giovedì 21 novembre 2019

BASTA FALSITA' SUL MES!


IL MES, OVVERO UN ALTRO CAPPIO DEI ROTHSCHILD AL COLLO DEGLI STATI E DEI POPOLI....

MES: MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’ OBBLIGHERA’ GLI STATI EUROPEI A FORNIRE GARANZIE AL PROPRIO DEBITO ATTRAVERSO

IL PATRIMONIO DELLO STATO E L’ADESIONE IN SOLIDO DELLE BANCHE CHE GARANTIRANNO ATTRAVERSO IL RISPARMIO DEI CITTADINI. LA FINLANDIA HA CHIESTO ALL’ITALIA IL COLOSSEO E LA SAGRADA FAMILIA ALLA SPAGNA. I MEMBRI DEL MES GODRANNO DI IMMUNITA’ E SEGRETEZZA.

Durante gli ultimi giorni di luglio, avevamo tutti la sensazione, che l’Europa fosse ormai un progetto in via di smantellamento; i sintomi del gravissimo malessere che sembrava pronto a uccidere l’Europa potevano essere riconosciuti nella grave crisi delle banche spagnole, nella devastante incertezza dei greci, e nell’impossibilità di trovare una soluzione all’Italia ormai in recessione da mesi e con i prezzi e disoccupazione in continua ascesa.

Certi che l’Europa avesse i giorni contati eravamo in pochi a dispiacercene. invece, Mario Monti, tenace, si è recato a Bruxelles ed è rientrato quasi trionfante, dando tutti l’impressione che era salva l’Europa e salva anche l'Italia.

Ma quali sono gli impegni che l’Italia ha assunto rispetto all’Europa? Qual è il nuovo strumento che permetterà all’Europa di preservare le nazioni difficoltà?

La risposta è stata trovata nel cosiddetto MES, ovvero, Meccanismo Europeo di Stabilità cioè il fondo di salvataggio europeo nato in seguito alle modifiche del trattato europeo del marzo del 2011 ratificato dal Consiglio Europeo nel luglio 2011.

Durante la lunga notte tra il 28 e 29 giugno 2012 il Consiglio Europeo ha cercato di trovare una soluzione alla crisi sempre più difficile dei paesi dell’area mediterranea; a questo scopo, si è deciso di incrementare il MES attribuendogli la funzione di copertura dei rischi di rifinanziamento degli Stati; ma non solo, al MES è attribuita anche la facoltà di intervenire a copertura del rifinanziamento degli stati e può controllare l’aumento dei rendimenti dei titoli di stati in difficoltà attraverso l’acquisto dei titoli stessi a patto che la nazione in difficoltà sottoscriva un documento chiamato d’intesa. Il MES ha tra le sue attribuzioni anche la possibilità di ricapitalizzare private senza la necessità di consultare i governi nazionali.

Il MES nella sua applicazione pratica sostituirà il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria e il cosiddetto Fondo di Stabilità Finanziaria creato nel maggio del 2010 nell’ambito del Consiglio Ecofin e sarà già attivo partire dal luglio del 2012.

Le regole che disciplineranno il MES saranno quelle della legislazione internazionale e la sua sede sarà in Lussemburgo.

In particolare l’azione del MES sarà quella di concedere prestiti a tassi fissi o variabili ma a condizioni molto severe, infatti saranno previsti interventi sanzionatori per gli Stati che non rispetteranno le scadenze di restituzione.

I titoli emessi saranno simili a quelli emessi dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria previsto per l’Irlanda Portogallo e Grecia e i paesi dovranno dare garanzie in proporzione alle quote di capitale posseduta nella BCE.

Il MES potrà acquistare direttamente titoli di Stato dei paesi europei. Inoltre le banche della nazione oggetto degli aiuti, avranno l’obbligo di fornire garanzie a copertura del proprio debito nazionale; così in caso di insolvenza anche i creditori privati potranno essere chiamati a rispondere del debito contratto dal proprio stato.

In oltre, da non sottovalutare che la nazione che verserà in condizione di difficoltà, al fine di evitare situazioni di contagio sarà obbligata ad accedere agli aiuti del MES; l’unica soluzione possibile per chi si rifiutasse è quella di accedere alla Suprema Corte di Giustizia Europea e confidare in una sentenza positiva.

MES e i suoi membri godranno dell’ immunità da ogni processo giudiziario; tutti i membri del personale dovranno essere ritenuti immuni da procedimenti legali per le azioni compiute in virtù del loro incarico, godranno inoltre dell’inviolabilità rispetto agli atti e documenti ufficiali che produrranno; i membri del MES potranno essere allontanati in qualsia momento, senza alcuna spiegazione e senza possibilità di appello.

Meccanismi questi che sono completamente sconosciuti a qualsiasi organizzazione internazionale conosciuta finora.

Quello che emerge con chiarezza è che i paesi costretti a richiedere l’intervento del MES, rischiano innanzitutto di essere coinvolti in una spirale speculativa senza precedenti. Ma la cosa più grave è che le nazioni perderanno la loro reale sovranità del momento in cui saranno sottoposte alle garanzie richieste della nuova dittatura finanziaria. Monti ha partecipato e aderito con convinzione MES, ora spetta all’Italia rettificare il mostruoso
progetto elaborato Bruxelles. La cosa spaventosa è che i partiti politici non fanno trapelare nulla all’esterno, anzi ignorano completamente l’argomento, senza mettere il paese in condizioni di comprendere cosa sta accadendo,
quali sono i veri rischi legati all’adesione al MES. Tutti tacciono, sia i partiti che hanno dato il proprio appoggio e contributo al governo che quanti finora si sono dichiarati all’aooposizione.

Quindi si sta realizzando quella che un tempo sembrava essere la solita “ridicola” teoria “complottistica”; senza avere neppure la possibilità di renderci conto stiamo cedendo alla dittatura finanziaria europea.

L’operazione di adesione al MES tra l’altro non è esattamente priva di costi. Il fondo prevede come capitale iniziale l’accantonamento di 700 miliardi di euro e l’impegno italiano consiste nel versamento iniziale di 125 miliardi di cui 15 subito e 6 entro la fine del 2012. Come ben sappiamo l’Italia non è in condizione di sopportare questo ulteriore aggravio, e nei piani del governo dunque recuperare questo denaro attraverso l’emissione di nuovi titoli di debito e pertanto attraverso l’ulteriore indebitamento.

Tutti avevamo sospetto che l’Italia fosse mal governata; avevano capito che Mario Monti, con la benedizione di Giorgio Napolitano, sarebbe stato pronto a sacrificare l’Italia sull’altare dell’Europa.

Ciascuno di noi può immaginare cosa significa per l’Italia assume un simile onere; sottostare a un organismo intergovernativo capace di chiedere garanzie reali sui beni del paese, ma non solo chiedere e pretendere che le
banche garantiscano per lo Stato nazionale di riferimento anche per mezzo dei risparmi depositati cittadini.

Qualche giorno fa all’indomani della famosa riunione nella notte tra il 28 e 29 giugno, ancora inebriati dalla possibilità di vincere agli europei di calcio contro la Spagna, era balzata notizia, inizialmente smentita che, la Finlandia proponesse di emettere i cosiddetti come covered bond cioè titoli ad alta garanzia e basso rischio.

A copertura di questi, secondo fonti finlandesi a Bruxelles, proprio la Finlandia ha chiesto a Italia e Spagna di mettere la garanzia del debito il proprio patrimonio; all’Italia sarebbe stato richiesto nientemeno il Colosseo mentre alla Spagna la Sagrada Familia ovvero il Tempio Espiatorio di Barcellona.

Di fatto quello che la Finlandia ha chiesto a Italia e Spagna lo aveva già fatto con la Grecia quando chiese a garanzia del proprio debito nientemeno che il Partenone.

Siamo di difronte a un nuovo Patto D’Acciaio e le conseguenze anche questa volta possono essere inimmaginabili; ancora la politica ha scelto la strada dell’Aventino, mentre il grigio Mario Monti consegna il destino dell’Italia
nelle mani della nuova Dittatura Europea: il MES.




Abbiamo fatto un giro per le strade per verificare quanto i cittadini ne sapessero di MES e Fiscal Compact. Il risultato è quello che potete vedere nel video.
Di seguito, un breve compendio di facile comprensione. Imparatelo almeno voi:


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Giovedi 21 Novembre 2019
Presentazione della Beata Vergine Maria

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco 

Antifona d'ingresso
Salve, Madre Santa, tu hai dato alla luce il Re, 
che governa il cielo e la terra nei secoli, in eterno. 

Colletta
Guarda, Signore, il tuo popolo 
riunito nel ricordo delle beata Vergine Maria; 
fa’ che per sua intercessione 
partecipi alla pienezza della tua grazia. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (1Mac 2,15-29)
Cammineremo nell’alleanza dei nostri padri.

Dal primo libro dei Maccabèi

In quei giorni, i messaggeri del re, incaricati di costringere all’apostasia, vennero nella città di Modin per indurre a offrire sacrifici. Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatìa e i suoi figli si raccolsero in disparte. 
I messaggeri del re si rivolsero a Mattatìa e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole, stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli. Su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti a Gerusalemme; così tu e i tuoi figli passerete nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità». 
Ma Mattatìa rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e ognuno abbandonasse la religione dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell’alleanza dei nostri padri. Non sia mai che abbandoniamo la legge e le tradizioni. Non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra». 
Quando ebbe finito di pronunciare queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull’altare di Modin secondo il decreto del re. Ciò vedendo, Mattatìa arse di zelo; fremettero le sue viscere e fu preso da una giusta collera. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull’altare; uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l’altare. Egli agiva per zelo verso la legge, come aveva fatto Fineès con Zambrì, figlio di Salom. La voce di Mattatìa tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuole difendere l’alleanza mi segua!». Fuggì con i suoi figli tra i monti, abbandonando in città quanto possedevano.
Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi.

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 49)
Rit: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. 

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende.

Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio.
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica. 

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria. 

Canto al Vangelo (Sal 94,8) 
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore, 
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia. 

VANGELO (Lc 19,41-44
Se avessi compreso quello che porta alla pace! 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: 
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. 
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
Nonostante la nostra infedeltà, il Signore continua a visitare il suo popolo e a chiedere conversione. Rivolgiamogli allora la preghiera, dicendo:
Abbi pietà del tuo popolo, Signore.

Quando la Chiesa si presenta al tuo altare bisognosa di riconciliazione e pentita dei propri peccati. Noi ti preghiamo:
Quando i legislatori e i governanti non rispettano le tue leggi e la dignità e la coscienza dell'uomo. Noi ti preghiamo:
Quando la fede dei nostri padri non è sufficiente ad indicarci il cammino della salvezza. Noi ti preghiamo:
Quando il pensiero della morte in croce di Cristo lascia indifferente chi vive nelle tenebre del male. Preghiamo:
Quando la sofferenza e l'ingiustizia non commuovono il nostro cuore e non lo aprono alla generosità. Noi ti preghiamo:
Quando di fronte alla guerra che consuma i popoli pensiamo solo ai vantaggi del nostro paese. Noi ti invochiamo:
Quando gli uomini vogliono interpretare tutto senza prenderti minimamente in considerazione. Noi ti preghiamo:

O Dio che ci hai inviato il tuo Spirito, fuoco ardente di carità, riscalda il nostro cuore perché non si chiuda agli impulsi della tua grazia, ma viva sempre nell'ascolto e nella testimonianza dei tuoi insegnamenti. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Ci soccorra, O Padre, l'immenso amore del tuo unico Figlio,
che nascendo dalla Vergine
non diminuì ma consacrò l'integrità della Madre;
ci liberi da ogni colpa e ti renda gradito il nostro sacrificio
la mediazione di Cristo Signore
che vive e regna nei secoli dei secoli. 



Antifona di comunione
Te beata, o Vergine Maria,
che hai portato in grembo il Figlio dell'eterno Padre. 

Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti dei tuoi sacramenti, 
in questa celebrazione in onore della beata Vergine Maria,
fa' che sul suo esempio collaboriamo fedelmente
al mistero della redenzione. Per Cristo … 

Commento
Oggi contempliamo una bambina che si dà completamente al Signore. 
La Chiesa ha capito che l'atteggiamento di Maria all'annunciazione non era una improvvisazione e che nella sua anima l'offerta andava preparandosi da tempo, si era già progressivamente realizzata. E commovente vedere una bambina attirata dalla santità di Dio, che vuoi darsi a Dio, una bambina che capisce che l'opera di Dio è importante, che bisogna mettersi al servizio di Dio, ciascuno con le proprie capacità, aprirsi a Dio; una bambina che capisce che non si può compiere l'opera di Dio senza essere santificati da lui, senza essere consacrati da lui, perché non è possibile neppure conoscere la volontà di Dio, se il peso della carne ci chiude gli occhi. 
Maria realizzava quello che san Paolo più tardi proporrà come ideale dei cristiani: offrire se stessi: 
"Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio... Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio" (cfr. Rm 12,12). 
Cerchiamo allora di comprendere più profondamente le condizioni dell'offerta. Lo facciamo tenendo presente il canto del Magnificat, perché è chiaro che nessun Vangelo può corrispondere esattamente alla festa di oggi, che non è riportata in nessuna pagina della Bibbia: l'offerta di Maria bambina non è un avvenimento che abbia attirato l'attenzione e sia stato registrato. Scegliere il Magnificat non è un anacronismo, perché esso esprime i sentimenti che si sono formati nell'anima di Maria ben prima del giorno della visitazione, sentimenti di fondo che sono proprio la base della sua offerta: 
già della sua offerta di bambina, poi della sua offerta all'annunciazione e infine della sua offerta sul Calvario. Tutto parla del riconoscimento dei doni di Dio. Prima dell'offerta c'è sempre il dono di Dio e il riconoscimento di questo dono. "Ha guardato l'umiltà (la povertà, l'insignificanza) della sua serva... Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente... Di generazione in generazione si stende la sua misericordia": è proprio la scoperta dell'amore di Dio che fa pensare all'offerta, è la riconoscenza che suscita il bisogno di offrire.