venerdì 24 aprile 2020

Qual è il vero obiettivo del comunismo?

E' ORA CHE I SIMPATIZZANTI NOSTALGICI CAPISCANO COSA HANNO SOSTENUTO FINORA. IL DIAVOLO SI NASCONDE NEI DETTAGLI, NEANCHE TROPPO DETTAGLI. ED E' ORA CHE IN ITALIA SI CAPISCA CHE LA RUSSIA NON E' PIU' SOVIETICA DA UN BEL PEZZO. PUTIN E' UN PATRIOTA PUROSANGUE. PIUTTOSTO, IL PERICOLO OGGI E' GIALLO E VIENE DALL'ORIENTE....




Un poster di propaganda anti-bolscevica del 1919 che ritrae i principali leader comunisti Lenin, Trockij, Kamenev, Radek, Sverdlov e Zinov'ev che sacrificano ad una statua di Karl Marx un personaggio allegorico che rappresenta la Russia. (Pubblico dominio).

«Il comunismo abolisce le verità eterne: abolisce la religione e la morale».
«La famiglia del borghese cadrà naturalmente col venir meno di tale complemento ed entrambe spariranno con lo sparire del capitale».
Entrambe queste citazioni sono tratte dal Manifesto del Partito Comunista, e rivelano i veri obiettivi del comunismo.


La maggior parte delle persone ritiene che il comunismo sia un sistema economico volto alla condivisione della ricchezza, ma in realtà il suo obiettivo è completamente diverso.
Nella sua fase iniziale, il comunismo ha sempre tentato di sequestrare la proprietà privata e i mezzi di produzione. Tuttavia, questi beni non vanno al ‘popolo’, come spesso affermano i tiranni socialisti, ma piuttosto finiscono nelle mani di uno Stato onnipotente e del suo enorme apparato burocratico.

La fase iniziale in cui lo Stato controlla tutte le componenti della società si chiama socialismo, o, come lo definiva Lenin, il ‘capitalismo di Stato’.

Ma il socialismo non è stato ideato per durare a lungo. Quando Marx ed Engels hanno formulato quest’idea, in un’epoca dove i sistemi socialisti o comunisti ancora non esistevano, hanno immaginato il socialismo come un sistema di dittatura totalitaria che sarebbe fallito e sarebbe crollato naturalmente, conducendo alla fase che loro chiamavano ‘comunismo’.

Quindi cos’è il comunismo?

Il comunismo è uno stato di totale desolazione morale, spirituale, culturale e sociale. È una società immaginaria dove ogni cosa è stata distrutta.

Le fondamenta ideologiche del comunismo, prima di Marx ed Engels, possono essere rintracciate nel naturismo, una teoria gnostica e satanica secondo cui, poiché l’uomo deriva dalla natura, qualunque cosa faccia è ‘natura’. Per questo ritenevano che ogni genere di limitazione ai desideri e alle voglie umane fosse sbagliata.

Si tratta di un sistema che considera buono il male, e cattivo il bene. È per questa ragione che i dittatori comunisti e socialisti nel corso della storia hanno incessantemente attaccato, imprigionato, o ucciso chiunque credesse nei valori morali tradizionali. Durante la Rivoluzione Culturale condotta dal Partito Comunista Cinese, ad esempio, i valori morali tradizionali sono stati etichettati come ‘i quattro vecchiumi’ e chiunque conservasse una fede tradizionale poteva essere ucciso.

I comunisti compresero che il genere umano non avrebbe deliberatamente abbandonato la fede nello spirituale, nella famiglia, nella propria cultura e nei propri valori. Perciò, al fine di creare una società comunista, compresero che la società dovesse innanzitutto attraversare un primo periodo di dittatura totalitaria, che avrebbe forzosamente spazzato via questi valori dalla società.


Questo stato di dittatura totalitaria è il socialismo.

Allo stesso tempo, Marx ed Engels credevano nel darwinismo sociale, e credevano che i conflitti fossero lo strumento per dirigere la società più rapidamente verso la sintesi finale del comunismo. Quest’idea si basa in parte sulla concezione dialettica di Hegel secondo cui i conflitti spingono in avanti, idea che è stata integrata da Marx nella sua personale teoria del ‘materialismo dialettico’.
Guidati da questa teoria, e perseguendo gli obiettivi del comunismo di distruggere la tradizione e tutte le fedi, i dittatori socialisti hanno sempre etichettato una certa porzione della società come ‘nemici di classe’ da combattere.

Le etichette sono cambiate in ogni sistema socialista, dagli attacchi di Lenin ai contadini benestanti, a quelli di Hitler (e del partito nazional-socialista) contro gli ebrei, sino a quelli di Mao contro i proprietari terrieri, per arrivare, per fare uno dei tanti esempi moderni, agli attacchi socialisti che stanno avvenendo attualmente negli Stati Uniti contro i maschi bianchi.

Sotto il socialismo c’è sempre un gruppo contro cui la società viene intenzionalmente guidata a lottare: è in questo modo che i comunisti spingono in avanti il loro programma.


Inoltre, i dittatori socialisti hanno sempre creato delle etichette per attaccare chiunque mettesse in discussione queste politiche. Nel 1967, Mao Zedong ha costruito per la prima volta la nozione del politicamente corretto: Mao chiamava chiunque sostenesse la sua dittatura e i suoi genocidi ‘politicamente corretto’, mentre chiunque vi si opponesse non era considerato politicamente corretto, e doveva perciò essere discriminato, attaccato, o ucciso.

Nel corso dell’ultimo secolo il comunismo ha ucciso oltre 100 milioni di persone. La desolazione è l’obiettivo del comunismo, mentre il socialismo è il sistema di governo dittatoriale necessario per raggiungere questo obiettivo, e la lotta e l’odio sono i suoi strumenti.

Padre Gabriele Amorth, in un’intervista di qualche anno fa (1999), cerca di dare una risposta a tutte le catastrofi del nostro tempo.


LA VICINANZA ALLA SOFFERENZA DEL MONDO DEL COMPIANTO E AMATO PADRE GABRIELE AMORTH SI PERCEPISCE DA QUESTE SUE PAROLE DI QUALCHE ANNO FA....

Domanda: Reverendissimo don Amorth, desidero rivolgerle una domanda che penso sia di grande interesse per tutti i nostri lettori. Stiamo assistendo a grandi disgrazie, che si susseguono, a ritmo serrato in questi ultimi tempi. I terremoti in Turchia e in Grecia; tifoni e inondazioni in Messico e in India, con decine di milioni di senzatetto; le stragi in Cecenia e in Centro Africa; la fabbrica della morte in pillole; la fuga di radiazioni atomiche; disastri aerei e ferroviari a catena…; sono tutti fatti che fanno pensare. Non significheranno forse le previsioni assai tristi di fine millennio, tante volte annunciate?

Padre Gabriele Amorth – Non è facile rispondere; è assai più facile osservare con l’occhio della fede. Assistiamo a tanti fatti che non è facile collegare, ma su cui si è portati a pensare.

Un primo fatto è la grande corruzione in cui vive la società odierna: metto al primo posto l’immane strage dell’aborto, superiore a qualsiasi guerra o calamità naturale; guardo alla pubblica immoralità sessuale e professionale, che ha distrutto le famiglie e cancellati i più sacri valori; osservo il pauroso calo di fede che ha grandemente abbassato il numero dei sacerdoti, spesso anche come qualità e incidenza apostolica. E vedo il ricorso all’occultismo: maghi, cartomanti, sette sataniche, spiritismo…

D’altra parte sono più cauto nel considerare le tanto decantate “punizioni” di fine secolo. Il terzo segreto di Fatima non è stato pubblicato, e tutte le versioni correnti sono false. Resta valida la profezia “Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà, la Russia si convertirà e sarà dato al mondo un tempo di pace”. E’ quindi una profezia di speranza. Tante altre profezie private, che sfociano in una “venuta intermedia di Cristo” mi lasciano proprio indifferente. Guardando ai fatti enunciati dalla scrivente, direi che non è Dio a punire l’umanità, ma è l’umanità ad accanirsi su se stessa. Certo, se fatti dolorosi sono attesi per la fine del nostro millennio, li stiamo vivendo in pieno: la fuga di radiazioni atomiche, le pasticche mortali, le manipolazioni genetiche, dimostrano quanto l’uomo può distruggere l’uomo, se perde il riferimento a Dio nelle sue attività.


Ma non possiamo dimenticare i segni di speranza, i gesti di generosità e la stessa fiducia con cui affrontiamo l’Anno Santo. E se un segno chiaro, sicuro, indiscutibile di ripresa vogliamo sottolineare, pensiamo all'”eroica marcia” (così la profetizzò Don Dolindo Ruotolo) dei viaggi del Papa che, anche se vecchio e malato, non ha perso nulla del suo carisma di galvanizzare i popoli che continua a visitare, aprendo prospettive per la fede che parevano impensabili. Sono barlumi d’aurora che preannunciano una giornata di sole.

Fonte: Eco di Maria n.148

Tempo di coronavirus a Medjugorje. La Gospa aveva già parlato chiaro (in anticipo)

Medjugorje

Cari figli, desidero in particolare invitarvi questa sera ad essere perseveranti nelle prove. Considerate quanto l’Onnipotente ancor oggi soffre a causa dei vostri peccati. Per questo quando avrete delle sofferenze, offritele in sacrifico a Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Alcuni brani della Bibbia che ci possono aiutare a comprendere questo messaggio.

Gn 3,1-13
Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “E` vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell`albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”.


Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Allora la donna vide che l`albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch`egli ne mangiò.
Tentazione di Adamo ed Eva (Tintoretto)

Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l`uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l`uomo e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell`albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”.

Rispose l`uomo: “La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell`albero e io ne ho mangiato”. Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”.

Il nome suggestivo della app governativa non ci rende immuni al dubbio.

Coronavirus, App Immuni, i test sono già partiti: si potrà ...

QUESTE APP COSTANO UN OCCHIO ALLO STATO, MENTRE LE PERSONE FATICANO AD ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE!! APP, VACCINI, 5G E TUTTO QUANTO PROVIENE DA BILL GATES E BIG PHARMA E' OPERA SATANICA DELLA CABALA MONDIALISTA!!!

Da quando il governo ha proposto di utilizzare una app per rilevare e tracciare i possibili casi di coronavirus, si è scatenato un dibattito in rete sulla sicurezza dei dati e sulla privacy. Un dibattito che manca completamente il punto. Il problema non sono i nostri dati, o il tracciamento dei nostri spostamenti e delle nostre amicizie. Google e i vari social fanno questo lavoro da anni, e possono dare ai governi molte più informazioni su di noi, sui nostri contatti, sui nostri pensieri e spostamenti di quante ne potrà mai dare l’app Immuni.


Il problema è un altro.

Google, Apple o Facebook sanno già tutto di te, ma quei dati non possono essere usati contro di te, se non violi la legge. Per tanto chi è scomodo al sistema, al massimo, rischia la censura o il “mobbing”.

Il mobbing on-line lo vediamo da anni: da Butac, ai troll (professionisti e/o inconsapevoli), ai “link per visitare il sito dell’OMS” che appaiono sotto i video di youtube che parlano di coronavirus.

Come se l’OMS fosse una fonte autorevole, alla luce di come è composta e finanziata la struttura, ma soprattutto alla luce della gestione dell’epidemia in corso.

Sappiamo tutti come funziona, ormai. Qualsiasi informazione che vada contro la narrativa mainstream è sottoposta a mobbing, sia che l’informazione sia giusta, sia che sia una bufala.

L’importante è che venga sbeffeggiato qualsiasi tentativo, riuscito o meno, di vedere le cose da un punto di vista diverso da quello dell’autorità in voga. Che si scoraggi, in pratica, l’esercizio del libero pensiero, e che si rafforzi il principio di autorità, sia esso di provenienza politica, o il “papato” scientifico.

Avrete certamente notato che certi figuri, che magari dicono castronerie esagerate tutti i giorni in prima serata in TV, non vengono mai toccati dai siti anti-bufala, i loro profili sui social non vengono mai chiusi, i loro post stranamente non vengono mai rimossi per violazione di fantomatiche norme, neanche quando sono altamente lesivi di persone e/o categorie, non compaiono “allerte” o link consigliati sotto le loro cavolate (quando non sono vere e proprie bugie). E se compaiono dei link, sono a supporto delle suddette castronerie.

Allo stesso modo, chi lavora o anche solo si esprime sui social, avrà notato come funziona il trollaggio. I più si saranno accorti solo del trollaggio involontario, quello degli ingenui o degli accecati dalle rabbie, ma chi gestisce pagine che cercano di offrire un’opinione diversa non ha potuto fare a meno di vedere come su certi argomenti, specialmente in certi momenti topici, si presentino “ondate” di commenti da account poco credibili, commenti che non dicono molto al di fuori dell’insulto, dell’aggressione o della semplice espressione “fake!”. Commenti fatti per influenzare chi non si ferma a riflettere sui contenuti, ma solo per dare l’impressione che ci sia una maggioranza di “svegli” che non prende neanche in considerazioni le tesi esposte.

Difficilmente questi “commentatori” entreranno in un dibattito, e quando lo fanno si può notare dall’inconsistenza degli argomenti e dalla reiterazione di parole chiave, la vera natura dell’interlocutore.

La censura, una volta anatema per gli operatori on-line, sta purtroppo diventando sempre più comune sia sui social che su youtube.

Ma al di la di questo, cosa può fare il potere con le informazioni che ha a sua disposizione su di voi?

Se non violate la legge, assolutamente niente, se non levarvi visibilità, o farvi passare per fessacchiotti, magari, anzi spesso, anche se siete degli esperti in materia.

Le app “sanitarie” come quella proposta dal governo, invece, hanno la potenzialità di diventare veramente un incubo.

Per un motivo molto semplice: chi gestisce l’app può dichiararti malato, anche se sei sano.

E a quel punto possono venirti a prendere, per “curarti”. Anche se non hai violato alcuna legge. E magari possono venire a prendere anche i tuoi amici, magari quelli che la pensano come te. Perchè se siete stati a contatto…

E possono portarti in un “centro di cura”, dove potresti “guarire”. Ma anche no.

Fantascienza? Paranoia?

Può darsi.

Può darsi anche che le votazioni sulla piattaforma Russeau dei 5 Stelle rispecchino effettivamente il voto espresso.

Quanti di quelli che hanno votato 5 stelle pensano ancora che sia così?

Ci fidiamo così tanto dei controllori?

Guardando indietro, nella storia come nella contemporaneità, siamo così sicuri che i governi ed i poteri dietro di essi abbiano a cuore il nostro bene?

Siamo sicuri che un’arma del genere non verrebbe utilizzata?

Quanti esempi storici abbiamo, solo negli ultimi cento anni, di Gulag, campi di concentramento, di rieducazione, desaparecidos, OVRA, Gestapo?

E quanti esempi di maggioranze che non sono state abbastanza attente, fino a quando non era troppo tardi?

C’è magari un motivo per cui gli uomini che erano usciti dalla seconda guerra mondiale si sono premurati di mettere determinati paletti nelle costituzioni e nei patti come la Convenzione di Ginevra?

Siamo sicuri che tra quelli che tengono i fili del potere oggi non si nascondano uno o più Stalin, Hitler, Pinochet, Galtieri, Mao?

Ecco, noi, come d’altronde i padri costituenti, non ci sentiamo IMMUNI AL DUBBIO.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 24 Aprile 2020
Venerdì della II settimana di Pasqua

Commento al Vangelo del giorno – 08 Aprile – Questi è davvero il ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue
da ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
e hai fatto di noi un regno di sacerdoti
per il nostro Dio. Alleluia. (Ap 5,9-10)

Colletta
Padre misericordioso,
che hai voluto che il tuo Figlio
subisse per noi il supplizio della croce
per liberarci dal potere del nemico,
donaci di giungere alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 5,34-42)
Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

VANGELO (Gv 6,1-15)
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nel contesto pasquale, il Signore Gesù si rivela come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deserto. Invochiamo da Dio la fame e la sete di lui, perchè ci sazi, dicendo:
Donaci il tuo pane, Signore.

- Per i ministri della Chiesa, perchè siano fedeli dispensatori degli alimenti divini ai credenti nel banchetto eucaristico. Preghiamo.
- Per i popoli afflitti dalla fame e dalla sete, perchè siano aiutati dal progresso e dalla solidarietà a risolvere i loro gravi problemi di sussistenza. Preghiamo.
- Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perchè camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè sappiamo rinnovare lo spirito e lo stile delle nostre celebrazioni eucaristiche, per farne un alimento più fecondo di vita spirituale e di carità fraterna. Preghiamo.
- Per i morenti, perchè abbiano la grazia di ricevere l'eucaristia come viatico nel loro passaggio da questa vita al Padre. Preghiamo.
- Per i ministri straordinari dell'eucaristia. Preghiamo.
- Per i chierichetti. Preghiamo.

O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della sua Pasqua, rendici fedeli discepoli della sua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore,
l’offerta di questa tua famiglia,
perché con la tua protezione
custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, nostro Padre,
per questo memoriale dell’immenso amore del tuo Figlio,
fa’ che tutti gli uomini,
mediante l’azione pastorale della Chiesa,
possano gustare il frutto della vita.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE II
La nuova vita in Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Cristo nostro Signore
è stato messo a morte per i nostri peccati
ed è risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4,25)

Oppure:
Gesù prese i pani
e, rese grazie, li distribuì a tutti,
finché ne vollero. Alleluia. (Gv 6,11)


Preghiera dopo la comunione
Proteggi, Signore, con paterna bontà,
il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce,
e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
O Padre, che alla mensa dei santi misteri
nutri e fai crescere la Chiesa,
donaci di accogliere il messaggio del tuo amore,
per divenire nel mondo lievito e strumento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Non possiamo ascoltare il Vangelo che racconta il miracolo della moltiplicazione dei pani, e non possiamo riunirci per spezzare il pane, se ci dimentichiamo della fame che opprime molte persone della terra. Avere fame è una sorta di impotenza; essere saziato, una sorta di potenza. È la fame che distingue coloro che non hanno niente da coloro che posseggono. Questa disuguaglianza è ingiusta. Né i poveri, né i ricchi che fanno parte della Chiesa devono tollerare questa ingiustizia. Non esiste una risposta materiale alla fame, perché si tratta di un problema umano più generale. La povertà e l’oppressione colpiscono coloro che hanno fame nella loro dignità umana. Non si può quindi rimediare a questa mancanza con dei doni che l’addolciscano. Gesù rifiuta la fame: quella dell’alienazione fisica, politica, quella della perdita della dignità umana. Ed è per questo che egli non rimanda gli uomini nel loro mondo di miseria, ma invita i discepoli a mettere a loro disposizione i propri viveri. È l’obbedienza dei discepoli che apre la via all’azione di Dio. Gesù non vuole agire senza i Dodici. Ma, per finire, è Gesù stesso che effettua la condivisione. Solo lui può distribuire i suoi doni.