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Socrate
mercoledì 13 febbraio 2019
Più del 90% delle sardine e delle acciughe dell’Adriatico ha ingerito i rifiuti marini
Studio italiano: 18% di microplastica nelle acciughe e 33% nelle sardine rispetto alla marine litter ingerita
Ieri greenreport.it ha dato conto di uno studiosull’ingestione di microplastiche da parte dei lanzardo o sgombro cavallo o cavalle (Scomber colias) nelle acque costiere delle isole Canarie e alcuni nostri lettori e Lucrezia Cilenti, del Centro di Lesina dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Irbim – Cnr), ci hanno fatto notare che un team di ricercatori italiani ha pubblicato recentemente su Environmental Science and Pollution Research l’importante studio “Marine litter in stomach content of small pelagic fishes from the Adriatic Sea: sardines (Sardina pilchardus) and anchovies (Engraulis encrasicolus)”, che si occupa dello stesso argomento in maniera forse più ampia e che riguarda le acciughe e le sardine dell’Adriatico.
Il team di cui fa parte la Cilenti, composto anche da Monia Renzi del Biocenter Research Center di Orbetello, comprende anche Antonietta Specchiulli e Cristina Manzo (Irbim – Cnr); Andrea Blašković (Biocenter Research Center); Giorgio Mancinelli (Irbim – Cnr, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’università del Salento e CoNISMa, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), spiega che «Questo studio indaga i rifiuti marini e le microplastiche nei contenuti dello stomaco delle due specie commerciali più importanti dell’Adriatico, le sardine (Sardina pilchardus) e le acciughe (Engraulis encrasicolus) raccolte tra giugno 2013 e maggio 2014. Principali caratteristiche dei rifiuti marini e degli oggetti in plastica (cioè numero, dimensione, forma e colore) sono stati determinati. In particolare, abbiamo mirato a (1) valutare le differenze di contenuto, forma e colore tra le specie considerate relative alla loro strategia di alimentazione; (2) valutare le relazioni tra i dati biometrici, il sesso e i rifiuti registrati caratteristiche secondo la specie; (3) valutare l’influenza della stagionalità sui rifiuti marini e sulle microplastiche ingerite da sardine e acciughe».
Dopo aver ricordato che «Negli ultimi 50 anni la produzione di materiale plastico ha registrato un forte aumento raggiungendo i 311 milioni di tonnellate annue nel 2014. Studi di previsione a lungo termine suggeriscono che nel 2050 la produzione annua sarà compresa tra gli 850 milioni di tonnellate e i 1124 milioni di tonnellate», avverte: «A causa del suo ampio uso, della scarsa biodegradabilità e degli input crescenti, un’enorme quantità di plastica si sta accumulando negli ambienti marini portando ad una crescente preoccupazione per la conservazione dell’ecosistema marino. Infatti, la “Marine litter” (rifiuto marino) è stata introdotta dalla Marine Strategy Framework Directive (MSFD – Directive 2008/56/EC) come uno degli 11 descrittori per definire lo stato di qualità ambientale degli ecosistemi marini e mirare al raggiungimento del “buono stato ambientale” entro il 2020».
Il team di ricercatori italiani sottolinea che «L’allarme maggiore viene generato dall’accumulo di grandi quantità di piccoli pezzi di plastica (<5 mm di diametro), noti come microplastiche, negli organismi marini. Le microplastiche potrebbero rappresentare una minaccia per l’integrità degli ecosistemi marini e per la loro conservazione, dettata dalla loro capacità di assorbire le sostanze chimiche inquinanti dall’acqua e di rilasciarle poi nell’ambiente. Inoltre, possono rappresentare un vettore per la diffusione di microrganismi alieni. Recenti studi hanno dimostrato che le microplastiche vengono ingerite da un gran numero di organismi marini, penetrando nella rete trofica marina influenzando le abitudini alimentari, la riproduzione e la respirazione delle specie. Le Microplastiche sono state trovate nel sistema digestivo di varie specie di pesci, compresi i pesci pelagici di piccola taglia».
Lo studio evidenzia che «Le sardine e le acciughe svolgono un ruolo ecologico chiave negli ecosistemi costieri, trasferendo energia dal plancton a livelli trofici più elevati fino a noi attraverso la dieta. I dati ottenuti in questo studio hanno evidenziato che oltre il 90% delle sardine e delle acciughe analizzate ha ingerito i rifiuti marini. La frazione microplastica è rappresentata da percentuali che vanno dal 18% nelle acciughe al 33% nelle sardine rispetto alla marine litter ingerita».
I ricercatori concludono: «L’attuale conoscenza sulla presenza di microplastiche negli ambienti e cicli correlati attraverso la rete trofica e, di conseguenza sulla salute umana, devono essere implementati per valutare meglio le abitudini alimentari delle specie marine e gestire meglio gli ambienti costieri. Sono quindi necessarie ulteriori valutazioni per capire come la contaminazione da microplastica dei pesci potrebbe influenzare la salute umana attraverso il transfert delle tossine (Santillo et al., 2017). Infine, i risultati presentati in questo studio potrebbero essere considerati come analisi preliminare sui livelli registrati in queste specie e su alcuni fattori che potrebbero essere correlati ai livelli osservati. Anche se alcuni aspetti potrebbero essere di qualche preoccupazione per la salute, anche perché queste due specie spesso si consumavano senza essere state eviscerate, i risultati presentati sono limitati geograficamente e potrebbero non rappresentare realisticamente l’assunzione umana da parte della popolazione italiana. Ulteriori studi dovrebbero essere eseguiti con questo scopo specifico per raccogliere campioni che potrebbero essere considerati più rappresentativi per la valutazione dell’esposizione umana attraverso la dieta. Un possibile suggerimento per ridurre l’assunzione di rifiuti plastici da parte degli esseri umani è quello di eviscerare gli organismi prima del consumo».
NO AI FALSI “ESORCISTI”, maghi e santoni di turno: Nota a cura dell’Ass. Internazionale Esorcisti
NOTA SUI FALSI “ESORCISTI” A cura dell’Associazione Internazionale Esorcisti, Presidente Padre Francesco Bamonte
Roma – 7 agosto 2017
Come già rilevato in altre occasioni, in questi ultimi tempi le diocesi di Paesi come l’Italia hanno visto aumentare, da parte di persone che si ritengono afflitte dal maligno, la richiesta di informazioni circa la presenza e l’attività sul territorio di esorcisti.
Entrare in merito alle ragioni di questo fenomeno e all’effettiva necessità di un intervento esorcistico nei singoli casi, esula dall’oggetto di questa nota.
Ciò a cui, come Associazione Internazionale Esorcisti, chiediamo che si ponga attenzione è il concomitante aumento di “offerte di esorcismo” da parte di sedicenti esorcisti, che spesso si servono di Internet non solo per reclamizzare la loro “professione”, ma anche per esercitarla “a distanza”.
In tutti questi casi, sia che si tratti di sedicenti esorcisti che operano per contatto diretto con le persone e i luoghi da “esorcizzare” (benedicendo, imponendo le mani, compiendo altri riti), sia che si tratti di sedicenti esorcisti che operano attraverso Internet (dando consigli e benedizioni per via telematica o inviando per posta o per corriere materiale “adatto” a scacciare spiriti e influenze maligne), si sappia con tutta certezza e senza eccezioni di avere a che fare con persone non autorizzate, false e truffatrici, che sfruttano il dolore e la credulità della gente, approfittandosi dell’ignoranza religiosa e della superficialità di cui, purtroppo, molti oggi sono vittime.
I criteri per distinguere questi truffatori non fanno riferimento all’apparenza con cui si presentano, né a ciò che essi dichiarano. Spesso, infatti, ostentano volti sorridenti, modi pacati, ambiente saturo di immagini sacre o di raffigurazioni di angeli buoni, ecc.; come anche dicono di agire per disinteresse, di essere credenti in Dio, di essere buoni cristiani, di avere l’aiuto di spiriti buoni o anche di santi, ecc.
I criteri per distinguere questi truffatori fanno invece riferimento all’assenza di gratuità con cui essi operano e all’assenza di un mandato ufficiale da parte della Chiesa per poter operare.
Anzitutto circa l’assenza di gratuità, forse non subito, ma certamente più tardi, questi truffatori esigeranno del denaro. Se non come tariffa, almeno come offerta prima o poi ne arriverà la richiesta. Non è poi escluso, in alcuni casi, il rischio che queste persone cerchino di sfruttare, oltre che economicamente, anche sessualmente i loro clienti, con il pretesto che quel genere di atti serve a cacciare il male. La Chiesa Cattolica, nella sua dottrina, ha sempre insegnato che il ministero dell’esorcistato deve essere svolto gratuitamente e tra i criteri per discernere l’idoneità ad esercitare il ministero di esorcista ha sempre evidenziato quello di essere “alieno da ogni cupidigia di beni umani”. Inoltre la Chiesa Cattolica mette in guardia i suoi esorcisti dal dire o dal fare la minima cosa che possa generare un solo pensiero cattivo in sé e negli altri.
Il criterio decisivo per riconoscere i malintenzionati e i truffatori, è quando è assente un mandato ufficiale da parte della Chiesa, ossia una licenza speciale ed espressa da parte di un Vescovo diocesano a un sacerdote. Nessuno, infatti, nella Chiesa Cattolica può presumere di dedicarsi a scacciare i demoni e a impedire la loro azione maligna straordinaria se non è un sacerdote autorizzato e confermato dalla Chiesa alla quale Cristo ha conferito il potere e il mandato di cacciare i demoni nel Suo Nome.
Probabilmente queste affermazioni da alcuni non saranno capite, in particolare da quei cattolici che, come direbbe papa Francesco, hanno una fede in Cristo “all’acqua di rose”; ma come Associazione Internazionale Esorcisti non possiamo, per il bene di tutti, specie dei sofferenti, astenerci dal mettere in guardia uomini e donne dal cadere nelle mani di quei sedicenti esorcisti che, in realtà, non sono altro che truffatori.
Perché in tal caso il danno che ne verrebbe non sarebbe solo quello di perdere inutilmente del denaro, ma quello di compiere un atto di superstizione, che potrebbe aggravare il male, se già presente, oppure introdurlo.
[Per conoscere gli scopi e le attività dell’Associazione Internazionale Esorcisti i cui “Statuti” sono stati approvati dalla Santa Sede il 13 giugno 2014, rimandiamo al blog:
aiepressoffice.wordpress.com o digitare associazioneinternazionaleesorcisti]
La Chiesa ha ricevuto da Cristo Signore, il compito di contrastare con gli esorcismi l’azione straordinaria del demonio, continuando così nel tempo la missione del suo Maestro. Nella Chiesa Cattolica, il ministero di esorcizzare le persone possedute dal demonio, secondo il Codice di Diritto Canonico, può essere esercitato da un Vescovo nella sua Diocesi o da un Sacerdote, con speciale ed espressa licenza dell’Ordinario del luogo che di norma è il Vescovo nella sua Diocesi. Per esorcisti dunque non s’intendono tutti quei personaggi che compaiono nelle pubblicità offerte dal mondo della magia, magari con la qualifica aggiuntiva di cartomanti o guaritori: in questi casi l’ “esorcismo” è semplicemente una pratica di lucro, del tutto inefficace o addirittura dannosa.
Padre Francesco Bamonte, Presidente AIE
Annullato il permesso di erigere un monumento satanico su suolo pubblico in Minnesota, USA
(IN FOTO: 15 luglio 2017, Belle Plaine, Minnesota: migliaia di cattolici in pacifica protesta pregano perchè non venga ammesso il “monumento satanico” su suolo pubblico). Il monumento satanico ‘in onore dei militi caduti’ (Satanic Veterans Memorial), nel Parco di Belle Plaine in Minnesota, promosso dalla setta satanista atea/razionalista The Satanic Temple (il cui leader Lucien Greaves promuove l’aborto e i matrimoni gay come ‘riti sacri’ per i satanisti e tenta di diffondere la ‘rieducazione al satanismo’ nelle scuole pubbliche) è stato rigettato, dopo che la città di Belle Plaine,(pop. 6.900), dove era prevista l’installazione di suddetto monumento satanico nel parco memoriale dei Veterani di guerra, ha bruscamente annullato il permesso ai satanisti. La risoluzione è stata approvata senza dibattito lunedì 17 luglio 2017.
Il rifiuto del monumento satanico da parte del consiglio cittadino di Belle Plaine in Minnesota (che in un primo momento sembrava averlo accettato in nome della “libertà religiosa”), comprende le seguenti motivazioni legali: tale monumento satanico può “incoraggiare il vandalismo”, “ridurre la sicurezza, la serenità e il decoro del parco” e “avere un impatto negativo sulla salute, la sicurezza e il benessere del pubblico”. Pochi giorni prima, il 15 luglio 2017, la cittadinanza di Belle Plaine e cattolici provenienti da vari stati americani, cristiani di varie denominazioni, si sono uniti in pacifica protesta contro il monumento satanico, in preghiera ed adorazione eucaristica.
Nella sua testimonianza al consiglio comunale, Padre Brian Lynch parroco di Belle Plaine, ha spiegato che i satanisti atei (come quelli della setta Tempio satanico) usano gli “stessi pentagrammi rovesciati usati dai satanisti teisti, simbolo quasi esclusivamente associato all’opposizione a Dio e alla bontà”.
I satanisti atei “usano Satana come simbolo del rifiuto delle autorità morali e dei vincoli sul comportamento umano che queste autorità insegnano e sostengono”.
Padre Lynch ha affermato che l’erezione di un monumento con simboli satanici avrebbe un effetto negativo sul pubblico e che violerebbe molte sezioni del codice della città di Belle Plaine, che vieta ogni minaccia o offesa “contro la decenza o la morale pubblica”.
Quell’area del Parco di Belle Plaine era stata progettata per un monumento in onore dei veterani di guerra, posizionato nel Parco nell’agosto 2016: dal titolo Joe , raffigura una silhouette di un soldato inginocchiato in preghiera su una tomba contrassegnata da una croce. E’ stato creato da Joseph Gregory, un veterano dell’esercito di 87 anni e residente a Belle Plaine.
La croce è un simbolo di pace e non discrimina nessuno e non viola nessun emendamento, dato che i Padri della Costituzione degli Stati Uniti hanno dichiarato che la democrazia americana è fondata sulla profonda adesione ai valori cristiani di libertà ed uguaglianza. Ma il simbolo della croce in un parco pubblico ha scatenato l’ira della Fondazione di libertà dalla religione (associazione atea militante, affiliata alla setta satanista Tempio satanico), che ha intrapreso una controversia legale contro il monumento commemorativo “Joe”, affermando che l’opera, che raffigura un soldato inginocchiato davanti alla croce su una tomba, violava il divieto del primo emendamento sul ‘favoritismo religioso’!?!
La richiesta della rimozione del monumento “Joe” ha scatenato opposizione da parte di tutti i residenti e, in risposta, la città di Belle Plaine ha proposto una soluzione legale che ha anche richiamato la Bill of Rights, designando un piccolo spazio nel parco come “area di forum pubblico” in cui artisti privati possano presentare un monumento in onore dei veterani di guerra. La setta Tempio satanico (che si dichiara atea razionalista, ostentatamente anticristiana) ne ha subito approfittato per presentare il proprio progetto di monumento satanico come memoriale per i Veterani. Fabbricato dall’ operaio metalmeccanico Adam Volpe, il pezzo, disegnato dal satanista Andres, noto attivista delle lobby gay, sarebbe stato “il primo monumento satanico ad essere eretto su proprietà pubblica”, secondo il Tempio satanico: è un lugubre cubo di acciaio nero, decorato su entrambi i lati con un pentagramma rovesciato dorato (simbolo del satanismo) e sovrastato da un casco da combattimento rivolto verso l’alto. “È una sorta di luce luciferina”, ha commentato Andres, l’autore del cubo nero satanista, già noto per altre sue “opere” violentemente anticristiane come il “Gesù castrato”…
Padre Lynch afferma che la decisione del consiglio comunale di non accettare il monumento satanico è positiva, ma la battaglia non è finita, perchè lo scopo dei satanisti e degli atei è quello di eliminare i simboli cristiani dal suolo pubblico. La statua commemorativa Joe non è più stata ricollocata nel Parco di Belle Plaine, per evitare ulteriori controversie legali. “I satanisti e gli atei sono infantili: non hanno nessuna intenzione di onorare i veterani! Il loro unico scopo è quello di rimuovere ogni immagine cristiana dai luoghi pubblici.”
La stessa analoga controversia si era avuta con la petizione, da parte della setta Tempio satanico, per installare una statua di bronzo della divinità caprina ed androgina Baphomet, affiancata da bambini, sulla base della Oklahoma State House vicino a un monumento dei Dieci Comandamenti – uno sforzo che è stato abbandonato, dopo che la Corte Suprema di Stato ha ordinato l’eliminazione del display religioso originale. Più recentemente, la setta Tempio satanico ha dichiarato la sua intenzione di installare il Baphomet all’Arkansas State House, dove un altro monumento dei Dieci comandamenti era stato eretto nel mese di giugno. (Il progetto del monumento satanista non è stato approvato, dopo che un uomo di Arkansas abbatté il monumento dei Dieci comandamenti con la sua auto, riducendolo in pezzi). Ad ulteriore riprova che l’intento dei satanisti è quello di eliminare i simboli cristiani, intento mascherato ipocritamente da “diritto alla libertà religiosa”, ma i loro sforzi hanno solo portato a vandalismi, disturbo della quiete pubblica ed atti di discriminazione anticristiana. Come se non bastassero gli atti violenti di vandalismo anticristiano che la setta islamista Isis sta diffondendo in molte parti del mondo. Per quanto riguarda la libertà religiosa, il governo può avere una ragione “convincente” per fissare limiti quando una pratica viola il bene comune, ha affermato Jason Adkins, direttore esecutivo della Conferenza cattolica del Minnesota, portando l’esempio di due medici di Michigan, in tribunale per aver eseguito la mutilazione genitale femminile su due ragazze musulmane del Minnesota “per ragioni religiose”.
Ad ulteriore riprova che il satanismo, come analoghe ideologie nichiliste, sia soltanto propaganda di false ‘libertà a senso unico’ e falsi diritti.
Lettera aperta ai 9 Sindaci delle Smart City: fermate subito il 5G, c’è in ballo la salute dei vostri concittadini!
L’alleanza italiana Stop 5G ha scritto una lettera ai 9 Sindaci delle Smart City, ovvero le città pilota della cosiddetta fase sperimentale del 5G, invitandoli pubblicamente a prendere parte al 1° meeting nazionale Stop 5G in programma Vicovaro (Roma) Sabato 2 Marzo 2019, a cui hanno già aderito altri sindaci. Lo scopo della lettera è richiedere al primo cittadino ‘Smart’ di fermare il pericoloso 5G, in qualità di massimo garante della sanità sul territorio. Lo scopo dell’invito all’evento è invece di rendere il Sindaco partecipe del grave rischio sanitario, per poter ascoltare in prima persona la voce di scienziati e medici, oltre alle testimonianza dirette delle associazioni di malati, cittadini già danneggiati dall’elettrosmog. OASI SANA riporta in versione integrale la lettera aperta.
Lettera aperta ai Sindaci delle città sperimentali 5G
Al Sindaco di Roma Capitale
Al Sindaco di Milano
Al Sindaco di Torino
Al Sindaco di Genova
Al Sindaco di Cagliari
Al Sindaco de L’Aquila
Al Sindaco di Bari
Al Sindaco di Prato
Al Sindaco di Matera
Oggetto: sospensione fase sperimentale 5G in città per tutelare la salute pubblica
Gentile Sindaco
l’alleanza italiana Stop 5G intende sottoporre alla Sua attenzione la grave e sottostimata situazione di pericolo per la sanità pubblica incombente nel territorio del Comune da Lei amministrato, attesa l’adozione sperimentale dei sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G che, come ben saprà, si servono di inesplorate radiofrequenze prive di studi preliminari sul rischio per la salute della popolazione esposta alle irradiazioni di ubiquitari campi elettromagnetici. Il 5G prevede Wi-Fi dallo spazio, droni nel cielo e milioni di mini-antenne a microonde millimetriche, una ogni poche decine di metri sul 98% del territorio nazionale, anche sui lampioni della luce e nei tombini dei marciapiedi oltre che all’interno delle abitazioni civili, che andranno inevitabilmente a sommarsi alle già esistenti migliaia di antenne per telefonia mobile 2G, 3G, 4G e ai migliaia di Wi-Fi attivi. Ciò comporterà un’esposizione massiccia della popolazione all’inquinamento elettromagnetico e si preannuncia un innalzamento delle soglie limite per i valori di irradiazione, dalla cautelativa media attuale dei 6 V/m fino anche a 61 V/m (ovvero, in fisica, 110 volte più di oggi!).
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondale della Sanità ha infatti classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibili cancerogeni” inserendoli nel gruppo 2B, mentre il dott. Olle Johansson, neuro scienziato del Karolinska Institute (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza “è schiacciante”. Il dott. Ronald Powell, un fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l’Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza.
Il 1° novembre 2018 il National Toxicology Program americano ha poi diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una «chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore». Il rapporto aggiunge anche che esistono anche «alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali». E qui si sta parlando ancora di 2G e 3G, ma ora si vuol introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G.
Nel marzo 2018, inoltre, sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio statunitense sui telefoni cellulari, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio americano: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata.
Sono poi quasi 200 gli scienziati indipendenti che, guidati dal Prof. Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello internazionale per una moratoria del 5G. E un altro appello ha già raccolto le adesioni di ricercatori, cittadini e organizzazioni di 96 paesi al mondo e mette a disposizione una bibliografia ricchissima, che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog. In Italia, non da ultimo, nel 2018i medici di ISDE Italia hanno chiesto al Governo Conte “un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari e una moratoria per l’esecuzione delle sperimentazioni 5G su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario”.
Nel 2019 il Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità Europea ha quindiaffermato cheil 5G “evidenzia criticità sconosciute sui problemi di salute e sicurezza. La polemica è in merito ai danni causati dalle attuali tecnologie wireless 2G, 3G e 4G.” E ancora. “Gli effetti della radiazione elettromagnetica sono stati generalmente ben studiati, tuttavia la radiazione elettromagneticadi bassa frequenza è meno studiata.” E infine: “L’esposizione ai campi elettromagnetici potrebbe influenzare l’uomo rimane un’area controversa e gli studi non hanno fornito prove chiare dell’impatto su mammiferi, uccelli o insetti. La mancanza di prove chiare per informare lo sviluppo delle linee guida sull’esposizione alla tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche non intenzionali”».
Riscontrati gli “effetti nocivi sulla salute umana” il 15 Gennaio 2019 il TAR del Lazio ha così condannato i ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere un’adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”, mentre una serie di sentenze emesse nell’ultimo decennio dalla magistratura internazionale e italiana attestano il danno da elettrosmog, l’elettrosensibilità e il nesso causale telefonino=cancroanche oltre ogni ragionevole dubbio (Cassazione 2012), tanto che note compagnie internazionali di assicurazione come Swiss Re e Llyoid’s non ne coprono più il danno.
Il pericolo sanitario del 5G è stato poi debitamente documentato dalla trasmissione televisiva d’inchiesta Report, andata in onda su Rai Tre la sera del 26/11/18, così come un appello con una richiesta di moratoria per il 5G è stato pubblicato sull’edizione nazionale del giornale Il Fatto Quotidiano del 27/11/18 ed è in uno spot radiofonico trasmesso su Radio Popolare oltre che nelle maxi-affissioni installate su alcune città sperimentali 5G. Ampia documentazione medico scientifica sull’imminente pericolo è infine nel libro d’inchiesta del giornalista Maurizio Martucci ‘Manuale di autodifesa per elettrosensibili. Come sopravvivere all’elettrosmog di Smartphone, Wi-Fi e antenne di telefonia mobile, mentre arrivano il 5G e il Wi-Fi dallo spazio’ (Terra Nuova Edizioni). Se poi circa 10.000 cittadini da ogni parte d’Italia hanno già firmato una petizione in cui chiedono al Governo italiano di fermare la pericolosa avanzata del 5G, altri hanno quindi indirizzato proprio ai Sindaci e ai ministeri competenti una diffida legale in cui si chiede di non adottare il 5G. Non da ultimo, il 7 Febbraio 2019 la Regione Piemonte in una seduta congiunta delle Commissioni Sanità e Ambiente hanno esaminato una mozione per il monitoraggio ambientale e sanitario della nuova tecnologia, mentre si contano già sindaci che si sono già dichiarati perplessi se non apertamente contrariati dall’invasione elettromagnetica di quinta generazione.
Rivendicando l’applicazione del Principio di Precauzione, dal 2018 l’alleanza italiana Stop5g ha così lanciato una campagna nazionale chiedendo ad istituzioni e Governo italiano di fermare la sperimentazione 5G; di non innalzare i valori limite nella soglia di legge d’irradiazione elettromagnetica e di minimizzare il rischio sanitario promuovendo uno studio epidemiologico sui campi elettromagnetici. Altresì è stata esplicitamente richiesta alle Commissioni parlamentari permanenti competenti in materia di sanità e telecomunicazioni un’urgente audizione per interessare deputati e senatori del grave e incombente rischio sanitario per l’intera popolazione italiana esposta alle radiofrequenze.
Quindi egregio Sindaco, per quanto sopra ciò brevemente chiarito e attesa l’opposizione intrapresa da comitati, associazioni e gruppi anche di suoi concittadini, in qualità di Autorità Sanitaria locale ed ufficiale del Governo su cui incombe l’onere di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana (e i provvedimenti concernenti l’incolumità pubblica sono diretti a tutelare l’incolumità fisica della popolazione ),in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario, dell’ex art. 38 della Legge 8 Giugno 1990, n. 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali, che investe il primo cittadino di ‘Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale’: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini” nonché dall’art. 3‐ter del D. L.vo n. 152/2006, l’alleanza italiana Stop 5G la invita ad adottare ordinanze contingibili e urgenti:
- Al fine di adottare tutte le migliori tecnologie disponibili e sicure, come quelle via cavo, nonché ad assumere ogni misura e cautela volta a ridurre significativamente i pericoli anche solo potenziali per la salute pubblica;
- Al fine di attuare, tempestivamente e concretamente, ogni misura cautelare indispensabile a tutelare la salute (diritto costituzionalmente garantito) recependo gli esiti dei più recenti studi scientifici in materia;
- Al fine di ridurre i limiti di esposizione alla radiofrequenza per i cittadini e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione;
- Al fine di sospendere qualsiasi forma di sperimentazione della tecnologica del 5G nel territorio comunale da Lei amministrato, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche idonee a sancirne l’eventuale (ovviamente auspicata) innocuità e di astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività tecnologiche che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale.
- collaborando fattivamente con la cittadinanza intera, in particolar modo con le persone colpite dalla Sindrome dell’Elettrosensibilità (EHS) e della Sensibilità Chimica Multipla (MCS), malattie immuno-neuro-tossiche altamente invalidanti e tutt’altro che rare, affinché venga scongiurata l’irradiazione ubiquitaria, permanente e massiccia di pericolose e inesplorate radiofrequenze dall’elevato campo elettrico, rischiose anche per donne incinte, malati, neonati, bambini, anziani, portatori di protesi e pacemaker.
Con l’occasione, gentile Sindaco, La invitiamo inoltre al 1° meeting nazionale #Stop5G emergenza politica di precauzione in programma Sabato 2 Marzo 2019 a Vicovaro (Roma), un evento dell’alleanza italiana Stop 5G promosso da Oasi Sana, Comitato Oltra la MCS, Associazione Italiana Elettrosensibili e Terra Nuova, patrocinato dal Comune di Vicovaro (Roma), Istituto Ramazzini, Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia, ASSIMAS Associazione italiana di medicina ambiente e salute, ICEMS International Commission for Electromagnetic Safety e a cui, a vario titolo, hanno altresì aderito Livio Tola (Sindaco Borgofranco d’Ivrea, Torino), Fiorenzo De Simone(Sindaco di Vicovaro Roma), Arch. Veronica Cimino (Vicesindaco, assessore Comune Rocca di Papa Roma), Franco Tarquini (Sindaco Tossicia, Teramo), Dott. Marc Arazi (Presidente Alerte PhoneGate, Francia), Associazione Vegan Animalista Onlus, Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, Associazione Elettrosmog Volturino, Associazione Obiettivo Sensibile, Comitato No Wi-Fi Days,Comitato cittadino Vulcania Ambiente, Fronte Verde, SOS Sensibili oltre ad altri amministratori locali. Come da programma allegato, relatori del meeting saranno quindi medici e scienziati di fama internazionale, parlamentari, consiglieri regionali, politici, medici, tecnici e legali esperti nella materia.L’invito a presenziare come relatori è stato altresì girato a rappresentanti di ogni area politica, ma non tutti hanno risposto o accettato di partecipare.
A disposizione per qualsiasi informazione e/o necessità.
Cordiali saluti
alleanza italiana Stop 5G
L'OCCULTA E INSIDIOSA PUBBLICITA' AL SATANISMO
CARI AMICI, HO DECISO DI DEDICARE QUESTA PAGINA ALLA DENUNCIA DI TUTTI I FENOMENI SETTARI SIA DI MATRICE SATANISTA CHE PSICHICA, COME LE PSICOSETTE, CAPACI DI MANIPOLARE LA MENTE E INDURRE TANTE PERSONE AL SUICIDIO O ALL'ISOLAMENTO. APPROFITTATE DELLO SPAZIO PER I COMMENTI, SE VOLETE CONSIGLI SU COME INTERVENIRE PER RISOLVERE I PROBLEMI CHE RIGUARDANO QUESTO MARE MAGNUM DI PLAGIATORI ED OCCULTISTI, CHE OGNI GIORNO MIETONO TANTE VITTIME. SE CONOSCETE UN AMICO, FAMILIARE O PER VOI STESSI, NON ESITATE A CHIEDERMI UN CONSIGLIO ED UN AIUTO CONCRETO. PER SAPERNE DI PIU', VI CONSIGLIO IL MIO LIBRO "I MILLE VOLTI DEL MALE" EDITO DA SANTI EDITORE. BUONA LETTURA.
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Bagnodoccia con simbolo satanico, venduto nei negozi come “prodotto erboristico”…Pubblicità al satanismo
ATTENZIONE AI SIMBOLI!
Segnalazione di una persona che si è rivolta al GRIS per chiedere aiuto:
” A Milano ho acquistato questo bagno doccia al pepe nero di una storica azienda toscana, la Wally, che vende solo prodotti erboristici dal 1925, come si evince da ciò che è scritto sulla etichetta apposta sulla confezione, ‘prodotto tipico toscano’. Quel prodotto è venduto anche in molte parafarmacie, quindi mi sono fidata. Da quel giorno ho fatto uso solo di quel prodotto per farmi la doccia.
Ma poi i giorni successivi ho avvertito gravi malesseri, ansia, avevo crisi di panico improvvise, disturbi del sonno. Solo molti giorni dopo aver accusato questi disturbi, notai che sulla confezione del bagno doccia suddetto, vi è l’immagine di un demone, che trovai in internet, un’immagine inquietante, che scoprii essere il simbolo satanico del Baphomet, disegnato dall’occultista massone Eliphas Levi. Ho subito gettato via il bagno doccia e francamente non comprendo il perchè usare simboli satanici su prodotti definiti ‘genuinamente erboristici’ “.
[La raffigurazione del Baphomet, entità androgina per metà donna, per metà uomo con testa e zampe caprine con pentacolo in fronte, si trova nel libro di Eliphas Levi (1811-1878) Dogme et Rituel de la Haute Magie, (Dogmi e rituali della alta magia), un libro del 1856 che è diventato uno standard di riferimento per l’occultismo moderno.Theodore Reuss, capo dell’ordine magico massonico dell’Ordo Templi Orientis (O.T.O.) portava il nome del demonio Baphomet, così come il mago nero Aleister Crowley, che si faceva chiamare Baphomet X.
Questo simbolo Baphomet è chiamato anche Capro di Mendes e lo si trova al centro del pentacolo satanista, infatti è il logo della Chiesa di Satana californiana, nonchè di tutte le sette sataniste. E’ anche il logo dell’ordine massonico dell’Eastern Star. Ad ogni punta di questa stella rovesciata vi sono lettere tratte dalla Cabala, che rappresentano l’evocazione di una potenza infernale].
Tutte le etichette della linea Wally presentano simboli legati all’occultismo, anche la kundalini….Un PROFUMO AL PEPE NERO porta questa dicitura:
Profumo Pape Satàn da donna e da uomo, di Wally
“Pape Satàn, pape Satàn aleppe” è un verso tratto dal Canto VII dell’Inferno di Dante Alighieri. E’ un’invocazione a Satana ed una minaccia contro lo stesso Dante, fattagli da parte del Guardiano del Quarto Cerchio dell’Inferno, Pluto, che voleva impedire a Dante di continuare il suo cammino. Tanto che Virgilio conforta Dante, dicendogli di non aver paura delle minacce del demone, nel verso successivo:
“Non ti noccia la tua paura; ché, poder ch’elli abbia,
non ci torrà lo scender questa roccia”. (Dante Alighieri, Divina Commedia – Inferno, VII, vv. 1-6).
Seguiamo anche noi la saggia esortazione che Virgilio fece al sommo poeta Dante e non temiamo affatto i titoli e i simboli apposti su questi prodotti, ma non possiamo esimerci dall’ affermare che quei simboli e titoli, oltre ad essere di pessimo gusto e controproducenti per una nota azienda di prodotti erboristici, siano anche una subdola propaganda all’occultismo ed al satanismo, specialmente per chi non ne conosce il significato ed in buona fede acquista questi prodotti. Non c’è tanto da scherzare con quei simboli, che hanno un preciso significato evocativo esoterico. I RIFERIMENTI NON SONO “CASUALI”, come abbiamo già spiegato.
E’ noto che la Toscana sia una regione dove tristemente pullulano sette sataniche ed occultiste….I delitti del “mostro di Firenze” erano collegati ad una pista esoterica ed ancora oggi dopo 30 anni l’indagine non è conclusa … Affermando ciò, di certo non vogliamo “demonizzare” la ditta Wally e tutti i suoi prodotti, ma francamente non si capisce il “bisogno” di associare prodotti erboristici a simboli satanici ed occultisti: attirare morbosa curiosità nei clienti, per “aumentare le vendite”? o è pubblicità diretta al satanismo e a pratiche occulte? In entrambi i casi, il tutto risulta molto squallido oltre che molto dannoso. Manipolazione mentale sulle persone ignare, indotte ad accettare quel simbolo come “qualcosa di innocuo e buono”, dato che lo si trova sull’etichetta di un prodotto “erboristico”.
VIGILARE SEMPRE ed attenti alle “etichette”di certi prodotti.
Fonti: Il Baphomet o Capro di Mendes logo satanista
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