giovedì 24 ottobre 2019

Scegliere un Deposito Sicuro Contro il Prelievo Forzato. Mettere al sicuro il denaro

depositare al sicuro il denaro contro i prelievi forzati


CRISI 2020. COSA FARE?

Pare che la banca non sia più un deposito sicuro dove lasciare il proprio denaro, visto che a partire dal 1° gennaio 2016 ogni istituto di credito dovrà recepire la direttiva 2014/59/Ue, una legge per la quale se una banca che va male non viene più salvata dallo Stato, ma preleverà forzosamente il denaro dai conti correnti della gente.


Come funziona di preciso questo meccanismo e quali misure concrete possiamo attuare per evitare di venir derubati dei nostri risparmi? In questo articolo capiremo insieme se esiste un posto sicuro per i nostri soldi, in modo che siano intoccabili, giocando d'anticipo sulle furbate delle banche.

La legge spiegata in modo semplice

Questa direttiva, che risale al 12 giugno 2014, ma che è stata recepita solo ora dall'Italia, è Estremamente Lunga e Complessa da leggere. Comprendendone il significato e facendone un riassunto conciso, si estrapolano le seguenti informazioni: se una certa autorità competente (tipicamente la Banca Centrale Europea) si accorge che la nostra banca è in sofferenza o ci sono segnali che fanno pensare che potrebbe esserlo nel prossimo futuro, allora interviene perché venga messo in pratica un piano di risanamento, ovvero una sorta di piano d'emergenza che ogni banca è obbligata a prevedere.


Per noi poveri risparmiatori, che crediamo che la banca sia un "deposito sicuro" dove lasciare il nostro denaro, c'è ora un grosso pericolo, perché questa normativa prevede che: "azionisti e creditori sostengano una quota delle perdite per salvare la banca".


Quello che succede quindi è che se la banca va male o sta per fallire, per salvarsi prederà i soldi (un massimo del 7% del suo debito) prima da chi detiene azioni, poi da chi detiene obbligazioni e alla fine addirittura dai normali conti correnti delle persone. Quest'ultimo caso è quello che ci inquieta maggiormente perché va a pesare su un comune risparmiatore che vede la banca solo come un deposito sicuro dove tenere il proprio denaro. Va precisato che per ora è previsto che vengano fatti prelievi solo dai conti corrente superiori ai 100.000 euro, tuttavia dobbiamo stare molto attenti, perché anche in Germania inizialmente c'era questa soglia, che poi è stata abbassata a 30.000! E' la solita vecchia storia per farci digerire leggi ingiuste e pericolose un po' alla volta: se tutto d'un colpo ci proponessero una legge altamente penalizzante, sicuramente protesteremmo, ma se questa legge invece viene introdotta gradualmente e un po' alla volta abbassata l'asticella, allora l'accetteremo senza fare troppo rumore.


Leggendo il testo della normativa ho trovato però una piccola frase, molto interessante, che spiega come l'intervento risolutivo della banca centrale deve rispettare la norma per cui "i depositi protetti devono essere rispettati".


Esiste quindi un modo per lasciare i soldi in banca e, in caso di fallimento, non perdere un centesimo; una sorta di deposito sicuro, o forse più di uno, nel quale possiamo trasferire il nostro denaro! Forse esistono delle tipologie di conto che sono esenti dai prelievi forzati. Nel prossimo capitolo vedremo di cosa si tratta.


Quali sono i depositi sicuri

L'azione per la quale è previsto il prelievo dal nostro conto corrente si chiama bail-in. Nella normativa si legge che: "Per tutelare i titolari di depositi protetti, lo strumento del bail-in non dovrebbe applicarsi ai depositi protetti ai sensi della direttiva 2014/49/UE del Parlamento europeo e del Consiglio". Ma cosa si intende per depositi protetti (sicuri)?


I depositi sicuri oltre i 100.000 euro sono:

I depositi derivanti da operazioni su beni immobili relative a proprietà residenziali private, ad esempio il denaro ricevuto come mutuo per acquistare una casa.
I depositi che soddisfano talune esigenze di carattere sociale fissate nel diritto nazionale e che sono collegati a particolari eventi della vita di un depositante quali il matrimonio, il divorzio, il pensionamento, il licenziamento, l'esubero, l'invalidità o il decesso.
I depositi che soddisfano talune esigenze di cui al diritto nazionale e che sono basati sul pagamento di prestazioni assicurative o indennizzi per lesioni personali dolose o ingiusta condanna.


Secondo la legge quindi solo i conti corrente legati a situazioni particolari sono esenti dal prelievo forzato, cioè conti correnti dove abbiamo ricevuto il mutuo, la pensione, l'invalidità, indennizzi di qualsiasi tipologia e la disoccupazione. Purtroppo però la legge dice che "gli Stati membri assicurano che questi depositi siano protetti per almeno tre mesi e per un massimo di 12 mesi, dopo l'accredito dell'importo o a decorrere dal momento in cui tali depositi diventano legalmente trasferibili", pertanto non si tratta nemmeno di una sicurezza costante nel tempo.

Anche chi ha un conto che rientra in queste categorie "protette" rischia di essere soggetto al prelievo forzato se tiene i soldi lì per più di dodici mesi.


Nemmeno i cosiddetti "depositi sicuri" sono quindi veramente sicuri, pertanto non rimane che ingegnarci e trovare qualche trucchetto per mettere il denaro al sicuro.


Trucchi per un deposito sicuro




Le cassette di sicurezza


Ogni banca possiede un caveau che può ospitare un certo numero di cassette di sicurezza. Si tratta di una sorta di piccole casseforti dotate di allarme, la cui apertura avviene attraverso l'ausilio di una chiave o di un codice elettronico, dove possiamo conservare in modo sicuro i nostri beni. Le cassette di sicurezza si affittano, per cui possederne una significa pagare un fisso all'anno, solitamente intorno ai 100 euro.


Sono un'ottima soluzione anche per conservare denaro contante perché, nonostante tutte le norme antiriciclaggio introdotte negli ultimi anni, il suo contenuto rimane nascosto a tutti, anche al fisco, che può solo richiedere informazioni relative alla frequenza degli accessi e all'eventuale stipula di assicurazioni aggiuntive rispetto a quelle standard.


Questo fa in modo che le cassette di sicurezza siano a tutti gli effetti un deposito sicuro da cui le banche non possono fare prelievi forzati nel caso in cui siano in sofferenza.

Avere più conti corrente

Un'altra buona strategia per un deposito sicuro fai da te è quella di aprire più conti corrente presso diverse banche. Oggi sono diversi gli istituti di credito, soprattutto online, che hanno conti correnti a zero spese, cioè posti dove possiamo lasciare i soldi senza rimetterci. Se ne possediamo più di uno e suddividiamo il nostro denaro, avremo aggirato il problema, perché i prelievi forzosi avvengono sempre sopra una certa soglia. Se possediamo più conti potremo spostare il denaro da un conto all'altro in modo da non superare mai la soglia prevista, e tenere al sicuro i risparmi.


Avere più conti a costo zero è anche un buon modo per risparmiare: se psicologicamente ci imponiamo di non prelevare mai da un certo conto, saremo più propensi ad evitare l'acquisto del superfluo.


Spostare soldi all'estero
Una buona idea per mettere denaro al sicuro può essere quella di aprire un conto corrente all'estero ed esportare un po' di capitali, azione che è assolutamente legale e che può essere eseguita senza dichiarare nulla se la cifra ci muoviamo è inferiore ai 10.000 euro. Bisogna però ricordarci che, se siamo residenti in Italia, ogni anno è necessario dichiarare le somme che deteniamo all'estero. Sull'argomento ho scritto un lungo e completo articolo su come Trasferire e Dichiarare Legalmente Soldi all'Estero.


Come si capisce se una banca è solida

Può essere interessante capire se la nostra banca è più o meno solida e se quindi i nostri soldi si trovano all'interno di un deposito sicuro oppure se dobbiamo incominciare a mettere in pratica questi suggerimenti per tutelarci ed evitare che il fallimento dell'istituto gravi sulle nostre finanze.


Ci sono tecniche abbastanza complesse e sicure che ci danno una buona visione sulla solidità della nostra banca, ma la più semplice e alla portata di tutti è la valutazione del Common Equity Tier 1, ovvero il rapporto tra i soldi che sono stati versati in banca dalla gente e quanti soldi disponibili ha veramente la banca. Sappiamo tutti che le banche investono e prestano denaro, ma devono comunque averne a sufficienza per pagare chi rivuole indietro i propri soldi, altrimenti significa che la banca ha investito male ed è in perdita.


La BCE stabilisce periodicamente quale deve essere il Common Equity Tier 1 (italianizzato in Patrimonio di vigilanza) e per il 2015 è stato fissato almeno al 9%. Ogni banca deve esprime questo valore (un rapporto percentuale) nel suo bilancio annuale, che possiamo consultare pubblicamente sul sito web del nostro istituto bancario, per cui ogni anno possiamo valutare se i nostri soldi sono o meno al sicuro, e decidere se spostarli.

Ad esempio nell'ultimo rapporto disponibile sul sito della mia banca (un PDF) ricercando la frase "Patrimonio di vigilanza", si trova questa valutazione:



Pertanto possiamo considerarlo a tutti gli effetti un deposito sicuro.


Va poi aggiunto che questi dati risalgono sempre all'anno precedente, quindi ci vuole tempo perché vengano recepiti e valutati, pertanto abbiamo tutto il tempo per correre ai ripari. Se guardiamo alla storia poi, nessuno dei grandi fallimenti bancari sono arrivati dall'oggi al domani: Lehman brother, Man Financial, ma anche le nostre Banca Marche o Banca Etruria sono fallite dopo mesi, se non anni, di articoli allarmanti apparsi sui giornali, per cui è sufficiente rimanere un po' aggiornati per capire se il nostro è o meno un deposito sicuro.


Conclusioni

Con questo articolo non voglio assolutamente creare allarmismo; quello che mi premeva scrivere era un testo che spiegasse quello che possiamo fare con il nostro denaro e come trovare un deposito sicuro dove lasciare i risparmi senza rischi. Oggi solo chi ha più di 100.000 euro in banca può preoccuparsi, tutti gli altri possono dormire sonni tranquilli, sempre stando attenti all'abbassamento di questa soglia, che in altri Paesi dell'Unione Europea si è già verificato.


In un progetto volto a smettere di lavorare, tutelare i nostri risparmi è essenziale, conoscere le norme e le leggi ci permette di fare la scelta giusta agendo pur sempre nella legalità, in modo che non siano solo i ricchi a beneficiare delle scappatoie, ma anche la povera gente, che non ha i mezzi e le capacità per informarsi e tutelarsi dai fallimenti di quelle banche che ci raccontano che va tutto bene e poi finiscono, obbligandoci a pagare le conseguenze delle loro speculazioni.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Giovedi 24 Ottobre 2019
Giovedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde 

Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, 
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera. 
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, 
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8) 

Colletta
Dio onnipotente ed eterno, 
crea in noi un cuore generoso e fedele, 
perché possiamo sempre servirti con lealtà 
e purezza di spirito. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

PRIMA LETTURA (Rm 6,19-23)
Ora, liberati dal peccato, siete stati fatti servi di Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione. 
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte. 
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 1)
Rit: Beato l’uomo che confida nel Signore. 

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. 

Canto al Vangelo (Fil 3,8) 
Alleluia, alleluia.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia. 

VANGELO (Lc 12,49-53
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione. 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Parola del Signore 

Preghiera dei fedeli
La parola ascoltata ci fa portatori di un fuoco d'amore che infiamma e di un messaggio che inquieta e divide. Chiediamo quindi al Padre la forza di vivere alla sequela del Cristo, dicendo:
Rendici tuoi testimoni, Signore.

- Perché i cristiani non temano di professare la loro fede anche di fronte all'indifferenza e alla contrarietà dell'ambiente in cui vivono. Preghiamo:
- Perché la testimonianza della fede non acquisti mai il sapore della sfida e della supremazia, ma sia proposta umile di una verità che supera le nostre persone. Preghiamo:
- Perché in ogni nucleo familiare ci sia pace e unità, grazie alla parola del Cristo che stimola alla comprensione e al perdono vicendevoli. Preghiamo:
- Perché i genitori non impediscano le scelte cristiane dei loro figli, ma li aiutino a realizzarle con costanza e generosità. Preghiamo:
- Perché la partecipazione a questa eucaristia rinnovi la nostra adesione al Cristo, che di dona quotidianamente la forza di essere nuove creature. Preghiamo:
- Per il gruppo biblico della parrocchia.
- Per i cristiani che presentano Gesù ai ragazzi.

Ascolta con bontà, o Padre, le nostre suppliche. Liberaci dal fuoco che distrugge e donaci il fuoco del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

Preghiera sulle offerte
Donaci, o Padre, 
di accostarci degnamente al tuo altare, 
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio 
sia per noi principio di vita nuova. 
Per Cristo nostro Signore. 



Antifona di comunione
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono, 
su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte, 
per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19) 

Preghiera dopo la comunione
O Signore, questa celebrazione eucaristica, 
che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo, 
ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente 
e ci confermi nella speranza dei beni futuri. 
Per Cristo nostro Signore. 

Commento
I nostri difetti sono bravissimi nel trovare occasioni di crescita: anche le parole della Scrittura sono state usate nel corso dei secoli in modo da favorirli o giustificarli. San Paolo nella lettera ai Romani cerca di togliere qualche illusione nociva. Ha affermato che la salvezza ci è data per grazia e non per le nostre opere; ora però esorta i cristiani: come nella schiavitù della carne si producevano iniquità e impurità, così ora, liberati dal peccato e servi di Dio, bisogna produrre frutti di santità, per la vita eterna. E l'assoluta novità delle opere della fede, che trovano la loro sorgente in Gesù Cristo. Così è evitato, da Paolo, il pericolo che la verità della salvezza per grazia venga deformata per giustificare una condotta cattiva.
Purtroppo questa verità non è sempre stata ricevuta rettamente, così ad esempio Lutero ha affermato che, rivestiti dalla grazia di Cristo come da un manto, possiamo ancora essere in peccato, perché i meriti di Cristo coprono i nostri peccati davanti al Padre. Non è vero. I cristiani non possono essere in peccato e avere la grazia: c'è una scelta da fare.
Nel Vangelo odierno anche Gesù toglie qualche illusione ai suoi discepoli. Egli è venuto a portare la pace, anzi "è lui la nostra pace", come scrive Paolo agli Efesini, ma la pace che egli porta non è come quella del mondo. Il suo messaggio di pace è contro una certa pigra tranquillità che sfugge gli sforzi, che evita da vile ogni conflitto. Ecco perché dice: "Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione". Davanti a lui non si può rimanere neutrali: bisogna prendere posizione e allora si creano conflitti in noi e attorno a noi, ci si trova di fronte a degli avversari: "Si divideranno tre contro due e due contro tre...".
Un cristiano deve saper guardare le cose in faccia, e combattere coraggiosamente per la verità, per il regno dell'amore, contro i vizi che lo ostacolano. Quello del Vangelo oggi è un messaggio di coraggio.
Chiediamo al Signore la chiarezza di vedute che ci faccia distinguere la vera dalla falsa pace, che ci dia il coraggio di servire la verità, a qualunque prezzo. Nella lettera agli Ebrei l'autore invita i cristiani a correre con perseveranza "tenendo fisso lo sguardo su Gesù e li esorta: "Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità da parte dei peccatori, perché non vi stanchiate... Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato!". Gesù ci mette nella verità, perché resistiamo fino al sangue.