In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s’erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
Quando il popolo fu rientrato nell’accampamento, gli anziani d’Israele si chiesero: «Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l’arca dell’alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici».
Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l’arca dell’alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c’erano con l’arca dell’alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l’arca dell’alleanza del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell’accampamento!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l’Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!».
Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d’Israele caddero trentamila fanti. In più l’arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso:
Gesù, guarisci.
Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:
Per gli stranieri e i nomadi che dimorano tra noi.
Per i drogati e i loro genitori.
Dio, Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
esaudisci la nostra fiduciosa preghiera
e santifica tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Presso di te, Signore, è la sorgente della vita,
nella tua luce noi vedremo la luce. (Sal 36,10)
Oppure:
“Io sono venuto perché abbiano la vita,
e l’abbiano in abbondanza”, dice il Signore. (Gv 10,10)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, che ci hai nutriti alla tua mensa,
donaci di esprimere in un fedele servizio
la forza rinnovatrice di questi santi misteri.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Gesù è mosso a compassione. È uno degli enigmi della vita di Gesù: egli ha la capacità di guarire tutti i malati, eppure ne guarisce soltanto alcuni, ora qua ora là. Chiediamo a Dio di chiarirci la risposta a questa domanda: perché Gesù non li guarisce tutti? Forse non vuole che noi ci aspettiamo che faccia dei miracoli per liberare gli uomini da tutte le loro sofferenze: egli non vuole compiere quello che è invece nostro dovere. La lebbra è diffusa ancor oggi in molti luoghi, ma essa è una malattia che si può guarire: dipende da noi usare tutte le tecniche, tutta la nostra intelligenza, tutte le nostre risorse umane perché possa esserci guarigione. Qualche volta, prima del pasto, si dice: “Da’ del pane a chi non ne ha”. Il Signore non può fare tutto al nostro posto, ma è sempre con noi affinché abbiamo la forza instancabile di servire quelli che soffrono.
SE NON CI PENSANO GLI ADULTI E I GENITORI A DIFENDERE I BAMBINI MA CHI DOVREBBE FARLO?....NON PRENDETE PER "NORMALE" TUTTO QUELLO CHE FANNO PASSARE COME TALE. IL GENDER FLUID E' DIABOLICAMENTE DISUMANO E INDUCE I BAMBINI ALLA DISSOCIAZIONE PSICOLOGICA DELLA PERSONALITA'!....
Molti professionisti della salute sono scandalizzati dall’applicazione dell’ideologia gender in campo medico, in particolare per quanto riguarda i casi denominati “MINORI TRANS”. Molte delle leggi che vengono approvate in numerosi paesi includono trattamenti ormonali per bambini e persino interventi chirurgici con effetti irreversibili su questi minori.
In Australia, i bambini non devono più chiedere a un giudice di sottoporsi a terapia ormonale. Il più giovane che ha avuto accesso ai cosiddetti “farmaci inibitori della pubertà” in Australia aveva 10 anni. E a causa dei molti casi simili ai suddetti, più di 200 medici in Australia hanno aderito in soli tre giorni a una petizione indirizzata al Ministro della Salute, Greg Hunt, per convocare una vasta indagine parlamentare che fa luce sul rischio connesso all’uso di questi trattamenti ormonali negli adolescenti che dicono di “essere nati” nel corpo sbagliato.
“Un problema profondamente preoccupante”
Come raccolto dai media australiani, psichiatri, pediatri, dottori di altre specialità o professori universitari nel campo della medicina hanno aderito al rapporto presentato all’inizio di settembre 2019 dal professore di Pediatria alla Western Sydney University, John Whitehall. L’obiettivo è che questa richiesta sia consegnata al Ministro della salute, prima che l’attività parlamentare riprenda ad ottobre.
Il pediatra e professore John Whitehall
“La nostra lettera congiunta invita il Ministro della Sanità ad avviare un’indagine parlamentare su questa questione profondamente preoccupante, in cui genitori, insegnanti, avvocati, nonché medici e altri, possono presentare le loro preoccupazioni ai nostri rappresentanti eletti per una profonda considerazione“. Dice la lettera.
Lo stesso Ministro della salute ha già mostrato la sua preoccupazione per questi trattamenti nei bambini e quindi ha informato il Royal Australian College of Physicians, sebbene il Dr. Whitewall e altri professionisti medici non credano che il College sia in grado, a causa delle pressioni ideologiche, di condurre un’indagine indipendente.
“Uno dei più grandi scandali nella storia della medicina”
Whitewall si affida alle considerazioni e alle ricerche di professionisti rinomati come lo psichiatra infantile Christopher Gillberg, che insieme al suo gruppo di ricerca di neuropsichiatria presso l’Università di Göteborg, assicura che il trattamento sperimentale con i bambini trans sia “probabilmente uno dei più grandi scandali nella storia medica“.
Gillberg, che gestisce centri di ricerca in Gran Bretagna, Francia e Giappone, ha ripetutamente chiesto che l’uso di INIBITORI ORMONALI venisse interrotto immediatamente durante la pubertà a causa dei loro effetti sconosciuti a lungo termine.
Questo specialista ha parlato del caso svedese definendo quanto sia “assolutamente orribile” vedere che ogni anno centinaia di bambini ricevono questi trattamenti inibitori della pubertà “sperimentali” così come gli ormoni sessuali incrociati, mettendo a rischio la salute dei bambini e sfruttando i “dubbi o le tendenze dei genitori”.
I veri problemi in questi minori
Sia il Dr. Whitehall che il professore di medicina all’Università di Oxford, Carl Heneghan, avvertono anche della pericolosità dell’uso “sperimentale” di questi trattamenti, con il fatto aggravante che sono i bambini stessi a riceverli senza sapere come funzionerà nel corso degli anni.
Il portavoce dei medici che firmano la lettera e il rapporto al ministro, il pediatra Rob Pollnitz, afferma che la confusione di genere nei bambini e negli adolescenti è principalmente un problema psicologico e non biologico. ”Prima di somministrare loro trattamenti non dimostrati con ormoni ed eseguire interventi chirurgici, dobbiamo fare tutto il possibile per risolvere i loro problemi psicologici”, ricorda.
Per questi professionisti, in molti casi di minori di solito ci sono altri problemi come autismo, anoressia, traumi familiari o depressione. Non avrebbero bisogno di ormoni ma di aiuto per i loro veri problemi.
Bambini-adolescenti, area di reclutamento per i gruppi LGBT
Gillberg, a sua volta, sottolinea che "molti dei casi di bambini svedesi (già negli adolescenti) hanno autismo o anoressia nervosa” (vedi Greta Thunberg), ed era molto comune per questi giovani “avere ancora più problemi di identità sessuale durante la pubertà: chi sono io? Come dovrei comportarmi? Che ne sarà di me? Sono etero? Rispetto alla media delle persone della sua età".
Christopher Gillberg parla di uno “scandalo” storico
“Questa crisi d’identità è quasi sempre risolta in pochi anni e penso che sia in questo gruppo di adolescenti che avviene il reclutamento degli attivisti LGBT”, aggiunge questo specialista.
Una futura “ondata di suicidi”
Nel mese di agosto 2018, il pediatra statunitense Quentin Van Meter ha denunciato in Australia le gravi conseguenze di questa offensiva “trans” sui minori. A Londra, ad esempio, le autorità indagano su un fatto sconcertante: l’ aumento del 2469% delle richieste di cambio di sesso nei bambini e negli adolescenti.
Van Meter afferma che in futuro è molto probabile una grave ondata di suicidi tra quei bambini ai quali i medici hanno prescritto trattamenti che bloccano la pubertà: ” Quello che vedremo tra venti o trenta anni da oggi è un’ondata di suicidi che non abbiamo mai affrontato”.
Il Dr. Van Meter ha confrontato la situazione attuale con l’esperimento che il Dr. John Money, inventore dell’ideologia di genere, ha fatto con due bambini gemelli, Bruce e Brian Reimer, che ha usato come cavie umane e che si sono entrambi suicidati.
Bruce Reimer, cresciuto come “bambina” dal Dottor Money, da adulto si è suicidato
Ha anche considerato che l ‘”orribile tragedia” di questi gemelli, uno dei quali è stato mutilato nell’apparato genitale, potrebbe ripetersi con questa ondata di medici che “alla cieca” prescrivono farmaci inibitori della pubertà e interventi di riassegnazione sessuale a bambini con disforia.
Nella sua carriera professionale ha affrontato molti casi di bambini e giovani con conflitti con la loro identità sessuale ed è convinto che i bambini necessitassero di una consulenza continua e intensiva invece di terapie ormonali dannose. “Non ho mai visto un bambino con tendenze transgender che non abbia avuto una notevole quantità di problemi psicologici nascosti”.
Gli studi dello psicologo Zucker
A Toronto lo psicologo Kenneth Zucker, che ha curato i bambini con disforia di genere per più di 20 anni, ha notato che la stragrande maggioranza di essi è stata in grado di “guarire” le proprie ferite psicologiche.
Tradotto in cifre: solo il due percento dei ragazzi e il 10 percento delle ragazze ha continuato a “sentirsi transgender” dopo le consultazioni.
I rischi dei trattamenti ormonali
Il Dr. Van Meter ha insistito sul fatto che i bambini che assumono questi tipi di ormoni sono inclini a malattie tromboemboliche, ictus, alcune malattie cardiache e persino tumori correlati agli ormoni introdotti nel corpo.
Il Dr. Van Meter ha chiarito che questi pediatri stanno calpestando il dovere di un medico, cioè prendersi veramente cura del paziente: “Rendono il bambino un adulto che sarà malato per il resto della sua vita”.
LE BARBIE DI SESSO “FLUIDO” PER PROGRAMMARE LA GENERAZIONE DI “MINORI TRANS”
Da oggi la Mattel ha lanciato una nuova linea di bambole: il nome del marchio è Creatable World e comprende Barbie per maschi e femmine senza distinzioni. Sul profilo Instagram della compagnia, l’hashtag di riferimento è #AllWelcome, tutti sono i benvenuti.
In un comunicato, si dice:
“Le Creatable World sono bambole gender-neutral, e non presentano caratteristiche né maschili né femminili. Piuttosto, permettono ai bambini di creare i propri look”.
Ed ancora:
“I giocattoli sono il riflesso della cultura e, dal momento che il mondo continua a celebrare l’impatto positivo dell’inclusività, abbiamo sentito che era arrivato il momento di creare una linea di bambole libera da ogni etichetta“, spiega Kim Culmone Senior Vice President di Mattel Fashion Doll Design. “Attraverso la ricerca, abbiamo appreso che i bambini non vogliono che i loro giocattoli siano definiti da stereotipi di genere. Per questo, questa linea che consente ai bambini ed alle bambine di esprimere liberamente loro stessi, è stata da loro particolarmente apprezzata”.
Nel concreto le bambole sono personalizzabili in tutto, sono senza sesso e “senza stereotipi di genere” ed in ogni confezione sono compresi vari accessori: felpe, jeans, minigonne, tutù.
Si potrà personalizzare anche il taglio dei capelli: lunghi, corti, rasati, simmetrici, treccine ecc…
Gli accessori sono dunque mescolabili a piacere ed i bambini saranno liberi di creare un giorno la Barbie “maschio”, ed il giorno dopo “femmina” e così via.
Dietro all’apparente mantra dell’inclusività, dell’accogliere tutti ecc..si cela come al solito l’intento estremamente negativo di confondere i bambini in ciò che è maschile e ciò che è femminile.
Vedendo poi il video di lancio della nuova collezione, si può capire l’obiettivo della linea di giocattoli semplicemente considerando i bambini che ne sono i testimonial: ci sono dei maschi che sembrano femmine (e viceversa), bambini che esibiscono creste e capelli colorati; sembra proprio che l’intento sia di voler creare confusione, annullando le differenze tra maschile e femminile, perché come recita lo spot: “nel nostro mondo le bambole sono senza limiti come i bambini che giocano con loro”.
Così anche noi, come la famosa bambola gender fluid, possiamo decidere di essere oggi maschi e domani femmine. Perché non c’è limite.
Questo è dunque il messaggio di fluidità di genere che passerà ai nostri bambini.
Lo scandalo di Bibbiano non è solo un caso di abusi e illegalità, è un crimine contro l’umanità, l’orrore di un’ideologia che vuole la famiglia naturale semplice sovrastruttura eliminabile per folli sperimentazioni psico-sociali. È la famiglia la grande nemica della maxi inchiesta “Angeli e demoni” con la quale la procura di Reggio Emilia ha spiccato 6 ordini di arresto e posto sotto indagine 17 persone: IN FOTO l’assistente sociale Federica Anghinolfi, anche lei agli arresti, esponente di spicco del mondo LGBT, coinvolta in prima linea nel togliere figli alle famiglie vere per darli in affido ad amiche lesbiche…Sono tutti accusati di reati pesantissimi che vanno dai maltrattamenti alle lesioni fino a reati amministrativi come abuso d’ufficio assistenti sociali, psicologi e medici tutti gravitanti attorno al centro LA CURA di Bibbiano (RE), una delle strutture considerate più all’avanguardia della Regione Emilia Romagna nella gestione degli affidi familiari su bambini vittime di abusi o tolti alla famiglia d’origine per le più svariate criticità. Anche il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti è finito ai domiciliari per quello che il sistema mediatico ha già ribattezzato come un pesante macigno sul sistema del welfare “rosso” un tempo fiore all’occhiello della Regione.
MA OGGI L’ATTUALE GOVERNO PD-M5S VUOLE AFFOSSARE L’INCHIESTA -SCANDALO SULLO SCANDALO, IN EMILIA ROMAGNA VA IN SCENA IL NEGAZIONISMO. NON SOLO. ANCHE LE SARDINE RITENGONO CHE IL CASO BIBBIANO DEBBA ESSERE CHIUSO PERCHE' "E' ASSURDO CHE SI CONTINUI A PARLARE DI BIBBIANO"....
“L’organismo dell’Emilia-Romagna e’ sano nonostante alcuni raffreddori”. Lo assicura Giuliano Limonta, presidente della commissione tecnica regionale sui minori, introdotta dalla giunta Bonaccini PD dopo i fatti di Bibbiano. Lo fa sapere l’Agenzia di Stampa DIRE.
Questo quanto avrebbe riportato Limonta audito oggi dall’altra commissione in piedi in Regione sul sistema degli affidi, quella dell’assemblea legislativa.
Su Bibbiano ha spiegato che, pur aspettando gli esiti delle indagini giudiziarie, “risultano estranei e incompatibili con l’attuale impianto normativo vigente”. Dichiarazioni improntate a uno sconcertante negazionismo di fronte ai drammi ormai insanabili vissuti da tante famiglie italiane!
TAGLIAFERRI (FDI): FARSA SENZA FINE
‘Alla farsa non c’è mai fine – ha detto in commissione d’inchiesta Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia – avremmo dovuto leggere la documentazione prima della seduta per poter entrare nel merito”. E sugli affidi ha chiesto; “Sono stati effettuati i monitoraggi previsti, anche sulla formazione? Sono emerse criticità?”
VOGLIONO INSABBIARE TUTTO, MA NON LO PERMETTEREMO
“Snocciolare dati regionali in base ai quali il numero di allontanamenti di minori dalle loro famiglie in Emilia Romagna è in linea con la media nazionale e inferiore alla media europea non significa assolutamente nulla. I dati vanno valutati provincia per provincia e allora l’anomalia Val d’Enza emerge con tutta la sua evidenza – continua Galli -. A Reggio Emilia il numero dei minori in affidamento (403 minori con affidamento familiare in corso nel 2017, contro ad esempio i 70 di Ferrara o i 90 di Parma) è in costante aumento da anni ed è il quadruplo ad esempio rispetto a Parma. Su questo nulla si dice però nel rendiconto regionale. http://www.reggioreport.it/2019/11/scandalo-affidi-solo-un-raffreddore-cosi-la-sinistra-si-autoassolve/
Tra le carte della corposa ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi figura un sistema in cui i servizi sociali, insieme a una Onlus di Moncalieri, la Hansel & Gretel, cercavano di dimostrare nei procedimenti giudiziari che i minori erano stati oggetto di violenze da parte dei genitori e per farlo si era disposti anche a utilizzare strumenti di tortura come una macchinetta a impulsi chiamata dagli psicologi “la macchina dei ricordi”. Violenze che però non hanno mai avuto alcun riscontro fattuale.
I minori, quasi tutti provenienti da contesti familiari critici, erano sostanzialmente indotti con metodi illegali ad ammettere casi di violenze in famiglia per poi giustificare gli affidi a persone vicine ai dirigenti dei servizi sociali.
Non permettiamo che cali il silenzio su questa mostruosa storia.
TOGLIERE BAMBINI A MAMMA E PAPÀ
Dopo il caso dei bambini della Val D’Enza a Bibbiano, sottratti ai genitori, interviene il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca:
“Oggi esiste una cultura molto invadente che vede nella famiglia (padre, madre e figli) un luogo potenzialmente oppressivo e perciò da colpire. Per ‘salvare’ un bambino occorre fare di tutto per ‘salvare’ la sua famiglia. Essa è la custode di diritti e doveri primari che nessuno stato può ‘normalmente’ avocare a sé. Indebolendo la famiglia si indeboliscono tutte le forme di aggregazione sociale in un paese. LA CULTURA LGBT partecipa di questo attacco alla famiglia, che vede come una contraddizione ai diritti dei singoli. Una famiglia vera invece custodisce i diritti di tutti e i doveri di tutti qualunque siano gli orientamenti religiosi, culturali e sessuali dei propri figli”.
Il giudice ha scritto nero su bianco a pagina 253 della sua ordinanza: «Costruire un’avversione psicologica dei minori per la famiglia di origine». Togliere bambini a mamma e papà con una facilità estrema, a volte sulla base solo di sospetti e fare di loro ciò che un ente superiore, lo Stato, decide. Per capire l’inchiesta di Reggio Emilia, bisogna accettare di scendere nei bassifondi di questo folle pregiudizio che porta a cosificare il bambino facendolo un oggetto di interessi superiori. Un pregiudizio, quello antifamilista, che investe il ruolo dei genitori, soprattutto maschi, da colpire con ogni mezzo e con ogni scusa, umiliando la loro libertà e amplificando le criticità che ogni famiglia presenta, ma che non sempre deve per forza essere indice di patologia.
I punti focali di questo pregiudizio, che proietta alla lunga l’ingombrante e inquietante immagine di uno Stato, qui rappresentato dai servizi sociali di un Comune, che si prende i bambini, li fagocita in un sistema perverso di dominio e di controllo, è rappresentato dai metodi della Onlus Hansel & Gretel, i cui psicologi «gli assistenti sociali erano convinti che fossero i migliori cui rivolgersi per ottenere il risultato da loro agognato dell’emersione, a tutela dei minori, del ricordo dell’abuso della cui sussistenza erano fermamente convinti». Peccato però che a fronte di questo sforzo non ci fossero abusi da far emergere.
FEDERICA ANGHINOLFI, L’ASSISTENTE SOCIALE LGBT ANTIFAMIGLIA ARRESTATA PER GLI ORRORI DI BIBBIANO, E’ ANCHE PROIMMIGRAZIONE INCONTROLLATA: la bacheca “social” della Anghinolfi è quella di un elettore medio del Pd: “buongiornissimi” arcobaleno con frasi inneggianti all’eguaglianza tra i popoli e foto profilo con ESALTAZIONE di Carola Rackete, comandante della Seawatch che ha violato le leggi italiane.
La dirigente del servizio di affidi di Bibbiano è finita agli arresti domiciliari, Federica Anghinolfi, perché sussistono i requisiti di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Il giudice stesso conferma di ritenerla «il deus ex machina della gestione dei presunti abusi». Lei che si dimostra avversa al contesto famigliare in virtù – dice il giudice – anche delle sue «profonde convinzioni e condizioni personali a sostenere con erinnica perseveranza la causa dell’abuso da dimostrarsi ad ogni costo». Da che cosa deriva questa testardaggine? Ad esempio dalla sua carenza di equilibrio nel definire le figure maschili in famiglia dei «predatori maschi» e perché lo stesso fondatore della Hansel & Gretel, anch’egli finito ai domiciliari è stato in passato il suo terapeuta.
La donna infatti – e leggendo le carte questo emerge chiaramente – appartiene per ragioni ideologiche ad un contesto che punta alla demolizione della famiglia come è appunto l’universo Lgbt.
Ma da ieri sono emersi altri inediti particolari, assai pesanti, sulla vicenda di una minore, per la quale sono indagati Federica Anghinolfi e Francesco Monopoli. I due avrebbero diradato gli incontri tra la bambina, affidata a una coppia di donne omosessuali Daniela Bedogni e Fadia Bassmaj, indagate, e i genitori naturali, "senza alcuna motivazione, isolando la piccola e impedendo altresì lo scambio di corrispondenza e regali". Eccolo, il botta e risposta tra Anghinolfi e Monopoli in una chat dei sevizi sociali: "Come giustifichiamo la sospensione degli incontri protetti?", chiede lui. "Relax della minore...vacanza", risponde lei, che poco prima parlava di "spostare l’attenzione per spostare l’emozione". E quando il padre della piccola scrive all’educatrice Maria Vittoria Masdea (indagata), un messaggio che lui avrebbe voluto far leggere alla figlia, cioè "non riesco a portarti fuori a mangiare il sushi, ti voglio un mondo di bene", Anghinolfi decide: "Bene... questo messaggio non lo diremo alla bimba". I due avrebbero anche detto che nella casa paterna c’era cibo avariato "lasciato sui mobili da diversi giorni", circostanza smentita dai carabinieri.
Per il caso della bambina le due donne affidatarie sono indagate "per aver omesso di riferire al perito particolari rilevanti relativi alla vita della minore". Tra questi si cita "un disegno della bambina con le donne mano per mano con la frase ‘Vai via perché se ci sei tu non possiamo fare l’amore’". Poi la scritta sul disgusto provato "nel ricevere la buonanotte" da una delle due indagate "nuda", nonché nell’assistere a un’effusione tra le due. Ma compaiono anche i sogni fatti dalla minore "da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici’ con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie".
Sono indagate anche "per aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia tra Bassmaji e Anghinolfi, e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti lgbt anche sugli affidi a omosessuali". Ad Anghinolfi si contesta anche di aver procurato all’ex compagna Cinzia Prudente, indagata, "un ingiusto profitto di 250 euro al mese per l’affido di una minore, in assenza di una reale necessità, anche dopo che la bambina era diventata maggiorenne, per incontrarla due volte al mese per due ore per prendere un caffè e chiacchierare, come indicato dalla stessa ragazza". Anghinolfi è anche indagata per violenza privata nei confronti di un’assistente, sociale, "perché approfittando della sua posizione di debolezza di neoassunta a tempo determinato, l’ha costretta a redigere relazioni finalizzate ad allontanare minori contendenti circostanze false od omesse che avrebbero permesso all’autorità giudiziaria una valutazione ulteriore e diversa".
LA STORIA DI SILVIA
È lo stesso giudice a rimarcarlo quando dà conto di uno dei sei casi passati al vaglio degli inquirenti. Quello di Silvia (nome di fantasia), una bambina di 11 anni con crisi epilettiche data in affidamento ad una coppia di donne omosessuali unite civilmente da un anno. Due donne – una delle quale legata sentimentalmente in passato alla dirigente dei servizi sociali Anghinolfi – che prendono una bambina su cui ci sono dei sospetti mai dimostrati di abuso o maltrattamenti. Ebbene: alla fine è Silvia che viene maltrattata dalle donne, una delle quali presenta squilibri mentali evidenti.
«La bambina viene fatta oggetto di vessazioni psicologiche del tutto gratuite e nemmeno correlate a comportamenti indisciplinati della stessa, ma esclusivamente condizionati dall’esigenza di denigrare i genitori naturali ovvero dall’utilizzo della piccola come bersaglio di sfoghi o di rabbia dell’una o dell’altra affidataria». Insomma: la bambina viene allontanata dai genitori sulla base di presunti indizi di abusi, viene data in affido a una coppia di donne omosessuali, legate alla dirigente dei servizi, e viene – stavolta davvero – maltrattata dagli affidatari e fatta oggetto di utilizzo di elettrodi durante le seduta con la psicologa del centro Hansel & Gretel affinché riacquisti la memoria sugli abusi. Abusi di cui non ci sarà mai traccia né prova.
Viene inoltre rimarcato che le donne affidatarie hanno in comune con la dirigente del servizio «gli incentivi all’affidamento di bambini a coppie omosessuali nell’ambito del noto movimento Lgbt». In poche parole: le protagoniste di questa storia sono attiviste del movimento Lgbt che si battono per l’adozione – e l’affido – dei bambini alle coppie omosessuali. Un tema di stretta attualità e che è oggetto di vibrate critiche da parte del mondo psicologico e pedagogico. Ebbene: a Bibbiano e senza tanti problemi questo avveniva con il consenso del Comune. E, come abbiamo visto, avveniva con questi risultati. Un elemento in più per rimarcare che un minore non può crescere in un contesto famigliare con due omosessuali.
«Le due donne – scrive – attivissime nel campo della tutela dei diritti della comunità lesbica hanno condizionato la minore nell’imporre di non portare capelli sciolti ispirate ovviamente dal proprio orientamento sessuale».
D’altra parte la Anghinolfi della sua attività di militante Lgbt, anche in chiave di affido familiare, non faceva mistero. Internet conserva ancora diversi suoi interventi pubblici (convegni, interviste, manifestazioni) proprio a favore della genitorialità gay. Il punto è perché un Comune si fidi a tal punto di una donna così militante da affidarle un servizio così centrale e delicato ed è su questo che il Pd è chiamato a dare risposte, vista la fiducia concessa a paladini di cause, la genitorialità gay, che è bene tenere lontano dai bambini.
Lo Stato onnipotente che prende i figli fragili o impotenti per farne cosa sua. Abbiamo visto questa ideologia totalitaria all’opera su altri casi legati all’educazione sessuale a scuola o alla precocità sessuale in ambito infantile. Ma anche con i tanti casi di bambini disabili – vedi Alfie Evans o Charlie Gard – in cui doveva prevalere il loro best interest che non ha coinciso con il restare in vita. L’inchiesta di Bibbiano apre uno squarcio inquietante anche su un altro modo di appropriarsi dell’infanzia. Col timbro dei servizi sociali e del “mitologico” welfare targato Emilia rossa.Tutti i gruppi politici in commissione Giustizia del Senato hanno votato a favore della procedura semplificata e più veloce per l’iter che porterà alla Commissione d’inchiesta sulle case famiglia, chiesta dal presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari, in accordo con Matteo Salvini, ministro dell’Interno, e Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia.
La procedura “deliberante”
L’obiettivo, ha spiegato Ostellari, “è quello di far luce su tutti i casi sospetti e garantire la massima trasparenza, protezione dei minori e controlli mirati”. La procedura “deliberante” è la procedura con cui le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali – che si sono riunite al Senato per l’avvio dell’esame del testo – potranno chiudere l’iter già in commissione, senza passare dall’Aula, semplificando e riducendo così i tempi. “Benissimo la procedura accelerata per la nostra proposta di istituzione di una commissione d’inchiesta sulle case famiglia”, ha commentato il ministro Fontana. “L’unanimità ottenuta dalla proposta Lega conferma che di fronte a temi come la protezione minori non ci devono essere divisioni e conflitti. Avanti decisi e uniti con l’operazione trasparenza e per dare le massime garanzie di protezione e tutela a minori e famiglie”.
E DOPO TANTI ORRORI L'ENNESIMO PROCESSO "AGGIUSTATO"....
Fine indagini per l'inchiesta 'Angeli e demoni'. Le forze dell'ordine hanno raccolto tutti gli elementi che ritengono necessari e si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio per le persone che ritengono implicate nell'impianto accusatorio. L'avviso di fine indagini è stato notificato a 26 persone e tra loro c'è anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti prima finito agli arresti domiciliari poi scarcerato dalla Cassazione e tornato a fare il sindaco. I capi di imputazione contestati dalla Procura reggiana nell'atto che di solito prelude a una richiesta di rinvio a giudizio sono 108, ma per Carletti i capi d'accusa passano da quattro a due: resta accusato di un'ipotesi di abuso di ufficio e di un'altra di falso, mentre non sono più presenti due imputazioni di abuso di ufficio in concorso.
Escono invece dall'inchiesta tre persone: il direttore generale dell'Ausl di Reggio Emilia Fausto Nicolini, la dirigente della Comunicazione dell'Azienda sanitaria Federica Gazzotti e l'ex sindaco di Cavriago Paolo Burani. A queste si aggiunge quella, gia' archiviata, dell'avvocato reggiano Marco Scarpati.
"La massiccia attività istruttoria svolta successivamente all'esecuzione della misure cautelari, attraverso l'escussione di ulteriori persone informate sui fatti, le nuove consulenze tecniche svolte, gli interrogatori resi da alcuni degli indagati, appositamente corroborati da mirati riscontri e, non da ultimo, l'analisi del materiale informatico e documentale in sequestro anche a seguito di alcune udienze davanti al Gip e in contraddittorio tra le parti" ha consentito "non solo di confermare le ipotesi accusatorie già riconosciute dal Gip in fase cautelare", di "integrare il quadro probatorio in relazione a talune non riconosciute dal Gip stesso in fase di emissione misura e anche di individuare nuove fattispecie". Lo scrive il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Marco Mescolini.
Carletti risponde di irregolarità sull'affidamento del servizio sociale. Tra l'altro, secondo la Procura di Reggio Emilia contribuì a rendere possibile lo stabile insediamento di terapeuti della onlus Hansel e Gretel all'interno dei locali della struttura pubblica 'La Cura', pur consapevole dell'assenza di una procedura ad evidenza pubblica e dell'illiceità del sistema. Avrebbe inoltre sostenuto, "nella permanenza di tali illecite condizioni" la attività e l'ampliamento delle attribuzioni a favore del centro studi anche attraverso pubblici convegni organizzati a Bibbiano.
La notizia arriva nel giorno in cui la Cassazione ha pubblicato le motivazioni del verdetto che il 3 dicembre ha annullato senza rinvio la misura cautelare proprio per il sindaco Carletti. Non c'erano gli elementi per imporre la misura coercitiva dell'obbligo di dimora nei confronti del sindaco. I supremi giudici rilevano "l'inesistenza di concreti comportamenti", ammessa anche dai giudici di merito, di inquinamento probatorio e la mancanza di «elementi concreti» di reiterazione dei reati.
Ma arriva anche a meno di due settimane dal voto per la presidenza della Regione Emilia-Romagna, con Salvini che ha già annunciato di volere fare di Bibbiano una delle ultime tappe del suo lungo tour elettorale.
Sul rischio di inquinamento probatorio, gli 'ermellinì sottolineano che l'ordinanza del riesame di Bologna - che il 20 settembre ha revocato i domiciliari a Carletti imponendo però l'obbligo di dimora - non si è basata su "una prognosi incentrata sul probabile accadimento di una situazione di paventata compromissione delle esigenze di giustizia".
Anzi, il riesame - prosegue il verdetto - "pur ammettendo l'inesistenza di concreti comportamenti posti in essere dall'indagato, ne ha contraddittoriamente ravvisato una possibile influenza sulle persone a lui vicine nell'ambito politico amministrativo per poi inferirne, astrattamente e in assenza di specifici elementi di collegamento storico-fattuale con la fase procedimentale in atto, il pericolo di possibili ripercussioni sulle indagini". Tutto "senza spiegare se vi siano, e come in concreto risultino declinabili, le ragioni dell'ipotizzata interferenza con il regolare svolgimento di attività investigative ormai da tempo avviate". Di "natura meramente congetturale" anche il rischio di reiterazione.
"Già in sede di applicazione dell'originaria misura cautelare", ossia gli arresti domiciliari, i giudici di merito, a fondamenta delle loro motivazioni, si erano serviti di "elementi" messi "in relazione con altro passaggio motivazionale, di non univoca e quanto meno dubbia interpretazione, direttamente tratto dalle dichiarazioni rese da Carletti al Pm". Interrogato dal magistrato, il sindaco di Bibbiano, sottolinea la Suprema Corte, "genericamente ed in via del tutto ipotetica, si limitò ad affermare che, qualora fosse tornato a rivestire la carica di sindaco, avrebbe potuto prendere in considerazione la proposta, proveniente da un interlocutore serie ed onesto, di un investimento su un terreno privato per la progettazione di una struttura, parallela a quella gestita dalla Asl, per la tutela di minori ed anziani".