martedì 15 dicembre 2020

Quando Mussolini e Guglielmo II intuirono il "pericolo giallo"



"Attenzione al pericolo giallo. Nei prossimi decenni ci dovremo guardare dall'espansionismo cinese. Invaderanno il mondo con la loro smisurata prolificità, con i loro prodotti a basso costo e con le epidemie che coltivano al loro interno". 


(Benito Mussolini, discorso di saluto a Galeazzo Ciano, nominato rappresentante italiano a Shangai).


Esiste un riferimento a ciò che Mussolini indica come “Oriente” in un documento conservato nell’archivio storico della Camera. La data riportata è 26 maggio 1927. Il Duce parlava di sanità pubblica e indicava l’“Oriente” con queste parole:

Le malattie cosiddette "sociali" segnano una recrudescenza. Bisogna preoccuparsene e preoccuparsene in tempo. Intanto, che cosa ha fatto la Direzione generale di sanità? Moltissime cose, che io vi leggo, non fosse altro per la documentazione necessaria. Ha, prima di tutto, intensificata la difesa sanitaria alle frontiere marittime e terrestri della Nazione. Sotto la diretta sorveglianza degli organi della sanità pubblica, si sono derattizzati novemila bastimenti, cioè si sono uccisi quei roditori che portano dall’Oriente malattie contagiose: quell’Oriente donde ci vengono molte cose gentili, febbre gialla e bolscevismo.
Benito Mussolini ricordava che dall’Oriente era arrivata la peste nera veicolata dai roditori dall’Asia Centrale. 
Da questo documento interessante si capisce come Mussolini sia stato in grado di prevedere e prevenire, attraverso un bel oliato e organizzato apparato statale, il pericolo di epidemie definite "malattie sociali" per via dell'alta contagiosità, il tutto intensificando la difesa sanitaria alle frontiere marittime e terrestri dell'Italia. In pratica, tutto il contrario di quello che il governo attuale sta facendo continuando ad aprire le porte ai contagiati di altri paesi che restano liberi di circolare senza particolari precauzioni sanitarie! 
Non solo Mussolini si dimostrò un patriota ed uno statista di alto rango, ma anche quando parlava dei pericoli nella commistione delle razze fu profetico. Oggi, attraverso l'immigrazione incontrollata e i flussi continui dall'Africa, l'azione decisa di un uomo al potere come Mussolini sarebbe stata d'intralcio al Piano Kalergi di invasione e sostituzione etnica, la quale mira a cancellare gli europei come etnia. E' per questo motivo che le destre vengono avversate a livello politico in tutta Europa. Un'Europa in cui è forte l'impronta delle sinistre e del comunismo strisciante che potenze come la Cina stanno sempre più espandendo nel mondo con la forza della persuasione, attraverso i commerci e la tecnologia, o con la forza e basta. Anche il Covid 19 rientrava nei loro piani di conquista dell'Occidente di concerto con il piano diabolico globale per un "Grande Reset", secondo il modello comunista. 

Del resto, anche l'ex agente del SID Mary Pace, a proposito di questioni geopolitiche tra Iran, Russia e Cina affermò: "contro Russia e Cina non c’è storia... e la Cina tiene tutti per le palle. Mussolini diceva "Attenti al pericolo giallo" e aveva ragione". 

L’espressione "pericolo giallo" fu coniata già nel settembre del 1895 dal Kaiser Guglielmo II, il quale parlò del "gelbe gefahr" per giustificare l’occupazione "civilizzatrice" della Cina da parte della Germania. Dobbiamo notare qui che i cinesi si definiscono gialli non per via del pallore della pelle, bensì perché si credono i discendenti dell’Imperatore Giallo, un mitico monarca che regnò in Cina tre millenni prima di Cristo. Una notte il Kaiser ebbe un incubo durante il quale vide l’Europa dominata dagli orientali e da quel momento la lotta contro la Cina divenne un suo chiodo fisso…oltre a quello che già portava piantato sull’elmetto. Addirittura, per far arrivare il suo messaggio alle masse, commissionò una litografia più volte riprodotta, a Hermann Knackfuss, che fu intitolata: "Wölker Europas, wahrt eure heiligsten Güter" ovvero: "popoli europei prendetevi cura dei vostri sacri tesori". Vi si vede un’allegoria della Germania, con le forme dell’Arcangelo Gabriele, che da uno scoglio sprona le altre nazioni europee contro l’Oriente, rappresentato dal Budda a cavallo d’un drago, visibile all’orizzonte, mentre una croce salvifica appare in cielo, fra le nubi.

La Germania di oggi non è più quella del Kaiser Guglielmo II, eppure percepisce lo stesso pericolo invasivo che l'illustre governante aveva già intuito due secoli fa. Le economie moderne e aggressive di quel continente "giallo" infatti, con la Cina in testa, minacciano l’Occidente sempre più. L’ultimo allarme viene dalla Germania. Le autorità dovrebbero dare un’occhiata più da vicino alle acquisizioni di società tedesche da parte di investitori cinesi affinché la Germania possa rimanere all’avanguardia nei settori chiave. Lo indicava tempo fa un think tank di Berlino. "È l’ultimo momento di agire, la Cina potrebbe invaderci", ha spiegato all’Agenzia tedesca Dpa Mikko Huotari, capo del programma di relazioni cinesi al Merics Institute. "L’abbiamo già visto nell’energia solare, un modello che potrebbe essere ripetuto in molti altri settori, ad esempio nel settore della robotica", ha affermato. Per anni, gli esperti del settore nella più grande economia europea hanno espresso preoccupazione per una serie di acquisizioni da parte di società cinesi spesso sovvenzionate dallo Stato rivolte a settori chiave dell’economia tedesca. "La politica industriale strategica della Cina rende necessario uno sguardo molto più vicino", ha detto Huotari, osservando che la Cina non è un normale concorrente. "La Cina usa sussidi statali e grandi fondi per attuare politiche industriali coordinate", ha concluso. Insomma, come diceva quel vecchio motto in auge nel Ventennio: "Mussolini ha sempre ragione". E si sa i grandi statisti sono sempre stati un po' profeti, e Mussolini e Guglielmo II lo furono. Per governare bene c'è bisogno di visione e preveggenza, oltre che di sano e autentico patriottismo.

Cinzia Palmacci




LITURGIA DEL GIORNO III D'AVVENTO

Avete aderito in tanti inviando i vostri apprezzamenti e bellissime testimonianze. Impossibile riportarle tutte, ma, per ringraziarvi, ne presentiamo una:

... Se vuoi scrivici il tuo grazie. E come non farlo?
Nonostante tutte le sofferenze, le ansie, le inquietudini, di questo benedetto anno voi ci siete stati sempre.
In un clima di incertezza continua, di sconforto, di solitudini forzate voi ci siete stati sempre.
In un periodo caratterizzato da confusioni, cambiamenti, incertezze  voi ci siete stati sempre.
Non avete mai smesso di starci accanto tutti i giorni, portando nelle nostre case la parola ... la parola vera.
E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Come sono state autentiche quelle parole grazie a voi. Ci hanno continuamente indicato la via da seguire, quella che ci ha indicato Gesù.
Quella che nasce dal nostro credo e punta diritto al cuore. Quella che aiuta ad accrescere la nostra fede.
Quella che aiuta ad non perdere mai la speranza. Quella che ricorda di essere caritatevoli.
Quella che ci aiuta a sopportare questa bufera per uscirne migliori di prima.
E’ la forza dell’amore che alla fine deve sopravvivere a questa pandemia.

... "Se vuoi scrivici il tuo grazie. Ecco ve l’ho scritto."
Grazie di tutto cuore carissimi fratelli. Un riconoscente e affettuoso abbraccio. Antonio


La Liturgia di Martedi 15 Dicembre 2020
Martedì della III settimana di Avvento


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola


Antifona d'ingresso
Ecco, il Signore verrà
e con lui tutti i suoi santi:
in quel giorno risplenderà una grande luce.
(Cf. Zc 14,5.7)

Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Unigenito
hai fatto di noi una nuova creatura,
guarda con bontà l’opera della tua misericordia,
e con la venuta del tuo Figlio
salvaci dalle conseguenze dell’antico peccato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, ...

PRIMA LETTURA (Sof 3,1-2.9-13)
La salvezza messianica è promessa a tutti i popoli.

Dal libro del profeta Sofonìa

Così dice il Signore:
«Guai alla città ribelle e impura,
alla città che opprime!
Non ha ascoltato la voce,
non ha accettato la correzione.
Non ha confidato nel Signore,
non si è rivolta al suo Dio».
«Allora io darò ai popoli un labbro puro,
perché invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
Da oltre i fiumi di Etiopia
coloro che mi pregano,
tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte.
In quel giorno non avrai vergogna
di tutti i misfatti commessi contro di me,
perché allora allontanerò da te
tutti i superbi gaudenti,
e tu cesserai di inorgoglirti
sopra il mio santo monte.
Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».
Confiderà nel nome del Signore
il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Vieni, Signore, non tardare:
perdona i peccati del tuo popolo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 21,28-32)
È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La parola ascoltata è viva e penetrante: da Dio imploriamo che essa porti in noi frutti abbondanti di conversione. Preghiamo insieme e diciamo:
Convertici, o Signore.

Per la santa Chiesa, perchè confidi solo in Dio e resti il popolo umile e povero che egli vuole riservarsi. Preghiamo:
Perchè il vangelo di Gesù raggiunga tutti i popoli e da ogni parte della terra si levino voci di lode e di benedizione a Dio Padre. Preghiamo:
Per le persone che siamo soliti condannare, perchè il Signore ci aiuti a cogliere la sofferenza che nasce dalla loro incapacità di uscire da certi limiti o situazioni. Preghiamo:
Per quanti non hanno saputo accogliere l'invito di Dio ad una particolare vocazione, perchè anche nell'attuale stato di vita rispondano alle sollecitazioni che egli offre loro. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perchè l'esperienza dei nostri molti 'no' detti al Signore, ci aiuti ad essere misericordiosi verso tutti. Preghiamo:
Per chi sente il bisogno di essere perdonato.
Per i confessori.

O Padre, ricco di misericordia e di perdono, accoglici ogni volta che, pentiti e umiliati, ritorniamo a te, e per la forza del pane eucaristico che ora insieme spezziamo, rendici perseveranti nel bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda con benevolenza, o Signore,
alle preghiere e al sacrificio
che umilmente ti presentiamo:
all’estrema povertà dei nostri meriti
supplisca l’aiuto della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della condizione umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria,
ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Il giudice giusto darà la corona di giustizia
a coloro che hanno atteso con amore la sua venuta. (Cf. 2Tm 4,8)

Oppure:
È venuto Giovanni il Battista:
i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. (Cf. Mt 21,32)

Preghiera dopo la comunione
Saziati del cibo spirituale, o Signore,
a te innalziamo la nostra supplica:
per la partecipazione a questo sacramento,
insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra
e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
La conversazione di ieri con i dottori della legge ha un seguito nella pericope di oggi: nella parabola dei due figli.
Come reazione spontanea a questa storia mi è per prima cosa venuta in mente la formula seguente: “Che il vostro sì sia sì ed il vostro no sia no”, che non sembra qui avere nessun seguace.
Mentre uno dei figli dice “sì, sì”, ma senza agire di conseguenza, l’altro riflette e ritorna sul suo primo rifiuto. Finisce per compiere la missione che suo padre gli aveva affidato.
Considerando il risultato, non ho nessuna esitazione a riconoscere che è lui che ha compiuto la volontà del padre - non vi è nessun dubbio, nemmeno per i farisei.
Considerata la situazione del brano - e non solo questa - i farisei - e, ancora una volta, non solo loro - si trovano messi davanti ad uno specchio.
Perché, in fin dei conti, a cosa servono un pio discernimento e un santo discorso, se vi sono due mondi interi tra le parole e gli atti?