martedì 17 marzo 2020

L’ozono inattiva i virus e li distrugge fisicamente. L’appello SIOOT per limitare la diffusione del coronavirus





ABBIAMO LA SOLUZIONE CONTRO IL COVID-19 (Prof. Riccardo Fattorini)

INVESTIRE IN SANITA' IN FUTURO SIGNIFICA PUNTARE SULLA RICERCA E SULL'IMPLEMENTAZIONE DI IMPIANTI PER L'OZONO TERAPIA PER EVITARE DANNI PEGGIORI DA FUTURE PANDEMIE

Gorle, 3 marzo 2020 – Nell’attuale e delicata situazione di emergenza, con l’obiettivo di limitare la diffusione del Coronavirus attraverso l’utilizzo dell’ozono, i medici SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia) chiedono ai colleghi infettivologi, anestesisti e rianimatori di riflettere sull’opportunità di usare l’ozonoterapia sui pazienti infetti e ricoverati:

“I pazienti cronici e anziani che si sottopongono ad ozonoterapia sono più resistenti alle infezioni. É già stato ampiamente dimostrato che l’ozono, normalmente prodotto dai nostri globuli bianchi, svolge contemporaneamente un’azione antinfiammatoria, antibatterica e virustatica; aumenta l’attività mitocondriale, migliora la funzionalità del microcircolo e l’ossigenazione tissutale.

Grazie alle sue attività biochimiche, incrementa la produzione di ATP (Adenosintrifosfato) ovvero il trasportatore universale di energia metabolica. La produzione di energia (ATP) necessaria all’organismo è assicurata dall’ossidazione cellulare. Non è alternativo all’uso dei farmaci, anzi è un potenziatore del farmaco. Tutto ciò senza lasciare tracce in ambiente. Circa 3 mila pubblicazioni scientifiche censite da PubMed documentano questi effetti. La molteplicità degli effetti benefici dell’ozonoterapia e l’assenza di effetti collaterali ci hanno indotto a lanciare questo appello.
Prof. Marianno Franzini

L’ozono uccide gli organismi parassitari per lisi cellulare attaccandone con meccanismo ossidativo le membrane protettive, senza lasciare residui chimici. I virus prima vengono inattivati e poi fisicamente distrutti.

Le persone colpite da influenza, nell’eventualità di difficoltà respiratorie, febbre e polmonite, dovrebbero al più presto essere trattate quotidianamente secondo il protocollo SIOOT di ossigeno ozono, senza interrompere le terapie in atto. La previsione di trattamento delle polmoniti va da un minimo di 4 a un massimo di 8 giorni.

È necessario igienizzare gli ambienti tramite l’immissione nell’aria di dosi di ozono. Se non vi è presenza di persone, le dosi devono essere più alte e immesse per un breve periodo di tempo. In presenza di pazienti, le dosi di ozono devono essere più basse e prolungate. Inoltre si riduce il rischio di contaminazione operando attraverso la sterilizzazione delle merci in ingresso e in uscita, nonché procedendo con la sanificazione di ambienti ad alta affluenza (quali aeroporti, stazione e uffici).

Sinora non è stato osservato nessun batterio o virus resistente all’ozono SIOOT. Sono già stati pubblicati lavori che dimostrano l’effetto battericida e virustatico dell’ozono. Se l’ozono fosse utilizzato, sia per disinfettare gli ambienti sia per curare i pazienti, almeno nei centri di rianimazione e negli ospedali per malattie infettive, potrebbe essere ridotta notevolmente la mortalità per infezioni, contribuendo anche alla riduzione dell’antibiotico resistenza, vera minaccia per l’umanità”.

I medici SIOOT Dott. Simonetti, Dott. Vaiano, Prof. Ricevuti, Prof. Valdenassi, Prof. Franzini


Vitamina C usata da un team di medici cinesi per curare l’infezione da Coronavirus

DALLA NATURA (CHE VIOLENTIAMO) I RIMEDI PER LA SALUTE. TENIAMOCI LE NOSTRE BUONISSIME ARANCE ITALIANE INVECE DI "REGALARLE" AI CINESI....


(Natural News) Alcuni ricercatori riferiscono dalla Cina di aver curato pazienti affetti da Coronavirus con dosi di vitamina C. In una dichiarazione, il team medico dell’Università Jiatong di Xi’anha descritto la guarigione di pazienti affetti da (COVID-19) con polmonite coronarica grave – una complicanza del virus – dopo la somministrazione di altissime dosi di vitamina C.

L’Istituto Nazionale della Sanità consiglia l’assunzione quotidiana di 90 mg e 75 mg di vitamina C rispettivamente per uomini e donne adulti. L’équipe dell’Università Jiatong di Xi’an, invece, consiglia da 50 a 100 mg di vitamina C per chilogrammo di peso corporeo (mg/kg) al giorno, iniettata per via endovenosa, e fino a 200 mg/kg al giorno per i pazienti più gravi.

Il team raccomanda la somministrazione di vitamina C ai pazienti in condizioni critiche e a quelli con grave polmonite neonatale, o in caso il paziente da coronavirus sia un neonato che ha sviluppato un’infezione polmonare. La somministrazione dovrebbe avvenire il prima possibile dopo l’ingresso in ospedale del paziente da COVID-19. I medici hanno spiegato che l’uso tempestivo della vitamina C potrebbe avere un forte effetto antiossidante sul virus, riducendo potenzialmente le risposte infiammatorie e migliorando la funzione dell’endotelio. Questi ricercatori sostengono che molti studi hanno stabilito la quantità di vitamina C necessaria per avere un effetto positivo sui pazienti (Vedi anche: TERAPIA INTENSIVA – una dose quotidiana di vitamin C ha dimostrato di ridurre la permanenza in terapia intensiva), sottolineando che la loro esperienza pregressa con altri pazienti dimostra che alte dosi di vitamina C non solo migliorano i livelli antivirali nei pazienti critici ma possono anche prevenire e curare l’insufficienza respiratoria acuta e il danno polmonare acuto.

Inoltre, la Medical Association di Shanghai ha rilasciato una dichiarazione che illustrava le loro scoperte su come curare il COVID-19. Con l’aiuto di oltre 30 esperti nel trattamento di polmonite da coronavirus ed il supporto di dati raccolti da più di 300 pazienti, i medici raccomandano alte dosi di vitamina C anche per i pazienti COVID-19 meno gravi, per quelli asintomatici o con sintomi lievi.

Grande incremento della domanda di vitamina C

A quanto pare la popolazione cinese è consapevole dell’importanza della vitamina C per la salute visto che il gigante commerciale di e-commerce cinese JD.com ed altri rivenditori al dettaglio di integratori segnalano un aumento nella domanda di prodotti per la salute, fra i quali le compresse effervescenti di vitamina C.

Anche due rimedi tradizionali cinesi, banlangen (Isatistinctoria) e xiaochaihutang (una formulazione di varie erbe), stanno avendo un’impennata di richieste. Questi integratori sarebbero utili nel prevenire febbre, raffreddore ed altri problemi respiratori.

Secondo JD.com l’epidemia di coronavirus sta portando ad un incremento nel consumo di integratori, laddove l’aumento delle vendite deriva dalla scelta dei consumatori di acquistare gli integratori online anziché recarsi fisicamente nei supermercati e nelle farmacie per prendere le vitamine rischiando di esporsi al virus.

Dato il picco nelle vendite di prodotti come la vitamina C che sostengono il sistema immunitario, anche i fornitori stanno lavorando senza sosta per riuscire a soddisfare la domanda. DSM, un produttore di vitamina C proprietario di uno stabilimento a Jiangshan nella Cina orientale, è uno di questi.

Jiang Weiming, presidente e vicepresidente del gruppo DSM China, ha affermato in un’intervista, “La domanda è stata sostenuta perché la vitamina C svolge un ruolo importante come stimolante del sistema immunitario. Un sistema immunitario forte non costituisce solo una difesa per prevenire l’infezione ma è anche la chiave per tenere sotto controllo lo sviluppo della malattia e per ristabilire la salute dopo l’infezione.”

Mentre molte aziende manifatturiere sono rimaste chiuse nella Cina continentale durante le festività per il Capodanno Lunare, la DSM China ha approfittato dell’epidemia di coronavirus rimanendo operativa durante questo periodo. Lo stabilimento di Jiangshan ha continuato a produrre circa 25 tonnellate di vitamina C al giorno, sia per l’esportazione globale che per il mercato interno.


13.03.2020



Fonti secondarie






Burioni: "Ecco perché tutti sono morti a causa del Coronavirus"

FORSE BURIONI NON E' PROPRIO LA PERSONA PIU' ADATTA A GIUDICARE DELLE "SCEMENZE". NESSUNO E' PROFETA (DI SVENTURE) IN PATRIA....




"Se noi imputiamo al virus decessi che altrove imputano ad altre patologie...". Questa l'accusa relativa alla gestione dell'emergenza Coronavirus: da diverse ore in molti stanno sollevando dubbi sul numero delle vittime da Covid-19.



In tanti pensano che i decessi attribuiti al virus siano errati poiché derivanti da altre patologie. Ma Roberto Burioni ha smentito queste tesi ed è uscito allo scoperto senza mezzi termini: "Questo assolutamente non avviene, è la nuova pericolosa scemenza dopo "è solo un’influenza".




Scusi Prof, domanda ingenua ma non pretestuosa: finora è stata stabilita una correlazione diretta tra questa infezione e il decesso?
Detto banalmente: qualcuno è morto “di Coronavirus”?


Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del coronavirus. Se un malato terminale contrae il coronavirus non ce ne accorgiamo neanche.


Il virologo sul proprio profilo Twitter ha risposto alla domanda relativa alla correlazione diretta tra questa infezione e la morte: qualcuno ha perso la vita a causa del Coronavirus? "Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del Coronavirus. Se un malato terminale contrae il Coronavirus non ce ne accorgiamo neanche", ha spiegato. L'elevato tasso di mortalità finora registrato potrebbe essere effettivamente molto più basso, visto che l'infezione non è sempre riconosciuta e riconoscibile, ma occorre fare due precisazioni: pare che in Cina "le infezioni asintomatiche non siano state così tante"; inoltre è irrilevante considerando che "quello che importa per la saturazione delle nostre terapie intensive (che avvenendo alzerebbe mostruosamente la mortalità) contano i numeri assoluti".

"Scemenza acuta"

Anche il giornalista Antonello Piroso ha sollevato la questione: "In Italia secondo me c'è un modo di contare i morti per Coronavirus sbagliato. Contiamo chi muore con il Coronavirus, non per. Che senso ha? Gli altri paesi non lo fanno". Ma pure in questa occasione è arrivata puntuale e secca la smentita da parte dell'esperto: "Propongo un conteggio alternativo. Lasciamo stare i morti. Quanti sono in questo momento i pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Coronavirus e non con il Coronavirus? Perché i reparti da alcuni giorni scoppiano? Contiamo anche questi in modo errato?".

Infine Burioni ha riassunto la propria posizione in merito, replicando duramente contro chi ha ipotizzato degli errori nel calcolo dei decessi: "La scemenza più acuta che si sente - dopo 'è solo un’influenza' che ormai è stata smentita dalla dura realtà - è 'non è morto per il Coronavirus ma con il Coronavirus'. Presto ne parleremo".

Epidemia Covid-19 e fibrosi cistica in Italia

L'IMPORTANZA DELL'ISOLAMENTO PER LE PERSONE VULNERABILI E AFFETTE DA FIBROSI CISTICA....

Molti ci chiedono che ne sia delle persone con FC in rapporto con l’epidemia in corso. Abbiamo condotto una rapida indagine telefonica presso quasi tutti i Centri e i Servizi di Supporto FC in Italia. Indagini più accurate e dettagliate sono in corso ad opera della SIFC (Società Italiana FC), di cui daremo informazioni, appena disponibili.

Al momento sono segnalati due casi contagiati in Lombardia. Uno è un adulto che avrebbe contratto il virus in casa da parenti e avrebbe sintomi modesti, L’altro è un bambino di un mese, neodiagnosticato attraverso screening neonatale, anche lui Covid-19 positivo attraverso un familiare. Si ha notizia che il bimbo è a casa e sta bene.

Tutti gli altri Centri e Servizi contattati non segnalano casi di contagio tra i loro assistiti. Quasi tutti comunque hanno sospeso i servizi ambulatoriali e di day hospital di routine: vengono utilizzati solo per emergenze. In generale tutti hanno molto potenziato la consulenza e l’assistenza telefonica o via web. I ricoveri non programmati dovuti ad esacerbazioni infettive o ad altre emergenze hanno risposte diverse in relazione alla situazione locale e alle risorse assistenziali disponibili. Si cerca comunque di ridurre al massimo i ricoveri non strettamente indispensabili.

Rimane il desiderio di sapere se i soggetti con FC siano più predisposti ai danni da Coronavirus. Ancora non possiamo dire, perché ci mancano informazioni scientificamente controllabili, ma è ragionevole pensare che l’infezione in queste persone meriti particolare attenzione. Non possiamo peraltro escludere a priori che esse, per la particolare storia di interazione con le infezioni, abbiano attivato efficaci difese di “prima linea”, che non sono quelle legate allo sviluppo di anticorpi specifici contro il virus (questi si sviluppano a seguito di infezione o di vaccino), ma che sono comunque importanti nel contrastare i virus.

Al momento rimane la forte raccomandazione di attuare rigorose norme igieniche, ampiamente e ripetutamente diffuse in questi giorni: ricordiamo che, tra queste, la fondamentale, anche se la più dolorosa, è quella della drastica riduzione dei contatti tra persone, con o senza sintomi sospetti, rimanendo a casa.

Approfittiamo per segnalare il problema della certificazione medica necessaria per l’eventuale isolamento, quarantena, prevenzione, di cui si sta occupando LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica).

Inoltre l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha dato disposizioni per prorogare la validità dei Piani Terapeutici (quelli che consentono la consegna di riserva di farmaci ed ausili sanitari alle persone con malattia cronica, inclusa FC): la validità viene estesa di 90 giorni a partire dalla data di scadenza.

Covid-19, Capua: “E se le morti fossero causa dell’uso eccessivo di antibiotici?”

E SE IL NUMERO ELEVATO DI MORTI DA COVID 19 FOSSE DOVUTO ALL'USO INDISCRIMINATO DI ANTIBIOTICI CHE SI FA IN ITALIA? IL PARERE DELLA VIROLOGA ILARIA CAPUA....



E se il numero di morti in Italia a causa del CoVid-19 fosse legata all’antibiotico-resistenza? A porsi la domanda dal suo blog su Fanpage.it è la virologa Ilaria Capua. “Lo dico con molto rispetto, ma senza alcuna remora: questi decessi sono un’anomalia che dobbiamo approfondire e studiare con cura e velocità” scrive la dottoressa aggiungendo: “in Italia c’è un altro problema che continua a non avere l’attenzione che merita e di cui nessuno, a maggior ragione, ha parlato in questi giorni: l’Italia è in Europa, insieme a Cipro, il Paese che ha più ceppi batterici antibiotico resistenti”. Continua, poi, approfondendo concetti non nuovi, spiegando che cos’è l’antibiotico- resistenza e cercando di delineare i motivi per cui si sviluppa la resistenza agli antibiotici.

Partiamo da alcuni numeri che risalgono a novembre 2019. Dei 33.000 decessi che avvengono in Europa ogni anno per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, oltre 10.000 succedono in Italia. I motivi della resistenza ad alcuni ceppi di antibiotici sono diversi. Innanzitutto ne usiamo troppi anche per curare patologie dove il loro uso non è necessario. E ne usano troppi anche gli allevatori.

Nonostante un recente trend di riduzione, le vendite di antibiotici destinati agli allevamenti restano estremamente alte in Italia secondo i dati riportati dall’ultimo report dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), il nostro paese è infatti secondo solo a Cipro. Anche se l’uso sta diminuendo, rimane comunque 2,5 volte più alto della media europea e fra 20 e 50 volte più alto di paesi come la Svezia e l’Islanda.

In Italia, ricorda in una nota l’associazione animalista Ciwf, oltre il 90% degli antibiotici destinati agli allevamenti sono usati per l’uso di massa nei mangimi o nell’acqua, mentre in Svezia e in Islanda più del 90% è usato per trattamenti individuali. Questo mostra che nel nostro paese è ancora scarso lo sforzo per limitare l’uso di questi farmaci fondamentali negli allevamenti. In Italia, scrive ancora il Ciwf “quasi il 70% degli antibiotici venduti sono destinati agli animali negli allevamenti”.

Ha fatto discutere il nostro test di febbraio che ha trovato tracce di farmaci – anche antibiotici e cortisonici – nella maggior parte di latte fresco e a lunga conservazione. Qui una sintesi del nostro servizio di copertina. Vero che le analisi hanno dimostrato che si tratta di tracce, quantità ben al di sotto di quelle consentite dalla legge ma tutti gli esperti che abbiamo contattato sono stati concordi nel sostenere che non ci sono evidenze per escludere che anche l’esposizione a queste piccole dosi in maniera continuativa possa contribuire all’antibiotico-resistenza.

Lo abbiamo detto chiaramente anche noi, quello dell’antibiotico resistenza è un fenomeno che va studiato e contrastato: lo ha detto anche l’Ema e questa pandemia forse sarà la volta buona per una discussione seria.

Le elite coloniali governano la Cina per gli Illuminati

DEDICATO A TUTTI I POLITICI E QUELLI CHE ELOGIANO IL "MODELLO CINESE" CONTRO IL COVID 19. DAL 1973 AD OGGI NULLA E' CAMBIATO TRA ILLUMINATI E CINA....



Sopra David Rockefeller e Zhou Enlai nel 1973



L’élite cinese è una fusione tra la leadership comunista, i magnati di Hong Kong, e le Triadi criminali. Tutte e tre le fazioni traggono il loro potere dalla loro collaborazione con gli Illuminati.

La Cina appare autonoma perché gli Illuminati hanno sviluppato internamente il paese, finanziando partiti politici ‘rivoluzionari’ e i loro slogan nazionalisti. Il ragionamento era che il popolo cinese si sarebbe ribellato alla palese dominazione straniera, sottomettendosi comunque al NWO una volta convinto di avere il reale controllo del paese.

Bertrand Russell ci rivela questo piano in un rapporto sulla Cina pubblicato nel 1920:

‘Sfruttando lo spirito rinascimentale ora esistente in Cina, è possibile, se le nazioni straniere eviteranno di scatenare il caos, sviluppare una nuova civiltà, migliore di tutte quelle che il mondo ha mai conosciuto.’

La superpotenza fascista che conosciamo oggi è stata creata nella seconda metà del 20 ° secolo dalla dialettica della falsa guerra fredda tra comunismo e capitalismo.

Lo scenario venne preparato nel 1898 quando Gran Bretagna e Cina firmarono un accordo che prevedeva la riconsegna di Hong Kong, ai cinesi, nel 1997. Questo significò che il feroce comunismo continentale e il capitalismo “laissez faire” di Hong Kong furono da sempre, destinati a fondersi.

Il processo di unificazione diede origine all’attuale elite che comanda in Cina. Quello che segue è il background delle tre principali fazioni.

LA LEADERSHIP COMUNISTA

Dato che il comunismo è una creazione degli Illuminati, il Partito Comunista Cinese (PCC) è per definizione, una succursale degli Illuminati.

Mao era un agente sovietico. (Mao-The Untold Story, Chang e Halliday, p.49.) Le politiche attuate dal PCC fissarono le basi per un super stato Illuminato. Unificarono il paese, attaccarono la cultura tradizionale cinese, promuovendo i programmi di industrializzazione e creando una lingua comune.

Wang Hao, uno storico presso l’Istituto di Studi Internazionali della Cina, ha registrato che il vice di Mao, Zhou Enlai, incontrò David Rockefeller nel mese di giugno del 1973:

‘Quando incontrò David Rockefeller, Zhou disse lui che era necessario trovare metodi appropriati per favorire lo sviluppo del commercio tra le due parti, che sono sotto diversi sistemi politici.’

La fusione corporativo/comunista iniziò quando Deng Xiaoping salì al potere alla fine del 1970 e introdusse le sue riforme di mercato con lo slogan “Get Rich is Glorious” (diventare ricchi è magnifico).

Tuttavia, dopo 30 anni di maoismo il suo regime era irrimediabilmente azzoppato per gestire l’economia di mercato. Si rivolse dunque verso i più ricchi magnati cinesi di Hong Kong.

I MAGNATI DI HONG KONG

Il tycoon più potente di HK è Li Ka-Shing, il più ricco asiatico del mondo e un insider degli Illuminati.

Altri importanti magnati di HK sono: il padrino dell’immobiliare Henry Fok, ‘Il re del gioco d’azzardo’ Stanley Ho e l’uomo che sarebbe stato scelto da Pechino per guidare Hong Kong dopo la partenza dei britannici, Tung Chee-Wa.

E’ importante rendersi conto che questi uomini salirono al potere ed ebbero prestigio in una colonia britannica: vale a dire che venivano controllati da Londra per poter essere leader coloniali. Ciò è dimostrato dalla nascita di Li Ka Shing.

Mentre HK andava sviluppandosi, Li emerse come il più brillante imprenditore cinese. La ‘Confraternita dei banchieri’ di Hong Kong venne a conoscenza del suo genio mercantile e lo portò all’ovile.

Nel 1979 Li prese il controllo di Hutchinson Whampoa, una delle vecchie società britanniche che aveva a lungo dominato l’economia di Hong Kong. Le aziende di tale importanza politica non vennero regalate casualmente. Nel 2000, la regina premiò Li con il titolo di ‘Cavaliere (Commendatore dell’Ordine) dell’impero Britannico’.

Nei primi anni ottanta, i tycoons e i comunisti ebbero una serie di incontri a Pechino. Raggiunsero un accordo per cui i magnati avrebbero educato e consigliato le autorità cinesi sui mercati e, in cambio, Pechino avrebbe garantito loro accesso privilegiato al loro vasto bacino economico. Nel 1984 i due gruppi fondarono il CITIC, l’organizzazione che gestì la transizione della Cina verso un’economia di mercato.

LE TRIADI

Le Triadi è un termine collettivo utilizzato per descrivere le società segrete e i gruppi criminali che ebbero origine nel 18 ° secolo in Cina con l’obiettivo di abbattere la dinastia Qing.

Per oltre un secolo gli Illuminati mossero guerra contro la dinastia Qing. Le Triadi furono il vero e proprio veicolo per la sovversione e la rivoluzione, in modo similare a quanto successe con la Massoneria nelle rivoluzioni occidentali.

Per esempio, durante le guerre dell’oppio, le Triadi contribuirono a portare la droga in Cina. Il governo rivoluzionario nazionalista rovesciò la dinastia Qing nel 1912, esso era formato da una coalizione di triadi. Sun Yat-sen, l’uomo che guidò la coalizione nazionalista che rovesciando i Qing nel 1912, era un membro della Triade e venne addestrato e armato dalla Hong Kong Britannica. Anche Chiang Kai-shek fu membro della Triade.

Quando i comunisti raggiunsero una posizione dominante, nel 1949, mandarono fuori dal paese a calci le Triadi. Fuggirono soprattutto a Hong Kong e in Taiwan per ricostituirsi. Chiang Kai-shek continuò a ricevere i finanziamenti pubblici dagli Stati Uniti.

Oggi le Triadi sono meglio conosciute come la più grande entità criminale del mondo, coinvolta nel traffico di droga, nella prostituzione, nel riciclaggio di denaro ecc... Esistono in ogni paese dove vi è una forte densità di popolazione cinese, in particolare in Canada, Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia.

L’ex diplomatico canadese Brian McAdam dichiarò: “All’interno di ogni comunità cinese, di solito c’è una forte presenza e un forte controllo delle Triadi che estorcono denaro dalle imprese, e se c’è droga, sono loro a portarla.”

Sull’enorme diffusione e portata delle Triadi Fritz Springmeier scrisse:

"Le Triadi sono il più potente gruppo criminale di tutto il mondo, dopo gli Illuminati e le famiglie che compongono il Comitato dei 300. La mafia è nulla se rapportata alle Triadi. Le Triadi sono quasi intoccabili da qualsiasi gruppo di forze dell’ordine. Per esempio, in Gran Bretagna gli inglesi non hanno quasi nessun individuo di etnia cinese nelle loro forze di polizia, anche solo per provare ad infiltrarsi nelle Triadi". 

Una fonte fondamentale di questo potere è la patnership con le Logge dell’Estremo Oriente della Massoneria nella gestione del commercio asiatico della droga, in particolare nella produzione di eroina nel ‘triangolo d’oro‘ del Sud Est asiatico, secondo solo all’Afghanistan. Il traffico di droga è molto importante per gli Illuminati, perché finanzia i programmi nascosti di queste elite.

Le più potenti Triadi di Hong Kong hanno i loro territori, le loro sedi, le loro società sussidiarie e le loro “facciate” pubbliche. Sono alleati con i magnati. I magnati possiedono Hong Kong e le triadi comandano. Alcuni di questi sono Sun Yee On, Wo Hop To e 14K. Per garantire un passaggio indolore di HK nel 1997, la leadership comunista aveva bisogno che questi gruppi fossero in gioco.

Nei primi anni ’80, il governo cinese convocò un incontro segreto tra le ‘teste di drago’ delle triadi più importanti di HK. I comunisti informarono i capi di queste organizzazioni che se avessero deciso di non interferire con l’acquisizione, sarebbero stati autorizzati a continuare le loro attività criminali senza interferenze.

In seguito a questi negoziati di successo, Deng Xiaoping parlò delle triadi cinesi, come “gruppi patriottici” e la stampa di Hong Kong pubblicò una fotografia di Charles Heung, un alto funzionario di Sun Yee On, mentre dialogava con la figlia di Deng.

Nel 1992, i servizi di intelligence occidentali vennero a conoscenza del fatto che Man Fong Wong – ex capo della China Central News Agency – stava aiutando le triadi ad avviare alcune attività legittime, in particolare a Guangzhou e a Shanghai.

CONCLUSIONE

I media convenzionali ci descrivono la Cina come ostile al potere occidentale. Tuttavia, studiando il triumvirato elitario cinese e i loro intimi legami con gli Illuminati, è chiaro che la Cina moderna è una creazione di questi ultimi.

L’elite cinese non dovrà mai allontanarsi dalle linee guide del NWO, poichè così come sono stati creati dagli Illuminati, così possono essere (facilmente) distrutti.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 17 Marzo 2020
Martedì della III settimana di Quaresima

Risultato immagini per In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta;
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)

Colletta
Non ci abbandoni mai la tua grazia, o Padre,
ci renda fedeli al tuo santo servizio
e ci ottenga sempre il tuo aiuto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dn 3,25.34-43)
Accoglici, Signore, con il cuore contrito e con lo spirito umiliato.


Dal libro del profeta Daniele

In quei giorni, Azarìa si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:
«Non ci abbandonare fino in fondo,
per amore del tuo nome,
non infrangere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia,
per amore di Abramo, tuo amico,
di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo,
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare
la loro stirpe come le stelle del cielo,
come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore,
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
oggi siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe
né profeta né capo né olocàusto
né sacrificio né oblazione né incenso
né luogo per presentarti le primizie
e trovare misericordia.
Potessimo essere accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocàusti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito,
perché non c’è delusione per coloro che confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto,
non coprirci di vergogna.
Fa’ con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi,
da’ gloria al tuo nome, Signore».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Canto al Vangelo (Gl 2,12-13)
Gloria e lode a te, o Cristo!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.
Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO (Mt 18,21-35)
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il vangelo ci invita a perdonare come noi siamo perdonati da Dio. Preghiamo dunque il Signore perchè ci aiuti ad essere umili e misericordiosi. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perchè ogni uomo possa sperimentare la gioia del perdono e della riconciliazione con Dio, e non si lasci mai prendere dalla paura o dalla vergogna davanti alle proprie colpe. Preghiamo:
Perchè i ministri del sacramento della riconciliazione siano efficaci mediatori della misericordia di Dio che comprende le nostre debolezze e ci dona la forza per riprenderci. Preghiamo:
Perchè il perdono che riceviamo dai fratelli sia un invito alla correzione dei nostri difetti e ad una continua conversione del cuore. Preghiamo:
Perchè le nazioni ricche aiutino gratuitamente e senza alcun ricatto i popoli poveri. Preghiamo:
Perchè questa eucaristia, segno di festa e di perdono, sia il canto di ringraziamento della nostra assemblea al Padre che ha fatto di Cristo il tempio della nuova alleanza. Preghiamo:
Per chi è rimasto fedele al Signore anche nella prova.
Per chi non ha ancora vissuto l'esperienza di essere perdonato.

O Dio della misericordia e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio, morto sulla croce per la remissione dei nostri peccati; liberaci da ogni colpa e fa’ che viviamo nella gioia del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
L’offerta di questo sacrificio, Signore,
ci salvi dai nostri peccati
e ci ottenga il dono del tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI QUARESIMA III
I frutti della penitenza

È veramente cosa buona e giusta,
innalzare un inno a te, Padre onnipotente,
e cantare insieme la tua lode.
Tu vuoi che ti glorifichiamo
con le opere della penitenza quaresimale,
perché la vittoria sul nostro egoismo
ci renda disponibili alle necessità dei poveri,
a imitazione di Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Chi cammina in santità e agisce secondo giustizia. (Sal 15,1-2)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questo sacramento,
rinnovi, o Dio, la nostra vita;
ci ottenga la libertà dal peccato
e il conforto della tua protezione.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ancora una volta, Gesù insiste sulla pratica del perdono che deve caratterizzare i suoi discepoli. Il nostro perdono deve essere instancabile, ed è forse questo che ci costa di più. Molto spesso, riusciamo a mala pena a perdonare nostro fratello o nostra sorella, facendo peraltro capire che non deve però farlo un’altra volta. Ci risulta molto difficile perdonare sempre di nuovo, come se fosse la prima volta; ci risulta molto difficile avere abbastanza pazienza e abbastanza amore per guardare sempre con la stessa fiducia quella persona a cui bisogna perdonare due volte, dieci volte, mille volte una stessa cosa. Il nostro cuore è fatto così: noi poniamo sempre limiti al nostro amore!
L’amore del Padre invece è infinito. Il Padre ci perdona sempre, e noi sappiamo che ha diecimila occasioni di farlo! Il suo desiderio ardente è che noi, dal momento che riceviamo continuamente la sua misericordia, possiamo diventare a nostra volta misericordiosi nei confronti dei nostri fratelli. Le offese che dobbiamo perdonare loro saranno sempre di poco conto di fronte a quelle che Dio ci perdona senza contarcele!