AMATE LA NOSTRA REGINA E MADRE, NELL’AMORE DIVINO…
LA GENERALISSIMA DEGLI ESERCITI CELESTI, DIFENDE DAL MALE IL POPOLO DI DIO, QUELLO CHE È IL SUO POPOLO, EREDITATO AI PIEDI DELLA CROCE DEL SUO DIVIN FIGLIO. (Gv. 19,26).
Al momento del transito al Cielo in Corpo ed Anima della Nostra Regina e Madre, momento che fu sublime, parteciparono gli Apostoli che erano stati avvisati dagli Angeli di Dio e per ispirazione dello Spirito Divino.
Vennero accolti da Pietro per UN COSÌ GRANDE MIRACOLO DELL’AMORE DIVINO E QUELLO FU UN MOMENTO DOLOROSO PER GLI APOSTOLI, che dalla Madre avevano ricevuto l’Amore puro del quale Suo Figlio l’aveva colmata e sulla terra, Lei era stata rifugio e consolazione per loro.
Vi chiedo di prendere esempio da una così eccelsa e incomparabile Regina, perfetta nell’Amore e nella Santità.
VI INVITO A PRENDERE DALLA VOSTRA REGINA E MADRE, L’ESSERE EQUANIMI IN OGNI MOMENTO E DI NON PERMETTERVI DI COMPORTARVI E DI AGIRE AL DI FUORI DELLA VOLONTÀ DIVINA.
Lei visse alimentandosi dell’umiltà e dell’amore, pertanto voi, Suoi figli, se volete sollecitare i Suoi favori, dovete mantenervi in un perfettissimo e necessario equilibrio per poter essere dei veri testimoni, come figli di questa Santa Madre.
Come esseri umani, state vivendo del passato, legati al passato e non permettete a voi stessi di liberarvene, nonostante vi rendiate conto che per liberarvene e per riprendere il volo, dovete pentirvi di cuore di quello che vi tormenta (Cfr. Atti 3,19).
Se qualcosa vi tormenta, è perché in quella cosa c’è una parte di responsabilità da parte vostra, quindi per poter intraprendere un nuovo cammino è necessario il pentimento e solo allora sarete liberati da quei lacci che a volte vi hanno portato su strade indebite o in situazioni sbagliate e per le quali avete una quota di responsabilità.
Dovete guardarvi così come siete, figli di Dio, con le vostre benedizioni e le vostre imperfezioni e non incolpare i vostri fratelli per gli errori e i passi falsi della vostra vita, ma dovete assumervi le vostre responsabilità ed intraprendere una nuova vita, con serietà e con decisione. (Cfr. Sal. 32,5)
Popolo di Dio:
È IL MOMENTO DI UNA PREPARAZIONE SPIRITUALE ATTIVA E SENZA PROCRASTINARE…
È IL MOMENTO DELLA DECISIONE E DI ASSUMERSI LA
RESPONSABILITÀ DEL PROGRESSO O DEL RALLENTAMENTO SPIRITUALE.
Imitate la vostra Regina e Madre, cosicché possiate accogliere con santa pazienza le vicissitudini della vita; non dovete solo pregare, ma dovete amarle ed offrirle in riparazione per i vostri peccati personali e per quelli del mondo intero.
LEI È LA NOSTRA E VOSTRA REGINA E MADRE, LA MADRE DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO, NESSUN ESSERE UMANO LA PUÒ FERIRE MA, NELLA SUA SANTITÀ, LA RISPOSTA DELLA MADONNA È QUELLA DI AMARE MAGGIORMENTE QUELLI CHE NON LA AMANO E NON L’ACCOLGONO COME MADRE.
Avvaletevi di questo giorno in cui “la vostra Regina e Madre venne portata in Cielo in Anima e Corpo”, per consacrarvi ai Sacri Cuori ed in questo modo, come figli amorevoli e degni di Cuori tanto sublimi, beneficiate delle benedizioni, delle grazie e delle virtù che Loro impartiscono ai Loro devoti, che imitano i grandi Divini Tesori presenti nei Loro Cuori.
Sollecitate la Grazia del perdono per i vostri fratelli.
Sollecitate la Grazia di essere veri.
Sollecitate la Grazia di vedere i vostri difetti e i vostri impedimenti spirituali.
Sollecitate la Grazia di non essere superbi e di non agire impulsivamente, perché a causa di questo problema, moltissime persone patiranno moltissimo.
Sollecitate la Grazia di essere amanti del Nostro Re e Signore Gesù Cristo e di una tanto eccelsa Regina affinché, sotto la loro protezione, siate meritevoli della Custodia Angelica nei momenti di sofferenza che verranno per l’umanità.
Siate veri, caritatevoli, umili e disprezzate la superbia, perché è da questa che è nato il male.
Non temete, Popolo di Dio, perché con miriadi Angeliche vi stiamo proteggendo, siate veri figli dei Sacri Cuori.
Vivete in unità essendo Amore, perché con questa grazia singolare, le anime risplendono in questi momenti in cui l’Amore deve essere una bandiera per i figli della vostra Santa e Bella Madre.
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Maria, madre della Chiesa, assunta in cielo, è per noi modello di vita. Chiediamo a Dio Padre di sostenerci lungo il cammino verso la meta celeste a cui lei è giunta nella gloria.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Per la Chiesa, che come Maria cammina nella storia tra consolazioni e sofferenze, perché sappia confidare sempre in Dio e discernere la sua volontà nei segni dei tempi. Preghiamo.
2. Perché gli uomini attraversino il grande viaggio della vita avendo sempre presente la meta, che è la risurrezione e la vita eterna nella comunione beata con Dio. Preghiamo.
3. Perché sappiamo riconoscere la dignità del corpo umano, spesso disprezzato o profanato, riconoscendolo dono di Dio e tempio dello Spirito. Preghiamo.
4. Per tutte le donne, perché in Maria vedano un modello di vita cristiana, riconoscano in lei le virtù dell’umiltà, della pazienza, dell’amore gratuito e generoso. Preghiamo.
5. Perché le situazioni umane, come canta Maria, siano toccate dal dito provvidente di Dio e rovesciate a favore di chi soffre ed è umiliato. Preghiamo.
O Padre, contemplando il mistero di Maria, associata in corpo e anima al trionfo di Cristo salvatore, ci sentiamo famiglia, ci sentiamo figli che chiedono il tuo aiuto, sicuri che le nostre suppliche saranno ascoltate e accolte. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Salga a te, Signore,
il sacrificio che la Chiesa ti offre
nella festa di Maria Vergine assunta in cielo,
e per sua intercessione i nostri cuori,
ardenti del tuo amore,
aspirino continuamente a te.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Maria icona della Chiesa pellegrinante.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi la Vergine Maria,
madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
è stata assunta nella gloria del cielo.
In lei, primizia e immagine della Chiesa,
hai rivelato il compimento del mistero di salvezza
e hai fatto risplendere per il tuo popolo,
pellegrino sulla terra,
un segno di consolazione e di sicura speranza.
Tu non hai voluto
che conoscesse la corruzione del sepolcro
colei che ha generato il Signore della vita.
E noi,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia
l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di comunione
Tutte le generazioni mi chiameranno beata,
perché grandi cose
ha fatto in me l’Onnipotente. (Lc 1,48-49)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questo sacrificio eucaristico
ci hai resi partecipi della tua salvezza,
fa’ che per l’intercessione della Vergine Maria
assunta in cielo
giungiamo alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.