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mercoledì 15 settembre 2021

La Liturgia di Mercoledi 15 Settembre 2021 Beata Vergine Maria Addolorata



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Simeone disse a Maria:
«Egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele
e come segno di contraddizione,
e anche a te una spada trafiggerà l’anima». (Lc 2,34-35)

Colletta
O Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce,
hai voluto presente sua Madre, a lui unita nel dolore,
fa’ che la tua Chiesa,
resa con lei partecipe della passione di Cristo,
giunga alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Eb 5,7-9)
Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.


Dalla lettera agli Ebrei

Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 30)
Rit: Salvami, Signore, per la tua misericordia.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio.

Vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.

SEQUENZA



[Stabat Mater dolorosa
iuxta Crucem lacrimosa,
dum pendebat Fílius.

[Addolorata, in pianto
la Madre sta presso la Croce
da cui pende il Figlio.


Cuius animam gementem,
contristátam et dolentem,
pertransívit gládius.

Immersa in angoscia mortale
geme nell'intimo del cuore
trafitto da spada.


O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigeniti!

Quanto grande è il dolore
della benedetta fra le donne,
Madre dell'Unigenito!


Quae maerebat, et dolebat,
Pia Mater, dum videbat
Nati poenas íncliti.

Piange la Madre pietosa
contemplando le piaghe
del divino suo Figlio.


Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si videret
in tanto supplício?

Chi può trattenersi dal pianto
davanti alla Madre di Cristo
in tanto tormento?


Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
dolentem cum Fílio?

Chi può non provare dolore
davanti alla Madre che porta
la morte del Figlio?


Pro peccátis suae gentis
vidit Iesum in tormentis,
et flagellis súbditum

Per i peccati del popolo suo
ella vede Gesù nei tormenti
del duro supplizio.


Vidit suum dulcem natum
moriendo desolátum,
dum emísit spíritum.

Per noi ella vede morire
il dolce suo Figlio,
solo, nell'ultima ora.


Eia Mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.

O Madre, sorgente di amore,
fa' ch'io viva il tuo martirio,
fa' ch'io pianga le tue lacrime.


Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.

Fa' che arda il mio cuore
nell'amare il Cristo-Dio,
per essergli gradito.


[Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.

[Ti prego, Madre santa:
siano impresse nel mio cuore
le piaghe del tuo Figlio.


Tui nati vulneráti,
Tam dignati pro me pati,
poenas mecum dívide.

Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.


Fac me tecum pie flere,
Crucifíxo condolere,
donec ego víxero.

Con te lascia ch'io pianga
il Cristo crocifisso
finché avrò vita.


Iuxta Crucem tecum stare,
et me tibi sociáre
in planctu desídero.

Restarti sempre vicino
piangendo sotto la croce:
questo desidero.


Virgo vírginum præclára,
mihi iam non sis amára:
fac me tecum plángere.

O Vergine santa tra le vergini,
non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio.


Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac consórtem,
et plagas recólere.

Fammi portare la morte di Cristo,
partecipare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante.


Fac me plagis vulnerári,
fac me Cruce inebriáriet
cruóre Fílii.

Ferisci il mio cuore con le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inebriami del suo sangue.


Flammis ne urar succensus,
per te, Virgo,
sim defensus in die iudícii.

Nel suo ritorno glorioso
rimani, o Madre, al mio fianco,
salvami dall'eterno abbandono.


Christe, cum sit hinc exíre,
da per Matrem me veníre
ad palmam victóriæ.

O Cristo,
nell'ora del mio passaggio
fa' che, per mano a tua Madre,
io giunga alla meta gloriosa.


Quando corpus morietur,
fac ut animæ donetur
paradísi glória.

Quando la morte dissolve il mio corpo aprimi,
Signore, le porte del cielo,
accoglimi nel tuo regno di gloria.


Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Beata la Vergine Maria,
perché senza morire meritò, sotto la croce del Signore,
la palma del martirio.
Alleluia.

VANGELO (Gv 19,25-27)
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Parola del Signore.


Oppure (Lc 2,33-35: Anche a te una spada trafiggerà l’anima):

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Per intercessione di Maria che ebbe gli stessi sentimenti di Cristo, chiediamo al Signore di darci un cuore capace di soffrire con chi soffre, e di amare dimenticando noi stessi. Diciamo insieme:
Salvaci, Signore, perchè speriamo in te.

Perchè la Chiesa sia madre di fede e di amore per tutti gli uomini. Preghiamo:
Perchè la società civile sia attenta alle sofferenze e ai bisogni dei più diseredati. Preghiamo:
Perchè le famiglie degli handicappati, dei drogati e dei carcerati, trovino nei vicini affetto e aiuto. Preghiamo:
Perchè chi piange la morte di una persona cara sperimenti l'amore di Dio e la speranza della risurrezione. Preghiamo:
Perchè tutti noi che partecipiamo a questa messa, impariamo da Maria a fare la volontà del Padre. Preghiamo:
Per le mamme che piangono la sorte dei figli.
Perchè comprendiamo il valore della sofferenza.

Signore, che hai voluto associare alla passione del tuo Figlio il dolore di Maria, accogli le nostre preghiere, e rendici degni di completare in noi le sofferenze di Cristo a vantaggio di ogni uomo. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

Preghiera sulle offerte
Accetta, Dio misericordioso,
a lode del tuo nome, le preghiere e le offerte della Chiesa
nella devota memoria della beata Vergine Maria,
che nella tua bontà hai dato a noi come Madre dolcissima
mentre stava presso la croce di Gesù.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO DELLA BEATA VERGINE MARIA I
La maternità della beata Vergine Maria

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti glorifichiamo
nella memoria della beata sempre Vergine Maria.
Per opera dello Spirito Santo
ha concepito il tuo unico Figlio,
e sempre intatta nella sua gloria verginale,
ha irradiato sul mondo la luce eterna,
Gesù Cristo, Signore nostro.
Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua grandezza,
le Dominazioni ti adorano,
le Potenze ti venerano con tremore;
a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini,
uniti in eterna esultanza.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo, ...


Antifona di comunione
Voi che partecipate alla passione di Cristo, rallegratevi,
perché anche nella rivelazione della sua gloria
possiate rallegrarvi ed esultare. (Cf. 1Pt 4,13)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti
con i sacramenti della redenzione eterna,
fa’ che nella memoria della beata Vergine Maria,
partecipe della passione del Figlio,
portiamo a compimento, a favore della Chiesa,
ciò che manca in noi dei patimenti di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
Il mondo ha tanto bisogno di compassione e la festa di oggi ci dà una lezione di compassione vera e profonda. Maria soffre per Gesù, ma soffre anche con lui e la passione di Cristo è partecipazione a tutto il dolore dell'uomo.
La liturgia ci fa leggere nella lettera agli Ebrei i sentimenti del Signore nella sua passione: "Egli nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte". La passione di Gesù si è impressa nel cuore della madre, queste forti grida e lacrime l'hanno fatta soffrire, il desiderio che egli fosse salvato da morte doveva essere in lei ancora più forte che non in Gesù, perché una madre desidera più del figlio che egli sia salvo. Ma nello stesso tempo Maria si è unita alla pietà di Gesù, è stata come lui sottomessa alla volontà del Padre.
Per questo la compassione di Maria è vera: perché ha veramente preso su di sé il dolore del Figlio ed ha accettato con lui la volontà del Padre, in una obbedienza che dà la vera vittoria sulla sofferenza.
La nostra compassione molto spesso è superficiale, non è piena di fede come quella di Maria. Noi facilmente vediamo, nella sofferenza altrui, la volontà di Dio, ed è giusto, ma non soffriamo davvero con quelli che soffrono.
Chiediamo alla Madonna che unisca in noi questi due sentimenti che formano la compassione vera: il desiderio che coloro che soffrono riportino vittoria sulla loro sofferenza e ne siano liberati e insieme una sottomissione profonda alla volontà di Dio, che è sempre volontà di amore.

mercoledì 15 luglio 2020

EVENTI E SAGRE IN REGIONE LAZIO E NON SOLO CALENDARIO 2020

Eventi in Evidenza








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martedì 16 luglio 2019

12 Mesi Di Eventi In Regione Lazio

12 Mesi Di Eventi In Regione Lazio

Eventi Regionali Nel Lazio Divisi Per Mese

Da Martedì 01 Gennaio a Martedì 31 Dicembre 2019 - dalle ore 09:00
Lazio - Italia

12 Mesi Di  Eventi In Regione Lazio -

Eventi Regione Lazio divisi per Mese

 

Gennaio Febbraio Marzo


Aprile Maggio Giugno


Luglio Agosto Settembre


Ottobre Novembre Dicembre



La regione e tra le più attive in italia, sono centinaia le feste, le manifestazioni e fiere che durante l'anno vengono organizzate da comuni, pro loco, associazioni ed enti.
Il vasto calendario permette di trascorrere i week end con la famiglia in ogni localita' della regione.

http://www.eventiesagre.it/Eventi_Vari/21150957_12+Mesi+Di+Eventi+In+Regione+Lazio.html

FESTA DELLA MADONNA DEL CARMELO A TERRACINA. PROCESSIONE IN BARCA E FUOCHI PIROTECNICI

Festa Della Madonna Del Carmelo

La Festa Del Mare A Terracina

Da Venerdì 13 a Domenica 22 Luglio 2018 - dalle ore 18:30 
Terracina (LT) 


Festa Madonna del Carmelo a Terracina dal 13 al 22 luglio 2018.

La Festa del Mare in onore della Madonna del Carmelo. Nella terza settimana di luglio la città vive un appuntamento che è diventato negli anni un momento straordinariamente importante di fede religiosa, ma anche di cultura e tradizioni popolari: la Festa del Mare, dedicata alla Madonna del Carmelo, tutrice della locale marineria e di tutti i credenti.

La Confraternita del Carmine fu la prima e gloriosa associazione laicale della Chiesa del Santissimo Salvatore, fondata nel 1852.
Leggendo il primo statuto della Confraternita, si nota immediatamente come la carità, le funzioni sacre, soprattutto i suffragi per le anime purganti, sono i momenti spirituali, salienti e indicativi dei confratelli, nella forte tensione interiore per la salvezza dell'anima.

Nell'archivio diocesano di Terracina, nella busta 228, si conservano quattro voluminosi fascicoli contenenti documenti riguardanti la Confraternita del Carmine.
Sono per lo più elenchi di fratelli e consorelle, ricevute e mandati di pagamento, preventivi di spese per feste, verbali di riunioni o di congregazioni generali e di consiglio.
Ma anche la richiesta, che i soci fondatori, tutti residenti nel Borgo Pio, indirizzarono nell'anno 1852 al Vescovo Guglielmo Aretini Sillani, della Diocesi di Terracina, Sezze e Priverno.
La missiva fa comprendere al Vescovo, che la parrocchia di Borgo Pio aveva bisogno di organizzazione e spazio, costretta per quasi mezzo secolo a vivere dentro la piccola cappella di Santa Maria di Porto Salvo, tanto più che la popolazione, nel frattempo, era raddoppiata rispetto al primo ventennio del secolo.
La stessa lettera poneva in evidenza la fede e la devozione dei padri costituenti la Confraternita verso la Vergine del Carmelo e alle anime del Purgatorio.
Due notevoli motivi spirituali per cui nel passato, in Italia, erano sorte tante pie associazioni.
Specialmente nel sud d'Italia la devozione alla Madonna del Carmine era molto sentita e Terracina avvertiva degli influssi meridionali, soprattutto per l'immigrazione dal Regno di Napoli della gran parte delle famiglie dei pescatori che hanno sempre formato una specie di etnia, di gruppo autonomo nel quadro culturale della Città.

Il Vescovo, il 23 Aprile del 1852, approvò la richiesta della costituzione della Confraternita. Solo il 30 Maggio del 1855, però, la Confraternita ottenne l'autorizzazione ufficiale per l'uso della cappella grande a sinistra del transetto d'ingresso nella Chiesa del Salvatore: da allora la cappella assunse la denominazione di "Cappella del Carmine", dove i fratelli si riunivano per l'esercizio delle loro funzioni sacre.
La cappella sarà l'oratorio del Carmine, ma anche luogo per costruire un altare in legno, la collocazione di banchi, l'edificazione di una nicchia per la statua della Madonna.
Intanto il Comune aveva offerto all'associazione l'uso di un locale in piazza del Semicerchio come deposito degli oggetti di culto della confraternita: banchi, stendardi, lampioni, candele, dal quale fu minacciata di essere sfrattata dopo il 1870, quando cominciarono a spirare venti anticlericali anche a Terracina.

La celebrazione della Madonna del Carmine abbraccia la Festa del Mare.

Per ritornare allo statuto della Confraternita, nel capitolo secondo sono elencate le funzioni religiose, divise in due classi: le obbligatorie, cui tutti sono tenuti a partecipare; le non obbligatorie, giacché dipendenti dalla volontà dei Superiori e a richiesta dei Benefattori, per le quali si stabilivano i turni di partecipazione. Alla prima categoria appartiene la festa del Carmine, stabilita per la terza domenica di Luglio, introdotta dal canto del "Te Deum" e preceduta da un settenario per commemorare le sette allegrezze della Madonna: in sostanza i misteri gaudiosi e gloriosi del S. Rosario. La festa del Carmine, come festa del quartiere della Marina, ha sempre avuto un rapporto culturale con il mare, ma quando all'inizio del secolo scorso la Madonna del Carmine è stata eletta patrona dei pescatori, questo rapporto è divenuto esplicito. Si deve però ricordare che San Rocco è il compatrono dei pescatori, e solo negli anni '50 questa seconda festa della confraternita venne "fusa" con la festa del Carmine, per questo oggi San Rocco è portato in processione con la Madonna. Questa fu certamente una soluzione di ripiego, dettata soprattutto da ragioni economiche. Non è certo quando fu istituita nella parrocchia del Salvatore la festa di San Rocco, ma con molta probabilità ciò avvenne agli inizi del secolo scorso, difatti si trova menzionata per la prima volta nel secondo statuto della confraternita, redatto nel 1910. Un contributo notevole alla devozione verso il Santo degli appestati fu dato dai "Terellani", gli immigrati a Terracina dalle montagne di Cassino.

La Vergine solca il mare alla guida della marineria terracinese.

La processione a mare fu istituita nel 1938 dal parroco Mons. Di Manno, il quale ritornando a Terracina dal Congresso eucaristico internazionale di Budapest, era rimasto entusiasta della processione sul fiume Danubio.
Da questa sua impressione nacque il desiderio di compiere la processione a mare, quando si compose una buona flotta peschereccia, e ciò avvenne verso la fine degli anni '30, fu possibile organizzare una manifestazione religiosa a mare, che peraltro fu subito interrotta dallo scoppio della guerra e le paranze di Terracina furono requisite e utilizzate come dragamine e purtroppo affondate in Tunisia.

Oggi la processione a mare è diventata una tradizione caratteristica, il punto centrale di tutta la festa, alla quale partecipano o come attori o come spettatori migliaia di persone.
La processione conferisce alla festa un tono profondamente turistico.
Vi partecipano non meno di trenta imbarcazioni pavesate a festa; la navigazione nel golfo copre quattro o cinque miglia e la processione rientra in porto dopo due ore circa di navigazione, a notte inoltrata, tra la fantasmagoria dei fuochi d'artificio che si specchiano nel mare e dell'illuminazione della Marina.
Rispetto all'antica processione a terra è caduto un particolare: nei vari punti del quartiere della Marina il parroco benediceva il mare con la reliquia, mentre i portatori alzavano per tre volte la macchina con la statua della Madonna.
Ora è la Vergine stessa che per due ore solca il mare.

La tradizione dei giochi popolari custodita nell’archivio diocesano.

Rispetto al passato la Festa del Mare ha perso per strada diversi momenti caratterizzanti la fase ludica.
Nell'archivio diocesano sono ancora oggi rintracciabili manifesti o stampati che testimoniano i programmi riguardanti le feste del Carmine del secolo passato.
L'estrazione della tombola, che precedeva nel primo pomeriggio il concerto bandistico, era un momento divertente non solo per le possibili vincite, ma soprattutto per il quadro folkloristico in cui si svolgeva.
Sul palco allestito dal Comune, c'era un grande quadro con i numeri che erano girati con una mazza da un addetto, dopo che lo speaker a squarciagola li aveva urlati alla folla.
Anticamente lo spettacolo dei fuochi d'artificio era più romantico e familiare. Erano sparati nella piazza della Marina, dove i fuochisti badavano a piantare i pali delle girandole e delle granate aeree.
La variazione del posto per l'accensione dei fuochi artificiali dalla piazza della Marina alla punta del Porto si rese necessaria per motivi di sicurezza e per l'asfaltatura della piazza e della Via Appia agli inizi del 1930. La corsa dei cavalli o carriera era una gara molto antica a Terracina.

Già alla fine del settecento la carriera dei cavalli era effettuata, per esempio, nella festa del Salvatore, la cui immagine è venerata, in tono minore, nella chiesa dell'Istituto "G. Antonelli".
L'ambiente offriva le possibilità per lo svolgimento di questo palio di Terracina.
Il chilometro di rettifilo cittadino, ultimo tratto della "fettuccia" di Terracina, costituiva una specie di pista naturale, da ippodromo, per una simile competizione, la strada era bianca.
Il Comune disponeva a transennare tutta Via Roma con robuste corde dietro le quali si assiepavano gli spettatori.

I cavalli partivano dal ponte del Salvatore, mentre almeno due trombettieri scaglionati lungo il percorso avvertivano la gente dell'arrivo dei cavalli, che terminavano la loro corsa nella piazza della Marina.
Di solito si correvano tre corse: le prime due manche erano a eliminazione, la terza decretava il vincitore.

Oltre alla corsa dei cavalli la cuccagna a mare stimolava la fantasia e il desiderio dei ragazzi.
Un palo orizzontale di sette-otto metri era piazzato sulla prora di uno dei grossi barconi da trasporto, era spalmato di grasso e su di esso, come equilibristi, dovevano camminare i concorrenti per prendere la bandiera rossa posta alla punta del palo.

La corsa delle barche e la caccia alle oche, conclude la panoramica delle attività ludiche delle vecchie feste del mare.
Il percorso della gara a due o più vogatori si spingeva dall'antico Ufficio doganale del porto fino all'altezza degli scogli dell'acqua Magnesia.
Mezzo miglio marino da percorrere andata e ritorno.
A questa gara, di solito, era abbinata quella della caccia alle oche, lanciate in acqua nello specchio antistante al molo gregoriano.
Non era facile per i nuotatori catturarle. Non di raro le oche andavano a finire oltre il molo Gregoriano o negli anfratti più reconditi degli scogli circostanti.


Everardo Longarini

venerdì 12 luglio 2019

Oscar della montagna, il Cervino CineMountain si veste di nuovo



Inizia a svelarsi l’edizione 2019 del Cervino CineMountain, il festival internazionale di film di montagna più alto del mondo in programma a Breuil-Cervinia e Valtournanche dal 3 al 11 agosto 2019. Anche quest’anno tornano protagoniste le imprese ai confini del mondo ma con tante novità e tanti ospiti che animeranno le serate tra spettacoli, talk show sull’attualità e appuntamenti culturali. Tra i primi ospiti annunciati per questa edizione Erri De Luca e Nives Meroi, Alex Bellini e Hervé Barmasse, Fausto de Stefani e la biologa Maria Sole Bianco, il sand artist Massimo Ottoni e tanti altri.

Come ogni anno la rassegna riunisce in cartellone tutti i film vincitori dei festival internazionali, provenienti dal circuito dell’International Alliance for Mountain Film: da quello di Trento a quello di Katmandu, passando per le rassegne più importanti ai 4 angoli del globo. Tra queste pellicole viene selezionata la vincitrice, a cui è assegnato il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”. È una sintesi della migliore e più recente produzione cinematografica internazionale dedicata al tema: i film che hanno fatto incetta di premi confluiscono in questa sintesi che racconta lo “stato dell’arte” della filmografia di montagna.

Quest’anno il festival si rifà il trucco a partire dal nuovo logo: l’immagine “è in grado di sintetizzare finemente e in maniera efficace la relazione tra cinema e montagna e l’idea di cinema di montagna”, secondo la giuria che ha scelto la proposta del designer Mario Cavuto tra le partecipanti al bando indetto dal Festival. Il nuovo logo unisce in un’unica evocativa immagine le due anime del festival: il Cervino, con il suo profilo italiano, e il cinema rappresentato da una pellicola che accompagna la linea della montagna fino alla vetta, restituendo “da una parte la diacronia della salita in montagna e dall’altra del mutare del formato con la quale il cinema la rappresenta.”

E così come il nuovo logo narra, il festival esalta il concetto di apertura dando nuovo respiro alla sua identità territoriale per diventare itinerante. L’altra novità di questa edizione è, infatti, la versione “diffusa” delle proiezioni, che saranno in contemporanea anche nelle località di Chamois, Torgnon, Antey.

Ricco di appuntamenti il programma che inizia a scoprire le prime carte.

Erri De Luca, non ha bisogno di presentazioni: scrittore, giornalista e poeta è anche un grande alpinista. Nives Meroi è tra le maggiori alpiniste donne della storia, insieme al marito Romano ha scalato tutti i 14 ottomila del mondo. Fabio Truc è un fisico teorico, è stato direttore dell’osservatorio astronomico di Saint Barthelemy. Li accomuna una passione, quella per le “Montagne del silenzio”. Insieme, nella serata di martedì 6 agosto, racconteranno il loro vivere una montagna intima, nella quale si va alla ricerca della solitudine e ci si fonde con la natura. Racconteranno le loro esperienze a partire dal “rumore” dell’Everest, o delle Dolomiti, o del Monte Rosa, fino alle cime che “nessuno vuole”, che egualmente richiedono coraggio per la loro difficoltà tecnica ma soprattutto mentale, e che spingono a imprese estreme.

E da sempre l’obiettivo del festival è raccontare la montagna come patrimonio, e in quanto tale non è eterno né infinito, può essere sfruttato, dilapidato e consumato. Un bene fragile dal punto di vista ambientale, che richiede una consapevolezza particolare, e parlare di montagna significa proteggerla e rendere la sua tutela una responsabilità condivisa, così come sono condivise le emozioni che regala questo ambiente. Nell’anno che ha visto il primo grande sciopero mondiale per il cambiamento climatico, sul palco del Cervino CineMountain, giovedì 8 agosto, si confronteranno le storie e le esperienze di chi lo ha vissuto e lo vive ai confini del mondo ma anche di chi lo analizza dall’interno. Protagonisti della serata saranno l’esploratore Alex Bellini, noto per le sue imprese estreme quasi sempre in solitaria, gli alpinisti Hervé Barmasse, figlio del Cervino, e Fausto de Stefani, il secondo alpinista italiano dopo Messner ed il sesto al mondo ad aver scalato tutti i quattordici 8000, e la biologa marina Maria Sole Bianco, punto di riferimento internazionale per le politiche legate alla tutela dell’ambiente marino.

Cinquant’anni fa il primo uomo mise piede sulla Luna. Anche il Cervino CineMountain celebra la conquista del satellite terrestre con una serata spettacolo, domenica 11 agosto, che ripercorrerà, con un countdown raccontato dal divulgatore scientifico Andrea Bernagozzi, la storia del profondo legame tra l’uomo e la Luna, da Galileo a Keplero fino al sogno realizzato dall’Apollo 11. Una serata magica che sarà accompagnata dalla sand art di Massimo Ottoni, che realizzerà incredibili e suggestive immagini “dipingendo” la sabbia con le mani.

E poi le proiezioni dei film, tra i quali i vincitori dei principali festival di settore del mondo che come sempre vedranno protagonisti gli alpinisti e le loro imprese, i climbers, i funamboli delle pareti ma anche i popoli delle vette, con le loro tradizioni i costumi e le difficoltà del vivere in alta quota, e gli esploratori con le loro storie tra passione e avventura. E ancora le matinée, con le presentazioni delle ultime novità editoriali, la libreria del festival e tutto intorno lo splendido scenario del Cervino, tra trekking, passeggiate, escursioni e perché no, lo sci nell’unica località italiana dove è possibile scivolare sulla neve anche in estate.

Tutte le info su:www.cervinocinemountain.com




mercoledì 3 luglio 2019

FOLKLORE E DEGUSTAZIONI REGIONE PER REGIONE 2019

Como (CO) – Palio del Baradello

Como (CO) – Palio del Baradello

Data  Dal 1 al 21 Settembre 2019 Descrizione Folcloristica...
Varallo (VC) – Alpàa

Varallo (VC) – Alpàa

Data: Dal 12 al 21 Luglio 2019 Descrizione Nata nel...
Gorizia (GO) – Gusti di Frontiera

Gorizia (GO) – Gusti di Frontiera

Data Dal 26 al 29 Settembre 2019 Descrizione Gusti di Frontiera...
Roncola San Bernardo (BG) – Taragnafest

Roncola San Bernardo (BG) – Taragnafest

Data: Dal 5 al 7 Luglio 2019 Descrizione Decima edizione...
Cesena (FC) – Cesena in Fiera

Cesena (FC) – Cesena in Fiera

Data Dal  21 al 24 Giugno 2019 Descrizione Come ogni anno...
Sarnico (BG) – Sagra del Pesce Fritto

Sarnico (BG) – Sagra del Pesce Fritto

Data: Dal 28 al 30 Giugno 2019 Descrizione Nel penultimo...
Forlimpopoli (FC) – Festa Artusiana

Forlimpopoli (FC) – Festa Artusiana

Data Dal 22 Giugno al 30 Giugno 2019 Descrizione Con la Festa...
Lucignano (AR) – Maggiolata Lucignanese

Lucignano (AR) – Maggiolata Lucignanese

Data Domenica 19 maggio – Martedì 21 maggio (notturna)...
Darfo Boario Terme (BS) – Darfo Boario Terme In Fiore

Darfo Boario Terme (BS) – Darfo Boario Terme In Fiore

Data  Dal 4 al 5 Maggio 2019 Descrizione La suggestiva...
San Benedetto Po (MN) – Sagra dell’Asparago

San Benedetto Po (MN) – Sagra dell’Asparago

Data: 10 / 11 / 12 Maggio 2019 Descrizione A sostegno...
Conegliano Veneto (TV) – Calici di stelle al castello

Conegliano Veneto (TV) – Calici di stelle al castello

Data: Venerdì 2 e Sabato 3 Agosto Descrizione   In...
Vigolzone (PC)- Festa del Tortello DE.CO.

Vigolzone (PC)- Festa del Tortello DE.CO.

Data  Dal 26 al 31 Luglio 2019 Descrizione La Festa del...
Garda (VR) – Palio Delle Contrade

Garda (VR) – Palio Delle Contrade

Data evento: Dal 11 Agosto al 15 Agosto 2019 Descrizione: Nel...
Gonzaga (MN) – Millenaria

Gonzaga (MN) – Millenaria

Data: Da 31 Agosto al 8 Settembre 2019 Descrizione: La...
Cles (TN) – Pomaria

Cles (TN) – Pomaria

Data Il 12 e il 13 Ottobre 2019 Descrizione Il Trentino e la...
Broni (PV) – Festa dell’Uva

Broni (PV) – Festa dell’Uva

Data Agosto – Settembre 2019 Descrizione Torna anche...
Chiavenna (SO) – Sagra dei Crotti

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