mercoledì 7 agosto 2019

In 2 anni la galassia Lgbt perde metà dei consensi



(Mauro Faverzani) Le forti pressioni esercitate dai poteri forti sui livelli istituzionali e mediatici, affinché a colpi di leggi e di spot, si imponga l’ideologia Lgbt, non bastano più: la gente ed, in particolar modo, i giovani, anzi, sono ormai esasperati dalla virulenta propaganda gender, sempre più coercitiva. Secondo un’indagine condotta negli Stati Uniti da Accelerating Acceptance, ad esempio, se nel 2016 il movimento Lgbt veniva “accettato” dal 62% della popolazione di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, nel 2018 tale margine si è ridotto al solo 35%. Perdere poco meno della metà dei propri sostenitori in un paio d’anni significa avere una “popolarità” in caduta libera. Anche l’opinione pubblica femminile, in genere più “recettiva” su questi temi, è passata dal 65% dei consensi nel 2016 al 52% nel 2018. Gli attivisti Lgbt hanno subito strillato all’«aumento di una retorica dell’odio nei confronti della nostra cultura», in realtà la gente non ne può veramente più di sopportare le loro pretese. L’indagine di Accelerating Acceptance ha proposto agli intervistati varie situazioni, chiedendo come avrebbero reagito: ad esempio, rendersi conto che ai propri figli è stata impartita a scuola una lezione di storia Lgbt oppure scoprire che un membro della propria famiglia o l’insegnante dei propri figli sono Lgbt. Chi si è dichiarato «a proprio agio» negli scenari proposti, è stato catalogato tra gli «alleati». E proprio qui il crollo è stato verticale, – 27% in un biennio.

Da notare come nel 2016, data del precedente rilevamento, fosse trascorso soltanto un anno da quel 26 giugno 2015, in cui con un solo voto di scarto (5 contro 4) la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America definì le “nozze” gay un «diritto garantito dalla Costituzione», imponendo ai 50 Paesi dell’Unione di adeguarsi, come voluto con forza dall’allora presidente Obama. All’epoca la lobby Lgbt investì massicciamente denaro e risorse nella propaganda a favore dell’«inclusione transgender», rispolverando i vecchi slogan sulla «parità dei diritti» e scandendone uno nuovo, «Transwomen are Women», rivelatosi, col senno di poi, per nulla efficace. Tali pressioni, tanto insistenti, infatti, hanno ottenuto l’effetto contrario ed hanno cominciato a far aprire gli occhi all’opinione pubblica, sempre più convinta d’esser vittima di un tentativo di manipolazione ideologica.

Alla gente non è piaciuta la legge sulle toilettes transgender, pure voluta dall’amministrazione Obama, con implicito il rischio di ritrovarsi ragazzi nei bagni delle ragazze. Le scuole pubbliche han dovuto adeguarsi o avrebbero perso i fondi federali. Ma obtorto collo. Non è piaciuta neppure l’idea di affidare a drag queens i racconti delle favole per bambini, né son piaciuti gli articoli inneggianti al fatto che «anche gli uomini possano restare incinta» o notizie come quella della docente di francese della Virginia licenziata per essersi rifiutata di rivolgersi a trans e dintorni col «pronome da loro preferito». Questi e molti altri fatti hanno dimostrato come, in realtà, il movimento Lgbt, anziché promuovere un’autentica parità dei diritti, la volesse erodere alla base.

Sarah Kate Ellis, amministratore delegato e presidente di Glaad-Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, l’organizzazione che ha commissionato tale indagine, ha preso atto d’aver dato troppo per scontato che i giovani fossero «un faro dei valori progressisti», ma è ricorsa a mille pretesti per cercare di giustificare l’esito, decisamente negativo, del sondaggio, incolpandone il «fattore Trump» ed il «fattore novità», derivante, quest’ultimo, dalla scarsa familiarità con le «neo-identità» come queer, non-binario e pansessualità. Il movimento Lgbt ha bollato come un «attacco» anche la disposizione emessa nel maggio scorso dal Ministero della Sanità, tesa ad eliminare il concetto di «identità di genere» dalla definizione di sesso nel testo della legge sull’assistenza sostenibile; disposizione fondamentale, invece, per non violare il diritto all’obiezione di coscienza della professione medica e per consentire di rifiutarsi di eseguire procedure di «riassegnazione di genere».

Risulta, insomma, sempre più evidente come la gente non ne possa davvero più dei mantra e delle pretese Lgbt, non proposte ma imposte a colpi di leggi, sentenze e violente campagne mediatiche, nel tentativo di smorzare sul nascere quelle reazioni, che altrimenti sorgerebbero spontanee. E ciò non solo negli Stati Uniti, ma in varie parti del mondo. Anche in Europa. Non a caso in Polonia, ad esempio, l’arcivescovo di Cracovia, mons. Marek Jedraszweski, ha paragonato pubblicamente l’ideologia Lgbt ad «un’epidemia», ad una «minaccia per i valori e per la solidità sociale e familiare della nostra Nazione». Non v’è molto da aggiungere…

COME IN MOLTI AVEVANO PREDETTO.... IL PEDOFILO EPSTEIN E' MORTO OGGI















Jeffrey Epstein, il finanziere travolto da uno scandalo sessuale e accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione femminile e traffico di minori, si è suicidato in carcere. Lo riporta la Nbc citando fonti. Epstein - secondo quanto riportano ora diversi media - sarebbe stato trovato senza vita nella sua cella nel carcere di Manhattan dove era recluso in attesa del processo, il Manhattan Correctional center dove e' recluso anche El Chapo. Si sarebbe impiccato. La scoperta verso le 7,30 del mattino. Il finanziere era gia' stato messo sotto sorveglianza dopo lo scorso 23 luglio era stato ritrovato sul pavimento della cella in stato di semicoscienza con vistose ferite al collo. Nelle ultime ore erano state diffuse le carte della corte in cui si descrivono le attivita' illegali in cui Epstein era stato coinvolto, con molti dettagli scabrosi e imbarazzanti sulle abitudini sessuali del finanziere.

(Ansa WASHINGTON, 10 AGO)



Leggi anche:

Epstein rischia di essere ucciso da “persone potenti” prima del processo



Un avvocato di una delle vittime di Jeffrey Epstein teme che la vita di Epstein sia in pericolo in quanto le sue rivelazioni metterebbero a rischio molte personalità influenti, coinvolgendole nello scandalo del traffico sessuale di ragazze e giovani donne.
Spencer Kuvin dubita che le recenti ferite in carcere di Epstein siano state un tentativo di suicidio

“Mi chiedo se sia stato o meno un vero tentativo di suicidio o se potrebbero esserci o meno persone potenti che semplicemente non vogliono che parli”.

Kuvin ha messo in dubbio il modo in cui Epstein avrebbe potuto soffocarsi, aggiungendo: “Non c’è alcun dubbio nella mia mente che nessuna prigione ti proteggerà quando ci sono persone potenti che vogliono raggiungerti, ovunque tu sia.”

Anche se Epstein è tenuto lontano dalla popolazione carceraria generale, “alla fine ci saranno persone che potranno arrivare a lui”, ha avvertito Kuvin.

Kuvin specula sul fatto che Epstein possa sopravvivere fino al suo prossimo processo, confrontando la situazione con l’affare Profumo del 1959, in cui il socialite Stephen Ward fu processato in quanto procurava giovani donne all’élite britannica ma si suicidò prima che il verdetto fosse annunciato.

“Sappiamo che al signor Ward, che era coinvolto in quell’affare e nell’approvvigionamento di donne per alcune persone degne di nota, fu concessa la libertà provvisoria e si suicidò mentre era in libertà vigilata, quindi sarà interessante vedere se il signor Epstein tenterà ancora una volta di uscire su cauzione e se ottenendola sopravviverà fino al processo“, ha detto Kuvin.

L’avvocato ha anche osservato che festini sessuali in stile Eyes Wide Shut in cui partecipano uomini mascherati si svolgono da oltre 50 anni.

Epstein: Le inquietanti foto ritrovate nelle sue case

DA BIBBIANO IN ITALIA ALLA "TANA" DEL PEDOFILO SATANISTA EPSTEIN ATTRAVERSO UNA RETE COMPLICE DI POTERI FORTI....

Le immagini del raid nella dimora di Epstein in Florida hanno rivelato molti dettagli inquietanti. Ad esempio, perché nel suo bagno c’era una poltrona da dentista completamente attrezzata?


Le cose non vanno bene per Jeffrey Epstein. Attualmente è detenuto presso il Metropolitan Correction Center di Manhattan, che è considerata la prigione più severa degli Stati Uniti. Epstein è detenuto nella zona più sicura di questa prigione, dove le luci fluorescenti non vengono mai spente. I detenuti non sperimentano quasi alcuna interazione umana, vengono tenuti nelle loro celle per 23 ore al giorno e le telecamere a circuito chiuso li guardano mentre fanno la doccia, vanno in bagno e siedono da soli nelle loro celle pesantemente barricate.

Nonostante questi fatti, Epstein è stato trovato nella sua cella “semi-cosciente, ferito e in posizione fetale” con segni sul collo. Una settimana dopo, gli investigatori stanno ancora cercando di “mettere insieme” ciò che è accaduto nella cella di Epstein e il Federal Bureau of Prisons rifiuta ancora di commentare l’incidente.

Considerando le apparecchiature di sorveglianza ad alta tecnologia del Metropolitan Correction Center, il mistero che circonda l’incidente è bizzarro. Alcune fonti hanno affermato che Epstein ha cercato di impiccarsi per essere spostato altrove. Altri credono che sia stato tentato un attentato ai danni di Epstein.

Secondo Spencer Kuvin, un avvocato che ha rappresentato tre donne nel processo contro Epstein del 2008, la vita del miliardario è in evidente pericolo. Kuvin ritiene che sia stato ordinato un attentato contro Epstein per assicurarsi che non testimonierà contro i suoi amici elitati.

Mentre la permanenza in carcere di Epstein è tutt’altro che confortevole, la sua vita precedente riguardava il comfort, il lusso e l’abuso disgustoso dei bambini. Le foto scattate nella sua villa in Florida durante un raid lo dimostrano.

RAID DEL 2005 NELLA DIMORA DI EPSTEIN IN FLORIDA

Il Daily Mail ha recentemente ottenuto un video di un raid della polizia nella dimora della Florida di Epstein nel 2005. Alcuni degli articoli trovati sul luogo sono estremamente inquietanti. Ad esempio: perché c’è una poltrona da dentista completamente attrezzata nella sua casa?


Una sedia da dentista completamente attrezzata è stata trovata all’interno del bagno


Accanto alla sedia c’è un carrello contenente una lampada, trapani e altri strumenti usati dai dentisti.

Quattordici anni dopo, non c’è ancora una chiara spiegazione del perché questa poltrona da dentista fosse nella sua casa. Epstein si faceva curare i denti in casa?

Alcuni osservatori hanno proposto una teoria molto più oscura: la sedia era usata per torturare e traumatizzare i bambini che erano stati attirati all’interno della villa.

L’élite occulta è fortemente orientata al controllo mentale basato sul trauma. Andare dal dentista è una paura comune nei bambini. Costringerli a vivere questa paura – nel peggior contesto possibile – è un’esperienza particolarmente sadica e che provoca traumi. E l’abuso era probabilmente molto peggio sull’isola di Epstein.

La presenza della poltrona da dentista è ancora più preoccupante se si considerano gli altri oggetti all’interno della casa.


Su una parete è un bizzarro disegno di un bambino e un teschio.

Questo disegno è stato usato per traumatizzare ulteriormente i bambini in questa casa? Era una specie di avvertimento? Sotto i disegni ci sono le citazioni “A Friend May Well Reckoned The Masterpiece Of Nature” di Ralph Emerson e “Live Long and Prosper” di Spock.

La dimora conteneva molti altri oggetti tipicamente di proprietà di pedofili.


Un orsacchiotto seduto su un comodino


Uno schizzo di una persona disperata e piena di dolore.


Una foto di una ragazza adolescente (di circa 15 anni) in un minuscolo bikini. La foto è stata scattata all’isola di Epstein?


Foto di bambini


Immagini di un uomo non identificato con un bambino e una bambina in un abito bianco.


Alcune immagini erano così vili che la polizia le ha censurate nel video del raid. Si dice che questa foto rappresenti una bambina di 6 anni chinata in un minuscolo vestito.


Una foto di Epstein e della sua “fidanzata” Ghislaine Maxwell con Papa Giovanni Paolo II.

Ghislaine Maxwell – la figlia del magnate dei media britannici Robert Maxwell – è stata descritta da Epstein come la sua “ragazza principale”. Tuttavia, documenti giudiziari rivelano che Maxwell era in realtà una “madame” che reclutava giovani vittime e ne abusava insieme a Epstein.

Quella foto di Ghislaine Maxwell nuda è una delle tante trovate in casa. Un modo strano di stabilire il dominio sulle ragazze attirate all’interno di quel palazzo. Trovate anche varie foto tra cui una donna in topless e due persone a letto.

Come detto sopra, queste immagini sono state scattate nel 2005. Se ritieni che la condanna di Epstein del 2008 per aver sollecitato un minore per prostituzione abbia cambiato le sue abitudini, ti sbagli di grosso.

RAID DEL 2019 NELLA CASA DI EPSTEIN A MANHATTAN

L’FBI ha fatto irruzione nella dimora di Manhattan di Epstein a luglio 2019 e le scoperte sono state abbastanza importanti. Sebbene al momento non siano disponibili immagini del raid, l’Ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Manhattan ha rivelato alcuni degli oggetti trovati sul sito. Qui ce ne sono un po:
Centinaia di foto di ragazze e giovani donne nude
CD con l’etichetta “Misc nudes 1” e “Girl pics nude”, o nomi individuali di ragazze
Note e messaggi che presumibilmente vanno a confermare le nuove accuse di traffico sessuale contro Epstein
Un lettino da massaggio
Giocattoli sessuali
Lubrificante
Una cassaforte contenente contanti e diamanti
Un passaporto scaduto con l’immagine di Epstein e un nome falso rilasciato nei primi anni ’80 in un “paese straniero” che indica l’Arabia Saudita come paese di residenza di Epstein

Le immagini del raid riveleranno molte informazioni aggiuntive.

CONCLUDENDO

Le immagini del raid del 2005 non solo dimostrano che Epstein era un pedofilo, ma dimostrano anche che ha aderito pienamente alla cultura dell’élite occulta permeata di abusi sui minori e controllo mentale. Non si accontentano semplicemente degli abusi, li celebrano attraverso “l’arte” e modellano il loro intero stile di vita attorno ad essi. Trascorrono una quantità sorprendente di tempo ed energia per reclutare minori e per attirarli nella loro tana malata di abusi. È tutto sistematico e organizzato e coinvolge le persone più ricche e potenti della terra.

Chi ha ancora il coraggio di dire che questa e` una “teoria complottista”?

SONO PAZZI. PAZZI E PERICOLOSI


Non bastava che il nostro sistema informativo fosse totalmente asservito alla causa marginalista (ovvero alla causa mainstream) e contrario ad ogni accenno di democrazia, prova ne è la partecipazione di Lilli Gruber, Ferruccio de Bortoli, Francesco Giavazzi, Gianni Riotta, Sergio Romano, Carlo Rossella, Barbara Spinelli ecc al gruppo Bilderberg (per non parlare di Mario Monti, Corrado Passera, Domenico Siniscalco, Giulio Tremonti, John Elkan, Marco Tronchetti Provera, Franco Bernabé, Wolfgang Schaeuble, Benoit Coeure, Christine Lagarde, José Barroso, Jeroen Dijsselbloem, David Petraus e Henry Kissinger), e di Monica Maggioni alla Trilateral Italia (insieme a Yoram Gutgeld, Enrico Letta, Carlo Messina, Marcello Sala ed ai soliti Mario Monti e John Elkan), ora ci si è messo anche il Parlamento europeo a mettere benzina sul fuoco. Ed è un fuoco molto, ma molto pericoloso. Siamo infatti continuamente bombardati da messaggi che incitano a scagliarci l’uno contro l’altro (lavoratori privati contro statali, italiani contro stranieri, lavoratori dipendenti contro supposti evasori) e ad etichettare (a torto o a ragione) quali xenofobi-populisti coloro che osano tentare di fare gli interessi dei cittadini che li hanno eletti. Tra questi ultimi, i personaggi maggiormente colpiti dagli strali dell’informazione di regime sono: Donald Trump, Vladimir Putin, Viktor Orban, Norbert Hofer, Marine Le Pen, Nigel Farage ecc. ma questi affronti, queste continue provocazioni potrebbero portare a conseguenze assai spiacevoli. Per fare un esempio, utilizzo un ampio stralcio di un articolo pubblicato su Repubblica a firma di Paolo Gallori da cui si evince in maniera palese l’attacco sempre più pressante della governance europea al lieder russo Vladimir Putin. Evidentemente non bastavano le sanzioni contro la Russia, che così duramente si sono ripercosse sulle nostre aziende esportatrici, non bastavano i militari (anche italiani) che verranno spediti in Lettonia al confine della Russia, non bastavano gli aerei abbattuti, occorreva dare ulteriore sfoggio di cieco autolesionismo!


Con una risoluzione approvata a Strasburgo il Parlamento europeo ha infatti messo nero su bianco una risoluzione pesantissima in cui accusa la Russia di finanziare, in combutta con alcuni gruppi jihadisti, “partiti e altre organizzazioni all’interno della Ue” di ispirazione antieuropeista. “Il governo russo – si legge nel documento votato dall’assemblea di Strasburgo – sta utilizzando un ampio ventaglio di strumenti come think tanks, tv multilingua come Russia Today, pseudo-agenzie di stampa e service come Sputnik, social media e troll sul web per sfidare i valori democratici e dividere l’Europa“ e “dare l’impressione che gli Stati orientali dell’Unione europea siano fallimentari“.
Il Parlamento europeo, inoltre, “deplora il sostegno russo alle forze anti-europee nell’Unione, soprattutto in relazione ai partiti di estrema destra, alle forze populiste e ai movimenti che negano i valori fondamentali delle democrazie liberali“. La risoluzione sottolinea la necessità per l’Europa di contrastare queste “campagne di disinformazione” e suggerisce di rafforzare la task force per la comunicazione strategica dell’Ue già al lavoro a Bruxelles e di investire di più per promuovere consapevolezza, educazione, media online e locali, giornalismo investigativo e alfabetizzazione nel campo informativo. Esigenza sottolineata anche da Federica Mogherini, responsabile della diplomazia Ue, prima e dopo il voto a Strasburgo: “Dobbiamo dare la parola a chi ha beneficiato delle nostre politiche, mettere l’accento sulle storie positive, semplificare i messaggi e parlare della vita vera”.
Il mese prossimo l’Unione Europea sarà chiamata a estendere le sanzioni contro la Russia, che già includono restrizioni poste all’accesso delle banche russe ai mercati monetari. Il documento approvato a Strasburgo segna evidentemente un punto a favore di chi propende per la linea dura contro il Cremlino rispetto a Paesi membri Ue, come l’Italia e l’Ungheria, che avevano con la Russia un forte scambio commerciale e sentendosi danneggiati.
Per il presidente Putin, sanzionare i mezzi di informazione russi come proposto dai legislatori europei “vorrebbe dire che staremmo assistendo a una chiara tendenza al degrado, nel senso politico di questa parola, della nozione di democrazia nella società occidentale. Mentre ognuno cerca di fare una predica alla Russia sulla democrazia, i legislatori europei ricorrono a una politica di restrizioni, che non è il modo migliore per affrontare eventuali problemi. L’approccio migliore è una discussione aperta, in cui dovrebbero essere presentati argomenti chiari e solidi a sostegno del proprio punto di vista. Spero davvero che prevalga il buon senso e che non si concretizzi nessuna restrizione”.
Putin ha anche elogiato proprio il lavoro dei giornalisti di Sputnik e Russia Today, che, “evidentemente, fatto il loro lavoro con efficienza e talento”. La direttrice di Russia Today e Sputnik, Margarita Simonyan, ha definito la risoluzione “un colpo diretto ad alcuni dei più autorevoli media russi e mira a porre fine alle loro attività in Europa”.
Che dire… l’Europa “che ci dà la pace” sta cercando in tutti i modi la guerra contro la Russia. Sono pazzi, pazzi e pericolosi.

Claudio Barnabè




LITURGIA E PREGHIERE DEL GIORNO

PREGHIERE DEL GIORNO
Mercoledì 07 Agosto 2019
  




DEVOZIONI DEL GIORNO





 Mese di Agosto dedicato a DIO PADRE

  SANTO ROSARIO  da recitare on-line 


  VANGELI 





LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Nm 13,1-3.25-14,1.26-30.34-35
Dal libro dei Numeri

In quei giorni, il Signore parlò a Mosè [nel deserto di Paran] e disse: «Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del Signore.
Al termine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione della terra e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra.
Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti. Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano».
Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: «Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo». Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: «Non riusciremo ad andare contro questo popolo, perché è più forte di noi». E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura. Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro». Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; quella notte il popolo pianse.
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia che mormora contro di me? Ho udito le mormorazioni degli Israeliti contro di me. Riferisci loro: “Come è vero che io vivo, oracolo del Signore, così come avete parlato alle mie orecchie io farò a voi! I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessun censito tra voi, di quanti siete stati registrati dai venti anni in su e avete mormorato contro di me, potrà entrare nella terra nella quale ho giurato a mano alzata di farvi abitare, a eccezione di Caleb, figlio di Iefunnè, e di Giosuè, figlio di Nun. Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare la terra, quaranta giorni, per ogni giorno un anno, porterete le vostre colpe per quarant’anni e saprete che cosa comporta ribellarsi a me”. Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità malvagia, con coloro che si sono coalizzati contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui moriranno».


  SALMO  

Sal 105
Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie.

Presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia del suo progetto,
arsero di desiderio nel deserto
e tentarono Dio nella steppa.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.

Egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli.


 VANGELO 

Mt 15,21-28
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.