sabato 9 maggio 2020

Potenziali trattamenti al plasma per COVID-19: una conversazione con il Dr. Toni Hoover

ANCHE LA FONDAZIONE GATES HA ANNUNCIATO DI AVER COSTITUITO UN TEAM PER SVILUPPARE TRATTAMENTI AL PLASMA. C'E' DA FIDARSI?....
Questa settimana, un gruppo di aziende di terapia al plasma ha annunciato di aver costituito la "CovIg Alliance", uno sforzo per sviluppare trattamenti al plasma per COVID-19. Abbiamo parlato con il Dr. Toni Hoover, che è direttore di strategia, pianificazione e gestione per la salute globale presso la Fondazione Gates, su cosa significano gli sforzi per una lotta più ampia contro la pandemia e il ruolo della fondazione.


Puoi iniziare spiegando le basi di questa CovIg Alliance? Quali sono i suoi obiettivi e cosa significa letteralmente? CovIg è ovviamente molto vicino a COVID-19 ...

Giusto. CovIg è una combinazione di COVID-19 e globulina iperimmune (ecco da dove viene la "Ig"). L'obiettivo di questa Alleanza è sviluppare un trattamento per la globulina iperimmune (o HiG) realizzato con plasma convalescente. (Questo è un termine tecnico per il sangue di qualcuno che è sopravvissuto a una malattia). Il plasma convalescente è noto per essere efficace nel trattamento di vari tipi di altri virus, e questo perché il plasma convalescente contiene anticorpi che possono potenzialmente combattere la malattia. Per dirla semplicemente, questa Alleanza sta cercando di sviluppare un trattamento per le persone con COVID-19 che è fatto dagli anticorpi delle persone che hanno già avuto il virus. E quegli anticorpi provengono dal plasma, che proviene da una donazione di sangue. Le organizzazioni che fanno parte di questa Alleanza sono alcune delle migliori aziende di terapia derivate dal plasma in tutto il mondo. Includono Takeda, CSL Behring, Biotest, Bio Products Laboratory, Octapharma e LFB.


Inizialmente, ognuna di queste aziende aveva provato a sviluppare questi trattamenti HiG da solo. Ma con un vaccino COVID-19 ancora a distanza di 12-18 mesi, le aziende hanno riconosciuto che nel frattempo ci sarebbe stata la necessità di un trattamento e che avrebbero potuto produrlo più velocemente se avessero lavorato insieme. L'Alleanza sta creando una medicina HiG senza marchio e potrebbe essere una delle prime terapie per COVID-19.

Perché è molto più veloce da sviluppare rispetto ad altri trattamenti o un vaccino? 

Quindi, il plasma convalescente può essere utilizzato in due modi. Un modo è quello di prendere il plasma e trasfondere direttamente nel corpo di una persona che è attivamente infettata da COVID-19. L'altro modo - e questo è il modo in cui l'Alleanza persegue - è quello di creare un trattamento anticorpale concentrato. Questa è la globulina iperimmune policlonale: l'HiG. Il plasma di molti sopravvissuti viene miscelato e quindi trattato per rimuovere la porzione di anticorpo, che viene quindi messa in una forma più altamente concentrata. Il processo rimuove anche agenti infettivi e altre proteine ​​per rendere il prodotto più sicuro e consentirne la somministrazione a chiunque, indipendentemente dal suo gruppo sanguigno. Alla fine, il prodotto, a differenza del plasma di un singolo individuo, ha una concentrazione altamente prevedibile di anticorpi che può essere somministrata in un volume più piccolo a un paziente malato. Vorrei anche menzionare: le persone che soffrono di COVID-19 potrebbero non essere le uniche persone a beneficiare di questo trattamento. A seconda delle prestazioni del prodotto negli studi clinici, questi trattamenti HiG potrebbero essere utilizzati per la prevenzione delle malattie. Potenzialmente, potresti darli a operatori sanitari in prima linea e ad altre popolazioni ad alto rischio per prevenire l'infezione.


Qual è il ruolo della fondazione in tutto questo?

Le stesse società produttrici di plasma stanno effettivamente sviluppando i trattamenti e eseguiranno gli studi clinici per vedere quanto siano efficaci. (Il primo inizierà nel periodo di maggio / giugno.) La nostra fondazione ha un ruolo consultivo. Abbiamo aiutato a collegare le diverse società di terapia al plasma e le abbiamo collegate, ad esempio, con organizzazioni che potrebbero aiutare a costruire il loro sito Web e comunicare con gli operatori sanitari sul loro lavoro.
So che questo sforzo è in gran parte uno degli Stati Uniti in questo momento. Si pensa di rendere disponibili questi trattamenti in modo più ampio, in particolare per i paesi a basso e medio reddito?

Alla fine, sarebbe l'ideale. Poiché questi trattamenti HiG sono relativamente facili da somministrare - richiedono solo iniezioni - potrebbero essere efficaci in luoghi in cui non c'è molta infrastruttura ospedaliera. Rispetto al plasma convalescente, HiG è anche più facile da spedire e rimane attivo e stabile a temperatura ambiente, a differenza del plasma convalescente che deve essere tenuto refrigerato. Ciò significa che potrebbe essere distribuito e utilizzato in modo più efficace in ambienti a bassa risorsa in ospedali e cliniche in Africa e Asia meridionale. E, soprattutto, HiG non richiede il tipo e la procedura di crossmatch necessari per fornire in modo sicuro plasma convalescente non trattato. La sfida è che ci sono solo poche strutture in tutto il mondo che possono produrre HiG in questo momento. Quindi, fare abbastanza per soddisfare la domanda di tutto il mondo sarebbe difficile.

Dove sono le aziende che ottengono il plasma convalescente per effettuare questo trattamento?

Da individui molto generosi ed eroici. L'Alleanza ha creato un sito Web, chiamato Plasma Bot, e grazie a ciò è in grado di connettersi con i sopravvissuti di COVID-19 che potrebbero essere disposti a donare il proprio plasma.

«È la Germania a destabilizzare l’Europa, non i sovranisti»

LA GERMANIA ANNIENTA LE SOVRANITA' NAZIONALI ALTRUI MA FA PREVALERE IL SUO DIRITTO NAZIONALE SUL DIRITTO EUROPEO....  

«La Germania doveva essere il perno della costruzione europea e invece ne sancisce il fallimento. Cosa dicono ora gli eurolirici di casa nostra?». Intervista al giornalista Daniele Capezzone sul verdetto della Corte costituzionale tedesca


I giudici della Corte costituzionale tedesca emanano il verdetto sulla legittimità del Qe

Chi comanda davvero in Europa, le istituzioni europee o la Germania? È quello che si domandano preoccupati tutti gli osservatori dopo che la Corte costituzionale tedesca ha lanciato un ultimatum alla Bce, sfidando la stessa Corte di giustizia europea e la sua giurisdizione in materia: dimostrate che i programmi di Quantitative easing sono «proporzionati» o la Bundesbank si farà da parte. Per il famoso economista tedesco Clemens Fuest si tratta di «una dichiarazione di guerra», per Federico Fubini (Corriere) è «lo scontro più grave mai deflagrato nei sette decenni di storia dell’Ue», per il principe di tutti gli europeisti, l’ex premier Romano Prodi, «la Germania ha perso fiducia nell’Europa». «Che cosa resta ora dell’ordine giuridico in Unione Europea?», si domanda il Financial Times. Per il giornalista della Verità ed ex deputato Daniele Capezzone è la conferma che «il sistema Germania, tutto insieme, difende il proprio interesse nazionale» a scapito degli altri paesi. «Dovrebbe cominciare a farlo anche l’Italia», dichiara a tempi.it.

Secondo la Corte costituzionale il Qe adottato dalla Bce favorisce troppo alcuni paesi e ne danneggia altri. Ha ragione? Sinceramente non mi concentrerei tanto su questo, qui non si tratta di dire se la Corte costituzionale tedesca abbia ragione o meno. Il punto è che gli amanti acritici nostrani dell’Unione Europea, che io chiamo “eurolirici”, da anni cinguettano che c’è un’assoluta prevalenza del diritto europeo su quello nazionale e poi ci si ritrova davanti alla Germania che va nella direzione completamente opposta. È ora che anche i nostri politici abbandonino il mondo dei sogni e prendano consapevolezza del fatto che paesi come la Germania perseguono solo il proprio interesse nazionale.

Ma chi comanda in Europa: le istituzioni comunitarie, che a fine 2018 avevano decretato la legittimità del Qe, o Berlino?
Purtroppo qui stiamo assistendo allo spettacolare fallimento del progetto europeo. Pensato nel secondo dopoguerra, e sviluppatosi poi fino all’ultima architettura istituzionale dell’Ue, era nato anche con lo scopo di europeizzare la Germania. Invece ora stiamo assistendo al meccanismo opposto: sono i tedeschi che vogliono, tra virgolette, germanizzare l’Europa. E questo va assolutamente evitato.

Che cosa succederebbe se la Bundesbank si ritirasse dalle operazioni di Qe della Bce?
Si creerebbe evidentemente una situazione devastante per Italia, Francia, Spagna e tanti altri paesi. Questa realtà va guardata negli occhi. Al contrario di quanto ci è stato raccontato per anni, a destabilizzare e mettere in crisi l’Europa non sono i paesi o i politici sovranisti, ma uno Stato che doveva essere l’asse, il perno della costruzione europea.

Come definirebbe questa sentenza?

Un atto di ribellione della Germania. Come ha scritto Musso su Atlantico, siamo passati dal “whatever it takes” di Mario Draghi, qualunque cosa sia necessaria, al “whatever the Bundestag agrees”, qualunque cosa gradisca Berlino. I tedeschi concepiscono l’Ue come il loro giardino di casa e può anche essere comprensibile dal loro punto di vista, ma dal nostro è devastante. Non a caso tutti gli entusiasti di casa nostra che magnificavano la Germania hanno reagito con il silenzio al verdetto della Corte.

Esiste uno spazio politico in Europa per riequilibrare i rapporti di forza?

Abbiamo avuto una grande occasione con la Brexit, che io continuo a ritenere una cosa molto positiva. Era il momento per cambiare, per rinegoziare regole e trattati, dare maggiore riconoscimento alle diversità nazionali, invece siamo rimasti all’accentramento decisionale. E questo è il risultato.

La Bce sta acquistando in modo massiccio i nostri titoli di Stato, forse andando oltre i rigidi paletti che la governano. È questo che dà fastidio?

Io penso che la Banca centrale europea dovrebbe avere una funzione simile a quella della Bank of England, della Bank of Japan, della Fed americana. Deve poter fare acquisti illimitati. Qui non bisogna allargare un po’ le maglie e i paletti, serve un cambio radicale di prospettiva. A cosa serve la Bce se non può operare come tutte le altre banche centrali, se non può mettere fine allo spauracchio dello spread, rassicurando i mercati e gli Stati?


Il conflitto Cina-Usa si sposta sulla “Linea dei 9 trattini”

LA CINA HA APPROFITTATO DEL CORONAVIRUS PER CONQUISTARE POSIZIONI NEL MAR CINESE MERIDIONALE. L'ENNESIMA PROVA CHE IL COVID19 E' SERVITO PER SCOPI GEOPOLITICI E DI PROFITTO. BILL GATES E LA CINA STANNO FACENDO OTTIMI AFFARI (SULLA PELLE DEL RESTO DEL MONDO)....



Efficaci quando si è trattato di combattere guerre commerciali, appariscenti sul piano propagandistico quando sono state rilanciate le accuse sull’origine del virus Covid-19 in un laboratorio di Wuhan, le politiche dell’amministrazione Trump mirate al contenimento della Cina sembrano un po’ più sgangherate quando si tratta di frenare le ambizioni strategiche del gigante dell’Asia. Solo dal marzo scorso Washington ha cominciato a bloccare l’irresistibile ascesa della Cina negli organismi delle Nazioni Unite, riuscendo a far bocciare dagli altri paesi i candidati cinesi alla direzione dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, dopo che nel giro di sei anni Pechino aveva piazzato cinque suoi uomini a capo di altrettanti enti, ultimo in ordine cronologico la Fao.

Gli errori di Trump

Solo dall’inizio di quest’anno Trump ha capito che deve smetterla di snobbare l’Asean, l’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico, e gli annuali Summit dell’Asia orientale, che non frequenta più dal 2017: la Cina sta per ottenere la creazione del Partenariato economico regionale globale (conosciuto come Rcep) fra 16 paesi dell’Asia e dell’Oceania che diventerebbe il più grande accordo di libero scambio del mondo, riunendo il 30 per cento del Pil mondiale e metà della popolazione del pianeta. Dopo aver toppato i summit dell’Asean e dell’Asia orientale nel novembre scorso a Bangkok, dove ha inviato suoi rappresentanti, Trump ha cercato di fare ammenda invitando i capi di governo dei 10 paesi dell’Asean per un vertice negli Usa da tenere a Las Vegas nel marzo di quest’anno, ma poi l’ha dovuto annullare a causa dell’epidemia di coronavirus.

La linea dei nove trattini

Ora però gli eventi riaprono una finestra per azioni più efficaci da parte dell’amministrazione americana. Si dà il caso che Pechino abbia approfittato dello sconquasso causato nei paesi vicini dal Covid-19 per conquistare posizioni nel Mar cinese meridionale, occupando isole e avviando attività economiche in aree appartenenti alle acque territoriali o alle Zone di interesse economico esclusivo di altri paesi della regione. La Cina sin dal 1947 rivendica “la linea dei nove trattini”, una vastissima area del Mar cinese meridionale (3 milioni e mezzo di kmq) che si sovrappone a zone rivendicate dagli altri stati rivieraschi: Vietnam, Malaysia, Indonesia, Brunei, Filippine. Nel 2016 un tribunale arbitrale costituito sulla base della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare ha sentenziato che le pretese della Cina non hanno fondamento legale e ha dato ragione alle Filippine che avevano fatto ricorso. Sia la Repubblica Popolare che Taiwan (che non si sono presentate al processo) hanno respinto la sentenza; Pechino è impegnata in una politica di occupazione delle isole Spratly e Paracelso, principali arcipelaghi della regione, di creazione di isole artificiali illegali impiantate su gruppi di scogli, di sfruttamento ittico e di installazione di piattaforme petrolifere in acque di altri paesi che ha conosciuto una forte accelerazione a partire dal 2012.
 
Navi da guerra

Nelle settimane successive allo scoppio della pandemia la Cina ha incrementato le sue attività nelle regioni contese. Il 17 febbraio una nave da guerra cinese ha minacciato coi suoi radar di puntamento una nave militare filippine al largo delle isole Spratly; il 20 marzo ha messo in funzione due stazioni di ricerca sulle isole artificiali di Fiery Cross e di Subi trasformate in basi militari, nella stessa zona; il 2 aprile una nave della guardia costiera cinese ha speronato e affondato un peschereccio vietnamita nei pressi delle isole Paracelso; fra il 12 e il 22 aprile una flotta cinese guidata da una portaerei ha compiuto esercitazioni militari nel canale di Bashi, conteso fra le Filippine e Taiwan; il 16 aprile i cinesi hanno inviato la nave per prospezioni Haiyang Dizhi 8 nelle acque della Malaysia, dove è tuttora in zona e dove ha disturbato le attività di una nave da prospezione malese. Il 20 aprile il Consiglio di Stato cinese, massimo organo amministrativo, ha approvato la creazione di due nuovi distretti municipali, dipendenti dal governo locale di Sanya, una cittadina dell’isola di Hainan: il distretto di Nansha, con sede nell’isola artificiale di Fiery Cross nell’arcipelago delle Spratly, e il distretto di Xisha nell’isola di Woody, a guardia delle isole Paracelso. Ottanta isolotti disabitati sono stati ribattezzati con nomi cinesi. Il paese che maggiormente ha protestato per questa violazione della legalità internazionale è stato il Vietnam, che rivendica la sovranità su queste isole. 

Il bullismo della Cina

Michael Pompeo ha colto la palla al balzo per unirsi al coro di quanti biasimano l’espansionismo cinese nelle acque asiatiche, e per prefigurare una coalizione dei volonterosi anti-cinese che vada al di là delle consuete condanne verbali che vanno avanti dai tempi di Hillary Clinton segretario di Stato. Dal 20 aprile tre navi da guerra americane, poi raggiunte da una fregata australiana, hanno preso a pattugliare il Mar cinese meridionale con chiari intenti dissuasivi. «Attraverso la nostra presenza operativa nel Mar cinese meridionale lavoriamo coi nostri alleati per promuovere la libertà di navigazione e i princìpi internazionali che sostengono la sicurezza e la prosperità», ha dichiarato il portavoce del comando navale americano indo-pacifico. Il 22 aprile nel corso di una conferenza stampa al Dipartimento di Stato Pompeo ha affermato: «Avete visto che il Partito comunista cinese sta esercitando pressioni militari su Taiwan e coercizione sui suoi vicini nel Mar cinese meridionale, arrivando al punto di affondare un peschereccio vietnamita. Gli Stati Uniti si oppongono al bullismo della Cina; speriamo che anche altre nazioni chiederanno loro conto di quello che stanno facendo. Stasera ci collegheremo in teleconferenza con tutti i paesi membri dell’Asean per un incontro presieduto da me e dal presidente di turno laotiano».

Il ruolo dell’India

Pur irritati e frustrati per il comportamento della Cina, i paesi dell’Asean esitano ad affondare i colpi di una polemica anti-cinese per evidenti ragioni economiche e di vicinato, come dimostra l’avanzamento dei negoziati per l’area di libero scambio Rcep. La Malaysia addirittura non menziona la Cina nelle sue note di protesta relative alle navi cinesi che compiono prospezioni petrolifere nelle sue acque. Nelle Filippine Rodrigo Duterte, salito alla presidenza nel 2016, ha intensificato i rapporti con la Cina e allentato quelli con gli Stati Uniti. Mentre cercano di recuperare il prestigio perduto nei rapporti con l’Asean, gli Stati Uniti sanno bene che una politica anti-cinese in Asia deve appoggiarsi necessariamente sull’India, che è il paese che ha finora impedito l’approvazione del Rcep. Già nel febbraio scorso Trump aveva evocato una rivitalizzazione del Quad, l’Iniziativa quadrilaterale per la sicurezza che riunisce India, Giappone, Australia e Stati Uniti e che ha tenuto cinque incontri al vertice fra il 2017 e il 2019. Il 20 marzo i paesi del Quad hanno organizzato una teleconferenza con altri tre paesi (Corea del Sud, Vietnam e Nuova Zelanda) per decidere una strategia comune nella lotta al Covid-19 e alle sue conseguenze sul sistema economico. La stampa indiana ha prontamente ribattezzato la riunione “Quad-Plus”, alludendo a una nuova alleanza strategica in gestazione.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 9 Maggio 2020
Sabato della IV settimana di Pasqua

Quinta Domenica di Pasqua - Gv 14,1-12 - Arcidiocesi di Vercelli


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Voi siete un popolo redento;
annunziate le grandi opere del Signore,
che vi ha chiamato dalle tenebre
alla sua ammirabile luce. Alleluia. (1Pt 2,9)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
rendi sempre operante in noi il mistero della Pasqua,
perché, nati a nuova vita nel Battesimo,
con la tua protezione possiamo portare molto frutto
e giungere alla pienezza della gioia eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 13,44-52)
Noi ci rivolgiamo ai pagani.


Dagli Atti degli Apostoli

Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio.
I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo (Gv 8,31-32)
Alleluia, alleluia.
Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.
Alleluia.

VANGELO (Gv 14,7-14)
Chi ha visto me, ha visto il Padre.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo:
Fratello nostro Gesù, ascoltaci.

- Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo.
- Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo.
- Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo.
- Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo.
- Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo.
- Per chi respinge la Parola di Dio. Preghiamo.
- Per i credenti delle religioni non cristiane. Preghiamo.

O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, Fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
Accogli, Signore,
i doni e le preghiere della tua Chiesa;
questo mistero,
che esprime la pienezza della tua carità,
ci custodisca sempre nella gioia pasquale.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Quelli che mi hai dato, Padre,
voglio che siano con me, dove sono io,
perché contemplino
la gloria che mi hai dato”. Alleluia. (Gv 17,24)

Oppure:
“Io sono nel Padre e il Padre è in me”,
dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,11)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale della Pasqua,
che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la gioia
di partecipare a questo sacrificio,
memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio,
fa’ di tutti noi un’offerta perenne per la tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
“Verità” è un termine chiave. Per lo spirito profano evoca una formula, una teoria, una cosa dello spirito, insomma, e, soprattutto, qualche cosa che si possiede. Cristo rovescia questa concezione della “verità”, rifiutandola in quanto superficiale. Egli non dice: “Io ho”, ma “Io sono”: “Io sono la verità”.
La verità è una persona, non una proposizione. Tutto il mondo cerca la verità, ma nei posti sbagliati, accontentandosi di qualche “ismo” o di qualche ideologia. Tutti gli “ismi”, però, passano presto di moda, come un temporale d’estate.
Cercando la verità, noi cerchiamo la persona vera, cerchiamo il Padre e il Cristo che ne è la manifestazione concreta. Non si tratta di verità del Padre che il Figlio deve imparare per poi trasmettere. Cristo è la verità in se stesso.
Ciò andava al di là dell’intelligenza degli apostoli. Filippo esprime la loro inquietudine con una richiesta precisa: “Signore, mostraci il Padre e basta”. Gli apostoli non riescono ad afferrare l’identità del Figlio e del Padre. Hanno appena saputo che stanno per lasciare Cristo e non sanno che andare presso il Padre significa restare con Gesù e rimanere sempre presso di lui nella terra promessa.