giovedì 19 settembre 2019

ECCO COSA VOGLIONO I SATANISTI: L’INFANTICIDIO




LA SETTA ‘TEMPIO SATANICO’ IN USA, HA INSCENATO UNA MACABRA RAPPRESENTAZIONE ANTICATTOLICA PER DIFENDERE LA CATENA DI CLINICHE ABORTISTE ‘PLANNED PARENTHOOD’ CHE E’ AL CENTRO DI UNO SCANDALO INTERNAZIONALE PER LA VENDITA DI PEZZI DI BAMBINI ABORTITI (con la complicità e il sovvenzionamento del governo Obama !) 
IL 22 AGOSTO 2015, I FAMIGERATI SATANISTI DELLA SETTA ‘SATANIC TEMPLE‘ (IN FOTO) già ‘famosi’ grazie alla loro propaganda pornografica ai matrimoni gay,considerati ‘sacramento satanista’ e grazie ad una assurda battaglia (fallita) per piazzare una statua del demonio Baphomet davanti al parlamento dell’Oklahoma HANNO ARCHITETTATO UNA GUERRIGLIA PER DENIGRARE E FERMARE LE 300 MANIFESTAZIONI PROLIFE CHE IN TUTTI GLI USA SFILAVANO PER CHIEDERE IL RITIRO DEGLI INGENTI FINANZIAMENTI DEL GOVERNO A PLANNED PARENTHOOD CIOE' PIU' DI MEZZO MILIARDO DI DOLLARI! 


Travestiti da sacerdoti cattolici e recitando preghiere, nella loro parodia –filmata e pubblicata su YouTube PUBBLICA DIMOSTRAZIONE DI ODIO ANTICRISTIANO, CON PREGHIERE CRISTIANE DEFORMATE AL CONTRARIO ….DA VOMITO! https://www.youtube.com/watch?v=0qAn36QwOlI – i satanisti hanno rovesciato diversi litri di latte su alcune donne ammanettate e inginocchiate, come a simulare la pratica del waterboarding, ma simbolicamente inflitta attraverso il frutto del seno materno. Sullo sfondo, un cartello recitava: «L’America non è una teocrazia. Basta con la maternità forzata!». Come si legge sempre sul sito della setta, il Satanic Temple intende opporsi in questo modo alla «promozione della disinformazione», cioè intendono appoggiare le cliniche abortiste come la potente catena Planned Parenthood nella convinzione che «la nostra azione è una forma di culto» dedicato all’individuo, cioè alla giustificazione dell’infanticidio e della compravendita di pezzi di bambini abortiti ….Dunque I SATANISTI NEGANO LO SCANDALO DELLE CLINICHE ABOSTISTE PLANNED PARENTHOOD,che è stato invece ampiamente documentato e smascherato da video e condannato anche dal CARDINALE ARCIVESCOVO DI BOSTON O’MALLEY ,che ha denunciato il mercato illegale di organi e tessuti di bambini abortiti. «Hanno schiavizzato i cuori e le menti di tante persone» ! Il card. O’Malley ricorda che quanti hanno vissuto il trauma dovuto all’aborto “possono trovare accoglienza, compassione ed assistenza grazie al ‘Progetto Rachele’, portato avanti dalla Chiesa cattolica”. Fondato nel 1984 nell’arcidiocesi di Milwaukee, con il tempo esso è diventato l’apostolato dei vescovi Usa per la guarigione spirituale dopo l’interruzione di gravidanza. Oggi, i “Progetti Rachele” sono attivi in più di 100 diocesi statunitensi ed in diversi Paesi del mondo. Il nome dell’iniziativa deriva dalle Sacre Scritture: “Rachele piange i suoi figli; lei rifiuta di essere consolata perché i suoi figli non sono più” (Geremia 31, 15-17). Fonte: ABORTO: ATTACCO DIRETTO ALLA VITA UMANA.

http://www.tempi.it/scandalo-planned-parenthood-omalley-abo…

«UN OLOCAUSTO INTEGRALE». Proprio il 22 agosto 2015, il giornalista britannico Milo Yiannopoulos ricordava in un duro articolo apparso sul sito di informazione Breitbart che le cifre di cui può “vantarsi” Planned Parenthood sono paragonabili a «un mezzo Olocausto», anche solo limitando il calcolo agli ultimi anni. «Utilizzando la stima prudente di 300 mila aborti ogni anno, Cecile Richards (attuale boss dell’azienda, in carica dal 2006) ha presieduto su tre milioni di aborti», scrive Yiannopoulos. Ma se si considera l’attività della società dalla sua fondazione, nel 1970, il numero degli aborti sale fino a 7 milioni: un «Olocausto integrale», continua il giornalista. E dire che Planned Parenthood rappresenta solo la fetta più grande di questa macabra torta: nel 2011 il gruppo ha effettuato appena il 30 per cento degli interventi di interruzione di gravidanza eseguiti negli Stati Uniti….

Il Satanismo ha una storia millenaria di associazione ai sacrifici umani, il che rende il suo sostegno finanziario e morale dell’aborto un logico corollario alle sue altre attività!

Geremia 19,5
Nella Sacra Bibbia IL PROFETA GEREMIA DENUNCIAVA I SACRIFICI DI BAMBINI NEONATI IN ONORE DEL DEMONE BAAL, USANZA COMUNE TRA TUTTI I POPOLI PAGANI, avvertendo i suoi lettori che il vero ed unico Dio trova un simile comportamento aberrante! IL PROFETA GEREMIA FA IN PARTICOLARE RIFERIMENTO AI FENICI E AL SACRIFICIO DI NEONATI AL DIO MOLOCH, identificato con Baal e con Satana, sotto forma di “Beelzebul” (il dio Baal), il principe dei demoni, che letteralmente significava il “Signore delle mosche” …lo stesso ‘dio’ che i satanisti adorano nelle loro ‘feste’ come quella recentemente svoltasi grazie alla propaganda della setta Tempio satanico a Detroit, in cui i satanisti hanno fatto un pubblico patto di dedica dell’anima a satana, prostrandosi nudi e baciando la statua del Baphomet, quella che volevano esporre davanti al Parlamento di Oklahoma, con atti osceni omosessuali in pubblico….
ABERRANTE: L’ORRORE SATANICO SI RIPETE …. con la connivenza dei politici come Obama e di un branco di pagliacci dementi.



TRA POCO ANCHE IN ITALIA UNPLANNED, IL FILM DOVE L'ABORTISTA DIVENTA UN'EROINA PRO LIFE

La storia vera di una ex manager della Planned Parenthood che si licenziò dopo aver visto la cruda realtà dell'aborto (VIDEO: ''accendi l'aspiratore'', la scena principale del film ''Unplanned'')



Forse il nome di Abby Johnson qui in Italia dice poco o nulla. Ma stiamo parlando di un personaggio che sta scatenando una rivoluzione nel mondo dell'industria abortiva americana. Abby Johnson, classe 1980, era direttrice della clinica della Planned Parenthood a Bryan, in Texas. Poi, nel 2009, l'impatto con la cruda realtà dell'aborto: un bambino indifeso e senza scampo che cerca di sfuggire al suo uccisore in camice bianco.
Si trattava di un aborto monitorato con ultrasuoni cosa che, riferisce Abby nel suo libro Unplanned, uscito nel 2010 e tradotto in italiano cinque anni dopo con il titolo Scartati. La mia vita con l'aborto, "permette al sanitario di vedere esattamente quello che succede all'interno dell'utero". Una tecnica inventata per diminuire le probabilità di rischio di perforazione della parete dell'utero, ma che ha anche in sé un potenziale "non previsto": quello di mostrare con chiarezza cosa sia un aborto. E lo aveva mostrato proprio ad Abby, che di aborti ne aveva già avuti due, il secondo, il più doloroso, assumendo la RU-486.
Abby raramente era entrata in sala operatoria durante un aborto e mai lo aveva fatto quando veniva utilizzata questa procedura con gli ultrasuoni, cosa che nella clinica da lei diretta accadeva rarissimamente, perché richiedeva cinque minuti in più rispetto ai dieci "canonici", rigorosamente calcolati per raggiungere l'obiettivo richiesto dalla Planned Parenthood, e cioè di arrivare a eseguire nella clinica dai 25 ai 35 aborti ogni sabato. Questione di costi di gestione.

UN BAMBINO CHE LOTTAVA CONTRO LA MORTE
Quei dieci minuti cambiarono la vita di Abby: la visione di un bambino di 13 settimane, perfettamente formato, esattamente - ricorda Abby - come la sua bimba, Grace, data alla luce tre anni prima. Aveva imparato, nell'addestramento della Planned Parenthood, che "il tessuto fetale non sente niente quando è rimosso". Lì invece c'era un bambino che lottava contro la morte, che si contorceva prima di essere "strappato, arrotolato e strizzato come uno straccio"; evidentemente non era un semplice tessuto...
Da quel giorno la vita di Abby è cambiata radicalmente, e anche quella di molte persone, inclusi molti ex-colleghi alla Planned Parenthood, che sono riusciti, grazie ad Abby, a divincolarsi dalla trappola mentale dell'aborto come pratica per la salute riproduttiva della donna e hanno deciso di smettere di lavorare per la morte. La realtà descritta da Abby nel suo libro è eloquente. Negli otto anni in cui lei ha lavorato alla clinica, è stata l'unica ad avere figli, lottando ogni giorno per respingere le pressioni che gli venivano fatte per interrompere la gravidanza; l'unica ad avere un figlio, ma non l'unica a essere rimasta incinta: la clinica offre gratuitamente l'aborto alle sue dipendenti "incidentate"... Questo come donna. E, come direttrice, il fatto di dover rispondere alla logica del mercato: cercare di aumentare il più possibile il numero degli aborti effettuati in clinica, fino a sponsorizzarne circa 22.000 nei suoi otto anni di lavoro.

QUESTIONE DI QUALCHE MINUTO
Anche la vita di Ashley Bratcher è cambiata. Ashley è attrice e la Provvidenza ha voluto che fosse lei a interpretare il ruolo di Abby nel film Unplanned, ispirato all'omonimo libro, che uscirà quest'anno in primavera negli Stati Uniti. La lettura del libro la colpì profondamente; ma non è "solo" questo il punto. Ashley, che era già partita per l'Oklahoma per le registrazioni, venne contattata dalla madre, con la quale non aveva un ottimo rapporto. Ashley, che era dovuta partire in fretta e furia, e non aveva detto nulla alla madre, decise di raccontarle la sua nuova avventura. Al termine del racconto della storia di Abby, Ashley sentì la madre piangere in modo incontrollato, fino a raccontarle che all'età di 16 anni aveva deciso di abortire. Quando, tre anni più tardi, scoprì di essere incinta di Ashley, decise nuovamente di abortire, ma, mentre era già pronta sul lettino della clinica, sentì dentro di sé che non avrebbe mai più fatto una cosa simile; scese dal lettino e scelse così la vita di Ashley. Questione di qualche minuto, di una scelta fatta nel solco dell'errore passato, e Ashley non sarebbe stata. E invece la vita di Ashley è andata avanti per incrociarsi con quella di Abby; sono divenute due importanti pedine del grande movimento pro-life americano e stanno mettendo in crisi il sistema abortivo della Planned Parenthood. [...]



A Bibbiano ORRORI sui bambini e cultura anti-famiglia- L’ASSISTENTE SOCIALE LGBT TOGLIE I FIGLI PER DARLI A ‘COPPIE ARCOBALENO’







Lo scandalo di Bibbiano non è solo un caso di abusi e illegalità, è un crimine contro l’umanità, l’orrore di un’ideologia che vuole la famiglia naturale semplice sovrastruttura eliminabile per folli sperimentazioni psico-sociali. È la famiglia la grande nemica della maxi inchiesta “Angeli e demoni” con la quale la procura di Reggio Emilia ha spiccato 6 ordini di arresto e posto sotto indagine 17 persone: IN FOTO l’assistente sociale Federica Anghinolfi, anche lei agli arresti, esponente di spicco del mondo LGBT, coinvolta in prima linea nel togliere figli alle famiglie vere per darli in affido ad amiche lesbiche…Sono tutti accusati di reati pesantissimi che vanno dai maltrattamenti alle lesioni fino a reati amministrativi come abuso d’ufficio assistenti sociali, psicologi e medici tutti gravitanti attorno al centro LA CURA di Bibbiano (RE), una delle strutture considerate più all’avanguardia della Regione Emilia Romagna nella gestione degli affidi familiari su bambini vittime di abusi o tolti alla famiglia d’origine per le più svariate criticità. Anche il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti è finito ai domiciliari per quello che il sistema mediatico ha già ribattezzato come un pesante macigno sul sistema del welfare “rosso” un tempo fiore all’occhiello della Regione.
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Tra le carte della corposa ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi figura un sistema in cui i servizi sociali, insieme a una Onlus di Moncalieri, la Hansel & Gretel, cercavano di dimostrare nei procedimenti giudiziari che i minori erano stati oggetto di violenze da parte dei genitori e per farlo si era disposti anche a utilizzare strumenti di tortura come una macchinetta a impulsi chiamata dagli psicologi “la macchina dei ricordi”. Violenze che però non hanno mai avuto alcun riscontro fattuale.

I minori, quasi tutti provenienti da contesti familiari critici, erano sostanzialmente indotti con metodi illegali ad ammettere casi di violenze in famiglia per poi giustificare gli affidi a persone vicine ai dirigenti dei servizi sociali.

Non permettiamo che cali il silenzio su questa mostruosa storia.



TOGLIERE BAMBINI A MAMMA E PAPÀ

Dopo il caso dei bambini della Val D’Enza a Bibbiano, sottratti ai genitori, interviene il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca:



“Oggi esiste una cultura molto invadente che vede nella famiglia (padre, madre e figli) un luogo potenzialmente oppressivo e perciò da colpire. Per ‘salvare’ un bambino occorre fare di tutto per ‘salvare’ la sua famiglia. Essa è la custode di diritti e doveri primari che nessuno stato può ‘normalmente’ avocare a sé. Indebolendo la famiglia si indeboliscono tutte le forme di aggregazione sociale in un paese. LA CULTURA LGBT partecipa di questo attacco alla famiglia, che vede come una contraddizione ai diritti dei singoli. Una famiglia vera invece custodisce i diritti di tutti e i doveri di tutti qualunque siano gli orientamenti religiosi, culturali e sessuali dei propri figli”.


Il giudice ha scritto nero su bianco a pagina 253 della sua ordinanza: «Costruire un’avversione psicologica dei minori per la famiglia di origine». Togliere bambini a mamma e papà con una facilità estrema, a volte sulla base solo di sospetti e fare di loro ciò che un ente superiore, lo Stato, decide. Per capire l’inchiesta di Reggio Emilia, bisogna accettare di scendere nei bassifondi di questo folle pregiudizio che porta a cosificare il bambino facendolo un oggetto di interessi superiori. Un pregiudizio, quello antifamilista, che investe il ruolo dei genitori, soprattutto maschi, da colpire con ogni mezzo e con ogni scusa, umiliando la loro libertà e amplificando le criticità che ogni famiglia presenta, ma che non sempre deve per forza essere indice di patologia.
I punti focali di questo pregiudizio, che proietta alla lunga l’ingombrante e inquietante immagine di uno Stato, qui rappresentato dai servizi sociali di un Comune, che si prende i bambini, li fagocita in un sistema perverso di dominio e di controllo, è rappresentato dai metodi della Onlus Hansel & Gretel, i cui psicologi «gli assistenti sociali erano convinti che fossero i migliori cui rivolgersi per ottenere il risultato da loro agognato dell’emersione, a tutela dei minori, del ricordo dell’abuso della cui sussistenza erano fermamente convinti». Peccato però che a fronte di questo sforzo non ci fossero abusi da far emergere.

FEDERICA ANGHINOLFI, L’ASSISTENTE SOCIALE LGBT ANTIFAMIGLIA ARRESTATA PER GLI ORRORI DI BIBBIANO, E’ ANCHE PROIMMIGRAZIONE INCONTROLLATA: la bacheca “social” della Anghinolfi è quella di un elettore medio del Pd: “buongiornissimi” arcobaleno con frasi inneggianti all’eguaglianza tra i popoli e foto profilo con ESALTAZIONE di Carola Rackete, comandante della Seawatch che ha violato le leggi italiane. 



La dirigente del servizio di affidi di Bibbiano è finita agli arresti domiciliari, Federica Anghinolfi, perché sussistono i requisiti di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Il giudice stesso conferma di ritenerla «il deus ex machina della gestione dei presunti abusi». Lei che si dimostra avversa al contesto famigliare in virtù – dice il giudice – anche delle sue «profonde convinzioni e condizioni personali a sostenere con erinnica perseveranza la causa dell’abuso da dimostrarsi ad ogni costo». Da che cosa deriva questa testardaggine? Ad esempio dalla sua carenza di equilibrio nel definire le figure maschili in famiglia dei «predatori maschi» e perché lo stesso fondatore della Hansel & Gretel, anch’egli finito ai domiciliari è stato in passato il suo terapeuta. 
La donna infatti – e leggendo le carte questo emerge chiaramente – appartiene per ragioni ideologiche ad un contesto che punta alla demolizione della famiglia come è appunto l'universo lgbt.





LA STORIA DI SILVIA
È lo stesso giudice a rimarcarlo quando dà conto di uno dei sei casi passati al vaglio degli inquirenti. Quello di Silvia (nome di fantasia), una bambina di 11 anni con crisi epilettiche data in affidamento ad una coppia di donne omosessuali unite civilmente da un anno. Due donne – una delle quale legata sentimentalmente in passato alla dirigente dei servizi sociali Anghinolfi – che prendono una bambina su cui ci sono dei sospetti mai dimostrati di abuso o maltrattamenti. Ebbene: alla fine è Silvia che viene maltrattata dalle donne, una delle quali presenta squilibri mentali evidenti. 
«La bambina viene fatta oggetto di vessazioni psicologiche del tutto gratuite e nemmeno correlate a comportamenti indisciplinati della stessa, ma esclusivamente condizionati dall’esigenza di denigrare i genitori naturali ovvero dall’utilizzo della piccola come bersaglio di sfoghi o di rabbia dell’una o dell’altra affidataria». Insomma: la bambina viene allontanata dai genitori sulla base di presunti indizi di abusi, viene data in affido a una coppia di donne omosessuali, legate alla dirigente dei servizi, e viene – stavolta davvero – maltrattata dagli affidatari e fatta oggetto di utilizzo di elettrodi durante le seduta con la psicologa del centro Hansel & Gretel affinché riacquisti la memoria sugli abusi. Abusi di cui non ci sarà mai traccia né prova.
Viene inoltre rimarcato che le donne affidatarie hanno in comune con la dirigente del servizio «gli incentivi all’affidamento di bambini a coppie omosessuali nell’ambito del noto movimento Lgbt». In poche parole: le protagoniste di questa storia sono attiviste del movimento Lgbt che si battono per l’adozione – e l’affido – dei bambini alle coppie omosessuali. Un tema di stretta attualità e che è oggetto di vibrate critiche da parte del mondo psicologico e pedagogico. Ebbene: a Bibbiano e senza tanti problemi questo avveniva con il consenso del Comune. E, come abbiamo visto, avveniva con questi risultati. Un elemento in più per rimarcare che un minore non può crescere in un contesto famigliare con due omosessuali.
«Le due donne – scrive – attivissime nel campo della tutela dei diritti della comunità lesbica hanno condizionato la minore nell’imporre di non portare capelli sciolti ispirate ovviamente dal proprio orientamento sessuale». 
D’altra parte la Anghinolfi della sua attività di militante Lgbt, anche in chiave di affido familiare, non faceva mistero. Internet conserva ancora diversi suoi interventi pubblici (convegni, interviste, manifestazioni) proprio a favore della genitorialità gay. Il punto è perché un Comune si fidi a tal punto di una donna così militante da affidarle un servizio così centrale e delicato ed è su questo che il Pd è chiamato a dare risposte, vista la fiducia concessa a paladini di cause, la genitorialità gay, che è bene tenere lontano dai bambini. 
Lo Stato onnipotente che prende i figli fragili o impotenti per farne cosa sua. Abbiamo visto questa ideologia totalitaria all’opera su altri casi legati all’educazione sessuale a scuola o alla precocità sessuale in ambito infantile. Ma anche con i tanti casi di bambini disabili – vedi Alfie Evans o Charlie Gard – in cui doveva prevalere il loro best interest che non ha coinciso con il restare in vita. L’inchiesta di Bibbiano apre uno squarcio inquietante anche su un altro modo di appropriarsi dell’infanzia. Col timbro dei servizi sociali e del “mitologico” welfare targato Emilia rossa.Tutti i gruppi politici in commissione Giustizia del Senato hanno votato a favore della procedura semplificata e più veloce per l’iter che porterà alla Commissione d’inchiesta sulle case famiglia, chiesta dal presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari, in accordo con Matteo Salvini, ministro dell’Interno, e Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia.

La procedura “deliberante”

L’obiettivo, ha spiegato Ostellari, “è quello di far luce su tutti i casi sospetti e garantire la massima trasparenza, protezione dei minori e controlli mirati”. La procedura “deliberante” è la procedura con cui le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali – che si sono riunite al Senato per l’avvio dell’esame del testo – potranno chiudere l’iter già in commissione, senza passare dall’Aula, semplificando e riducendo così i tempi. “Benissimo la procedura accelerata per la nostra proposta di istituzione di una commissione d’inchiesta sulle case famiglia”, ha commentato il ministro Fontana. “L’unanimità ottenuta dalla proposta Lega conferma che di fronte a temi come la protezione minori non ci devono essere divisioni e conflitti. Avanti decisi e uniti con l’operazione trasparenza e per dare le massime garanzie di protezione e tutela a minori e famiglie”.



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The English version of my thriller Omega Project is ready. You can buy it on the Lulu button alongside. Thanks to my foreign readers!


OMEGA PROJECT


OMEGA PROJECT

The plot is at "high tension", the pages will transport the reader into a surreal atmosphere, but also draws many cues from the reality of the news that we learn every day. From the first pages, the novel transmits to those who read it the impression that there is a red thread that connects all the characters between them in a great "drawing" drawn by an invisible but wise hand. Paride, Miriam, Father Miguel and a dark and diabolical plan to subject humanity and the planet to a dark power, which has something else in mind when its followers take part in the ritual sacrifices of innocent souls. Enjoy your reading and have a good trip ...


“Il marxismo si è insinuato nella mentalità di tanti uomini di Chiesa così da indurli a modificare la dottrina della Chiesa”

ASCOLTATE ANCHE COSA HA DETTO IL "COMPAGNO" BERGOGLIO....



In questi ultimi giorni sono accaduti alcuni fatti che sono degni di attenzione. Ci riferiamo all’iniziativa di fedeli di incontrarsi a Roma nei pressi di San Pietro per una preghiera pubblica per la Chiesa o all’intervista concessa da Papa Francesco sul volo di ritorno dal viaggio in Africa. Ho voluto approfondire questi temi con mons. Nicola Bux in questa intervista che propongo ai lettori del blog.

Bux è teologo, già consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione delle cause dei Santi sotto i papati di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, consultore della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti e consultore dell’Ufficio delle celebrazinoi liturgichedel sommo pontefice. E’ stato anche docente a Gerusalemme, Roma e Bari.



Mons. Nicola Bux



Sabino Paciolla: Mons. Nicola Bux, abbiamo appreso di una iniziativa di fedeli che hanno deciso di incontrarsi a Roma il 5 ottobre prossimo nelle vicinanze di Piazza San Pietro per recitare, cito alla lettera, una “preghiera pubblica per la Chiesa. E’ un gesto forte che risponde ad un sentire ormai comune: la Chiesa sta vivendo la sua Passione”. 

Perché secondo lei i fedeli hanno sentito l’esigenza di un gesto pubblico, senza bandiere, senza insegne e, soprattutto, perché si parla della Chiesa che sta vivendo la “sua Passione”?

Mons. Nicola Bux: Benedetto XVI non nascose che la Chiesa sta attraversando la crisi della fede: in che senso? È presa dal dilemma, tra la fede in Dio e quella nella praxis. Il filosofo polacco Stanislaw Grygiel ha osservato: “Alcuni teologi e pastori, accecati dall’efficacia delle scienze, trattano la teologia e la filosofia come se anch’esse fossero scienze. Sottomettono alla praxis pastorale il Logos, cercando furtivamente almeno di modificarlo, il che finisce con il trattarlo come se la Persona di Cristo fosse una delle opinioni e ipotesi che ieri erano in vigore, oggi invece non più.” E’ conseguenza della penetrazione nella Chiesa del principio marxista – “la praxis precede la verità e decide di essa” – che ha fatto da fondamento per i ragionamenti di tanti professori in America Latina. Si tratta di un “errore metafisico e antropologico” di cui non si sono accorti tanti studenti, sebbene conoscessero gli effetti nei paesi a regime comunista. Grygiel ne parlò con Karol Woityla che commentò: “Lo pagheranno caro, e noi purtroppo pagheremo con loro”. Queste parole si sono avverate. “Il marxismo si è insinuato nella mentalità degli intellettuali occidentali e di tanti uomini di Chiesa così da indurli nella loro prassi a modificare la dottrina della Chiesa, cioè la Persona di Cristo. La confusione che ne consegue costituisce il più grande pericolo per la Chiesa” (cfr K.Wojtyla, Segno di contraddizione, Esercizi spirituali a Paolo VI, 1976). In sintesi, è questa la ragione profonda dell’autoconvocazione di fedeli laici e anche di chierici a Roma, davanti a S. Pietro, il 5 ottobre prossimo. Bisogna supplicare il Signore affinché non faccia andare avanti l’autodemolizione della Chiesa cattolica.



Sabino Paciolla: Uno degli organizzatori scrive che è una “Passione protratta, che non data dal 2013, ma da ben prima, come dichiarato più volte dallo stesso Benedetto XVI. (…) Eppure Benedetto fungeva in qualche modo da diga (forse lo fa, in qualche maniera, ancora oggi): dopo le sue dimissioni, però, è arrivato il diluvio.”

Mons. Bux, secondo lei, di quale “diluvio” si tratterebbe?

Mons. Nicola Bux: Il diluvio del relativismo dottrinale e morale. Cosa dobbiamo fare? Proclamare sempre la verità, perché “La verità vi farà liberi”. Se non sei in grado, non devi mentire, che non significa tacere vilmente. Anche il silenzio è una testimonianza alla verità. Però, tacere quando si deve parlare e altrettanto vile menzogna, come lo è parlare quando si deve tacere (cfr Gregorio Magno, Omelie sui vangeli 17,3; PL 76 1139). Giovanni Paolo II non adoperava mai parole di compromesso quando difendeva la verità della persona. Dunque, l’errore a cui stiamo assistendo nella Chiesa, permette di staccare l’uomo dalla verità e incatenarlo alla praxis, la quale decide come l’uomo e le cose debbano essere. Ogni praxis che produce la verità si riduce alla politica. Nei documenti di papa Francesco si insiste sul cambio di paradigma. Che vuol dire? La verità è una relazione, non è il criterio della relazione, è dunque – in senso pieno – relativa; così, l’ottica prevalente è politica: si tratti di questioni politiche o ecclesiastiche, del Venezuela, dell’Ucraina o della Cina.

Dunque, non dovremmo mai opporre la fede alla ragione, né recidere il legame tra la dottrina e la vita. La pastorale non può essere in nessun caso sganciata dalla dogmatica. “Richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo” (Lumen Fidei, 25). Impariamo da san Tommaso, che possedette al massimo grado il coraggio della verità (cfr Fides et ratio 57-59).



Sabino Paciolla: Molti osservatori ritengono che questo “diluvio” sia dovuto ad una mancanza di chiarezza, alcuni parlano di una certa ambiguità, con un conseguente profluvio di confusione che suscita notevoli critiche provenienti soprattutto dal mondo anglosassone ma non solo. Arrivano anche, ad esempio, da alcuni alti e autorevoli prelati tedeschi come il card. Mueller o il card. Brandmueller. Lo stesso Jason Drew Horowitz, vaticanista del New York Times, nella conferenza stampa di ritorno dal viaggio in Africa di Papa Francesco, nel porgli la sua domanda ha parlato addirittura di “complotto contro di lei” da parte “di un settore della Chiesa americana”. Papa Francesco però, nel rispondergli, ha detto che per lui “Fare una critica senza voler sentire la risposta e senza fare il dialogo è non voler bene alla Chiesa”. Ma molti hanno osservato che proprio ad una “critica” molto rispettosa come i Dubia posti dai quattro cardinali al Papa non è mai arrivata una risposta. Cosa ne pensa della questione “dialogo” nella Chiesa odierna?

Mons. Nicola Bux: Non pochi hanno osservato ciò. Altri hanno evidenziato commissariamenti di Congregazioni religiose e ribaltamenti di Istituti teologici e accademici, tanto che alcune autorevoli personalità hanno parlato di “atti arbitrari delle autorità ecclesiastiche” e di un “abuso della libertà accademica”. Invece di favorire l’unità nel rispetto della pluralità dei carismi, si impone una linea di subalternità al pensiero modernista, ora al potere nelle strutture ecclesiastiche. Questo trasforma la Chiesa in un partito e non la fa vivere come corpo nella diversità delle sue membra, o come popolo nella varietà delle sensibilità spirituali e teologiche. Giovanni Paolo II – annota Grygiel – non ha mai fatto la politica: “Per lui essere sacerdote, vescovo e poi Pietro, significava incatenare ogni giorno la propria persona e quelle affidate al suo lavoro alla verità dell’uomo rivelata nella Persona di Cristo.” In tal modo “egli è stato uno dei più grandi politici cui sia stata data la capacità di cambiare il mondo”. Perché, “la verità antica e sempre nuova” è “che a dividere gli uomini non è la verità ma la menzogna […] Il timor Dei lo teneva al riparo dall’aggiungere (alla Parola del Maestro), qualcosa di sé. Cristo è da adorare non da modificare. Giovanni Paolo II non adeguava Cristo al mondo”. Le persone e le comunità – le famiglie, le nazioni e la Chiesa – “non sono da riformare. Queste realtà o rinascono o muoiono. Rinascono ritornando al Principio con cui Dio crea l’universo e l’uomo nella Parola che è suo Figlio”. Questo avviene con la conversione a questo primordiale atto di amore. Solo così si riapre il dialogo – parola altrimenti abusata, che porta a credere nella diplomazia, non nella fede, basato sulla compiacenza, sui compromessi e sulla doppiezza – il dialogo fra Cristo e il cuore dell’uomo, annichilito ma non distrutto. Questo avvia il processo della fede, intesa come immedesimazione nella presenza del Signore, sequela di Lui, esperienza viva del cambiamento dell’intelligenza e del cuore. Questa è la missione fondamentale della Chiesa – ha scritto Giovanni Paolo II – la sua identità profonda: “di tutte le epoche e, in modo particolare, della nostra, è di dirigere lo sguardo dell’uomo, di indirizzare la coscienza e l’esperienza di tutta l’umanità verso il mistero di Cristo, di aiutare tutti gli uomini ad avere familiarità con la profondità della redenzione, che avviene in Cristo Gesù” (Redemptoris Missio, 10). Altrimenti la Chiesa, come un mero organismo umano, si riduce ad una azienda burocratica, e non attualizza la santificazione del mondo.



Sabino Paciolla: Sempre il vaticanista Horowitz, nel porre la sua domanda ha chiesto a Papa Francesco: “Lei ha paura di uno scisma nella Chiesa americana? E se sì, c’è qualcosa che lei potrebbe fare – un dialogo – per evitarlo?”. Il pontefice ha risposto: “Io non ho paura degli scismi, prego perché non ce ne siano”. Molti però si sono chiesti se un pontefice possa “non aver paura” della sola ipotesi di uno scisma, cioè di uno degli eventi più traumatici della vita della Chiesa. Lei cosa ne pensa?

Mons. Nicola Bux: La Chiesa ha ricevuto dal Signore il mandato di evangelizzare tutte le genti: il vangelo è costituito dal deposito della fede e della verità rivelata, da custodire, approfondire ed esporre fedelmente. La Chiesa ha ricevuto pure dal Signore il compito di annunciare sempre e dovunque i principi morali anche circa l’ordine sociale, e il giudizio su qualsiasi realtà umana, perché lo esigono i diritti fondamentali della persona umana e ancor più la salvezza delle anime. Il Romano Pontefice o i Vescovi evangelizzano anche mediante costituzioni e decreti, con i quali devono esporre la dottrina e proscrivere gli errori (cfr CJC 754, cioè Codice di Diritto Canonico) – questo oggi non si fa ed è male – così tutti i membri della Chiesa, pastori e fedeli, non vengono aiutati – cosa a cui sono tenuti – ad evitare qualsiasi dottrina contraria all’unico deposito della fede. Infatti, il deposito della fede racchiude le verità divinamente rivelate, proposte sia dal magistero solenne della Chiesa – definizioni dogmatiche e concili – sia da quello ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del sacro magistero.

Non può esistere quindi un magistero vivente del papa e dei vescovi che sia in contrasto con quello dei papi e dei vescovi predecessori; né un insegnamento di vescovi di una regione ecclesiastica che contraddica quello di altri in altre regioni (cfr CJC 750). Ciò premesso, i fedeli devono prestare alla dottrina non ancora definita circa la fede e i costumi, non un assenso di fede, ma un religioso assenso dell’intelletto e della volontà. Altrimenti si produce lo scisma, termine greco che sta a indicare la lacerazione del corpo ecclesiale di Gesù Cristo: è un delitto, un gravissimo peccato. Lo scisma è propriamente il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti (cfr CJC 751), presupponendo che il papa abbia esercitato il primato petrino di confermare nella fede e di evangelizzare le verità di Gesù Cristo.

Quando accade lo scisma? Quando i pastori o i fedeli hanno lasciato diffondere, o qualcuno di essi ha diffuso, l’eresia – termine greco che indica la scelta o l’assolutizzazione di una verità o di un suo aspetto, in contrasto con altre – che si deve credere per fede divina e cattolica, oppure il dubbio ostinato su di essa. Ma può accadere anche l’apostasia, altro termine greco che indica l’allontanamento e il ripudio totale della fede cristiana. Scisma, eresia, apostasia, termini greci perché documentano quanto avvenuto alle origini del cristianesimo nel mondo greco-romano. Ai Padri tremavano le vene ai polsi, al solo pensiero che si producesse uno scisma.

Come può un pastore non avere paura? Va ricordato quanto afferma Giovanni Paolo II: “L’unità della Chiesa è ferita non solo dai cristiani che rifiutano o stravolgono le verità della fede, ma anche da quelli che misconoscono gli obblighi morali a cui li chiama il Vangelo” (Veritatis Splendor 26). Sebbene il papa possieda la plenitudo potestatis, neppure lui può dispensare dai comandamenti divini. Non possono esistere cose come un omicidio legittimo, un santo adulterio, un furto consentito o una pia menzogna. Nemmeno una intenzione buona è in grado di tirar fuori un’opera buona da un’azione cattiva. Qualcosa di cattivo non può diventare buono grazie ad una buona intenzione o a dei buoni mezzi.


Tra vendita di cuoricini battenti, crani integri e complicità di alto livello

La Planned Parenthood Action Fund ("Fondo di azione per la genitorialità pianificata") è un'organizzazione legata a Planned Parenthood che si batte negli Stati Uniti in favore della legislazione abortista, dell'educazione sessuale, dell'accesso a certi servizi medici anche contrastando la libertà all'obiezione di coscienza. Insomma, un'organizzazione diabolicamente criminale.... 

L’ombra del Governo Obama sul processo contro i giornalisti che hanno smascherato il mercato di feti della Planned Parenthood. E il giudice ordina il silenzio stampa agli avvocati difensori. Ecco il riassunto degli ultimi giorni.




David Daleiden


di Annarosa Rossetto

Giovedì scorso, nel corso dell’udienza preliminare del processo a David Daleiden e Sandra Merritt del Center for Medical Progress (CMP), accusati di 15 episodi di registrazione illegale di informazioni riservate in relazione ai video sotto copertura pubblicati nel 2015 dopo un’indagine segreta di tre anni sull’acquisto e la vendita di parti del corpo di bambini abortiti, l’amministratore delegato di StemExpress ha ammesso in tribunale giovedì scorso che la sua azienda biotecnologica fornisce cuori fetali battenti e teste di feto intatte a ricercatori medici e che la testa dei bambini poteva essere procurata attaccata al corpo “staccata”. I video hanno rivelato che la StemExpress era il punto di riferimento in California della Planned Parenthood per questo traffico.

Questa è un’ammissione particolarmente raccapricciante che fa sorgere la domanda su come siano riusciti ad ottenere questi piccoli esseri umani completamente intatti, chiede Peter Breen della Thomas More Society, che rappresenta Daleiden all’udienza. “I bambini potrebbero essere nati vivi e gli organi esser stati loro tolti dopo, oppure trattarsi di vittime di aborti illegali a nascita parziale”, ha detto a LifeSiteNews. “Entrambi sono atti raccapriccianti e violenti”.

La Corte ha anche visto i video dell’incontro tra la CEO di StemExpress, identificata come “Doe 12”, e Daleiden e Merritt, che si erano presentati come proprietari di un’azienda biotecnologica nel maggio del 2015.

“Doe 12” nel video dice che c’è una grande richiesta di “tessuto fetale grezzo” e che il tessuto neurale o cerebrale, “dannatamente fragile”, è meglio venga spedito nella “teca cranica integra”, ovvero mantenuto all’interno della testa. Alla richiesta di Daleiden: “Assicuratevi solo che gli occhi siano chiusi.” “Doe 12” risponde ridendo.

“Doe 12” nella sua testimonianza in tribunale è stata molto meno disinvolta, ha osservato l’avv. Breen.

“I testimoni erano molto più diretti quando parlavano con David e Susan di quanto non lo siano davanti alla Corte”, ha proseguito. “Attraverso il raffronto tra la loro testimonianza e i video mostrati alla Corte, siamo stati in grado di dimostrare che i testimoni non stanno sempre dicendo la verità”.

Secondo Breen la StemExpress era menzionata in alcuni studi dell’Università di Stanford in cui è stata utilizzata la perfusione di Langendorff, una tecnica che “richiede un cuore pulsante”. “La StemExpress fornisce cuori fetali a Stanford?” ha chiesto a “Doe 12” e la CEO della ditta biotecnologica con riluttanza lo ha dovuto ammettere. Ha anche ammesso che le foto pubblicate dal CMP sono accurate e che a volte il cranio intatto dei bambini è attaccato al corpo e talvolta non lo è.


L’accordo di riservatezza



Un altro punto chiave del processo è la questione della riservatezza dei colloqui. “Doe 12” ha testimoniato che la sua azienda richiede alle parti di firmare un accordo di riservatezza o di non divulgazione (NDA) prima di discutere di affari ma, mentre l’incontro con Daleiden e Merritt è stato a fine maggio, la NDA è stata firmata a fine giugno, secondo una e-mail prodotta dalla difesa in tribunale, e “Doe 12” non è stata in grado di provare che il modulo fosse stato inviato prima dell’incontro avvenuto in un ristorante.

“La legge è chiara: se c’è una ragionevole aspettativa che la conversazione possa essere ascoltata da estranei, allora non è considerata come una conversazione confidenziale”, ha detto l’avvocato difensore dei giornalisti.

“La nostra tesi è che, se si è seduti in un ristorante con camerieri che vanno e vengono, si può essere ascoltati da estranei e questa è una chiara eccezione alla legge.”


La consapevolezza delle donne



Anche la consapevolezza delle donne delle procedure abortive compatibili con lo smembramento dei corpicini dei feti non è chiara.

L’ex tecnico StemExpress Holly O’Donnell, che compare in due video molto crudi sul processo di selezione degli arti di bambini abortiti, ha fornito agli avvocati dei giornalisti il modulo di consenso della Planned Parenthood.

Il modulo afferma che non ci saranno cambiamenti nella procedura di aborto in ragione della decisione di donare sangue o tessuto fetale.

“Doe 12” ha cercato di negare di conoscere questo modulo ma, ancora una volta, i video l’hanno smentita dimostrando la sua completa consapevolezza: “Non ha voluto ammettere che alle pazienti non veniva detto che le loro procedure abortive avrebbero potuto essere cambiate, ma sappiamo che è così”, ha detto Breen a LifeSiteNews in riferimento al fatto che questo cambiamento di procedura era ciò che serviva per procurare feti interi di cui poter vendere parti “fresche”.


Entra in campo il Governo Obama



In una successiva udienza l’agente speciale Brian Cardwell Martedì ha dichiarato che l’inchiesta ha avuto il via perché il Procuratore Generale degli Stati Uniti (ovvero il Capo del Dipartimento della Giustizia) del Governo Obama Loretta Lynch aveva inviato una lettera al Procuratore Generale della California Kamala Harris chiedendo esplicitamente che i due giornalisti fossero indagati.

“Abbiamo sempre detto che si trattava di un processo politico, ma che sia stato voluto proprio da Loretta Lynch è un nuovo fattore davvero enorme” ha commentato uno degli avvocati che rappresentano Daleiden.

L’agente Cardwell ha anche testimoniato che Beth Parker, responsabile dell’ufficio legale della Planned Parenthood in California, ha esortato gli agenti del Dipartimento di Giustizia a sequestrare i documenti e le apparecchiature di registrazione di Daleiden.

Cardwell aveva già menzionato la lettera della Lynch quando il vice procuratore generale Johnette Jauron gli aveva chiesto dell’inizio delle indagini penali sull’operazione sotto copertura di Daleiden e Merritt ma la difesa non ne aveva ricevuto copia dal procuratore generale e quindi, all’epoca, aveva pensato ad un errore dell’agente.

L’accusa penale a Daleiden “è una grave violazione del Primo Emendamento“, sostiene Ferreira perché Daleiden “ha il diritto di proteggere il suo lavoro ai sensi del Primo emendamento e di non ricevere false accuse per intercettazioni illegali presentate dal procuratore generale … per volere di Planned Parenthood!”


Ordinato il bavaglio sul processo



A seguito di questa drammatica testimonianza che chiama direttamente in causa l’Amministrazione Obama e, soprattutto, della conferma che la PP vendeva cuori battenti di feti oltre che crani completi, il 10 settembre il Procuratore Generale della California ha chiesto un ordine di silenzio stampa nei confronti degli avvocati di David Daleiden e Sandra Merritt.

La mozione cita l’articolo di LifeSiteNews sulla testimonianza di “Doe 12” e chiede al giudice Christopher Hite, che presiede l’udienza, di “ordinare agli imputati di non fare in alcun modo riferimento alle vittime (delle intercettaziono, n.d.t.) o ad argomenti che possano essere usati per identificare loro o il loro modo di guadagnarsi la vita. Chiediamo un ordine per proteggere la sicurezza dei testimoni”. Si chiede anche che il tribunale “eserciti la propria discrezionalità per limitare le dichiarazioni che le parti possono rendere pubbliche in merito alla testimonianza del testimone fino a dopo la conclusione dell’udienza preliminare”.

Il giudice Hite aveva ordinato in precedenza che i nomi dei 14 accusatori di Daleiden e Merritt fossero secretati ma aveva affermato che tutte le testimonianze ascoltate in tribunale potevano essere pubblicate.

Gli avvocati del Centro Thomas Moore che difendono pro bono i due giornalisti prolife vogliono contrastare il provvedimento davanti al giudice: “Pensiamo che sia scandaloso. È un’incredibile violazione del Primo Emendamento, del diritto delle persone a sapere, del diritto a un processo pubblico”.

“Planned Parenthood e la National Abortion Federation cercano di bloccare chiunque sia a conoscenza del loro piano di vendita di parti e organi fetali a scopo di lucro che coinvolge bambini nati vivi, modificando le tecniche di aborto senza dire alle donne cosa sta per essere fatto loro, cose terribili fatte per soldi e non certo per il miglior interesse delle pazienti”, ha detto.

“E naturalmente, a noi che siamo Pro-Life, sembra che questi poveri bambini siano stati presi e trattati come fossero bestiame da fare a pezzi e spedire”, ha detto. “È una cosa disgustosa e quindi stiamo combattendo duramente per farla conoscere a tutto il mondo e lo stiamo facendo in modo legale e appropriato.” ha concluso.

LITURGIA DEL GIORNO

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Messa del Giorno
GIOVEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Verde

Antifona

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (Cfr. Sir 36,15-16)


Colletta

O Dio, che hai creato e governi l’universo,
fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…


Prima LetturaVigila su te stesso e sul tuo insegnamento: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
1Tm 4,12-16

Figlio mio, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza.

In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri.

Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

Parola di Dio


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 110 (111)R. Grandi sono le opere del Signore.

Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. R.

Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome. R.

Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre. R.


Acclamazione al Vangelo

Alleluia, allleluia.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore. (Mt 11,28)

Alleluia.


VangeloSono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,36-50

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.

Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».

E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».

Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Parola del Signore


Sulle offerte

Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione

Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 35,8)

Oppure:

Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il sangue di Cristo;
e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (Cfr. 1Cor 10,16)


Dopo la comunione

La potenza di questo sacramento, o Padre,
ci pervada corpo e anima,
perché non prevalga in noi il nostro sentimento,
ma l’azione del tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.