giovedì 21 gennaio 2021

Donald Trump a difesa del dono della vita umana

DOMANI 22 GENNAIO PROCLAMATA DA DONALD J TRUMP LA GIORNATA NAZIONALE DELLA SANTITA' DELLA VITA. PRESIDENTE TRUMP, CI MANCHERAI....


Donald Trump a difesa del dono della vita umana


Proclama dal sito della Casa Bianca del Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump


Proclama per la Giornata nazionale della santità della vita umana, 2021

Ogni vita umana è un dono per il mondo. Che sia nato o non ancora nato, giovane o vecchio, sano o malato, ogni persona è fatta a immagine santa di Dio. L’Onnipotente Creatore offre talenti unici, bei sogni e un grande scopo ad ogni persona.

Ogni vita umana è un dono per il mondo. Che sia nato o non ancora nato, giovane o vecchio, sano o malato, ogni persona è fatta a immagine santa di Dio.

Nella Giornata Nazionale della Santità della Vita Umana, celebriamo la meraviglia dell’esistenza umana e rinnoviamo la nostra determinazione a costruire una cultura della vita in cui ogni persona di ogni età sia protetta, apprezzata e amata.


Questo mese, segniamo quasi 50 anni dalla decisione Roe v. Wade della Corte Suprema degli Stati Uniti. Questa sentenza costituzionalmente viziata ha rovesciato le leggi statali che vietavano l’aborto e ha causato la perdita di oltre 50 milioni di vite innocenti. Ma madri forti, studenti coraggiosi e incredibili membri della comunità e persone di fede stanno guidando un potente movimento per risvegliare la coscienza dell’America e ripristinare la convinzione che ogni vita sia degna di rispetto, protezione e cura.


A causa della devozione di innumerevoli pionieri a favore della vita, l’invito a ogni persona a riconoscere la santità della vita risuona più forte che mai in America. Nell’ultimo decennio, il tasso di aborti è costantemente diminuito e oggi più di tre americani su quattro sostengono restrizioni all’aborto.
A causa della devozione di innumerevoli pionieri a favore della vita, l’invito a ogni persona a riconoscere la santità della vita risuona più forte che mai in America. Nell’ultimo decennio, il tasso di aborti è costantemente diminuito.


Fin dal mio primo giorno di mandato, ho intrapreso azioni storiche per proteggere vite innocenti in patria e all’estero.


Ho reinsediato e rafforzato la Mexico City Policy del presidente Ronald Reagan, ho emanato una regola storica a favore della vita per governare l’uso dei finanziamenti dei contribuenti del Titolo Dieci e sono state adottate misure per proteggere i diritti di coscienza di medici, infermieri e organizzazioni come le Piccole Sorelle dei Poveri.


La mia amministrazione ha protetto il ruolo vitale dell’adozione basata sulla fede.


In occasione delle Nazioni Unite, ho chiarito che i burocrati globali non hanno alcun problema ad attaccare la sovranità delle nazioni che proteggono la vita innocente.


Fin dal mio primo giorno di mandato, ho intrapreso azioni storiche per proteggere vite innocenti in patria e all’estero.


Solo pochi mesi fa, la nostra nazione si è unita anche ad altri 32 paesi nel firmare la Dichiarazione di consenso di Ginevra, che rafforza gli sforzi globali per fornire una migliore assistenza sanitaria alle donne, proteggere tutta la vita umana e rafforzare le famiglie.


Come Nazione, ripristinare una cultura del rispetto per la sacralità della vita è fondamentale per risolvere i problemi più urgenti del nostro Paese.


Quando ogni persona sarà trattata come un amato figlio di Dio, gli individui possono raggiungere il loro pieno potenziale, le comunità fioriranno e l’America sarà un luogo di speranza e libertà ancora più grande.


In occasione delle Nazioni Unite, ho chiarito che i burocrati globali non hanno alcun problema ad attaccare la sovranità delle nazioni che proteggono la vita innocente.


Ecco perché ho avuto il profondo privilegio di essere il primo Presidente nella storia a partecipare alla Marcia per la Vita, ed è ciò che motiva le mie azioni per migliorare il sistema di adozione e affidamento della nostra nazione, garantire maggiori finanziamenti per la ricerca sulla sindrome di Down ed espandere i servizi sanitari per le madri single.


Negli ultimi 4 anni, ho nominato più di 200 giudici federali che applicano la Costituzione come scritto, tra cui tre giudici della Corte Suprema – Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett.


Ho anche aumentato il credito d’imposta per i bambini, in modo che le madri siano sostenute finanziariamente nell’assumere il nobile compito di allevare bambini forti e sani.


Come Nazione, ripristinare una cultura del rispetto per la sacralità della vita è fondamentale per risolvere i problemi più urgenti del nostro Paese.


E, recentemente, ho firmato un ordine esecutivo sulla protezione dei neonati e dei neonati vulnerabili, che difende la verità che ogni neonato ha gli stessi diritti di tutti gli altri individui di ricevere cure salvavita.


Gli Stati Uniti sono un fulgido esempio di diritti umani per il mondo. Tuttavia, alcuni a Washington stanno combattendo per mantenere gli Stati Uniti tra una piccola manciata di nazioni – tra cui Corea del Nord e Cina – che consentono aborti elettivi dopo 20 settimane.


Mi unisco a innumerevoli altri che ritengono che ciò sia moralmente e fondamentalmente sbagliato e oggi rinnovo il mio invito al Congresso ad approvare una legislazione che vieti l’aborto a termine.


Alcuni a Washington stanno combattendo per mantenere gli Stati Uniti tra una piccola manciata di nazioni – tra cui Corea del Nord e Cina – che consentono aborti elettivi dopo 20 settimane.


Fin dall’inizio, la mia amministrazione si è dedicata a sollevare ogni americano, e questo inizia con la protezione dei diritti dei più vulnerabili nella nostra società – i nascituri.


Nella Giornata Nazionale della Santità della Vita Umana, promettiamo di continuare a parlare a nome di coloro che non hanno voce. Giuriamo di celebrare e sostenere ogni madre eroica che sceglie la vita. E ci dedichiamo a difendere la vita di ogni bambino innocente e non ancora nato, ognuno dei quali può portare amore, gioia, bellezza e grazia incredibili nella nostra Nazione e nel mondo intero.


Promettiamo di continuare a parlare a nome di coloro che non hanno voce. Giuriamo di celebrare e sostenere ogni madre eroica che sceglie la vita. E ci dedichiamo a difendere la vita di ogni bambino innocente e non ancora nato, ognuno dei quali può portare amore, gioia, bellezza e grazia incredibili nella nostra Nazione e nel mondo intero


ORA, DUNQUE, IO, DONALD J. TRUMP, Presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo il 22 gennaio 2021 Come Giornata Nazionale della Santità della Vita Umana. Oggi chiedo al Congresso di unirsi a me nella protezione e nella difesa della dignità di ogni vita umana, comprese quelle non ancora nate.


Invito il popolo americano a continuare a prendersi cura delle donne in gravidanze inaspettate e a sostenere l’adozione e l’affidamento in modo più significativo, in modo che ogni bambino possa avere una casa amorevole.


E infine, chiedo a ogni cittadino di questa grande Nazione di ascoltare il suono del silenzio causato da una generazione persa per noi, e poi di alzare la voce per tutti coloro che sono stati colpiti dall’aborto, sia visibili che invisibili.


Chiedo a ogni cittadino di questa grande Nazione di ascoltare il suono del silenzio causato da una generazione persa per noi, e poi di alzare la voce per tutti coloro che sono stati colpiti dall’aborto, sia visibili che invisibili


IN TESTIMONIANZA DI QUESTO, ho qui apposto la mia firma in questo diciassettesimo giorno di gennaio, nell’anno di nostro Signore duemilaventuno, e dell’Indipendenza degli Stati Uniti d’America il duecentoquarantacinquesimo.


Donald J. Trump


Scandalo vaccini in Cina

SCANDALO VACCINI IN CINA NEL 2018...

Esiste un luogo in cui le società farmaceutiche che producono i vaccini sono punite a causa dei loro prodotti, e dove il governo attacca Big Pharma quando l’abuso passa il segno.

Questo luogo non è in Europa, e non si annovera nemmeno tra quelle che chiamano «democrazie». Si tratta invece della Cina guidata dal Partito Comunista Cinese, che ora cerca di riscattarsi dopo la mala gestione di varie crisi sanitarie del Paese.

Lo chiamano scandalo Changsheng.

Il premier cinese Li Keqiang ha chiesto un’indagine immediata sulla vendita di 250.000 vaccini contro la rabbia rivelatisi difettosi. Li ha sollecitato una punizione severa per le società e le persone implicate.

L’indignazione ha travolto i social media cinesi lunedì, quando i regolatori e i funzionari hanno cercato di contenere le ricadute sulle rivelazioni che uno dei maggiori produttori di vaccini del paese aveva somministrato ai bambini vaccini difettosi.

Esiste un luogo in cui le società farmaceutiche che producono i vaccini sono punite a causa dei loro prodotti, e dove il governo attacca Big Pharma quando l’abuso passa il segno. È la Cina.

I regolatori la scorsa settimana hanno ordinato alla società biotech Changsheng di interrompere la produzione di un vaccino contro la rabbia, dopo che gli investigatori grazie ad una soffiata hanno trovato dati di produzione e ispezione falsificati. Changsheng ha detto nel corso della settimana che le autorità hanno puntito la società per un vaccino DPT ( difterite, pertosse e tetano) giudicato sotto lo standard.

Chansheng, il cui nome significa «lunga vita», dichiara che tutta la produzione è stata interrotta. La società ha rilasciato una dichiarazione che esprime le sue «scuse più profonde».

La mancanza di fiducia pubblica continua, poiché i genitori ricordano la gestione da parte del governo di precedenti crisi di salute pubblica. Nel 2008, sei bambini sono morti e 300.000 si sono ammalati dopo aver bevuto latte in polvere contaminato con melammina, un caso che i funzionari avevano inizialmente coperto.


«Voglio solo esprimere l’ansia di una madre… il caso del vaccino è come versare del veleno nel pozzo», ha scritto una commentatrice su Weibo, un social network cinese.

«Voglio solo esprimere l’ansia di una madre… il caso del vaccino è come versare del veleno nel pozzo», ha scritto una commentatrice su Weibo, un social network cinese. «Sono davvero terrorizzato». Un altro ha scritto: «La gente chiede perché non ho figli. È perché non voglio che mio figlio beva latte in polvere contaminato, gli vengano iniettati vaccini falsi… Non voglio vedere quello che è successo alla nostra generazione accadere alla prossima».

I censori, che in un primo momento avevano cancellato gli articoli critici di Wechat, sembravano consentire il dilagare della discussione pubblica. L’hashtag #Changsheng vaccine case # è stato visto oltre 470 milioni di volte a partire da lunedì.

Il premier cinese Li Keqiang ha condannato la vendita dei vaccini difettosi: «rifiutiamo risolutamente gli atti criminali e illegali che mettono in pericolo la sicurezza della vita delle persone, puniremo risolutamente i trasgressori secondo la legge e critichiamo risolutamente e severamente l’abbandono del dovere nella supervisione».

Non è chiaro quanti bambini hanno ricevuto i vaccini Changsheng. I genitori cinesi sono tenuti a seguire un programma di vaccinazione per i loro bambini.

I media statali cinesi hanno riferito che 250.000 dosi del vaccino DPT in questione erano state vendute nella provincia dello Shandong. La società ha richiamato 186 dosi che erano ancora in magazzino presso il centro regionale per le malattie. Changsheng ha detto che altre agenzie regionali per il controllo delle malattie hanno sospeso l’uso di alcuni degli altri vaccini della società.

Changsheng è di proprietà del miliardario cinese Gao Junfang. Le azioni della scorsa settimana per Changsheng, quotate a Shenzhen, hanno perso il 10%, l’ammontare massimo concesso alla caduta di un titolo. La società ha perso il 40% del suo valore azionario dalla scorsa settimana, quando il caso è diventato pubblico.

L’ atto di sovranità del governo cinese contro le farmaceutiche, cioè un atto di primato della politica sull’economia, è quello che è demandato dalla gente (che esso deve proteggere) e dal minimo sindacale dell’idea di Stato. L’Italia, purtroppo, non ha nemmeno quello.

Il caso Changsheng erode ulteriormente la fiducia del pubblico nei confronti delle droghe cinesi, che il governo ha cercato di promuovere. Nel 2016 la polizia della provincia di Shandong ha scoperto che 90 milioni di dollari di vaccini erano stati immagazzinati in modo improprio e venduti in tutto il paese. La scorsa settimana, un farmaco per il cuore prodotto da Zhejiang Huaihai Pharmaceutical è stato richiamato dopo che i regolatori hanno riscontrato un’impurità legata al cancro.

«I vaccini riguardano direttamente la salute dei bambini e sono legati alla vita» scrive un editoriale del quotidiano cinese Global Times. «Ogni notizia negativa in quest’area farà sì che tutta la società la guardi». Beata ingenuità.

Sappiamo tutti che non è così: la società guarda dove guardano i giornali e i governi. Sino a che Big Pharma sarà incistata in queste due realtà, nessuno scandalo, per quanto cruento, cambierà le cose.

L’ atto di sovranità del governo cinese contro le farmaceutiche, cioè un atto di primato della politica sull’economia, è quello che è demandato dalla gente (che esso deve proteggere) e dal minimo sindacale dell’idea di Stato. L’Italia, purtroppo, non ha nemmeno quello.

ROTSCHILD E DEEP STATE – OBIETTIVO CINA

A FESTEGGIARE LA FINE DEL MANDATO PRESIDENZIALE DI TRUMP SOPRATTUTTO I ROTHSCHILD, PRIMI CONTRACTORS DELLA CINA. TRUMP MIRAVA AD UN'INDIPENDENZA DALLA CINA ANCHE NEL SETTORE FARMACEUTICO. LE ULTIME MOSSE SAGGE DI TRUMP PRIMA DELL'ECATOMBE. I ROTHSCHILD HANNO CONSEGNATO GLI USA ALLA CINA....

Negli Stati Uniti è iniziata la ri-costituzione dell’apparato produttivo farmaceutico, oggi de-localizzato quasi al 100 per cento in Cina e altrove. La crisi del coronavirus ha messo in evidenza che gli USA non producono più alcuna delle medicine necessarie. Le grandi multinazionali, Big Pharma, le importano dalla Cina e da altri paesi, a prezzi bassissimi – frutto di lavoro semischiavistico – e le rivendono a prezzi astronomici sul mercato americano, europeo ecc. Unico costo, il prezzo della confezione, anche questa prodotta in Cina. Per esempio, praticamente il 100 per cento degli antibiotici non viene più prodotto negli Stati Uniti.


Il primo, concreto passo pubblico è stato compiuto lunedì 18 maggio 2020 con la firma dell’accordo tra il governo e una ditta di Richmond, in Virginia, la Phlow, diretta da Eric Edwards. Gli interessi legati a Big Pharma e Big Finance, a quanto pare, sono stati esclusi totalmente dall’accordo.


L’amministrazione Trump ha firmato un contratto da 354 milioni di dollari che creerebbe la prima scorta strategica nazionale di ingredienti chiave necessari per produrre medicinali. Lo scopo ufficialmente dichiarato è di garantire la capacità nazionale di produrre e fornire farmaci critici, soprattutto nel mezzo della crisi Covid-19.


UN COLPO A BIG PHARMA?

L’accordo è stato firmato lunedì con Phlow Corp., un produttore di farmaci generici. Secondo un comunicato stampa, il progetto utilizzerà fondi federali della Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA – autorità biomedica per la ricerca e lo sviluppo avanzati) del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani (HHS).


L’obiettivo è duplice: consentire agli Stati Uniti di produrre farmaci essenziali a rischio di carenza e creare una riserva di ingredienti farmaceutici attivi per ridurre la dipendenza da fornitori stranieri.
Il CEO di Phlow, Eric Edwards, ha dichiarato a NBC News che la società aveva discusso con l’amministrazione a novembre, ma che il progetto è stato accelerato dopo l’emergenza COVID-19. “Ci siamo detti: abbiamo una soluzione a breve e lungo termine. Sappiamo che ci sono alcuni farmaci generici essenziali chiave che andranno in carenza se questa cosa inizierà a diffondersi. C’erano farmaci che erano già nella lista dei farmaci carenti della FDA (Food & Drug Administration) molto prima di Covid-19 e abbiamo già visto cosa stesse succedendo con i DPI (dispositivi di protezione individuale utilizzati dal personale medico, ndr), e sapevamo che ci saremmo trovati in una brutta situazione o anche peggio”.


Trump aveva fatto della lotta contro lo strapotere di Big Pharma uno dei suoi cavalli di battaglia nella campagna presidenziale del 2016. Big Pharma – colonna portante del Deep State – riesce ad accumulare profitti astronomici, producendo a basso costo in Cina e rivendendo a costi altissimi (tra i più alti nel mondo) negli Stati Uniti.


Sotto la regia del miliardario-umanitario Bill Gates, Big Pharma ha una capacità di corruzione politica e di controllo mediatico impressionante. Hillary Clinton era – ed è – la principale referente politica di questa entità tentacolare. La sconfitta o l’eliminazione di Donald Trump è stato e continua ad essere il suo principale obiettivo politico.


La stessa questione delle relazioni tra Cina e amministrazione Trump ruota attorno alle attività di Big Pharma e delle altre multinazionali (dell’elettronica, del digitale, dell’energia, dell’acciaio, del cibo, del vestiario ecc.). Spesso tale (apparentemente contraddittoria) dinamica confonde l’osservatore, che vede l’amministrazione Trump passare dalle lodi e dalla ricerca di accordi col presidente cinese Xi Jinping ad attacchi frontali violentissimi. In realtà, il nocciolo della questione è la necessità da parte del governo di ricreare un apparato produttivo, un’economia reale basata sul territorio statunitense.


Quelli che hanno tutto da perdere, infatti, non sono tanto il popolo cinese e quella vasta parte della sua leadership che si identifica con i suoi interessi. Quelli che stanno vedendo avvicinarsi la fine dei loro profitti astronomici, parassitari e illegali sono i “grandi intermediari”, i Bill Gates, e tutte le multinazionali che hanno distrutto l’economia reale statunitense, hanno decimato i posti di lavoro decenti e hanno instaurato un divario spaventoso, in cui molto meno dell’uno percento della popolazione controlla la ricchezza (naturalmente fittizia, monetaria) e il resto della popolazione è abbandonato in uno stato di depressione economica e psicologica.


I “GRANDI INTERMEDIARI”

Questi “Grandi Intermediari” stanno tentando disperatamente di spingere la Cina a mantenere lo status quo e hanno attivato la massa cinese della cosiddetta “Borghesia Vendidora”, cioè di coloro che accumulano i loro profitti spalleggiando la strategia delle multinazionali occidentali che si ingrassano sfruttando il lavoro a basso costo dei lavoratori cinesi.

Questa strategia si basa su un’escalation di attacchi e contrattacchi tra Cina e Usa, fino al ritorno del circolo clintoniano, via Joe Biden, sul trono della Casa Bianca. In questo vengono spalleggiati dai ben remunerati collaborazionisti internazionali – nel mondo dei media, della politica, della diplomazia – che presentano le relazioni tra Cina e Usa come una guerra anticoloniale, mentre queste grandi multinazionali non sono altro che i discendenti delle potenti famiglie imperialiste come i Sassoon (i cosiddetti “Rothschild dell’Oriente”) che diressero contro la Cina le guerre dell’oppio, per umiliarla, controllarla e saccheggiarla.

Nel momento in cui il governo Trump sta cercando di disingaggiare gli Stati Uniti dal controllo dei grandi potentati finanziari e impedire che tali potentati continuino a trattare gli Usa come il gigante scemo da portare in giro per il mondo a fare il loro lavoro sporco, esattamente in questo momento i grandi burattinai vorrebbero che la Cina si trasformasse nel loro nuovo fantoccio internazionale. Hanno promesso alla Cina di concedere loro la “primogenitura”, di diventare la superpotenza al posto degli Stati Uniti. Basta che ubbidiscano e non facciano stupide ribellioni antioligarchiche. Lodano il “modello cinese” perché lo vogliono plasmare a loro immagine.


L’IMPERO DEI ROTSCHILD

La leadership cinese non è necessariamente unita nell’apprezzamento delle mele avvelenate rothschildiane. Ma le promesse mefistofeliche si fanno sempre più insistenti: che ne dite di una nuova moneta mondiale in cui il Renminbi sarà magna pars?


Il grande Giulietto Chiesa – della cui assenza risentiamo grandemente tutti – aveva fotografato e dissezionato pezzo per pezzo questo disegno in una analisi magistrale e volutamente ignorata dagli “esperti” lo scorso settembre, (Quale Destino per l’Impero?), e sviluppato gli stessi concetti in un’intervista.


Giulietto spiegava, tra l’altro:


Come non notare che il governatore della Banca Centrale d’Inghilterra, Mark Carney, in prossima uscita dall’incarico, è andato a fine agosto al simposium dei banchieri centrali, a Jackson Hole, nel Wyoming, a proporre – molto applaudito – la creazione di una “moneta sintetica egemonica” (Synthetic Hegemonic Currency, SHC), destinata a ridurre il peso del dollaro, ormai “non più in grado” di favorire il mercato globale e, anzi, causa della sua “paralisi”?


Una nuova moneta mondiale – ha precisato Carney – in cui il Renminbi di Pechino dovrà giocare un ruolo centrale. È una proposta alla Cina, palesemente. E Carney non è solo il governatore della banca d’Inghilterra. È anche una pedina, vicinissima al Rothschild, essendo uno degli sponsor della “Coalizione per un capitalismo inclusivo”, di cui è presidente e co-fondatrice, Lady Lynn Forester de Rothschild, amica e sodale tanto di Bill e Hillary Clinton quanto del suicidato Jeffrey Epstein, insieme alla sovrana (in senso letterale) compagnia del principe Carlo d’Inghilterra, del Duca di York, Andrew e all’altrettanto augusta compagnia dei più importanti CEO delle big corporations mondiali (in compagnia di Christine Lagarde: Unilever, Dow Chemical, McKinsey, UBS, GlaxoSmithKline, Alcatel-Lucent, Google, Gic Global Investment, Honeywell etc).


I grandi padroni del mondo – come li bollava Giulietto Chiesa – gettano sulla bilancia il loro enorme peso strategico, mediatico e finanziario. La punta di diamante della famiglia Rothschild, Lynn Forester Rothschild, chiama questo “Inclusive Capitalism”. Lynn Forester Rothschild è la grande amica e protettrice di Hillary Clinton, e grande amica di Jeffrey Epstein, da lei introdotto nella Casa Bianca. Nel 2000, passò la luna di miele col marito Evelyn Rothschild alla Casa Bianca, ospite degli “amici personali” Hillary e Bill. Lady Lynn era stata (lo sapevate?) anche consigliere del presidente Bill Clinton.


Lynn e Sir Evelyn (uno dei più ricchi membri della famiglia e consigliere finanziario della Regina) si erano conosciuti ad un meeting del Bilderberg Club, il cupido che li aveva presentati, e aveva facilitato il colpo di fulmine, era stato Henry Kissinger. Ritorneremo su questo…

I SOGNI A MANDORLA DI LADY LYNN

Lady Lynn era quindi partita lancia in resta alla conquista della Cina. La sua carta vincente? Una proposta mefistofelica, secondo la lady, irrifiutabile: faremo di voi la grande superpotenza planetaria, prenderete voi il posto degli Stati Uniti. Voi sarete il modello del nuovo capitalismo “inclusivo”, il capitalismo “buono”: il capitalismo made in Rothschild. In altre parole: sarete voi cinesi il nostro nuovo gigante scemo da mandare in giro per il mondo a fare i nostri interessi.


L’11 aprile del 2013, Lynn e Evelyn Rothschild, erano ospiti a Pechino della Cheung Kong Graduate School of Business (CKGSB) per presentare il loro piano di Inclusive Capitalism ad alcuni tra i più prominenti intellettuali cinesi. In una scena reminiscente del dramma dell’Eden, Lynn spiegava alla sua udienza che lei e Sir Evelyn erano lì per dare loro il “sogno cinese” che doveva sostituire il “sogno americano”.


In un’intervista al CKGSB Knowledge, declamava suadente: “Quando ero giovane, lo chiamavamo il Sogno Americano: se lavori sodo, e segui le regole, tutto è possibile. Adesso è il Sogno Cinese!”


Una tentazione verbale che Lady Lynn ripeteva sorridente e ammiccante nel suo discorso ai giovani cinesi a cui apriva le porte della ricchezza e del successo: “Abbiamo vissuto il sogno Americano…”. Ma ora? “Ora abbiamo negli USA un comico che dice che la ragione per cui è chiamato Sogno Americano è perché devi essere addormentato per crederci… “.


Il nemico del sogno? L’interferenza del governo, delle istituzioni pubbliche elette, nelle attività dei privati, come i Rothschild. Spiegava ancora Lady Lynn ai giovani futuri leader economici cinesi impressionati da tanta potenza e tanta benevolenza: “Inevitabilmente, il governo farà cose che prosciugheranno la nostra (sic) economia del dinamismo economico… Noi del settore privato possiamo trasformare tutto questo in un circolo virtuoso. Questo è il motivo per cui spendo così tanto tempo per promuovere il Capitalismo Inclusivo con leader economici come voi. E’ imperativo per noi ricreare la fede nel capitalismo e nel libero mercato…”


Lynn Rothschild attaccava con gran furia il capitalismo “cattivo”, quello che deve sottostare alle regole dei governi e degli stati sovrani. Ma, dall’altra parte, assicurava ai futuri leader cinesi che anche negli Stati Uniti esistono grandi esempi positivi che devono essere seguiti dalla Cina. Massimo figura esemplare da imitare: Bill Gates! “Sono ottimista che il settore privato ci indicherà la strada… Abbiamo persone straordinarie in America, come Bill Gates, che ha dato via miliardi, decine di miliardi di dollari e li ha messi a buon uso…”.

L’INCOGNITA CINESE

In realtà, gli interessi nazionali cinesi non risiedono nella continuazione di questo rapporto coloniale, ma nello spiccare il volo dello sviluppo economico, e sociale, con grandi conquiste scientifiche e tecnologiche. Il mercato interno cinese sta raggiungendo il miliardo e mezzo di persone. Una defenestrazione delle sanguisughe multinazionali aprirebbe le porte allo sviluppo indipendente delle potenzialità cinesi. Aprirebbe le porte anche ad un accordo mutualmente vantaggioso tra repubbliche indipendenti, sovrane e prospere a cominciare da Russia, Cina, Usa.

Al momento, il triangolo Cina, Usa, potentati finanziari a la Rothschild è l’arena dove si deciderà gran parte del futuro del mondo. La crisi del coronavirus ha accelerato al massimo processi già in corso. Bisognerà tornare estesamente su questo triangolo, e sulle due tendenze che sembrano dominare la dinamica all’interno della leadership cinese: continuare a sfornare prodotti a basso o bassissimo costo per le multinazionali e i potentati rothschildiani e accettare di essere il nuovo strumento imperiale nelle mani dei potentati finanziari; oppure liberare le grandi potenzialità cinesi per la crescita materiale e spirituale del popolo cinese e dichiarare con forza la propria indipendenza e sovranità.


Torneremo su questo argomento in modo più esteso. In ogni caso, la cosiddetta globalizzazione è finita. Gli Stati Uniti, nel mezzo di una quasi guerra civile (finora incruenta), appaiono decisi a riportare a casa le loro industrie, la loro economia reale. Per far ciò, il potere dei grandi intermediari, dei potentati parassitari, deve essere sconfitto.


Difficile avere dubbi che faranno di tutto per conservare il loro potere e la loro capacità di interferire sui governi, di elaborare schemi di “Divide et Impera” che possono portare ad una guerra. Vedi la situazione attuale tra Cina e India. E persino la possibilità di una guerra calda Usa-Cina. Dall’evolversi di questa dinamica e dalla capacità di vari governi di cogliere questa situazione per sfuggire al controllo dei potentati finanziari dipenderà se si andrà ad una guerra o ad un accordo tra repubbliche sovrane.


Nelle immagini, le foto del primo Dialogo con Sir Evelyn e Lady Lynn Forester de Rothschild alla National School of development a Pechino il 4 giugno 2011





COVID-19, ci sarà bisogno di Cina e India per realizzare farmaci e vaccini

SENZA PIU' TRUMP A TENERE A FRENO LE MIRE CINESI IL DANNO E' INEVITABILE. IL MONOPOLIO CINESE SULLA PRODUZIONE DI MATERIE PRIME DEI FARMACI E' UN PERICOLO NON SOLO PER LA SALUTE, MA PER GLI EQUILIBRI GEOPOLITICI MONDIALI.... 


I vari governi mondiali e in generale il mondo necessiterà dei prodotti farmaceutici realizzati in Cina e India per sconfiggere davvero il coronavirus: è questo quello che Rory Horner, professore all’università di Manchester ed esperto dell’industria farmaceutica indiana, lascia intendere in un nuovo articolo su The Conversation facendo capire quanto la collaborazione tra i vari governi sia essenziale per raggiungere il risultato il prima possibile.

Il ricercatore cita anche le cosiddette “big pharma”, una locuzione con la quale si intende, almeno di solito, il gruppo di cui fanno parte le grandi aziende farmaceutiche del mondo, di solito americane ed europee.
Secondo Horner, la produzione farmaceutica in Cina e India sarà cruciale per tenere almeno sotto controllo la pandemia, qualsiasi sia il farmaco in questione, idrossiclorochina, remdesivir, farmaci basati su anticorpi o vaccini.

Il ricercatore spiega che la produzione di un farmaco avviene tramite due fasi: la prima vede la produzione di ingredienti farmaceutici attivi (API), la seconda vede la produzione di formulazioni, sostanze che vengono comminate con le API per trasformare il farmaco realizzato durante la prima fase in qualcosa di assimilabile nel corpo, ad esempio una compressa, un liquido, un unguento, eccetera.
E da oltre 10 anni la Cina è il più grande produttore di API del globo. Si stima, infatti, che in Cina si producono il 40% di tutte le API utilizzate nel mondo e che Cina e India messe assieme producono dal 75 all’80% delle API importate, in per esempio, negli Stati Uniti.

Inoltre l’India risulta il terzo maggiore produttori di prodotti farmaceutici nel mondo, molto spesso di farmaci non più coperti da brevetto e quindi aperti per la produzione e per la vendita da parte di qualsiasi azienda anche per il prezzo molto basso.
L’India risulta anche un produttore di vaccini importante: l’India Serum Institute, per esempio, è il più grande produttore di vaccini per volumi in tutto il mondo.
In uno scenario del genere, che vede una globalizzazione totale dell’industria farmaceutica, sono dunque naturali le preoccupazioni di paesi quali gli Stati Uniti ed altri europei, soprattutto nel corso di una pandemia come quelle corso.

Nel 2017 sbarca in Italia la prima Big Pharma cinese. Intanto Soros e Biden puntano su un Nuovo Ordine Mondiale a trazione cinese

E' la prima multinazionale farmaceutica cinese ad aver ottenuto l'autorizzazione alla vendita dei propri farmaci sul mercato europeo. E' leader nella produzione mondiale di eparine. Pronta a investire 25 milioni di dollari nei prossimi tre anni, punta a un mercato da 1 miliardo

Da Soros a Biden: i globalisti includono la Cina nel loro progetto di Nuovo Ordine Mondiale

NEL 2017, BEN PRIMA DELLA PANDEMIA PARTITA PROPRIO DALLA CINA (GUARDA CASO), LA PRIMA MULTINAZIONALE FARMACEUTICA CINESE INVESTIVA IN ITALIA PER LA PRODUZIONE DI EPARINA CHE, ALTRO CASO, SI E' RIVELATA IL RIMEDIO MIGLIORE CONTRO IL COVID 19, FATTURANDO MILIARDI....


Arriva in Italia la prima Big Pharma cinese. Un nome nell'industria farmaceutica globale: Techdow Pharma, questo il nome, è leader mondiale nella produzione di eparine (anticoagulanti) e la prima multinazionale orientale ad aver ottenuto l'autorizzazione alla vendita dei propri farmaci sul mercato europeo, oltre a conquistare le certificazioni di best practice, in un mercato dove sicurezza del prodotto e responsabilità sono tutto. Già approdata in Gran Bretagna, Germania e Polonia, ora si appresta a lanciare anche nel nostro Paese il primo biosimiliare dell'enoxaparina sodica, l'anticoagulante più utilizzato in numerose malattie tromboemboliche. Un farmaco che fino a oggi sul mercato veniva venduto da altre grandi multinazionali come Sanofi.

Il suo quartier generale verrà aperto ad Assago i primi di novembre. Venti persone in tutto, ma destinate ad aumentare. Nella ricerca in primo luogo. Per ora l'obiettvo è commercializzare il prodotto e a prezzi inferiori rispetto alle altre Big Pharma, che acquistano da lei la "base" dei farmaci. L'arrivo di Techdow avrà una ricaduta anche sui costi del servizio sanitario nazionale, perché portare il biosimilare è un po' come portare il generico. L'arrivo in Italia vuol dire anche mettere un piede in Europa che, con un valore di oltre un miliardo di euro, rappresenta il 63% delle vendite mondiali di enoxaparina. L'Italia fa la sua parte con circa 250 milioni e per la multinazionale cinese è un Paese di approdo tra i più importanti. "Ma puntiamo anche sulla ricerca spiega in un'intervista l'amministratore delegato di Techdow, Giorgio Foresti, un passato nell'industria farmaceutica, l'idea è trovare opportunità in Italia anche nel settore della ricerca. Sviluppare collaborazioni con le università, rilevare start up o piccole aziende che vogliano crescere. D'altra parte tutto il nostro processo di ricerca e produzione in Cina viene fatto con macchine di produzione italiana. E i cinesi vogliono gli italiani anche per le loro abilità".

Fondata nel 2004, Techdow è parte della holding Hepalink, solido gruppo industriale con 20 anni di storia e votato all'innovazione e all'impegno in ricerca e sviluppo, da quando è stato quotato alla Borsa di Shenzen nel 2010. In Europa l'azienda ha già proprie strutture per il marketing e le vendite. Ora punta a conquistare con la sua enoxaparina una market share superiore al 30%, a 3 anni dal lancio, per raggiungere il 50% entro i primi 5 anni. Anche in Italia gli obiettivi di crescita sono molto ambiziosi: acquisire nel 2018 almeno il 12-15% del mercato del principio attivo, contribuendo a generare risparmi che, secondo le previsioni potrebbero arrivare a quasi 27 milioni di euro nei primi 3 anni.

"Techdow si propone come partner di medici, Regioni e pazienti, per una scelta sostenibile", aggiunge Giorgio Foresti perché nel nostro Paese, l'azienda non vede solo un ulteriore sbocco alla vendita, ma una piazza strategica per implementare un percorso di investimenti crescenti. Parliamo di circa 5 milioni di euro nel 2018; 8 nel 2019 per arrivare a 12 nel 2020. A questo si aggiunge l'interesse per il patrimonio di competenze e know-how rappresentato dal comparto farmaceutico italiano, in un'ottica di future acquisizioni". Che la ricerca sia diventando il suo core business lo dimostrano anche le acquisizioni fatte ultimamente, due negli Stati Uniti e una in Gran Bretagna.

Oltre all'impegno in R&D e nello sviluppo di sistemi di garanzia della qualità, Techdow si caratterizza per un'eccellente capacità di industrializzazione e per l'utilizzo di tecnologie produttive all'avanguardia, basate sull'impiego di macchinari made in Italy per il confezionamento ad alta velocità delle siringhe pre-riempite. Nata a Shenzhen, la quotazione di Borsa della Holding è di 2,5 miliardi di dollari, mentre il fatturato di Tecdow raggiunge i 250 milioni. Ma quello dei biofarmaci equivalenti è un mercato in continua crescita.


LITURGIA DEL GIORNO


Sant'Agnese


Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Beata la vergine
che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
ha imitato il Signore,
sposo delle vergini e principe dei martiri.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che scegli le creature miti e deboli per confondere quelle forti,
concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo
della tua martire sant’Agnese,
di imitare la sua costanza nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Eb 7,25-8,6)
Cristo ha offerto sacrifici, una volta per tutte, offrendo se stesso.


Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, Cristo può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.
Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito.
Ogni sommo sacerdote, infatti, viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anche Gesù abbia qualcosa da offrire. Se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la Legge. Questi offrono un culto che è immagine e ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu dichiarato da Dio a Mosè, quando stava per costruire la tenda: «Guarda – disse – di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte». Ora invece egli ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 39)
Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.

Canto al Vangelo (2 Tim 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

VANGELO (Mc 3,7-12)
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Cristo, unico ed eterno sacerdote, si manifesta come l'Inviato di Dio che guarisce l'umanità malata e la libera dal potere del demonio. Invochiamo il Padre celeste, perché anche in noi faccia risplendere la vittoria del Messia, dicendo:
In te, Signore, vinceremo la morte.

Preghiamo per la Chiesa: il Signore continui a guarire e a liberare l'umanità sofferente attraverso l'opera dei cristiani.
Preghiamo per le autorità civili: non ricerchino un potere che divide e opprime, ma che risponda alle necessità degli umili e degli indifesi.
Preghiamo per le folle smarrite dei profughi, degli emigranti rifiutati, degli anziani abbandonati: la Provvidenza di Dio assista ciascuno di loro e muova alla solidarietà i cristiani.
Preghiamo per i malati psichici: la loro infermità, unita alla passione di Cristo, giovi per la salvezza di tutti e ci renda più consapevoli della nostra responsabilità verso i deboli.
Preghiamo per la nostra comunità locale: cerchi con perseveranza la presenza di Cristo nella preghiera e nei sacramenti, per essere da lui rinnovata.
Per la terra di Gesù e i popoli che vi abitano.
Per uno sviluppo della medicina nel rispetto dell'uomo.

O Dio, ti invochiamo per l'intercessione di Gesù, il tuo Cristo: guarisci il nostro cuore e il nostro corpo, perché possiamo oggi e ogni giorno sperimentare la tua misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
I doni che ti presentiamo
nel glorioso ricordo di sant’Agnese
ti siano graditi, o Signore,
come fu preziosa ai tuoi occhi l’offerta della sua vita.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
L’Agnello assiso sul trono
li guiderà alle sorgenti della vita. (Cf. Ap 7,17)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che hai glorificato tra i santi la beata Agnese
con la duplice corona della verginità e del martirio,
per la potenza di questo sacramento
donaci di superare con forza ogni male,
per raggiungere la gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Il tesoro per il quale un cristiano deve saper vendere tutto è l'amore di Dio: come san Paolo anche noi siamo certi che nulla potrà separarcene. Santa Agnese ci mostra oggi la vittoria dell'amore. Ma qual è questa vittoria? L'amore di Dio secondo san Paolo è l'amore cristiano cioè mai separato dall'amore del prossimo ed è bellissimo vederlo nei martiri. Malgrado le persecuzioni essi non sono mai venuti meno a questo amore più forte dell'odio. In modo speciale essi hanno riportato la vittoria dell'amore sull'odio non rinunciando mai ad amare i loro persecutori.
Durante il periodo in cui la guerra infuriava nel Libano io ho avuto modo di leggere una lettera di un giovane cristiano di 22 anni scritta un mese circa prima di essere ucciso. Stava preparandosi al sacerdozio e nella previsione di poter morire, scrisse ai suoi familiari: "Ho una sola cosa da chiedervi: perdonate di cuore a quelli che mi avranno ucciso; domandate con me che il mio sangue serva come riscatto per il Libano, come offerta per la pace, per l'amore che sono scomparsi nel nostro paese e nel mondo; che la mia morte insegni agli uomini la carità. ~ Signore vi consoli. Io non rimpiango questo mondo ma mi rattrista il pensiero della vostra tristezza. Pregate, pregate e amate i vostri nemici".
È una testimonianza viva della vittoria dell'amore cristiano. Ringraziamo il Signore di farci conoscere che anche oggi i cristiani muoiono come Gesù perdonando chi li uccide; preghiamo per i cristiani che sono tuttora perseguitati e domandiamo di poter essere promotori di unità con la carità che supera ogni odio.