venerdì 12 giugno 2020

BREAKING NEWS: OBAMA SAPEVA - La pubblicazione del documento di venerdì è una valutazione delle e-mail di Hillary effettuata da ODNI, NSC e Dipartimento di Stato nell'ottobre 2009


A QUANTO PARE, OLTRE ALLO SPYGATE CHE COINVOLGE ANCHE PERSONAGGI DEL DEEP STATE ITALIANO, OBAMA HA ALTRI SCHELETRI NELL'ARMADIO.... 

Un'altra serie di documenti sono stati rilasciati venerdì scorso dall'FBI relativi all'abuso di e-mail di Hillary Clinton mentre lei era il Segretario di Stato di Obama. Questi documenti contengono informazioni più scandalose che avrebbero dovuto essere rilasciate anni fa e, naturalmente, è coinvolto il poliziotto corrotto Peter Strzok. L'FBI ha rilasciato altri documenti relativi alle e-mail di Hillary Clinton lo scorso venerdì. Questi documenti erano in ritardo. In un documento, una lettera è scritta dal poliziotto corrotto ed ex agente dell'FBI Peter Strzok, che chiede una valutazione delle e-mail di Hillary che è stata eseguita dall'Ufficio del direttore dell'intelligence nazionale (ODNI), dal National Security Counsel (NSC) e dal Dipartimento di Stato (DoS) nell'ottobre 2009:



La lettera di richiesta di Strzok è datata gennaio 2016, quando Strzok stava conducendo le indagini fasulle sulla posta elettronica di Hillary Clinton nonostante numerose attività criminali legate alle sue e-mail. Strzok chiede inoltre al destinatario della sua richiesta di non rivelare l'esistenza dell'indagine. 
Questa lettera indica che c'è stata una valutazione delle e-mail di Hillary nel 2009 e che la valutazione è stata eseguita da tre entità (ODNI, NSC e DoS). Ciò indica che se la valutazione fosse stata effettuata, non vi sarebbero dubbi sul fatto che il Presidente Obama l'avrebbe vista, per la sua natura e perché coinvolgeva queste agenzie.

Viene sempre più fuori la storia di corruzione e crimini da parte dell'amministrazione Obama e del suo segretario di Stato, Hillary Clinton.  

Kevin O.

5G-MoNArch: preludio al Nuovo Ordine Mentale?


5G Lotta per dominare il mondo. Il 5G come forte detonatore di malesseri nelle persone?....

5G - Dannoso per gli esseri viventi



Il termine 5G è l’acronimo di «5th (Fifth) Generation» e sta ad indicare tutte le tecnologie e gli standard di quinta generazione (dopo 1G, 2G, 3G e 4G) delle trasmissioni di dati nelle reti di telecomunicazione.
La fascia in cui andrà ad operare il 5G è lo spettro di banda corrispondente alle microonde: da 3 GHz a 300 GHz, la frequenza dei radar militari…
Fin qui le cose che conosciamo, perché gli effetti che tali radiazioni avranno sull’organismo umano sono sconosciuti e non vengono minimamente presi in considerazione.
Il 5G deve assolutamente entrare in funzione, perché è uno dei passaggi cruciali per il Nuovo Ordine Mentale.

Proprio in questo terreno nasce il «5G-MoNArch»: un progetto europeo sulla quinta generazione, testato per la prima volta ad Amburgo e Torino.
Nel capoluogo piemontese, l’evento del 22-23 maggio scorso ha offerto una panoramica sulle diverse opportunità delle reti 5G sia per gli operatori di settore sia per i progetti relativi alle «smart cities», le città “intelligenti”.
Questo progetto è coordinato da Nokia Solutions and Networks Management International GmbH (Germania), la Direzione Tecnica è dell’Universidad Carlos III de Madrid (Spagna) e la gestione dell’innovazione è a cura della Deutsche Telekom AG (Germania). Mentre i partner del progetto sono: Nokia Bell Labs France (Francia), Huawei Technologies Duesseldorf GmbH (Germania), Telecom Italia, Samsung Electronics Limited (Inghilterra), ATOS SE (Spagna), Hamburg Port Authority (Germania), CEA LETI (Francia), Centre for Research & Technology Hellas (Grecia), Mobics Ltd (Grecia), Real Wireless (Inghilterra), Nomor Research (Germania), University of Kaiserslautern (Germania).[1]

5G-MoNArch


MoNArch sarebbe l’acronimo di «Mobile Network Architecture», ma è a dir poco inquietante che lo stesso nome indichi anche un terribile progetto, il «Project Monarch», di controllo mentale creato tra gli anni Cinquanta e Sessanta dalla CIA, in America e Canada e sperimentato sulla popolazione civile e militare (almeno 2 milioni di persone). Altrettanto inquietante è la scelta del logo: la lettera A della parola MonΛrch è rappresentata da un compasso. Ora mi chiedo, con tutti i simboli che il mondo della grafica ha a disposizione, proprio quello più usato dalla massoneria dovevano scegliere?


Il compasso infatti è uno dei più importanti strumenti simbolici della massoneria, preposto a tracciare la rotta del percorso iniziatico. Dal latino «Cum passus», misurare a passo, come metafora della “diritta via” e del “viaggio”. E’ l’utensile del G.A.D.U., del Grande Architetto Dell’Universo dato in dono all’uomo, proprio per congiungere il Divino e l’Umano, il Sopra e il Sotto.
E’ il medium fra l’idea-progetto e la realtà.[2]
Quindi 5G MonΛrch è il mezzo tra il progetto e la realtà, ma quale realtà, forse quella virtuale?

Project Monarch
Il “progetto Monarch” prevedeva l’ausilio di tecniche quali elettroshock, ipnosi, suoni e parole ripetute per ore, il tutto condito da droghe psichedeliche (tipo LSD) per indurre una disgregazione psichica del soggetto, tale da trasformarlo in uno schiavo obbediente: il suddito perfetto, o il soldato ideale.
La sua natura è statunitense, ma i primissimi studi sul controllo della psiche e del comportamento sono avvenuti in Gran Bretagna e Germania molto tempo prima.

Un passo indietro..


Il primo lavoro nel campo della ricerca della scienza comportamentale è avvenuto in Inghilterra nel 1882, mentre in origine gli interventi psichiatrici sul controllo mentale sono stati effettuati al Kaiser Wilhelm Institute in Germania.

L’«Istituto Tavistock» è nato successivamente a Londra nel 1921 proprio per studiare il «punto di rottura» degli esseri umani…

In quel periodo storico la ricerca era focalizzata sull’eugenetica, e più in particolare sul miglioramento della specie (o razza) umana attraverso il controllo dei fattori ereditari nell’accoppiamento.

Si possono citare a tal proposito squallidi figuri come Heinrich Himmler e Josef Mengele: entrambi ufficiali nazisti, il primo a capo del progetto denominato «Lebersborn», che aveva lo scopo di allevare selettivamente i bambini per formare l’esercito perfetto. Un gruppo di ariani che avrebbe giurato fedeltà totale alla causa del Terzo Reich. Il dottor Mengele, invece, aveva il compito di manipolare sperimentalmente le cavie, mediante interventi di ingegneria genetica e modifica del comportamento. Mengele, noto come l’Angelo della morte, ha lavorato nel campo di concentramento di Auschwitz, mentre il «lavaggio del cervello» è stato condotto sui detenuti di Dachau (hanno studiato le reazioni a ipnosi e mescalina).
Vanno anche ricordate le ricerche condotte durante la Seconda Guerra mondiale dal dottor George Estabrooks (Presidente del Dipartimento di psicologia alla Colgate University), uno psicologo canadese considerato un’autorità mondiale nel campo dell’ipnosi.


Il lavoro di Estabrooks consisteva nella creazione di agenti militari «programmati» e personalità con psiche ipnoticamente indotta (vedere il bellissimo film «Manchurian candidate» con il premio oscar Denzel Washington).

Dopo la guerra, il Dipartimento della Difesa statunitense ha segretamente importato molti degli scienziati nazisti e fascisti, sia italiani che tedeschi, attraverso il Sudamerica e grazie all’appoggio del Vaticano, nell’operazione chiamata «Progetto Paperclip». Tali scienziati furono importantissimi per la successiva creazione di agenzie come CIA, NSA, NASA, ecc.



Non a caso la CIA da quando è stata fondata ha sempre dedicato molti sforzi economici alle ricerche volte alla modifica e al controllo del comportamento umano, e il «Progetto BLUEBIRD», approvato dal Direttore Allen Dulles nel 1950, ne è la prova. Gli obiettivi erano: perfezionare una tecnica di condizionamento personale per impedire l’estrazione di informazioni dai soggetti, con mezzi conosciuti; valutare la possibilità di controllo di un individuo mediante l’applicazione di tecniche di interrogatorio speciali; indagare il miglioramento della memoria e istituire dei mezzi di difesa per prevenire il controllo ostile del personale dell’Agenzia.

MKULTRA
Nell’agosto dell’anno seguente il progetto BLUEBIRD è stato rinominato «ARTICHOKE», e tra le altre cose prevedeva l’utilizzo offensivo delle tecniche di ipnosi e droghe sugli interrogatori, per diventare poi il famoso «Project MKULTRA», dove «MK» sta per «Mind Kontrolle».
Come detto i medici e gli scienziati nazisti hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di progetti come MKULTRA, e la correlazione tra gli esperimenti effettuati nei campi di concentramento e quelli negli States, sono chiaramente evidenti.

Anche in questo caso l’ingerenza sul comportamento umano avveniva per mezzo di tecniche tra cui radiazioni, elettroshock, interventi psicologici e psichiatrici, uso di sostanze stupefacenti psichedeliche (LSD) e altri dispositivi paramilitari.
Il Progetto è stato esposto pubblicamente nel 1970 grazie ad azioni legali presentate da sopravvissuti canadesi e dalle loro famiglie.
Ovviamente il governo americano e canadese fecero un accordo stragiudiziale in modo da non essere tenuti ad ammettere ufficialmente gli illeciti.
Tra i vari sotto-progetti di MkUltra c’è il nostro «Project MONARCH», ufficialmente inaugurato dall’esercito degli Stati Uniti nei primi anni ’60, che sembra essere il più importante e che è ancora classificato come top secret con la scusa della «sicurezza nazionale».



Il nome Monarch si riferisce alla farfalla monarca, perché si dice che una persona che subisce traumi indotti da elettroshock, avrebbe una sensazione di leggera vertigine, come se si sentisse fluttuare nell’aria, appunto come una farfalla…
Ma vi è anche una rappresentazione simbolica relativa alla trasformazione e/o metamorfosi dell’insetto: da bruco dentro un bozzolo (dormienza, inattività), diventa una farfalla (nuova creazione, nuova vita).

Va infine fatto notare che il significato etimologico della parola «Psiche» vuol dire sia «anima» che anche «farfalla», forse per la credenza che le anime siano farfalle alla ricerca di una nuova reincarnazione…

In definitiva il Progetto Monarch potrebbe essere descritto come una forma di dissociazione strutturata, con il fine di creare nella mente del soggetto compartimenti stagni, che rispondono a personalità multiple. La maggioranza delle vittime del progetto provengono, non a caso, da condizioni complesse e conflittuali, quali situazioni incestuose, storie di pedofilia: orfanotrofi, case famiglia, case di cura, adozioni, ecc.
E’ molto più facile infatti modificare il comportamento e la psiche di bambini violentati, abusati, strappati alle famiglie naturali e allevati in condizioni disumane…

Il Metodo Monarch
Il progetto inizia con la creazione di una “dissociazione” all’interno del soggetto, e di solito si agisce dal momento della nascita fino a circa sei/sette anni. Il cervello entro il primo settennio, essendo in formazione, è totalmente plastico e quindi facilmente manipolabile…
Ora sarà più chiaro a tutti il motto dei gesuiti: «dateci un bambino fino ai 7 anni, e sarà nostro per sempre!».
Attraverso l’uso dell’elettroshock, abusi sessuali e altre metodiche, i traumi provocano la scissione della mente in più personalità, gestibili a proprio piacimento dal «programmatore». Il «Disturbo di Personalità Multipla» o «Disturbo Dissociativo di Identità» sono alla base della programmazione Monarch.
Altri condizionamenti della mente sono rafforzati attraverso l’ipnosi, la coercizione, le inversioni di piacere-dolore, privazione di cibo, acqua, sonno e la deprivazione sensoriale, insieme a vari farmaci e psicofarmaci che modificano le funzioni cerebrali.
La seconda fase è quella di incorporare i «comandi» o i «messaggi» all’interno dello specifico nucleo di alterazione. Questo risultato è ottenuto attraverso l’ausilio di cuffie hi-tech, in combinazione con computer che emettono onde sonore non udibili o armoniche che influenzano i percorsi neurali che vanno al subconscio e inconscio.

I dispositivi di Realtà Virtuale («Virtual Reality») e i vari dispositivi ottici vengono utilizzati in contemporanea con i generatori di armoniche e luci pulsanti colorate.
Anche la musica gioca un ruolo fondamentale nella programmazione, attraverso combinazioni di tonalità variabili, ritmi e parole.
Dagli anni Cinquanta ad oggi la tecnologia e l’informatica hanno fatto passaggi mostruosi, per cui non possiamo minimamente sapere quali sono le tecniche odierne di condizionamento mentale di simili progetti. Possiamo solo fare delle supposizioni…

Conclusioni
Dopo quanto detto, il progetto europeo denominato (non a caso) «5G-MoNArch» assume una connotazione molto più occulta e inquietante.
Il logo scelto non lascia spazio ad alcun dubbio: pensare che il nome Monarch e il compasso massonico siano solo un caso, sarebbe un’offesa all'intelligenza umana.
Ma se non è una banale coincidenza, allora potrebbe rappresentare un piano voluto dall'alto con lo scopo di realizzare il Project Monarch di controllo mentale e sociale.

Un controllo che non si avvale più come in passato di scariche elettriche e droghe psichedeliche, ma di onde e vibrazioni: frequenze mirate che riescono a penetrare direttamente nella rete neurale, modificandone la struttura neurochimica…
Ora è tutto molto più subdolo e pervasivo.
Oggi i nuovi Mengele hanno a disposizione un arsenale fisico e chimico impensabile (microchip, scie chimiche, frequenze, 5G, ecc.) e miliardi di persone rinchiuse e isolate nei loro hangar cerebrali, ma interconnesse con quella Rete creata dal Sistema. Quella finta libertà (anche se si tratta di gulag con le pareti trasparenti!) molto funzionale.
Immaginiamo ora che questo Sistema voglia rendere il mondo invivibile.
Si tratta solo di una visione ovviamente!
E immaginiamo che questo fantomatico Sistema abbia creato anche dei mondi virtuali dove la gente potrebbe passarci tanto, tanto tempo.

Problema > Reazione > Soluzione

La Soluzione ce l’hanno (ecco perché gli serve il 5G): rete di interconnessione globale e globalizzante, controllo elettronico assoluto, internet delle cose, intelligenza artificiale, “mondi virtuali” iper-realistici, ecc.
Il Problema ora è rendere il ”mondo reale” così abbruttito e violento, da spingere le persone a cercare, desiderare e richiedere maggior sicurezza (telecamere e sensori dappertutto, microchip e altro), e mondi virtuali, finti ma belli e sicuri...
Siamo nella pura fantascienza? Può essere, anche se fa riflettere assai il manifesto (vedi foto sotto) della presentazione del progetto «5G-MoNArch» avvenuta a Torino e pubblicato nel sito della Telecom.[3]


Si vede una ragazza che indossa un visore, tenendo in mano un joystick, e grazie alla super connettività 5G sta sperimentando la modifica della realtà: è proiettata in una pura Realtà Virtuale.
Per essere più precisi, una visita immersiva nella camera di Madama Reale: «Il visitatore, con gli occhiali per la realtà virtuale e i comandi in mano, attraverso una connessione 5G ha controllato il suo avatar interagendo con una guida remota che lo ha accompagnato dentro la camera di Madama Reale, coinvolgendolo in un’attività di restauro». [4]

Dovrebbe essere abbastanza chiaro che il 5G, oltre al discorso dei pericolosi campi elettromagnetici, apre scenari a dir poco apocalittici!
Sembrerà un luogo comune, ma la fantascienza sta diventando sempre più realtà, o meglio la nostra realtà sta superando la fantasia più spinta...
E' risaputo che i campi elettromagnetici sono in grado di influenzare sia il cervello che i pensieri umani: cosa potrà fare la nuova tecnologia 5G? Creare nuovi mondi virtuali dove rinchiudere le persone?
Oggi sempre più giovani vivono scollegati dal mondo reale preferendo il cyberspazio, ma il limite attuale è la qualità e quantità delle informazioni che si possono scambiare. Con il 5G (e il fratello 6G già pronto) questi limiti verranno letteralmente disintegrati: saranno possibili un'interattività e una pervasività totale, ma sarà possibile anche creare mondi virtuali indistinguibili da quello reale…
A tal proposito, l’incipit del film indipendente «Virtual Revolution» del 2016 calza a pennello e con esso quindi concludo:



«E’ l’anno 2047 e siamo nel pieno di un secolo di rivoluzione tecnologica. La rivoluzione è avvenuta, ma non nel modo in cui la gente si aspettava.
Le persone immaginavano robot, macchine volanti, grandi esplorazioni spaziali, tutto questo si è realizzato, ma nulla di ciò ha rappresentato il cambiamento tanto atteso.
La rivoluzione non è servita per controllare meglio la nostra realtà, ma per fuggire da essa.
Tutto è cominciato sotto forma di videogiochi, mondi virtuali chiamati “universi”, in cui i giocatori possono interpretare avatar in diverse epoche, condizioni e ambienti: dal medioevo alla fantascienza, al western. Questi universi sono diventati sempre più realistici, e di conseguenza è diventato sempre più difficile distinguere la realtà dalla fantasia.
Quando sono venuti meno i motivi per restare nel mondo reale, la società ha subìto un cambiamento.
Il 75% della popolazione è noto come i “connessi”: si è staccato dalla realtà e trascorre tutto il proprio tempo on-line, lasciando il mondo reale a una piccola minoranza.
La rivoluzione è avvenuta, ma non nel modo in cui la gente si aspettava».

Per maggiori informazioni


[1] «5G Mobile Network Architecture», https://5g-monarch.eu/about-the-project/consortium/



La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura

Black Round w/USA Q - Where We Go One We Go all Sticker (qanon Trump  wwg1wga): Amazon.it: Auto e Moto

ANCHE NEGLI USA COME IN ITALIA I DEMOCRATICI GUIDANO LA MANIPOLAZIONE DEI DATI SUL CORONAVIRUS IN CHIAVE "ANTI AVVERSARI POLITICI"....

La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura.  Aggiornamento del 30 maggio 2020


Alla triste contabilità delle vittime del coronavirus (che, visti gli interessi in ballo e il ruolo dei media nel nascondere la verità, potrà essere fatta soltanto in base al raffronto con le serie storiche di mortalità) andranno sottratti i numerosi “morti da lockdown”, imputabili al sostanziale smantellamento della parte del sistema sanitario non focalizzata sul COVID-19 [227], [227A]. Uno studio scientifico indica come l’effetto dell’allarme coronavirus sui servizi sanitari e sulla catena di approvvigionamento del cibo nei paesi in via di sviluppo potrebbe portare alla morte di 1,2 milioni di bambini [228]. In Italia, a causa quarantena forzata, si è registrato un (prevedibile) aumento dei suicidi e delle patologie mentali [229]. Sempre in Italia, si sono registrati casi di uso politico del TSO verso persone che hanno osato esprimere dubbi riguardanti il racconto ufficiale della pandemia da coronavirus [230].

Negli Stati Uniti, l’analisi dei dati evidenzia una enorme differenza di mortalità tra gli Stati a guida democratica e quelli a guida repubblicana: al 19 maggio la situazione era di 70.144 morti a fronte di una popolazione di 104,8 milioni di abitanti contro 9.107 decessi su 103,1 milioni di abitanti (da una parte e dall’altra, sono conteggiati solo i primi 10 Stati per mortalità) [231], [232]. A parte la manipolazione dei dati dei decessi verso l’alto [233] (QAnon, in Q#4338, dice che il CDC ha "corretto", a ritroso, i dati della mortalità annuale da polmonite e influenza per massimizzare l’impatto mediatico del coronavirus), la differenza è largamente imputabile alla strategia, consapevole e criminale, dei governatori democratici (Stati di New York, New Jersey, Pennsylvania, Michigan, Minnesota…) di dislocare i malati di COVID-19 nelle residenze per anziani [233A], benché vi fosse ampia disponibilità di letti negli ospedali preparati per fronteggiare l’emergenza (Q#4339, Q#4340, Q#4341, Q#4342, Q#4344): tutto questo per massimizzare la portata della pandemia aumentando il numero di vittime. Il risultato è il seguente: il 43% dei decessi da COVID-19 negli USA è avvenuto nelle residenze per anziani, che ospitano lo 0,6% della popolazione (Q#4338). Il CDC si è comunque visto costretto a rivedere al ribasso le stime di mortalità del COVID-19 [234].

QAnon (Q#4327) rende noto uno studio australiano che dimostra come l'attuale coronavirus abbia elevatissime probabilità di essere di origine artificiale.

L’emergenza coronavirus in Giappone è ufficialmente terminata, con i seguenti numeri: poco più di 16.000 casi conclamati e 850 morti, senza alcun lockdown (Q#4343).

Il 18 maggio, Trump ha annunciato che stava assumendo idrossiclorochina da un paio di settimane a scopo preventivo. Il presidente americano ha ribadito lo stesso fatto il 19 maggio e, nella stessa occasione, l’Amministrazione dei Veterani ha smentito la validità dello studio usato dalla stampa e dal deep state per scoraggiare l’uso del farmaco [235]. Lo scontro sull’idrossiclorochina si è fatto durissimo, perché il suo impiego generalizzato rappresenterebbe la fine dell’emergenza e la conseguente sconfitta del deep state: l’autorevole rivista medica The Lancet ha pubblicato uno studio [236], non clinico ma analitico, che sconsiglia l’utilizzo del farmaco per problemi di sicurezza. L’articolo, analogamente al pubblicizzatissimo studio dell’Amministrazione per i Veterani americana di cui sopra, fa parte della strategia per spingere il più possibile la pandemia: con il pretesto dell’articolo di The Lancet, l’OMS ha sospeso i propri studi sull’idrossiclorochina come cura anti-COVID-19. All’articolo hanno risposto, tra i tanti, i ricercatori di Marsiglia [237], che per primi, in Occidente, hanno messo a punto un protocollo imperniato sul farmaco antimalarico per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Intanto, sembra che l’autore dell’articolo rifiuti di condividere i dati [238].

L’idrossiclorochina è comunque diventata uno standard de facto, come ha riferito QAnon: è largamente utilizzata in Russia [239] (dove il tasso di mortalità rispetto al numero di casi conclamati risulta particolarmente basso [240]), QAnon suggerisce che è stata utilizzata in Cina dopo l’esplosione dell’epidemia a Wuhan (tanto che il lockdown nella città è durato 76 giorni, mentre nel resto della Cina soltanto 16: cfr. Q#4171), viene usata in India (anche a scopo preventivo [241]) e in molti altri paesi [242], [243], [244]. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha affermato di assumere idrossiclorochina a scopo preventivo e che la stessa cosa è ormai prassi tra molti leader mondiali [245] (mentre viene sconsigliata, e spesso negata, alla popolazione).

Il 29 maggio Trump ha annunciato che gli USA hanno terminato le loro relazioni con l’OMS [246].

La strategia politica di arrivare, per quanto riguarda il lockdown, al braccio di ferro tra il Governo Federale e i singoli Stati a guida democratica sembra funzionare in favore del primo: si moltiplicano le proteste contro le chiusure forzate, che in molti casi sono palesemente insensate: nelle Hawaii, dove ci sono stati poco più di 600 casi e 17 morti, il lockdown è stato prolungato fino a fine giugno. Gli stati a guida repubblicana, invece, stanno rapidamente procedendo alla riapertura. Piccoli ma significativi segnali che la strategia possa pagare: in California (che oggi è lo Stato democratico per eccellenza), nelle elezioni speciali per il venticinquesimo collegio del Congresso, il candidato repubblicano ha vinto per dodici punti percentuali [247], laddove la volta precedente era stato il candidato democratico a prevalere per dodici punti: uno spostamento di ben 24 punti percentuali.

Il giudice Sullivan, che si occupa del caso Flynn, ha evidentemente ricevuto ordini dal deep state, del quale fa parte, di non chiudere il processo, nonostante la pubblica accusa si sia ritirata, e di mettere in piedi degli amicus brief [248] (dichiarazioni di “amici della corte”), testimonianze di diversi personaggi (molti dei quali legati al Partito Democratico) che, ovviamente, si esprimeranno contro l’assoluzione del generale Flynn (peraltro la pratica, in casi come questo, è stata espressamente vietata dalla Corte Suprema, con un voto addirittura di 9 a 0, circa una settimana prima della decisione del giudice Sullivan: c’est la guerre!). Questo show servirà per dare argomenti ai media contro Flynn e contro l’Obamagate, ma alla fine dei giochi il generale sarà assolto.

Le audizioni del Senato americano sullo Spygate/Obamagate inizieranno il 3 giugno, il primo testimone sarà Rod Rosenstein, ex viceministro della giustizia [249].

Il Direttore dell’Intelligence Nazionale degli USA, Richard Grenell, ha desecretato una lista di funzionari dell’amministrazione Obama coinvolti nel caso Flynn [250]: l’Obamagate prende quota [251]. Dalle desecretazioni di documenti avvenute finora emerge che chi conduceva le indagini ha mentito consapevolmente, affermando in pubblico che sussistevano numerose prove di collusione tra Trump e la Russia, mentre le testimonianze a porte chiuse, rese sotto giuramento, smentivano categoricamente il fatto.

La presidenza-ombra di Obama [252] è stata resa pubblica [253], [254].

Il 28 maggio, il ministro della giustizia americano William Barr ha nominato John Bash come procuratore speciale per indagare sull’Obamagate [255], liberando dall’incombenza John Durham, che potrà così occuparsi di chiudere la propria indagine [256].

È stato pubblicato l’audio della telefonata [257] di Biden all’ex premier ucraino Poroshenko in cui l’allora vicepresidente americano concede l’accesso al prestito di un miliardo di dollari in seguito alla rimozione del giudice che stava indagando su di lui: il ricatto emerge con tutta evidenza. In Ucraina sono state aperte nuove inchieste giudiziarie nei confronti dell'ex vice di Obama [258]. D’altronde, è sempre più palese che Biden non è il vero candidato dei democratici, come è stato ammesso anche da un funzionario del Comitato Nazionale Democratico [259]. Colossale la sua gaffe nei confronti dell’elettorato nero: in diretta TV ha detto a un uomo di colore: “Se non voti per me, non sei nero”, una frase percepita dalla comunità afroamericana come estremamente razzista e offensiva.

Per quanto riguarda le elezioni presidenziali americane, il deep state è con le spalle al muro: il lockdown dovuto al coronavirus non ha possibilità di essere esteso fino a novembre e non sarà consentito il voto postale obbligatorio (che si presterebbe facilmente a brogli su vasta scala), diminuirà il peso del voto degli immigrati illegali (sono stati bloccati, in gran parte, i flussi di clandestini dal confine con il Messico), sono in via di introduzione regole e leggi che obbligano i votanti ad identificarsi con un documento di identità, sono state ripulite, sull’onda di mirate azioni legali, le liste elettorali di numerosi Stati da milioni di registrazioni false o ridondanti (che, di fatto, consentivano di organizzare veri e proprie squadre dedite al voto multiplo), sono scattate restrizioni alle censure politiche sui social media e, forse, ci saranno interventi nei confronti dei media tradizionali. Ma il deep state non può permettersi di perdere le presidenziali di novembre (ne va della propria sopravvivenza economica e politica e, in ultima analisi, della sopravvivenza fisica di molti dei suoi membri, soprattutto dei più importanti) e continua la lotta con tutti i mezzi: sfrutta al massimo i mezzi di propaganda (che ancora controlla in gran parte), organizza false flags [260] (per lo più le “classiche” sparatorie con eccidio [261]) utilizzando le cosiddette “cellule dormienti”, agisce più che può a livello internazionale per aumentare il caos, si gioca la “carta razziale” per allontanare da Trump l’elettorato appartenente alle minoranze, che in questi anni si è sempre più avvicinato al presidente americano in virtù di politiche fortemente improntate a migliorare la situazione economica e sociale di neri, ispanici e altre minoranze etniche.

I recenti fatti di Minneapolis sono stati chiaramente organizzati: un poliziotto bianco ha ucciso, ripreso da cellulari, un uomo di colore, in maniera brutale e senza apparente motivo. Il passato del poliziotto è alquanto sospetto ed è emersa la singolare circostanza che assassino e vittima avevano lavorato insieme, per un periodo, nella sicurezza di un club della città [262]. Ora il poliziotto sembra svanito nel nulla [263]. I tumulti a sfondo razziale che sono seguiti all’omicidio e la loro modalità di svolgimento fanno pensare che vi sia dietro una regia: tra i partecipanti mascherati (molti dei quali verrebbero da altre località [264]) è stato riconosciuto un poliziotto [265]. Da molte parti si fa il nome del solito Soros come finanziatore dei tumulti (come sembra suggerire anche QAnon: Q#4349), visto il suo ruolo, in passato, nel pagare numerosi autori delle proteste di Ferguson [266]. La rivolta si è (è stata) estesa ad altre città e Trump ha messo l'esercito in stato di allerta [267]. La situazione politica americana lascia presagire il moltiplicarsi di eventi “estremi”, in una folle spirale pre-elettorale.

Aumenta l’influenza di QAnon nella politica americana (Q#4333) e, di pari passo, si moltiplicano gli attacchi sulla stampa (Q#4348).

Twitter cade in trappola e mette una postilla di smentita a due tweet di Trump riguardanti il voto postale [268], aprendo la strada al controllo da parte del governo americano [269] per interferenza nelle elezioni del 2020 e violazione del Primo Emendamento. Trump ha prontamente emesso un Ordine Esecutivo [270] con cui, tra le varie cose, priva i social media dello scudo legale in caso di violazione della libertà di parola: è una svolta importante nella guerra dell’informazione.



Gli USA stanno acquistando ingenti quantitativi d’oro dalle raffinerie svizzere [271], [272], [273].

QAnon ci informa (Q#4324) che diversi funzionari di Planned Parenthood, la principale organizzazione che esegue aborti in America, hanno ammesso sotto giuramento che l’azienda è implicata nella compravendita di organi e parti fetali [274].

La Corte Costituzionale tedesca ha respinto la possibilità che la BCE possa acquistare titoli di debito dei paesi più indebitati dell’area euro [275]: la moneta unica si avvicina alla fine per l’uscita della Germania? Anche in Italia sembrano moltiplicarsi le spinte per l’uscita dall’euro e dalla UE [276], [277].

Le dimissioni a sorpresa del direttore del WTO [278] a partire dal 31 agosto e con un anno di anticipo sottolineano lo stravolgimento operato dall’amministrazione Trump nel commercio mondiale e si va ad aggiungere alla gigantesca ondata di dimissioni scatenata dall’elezione dell’attuale presidente americano [279].

Il presidente Palestinese Abu Mazen ha annunciato la fine degli accordi di Oslo del 1993 e di tutti gli accordi con Israele e USA [280], scaricando sullo stato ebraico la responsabilità e il peso economico dell’organizzazione e della sicurezza nei territori palestinesi [281]. Potrebbe trattarsi di una mossa obbligata, vista la contrazione degli aiuti internazionali, ma anche di un tentativo di sedersi al tavolo delle trattative con Israele con una maggiore forza contrattuale [282], oppure di una manovra per fare muro contro muro.

Trump dichiara in un’intervista di avere la possibilità di distruggere il deep state [283]. E il termine deep state entra ufficialmente nelle aule del Parlamento italiano, così come il termine Obamagate, grazie a due interventi della deputata Sara Cunial [284], [285].

Si preannuncia una tempesta (o una battaglia) giudiziaria anche in Italia, sia per lo scandalo Spygate/Obamagate che coinvolgerebbe personalmente Matteo Renzi [286], sia per le intercettazioni telefoniche compromettenti che coinvolgerebbero il magistrato Luca Palamara e i renziani del PD [287]. La vicenda ha portato alle dimissioni dei vertici dell’ANM [288]. Da osservare anche il caso Bibbiano [289], [290], con casi di compravendita di bambini e abusi sugli stessi.

In Francia, il partito di Macron perde deputati e la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale [291].

La Cina ha di fatto posto fine allo status di speciale indipendenza di Hong Kong.

(continua)




[227] Vedi PARTE DECIMA / 3.




[230] Vedi PARTE DECIMA / 3, note 222A e 222B.



[233] Vedi PARTE DECIMA / 3, testo e nota 215.

[233A] Una cosa analoga è accaduta in Italia con le RSA. Crimini contro l'Umanità?


[235] Vedi PARTE DECIMA / 2.

















[252] Vedi PARTE TERZA, paragrafo “Il governo-ombra e il Logan Act”.




[256] Vedi PARTE DECIMA / 1, testo e note 170 e 171.




[260] Per il significato del termine, vedi PARTE QUINTA, nota 40.

[261] Vedi PARTE SESTA, paragrafo “Il fronte interno” e nota 57.







[268] 




I tweet di Trump con la "postilla" aggiunta








[273] Cfr. PARTE QUINTA, paragrafo “Addio al petrodollaro”.

[274] Vedi PARTE SESTA, nota 56; PARTE SETTIMA, “Aggiornamento dell’8 settembre 2019”; Q#3405.








[282] Vedi PARTE OTTAVA, “Aggiornamento del 31 gennaio 2020”.




[286] Il governo italiano è stato l’unico dei governi coinvolti a collaborare con le autorità americane.










NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.