mercoledì 4 dicembre 2019

LE ORIGINI ANCESTRALI DELL'UMANITA': I GIGANTI

L'ESISTENZA DEI GIGANTI CI INTERROGA SULLE NOSTRE ORIGINI ANCESTRALI: CAPIRE LA GENESI UMANA DA ADAMO ED EVA E' LA CHIAVE PER CAPIRE IL TEMPO PRESENTE E IL FUTURO DELL'UMANITA'..... 





Le misteriose energie delle Tombe dei Giganti


Sotto la crosta terrestre scorrono energie telluriche e forze magnetiche che fanno del nostro pianeta un autentico “organismo vivente”. L’uomo, creatura figlia della Madre Terra, ha facoltà di interagire ed essere molto sensibile a questi “movimenti”, e, in particolari situazioni, di assorbirli inconsciamente. Queste energie sono più intense in certi ambienti piuttosto che in altri e recenti studi hanno rilevato che antichi luoghi sacri sono stati costruiti lungo questi canali energetici. Ma chi e come ha scelto di innalzare un tempio in un determinato luogo piuttosto che in un altro, considerato che solo con la moderna tecnologia si è scoperto tutto questo?


L’architettura antica è molto diversa da quella odierna, innanzitutto si edificava non sopra la natura ma all’interno della natura stessa, in un caldo abbraccio vitale e benefico. Svariati erano i metodi per la scelta dei luoghi, a volte cruenti come nel caso dei romani che, dopo aver fatto pascolare alcune greggi in un campo, dopo averli uccisi ne controllavano il fegato e se in buono stato si decideva di dare l’avvio ai lavori. Altre volte i luoghi erano scelti in base al riposo degli animali in quanto si presupponeva fossero in stretto legame con la Terra, molto più dell’Uomo stesso. Ma spesso entravano in scena i cosiddetti “sensitivi”, che sceglievano il posto dove costruire il santuario. Queste persone con innate capacità sensoriali che permettevano di percepire queste particolari energie, nel passato erano i druidi o i “santoni del villaggio” e venivano spesso interpellati.


Il neo tempio, già pregno delle forze magnetiche, si arricchiva a sua volta dell’energia degli abitanti che lì si recava a pregare. Spesso vi era anche la vicinanza di una fonte d’acqua, elemento fondamentale per i rituali, come viene dimostrato dagli innumerevoli pozzi sacri presenti in Sardegna. In Gallura (la zona settentrionale) i numerosi siti sacri nuragici e prenuragici non si trovano in ambienti casuali, ma sono per la maggior parte eretti proprio su luoghi di intense forze telluriche.


Baluardi accumulatori di tali energie sarebbero proprio le Tombe dei Giganti, quelle strane costruzioni che ricoprono il territorio sardo, ma le possiamo trovare solamente in questa regione e in nessun’altra parte del mondo, motivo sufficiente per considerarle di importanza senza pari.

Una derivazione degli antichi dolmen?
Sono costituite da un lungo corpo funerario entro il quale venivano riposti i corpi dei defunti. Sono l’evoluzione dei dolmen che si sarebbero “allungati” creando le tombe a corridoio chiamate ALLEES COUVERTES con l’aggiunta di un’area sacra delimitata da una serie simmetrica di lastre ortostatiche. Esse, a partire dalla stele centrale, la più alta, si espandono a semicerchio con altezze discendenti delimitando così una sorta di “piazza” davanti alla tomba, che ha il nome di ESEDRA.


Alla base dei menhir vi era quasi sempre un sedile che correva lungo tutta l’area sul quale gli officianti tenevano gli antichi rituali funerari. Inoltre vi era la presenza di betili, chiari richiami alla presenza di Dio.

La falsa porta
L’entrata è formata da una grossa e alta lastra di pietra con una porticina che collegherebbe l’esterno con l’interno della tomba. Essa aveva il valore simbolico di unione tra il mondo dei vivi e l’oltretomba, alla cui base vi era un bancone sul quale venivano lasciate le offerte. Tutto questo ricorda la funzione della “falsa porta” egizia, elemento che in Sardegna si ritrova spesso anche nelle “domus de janas” (tombe scavate nella roccia). La falsa porta è il punto di contatto tra il mondo dei vivi e l’aldilà. Dinnanzi a questa finta apertura venivano poste le offerte di cui ne usufruiva la persona cara che da qui si sarebbe “affacciata” sulla Terra.


La porticina è talmente stretta che per un adulto risulta molto impegnativo passarvi attraverso, per cui essa doveva avere un ruolo esclusivamente simbolico e i defunti venivano calati dall’alto all’interno del corpo funerario. Il corpo funerario è composto da un lungo buio corridoio, metafora del cammino nell’oltretomba, alla fine del quale si trova il sepolcro vero e proprio con la presenza di lastre su cui venivano posti oggetti di vita quotidiana che l’anima del defunto ne avrebbe “usufruito”.

Chi erano i "Giganti"?
Si chiamano tombe dei Giganti perché la tradizione vuole che ospitassero un unico corpo umano ed essendo spesso lunghe una decina di metri si pensava che fosse un uomo particolarmente alto. In realtà le tombe ospitavano molti corpi, come dimostrano i ritrovamenti ossei di decine di persone che a volte sfioravano il centinaio! Non si sa dunque se fossero “fosse comuni” o tombe dedicate a persone importanti come non si conosce il rituale di sepoltura e non si sa se venivano inseriti direttamente i corpi o addirittura soltanto le ossa. Fatto sta che le tombe dei Giganti trasmettono un grande mistero dal punto di vista storico ma anche spirituale.

Accumulatrici di energia tellurica
Mauro Aresu, il più importante studioso sardo di questo argomento, dopo aver a lungo studiato questa tipologia di monumenti, afferma che le tombe dei giganti costituiscono i punti più importanti di emanazione energetica al punto tale da avere la facoltà di “guarire” chiunque si rechi o si distenda al loro interno. La loro disposizione a semicerchio seguirebbe le linee energetiche telluriche catturandone il flusso di cui si impregnerebbero le stesse pietre (ecco perché per guarire è necessario distendersi sulla pietra, rituale presente in molte parti d’Italia) le quali, dopo averlo assorbito, lo avrebbero condotto come un filo elettrico verso la stele più alta che sarebbe così divenuta un autentico accumulatore.


Il corpo del defunto posizionato all’interno della tomba, avrebbe ricevuto un’energia tale da strappare la sua anima dal corpo, ricolma di nuova vita, quella della Madre Terra. Sarebbe insomma così risorta, tornando alla sua origine.

Una rampa di lancio verso le stelle?
A nostro avviso una stele così alta avrebbe potuto infine lanciare l’anima verso il cielo, verso il ritorno a casa, culto non differente da quello egizio, ma non unico in Sardegna, regione da tempo immemore custode di altre simbologie correlate, come le false porte, la piramide di Monte D’Accoddi, le tombe accessoriate di oggetti di vita quotidiana, il culto per il dio Toro.




Dopotutto la forma della Tomba dei Giganti potrebbe ricordare neanche troppo alla lontana, una rampa di lancio verso l’alto. La linea dei menhir è curva, procede inizialmente con poca inclinazione per terminare la sua corsa verticale con grande slancio.

Il Dio Toro
Mauro Aresu afferma inoltre che se viste dall’alto, le Tombe dei Giganti potevano sembrare teste di toro stilizzate. La figura del toro è molto diffusa in questa regione perché rappresentava la forza maschile in unione con la Dea Madre.
Il loro sacro incontro genera vita e dà l’energia all’anima perché possa riunirsi all’energia della terra. Presso le tombe dei giganti si presume che venissero svolti rituali legati al richiamo della vita e della rinascita, proprio nell’esedra ove vi era la presenza di sedili. Si cadeva in un sonno-trance con il quale si entrava in contatto con la divinità (rituale molto diffuso nella cultura greca) di cui se ne potevano ascoltare le volontà.

La forma delle corna del toro


Queste tombe così accurate dal punto di vista architettonico, testimoniano un grande rispetto che la civiltà nuragica nutriva nei confronti della morte e della vita dell’oltretomba. L’enorme fatica umana che queste costruzioni così imperiose ci dimostrano, i rituali, i grossi calcoli e le conoscenze nell’erigere i monumenti in precisi luoghi energetici, tacitamente ci narrano l’importanza dei popoli nuragici e prenuragici per il sacro. Questi popoli tanto primitivi non lo erano, anzi più di noi comprendevano il senso della vita. E noi dobbiamo saperli osservare per capire quel significato della nostra esistenza che abbiamo perso nel corso della storia.




AP_951519032538.jpg
Uno scheletro di 6 metri rinvenuto in Cina

Scheletro gigante di 8 metri rinvenuto in India




Gli Annunaki. I giganti della terra?

Le leggende di tutto il mondo fanno riferimento ad una razza di giganti che un tempo viveva sulla Terra. La Sacra Bibbia parla della progenie dei “figli di Dio e delle figlie degli uomini” ed indica che gli angeli che bramavano piaceri terreni avrebbero fecondato donne di origine umana .



Alcuni studiosi ritengono che questi esseri divini erano i Nefilim, uomini di statura gigantesca (o provenienti dalla costellazione di Orione per i greci, o ancora "angeli caduti" dal semitico nafal=cadere). Per molti secoli, la comunità scientifica e teologica ha elaborato teorie diversificate sulla identità ed origine dei Nefilim. Si trattava di una razza umana o di giganti così come sono stati descritti? Tuttavia, è un dato di fatto che la dottrina giudaico/cristiana non è l’unica a fare riferimento ad una razza di giganti.



Prima che la Bibbia fosse stata concepita, esisteva una tradizione orale sumera tramandata di generazione in generazione, così come in Grecia, Roma ed Egitto.

Molte leggende parlano di dei e dee potenti di natura immortale e di origine non terrestre. La storia ha relegato queste leggende al “mito”, etichettandole come resoconti fantasiosi e surreali. Tuttavia, è da notare che molte di queste leggende sembrano avere un tratto che le accomuna inspiegabilmente. E’ possibile che culture tanto diverse e lontane raccontassero le stesse leggende o vi è qualcosa di veritiero e reale?


Leggende di Giganti nel Mediterraneo

Le leggende di giganti nei paesi del Mediterraneo sono le più conosciute e discusse.

Al di là dei racconti biblici (come quello di Davide e Golia), ci sono i racconti del re babilonese Gilgamesh. In alcune antichissime tavole di pietra sono raffigurate immagini di Gilgamesh che lotta contro un leone. Raffrontando le effigi delle sculture sembra che l’uomo doveva avere un’altezza di circa 12-14 metri, in considerazione delle dimensioni del leone ucciso.  

Leggende di Giganti in Grecia

I racconti greci dei tempi antichi sono fantasiosi e pieni di storie di uomini giganti che assumono sembianza di dei e dee.

I Giganti sono denominati ”Giganti ” o ”Titani” nelle opere del poeta epico Esiodo, e si diceva fossero figli di Urano e di Gea.

In entrambi gli scenari greco e romano, gli dei e le dee erano in conflitto con i giganti che desideravano assumere il controllo del territorio. Era stato profetizzato che il figlio di un dio ed un mortale avrebbe lottato e vinto contro i giganti.

Nelle leggende greche, Herkales, figlio di Zeus e Alcemene, guidò gli dei dell’Olimpo alla vittoria nella battaglia epica contro il gigante Anteo.

Leggende di Giganti in Norvegia

La mitologia del Nord Europa descrive gli stessi elementi: una razza di Giganti in guerra contro gli dei. Sono stati denominati Jotun, anche se di dimensioni diverse rispetto ai giganti descritti in altre tradizioni.

Vi è anche una leggenda che narra che il genere umano abbia avuto origine da Ymir, un gigante di enormi dimensioni.

Reperti a Confronto – Si tratta di Giganti?

Secondo un’altra leggenda esisteva un popolo di giganti impegnati a sconfiggere gli dei nella battaglia finale del Ragnarok.

La maggior parte dei giganti descritti nelle leggende norrene è di varietà mostruosa e temibile.

Storia della Mitologia norrena

Le leggende dei popoli nordici e Pre-nordici offrono un interessante spaccato della creazione del mondo e della sua storia.

I Giganti appaiono in molte altre leggende, comprese quelle delle popolazioni indigene degli gli Stati Uniti (conosciute come nativi americani).

Le popolazioni che abitavano la parte nord-est e sud-ovest del paese, spesso parlavano di una razza di giganti “dai capelli rossi”. Una di queste leggende comprende quella della tribù Paiute che era predominante nella zona sud ovest di Arizona, Nevada e Utah. La leggenda narra che i giganti (noti anche come ” Si- Te – Cah “) esistevano prima che la tribù cominciasse a popolare la zona. Si- Te – Cah significa “mangiatori di Tule“, una pianta che cresce sott’acqua. Si narra che questi giganti fossero di dodici metri di statura, con i capelli fiammeggianti rosso brillante, e sono generalmente descritti come minacciosi.

Si dice che tutte le tribù della zona lottassero insieme contro questi giganti e li avessero inseguiti in una grotta. I giganti rifiutarono di abbandonare la grotta, al punto che i Paiute ed altre tribù decisero di dare la grotta alle fiamme. La grotta crollò durante un terremoto e da allora è ancora chiusa.

È interessante notare che, nei primi anni del 1920, nei pressi della grotta, vennero scoperti alcuni resti fossili. Tra questi fossili sono stati trovati resti umani ben conservati, appartenenti ad un maschio ed una femmina. La femmina era alta più di sei metri ed il maschio era più di otto metri.

Unitamente alla scoperta degli scheletri, sono stati trovati molti altri reperti tra cui un calendario circolare che riportava il numero di giorni e settimane per un intero anno.

Nel 1931, altri due scheletri sono stati scoperti in Lockport, Nevada: misuravano da otto a dieci metri di altezza.

Il modello di un femore umano gigante è in mostra al Museo dei Fossili Blanco. La scultura è montata su un disegno a scala a dimostrare quanto grande era questa persona.

Questa è la prova che i giganti sono effettivamente esistiti sulla Terra nel passato?

Leggende di Giganti nelle culture antiche

L’elenco potrebbe continuare per aree del mondo le cui antiche culture fanno riferimento ai giganti.

L’area che si estende i confini di Francia e Spagna, chiamata il Paese Basco, si dice fosse abitata un tempo dai jentilak e mariuak. Questi giganti erano violenti e minacciosi, ma erano anche considerati retti dal popolo basco resistente alle dottrine cristiane.

Molti di questi giganti hanno analogie con quelli di altre culture, come quella del gigante Tartalo, molto somigliante al Ciclope greco.

Alcuni studiosi ritengono che i megaliti giganti costruiti in tutto il mondo sono stati effettivamente edificati da queste creature enormi.

Il Gigantismo

Il Gigantismo è una rara malattia che colpisce una piccolissima parte della popolazione mondiale. I sintomi sono costituiti da un altezza insolita ed eccessiva e da proporzioni abnormi. Il gigantismo, tuttavia, non può offrire una risposta esauriente e spiegare l’esistenza, nel passato della Terra, di un’intera razza, come descritta nelle leggende e tradizioni che abbiamo citato.

Sono stati trovati manufatti e scheletri che indicano che sono effettivamente esistiti individui molto più grandi della norma. Alcuni di questi scheletri si sono rivelati dei falsi, ma in varie parti del mondo sono stati rinvenuti anche strumenti di dimensioni enormi: enormi mazze in miniere abbandonate sono state scoperte in luoghi come il Galles e l’India, così come asce e spade giganti in Iran.

Negli anni 50, a sud-est della Turchia è stata segnalata una fossa contenente scheletri giganti: le ossa della gamba sono state misurate ed erano alte quasi quattro metri dall’anca al ginocchio. E ‘interessante notare che, mentre molti di questi risultati sostengono di essere documentati, in realtà è difficile trovare qualcosa di concreto. Certamente, la ricerca non è aiutata da bufale intenzionali come quella dello scheletro gigante scoperto nel deserto arabo. In realtà si trattava di un convincente fotomontaggio da destinare ad un concorso fotografico.

Ci sono alcune teorie molto interessanti sul perché la documentazione sia difficile da individuare, e gran parte di essa coinvolge i presunti sforzi della Smithsonian Institution. Lo Smithsonian è un grande complesso museale e di ricerca che si trova a Washington DC.

I teorici della cospirazione credono che quando fu scoperto il sito degli Adena (costruttori di enormi tumuli nel Nord America), i membri dell’istituzione vollero rendere una interpretazione non conforme ai fatti. Piuttosto che affermare che gli Adena fossero una razza separata dalle popolazioni indigene, preferirono affermare che quelle enormi tombe testimoniavano il progresso raggiunto dalle medesime popolazioni indigene.

Insomma, una sorta di insabbiamento che tende a ricondurre nel canone scientifico fatti e reperti di difficile interpretazione.



VEDI ANCHE:







LITURGIA DEL GIORNO

Mercoledì della I settimana di Avvento

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola 

Antifona d'ingresso
Il Signore viene, 
non tarderà: 
svelerà i segreti delle tenebre, 
si farà conoscere a tutti i popoli. (cf. Ab 2,3; 1Cor 4,5) 

Colletta
Dio grande e misericordioso, 
prepara con la tua potenza il nostro cuore 
a incontrare il Cristo che viene, 
perché ci trovi degni di partecipare al banchetto della vita 
e ci serva egli stesso nel suo avvento glorioso. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Is 25,6-10)
Il Signore invita tutti al suo banchetto e asciuga le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

In quel giorno,
preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, 
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 22)
Rit: Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita. 

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. 

Canto al Vangelo () 
Alleluia, alleluia.
Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo:
beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia. 

VANGELO (Mt 15,29-37
Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani. 

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». 
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. 
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Nessuna sofferenza umana è nascosta agli occhi di Dio. Rendendoci voce di ogni gemito e di ogni ferita dei fratelli, preghiamo dicendo: 
Vieni in nostro aiuto, Signore. 

Ti preghiamo per chi ti nega o è indifferente: 
Ti preghiamo per chi si è lasciato accecare dall'odio: 
Ti preghiamo per chi usa prepotenza: 
Ti preghiamo per chi vive costantemente nel peccato: 
Ti preghiamo per chi tratta gli altri come oggetti: 
Ti supplichiamo per chi si scopre affetto dal cancro: 
Ti supplichiamo per chi nasce con deformazioni e menomazioni: 
Ti supplichiamo per chi è leso da incidenti stradali: 
Ti supplichiamo per chi subisce infortuni sul lavoro: 
Ti supplichiamo per gli ammalati di cuore: 
Ti preghiamo per chi soffre la fame e la sete: 
Ti preghiamo per chi è vittima di terremoti e di alluvioni: 
Ti preghiamo per chi non ha casa: 
Ti preghiamo per chi è senza lavoro: 
Ti preghiamo per chi vive il dramma della guerra: 
Ti supplichiamo per i tossicodipendenti e gli alcolizzati: 
Ti supplichiamo per i tanti poveri ed emarginati: 
Ti supplichiamo per gli sfrattati: 
Ti supplichiamo per le vittime di violenza e di imbroglio: 
Ti supplichiamo per chi, per debolezza, entra nel giro del male: 

O Padre, che salvi tutti gli uomini e non vuoi che nessuno perisca e vada perduto, spandi su tutti la tua misericordia e a tutti fa' sentire il tuo amore paterno. Per Cristo nostro fratello e Signore. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Sempre si rinnovi, Signore, 
l’offerta di questo sacrificio, 
che attua il santo mistero da te istituito, 
e con la sua divina potenza 
renda efficace in noi l’opera della salvezza. 
Per Cristo nostro Signore. 

Oppure: 
L’offerta che ti presentiamo, Signore, 
dia gloria al tuo nome 
e ottenga a noi il perdono e la pace. 
Per Cristo nostro Signore. 

PREFAZIO DELL’AVVENTO I 
La duplice venuta del Cristo 

È veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
rendere grazie sempre e in ogni luogo 
a te, Signore, Padre santo, 
Dio onnipotente ed eterno, 
per Cristo nostro Signore. 
Al suo primo avvento 
nell’umiltà della nostra natura umana 
egli portò a compimento la promessa antica, 
e ci aprì la via dell’eterna salvezza. 
Verrà di nuovo nello splendore della gloria, 
e ci chiamerà a possedere il regno promesso 
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa. 
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti, 
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo... 

Oppure: 

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A 
Cristo, Signore e giudice della storia 

È veramente giusto renderti grazie 
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, 
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose. 
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora, 
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, 
apparirà sulle nubi del cielo 
rivestito di potenza e splendore. 
In quel giorno tremendo e glorioso 
passerà il mondo presente 
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. 
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, 
perché lo accogliamo nella fede 
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno. 
Nell’attesa del suo ultimo avvento, 
insieme agli angeli e ai santi, 
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo... 

Antifona di comunione
Il Signore nostro Dio verrà con potenza 
e riempirà di luce i suoi fedeli. (Is 40,10; cf. 34,5) 

Oppure: 
“Sento compassione di questa folla: 
non voglio rimandarli digiuni, 
perché non svengano lungo la strada”. (Mt 15,32) 

Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, 
la forza di questo sacramento 
ci liberi dal peccato 
e ci prepari alle feste del Natale. 
Per Cristo nostro Signore. 

Oppure: 
O Padre, 
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio, 
fa’ che rimaniamo nel tuo amore, 
viviamo della tua vita 
e camminiamo verso la tua pace. 
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
Gesù, di ritorno in Galilea da una predicazione nelle regioni di Tiro e Sidone, oltre i confini della Palestina, moltiplica nuovamente i pani (cf. Mt 14,13-21). Questa volta i destinatari non sono solo gli ebrei, ma anche i pagani scesi con lui in Galilea. L’evangelista annota, infatti, che, dopo la moltiplicazione dei pani, i presenti hanno glorificato il Dio del popolo d’Israele. Lo scopo del miracolo è di far capire che tutti, indistintamente, possono beneficiare della salvezza. 
Anche i discepoli sembrano avere intuito la sproporzione del compito che, in prospettiva futura, sarebbe stato loro affidato. “Dove troveremo tutto il pane per sfamare tanta gente?”. Come faremo ora che i confini della Palestina sono stati infranti e culture diverse sono state incluse da Cristo nell’orizzonte della salvezza? 
La domanda posta dai discepoli a Gesù è la stessa che l’uomo pone a Dio, dall’abisso della sua povertà. È la consapevolezza, che affiora spesso in noi, che senza di lui non possiamo fare nulla. 
All’arduo lavoro per la conversione di noi stessi, al compito di testimoniare la nostra fede agli altri e di annunciare il vangelo a tutto il mondo che ci circonda, si pone come ostacolo la sproporzione delle nostre forze: dove troveremo, Signore, la capacità e il coraggio per dare una risposta al bisogno di verità, di giustizia, di amore dell’umanità intera? 
Il nostro operare nel mondo può svolgersi secondo il disegno del Padre, senza provocare violenze e soprusi, solo se nel cuore sappiamo mantenere un atteggiamento profondamente religioso: quello di sapere che abbiamo sempre bisogno dell’aiuto del Signore.

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 25 NOVEMBRE 2019

PREGATE CON FEDE IL SANTO ROSARIO SUGGERITO DA SAN MICHELE ARCANGELO DOPO QUESTO MESSAGGIO



Popolo di Dio:



COME PRINCIPE DELLE LEGIONI CELESTI, IO VI ALLERTO PER VOLONTÀ DIVINA.


La continuità dei terremoti sulla terra, obbligherà l’uomo a tenere in considerazione gli annunci del Cielo, ma l’uomo, pur di non sottomettersi alle Parole che provengono dall’Alto, non piegherà il capo, riconoscendo di essere stato messo in guardia in anticipo.


La ribellione dell’uomo lo ha portato ad ignorare il valore della vita.




Il distacco dell’uomo dalla Trinità Sacrosanta, ha portato l’umanità a ritenere di aver ottenuto di poter sopravvivere senza Dio e di poter andare avanti in questo modo, senza avere bisogno del suo Signore e del suo Dio, e fino a quando l’uomo non si purificherà con le sue stesse mani e non verrà purificato dal tentacolo del comunismo, dall’anticristo e dai suoi servitori e non si vedrà sprofondato nel peccato, non ritornerà a Dio.




Le acque del piacere dei sensi umani sono burrascose se lo stato spirituale dell’essere umano è ribelle e lontano da Dio.




Per questo vi sto chiamando ad una risoluta conversione e non a una pretesa conversione, per non cadere negli errori che alcuni dei Figli Prediletti della Nostra Regina e Madre stanno già diffondendo tra il Popolo di Dio e che, a causa di cattivi insegnamenti, porteranno moltissime anime alla perdizione.






SIATE SALDI, LO SPIRITO SANTO VI ILLUMINERÀ AFFINCHÈ POSSIATE DISCERNERE, NON COME IL MONDO CREDE DI FARLO, MA NEL MODO IN CUI SI COMPORTANO ED AGISCONO I FIGLI DI DIO.


AVETE UNA MADRE CHE VI AMA CON AMORE MATERNO E ALLA QUALE POTETE RICORRERE PER QUELLO DI CUI AVETE BISOGNO. NON DISPREZZATE QUESTO PRIVILEGIO!






Le forze del maligno hanno invaso la terra, la maggioranza dei governanti fanno parte dell’élite mondiale e additano alcuni dei figli Prediletti della Nostra e vostra Regina e Madre, colpendoli con terribili calunnie e con menzogne, per aizzare la gente contro la Chiesa del Nostro Re e Signore Gesù Cristo.




Popolo di Dio, la persecuzione si inasprirà e voi dovete essere preparati per questa evenienza, con una Fede salda e forte, con l’armatura dell’Amore e con l’obbedienza alla Legge di Dio ed ai precetti che formano la base per ogni cristiano.


È IL MOMENTO IN CUI DOVETE ESPRIMERE UNA TOTALE ADESIONE ALLA TRINITÀ SACROSANTA E ALLA NOSTRA E VOSTRA REGINA E MADRE DEI CIELI E DELLA TERRA, SENZA ESITARE, ESSENDO VERI.




Pregate Popolo di Dio, pregate, i vulcani continueranno ad attivarsi. 




Pregate per l’Italia e per l’Indonesia, la loro sofferenza aumenterà. 




Pregate Popolo di Dio, pregate, in questo ciclo i terremoti aumenteranno, la terra tremerà da un estremo all’altro.


Pregate Popolo di Dio, pregate, la violenza aumenterà e si diffonderà come una pestilenza. Popolo di Dio, l'uomo brucia dentro, brucia a causa di un disagio interiore che è dovuto alla disobbedienza che esterna e nella quale vive perché rifiuta la protezione di Dio, mentre accetta ciò che ritiene abbia più valore: l'astuzia e le menzogne ​​di Satana.




Popolo di Dio, l’inganno di satana non durerà, sarà troncato dal POTERE CHE È AL DI SOPRA DI OGNI POTERE: IL POTERE DI DIO (Cfr. Mt 28,18b; Eb 1,2-14; Fil 2, 9-11).




Coloro che disobbediscono ai Comandamenti Divini, soffriranno, gemeranno si sentiranno morire, dopo aver vissuto i loro peccati personali.






Attenti Popolo di Dio, la sofferenza aumenterà!






IN QUESTO MOMENTO IN CUI LA TRIBOLAZIONE STA AUMENTANDO, LASCIO A QUESTA GENERAZIONE QUESTO LASCITO DEL ROSARIO ALLA SANTISSIMA TRINITÀ.






Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.






Recitare il Credo.






Esame di coscienza.






Primo Mistero: L’umanità sia colmata con la virtù della forza.






Sul grano grande: Padre nostro.




E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, invia i Tuoi Cori Celesti a proteggere tutta l’umanità, la soccorrano, perché abbandoni le cattive intenzioni e la mente ed il pensiero umano rimangano in Te. 
Sui grani piccoli del Santo Rosario:
Si recita 10 volte:
Sapienza Divina, discendi dal Tuo Trono Trinitario, per guidarci sulla via del bene.




Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio.




Secondo Mistero: Che l’ira non controlli la vita dell’uomo.




Sul grano grande: Padre Nostro.




E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, dà al Tuo Popolo la pazienza, affinché l’ira ed i suoi effetti disordinati non si impossessino del cuore dell’uomo e le difficoltà siano allontanate dall’umanità.
Su grandi piccoli del Santo Rosario:
Si recita 10 volte:
Sapienza Divina, allontana da tutta l’umanità i problemi e le insidie del demonio. Che le lotte siano allontanate dalle persone e che la sofferenza non ci raggiunga.






Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio.






Terzo Mistero: L’umanità sia benedetta dalla Trinità Sacrosanta ed ogni uomo si disponga ad essere il servitore dei suoi fratelli.






Sui grani grandi: Padre Nostro.




E di seguito sullo stesso grano: Venga sull'umanità l'equanimità, perché la rettitudine nelle opere e negli atti sia testimonianza dei figli di Dio.
Sui grani piccoli del Santo Rosario:
Si recita 10 volte:
Sapienza Divina, che come umanità non perdiamo i valori né le credenze e che siamo retti in ogni momento, per dare Onore e Gloria a Dio.






Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio.






Quarto Mistero: L'avanzata del male sia fermata dalla decisione di tutta l'umanità di piacere a Dio.






Sui grani grandi: Padre Nostro.




E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, i saggi spirituali sono quelli che con le loro opere e azioni piacciono a Dio, lo adorano e lo acclamano a nome di tutte le creature umane.
Sui grani piccoli del Santo Rosario:
Si recita 10 volte:
Sapienza Divina, che tutta l'umanità si rivolga a Te con la certezza che Sei un Dio compassionevole e Misericordioso, Giusto Giudice, al quale è impossibile piacere senza fede.






Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio.






Quinto Mistero: Che l’ira non si impossessi della vita dell’uomo.






Sui grani grandi: Padre Nostro.




E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, il tuo Amore sia accolto da tutta l’umanità cosicché la sincerità, il rispetto e la benevolenza si manifestino nel Tuo Popolo a Tua somiglianza e diventiamo una cosa sola nel Tuo Cuore.
Sui grani piccoli del Santo Rosario:
Si recita 10 volte:
Sapienza Divina, l'Amore Divino è fonte di ogni bene, che questo stesso Amore sia in tutto il Popolo di Dio, che gli interessi umani si fermino, che cessi la discordia e la spiritualità sia in ogni uomo lo specchio del Tuo Amore.






Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio.






Sui tre grani del Santo Rosario:






Trinità Divina: Che la Pace Divina inondi i cuori di tutti gli uomini, senza distinzione. Trinità Divina: Che lo Spirito Santo ci inondi con il Suo Amore.
Trinità Divina: La Pace della Nostra Madre Santissima, che va al di là di ogni comprensione, venga a noi.






PREGARE LA SALVE REGINA, IN ONORE DELLA SANTISSIMA REGINA E MADRE.






Offerta:
Santissima Trinità, che sia la benignità a dirigere la nostra vita e che l'umanità raggiunga il necessario pentimento per sradicare dalla Terra l'avanzata del male.
Madre, guidaci al pentimento e ad essere come Te, discepoli fedeli e messaggeri del Tuo Amore.


Fare questa offerta sinceramente e terminare con un momento di riflessione spirituale. 



Amen.






SIATE TUTTI BENEDETTI NELL’AMORE DIVINO.






CHI È COME DIO? NESSUNO È COME DIO!






San Michele Arcangelo




AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO