito del 5 per mille) che come associazione possiamo certificare (basta avere il vostro indirizzo mail) perchè lo possiate scaricare nella denuncia dei redditi. Breve nota :i soldi che versate su Change.org per la nostra campagna vanno integralmente a Change e non a noi. Tutto questo sarà integralmente utilizzato per organizzare eventi e produrre documenti; noi non abbiamo nè dipendenti nè prestatori d’opera ma dobbiamo pagare servizi come il sito in rete, le conferenze o gli incontri via zoom, locandine,volantini etc. La difesa della nostra sopravvivenza può essere una buona motivazione.


BUON NATALE E BUONE FESTE IN SERENITA’ UN ANNO 2020 DI ATTACCO ALLA GUERRA E ALLA NATO

Giuseppe PadovanoPresidente della APS “per un mondo senza guerre”Coordinatore del Comitato No Guerra No Nato cell. 3939983462mail giuseppepadovano.gp@gmail.com


NOTIZIA PRIVA DI FONDAMENTO O NOTIZIA DI INSABBIAMENTO?

Sono "totalmente prive di fondamento" le notizie che circolano da alcuni giorni relative al trasferimento di armamento nucleare dalla Turchia all'Italia, in particolare verso la base di Aviano. Lo afferma, in una nota, il Ministero della difesa. Nel comunicato "si sottolinea inoltre che ogni aspetto relativo alla postura 'nucleare' in seno alla Nato viene discusso collegialmente fra tutti i Paesi membri". Sembra quindi essersi sgonfiato quindi il nuovo "caso Aviano" e l'ipotesi di trasferire cinquanta testate nucleari dalla Turchia, che sarebbe ritenuta non più affidabile dall'amministrazione statunitense, alla base Usaf di Aviano.


Una smentita che viene tuttavia dopo anni di smentite sulla presenza degli ordigni nucleari sul territorio italiano. La notizia del possibile arrivo di nuove testate era stata pubblicata giorni fa dal quotidiano il Gazzettino ed era poi rimbalzata sulle testate nazionali ingenerando numerose prese di posizioni. Il Gazzettino in realtà riportava le dichiarazioni di un generale dell'aeronautica americana in pensione all'agenzia Bloomberg. Il generale dell'Air Force Chuck Wald, aveva ventilato, come analista, il possibile trasferimento delle testate nucleari americane dalla base turca di Incirlik, in Anatolia, alla base Usaf di Aviano di cui Wald è stato comandante, a metà degli anni '90. Il militare, parlando dei complessi rapporti tra Stati Uniti e Turchia, aveva citato la necessità di ricollocare le testate: "Vista la crescita dell'antiamericanismo in Turchia e la volontà di Erdogan di avvicinarsi alla Russia, abbiamo urgentemente il bisogno di ricollocare le armi nucleari che abbiamo nella base di Incirlick e che non hanno più la stessa utilità a fini strategici del passato. Dobbiamo spostarle". "Idealmente - aveva detto - la loro nuova destinazione dovrebbe essere sul suo europeo ed una possibilità potrebbe essere la base italiana di Aviano. Da un punto di vista logistico non ci sarebbero difficoltà".



Lutti, dolore, macerie e incubi. Al momento vale la regola non tutti i terremoti sono naturali. Abbiamo una certezza: il sisma non colpirà né Ghedi in provincia di Brescia, né Aviano in provincia di Pordenone. Perché? Un centinaio di ordigni nucleari (modello B 61) Usa pronti all’uso. Già, ma se allo Zio Sam la situazione sfugge di mano? Che fine fa lo Stivale ormai ridotto ad una portaerei a stelle e strisce? Ma l’Italia ha violato il Trattato di non Proliferazione Nucleare? 

L’Europa continua a non rendersi conto della quantità di bombe atomiche nord-americane, disseminate sul vecchio continente (ufficialmente 480). I Rapporti segreti del Pentagono e dell’US Air Force (di cui siamo in possesso), per quanto riguarda l’Italia, parlano chiaro: «La loro forza esplosiva distruggerebbe all’istante e completamente un’area equivalente alla metà della superficie geografica italiana, con un impatto distruttivo avvertibile in un’area equivalente a 10 volte le dimensioni della Penisola». Altro che nuove centrali per fornire energia e scorie prive a tutt’oggi di sicurezza o affondate nei mari della Penisola. «Si tratta di una presenza ignorata dal 60 per cento degli europei e da quasi il 70 per cento degli italiani». E’ il risultato di un sondaggio commissionato da Greenpeace a StratCom (Eurisko per l’Italia) nel 2006 e molto poco noto. Non è tutto: «Il 71,5 per cento degli italiani dice no alla presenza di testate nucleari in Europa e i due terzi degli europei che ospitano testate Nato la pensano allo stesso modo». Una volta informati della presenza di testate nucleari nel Belpaese, sei italiani su dieci si sono mostrati preoccupati. E a ragione.  Recep Tayyp Erdogan è stato negli USA ospite di Donald Trump il 13 novembre 2019. Lo ha reso noto lo stesso presidente americano in un tweet in cui sottolineava come "la Turchia sia un alleato della Nato importante e con buona reputazione". "In tanti dimenticano con opportunismo che la Turchia è un grande partner commerciale degli Stati Uniti, costruisce (anche, ndr) i telai in acciaio degli F-35", ha precisato Trump. Considerando che la Turchia è un grande alleato USA-NATO denunciamo a gran voce l'atteggiamento complice e irresponsabile del nostro Ministero della Difesa!

BOMBE ATOMICHE: USA IN ITALIA. ASCOLTATE BENE....CI PRENDEREMO ANCHE GLI ARSENALI DEL RESTO D'EUROPA?!










Yankees go home - L’ultimo report in materia di Greenpeace “Ordigni nucleari Usa/Nato: sicuri?” delinea il rischio offerto da questi potenziali obiettivi di attacchi terroristici. Ogni testata è anche un impedimento a ulteriori riduzioni degli ordigni tattici in Russia e ai negoziati in corso in Iran sul disarmo nucleare. Lo studio dell’associazione ecologista sottolinea come, attraverso l’ammodernamento tecnologico in corso nella Nato, i sei Paesi che ospitano le armi atomiche possano rimuovere questa minaccia restituendo agli Usa le testate: la strada è già stata tracciata da Canada, Grecia, Danimarca e Islanda. “Il presidente degli Stati Uniti Obama può decidere l’impiego delle armi nucleari senza il permesso italiano”, commenta Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace Italia. “Non è lontano uno scenario di guerra in Iran che preveda l’impiego di bombe B61, proprio quelle 480 presenti nelle basi europee. Questa complicità nella politica estera di un altro Paese, che ha rivisto la dottrina nucleare, postulando la possibilità di fare un primo “colpo” nucleare preventivo è inaccettabile. Il centinaio di testate nucleari che stanno a Ghedi Torre e Aviano devono tornare negli Usa”.

In guerra -L’aveva ribadito anche Romano Prodi: “La strada da privilegiare è quella preventiva e diplomatica perché c’è la possibilità che dall’Italia possa essere sferrato un attacco nucleare contro l’Iran”. Dopo l’ultima revisione del Nuclear Posture Review del Pentagono, gli USA non escludono la possibilità di impiegare armi nucleari per prevenire un attacco nucleare imminente o potenziale o per evitare che altri paesi possano dotarsi di capacità nucleare militare. La guerra atomica è, allo stato dei fatti, una minaccia reale. E i piloti statunitensi possono decollare con armamenti nucleari dalla basi italiane senza che sia necessaria alcuna decisione del nostro Governo efficacemente eterodiretto.





Sovranità azzerata - Le atomiche di proprietà degli Stati Uniti d’America schierate in Italia complessivamente hanno una potenza distruttiva pari a 900 volte l’effetto prodotto sulle bombe sganciate alla fine della seconda guerra mondiale dagli Usa sul Giappone (Hiroshima e Nagasaki). «Gli ordigni in questione sarebbero le bombe B61, ordigni tattici affusolati adatti ad essere trasportati, fissati alle ali, dai cacciabombardieri; la loro potenza può variare da 0,3 a 170 chilotoni; quella della bomba sganciata su Hiroshima era di circa 15». E’ quanto si legge nell’interrogazione parlamentare di Mauro Bulgarelli (Verdi) indirizzata al ministro della Difesa il 17 febbraio 2005, a tutt’oggi senza alcuna risposta. Ognuno di questi ordigni ha una capacità distruttiva fino a quindici volte quella di Hiroshima e messi insieme avrebbero la capacità di disintegrare in pochi attimi la vecchia Europa. Come mai la situazione viene celata al popolo italiano che, nel 1987 e poi nel 2011 che mediante due referendum referendum hanno espresso un rifiuto netto del nucleare? “L’Italia è un Paese a sovranità limitata”, argomenta l’ammiraglio (in pensione) Falco Accame, ex presidente della Commissione Difesa della Camera, “in caso di incidente, non esiste alcun piano coordinato di emergenza tra autorità militari, protezione civile, prefettura ed enti locali. E’ del tutto evidente che ci troviamo di fronte a una grave lesione delle prerogative democratiche del Parlamento, che rimane all’oscuro di ciò che accade nelle basi e della natura degli accordi tra Italia e Usa”. Secondo uno studio del Natural Resources Defence Council «La presenza di bombe nucleari a Ghedi Torre sarebbe relativamente recente e posteriore alla guerra fredda». Il campo di aviazione a capacità di offesa atomica più vicino al Ticino avrebbe infatti ricevuto a metà degli anni ’90 le testate in precedenza schierate a Rimini. “La responsabilità operativa è passata dagli Stati Uniti all’Italia e gli ordigni sarebbero destinati a essere lanciati dai Tornado della 102a e della 154a squadriglia, appartenente al sesto stormo” spiega l’ex presidente della Commissione Parlamentare Difesa, Falco Accame. La presenza degli ordigni nucleari in Italia non è mai stata confermata ufficialmente se non in un’occasione, il 1 marzo 2005, dal sottosegretario alla Difesa Giuseppe Drago in risposta ad un’interpellanza urgente (2/01481) sottoscritta da 32 parlamentari. Drago aveva ammesso a denti stretti che «la presenza di armi nucleari in Europa, sul territorio di paesi alleati non detentori di ordigni nucleari, costituisce un aspetto essenziale del nuovo concetto strategico della NATO che assicura la copertura, ma anche il coinvolgimento dell’intera Alleanza, nel cosiddetto ombrello nucleare della NATO stessa».


Pericolo nucleare - Aviano è una struttura in territorio italiano che gode di un’ampia extraterritorialità, ma anche nell’aeroporto tricolore di Ghedi le regole non cambiano: i nostri militari non hanno potere decisionale sulle bombe nucleari. Oltretutto, nello Stivale, dai tempi della guerra fredda, quando decine di missili nucleari a lunga gittata stazionavano in Puglia, più precisamente sulla Murgia barese (poi smantellati dal presidente Kennedy) - all’insaputa dei comuni mortali - l’allarme atomico non è mai cessato. Ben due documenti dell’aviazione militare Usa (“U.S. Air Force in Europe”) siglati dai generali Worden e Farrell hanno sgretolato la barriera bellica che avvolge gli arsenali atomici in Europa. I due elaborati militari rivelano che gli Usa mantengono nel Vecchio Continente un numero di ordigni nucleari notevolmente superiore a quello finora conosciuto. Tale decisione è stata presa nel novembre 2000 dal presidente Clinton (Directive/NSC-74) e ribadita nel 2005 dal successore Bush (Directive/NSC-75). Ben «480 bombe nucleari sono dislocate in otto basi aeree in sei Paesi europei della Nato: 150 in Germania, 110 in Gran Bretagna, 90 in Italia, 90 in Turchia, 20 in Belgio e 20 in Olanda». Nel 2006 -secondo qualificate fonti militari Usa- i 24 ordigni atomici che stazionavano in Grecia, sono stati trasferiti segretamente ad Aviano. Gli ignari cittadini sono forse esposti a rischi? Come documentano i rapporti dell’U.S. Air Force, «vi sono crescenti problemi di sicurezza relativi alla conservazione di queste armi». L’aeronautica militare americana ammonisce che «la normale procedura può comportare il rischio di esplosioni nucleari accidentali se un fulmine, ad esempio, colpisse gli ordigni del tipo B61». Per quale ragione di Stato i vari governi italiani (Prodi, Dini, D’Alema, Berlusconi, Monti) non hanno informato l’opinione pubblica? Lo spiegamento delle armi nucleari Usa in Europa è regolato da una serie di accordi segreti, che i governi del Vecchio continente e l’Unione europea non hanno mai sottoposto ai rispettivi parlamenti. Quello che regola le armi nucleari Usa in Italia è lo ‘Stone Ax’: il piano ‘ascia di pietra’. Esso non solo dà agli Usa la possibilità di schierare armi nucleari sul nostro territorio, ma stabilisce il principio della doppia chiave, ossia prevede che una parte di queste armi possa essere usata dalle forze armate italiane una volta che gli Usa ne abbiano deciso l’impiego. A tal fine, documenta il rapporto occulto «piloti italiani vengono addestrati all’uso delle bombe nucleari nei poligoni di Capo Frasca (Oristano) e Maniago II (Pordenone)».


Ufficiale - La conferma, seppure velata giunge da un addetto ai lavori. Nel 2005 il colonnello Nicola Lanza De Cristoforis, intervistato quando era comandante del 6° stormo di Ghedi, aveva rivelato: «Da qualche anno ci addestriamo soltanto in Sardegna e sono a conoscenza in parte di questi accordi intergovernativi segreti Italia-Usa». In tal modo, l’Italia, che fa parte con gli Usa del “Gruppo di pianificazione nucleare” della Nato, viola il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari che, all’articolo 2, stabilisce: «Ciascuno degli stati militarmente non-nucleari, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, direttamente o indirettamente». Non è tutto: nell’aprile 1999 il governo italiano ha sottoscritto, senza sottoporlo al Parlamento, un accordo sulla “pianificazione nucleare collettiva” della Nato in cui si stabilisce che «l’Alleanza osserverà forze nucleari adeguate in Europa, con caratteristiche di flessibilità e capacità di sopravvivenza tali da essere percepite come un elemento credibile ed efficace nella strategia atlantica di prevenzione dei conflitti». Tale strategia, consistente nel «prevenire i conflitti» tenendo gli altri sotto mira con le proprie armi nucleari, fa propria la “Direttiva 60” promulgata nel 1997 dal presidente Clinton: essa stabilisce che «le armi nucleari non solo continuano a essere puntate su Russia e Cina, ma possono essere usate contro stati-canaglia e contro soggetti non-statali che minaccino gli Stati Uniti, le loro truppe all’estero e i loro alleati con armi di distruzione di massa, anche non nucleari».
Non ha dubbi Falco Accame: “L’Italia, che ha sempre giocato un ruolo positivo per il disarmo nucleare, deve intervenire in sede diplomatica per ricostruire un clima e una sensibilità politica favorevole al disarmo e alla non proliferazione atomica. L’Europa deve essere libera da armi nucleari. Senza il disarmo nucleare delle potenze atomiche attuali, sarà difficile perseguire la non proliferazione in Paesi come la Corea del Nord, l’Iran o il Giappone che si sentiranno legittimati a proseguire nella direzione sbagliata”.
Ai micidiali ordigni alati si sommano missili e ordigni nucleari nelle basi di Camp Derby (Toscana), a Longare (Veneto), e a Sigonella (Sicilia). Greenpeace chiede ai ministri della Difesa europei di concordare il rientro delle testate atomiche negli Stati Uniti. “La minaccia di un uso di armi nucleari tattiche per risolvere la crisi iraniana è all’orizzonte” segnala Pippo Onufrio “La necessità di riprendere il cammino interrotto del disarmo atomico è urgente e indifferibile. L’Italia deve tornare a giocare un ruolo attivo di pace”. Il generale James Jones, già comandante supremo delle forze Nato, qualche tempo fa ha sottolineato come «alcuni Paesi che mantengono sul loro territorio ordigni nucleari, e tra questi l’Italia, insistono per mantenere questa presenza»; ciò perché, secondo il rapporto, consente loro di mantenere influenza nell’ambito dell’alleanza. La base di Ghedi è l’unica a livello europeo nella quale gli hangar che proteggono l’arsenale atomico sono pieni al 90 per cento della capacità teorica, contro una media delle altri basi del 50 per cento. Al Sesto Stormo dell’Aeronautica militare italiana di stanza nella base di Ghedi può essere assegnata una missione di attacco in caso di conflitto nucleare. «Negli ultimi 5 anni», rivela il rapporto Us Nuclear Weapons in Europe «esperti americani hanno compiuto un intervento discreto su tutte le testate atomiche in Europa, per renderli più agevoli da controllare e più stabili durante il trasporto sui bombardieri, spostandole dalle aviorimesse e smontandole per la manutenzione».


Suprema Corte - La Corte di Cassazione stabilisce che la magistratura italiana (i cittadini italiani) non ha voce in capitolo sugli ordigni nucleari presenti nel nostro territorio. Così è stata arrestata la causa intentata a Pordenone dai pacifisti sulle atomiche ad Aviano. Ecco due lanci Ansa inequivocabili. « (ANSA) - ROMA, 26 FEB 2009 - CASSAZIONE: BASE AVIANO, PACIFISTI NON POSSONO CONTESTARLA - Infatti, informa la maggiore agenzia giornalistica dell’ex giardino d’Europa - I pacifisti non possono contestare la presenza, sul suolo italiano, della base militare americana di Aviano (Pordenone). Lo sottolineano le Sezioni unite civili della Cassazione nella sentenza 4461, nella quale si dichiara il difetto di giurisdizione della magistratura italiana ad interferire nelle «iniziative volte a realizzare un apparato difensivo nell’interesse comune di due Stati (Stati Uniti e Italia), a tutela della rispettiva sicurezza e nel rispetto di obblighi convenzionalmente assunti». È stato così bocciato il ricorso presentato da alcuni pacifisti, dal comitato “Via le bombe” e dalla Procura del Tribunale di Pordenone».
Inoltre: «CASSAZIONE: BASE AVIANO, PACIFISTI NON POSSONO CONTESTARLA. Senza successo i pacifisti friulani - le cui ragioni sono state patrocinate da Joachim Lau, l’avvocato che contro la Germania ha ottenuto in Cassazione il diritto al risarcimento per i deportati nei campi di lavoro nazisti – hanno sostenuto che le testate nucleari presenti nella base di Aviano rappresentano un crimine contro l’umanità per il rischio connesso ad eventuali incidenti nucleari. Negli ultimi 50 anni - hanno fatto presente i pacifisti - ci sarebbero stati cinque casi di rischio incidente che avrebbero potuto coinvolgere la zona di Pordenone. Il primo nel 1960, l’ultimo nel 1995. Per la Suprema Corte - si legge nella sentenza depositata oggi e relativa all’udienza svoltasi lo scorso 2 dicembre - la presenza di testate nucleari - «in forza di pregressi impegni sovranazionali obiettivamente preordinati al perseguimento di imprescindibili esigenze di sicurezza nazionale» - non è in «alcun modo assimilabile» ai crimini contro l’umanità. Agli Stati Uniti deve essere pertanto riconosciuta - come previsto dal trattato Nato firmato a Londra nel giugno 1951 e ratificato dall’Italia nel 1955 – l’immunità statale che non «trova deroga» nemmeno ‘in presenza di attività idonee a ledere o porre in pericolo di vita l’incolumità o la salute dei cittadini dello stato ospitante’ la base straniera».


Us Nuclear Weapons - Tutte quelle trasferite in Europa sono bombe tattiche B-61, a caduta, in tre versioni (B61-3, B61-4 e B61-10), la cui potenza va da 45 a 300 chilotoni. Le bombe, lunghe 3,5 metri con un peso di 320 chilogrammi, sono tenute in particolari hangar, insieme ai caccia F-15 ed F-16 statunitensi, che dispongono complessivamente di 300 bombe; F-16 e Tornado dei Paesi europei della Nato, che hanno a disposizione complessivamente 180 bombe. Tra questi i Tornado italiani -dislocati attualmente in Afghanistan- che sono armati con 40 bombe (a Ghedi Torre). Dai risultati di una ricerca condotta dall’associazione ambientalista statunitense Natural Resource Defence Council (NRDC) sulle armi atomiche americane in Europa (Us Nuclear Weapons in Europe) -mai smentita dal governo Usa- emerge un quadro molto diverso da quello che anche in Italia i responsabili della Difesa hanno tentato di avvalorare. Nelle basi di Aviano e Ghedi le bombe sono sotto custodia americana ma, mentre ad Aviano si tratta di ordigni che i piani militari assegnano, in caso di conflitto, ad aerei da caccia degli Usa, gli ordigni nucleari presenti nei depositi di Ghedi sono invece assegnate ad aerei italiani Pa-200 Tornado, con la conseguente necessità di addestramento costante dei piloti italiani nell’eventualità bellica che il presidente americano ordini il loro utilizzo. Secondo il suddetto rapporto «questo contraddice le regole di non proliferazione che Stati uniti ed Europa cercano di imporre ad altri Paesi». La presenza di ordigni bellici nucleari si configura come una violazione della legislazione italiana, che inibisce la presenza e l’uso del nucleare nel territorio nazionale; questa presenza e l’uso di armi nucleari in Europa sono regolati da accordi segreti fra i singoli Paesi e gli Usa; ciò che emerge alle 102 pagine del rapporto riguarda l’attuale assetto nucleare scelto dagli Usa per affrontare possibili scenari di crisi, con obiettivi nel Medio Oriente come Iran, Siria e anche Russia.


SITE PLUTO - Longare, ad uno sputo da Vicenza. Top secret le finalità dei lavori avviati nel 2007 nella base di Longare, l’ex ‘Pluto Site’ utilizzato per l’immagazzinamento di mine e testate nucleari per i missili a corto raggio dell’US Army. Nelle profonde gallerie della base sarebbero stati ammodernati e riattivati i depositi di stoccaggio armi, munizioni e attrezzature della 173^ Brigata Aviotrasportata e dei reparti che saranno utilizzati in ambito AFRICOM, il Comando USA per le operazioni nel continente africano di recente costituzione. Secondo il MILCON (Military Construction) , 350.000 dollari del budget 2008 sono stati spesi per “allargare, allungare e riparare le strade, i marciapiedi e i sentieri di Longare, e per installare nuove fognature, linee elettriche e impianti d’illuminazione”. Dal dicembre 2008 l’Unità statunitense della Riserva di stanza a Longare è stata posta agli ordini del 7° Civil Support Command dell’US Army con base in Germania, l’unico presente fuori dagli Stati Uniti d’America, responsabile della gestione degli affari civili delle forze terrestri USA in Europa. Alla vigilia dell’attivazione del Civil Support Team di Longare, i militari ad esso assegnati hanno condotto una controversa esercitazione di 76 giorni nel poligono di Fort Leonard Wood (Missouri) simulando uno scenario realistico di guerra chimica con l’uso di gas nervini. Successivamente il CVT di Longare ha avviato corsi basici per i residenti USA di Vicenza sulle armi nucleari, chimiche e batteriologiche e sull’equipaggiamento personale di protezione.



Ghedi, Tornado.



b 61, bomba atomica Usa a Ghedi.

“Succede nel 2020, ecco chi è in pericolo. Un tumore per lui”. Le profezie choc di Baba Vanga

Per quanto sappiamo benissimo di non aver alcun potere sul destino, in qualche modo è indole dell’essere umano voler sbirciare un po’ oltre per capire se il futuro ha qualcosa di migliore in serbo. O di peggiore. Che le profezie abbiano inizio. Baba Vanga, veggente cieca morta in Bulgaria nel 1996 all’età di 85 anni, considerata la ‘Nostradamus dei Balcani’, sembra aver colpito nel segno. Nei suoi scritti si sono volute cercare profezie per i nostri tempi. Ecco, quindi, immancabile e puntuale, quella per il 2020…

Vladimir Putin e Donald Trump sembrano essere i suoi prediletti. Secondo Vanga, nel 2020, la loro vita sarà messa in pericolo. Cosa avrà visto nel loro futuro? A quanto pare sembrerebbero esserci solo dei grossi guai in vista. Per quanto riguarda l’attuale presidente della Russia, non si può dire che Baba sia andata per le lunghe. Vaticinio netto: avrà un anno difficile e tutto inizierà con un tentativo di omicidio. E l’assassino sarebbe un uomo dall’interno del Cremlino. E non è finita qui. 



Sempre secondo Baba Vanga proprio su Mosca potrebbe abbattersi un meteorite. Si cambia fronte e si modificano le prospettive. Come se la caverà Donald Trump? A quanto pare Baba è riuscita a leggere dentro l’animo del presidente. Problemi di salute per Donald e neanche così tanto di poco conto. Si ammalerà di una misteriosa malattia che lo lascerà sordo, senza dimenticare di un tumore al cervello con sintomi come nausea e acufene. Nonostante Trump possa non essere l’uomo più simpatico del mondo, ci auguriamo comunque che Vanga abbia un po’ esagerato. Ma fino a che punto, vi chiederete, Baba è riuscita a vederci bene? 


Affermò che la Cina sarebbe diventata una delle più grandi potenze economiche e sarebbe salita al potere globale e che la razza umana disporrà di tecnologie in grado di rivoluzionare la vita della Terra. Nelle sue premonizioni, risulterebbe che gli estremisti musulmani conquisteranno l’Europa che avrà un collasso dopo un grande cambiamento che, secondo molti sarebbe riferito alla Brexit. Prima dell’attentato alle Torri Gemelle, la donna aveva detto: “Orrore, orrore! I fratelli d’America cadranno dopo essere stati attaccati da uccelli d’acciaio. I lupi ululeranno nella boscaglia e il sangue degli innocenti verrà sparso”. Prima del disastro del sottomarino Kursk, che nel 2000 aveva portato alla morte di tutto l’equipaggio, nel 1980 Baba Vanga aveva detto: “Kursk sarà ricoperto d’acqua e l’intero mondo lo piangerà”. 


La sensitiva bulgara non scherza per nulla. Continuate a non crederci? È necessario fornirvi altri esempio. Sul riscaldamento globale e lo tsunami del 2004, predetto negli anni ’50, aveva detto : “Le regioni fredde diventeranno calde e i vulcani si sveglieranno. Un’onda gigantesca colpirà una grande costa e le città, gli edifici e le persone, saranno completamente sommersi dalle acque. Tutto si scioglierà come il ghiaccio” e ancora, riguardo l’elezione di Obama: “Il 44° presidente degli Stati Uniti sarà afroamericano e sarà l’ultimo della loro storia”.

E sulla Primavera Araba: “Ci sarà una grande guerra islamica, che inizierà nel 2010 e diventerà mondiale. In Siria gli arabi utilizzeranno armi chimiche contro gli europei”. Secondo i suoi seguaci, Baba Vanga era davvero in grado di leggere nel pensiero e di prevedere il futuro. La sua fama fu tale che anche i leader comunisti in Bulgaria si servirono di lei per organizzare la loro agenda politica. Scetticismi o meno, è bene che le profezie di Baba raggiungano quanto prima i diretti interessati, perché se qualcosa va salvata è bene che lo facciano, e subito.

LE RECENTI TENSIONI IN MEDIO ORIENTE E LA LORO COLLOCAZIONE PROFETICA

COME SI COLLOCANO NELLE PROFEZIE BIBLICHE LE TENSIONI RECENTI IN MEDIO ORIENTE DOPO L'UCCISIONE DI SULEIMANI IN IRAN? DA MILLENNI LA PROGENIE DEL SERPENTE DI SATANA SI CONTRAPPONE ALLA PROGENIE MESSIANICA CERCANDO DI INTRALCIARE I PIANI DI DIO PER LA SALVEZZA DELL'UOMO. IN QUESTA SITUAZIONE INCANDESCENTE, LUIGI DI MAIO COME MINISTRO DEGLI ESTERI IN ITALIA POTREBBE NON ESSERE LA PERSONA GIUSTA IN UN DICASTERO COSI' DELICATO. LA SUA RECENTE VISITA IN LIBIA E' STATO UN FLOP....


SCOPI E FINALITA’ DELLE COSIDDETTE “PRIMAVERE ARABE”:



Egitto:

L’Egitto è uno stato che ha interagito, quasi da sempre, nella storia biblica del popolo di Israele. L’Egitto ha un ruolo nella realizzazione delle profezie bibliche, questo ruolo è secondario solo a quello di Israele.



Siria:



Anche la Siria è uno stato da sempre presente nella storia d’Israele.


Il re del mezzogiorno dovrebbe “sorgere” alla fine di questa cruenta guerra civile che è in atto nei paesi dell’ex impero di Alessandro Magno.

Questa guerra non è detto che non coinvolga l’intero Medio Oriente in un conflitto generalizzato.

Il re del Nord, del settentrione, l’Assiro della fine, gli Usa, svolgeranno un ruolo di invasore nei confronti di Israele, un ruolo non di occupante imperialista ma di occupante protettore.

Gli Usa hanno fatto un patto di sette anni con Israele:

Daniele 9:27 L'invasore stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore».

Questo patto sarà tradito “in mezzo” ai sette anni (settennato).

Nella Profezia non viene detto: “a metà” ma “in mezzo”, questo significa che sarà un periodo imprecisato posto in mezzo ai sette anni.

Questi sette anni sono divisi in due metà della durata di tre anni e mezzo, con un periodo imprecisato, ma non lungo nel tempo, che dividerà la prima metà dalla seconda metà.

Durante tale intermezzo compariranno molte delle cose previste nella Profezia di Apocalisse la cui durata è corrispondente alla seconda metà e cioè:


1)1260 Giorni.

2)42 Mesi.

3)Un tempo due tempi e la metà di un tempo.


La cosa da tenere molto in considerazione è che la grande battaglia di Harmaghedon, che farà iniziare la grande tribolazione:

Matteo 24:21 perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.

Sarà successiva ad una parentesi temporale che “a questo attuale mondo” sarà presentata come un tranquillo e felice periodo per un futuro di “Pace e sicurezza”:

1Tessalonicesi 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.





Dobbiamo quindi passare attraverso un periodo di guerre, instabilità, paure, popoli contro popoli (in pratica guerre civili), atti terroristici di ogni tipo, per arrivare ad un periodo nel quale l’anticristo prometterà da Gerusalemme “pace e sicurezza”.



Bisogna tenere presente che quasi tutte le profezie bibliche sono principalmente incentrate su avvenimenti riguardanti il bacino del Mediterraneo chiamato: “il mar grande”.



Le sommosse iniziate in Tunisia e proseguite in vari paesi Egitto, Libia, Siria, Turchia e ora in Siria potrebbero essere proprio le guerre, rumori di guerre, sommosse, previste in Matteo, Marco e Luca:



Matteo 24:6 Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.

Matteo 24:7 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;

Matteo 24:8 ma tutto questo non sarà che principio di dolori.

Marco 13:7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine.

Marco 13:8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori.

Luca 21:9 Quando sentirete parlare di guerre e di sommosse, non siate spaventati; perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito».

Luca 21:10 Allora disse loro: «Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno;

Luca 21:11 vi saranno grandi terremoti, e in vari luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo.

Le rivoluzioni nel mondo arabo, ed in particolare nell’Africa del Nord, sono anch’esse finalizzate alla costruzione della Bestia.

Quei paesi che si affacciano sul Mediterraneo si stanno preparando ad essere politicamente e socialmente pronti a formare le dieci corna.

La Bestia inizierà a palesarsi con la spaccatura della UE e alla fine si mostrerà come il ricostituito impero romano.


Quello che sta succedendo non è quasi mai frutto di iniziative spontanee di popoli stanchi degli oppressori che li stanno opprimendo da decine di anni e che, organizzandosi tramite internet, trovano il collante rivoluzionario utile per ricercare una libertà che è stata loro negata da sempre.

Quasi tutto invece viene manipolato e pilotato da intelligence internazionali che stanno organizzando e finanziando, con soldi e armi, le finte rivoluzioni che sono solo violenti atti di guerra messi in atto da mercenari, agenti dei servizi e truppe speciali in incognito che, purtroppo, riescono anche a coinvolgere tanti giovani i quali rischiano e perdono la vita essendo inconsapevolmente trascinati dagli eventi che sono finalizzati solo a mascherare un piano preventivamente ben articolato e studiato al fine di realizzare i progetti che i padroni del mondo hanno pianificato da tempo.

Sappiamo in ogni modo che:


1) Tutto quello che stiamo vivendo è comunque un percorso che ha due registi non umani, questi due registi, in conflitto tra loro, sono: YHWH e satana.



2) La realizzazione delle Profezie Bibliche e la storia umana sono due rotaie dello stesso binario che conduce e condurrà il treno dell’umanità verso un'unica stazione finale che è il Regno Millenario del Nostro Signore Gesù.


EUROPA A DUE VELOCITA’ = L’ULTIMA VERSIONE DELL’IMPERO ROMANO.


Daniele 7:23-27 Ed egli mi disse: "La quarta bestia è un quarto regno sulla terra, diverso da tutti i regni, che divorerà tutta la terra, la calpesterà e la frantumerà. Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; e dopo quelli, sorgerà un altro re, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re. Egli parlerà contro l'Altissimo, esaspererà i santi dell'Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà d'un tempo. Poi si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio; verrà distrutto e annientato per sempre. Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutte le potenze lo serviranno e gli ubbidiranno".









LA UE SI ROMPE E AL SUD SI FORMERA’ UN AGGLOMERATO DI STATI FATTO DAI PAESI DELLA UE CHE SI AFFACCIANO SUL MEDITERRANEO, AI QUALI SI AGGIUNGERANNO I PAESI DEL NORD-AFRICA IN FORTE CRISI A CAUSA DEL TERRORISMO, TUTTI QUESTI COSTITUIRANNO LA BESTIA CHE SALE DAL MARE CON SETTE TESTE E DIECI CORNA.



A QUESTO AGGLOMERATO DI STATI DEL SUD DOVREBBE AGGIUNGERSI ANCHE ISRAELE CHE INSIEME CON LA PALESTINA FORMERA’ LA BESTIA CHE SALE DALLA TERRA (la terra di Israele).



LA PRIMA BESTIA DALLE SETTE TESTE SARA’ IL NUOVO IMPERO ROMANO CHE AVRA’ COME PRESIDENTE Il re del mezzogiorno.



QUESTA BESTIA ASSUMERA’ ANCHE UN PROPRIO NOME, UN NOME DAL QUALE DOVREMMO POTER RISALIRE AL SEICENTOSESSANTASEI:

Apocalisse 13:17-18 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.



I QUARANTADUE MESI DURANTE I QUALI SARA’ DATO POTERE DI AGIRE ALLA BESTIA CHE SALE DAL MARE SONO LA SECONDA META' DELL'ULTIMA SETTIMANA DI DANIELE.



Apocalisse 13:1-8 Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi. La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso e la bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità. E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia; e adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato.



LA PRIMA APPARIZIONE SARA’ QUELLA DELLA BESTIA CHE SALE DAL MARE:

(il Mediterraneo, il mar grande”)





POI SEGUIRA’ LA SECONDA BESTIA QUELLA CHE SALE DALLA TERRA:

(la Terra di Israele)


LA REALIZZAZIONE DELLA SECONDA BESTIA: I DUE STATI PER DUE POPOLI, SARA’ UNA SOLUZIONE ODIATA DA YHWH PERCHE’ ISRAELE E', DA SEMPRE, LA SUA SPOSA CHE NON PUÒ E NON DEVE ESSERE CONDIVISA CON NESSUNO.




GRAZIE ALLA SECONDA BESTIA CHE SALE DALLA TERRA (la terra di Israele) IL MONDO SI FELICITERÀ PERCHE’ CREDERANNO DI AVER FINALMENTE RAGGIUNTO "LA PACE E LA SICUREZZA" IN MEDIO-ORIENTE ED IN TUTTO IL MODO:

Apocalisse 13:11 Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.


LA BESTIA CHE SALE DALLA TERRA INCARNERA’ LA FIGURA DEL “FALSO PROFETA”.


Questo perché farà adorare la prima Bestia quella dalle sette teste della quale userà tutto il potere per farla adorare da tutti:

Apocalisse 13:12 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita.

SEDUCENDO GLI ABITANTI DELLA TERRA:

Apocalisse 13:13-14 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un'immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita.
La seconda Bestia parlerà come un dragone perché proprio a Gerusalemme, capitale condivisa dei due stati, si insedierà l'anticristo che rappresenterà e parlerà “come un Dragone” a nome della nuova realtà satanica con due corna come un agnello: (due stati per due popoli sulla Terra Santa).

Nel mondo massonico-finanziario, ad altissimo livello, si muoverebbe una forza determinata a creare condizioni di gravissima difficoltà per Israele.

Tra le altre finalità quella di indurre Tel Aviv ad accettare condizioni di un ruolo internazionale per Gerusalemme.

LE PROFEZIE SONO LETTE E STUDIATE ATTENTAMENTE DA TUTTI

I POTENTI DEL MONDO PERCHE’ SANNO QUELLO CHE STA SCRITTO:

Apocalisse 6:15-17 I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?»


PER QUESTO STANNO METTENDO IN ATTO IL LORO DIABOLICO PIANO CONTRO L’AVVENTO DEL REGNO MILLENARIO DI GESU’:


1) Cercando di fermare le Profezie Bibliche cancellando Israele dalla carta geografica.

Il terrore per i potenti del mondo è proprio la realizzazione di questo progetto di Dio che ridurrà al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.

1Corinzi 15:24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.


2) Costruendo le migliori condizioni per far odiare il futuro Regno Teocratico Millenario che il Nostro Signore Gesù instaurerà sulla terra dopo la Grande Battaglia di Harmaghedon.


L’attuale grande nemico DI “QUESTO MONDO” è diventato ora quindi l’instaurazione del Regno.

La comunità ebraica statunitense è molto potente e quindi bisogna agire in modo occulto e soft.


Del resto gli ebrei della diaspora accolsero in buona parte con simpatia, e alle volte con connivente disponibilità, l’ascesa del nazismo in Germania;


Tranne poi pagarne le conseguenze quando questo cominciò a rivelarsi come strumento di sterminio per la loro razza.


Stiamo vivendo un momento simile.



Con una nuova accortezza e intelligenza diabolica al servizio di un rinnovato tentativo di Shoah.



Dentro l’area 51, nel deserto del Nevada. I demoni presenti, che da decenni si sono spacciati per abitanti di altri mondi e che stanno fornendo agli Usa tecnologia in cambio di supporto planetario per i loro diabolici progetti, sentono l’avvicinarsi della settimana finale della Profezia di Daniele (gli ultimi sette anni) alla fine della quale ci sarà la Grande Battaglia di Harmaghedon.



Spingono ed esasperano guerre a base teocratica per fare odiare ogni sentimento che non sia laico, prossimamente incentiveranno (oltre alla distruzione di Israele) il trasferimento dell’ONU a Gerusalemme, diretto dall’anticristo, uno degli obbiettivi sarà quello di far dichiarare illegittime tutte le religioni.

Si sta avvicinando la Grande battaglia di Harmaghedon che spodesterà questa iniqua classe dirigente da ciò che essa ritiene come la cosa più preziosa ed irrinunciabile che possiede:il potere reale sul pianeta terra:

1Giovanni 5:19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.


Costoro preferiscono mille volte morire piuttosto che essere spodestati e privati dei loro iniqui e criminali privilegi che gli vengono assicurati da satana.

Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.


Si propongono di essere capaci di impedire la vittoria del nostro Signore Gesù e la conservazione di quella che essi definiscono “la libertà”.



Questa finta “libertà” è per loro, di fatto, lo strumento di oppressione che i reggenti del mondo usano come specchietto per le allodole per confondere, ingannare e sfruttare gli ultimi e i più deboli.



1Corinzi 15:24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.

Alla fine della conflitto siriano sorgerà il re dall'aspetto feroce (Erdogan o Haftar?), ed esperto in intrighi:

Daniele 8:22-25 Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza. Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall'aspetto feroce, ed esperto in intrighi.

Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli sarà causa di rovine inaudite, prospererà nelle sue imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi. A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà; distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano.




TUTTI QUESTI AVVENIMENTI SONO SEMPRE IN FUNZIONE DI:

Israele = obbiettivo primario di satana e dei potenti del mondo:



TUTTO PER DISTRUGGERE ISRAELE E POTER DIRE CHE:








ISIS E’ UNA OPERAZIONE D’INTELLIGENCE DEI PADRONI DEL MONDO.


ISIS E’ GESTITA DA UOMINI DEI SERVIZI SEGRETI SPECIALI E DA MERCENARI CHE OPERANO OCCULTAMENTE.


ISIS E’ COMPOSTA ANCHE DA “UTILI IDIOTI”, MUSSULMANI FANATICI O GIOVANI CONVERTITI DI VARIE NAZIONALITÀ, CHE SI SONO ARRUOLATI NELL'ESERCITO DEL COSIDDETTO “CALIFFATO ISLAMICO”.


IL TERRORE DEI PADRONI DEL MONDO E’ HARMAGHEDON E L’INSTAURAZIONE, SULL'INTERO PIANETA, DEL REGNO MILLENARIO DEL NOSTRO SIGNORE GESÙ CHE LI SPAZZERÀ VIA TUTTI.


Salmi 2:2-3 I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».



Isaia 24:21 In quel giorno il SIGNORE punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di lassù, e giù sulla terra i re della terra;



Atti 4:26 I re della terra si sono sollevati, i principi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo".



Apocalisse 19:19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.



Apocalisse 19:20-21 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.



1Corinzi 15:24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.



1Corinzi 15:25 Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.





Se tutto questo ci spaventa e ci espone a paure o tormenti sappiamo che:

Luca 6:22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell'uomo.



Giovanni 15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.



1Giovanni 2:15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui



1Giovanni 3:13 Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia.

I TRE DELLA FINE:

IL RE DEL NORD:


IL RE DEL MEZZOGIORNO:


L’ANTICRISTO:




Daniele 8:15-22 Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di comprenderla, ecco in piedi davanti a me una figura simile a un uomo. E udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: «Gabriele, spiegagli la visione!» Ed egli venne vicino, al luogo dove stavo io; alla sua venuta io fui spaventato e mi prostrai con la faccia a terra; ma egli mi disse: «Sta' bene attento, o figlio d'uomo, perché questa visione riguarda il tempo della fine». Mentre egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi. Poi disse: «Ecco, io ti farò sapere ciò che avverrà nell'ultimo tempo dell'indignazione; perché la visione riguarda il tempo della fine. Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia. Il capro irsuto è il re di Grecia; e il suo gran corno, fra i suoi occhi, è il primo re. Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza.










COSA FARA' IL RE DEL MEZZOGIORNO O DEL SUD:

Daniele 8:23-25 Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall'aspetto feroce, ed esperto in intrighi. Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli sarà causa di rovine inaudite, prospererà nelle sue imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi. A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà; distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano.


IL PALESAMENTO DEL RE DEL MEZZOGIORNO SARA’ SEGUITO DALLA FORMAZIONE DELLA BESTIA CHE SALE DAL MARE CON SETTE TESTE E DIECI CORNA = IL NUOVO IMPERO ROMANO.




LA CITTÀ DI ROMA, CON L’APPARIZIONE DELLA BESTIA CHE SALE DAL MARE (il mar grande, il Mediterraneo) = IL NUOVO IMPERO ROMANO, GODRÀ DI UNA NUOVA MAGGIORE CENTRALITÀ NEL MEDITERRANEO E NELLA UE.

Apocalisse 17:8 La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall'abisso e andare in perdizione. Gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo.



A ROMA SI SOVRAPPORRANNO DUE CAPITALI PER DUE IMPERI:



1) IL NUOVO IMPERO ROMANO = LA BESTIA CHE SALE DAL MARE CON SETTE TESTE E DIECI CORNA.



2) IL VECCHIO IMPERO ROMANO, NON CADUTO NEL 476 d.C.



IL VECCHIO IMPERO ROMANO E’ CONTINUATO TRAMITE LO STATO PONTIFICIO PRIMA E VATICANO POI.



UNO STATO CHE, SEPPUR TERRITORIALMENTE RIDOTTISSIMO,E’ PRESENTE ANCORA OGGI = LO STATO DELLA "CITTÀ DEL VATICANO".

Apocalisse 17:3 Egli mi trasportò in spirito nel deserto; e vidi una donna seduta sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna.



L’APPARIZIONE DEL NUOVO IMPERO ROMANO SARÀ INIZIALMENTE BENVOLUTO DAL VECCHIO MA LE DUE SOVRAPPOSIZIONI DETERMINERANNO UN CONFLITTO CHE PORTERÀ ALL'ABBATTIMENTO E ALLA DISTRUZIONE DEL VECCHIO DA PARTE DEL NUOVO:



CADRÀ COSI' LA DONNA = LA GRANDE PROSTITUTA = BABILONIA LA GRANDE = L' AMANTE DI TUTTI I RE DELLA TERRA:

Apocalisse 17:2 I re della terra hanno fornicato con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione».



Apocalisse 17:4-5 La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle. In mano aveva un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA.



Apocalisse 17:18 La donna che hai vista è la grande città che domina sui re della terra».



"BABILONIA LA GRANDE" CHE STA CAVALCANDO QUESTO VECCHIO IMPERO ROMANO FIN DAL 476 d.C CADRÀ REALIZZANDO COSI' QUANTO STA SCRITTO NELLA PROFEZIA DI APOCALISSE:

Apocalisse 17:16 Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco.



SI REALIZZERÀ COSI' PIENAMENTE IL PIANO DI DIO:

Apocalisse 17:17 Infatti Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute.



Infine ricordiamoci che:


Apocalisse 13:9-10 Se uno ha orecchi, ascolti. Se uno deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno dev'essere ucciso con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada.

Qui sta la costanza e la fede dei santi.