sabato 16 febbraio 2019

Israele spia l’Iran da base militare Usa in Afghanistan

Iran – Non si ferma la guerra sotterranea che il regime sionista sta portando avanti contro la Repubblica Islamica dell’Iran. L’esercito israeliano sta utilizzano una base militare degli Stati Uniti in Afghanistan per monitorare e raccogliere informazioni sulle attività iraniane in tutto il Golfo Persico.
Israeli-IranSecondo un rapporto della Media Line, le forze speciali dell’esercito israeliano stanno operando con l’approvazione del governo di Kabul da un’installazione della US Air Force nella provincia occidentale di Herat, in Afghanistan, a circa 45 miglia dal confine iraniano.
Un esperto militare israeliano citato dall’agenzia di stampa russa Sputnik ha affermato che il regime israeliano sta cooperando militarmente con Paesi dell’Asia centrale come il Kazakistan, il Turkmenistan e l’Uzbekistan per contrastare l’espansionismo dell’Iran nella regione mediorientale.
Mentre è noto che la Israeli Occupation Forces (Iof) ha condotto diversi attacchi contro obiettivi iraniani in Siria, anche l’esercito sta lavorando segretamente in altre nazioni per impedire al governo iraniano di creare un corridoio di terra che si estende da Teheran a Beirut attraverso cui presumibilmente trasferire armi e creare avamposti operativi nell’area.
Uno dei motivi principali per la formazione all’estero è simulare le condizioni aspre che esistono nel sud del Libano, ad esempio, dove le truppe israeliane saranno probabilmente schierate in caso di una futura guerra con il movimento di Resistenza libanese Hezbollah.

Abusi sessuali, l’ex cardinale McCarrick dimesso dallo stato clericale

MCCARRICK

Ratificato da Papa Francesco il durissimo provvedimento. L’arcivescovo emerito di Washington per anni era stato tra le personalità più influenti della Chiesa degli Stati Uniti d’America

Bufera su Theodore McCarrick, l’89enne arcivescovo emerito di Washington, per anni tra i più influenti prelati della Chiesa degli Stati Uniti d’America. Dal 28 luglio 2018 già non era più cardinale, dopo la decisione di Papa Francesco di togliergli la porpora in seguito alle accuse di abusi su un minore e di una condotta sessualmente inappropriata con giovani seminaristi e sacerdoti maggiorenni.
Da oggi, neppure sette mesi dopo, McCarrick a sessant’anni della sua ordinazione sacerdotale viene privato anche dello status di sacerdote: a conclusione di un processo penale Francesco lo ha dimesso infatti dallo stato clericale con una sentenza inappellabile (La Stampa, 16 febbraio).


La procedura

Il 13 febbraio 2019 la Sessione Ordinaria (Feria IV) della Congregazione per la Dottrina della Fede ha emesso la pena, notificata a McCarrick il giorno 15 dello stesso mese. Il Papa ha riconosciuto la natura definitiva, a norma di legge, di questa decisione, la quale rende il caso res iudicata, cioè non soggetta ad ulteriore ricorso.
McCarrick perde automaticamente i diritti propri dello stato clericale e non è più tenuto ai relativi obblighi. Perde, inoltre, la dignità e i compiti ecclesiastici e rimane escluso dall’esercizio del sacro ministero, né può avere un compito direttivo in ambito pastorale. Non può insegnare nei seminari, e negli altri istituti dove sono presenti insegnamenti di discipline teologiche.

New York

L’ormai ex alto prelato americano, nato nella Grande Mela nel 1930, ordinato sacerdote dal cardinale Francis Spellman nel 1958, divenne vescovo ausiliare della diocesi di New York nel 1977. Nel 1981 fu trasferito a Metuchen, nel 1986 divenne arcivescovo di Newark e il 21 novembre 2000 fu scelto da Giovanni Paolo II alla guida della diocesi della capitale federale americana.
È diventato cardinale nel 2001 e ha lasciato la diocesi nel 2006, un anno dopo il conclave per l’elezione del successore di Papa Wojtyla, al quale ha partecipato come porporato elettore (La Stampa, 20 giugno 2018).

Le accuse

McCarrick era stato al centro del “dossier Viganò”, il report dell’ex nunzio a Washington che chiese le dimissioni del Papa per non essere intervenuto sulla doppia vita del porporato. Omissioni sulla sua condotta, tuttavia, sono state commesse soprattutto nei pontificati precedenti (La Repubblica, 17 febbraio).
In particolare contro McCarrick pendono due tipologie di accuse: abusi sessuali su un minore, avvenute circa 45 anni fa quando era prete a New York (emerse nel 2018 e per le quali si è sempre dichiarato innocente); abusi sessuali su tre seminaristi (due dei quali risarciti dalla Chiesa) negli anni successivi, sia quando svolgeva l’incarico di sacerdote nella diocesi New York, che nella diocesi di Metuchen.

Il beato Carlo d’Austria e la moglie Zita condividono il segreto di una vita felice

CHARLES AND ZITA
IL SEGRETO DI UN MATRIMONIO FELICE E DURATURO? METTERLO SEMPRE NELLE MANI DI DIO, PROPRIO COME QUESTA REGALE COPPIA. DIO RICOMPENSA SEMPRE CHI LO CERCA CON INTENZIONI PURE

Il loro matrimonio è più bello di qualsiasi favola

La storia d’amore tra il beato Carlo d’Austria e sua moglie, la Serva di Dio Zita, è più bella di qualsiasi favola. In tutto il loro rapporto si sono rivolti all’autore stesso dell’amore, Dio.
Carlo e Zita si sono conosciuti durante l’infanzia, ma hanno iniziato a trascorrere più tempo insieme solo quando Zita aveva 19 anni e Carlo 24.
Un giorno Carlo sentì che Zita era fidanzata con qualcun altro. Cominciò a informarsi, e quando scoprì che la notizia era falsa progettò subito di chiedere la sua mano, prima che potesse farsi avanti qualche altro uomo.
Entrambi condividevano l’amore nei confronti della fede cattolica, e quindi non fu una sorpresa che Carlo si proponesse a Zita all’interno della basilica della Natività della Vergine Maria (noto anche come Santuario di Mariazell), in Austria. Amavano tutti e due la Madonna e decisero di porre il loro matrimonio sotto la sua protezione.
Carlo e Zita avevano incisa nelle fedi nuziali una preghiera in latino: “Sub tuum praesidium confugimus, sancta Dei Genitrix” (“Ricorriamo alla tua protezione, Santa Madre di Dio”). È l’inizio di un’antica preghiera alla Vergine Maria che esprime il desiderio di rimanere sotto lo sguardo d’amore della Beata Madre.
Dopo la cerimonia nuziale tornarono al Santuario di Mariazell in atto di ringraziamento prima di partire per il viaggio di nozze.
Per quanto era loro possibile, sono rimasti sempre l’uno al fianco dell’altra e hanno continuato ad amarsi in modo profondo.
Le parole di Carlo sul letto di morte sono state infatti “Ti amerò per sempre”.
Zita si è vestita di nero in segno di lutto per il resto della sua vita, a indicare la perdita del suo vero amore. Se i loro corpi sono stati sepolti separatamente (Zita con la famiglia degli Asburgo, Carlo nel suo luogo d’esilio), i loro cuori sono stati riuniti e riposano insieme nella cappella mariana di Nostra Signora di Loreto nell’abbazia di Muri, in Svizzera.
Durante la vita Carlo e Zita hanno sperimentato molte prove, ma il grande amore reciproco, unico all’amore di Dio, ha permesso loro di vivere felici, benedetti dal Cielo.

Muore al PS dopo 6 ore di attesa, il nipote: “Attorno a lui solo indifferenza”



Morto all’ospedale San Paolo dopo 6 ore di attesa, indagate 4 persone per omicidio colposo – di Giuseppe Cozzolino

Svolta nelle indagini sulla morte di Eduardo Estatico, il settantaduenne deceduto all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta dopo aver atteso sei ore per una visita.

La Procura della Repubblica di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone per il reato di omicidio colposo in cooperazione.

E’ questo il primo sviluppo sulla vicenda di Eduardo Estatico, il 72enne napoletano deceduto al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta lo scorso 9 febbraio.

Lo ha reso noto la famiglia nella tarda mattinata di oggi, a quasi una settimana dal decesso dell’uomo.

L’avvocato della famiglia di Estatico, Michele Tarasco, ha già fatto sapere che nominerà un proprio consulente medico legale, in vista dell’autopsia sul corpo dell’uomo che si terrà nei prossimi giorni.


Domani mattina alle 10.30, invece, il Pubblico Ministero procedente conferirà l’incarico al pool di consulenti individuati per l’esame autoptico, dal quale si spera di ottenere nuovi indizi sul decesso dell’uomo.

Stando alle ricostruzioni effettuate finora, l’uomo sarebbe rimasto in attesa di essere visitato all’interno del pronto soccorso del nosocomio napoletano per sei ore, lamentando forti dolori all’addome.

I familiari, dopo la tragedia, hanno quindi sporto denuncia per capire cosa sia accaduto in quelle ore e come si sia arrivati al decesso dell’uomo.

Secondo quanto raccontato dal nipote dell’uomo ai microfoni di Fanpage.it, “intorno a lui ho visto solo indifferenza, un uomo di quell’età e cardiopatico che si contorceva dal dolore, lasciato su una sedia in attesa”.

Il settantaduenne era già stato portato nello stesso ospedale quattro giorni fa, lamentando già forti dolori addominali.

I sanitari gli avrebbero diagnosticato quindi una banale influenza, per poi tornare al pronto soccorso sabato scorso, dove ha poi trovato suo malgrado la morte.

Fonte: fanpage.it – Titolo originale: Morto all’ospedale San Paolo dopo 6 ore di attesa, indagate 4 persone per omicidio colposo

Scoperta anche italiana: molecola blocca il cancro dei bimbi sotto i 5 anni


Cancro, creato farmaco che “frena” il neuroblastoma, il tumore più diffuso nei bambini – di Andrea Centini

Un team di ricerca internazionale ha creato una nuova molecola in grado di frenare la crescita e la proliferazione delle cellule malate del neuroblastoma, il cancro più comune tra i bimbi sotto i 5 anni.

Al suo sviluppo ha dato un contributo fondamentale un gruppo di studiosi dell’Università di Bologna.

Creato un nuovo, promettente farmaco in grado di bloccare crescita e proliferazione delle cellule del neuroblastoma, il tumore maligno (cancro) più diffuso tra i bambini con età inferiore ai 5 anni.

La molecola, chiamata AMXT 1501, è risultata talmente efficace – in combinazione con un altro farmaco chiamato DFMO – che negli Stati Uniti è stata già avviata la sperimentazione mirata su un gruppo di pazienti adulti con specifiche criticità.

Orgoglio nazionale. Il farmaco, tecnicamente un inibitore, è stato realizzato da un team di ricerca internazionale coordinato da tre gruppi di studiosi, tra i quali vi è quello del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, composto da Simone Di Giacomo, Federico M. Giorgi, Stefania Purgato, Giorgio Milazzo e Giovanni Perini.



Tra gli altri istituti coinvolti il Dana-Farber/Boston Children’s Cancer and Blood Disorders Center dell’Università di Harvard, il Children’s Cancer Institute dell’UNSW e numerosi altri centri australiani.

Neuroblastoma: la ricerca

Alla base dello sviluppo del neuroblastoma vi è un oncogene chiamato MYCN, che è responsabile anche di altri tumori.

Per comprendere l’importanza del suo ruolo, basti pensare che in una cellula sana si trovano soltanto due coppie del gene, mentre in una malata fino a 500.



Purtroppo ad oggi non esistono farmaci in grado di bloccare la sua azione diretta, ma ne sono stati sviluppati alcuni in grado di colpire i geni regolati da MYCN.

Tra le molecole alla base della crescita e della proliferazione delle cellule vi sono le cosiddette poliammine, che aumentano sensibilmente nelle cellule malate: il loro numero cresce sensibilmente proprio sotto l’azione del MYCN.

Gli scienziati avevano già messo a punto un farmaco in grado di bloccare la produzione delle poliammine (il DFMO), tuttavia il cancro è così subdolo che quando viene “bloccato” riesce a procurarsi le poliammine richiamandole dall’esterno.

Nella nuova ricerca gli scienziati hanno compreso questo meccanismo e individuato il gene (chiamato SCL3A2) che permette il trasporto dall’esterno delle poliammine.

Hanno così subito sviluppato un altro farmaco – il già citato AMXT 1501 – che in combinazione con il DFMO blocca la ‘raccolta’ di queste molecole e di conseguenza la crescita e la proliferazione del cancro.

Risultati promettenti. Nei test condotti in provetta e su topi geneticamente modificati per sviluppare il neuroblastoma, l’uso sinergico del DFMO e dell’AMXT 1501 ha dato risultati così incoraggianti che è subito partita la sperimentazione su alcuni pazienti adulti.

La speranza è quella di mettere a punto una terapia altamente efficace e sicura in grado di bloccare la malattia nei bambini e non solo.

I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Science Translational Medicine. 

Fonte Fanpage

LA PERLA DI OGGI

“L’essenziale è rimanere fedeli al proprio scopo” 

(Hegel)

LITURGIA E PROPONIMENTO DELLA DOMENICA


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Ger 17,5-8
Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».

 SALMO 

Sal 1
Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.


 SECONDA LETTURA 

1Cor 15,12.16-20
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.


 VANGELO 

Lc 6,17.20-26
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».


Oggi prometto di impegnarmi ad essere sempre sorridente, anche nei momenti difficili, perchè il cristiano non perde mai la speranza e sa di non essere mai solo.
  

LITURGIA E PROPONIMENTO DEL GIORNO



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Gen 3,9-24
Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.


 SALMO 

Sal 89
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!


 VANGELO 

Mc 8,1-10
Dal Vangelo secondo Marco

In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.



Oggi prendo l'impegno di vestirmi con sobrietà: come donna mi vestirò senza mancare in nulla alla virtù della purezza; come uomo se incontrerò una donna poco vestita ne allontanerò subito lo sguardo.