Inizia a svelarsi l’edizione 2019 del Cervino CineMountain, il festival internazionale di film di montagna più alto del mondo in programma a Breuil-Cervinia e Valtournanche dal 3 al 11 agosto 2019. Anche quest’anno tornano protagoniste le imprese ai confini del mondo ma con tante novità e tanti ospiti che animeranno le serate tra spettacoli, talk show sull’attualità e appuntamenti culturali. Tra i primi ospiti annunciati per questa edizione Erri De Luca e Nives Meroi, Alex Bellini e Hervé Barmasse, Fausto de Stefani e la biologa Maria Sole Bianco, il sand artist Massimo Ottoni e tanti altri.
Come ogni anno la rassegna riunisce in cartellone tutti i film vincitori dei festival internazionali, provenienti dal circuito dell’International Alliance for Mountain Film: da quello di Trento a quello di Katmandu, passando per le rassegne più importanti ai 4 angoli del globo. Tra queste pellicole viene selezionata la vincitrice, a cui è assegnato il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”. È una sintesi della migliore e più recente produzione cinematografica internazionale dedicata al tema: i film che hanno fatto incetta di premi confluiscono in questa sintesi che racconta lo “stato dell’arte” della filmografia di montagna.
Quest’anno il festival si rifà il trucco a partire dal nuovo logo: l’immagine “è in grado di sintetizzare finemente e in maniera efficace la relazione tra cinema e montagna e l’idea di cinema di montagna”, secondo la giuria che ha scelto la proposta del designer Mario Cavuto tra le partecipanti al bando indetto dal Festival. Il nuovo logo unisce in un’unica evocativa immagine le due anime del festival: il Cervino, con il suo profilo italiano, e il cinema rappresentato da una pellicola che accompagna la linea della montagna fino alla vetta, restituendo “da una parte la diacronia della salita in montagna e dall’altra del mutare del formato con la quale il cinema la rappresenta.”
E così come il nuovo logo narra, il festival esalta il concetto di apertura dando nuovo respiro alla sua identità territoriale per diventare itinerante. L’altra novità di questa edizione è, infatti, la versione “diffusa” delle proiezioni, che saranno in contemporanea anche nelle località di Chamois, Torgnon, Antey.
Ricco di appuntamenti il programma che inizia a scoprire le prime carte.
Erri De Luca, non ha bisogno di presentazioni: scrittore, giornalista e poeta è anche un grande alpinista. Nives Meroi è tra le maggiori alpiniste donne della storia, insieme al marito Romano ha scalato tutti i 14 ottomila del mondo. Fabio Truc è un fisico teorico, è stato direttore dell’osservatorio astronomico di Saint Barthelemy. Li accomuna una passione, quella per le “Montagne del silenzio”. Insieme, nella serata di martedì 6 agosto, racconteranno il loro vivere una montagna intima, nella quale si va alla ricerca della solitudine e ci si fonde con la natura. Racconteranno le loro esperienze a partire dal “rumore” dell’Everest, o delle Dolomiti, o del Monte Rosa, fino alle cime che “nessuno vuole”, che egualmente richiedono coraggio per la loro difficoltà tecnica ma soprattutto mentale, e che spingono a imprese estreme.
E da sempre l’obiettivo del festival è raccontare la montagna come patrimonio, e in quanto tale non è eterno né infinito, può essere sfruttato, dilapidato e consumato. Un bene fragile dal punto di vista ambientale, che richiede una consapevolezza particolare, e parlare di montagna significa proteggerla e rendere la sua tutela una responsabilità condivisa, così come sono condivise le emozioni che regala questo ambiente. Nell’anno che ha visto il primo grande sciopero mondiale per il cambiamento climatico, sul palco del Cervino CineMountain, giovedì 8 agosto, si confronteranno le storie e le esperienze di chi lo ha vissuto e lo vive ai confini del mondo ma anche di chi lo analizza dall’interno. Protagonisti della serata saranno l’esploratore Alex Bellini, noto per le sue imprese estreme quasi sempre in solitaria, gli alpinisti Hervé Barmasse, figlio del Cervino, e Fausto de Stefani, il secondo alpinista italiano dopo Messner ed il sesto al mondo ad aver scalato tutti i quattordici 8000, e la biologa marina Maria Sole Bianco, punto di riferimento internazionale per le politiche legate alla tutela dell’ambiente marino.
Cinquant’anni fa il primo uomo mise piede sulla Luna. Anche il Cervino CineMountain celebra la conquista del satellite terrestre con una serata spettacolo, domenica 11 agosto, che ripercorrerà, con un countdown raccontato dal divulgatore scientifico Andrea Bernagozzi, la storia del profondo legame tra l’uomo e la Luna, da Galileo a Keplero fino al sogno realizzato dall’Apollo 11. Una serata magica che sarà accompagnata dalla sand art di Massimo Ottoni, che realizzerà incredibili e suggestive immagini “dipingendo” la sabbia con le mani.
E poi le proiezioni dei film, tra i quali i vincitori dei principali festival di settore del mondo che come sempre vedranno protagonisti gli alpinisti e le loro imprese, i climbers, i funamboli delle pareti ma anche i popoli delle vette, con le loro tradizioni i costumi e le difficoltà del vivere in alta quota, e gli esploratori con le loro storie tra passione e avventura. E ancora le matinée, con le presentazioni delle ultime novità editoriali, la libreria del festival e tutto intorno lo splendido scenario del Cervino, tra trekking, passeggiate, escursioni e perché no, lo sci nell’unica località italiana dove è possibile scivolare sulla neve anche in estate.
Tutte le info su:www.cervinocinemountain.com
Instagram: cervinocinemountainfestival
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