giovedì 26 settembre 2019

Ma quale “nuovo umanesimo”! Il governo Conte-Cirinnà è quello del vecchio illuminismo



Ma quale “nuovo umanesimo”! La formula utilizzata da Giuseppe Conte per disegnare la parabola politica che intende raffigurare fa acqua da tutte le parti. Se non fosse un modo per giustificare il trasformismo parlamentare, sarebbe una definizione intrisa d’ignoranza. I punti programmatici del governo giallorosso con l’umanesimo non hanno nulla a che fare. Forse Giuseppe Conte si riferisce a un “umanesimo ateo”. Non certo all’ “umanesimo” per com’è stato concepito in secoli di cultura giudaico-cristiana che, lo ricordiamo per i meno persuasi, rimane la base fondante di quello che siamo. “L’uomo ha in realtà una legge scritta da Dio nel suo cuore; ubbidire ad essa è la dignità stessa dell’uomo e, secondo questa, egli sarà giudicato”.

Si tratta di un passaggio della Costituzione pastorale Gaudium et Spes. Un dettame che, anche a detta di Joseph Ratzinger, rappresenta il fulcro dell’umanesimo integrale. Quello vero, però. L’ecologismo in salsa giallorossa è l’esatto opposto dell’umanesimo. Così come la reificazione esistenziale che passa da provvedimenti svilenti in tema di bioetica. Qual è il collegamento tra le aperture relativiste e la categoria filosofico-politica sbandierata dal premier incaricato? Ve lo diciamo noi: nessuna. Non esiste formulazione più distante dalla realtà dei fatti. Bastano le anticipazioni di un esecutivo che si appresta ad assecondare i sostenitori dell’eutanasia. Giuseppe Conte vuole istituire un “nuovo umanesimo” alleandosi con l’abbecedario di Monica Cirinnà. Tutto un programma centrato sui “nuovi diritti”. Il “nuovo umanesimo” passa dall’approvazione su Rousseau dei frequentatori della democrazia 2.0? Ma non scherziamo. L’umanesimo è conservatorismo, anzitutto.

Umanesimo è battaglia aperta contro il laicismo esasperato di chi vuole estendere il regime delle adozioni alle cosiddette “coppie gay”. Umanesimo sarebbe prendere atto del fallimento e farsi da parte. In nome della verità iscritta nel cuore dell’uomo. Quello in atto è solo poltronesimo giustificato con un esercizio retorico da far bere agli illusi. Solo una coalizione di centrodestra potrebbe perseguire una rivoluzione conservatrice in grado di tutelare davvero i valori dell’umanesimo europeo ed occidentale. Quelle di Conte sono parole vuote e scevre di significato. Anzi, sono dichiarazioni fuorvianti: presentano una deriva sinistra a mo’ di nota a margine. Caro presidente Conte, riformuli! Il suo, semmai, è il solito illuminismo catto-dem.

L'EUTANASIA, PRIMO FRUTTO AVVELENATO DEL "NUOVO UMANESIMO"

Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?

(Matteo 7, 16)




Ieri al Senato, proprio nelle ore in cui era atteso il pronunciamento della Consulta sul caso di dj Fabo, è stato presentato un disegno di legge che porta le firme dei parlamentari di tutte le forze che sostengono il governo giallorosso: M5s, Pd, Leu, ex M5s e Italia viva. Monica Cirinnà (Pd), Tommaso Cerno (Pd), Loredana De Petris (Misto-LeU), Matteo Mantero (M5s), Riccardo Nencini (Psi-Italia viva), Paola Nugnes (Misto-LeU) e Roberto Rampi (Pd) presenteranno un provvedimento di tre articoli che modifica l’articolo 580 del codice penale intervenendo “sull’aiuto medico al morire e la tutela della dignità nella fase finale della vita”. 

A promuovere questa cultura di morte proprio le stesse forze politiche che oggi sono tornate al governo con un colpo di mano. E' inutile che cerchino di convincere i cattolici e tante altre persone di buonsenso, anche aconfessionali, che l'eutanasia ("dolce morte") non sia omicidio paludato da apparenti nobili intenzioni, quelle di evitare "sofferenze fisiche o psicologiche intolleranti". La chiamano "dolce morte", ma cosa c'è di dolce nell'uccidere un essere umano? Solo un essere post umano potrebbe considerare "dolce" uccidere una creatura umana. Ancora una volta Dio è stato relegato all'angolo e l'uomo si erge a dio arrogandosi il diritto di vita e di morte su un altro essere umano. E il papa in tutto questo? Si dice contrario all'eutanasia, però in questi giorni va blaterando di "nuovo umanesimo" lo stesso caldeggiato dal Presidente Conte e dal suo obbrobrioso governo. Qualcuno ha detto che anche Pannella sarebbe contento da "lassù". Da "lassù"? Beh, lasciateci il beneficio del dubbio....

Anche padre Livio Fanzaga di Radio Maria ha lanciato un anatema contro il nuovo governo paragonando il Conte bis all’Anticristo: «Aspettatevi nei prossimi programmi del governo, le realizzazioni del nuovo umanesimo: adozioni gay, eutanasia, droga libera». Infatti....
Ma l’attacco, concentrico e coordinato di padre Livio, va a colpire il Pontefice. Anche Bergoglio infatti fa parte di questo piano che a partire dal “nuovo umanesimo” di Conte ci porta dritti dritti alla fine del Mondo. La prova? Nel messaggio di Bergoglio per lanciare il Patto educativo globale il Papa ha richiamato la necessità di una «solidarietà universale» e un «nuovo umanesimo». Ed ecco che improvvisamente quell’attacco a Conte diventa un attacco al Pontefice. Che nel suo discorso dice che «il terreno va anzitutto bonificato dalle discriminazioni con l’immissione di fraternità».

salvini medjugorje socci umanesimo - 1

Difficile non pensare che tutto questo parta da una "nuova Chiesa" perfettamente allineata ai dettami massonici, che in questo "nuovo corso bergogliano" trovano il più grande slancio, e il sostegno di un pontefice che la massoneria stessa ha voluto per questi tempi. Ma i cattolici autentici e tutte le persone di buona volontà, anche di religioni diverse dalla cattolica, si stanno levando contro questa cultura non umanista ma post umanista. Una cultura nella quale per i valori umani non ci sarà più posto perché Dio è stato spodestato da un manipolo di miscredenti che hanno fatto del proprio "sé" un mito, un superuomo di nietzchiana memoria.
La Corte Costituzionale si è pronunciata a favore dell'eutanasia senza se e senza ma, anche se vogliono farci credere che questo pronunciamento non aprirà la strada a protocolli di morte arbitrari. Il fatto sconcertante è che viviamo in un mondo senza più fede e speranza, perché quando si estromette Dio dalla propria vita allora è la porta del male a spalancarsi e a fare danni spirituali i più pericolosi per lo spirito. Abbiamo dimenticato che Lazzaro era già morto da tre giorni quando Gesù lo risuscitò, abbiamo dimenticato che Dio è intervenuto nella vita di tante persone date per spacciate ma che lui stesso ha salvato dalla morte. Anche se vogliono farci credere che pure Dio è morto, i miracoli continuano ad accadere ogni giorno fino alla fine di questo mondo caduto nell'abisso del male, ma che verrà presto purificato per adempiere la promessa delle Beatitudini: "Beati i miti perché erediteranno la Terra", "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio". Il resto dei seguaci dell'anticristo non vi troveranno più il loro posto perché avranno amato più il male e la morte nel loro delirio chiamato "nuovo umanesimo", che nasconde l'inganno più satanico della storia dell'umanità. 

CINZIA PALMACCI
    

LITURGIA DEL GIORNO


Messa del Giorno
GIOVEDÌ DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Grandezza Testo A A A
Colore Liturgico Verde

Antifona

«Io sono la salvezza del popolo, dice il Signore,
in qualunque prova mi invocheranno,
li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre».


Colletta

O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa’ che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Prima LetturaRicostruite la mia casa, in essa mi compiacerò.

Dal libro di Aggèo
Ag 1,1-8
L’anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggèo a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote.

«Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: “Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!”».

Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggèo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria, dice il Signore».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale
Dal Sal 149R. Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion. R.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria. R.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca
questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.


Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)

Alleluia.


VangeloGiovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?


Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,7-9

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

Parola del Signore


Sulle offerte

Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione

Hai dato, Signore, i tuoi precetti, perché siano osservati fedelmente,
Siano diritte le mie vie nell’osservanza dei tuoi comandamenti. (Sal 118,4-5)

Oppure:

«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me», dice il Signore. (Gv 10,14)


Dopo la comunione

Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.