mercoledì 4 marzo 2020

La NATO prepara "Defender 2020", le esercitazioni più grandi degli ultimi 25 anni in Europa

QUI L'AFFARE SI FA SERIO....DIFENDERE L'EUROPA DA COSA?....


30mila soldati dagli Usa in Europa senza mascherina

Le esercitazioni americane in Europa più grandi degli ultimi 25 anni, denominate Defender 2020, avranno inizio a prossimo marzo. Lo ha riferito ai media una fonte militare nella NATO dopo una seduta del Comitato Militare della NATO al livello dei capi di Stati Maggiori.

La fonte ha dichiarato che le esercitazioni Defender 2020 con la partecipazione di 37.000 soldati saranno avviate in 10 paesi della NATO a marzo. Inoltre, è stato riferito, che il centro logistico delle esercitazioni sarà la Germania. La fonte ha spiegato che le esercitazioni sono volte ad esaminare le capacità dell’Alleanza Transatlantica di “inviare i soccorsi” in Europa da un paese ad un altro.

“Saranno mobilitate 37.000 unità provenienti da 18 stati dell'Alleanza, di cui 20.000 soldati americani arriveranno dagli Stati Uniti. Le esercitazioni si terranno sul territorio di 10 paesi europei, la Germania sarà il centro di gestione”, ha detto.
“La parte terrestre delle esercitazioni sarà avviata a marzo del 2020, ma difatto le esercitazioni sono già in corso, perché comprendono anche la fase di pianificazione militare, che viene condotta prima delle manovre. L’avviso strategico di questi addestramenti è dimostrare che la NATO ha la flessibilità di spostare un gran numero di truppe per fornire un'efficace deterrenza”, ha aggiunto.

La fonte ha sottolineato che la NATO non ha un ruolo nella gestione e nel comando di queste esercitazioni. Queste sono "esercitazioni americane sotto il comando americano".

Il ruolo delle strutture di comando della NATO che partecipano al Defender 2020 sarà quello di "assicurare il coordinamento delle azioni di tutti i paesi dell'alleanza che prendono parte a queste manovre".
"Il centro logistico delle esercitazioni sarà in Germania, in quanto è uno snodo di trasporto, il quale rende possibile spostare le truppe per tutta l’Europa, ma non si esclude che nel corso delle manovre le truppe saranno inviate anche in Polonia e nei paesi baltici”, ha concluso la fonte interpellata.
Defender Europe 20

Le esercitazioni Defender Europe 20 sono le più grandi esercitazioni americane in Europa negli ultimi 25 anni. Secondo il piano, militari statunitensi, insieme all'equipaggiamento, partiranno dai porti di quattro stati degli USA e arriveranno in sei paesi europei, da dove verranno consegnati con diversi mezzi di trasporto fino ai luoghi delle esercitazioni.

In totale alle esercitazioni Defender Europe 2020 parteciperanno 37.000 militari da diversi paesi, di cui 20.000 saranno statunitensi. La parte americana pianifica di coinvolgere 13.000 unità di mezzi militari. L’obbiettivo principale delle esercitazioni è mettere alla prova l’infrastruttura di trasporto dei paesi europei che fanno parte della NATO.
Iniziativa PESCO

In Europa esiste anche il programma Cooperazione strutturata permanente (PESCO) avviata dall’UE. Uno degli scopi principali di questo programma è l’attuazione del piano di modernizzazione dell’infrastruttura di trasporto dei paesi dell’UE, che deve soddisfare tutti i criteri tecnici per il trasferimento senza ostacoli di attrezzature militari pesanti in tutta Europa, in particolar modo lungo la direttrice da Ovest verso Est, dai porti dell’Oceano Atlantico ai confini con Russia, Ucraina e Bielorussia.

CORONAVIRUS: ipotizziamo lo scenario di depopolamento che vorrebbero realizzare i “globalisti”


Partiamo con una premessa che riporta al 2009, ai tempi della fantomatica pandemia della suina, per ribadire un concetto che dovrebbe essere chiaro da tempo nella mente di persone dotate di etica e senso civico: qualunque epidemia al centro dell’Europa giustificherebbe l’OMS a dichiarare immediatamente una pandemia globale, innescando poteri di emergenza nazionali e internazionali come i modelli statali di emergenza sanitaria, i piani di pandemia nazionale, misure di legge marziale sanitaria, quarantena e vaccinazioni di massa forzate.

Un simile scenario di legge marziale sanitaria globale è l’obiettivo dichiarato dei cosiddetti “globalisti”. Certi privati svolgono da tempo un ruolo chiave nel finanziamento dell’OMS e nella creazione di un sistema di legge marziale sanitaria che prevede vaccinazioni forzate di massa in risposta alle epidemie, a spese delle misure standard di controllo delle epidemie.

Il caso Baxter del 2009, di cui faremo menzione più avanti, accaduto immediatamente prima della dichiarazione della farlocca pandemia suina H1N1, è ancor più importante oggi perché:

dimostra un piano deliberato per provocare una pandemia globale;
dimostra un piano per innescare la legge marziale sanitaria globale con vaccinazioni forzate attraverso l’utilizzo di vaccini rischiosi che le stesse aziende farmaceutiche sono destinate a produrre e fornire. Per esempio, Baxter siglò un contratto con il governo austriaco nel 2006 per la fornitura di 16 milioni di dosi di vaccini contro l’influenza aviaria in caso di pandemia di influenza aviaria dello stesso tipo che ha poi rischiato di provocare nel 2009;
sottolinea i tentativi di armare virus in laboratiorio e produrre vaccini per causare gli stessi decessi di massa avvenuti durante la virulenta influenza spagnola del 1918;
rivela il ruolo dei media e dei governi nel nascondere le vere cause di un’epidemia, pur sostenendo che le cause sono naturali;
è lo stesso piano utilizzato nell’epidemia di Ebola del 2014 e del 2015;
è lo stesso piano utilizzato oggi nel 2020 con il Coronavirus, l’Ebola e l’epidemia di influenza aviaria;
sarà, quasi certamente, lo stesso piano utilizzato nel 2021, 2022, 2023, 2024 o comunque tuttel le volte che questi “globalisti” rimarranno impuniti e continueranno cavarsela se non interveniamo per smantellare il sistema.

L’OMS ha emesso due emergenze globali per Ebola e Coronavirus. I vaccini per entrambe le malattie sono in fase di produzione. Soprattutto un vaccino rischioso contro l’Ebola, prodotto da Merck, è già autorizzato dalla FDA e dall’EMA.

Nei prossimi mesi, le persone in tutto il mondo potrebbero essere costrette a prendere forzatamente questi vaccini se non vi sarà una presa di coscienza razionale del fenomeno criminale che si cela dietro la costruzione delle malattie a scopo di lucro.

Il livello di minaccia è alto, e tutti dovrebbero agire alla ricerca della verità. Ognuno di noi è il bersaglio dei piani di depolamento dei “globalisti” che usano armi da guerra biologica, con la complicità dell’OMS che funge da punta di diamante.

Tutti hanno la propria pelle coinvolta in questo gioco molto pericoloso. Tutti possono vedere il ruolo che giocano i media, i governi, i politici e le organizzazioni, per far fronte alla minaccia e smantellare il sistema.

Ormai non ci sono più dubbi che il coronavirus è un virus armato e fabbricato in laboratorio, rilasciato deliberatamente dal laboratorio BSL4 di Wuhan BSL4, con la complicità di altri due laboratori [uno canadese ed uno texano] come parte di un piano multifase per mettere in circolazione un virus a diffusione aerea maggiormente letale.

Pertanto, oggi, il piano dei “globalisti” per attuare una legge marziale sanitaria globale sembra consistere in tre fasi principali:
fase 1 – diffusione a livello comunitario di un nuovo virus;
fase 2 – diffusione del virus da uomo a uomo in almeno due Paesi in una regione dell’OMS per consentire una dichiarazione di emergenza e avviare lo sviluppo di vaccini secondo le regole di emergenza, estendendo i poteri internazionali e nazionali di emergenza per attuare una legge marziale sanitaria, quarantena, vaccinazione di massa forzata e molto altro;
fase 3 – epidemia a livello comunitario in altri Paesi al fine di far emergere ceppi più virulenti, ibridi, a trasmissione prolungata, così da attuare misure di vaccinazione di massa forzata attraverso l’utilizzo di vaccini sperimentali fortemente rischiosi.

La diffusione di notizie manipolate riportanti un tasso di mortalità più elevato e la presenza di “super untori” di coronavirus potrebbe rappresentare un segnale che i globalisti passeranno ad una fase molto più pericolosa della loro strategia multifase, per instaurare una legge marziale sanitaria globale che coinvolge l’infezione di più persone con un virus ibrido più letale.

Ci sono così tanti modi in cui le persone possono essere infettate in segreto con materiale letale che consente la plausibilità del diniego qualora emergesse una variante più virulenta.

Mutazione del virus, persone più sensibili, super untori. Un numero esiguo di persone, portatrici di minuscole quantità di materiale contaminato, può causare infezioni di massa e decessi.

Le persone possono essere infettate con il nuovo virus anche se faranno parte dei test umani sul nuovo virus “influenzale” come accadde con Novartis in Polonia nel 2007. E come accadde quando 72 chili di materiale influenzale stagionale fu mescolato con il virus mortale dell’influenza aviaria nel 2009 presso il Laboratorio BSL3 Baxter in Austria per creare una malattia mortale nell’aria che avrebbe potuto scatenare una vera pandemia.

Pertanto, una guida approssimativa alle fasi della pandemia possono essere riassunte qui di seguito.

1

Rilasciare un ceppo di coronavirus innocuo trasmissibile da essere umano nel centro della Cina e diffonderlo in altri Paesi. Parallelamente, hackerare i protocolli standard per la quarantena, l’isolamento e lo screening per consentire al virus di diffondersi, in particolare, ignorare la distinzione tra persone che incubano un virus e il sintomatico.
Produrre il panico attraverso rapporti falsi e fuorvianti sui principali media e social media.

2

Attivare una dichiarazione d’emergenza globale della pandemia da parte dell’OMS per avviare lo sviluppo di vaccini e altri farmaci sperimentali.

3

Infettare un piccolo numero di persone in Cina e in altri Paesi con un virus ibrido più letale che combina l’innocuo ma contagioso coronavirus con i più letali virus HIV e Ebola.
I ricercatori indiani che hanno analizzato il nuovo Coronavirus hanno scoperchiato il piano e attirato l’attenzione sui segmenti dell’HIV.
E il fatto che il nuovo Coronavirus può essere trattato con farmaci specifici contro l’HIV e Ebola conferma che questo nuovo virus è un ibrido prodotto volutamente in laboratorio.

4

Promuovere la creazione di una mutazione più virulenta, tramite la notizia dei “super untori”, per diffondere il panico e ammorbidire l’accettazione pubblica della vaccinazione di massa.

5

Diffondere il Coronavirus nelle regioni africane che attualmente sono interessate dal riemergere di virus Ebola [Repubblica Democratica del Congo] in modo che poche settimane dopo il contagioso Coronavirus e il virus letale dell’Ebola saranno in circolazione nella stessa area geografica. Diffusione del virus ibrido ingegnerizzato, ovvero la versione combinata del Coronavirus con virus Ebola, affermando che si è creato naturalmente.

6

Diffusione di virus Ebola in altre regioni del mondo, come il confine tra India e Cina, sostenendo che qualsiasi focolaio provenga dai pipistrelli [“il serbatoio naturale” secondo i media].

7

Avviare un programma di vaccinazione di massa globale secondo le regole di emergenza sanitaria internazionale con i vaccini sperimentali contro Coronavirus ed Ebola: due al prezzo di uno!

8

Come parte del programma di vaccinazione di massa globale, proseguire ad infettare le persone con un ibrido bioingegnerizzato del Coronavirus combinato a virus Ebola.
Il virus ibrido, trasmissibile da uomo a uomo per via aerea, con un periodo di incubazione di circa due settimane e un alto tasso di mortalità, creerebbe così la vera pandemia.

9

Qualora la pandemia si attenuasse potranno essere utilizzate nuove varianti ibride per proseguire ad infettare le persone e mantenere costante il programma vaccinale stabilito.

10

Istituzione di campi di quarantena di massa, dove decine, centinaia, migliaia di persone finiranno per ritrovarsi senza cibo a sufficienza, cure mediche, garantendo la diffusione di qualsiasi genere di malattia e sovrainfezione. I 49mila morti all’anno per infezioni ospedaliere in Italia saranno dimenticati.

I servizi essenziali potranno essere tagliati nelle città o in interi paesi per accelerare il collasso della società. I tagli saranno biasimati dai media attribuendoli a fantomatici attacchi informatici, inspiegabili interruzioni di energia elettrica, e molto altro.

Così agendo, portando al collasso le società, milioni di persone moriranno e l’obiettivo di depopolamento auspicato dai criminali “globalisti” sarà raggiunto.

Oggi, 22 febbraio 2020, possiamo affermare di essere giunti tra la fase 3 e 4, volutamente evidenziate e sottolineate nei punti di cui sopra. Infatti, non si sa se è il lessico giornalistico che ormai si è piegato alle esigenze mediatico-accusatorie o se la diffusione del Coronavirus ha fatto perdere di vista le più elementari regole di tutela della privacy delle persone, degli innocenti, dei malati e dei sani, fatto sta che negli ultimi giorni i “super untori” sono stati sbattuti in prima pagina, con tanto di foto, età, elenco dettagliato degli spostamenti e informazioni su professione e famiglia, su siti e quotidiani di tutto il mondo.

Coronavirus, un “breve” riepilogo per tappe



1) Nel 2014 nella città di Wuhan, è stata terminata la costruzione di un laboratorio di livello 4 (autorizzato a maneggiare i virus più letali per l’uomo) costato ben 44 milioni di dollari e che è stato realizzato con la collaborazione della Francia. I ricercatori cinesi infatti, hanno svolto i corsi di preparazione presso il laboratorio di Lione di livello 4. https://www.nature.com/news/inside-the- ... ns-1.21487

2) Alla costruzione del laboratorio hanno partecipato anche gli scienziati del Galveston National Laboratory dell’Università del Texas con i quali sono stati mantenuti stretti rapporti di collaborazione. https://www.utmb.edu/gnl/news/2018/11/2 ... -directors

3) Le ricerche del Galveston National Laboratory dell’Università del Texas vengono finanziate dal NIAID, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, da altre agenzie federali e dall’industria biofarmaceutica. https://www.utmb.edu/gnl

4) Nel 2015 il Pirbright Institute ha richiesto il brevetto di un coronavirus attenuato che può essere usato per la produzione di un vaccino. Il brevetto è stato rilasciato il 17 dicembre 2019. https://patents.justia.com/patent/10130701

5) Il Pirbright Institute è un istituto controllato dal governo britannico e tra i suoi principali finanziatori privati figura la Fondazione Bill & Melinda Gates https://www.pirbright.ac.uk/news/2019/1 ... -pirbright’s-livestock-antibody-hub

6) Il 14 luglio del 2019 (prima dello scoppio della comparsa del Coronavirus), si è verificato un piccolo giallo internazionale perché la CBC canadese ha pubblicato la notizia secondo cui la Dott.ssa Xiangguo Qiu, suo marito Keding Cheng e un numero imprecisato di ricercatori del suo team, sono stati scortati fuori dal Canadian National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg di classe 4 per poi essere espulsi dal Canada. Nessuno di loro è stato arrestato ma è stata aperta un’indagine amministrativa sul loro operato che ha suscitato le proteste della Cina. https://www.cbc.ca/news/canada/manitoba ... -1.5211567

7) Il team di scienziati cinesi stava lavorando presso il Canadian National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg, dove collaboravano al programma speciale sugli agenti patogeni dell’agenzia di sanità pubblica canadese. Quattro mesi prima del loro “sfratto”, una nave contenente due virus eccezionalmente virulenti, Ebola e Nipah, era stata inviata in Cina dall’NML. Quando la spedizione è stata rintracciata, si è scoperto che non era stata rispettata la procedura https://besacenter.org/perspectives-pap ... l-warfare/

8) Secondo quanto riportato da una relazione del Manohar Parrikar Institute for Defence Studies and Analyses indiano, la spedizione dei due virus dall’NML alla Cina è allarmante per sé, ma solleva anche la questione di quali altre spedizioni di virus o altri articoli potrebbero essere state effettuate in Cina tra il 2006 e il 2018. Qiu ha effettuato almeno cinque viaggi nell’anno accademico 2017-18 e in tale periodo è stata più volte al laboratorio di biosicurezza di livello 4 di Wuhan. I sospetti sugli scienziati cinesi però non sono corroborati da nessuna prova e non esiste neppure un collegamento diretto tra loro e il coronavirus. https://idsa.in/cbwmagazine/chinas-biol ... -programme

9) Il 18 ottobre 2019, trecento atleti militari americani sono sbarcati a Wuhan insieme a molti altri atleti delle forze armate di 140 nazioni per partecipare al Military World Games https://www.scmp.com/news/china/militar ... goes-charm

10) Il 18 ottobre 2019, il John Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates ha presentato a New York “l’Event 201 Pandemic Exercise” (qui il video https://www.youtube.com/watch?time_cont ... _logo) in cui è stata simulata una pandemia da coronavirus partita dal Brasile e poi diffusasi in tutto il mondo per mostrare gli enormi costi economici e di vite umane legati alle infezioni dei virus. Al summit hanno partecipato 15 leader di multinazionali, dei governi e della sanità pubblica. https://www.ansa.it/sito/notizie/econom ... 67813.html

11) Il primo caso di coronavirus è stato scoperto il 1 dicembre del 2019 e poiché ha un’incubazione di 2 settimane il contagio risaliva a metà novembre, ovvero ad appena un mese dopo dall’Event 201 di New York sulla simulazione della pandemia di coronavirus partita dal Brasile https://ilfattoalimentare.it/coronaviru ... igine.html

12) Il prof. Francis Boyle, professore di diritto allʼuniversità dellʼIllinois e creatore del Biological Weapons Act, ha dichiarato che il coronavirus è stato creato in laboratorio https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/c ... K9WhRCC2Ec

13) La comparsa del coronavirus è avvenuta a Wuhan uno dei maggiori snodi ferroviari della Cina e proprio a ridosso dei festeggiamenti per il capodanno cinese (25 gennaio 2020), ovvero esattamente nell’unico periodo in cui si verificano enormi spostamenti di cinesi sia in patria che nel mondo con circa 3 miliardi di persone in movimento. Se qualcuno avesse avuto intenzione di diffondere un virus in Cina non avrebbe potuto scegliere luogo e periodo migliore https://www.vanityfair.it/news/cronache ... oronavirus

14) Subito dopo lo scoppio dell’emergenza, le azioni della Bill & Melinda Gates e delle altre multinazionali impegnate nella ricerca del vaccino hanno preso il decollo https://www.ilsole24ore.com/art/virus-c ... KxVqlPb87A

15) Il 25 febbraio 2020 la società “Moderna” finanziata dalla fondazione Bill & Melinda Gates ha annunciato di possedere già il vaccino specificando che è pronto per essere testato sull’uomo. https://forbes.it/2020/02/25/moderna-l- ... TN_q-P15H8

Coronavirus: il lato oscuro


Il Vioxx ha ammazzato 500.000 Americani: un bilancio che avrebbe potuto essere ridotto del 90% se la FDA avesse emesso un avviso tempestivo.

I prodotti farmaceutici, correttamente e legalmente prescritti, uccidono ogni anno 140.000 Americani, eppure la maggior parte delle persone non è consapevole della loro letalità e non sa come evitare di farsi amazzare in questo modo.

Le morti da Coronavirus sono poche, le sue vittime sono anziane e la prevenzione è semplice.

I media riferiscono che, in questa stagione, i decessi per influenza in America sono stati finora 8200, e non è degno di nota?

Nel 2016, 142.000 Americani sono morti a causa dell’uso di farmaci, ma anche questa non è una novità.

Ma 100 Cinesi, nati per lo più durante la Seconda Guerra Mondiale, malnutriti e portatori di altre malattie sono morti a causa di un nuovo virus e questa sarebbe un’epidemia?

Quest’anno ricorre il centenario dell’Influenza Spagnola, la pandemia più mortale della storia umana. Si stima che l’avessero contratta cinquecento milioni di persone, un terzo della popolazione mondiale del 1918, e che ne fossero morte tra i cinquanta e i cento milioni. Gli Asiatici avevano una probabilità di morire trenta volte superiore a quella degli Europei.

Ogni anno [l’influenza] uccide centinaia di migliaia di persone in ogni continente abitato, mentre, a livello globale, molte decine di milioni vengono contagiate ogni anno dai virus. Tutti questi milioni di persone infette a loro volta ne infettano altre a casa, al lavoro, nelle scuole, nei luoghi di culto, nei viaggi e in ogni luogo pubblico immaginabile, diffondendo i loro virus in tutto il pianeta.

Il ceppo coinvolto nell’ultima pandemia influenzale, l’epidemia di influenza suina del 2009, era altamente contagioso, ma di grado inferiore rispetto ai precedenti ceppi pandemici. Dei 61,7 milioni di persone che vivevano nel Regno Unito nel 2009, ne erano morte 457, una cifra paragonabile al normale bilancio annuale dei decessi da influenza. L’influenza asiatica del 1957 e le pandemie influenzali di Hong Kong del 1968-69 erano state più gravi; il bilancio delle vittime per ogni episodio era stato stimato in circa un milione in tutto il mondo.

L’influenza uccide ogni anno 646.000 persone in tutto il mondo, mentre, a livello globale, sono decine di milioni ad aver contratto la malattia. Il tasso di mortalità delle infezioni “gravi” in tutto il mondo è di circa il 13%, più o meno lo stesso delle “infezioni gravi da SARS.” Quella del nuovo virus potrebbe essere notevolmente inferiore.

I media occidentali ci condizionano ad un pavloviano timore della Cina utilizzando mappe come quella di copertina, mentre strillano per far sì che l’influenza cinese venga dichiarata un’emergenza sanitaria internazionale ed una pandemia globale anche se, fino ad ora, l’OMS si rifiuta di dichiarare l’epidemia virale cinese un’emergenza sanitaria mondiale. Come potrebbe, guardando quella ridicola mappa?

Il servizio sanitario pubblico cinese è probabilmente il più efficiente sulla Terra, il motivo per cui i bambini cinesi hanno una vita più lunga e più sana dei loro coetanei americani. Ma neanche questa è una novità.

Secondo Nature: la velocità e il grado di apertura della risposta scientifica al Coronavirus non ha precedenti. Dieci giorni dopo essere stato segnalato per la prima volta nell’uomo, gli scienziati in Cina e in Australia avevano già resa nota la sequenza genetica del virus. Nel giro di poche ore, i laboratori di ricerca di tutto il mondo stavano utilizzando tutti i mezzi disponibili per comprendere la malattia. “Questa è una delle prime volte che vediamo emergere un nuovo focolaio virale e la comunità scientifica condividere i propri dati quasi in tempo reale,” ha affermato il biologo molecolare Michael Letko.

David Ho, ricercatore medico specializzato in HIV/AIDS, ha sottolineato che, alla fine della scorsa settimana, il tasso di mortalità [del Coronavirus] sembrava essere del 2,5% circa, “circa 3-4 volte inferiore a quello della SARS,” aggiungendo: “I decessi si verificano nelle persone anziane o in quelle con patologie mediche concomitanti. Se dovessimo confrontare le cifre dell’influenza con quelle di questo nuovo CoV, i numeri dei casi assoluti e i tassi di mortalità sarebbero molto maggiori [per la normale influenza]. Ma tendiamo a non dare importanza all’influenza tradizionale, anche se è abbastanza mortale per i giovani, gli anziani e per le persone con problemi medici di base.”

Non sono stati segnalati decessi al di fuori della Cina, a conferma del tasso di mortalità relativamente basso riportato dai dati ufficiali cinesi.

Il New York Times riassume così gli ultimi dati sull’infezione internazionale:

Thailandia e Hong Kong hanno riferito di otto casi di infezione ciascuno; gli Stati Uniti, Taiwan, Australia e Macao ne hanno cinque a testa; Singapore, Giappone, Corea del Sud e Malesia ne hanno segnalati quattro ciascuna; la Francia ne ha tre; Canada e Vietnam ne hanno due; Nepal e Cambogia ne hanno uno ciascuno.

IL LATO OSCURO

• Fin dal 20° secolo, l’Occidente è stato e continua ad essere il più avido utilizzatore di armi batteriologiche. Gli Stati Uniti sono stati il maggiore utilizzatore di armi batteriologiche di tutta la storia, a Cuba, in Iraq, Siria e Iran (per procura), in Serbia, Giappone, Vietnam, Laos e Cambogia, e l’America le ha usate a cuor leggero anche sulla propria popolazione, apparentemente più spesso di quanto si vorrebbe ammettere.

• Negli anni ’40 gli Stati Uniti avevano infettato di proposito con sifilide e gonorrea migliaia di cittadini del Guatemala, per testare su queste cavie umane la risposta agli antibiotici. Naturalmente, queste anime sofferenti erano rimaste sessualmente attive per il resto delle loro vite e avevano involontariamente contagiato tutti quelli con cui erano venuti a contatto, compresi i coniugi.

• A Tuskegee, centinaia di Americani di colore erano stati lasciati infetti dalla sifilide dagli anni ’30 agli anni ’70, per fungere da capsule Petri umane. Questo per controllare l’avanzamento della malattia e monitorare l’orribile morte che questo batterio avrebbe poi inflitto alle sue vittime nella fase finale: follia, disturbi nervosi, malattie epatiche e cardiache.

• Gli Stati Uniti hanno una lunga e illustre storia nell’utilizzo del bioterrorismo in tutto il mondo. Il bersaglio preferito era stata Cuba, che aveva visto centinaia di migliaia di persone contagiate dalla febbre dengue e tutta la sua popolazione suina spazzata via dalla peste suina.

• Gli Stati Uniti d’America detengono il brevetto esclusivo del virus Ebola: il brevetto statunitense numero 20120251502 è di proprietà del governo americano. Il virus dell’Ebola è un giocattolo per la guerra biologica dello zio Sam fin dal 1976, quando era stato scoperto nello Zaire e spedito a 3.500 km di distanza nei laboratori americani per la guerra batteriologica di Fort Detrick, nel Maryland, e poi rimandato in Africa Occidentale per la coltivazione e lo sviluppo (tramite i laboratori per la guerra batteriologica del Regno Unito a Porton Down e con l’aiuto dell’Organizzazione Mondiale della “Sanità”), in particolare, in Liberia, Guinea e Sierra Leone, gli attuali epicentri dell’epidemia di Ebola nel Grande Continente.

• L’epidemia di Ebola del 2014 è stata il risultato di un’altra vile operazione militare USA nell’Africa Australe, in cui è stato coinvolto il laboratorio per le armi batteriologiche di Kenema, in Sierra Leone, finanziato da Soros e Bill Gates.

• Gli Stati Uniti hanno una lunga storia di guerra batteriologica contro la Cina. Il rapporto della Commissione Scientifica Internazionale per le Indagini sui Fatti Riguardanti la Guerra Batteriologica in Corea e Cina (rapporto ISC) aveva convalidato le affermazioni della Corea del Nord e della Cina secondo cui gli Stati Uniti avevano lanciato attacchi di guerra batteriologica (guerra biologica, BW) contro truppe e obiettivi civili in quei due paesi per un periodo di mesi, nel 1952. Questo veritiero rapporto di 667 pagine della Commissione ha il dubbio onore di essere il documento scritto più diffamato del 20° secolo. La pubblicazione del rapporto, nel settembre del 1952, aveva causato un severo attacco da parte della comunità internazionale. Era stato denunciato in toto dai massimi esponenti politici americani e britannici, ridicolizzato dai generali a quattro stelle, accusato di falsità da celebri esperti, mal interpretato da noti scienziati e disprezzato da una stampa occidentale compiacente. Nei decenni successivi, i volumi [del rapporto che si trovavano] nelle collezioni delle biblioteche universitarie americane erano stati silenziosamente e definitivamente rimossi dalla circolazione. Quando una rara copia era stata messa all’asta, era stata acquistata in modo discreto e fatta sparire dalla vista del pubblico.

• Nel marzo 2019, in un evento misterioso, una spedizione di virus eccezionalmente virulenti proveniente dai laboratori biologici canadesi del NML era finita in Cina. I funzionari canadesi avevano affermato che la spedizione faceva parte dei loro sforzi a sostegno della ricerca sulla salute pubblica in tutto il mondo. Avevano sostenuto che si era trattato di una normale procedura. Ciò che non è chiaro è perché fosse stata fatta in segreto e perché i funzionari cinesi avessero presentato una denuncia. Di sicuro, se questo fosse stato solo un trasferimento di routine, il governo cinese ne sarebbe stato informato. Nel luglio 2019, un gruppo di virologi cinesi era stato allontanato con la forza dal Canadian National Microbiology Laboratory (NML). L’NML è l’unica struttura di livello 4 del Canada ed una delle poche in Nord America equipaggiata per gestire le malattie più mortali al mondo, tra cui Ebola, SARS, Coronavirus, ecc.

• Il 18 ottobre 2019, il Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum, aveva riunito “15 leader del mondo degli affari, del governo e della sanità pubblica” per simulare uno scenario in cui una pandemia di Coronavirus stava devastando il pianeta. I principali partecipanti erano stati la leadership militare americana e alcune figure politiche neoconservatrici. I Cinesi non erano stati invitati. I delegati avevano preso appunti e poi erano tornati alle loro attività quotidiane.

• In una simulazione di 3 mesi fa, la Bill e Melinda Gates Foundation aveva previsto fino a 65 milioni di morti da Coronavirus.

• Il 19 ottobre, 300 militari statunitensi erano arrivati a Wuhan per i Military World Games. Il primo caso di Coronavirus si era verificato due settimane dopo, il 2 novembre. Il periodo di incubazione del Coronavirus è di 14 giorni.

• Due mesi dopo, una pandemia molto simile di Coronavirus ha colpito la Cina a Wuhan, un importante hub dei trasporti nella Cina centrale e un nodo di transito per la rete dei treni ad alta velocità, con 60 rotte aeree e voli diretti per la maggior parte delle principali città del mondo, oltre a più di 100 voli interni verso i maggiori scali cinesi, proprio durante le celebrazioni del Festival di Primavera, quando centinaia di milioni di persone viaggiano in tutto il paese per stare con le loro famiglie.

• Il Coronavirus (2019-nCoV) è un ceppo completamente nuovo, correlato ai virus MERS (MERS-CoV) e SARS (SARS-CoV), anche se le prime prove suggerivano che non era pericoloso. E’ stato dimostrato che la SARS era causata da una variante del Coronavirus, una grande famiglia di virus per lo più innocui e responsabili anche del comune raffreddore, ma la SARS aveva mostrato caratteristiche mai osservate prima in nessun virus animale o umano, non corrispondeva in alcun modo ai virus animali sopra menzionati e conteneva materiale genetico che non è ancora stato identificato, analogamente a questo nuovo Coronavirus apparso nel 2019.

• La SARS aveva i tratti distintivi di un’arma batteriologica. Dopotutto, i nuovi agenti per la guerra batteriologica non sono forse progettati per indurre una nuova malattia utilizzando un nuovo agente infettivo? Come nei precedenti esperimenti militari, tutto ciò che potrebbe essere stato necessario per diffondere la SARS è una bomboletta spray. Diversi scienziati russi hanno suggerito un legame tra SARS e guerra batteriologica. Sergei Kolesnikov, un membro dell’Accademia Russa per le Scienze Mediche, ha affermato che la propagazione del virus SARS potrebbe essere stata causata dalla diffusione accidentale di un virus per la guerra batteriologica sintetizzato nei laboratori per le armi batteriologiche. Secondo informazioni della stampa, Kolesnikov ha affermato che il virus della polmonite atipica (SARS) era una sintesi di due virus (del morbillo e della parotidite infettiva o orecchioni), assolutamente impossibile in natura, affermando che “Questo può essere stato fatto solo in un laboratorio.” E Nikolai Filatov, il capo dei servizi epidemiologici di Mosca, era stato citato dal quotidiano Gazeta perché aveva affermato di essere convinto che la SARS fosse stata prodotta dall’uomo perché “non esiste un vaccino per questo virus, la sua costituzione non è chiara, non ha avuto molta diffusione e la popolazione non ne è immune.”

• All’epoca, il virologo Dr. Alan Cantwell aveva scritto che “il misterioso virus della SARS è un nuovo virus mai visto prima dai virologi, questa è una malattia completamente nuova con effetti devastanti sul sistema immunitario e non esiste un trattamento conosciuto.” Cantwell aveva osservato che l’ingegneria genetica sui Coronavirus è praticata da decenni nei laboratori medici sia civili che militari. Quando aveva cercato su PubMed la frase “ingegneria genetica del Coronavirus,” aveva trovato i riferimenti di 107 esperimenti scientifici, i primi risalenti addirittura al 1987. Per citare il dott. Cantwell: “Ho avuto rapidamente la conferma che gli scienziati, da oltre un decennio, ingegnerizzano geneticamente Coronavirus animali e umani per produrre virus mutanti e ricombinanti patogeni.”

• L’epidemia virale coincide con la guerra commerciale contro la Cina.

• L’epidemia virale coincide con i disordini “filo-democratici” di Hong Kong, interamente finanziati e istigati dalla National Endowment for Democracy (NED) e dalla CIA.

• L’epidemia virale si è verificata subito dopo che l’influenza suina aveva messo in ginocchio l’industria cinese della carne suina.

• L’epidemia virale si è verificata subito dopo che l’influenza aviaria aveva decimato l’industria cinese del pollame.

• L’epidemia virale si è verificata poco prima del sostegno e dell’addestramento da parte della NED agli estremisti musulmani uiguri.

• Questo mese, la CNN ha pubblicato un gaio (e falso) rapporto secondo cui “L’economia cinese è in crisi e il paese sta ancora subendo gli effetti della guerra commerciale con l’America. Lo scoppio di un virus nuovo e mortale è l’ultima cosa di cui ha bisogno.”

Godfree Roberts

Fonte: unz.com
28.01.2020

CORONAVIRUS: LA MISTERIOSA SPEDIZIONE DI VIRUS LETALI DAL CANADA ALLA CINA

 coronavirus

PREMESSA ALL'ARTICOLO: Il 31 marzo del 2019 dal laboratorio canadese National Microbiology Laboratory (NML) parte un plico di virus mortali (contenenti Ebola e Henipah) verso i laboratori cinesi di Whuan (Vedi sotto articolo su The Scientist). L'operazione avvenuta sotto copertura creò scandalo tra gli esperti di bioarmi, fomentando i sospetti di una guerra biologica già in fase embrionale, finalizzata all'utilizzo di agenti patogeni per offensive bioterroristiche etniche. La Cina rimase insospettita dall' ''inaspettato regalino'', chiedendo delucidazioni in merito. La spedizione mancava di un accordo che spiegava i diritti di proprietà intellettuale, noto come "accordo di trasferimento materiale", secondo Winnipeg Free Press. I virus Ebola e Nipah sono classificati come agenti di bioterrorismo di categoria A e C. Ma non finisce qui. Il 14 luglio del 2019 (prima dello scoppio della comparsa del Coronavirus), si è verificato un piccolo giallo internazionale perché la CBC canadese ha pubblicato la notizia secondo cui la Dott.ssa Xiangguo Qiu, suo marito Keding Cheng e un numero imprecisato di ricercatori del suo team, sono stati scortati fuori dal Canadian National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg di classe 4 per poi essere espulsi dal Canada. Nessuno di loro è stato arrestato ma è stata aperta un’indagine amministrativa sul loro operato che ha suscitato le proteste della Cina.



La Cina ha ricevuto il coronavirus dal Canada e lo ha armato?

La storia del Coronavirus di Whuan! L’anno scorso è stata individuata una misteriosa spedizione che contrabbandava il Coronavirus dal Canada. È stato rintracciato presso degli agenti cinesi che lavorano in un laboratorio canadese. Le successive indagini di GreatGameIndia hanno collegato gli agenti al programma di guerra biologica cinese da cui si sospetta che il virus sia trapelato causando l’epidemia di Wuhan Coronavirus.

il 31 marzo del 2019 dal laboratorio canadese National Microbiology Laboratory (NML) parte un plico di virus mortali
( contenenti Ebola ed Henipah) verso i laboratori cinesi di Whuan ( Vedi articolo su The Scientist). L’operazione avvenuta sotto copertura creò scandalo tra gli esperti di bioarmi, fomentando i sospetti di una guerra biologica già in fase embrionale, finalizzata all’utilizzo di agenti patogeni per offensive bioterroristiche etniche. La Cina rimase insospettita dall’ ”inaspettato regalino”, chiedendo delucidazioni in merito. La spedizione mancava di un accordo che spiegava i diritti di proprietà intellettuale, noto come “accordo di trasferimento materiale”, secondo Winnipeg Free Press. I virus Ebola e Henipah sono classificati come agenti di bioterrorismo di categoria A e C.

Il campione della SARS saudita

Il 13 giugno 2012 un uomo saudita di 60 anni è stato ricoverato in un ospedale privato a Jeddah, in Arabia Saudita, con sintomatologia di 7 giorni di febbre, tosse, espettorazione e mancanza di respiro. Non aveva una storia di malattia cardiopolmonare o renale, non riceveva trattamenti a lungo termine e non fumava.

Il virologo egiziano Dr. Ali Mohamed Zaki ha isolato e identificato un coronavirus precedentemente sconosciuto dai suoi polmoni. Dopo che la diagnostica di routine non è riuscita a identificare l’agente causale, Zaki ha contattato Ron Fouchier, uno dei principali virologi dell’Erasmus Medical Center (EMC) a Rotterdam, Paesi Bassi, per un consiglio

Fouchier ha sequenziato il virus da un campione inviato da Zaki. Fouchier ha usato un metodo ad ampio spettro di reazione a catena della polimerasi in tempo reale “pan-coronavirus” (RT-PCR) per testare le caratteristiche distintive di un numero di coronavirus noti per infettare l’uomo.


Questa foto di file non datata, rilasciata dalla British Health Protection Agency, mostra un’immagine al microscopio elettronico di un coronavirus, parte di una famiglia di virus che causano disturbi tra cui il raffreddore comune e la SARS, che è stata identificata per la prima volta in Medio Oriente.

Questo campione di Coronavirus è stato acquisito dal direttore scientifico Dr. Frank Plummer del National Microbiology Laboratory (NML) canadese a Winnipeg, direttamente da Fouchier, che lo ha ricevuto da Zaki. Secondo quanto riferito, questo virus è stato rubato dal laboratorio canadese da agenti cinesi .
The Canadian Lab

Il Coronavirus è arrivato alla struttura canadese NML Winnipeg il 4 maggio 2013 dal laboratorio olandese. Il laboratorio canadese è cresciuto delle scorte del virus e lo ha utilizzato per valutare i test diagnostici utilizzati in Canada. Gli scienziati di Winnipeg hanno lavorato per vedere quali specie animali possono essere infettate dal nuovo virus.

La ricerca è stata condotta in collaborazione con il laboratorio nazionale della Canadian Food Inspection Agency, il National Center for Foreign Animal Diseases, ospitato nello stesso complesso del National Microbiology Laboratory.


Il National Microbiology Lab (il Canadian Science Center for Human and Animal Health) su Arlington St. a Winnipeg. Wayne Glowacki / Winnipeg Free Press, 22 ottobre 2014.

NML ha una lunga storia nell’offrire servizi di test completi per i coronavirus. Ha isolato e fornito la prima sequenza genomica del coronavirus SARS e ha identificato un altro coronavirus NL63 nel 2004.

Questo laboratorio canadese con sede a Winnipeg è stato preso di mira da agenti cinesi in quello che potrebbe essere definito come spionaggio biologico .

Coronavirus e lo Spionaggio biologico cinese

Nel marzo 2019, in un evento misterioso, una spedizione di virus eccezionalmente virulenti dall’NML canadese è finita in Cina. L’evento ha suscitato un grande scandalo tra gli esperti di bio-guerra sul perché il Canada stesse inviando virus letali in Cina. Gli scienziati dell’NML hanno affermato che i virus altamente letali erano una potenziale arma biologica.

A seguito di un’indagine, l’incidente è stato attribuito agli agenti cinesi che lavoravano alla NML. Quattro mesi dopo, a luglio 2019, un gruppo di virologi cinesi è stato inviato con la forza dal Canadian National Microbiology Laboratory (NML). L’NML è l’unica struttura di livello 4 del Canada e una delle poche in Nord America equipaggiata per gestire le malattie più mortali del mondo, tra cui Ebola, SARS, Coronavirus, ecc.
Xiangguo Qiu – L’agente cinese di bio-guerra

Si ritiene che la scienziata dell’NML che fu scortata fuori dal laboratorio canadese insieme a suo marito, un altro biologo, e ai membri del suo gruppo di ricerca, fosse un’agente cinese della Bio-Guerra, Xiangguo Qiu. Qiu era a capo della sezione Sviluppo vaccini e terapie antivirali del Programma speciale patogeni presso l’NML canadese.

Xiangguo Qiu è un’eccezionale scienziata cinese nata a Tianjin. Nel 1985 ha conseguito la laurea in medicina presso la Hebei Medical University in Cina e nel 1996 è venuta in Canada per studi universitari. Successivamente è stata affiliata all’Istituto di biologia cellulare e al Dipartimento di pediatria e salute infantile dell’Università di Manitoba, Winnipeg, non impegnato nello studio dei patogeni.

Dr. Xiangguo Qiu, l’agente cinese di guerra biologica che lavora presso il National Microbiology Laboratory, Canada

Dal 2006 studia potenti virus nell’NML canadese. I virus spediti dall’NML in Cina sono stati studiati da lei nel 2014, ad esempio (insieme ai virus Machupo, Junin, Rift Valley Fever, Crimean-Congo Hemorrhagic Fever e Hendra).
Infiltrazione nel Canadian Lab

La dottoressa Xiangguo Qiu è sposata con un altro scienziato cinese, il dott. Keding Cheng, anch’egli affiliato all’NML, in particolare il “Science and Technology Core”. Il dottor Cheng è principalmente un batteriologo che è passato alla virologia. La coppia è responsabile dell’infiltrazione dell’NML canadese di molti agenti cinesi, appartenenti come studenti a una serie di strutture scientifiche cinesi direttamente legate al programma di guerra biologica cinese, vale a dire:

1. Institute of Military Veterinary, Academy of Military Medical Sciences, Changchun
2. Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, regione militare di Chengdu
3. Wuhan Institute of Virology, Chinese Academy of Sciences, Hubei
4. Institute of Microbiology, Chinese Academy of Sciences, Pechino

Il Dr. Gary Kobinger, ex capo dei patogeni speciali (a destra), e la Dr. Xiangguo Qiu, ricercatrice (secondo da destra) hanno incontrato il Dr. Kent Brantly e la Dr. Linda Mobula, assistente professore alla Johns Hopkins School of Medicine e il medico che ha somministrato ZMapp a Brantly in Liberia, quando è stato infettato dall’Ebola durante l’epidemia del 2014-16. (Presentato da Health Canada)

La dott. Xiangguo Qiu ha anche collaborato nel 2018 con tre scienziati dell’Istituto di ricerca medica dell’esercito americano nel Maryland, studiando l’immunoterapia post-esposizione per due virus Ebola e Marburg nelle scimmie; uno studio sostenuto dalla US Defense Threat Reduction Agency.
Il coronavirus di Wuhan

Il dott. Xiangguo Qiu ha effettuato almeno cinque viaggi nell’anno scolastico 2017-18 nel summenzionato laboratorio nazionale di biosicurezza Wuhan dell’Accademia cinese delle scienze, che è stato certificato per BSL4 nel gennaio 2017. Inoltre, nell’agosto 2017, la National Health Commission della Cina ha approvato attività di ricerca riguardanti virus della febbre emorragica di Ebola, Nipah e Crimea-Congo presso la struttura di Wuhan.

Per coincidenza, il laboratorio nazionale di biosicurezza di Wuhan si trova a soli 20 miglia di distanza dal mercato del pesce di Huanan, che è l’epicentro dell’epidemia di Coronavirus soprannominato il coronavirus di Wuhan.

Il laboratorio nazionale di biosicurezza di Wuhan si trova a circa 20 miglia di distanza dal mercato del pesce di Huanan, l’epicentro dell’epidemia di Coronavirus.

Il laboratorio nazionale di biosicurezza di Wuhan è ospitato presso la struttura militare cinese Istituto di virologia di Wuhan, collegato al programma di guerra biologica cinese. È stato il primo laboratorio in assoluto nel paese progettato per soddisfare gli standard di livello 4 di sicurezza biologica (BSL-4) – il livello di rischio biologico più elevato, il che significa che sarebbe qualificato per gestire i patogeni più pericolosi.

Nel gennaio 2018, il laboratorio era operativo “per esperimenti globali sui patogeni BSL-4”, ha scritto Guizhen Wu sulla rivista Biosafety and Health. “Dopo un incidente di laboratorio della SARS nel 2004, l’ex Ministero della sanità cinese ha avviato la costruzione di laboratori di conservazione di agenti patogeni di alto livello come SARS, coronavirus e virus dell’influenza pandemica”, ha scritto Guizhen Wu.
Coronavirus Bioweapon

L’istituto di Wuhan ha studiato i coronavirus in passato, incluso il ceppo che causa la sindrome respiratoria acuta grave, o SARS, il virus dell’influenza H5N1, l’encefalite giapponese e la dengue. I ricercatori dell’istituto hanno anche studiato il germe che causa l’antrace, un agente biologico una volta sviluppato in Russia.

“I coronavirus (in particolare la SARS) sono stati studiati nell’istituto e probabilmente vi sono tenuti”, ha dichiarato Dany Shoham, ex ufficiale dell’intelligence militare israeliana che ha studiato la guerra biologica cinese . Egli ha detto. “La SARS è inclusa nel programma cinese BW , in generale, ed è trattata in diverse strutture pertinenti.”

James Giordano, professore di neurologia alla Georgetown University e ricercatore senior in Biowarfare presso lo Special Operations Command degli Stati Uniti, ha dichiarato che il crescente investimento della Cina nella bioscienza, un’etica più flessibile riguardo all’editing genetico e altre tecnologie all’avanguardia, e l’integrazione tra governo e università aumentano il rischio che tali agenti patogeni vengano utilizzati per la guerra biologica.

Ciò potrebbe interessare un agente offensivo o un germe modificato scatenato dai delegati, per il quale solo la Cina ha il trattamento o il vaccino. “Questa non è guerra, di per sé”, ha detto. “Ma ciò che sta facendo è sfruttare la capacità di agire come salvatore globale, che crea quindi vari livelli di dipendenze macro e microeconomiche e di bio-energia”.

Programma di guerra biologica cinese

In un articolo accademico del 2015, Shoham – del centro Begin-Sadat per gli studi strategici di Bar-Ilan – afferma che oltre 40 strutture cinesi sono coinvolte nella produzione di bio-armi.

L’Accademia cinese delle scienze mediche militari ha effettivamente sviluppato un farmaco per l’Ebola – chiamato JK-05 – ma poco è stato divulgato circa il possesso del virus da parte della struttura di difesa, incentivando il dubbio che le sue cellule di Ebola facciano parte dell’arsenale cinese di bio-guerra, ha aggiunto Shoham al National Post.

L’ebola è classificata come agente di bioterrorismo di “categoria A” dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, il che significa che potrebbe essere facilmente trasmessa da persona a persona, comporterebbe alti tassi di mortalità e “potrebbe causare panico”. Il CDC elenca Nipah come una sostanza di categoria C, un agente patogeno mortale emergente che potrebbe essere progettato per la diffusione di massa.

Si ritiene che il programma di guerra biologica cinese sia in una fase avanzata, che include capacità di ricerca e sviluppo, produzione e armamento. Si ritiene che il suo inventario attuale includa l’intera gamma di agenti chimici e biologici tradizionali con una vasta gamma di sistemi di consegna tra cui missili di artiglieria, bombe aeree, spruzzatori e missili balistici a corto raggio.
Biotecnologia delle armi

La strategia nazionale cinese di fusione civile-militare ha messo in evidenza la biologia come una priorità e l’esercito popolare di liberazione potrebbe essere in prima linea nell’espansione e nello sfruttamento di questa conoscenza.


Il PLA sta perseguendo applicazioni militari per la biologia e sta cercando intersezioni promettenti con altre discipline, tra cui la scienza del cervello, il supercalcolo e l’intelligenza artificiale. Dal 2016, la Commissione militare centrale ha finanziato progetti di scienza del cervello militare, sistemi biomimetici avanzati, materiali biologici e biomimetici, miglioramento delle prestazioni umane e biotecnologia di “nuovo concetto”.

Nel 2016, un ricercatore di dottorato AMMS ha pubblicato una tesi, “Research on the Assessment of Human Performance Enhancement Technology”, che ha caratterizzato CRISPR-Cas come una delle tre tecnologie primarie che potrebbero aumentare l’efficacia del combattimento delle truppe. La ricerca di supporto ha esaminato l’efficacia del farmaco Modafinil, che ha applicazioni nel potenziamento cognitivo; e della stimolazione magnetica transcranica, un tipo di stimolazione cerebrale, sostenendo anche che il “grande potenziale” di CRISPR-Cas come “tecnologia di deterrenza militare”, in cui la Cina “dovrebbe cogliere l’iniziativa” nello sviluppo.

Nel 2016, il potenziale valore strategico delle informazioni genetiche ha portato il governo cinese a lanciare la National Genebank, che intende diventare il più grande archivio al mondo di tali dati. Mira a “sviluppare e utilizzare le preziose risorse genetiche della Cina, salvaguardare la sicurezza nazionale in bioinformatica e migliorare la capacità della Cina di cogliere altezze strategiche di comando” nel campo della guerra delle biotecnologie .

L’interesse dei militari cinesi per la biologia come dominio di guerra emergente è guidato da strateghi che parlano di potenziali “armi genetiche” e della possibilità di una “vittoria senza sangue”.




Malattie “dormienti” nel nostro corpo possono risvegliarsi: studio sui virus sepolti nel DNA



Lo stress o l'infezione possono indurre i virus nascosti nel nostro genoma a vacillare, contribuendo ad alcuni casi di sclerosi multipla, diabete e schizofrenia

Febbre strana e infezioni insolite sono comuni tra le persone con HIV che vengono alla clinica di Avindra Nath per il trattamento. Ma quando un giovane si è presentato nel 2005, lottando per muovere le braccia e le gambe, Nath era sconcertato. Sebbene all'uomo fosse stato diagnosticato l'HIV qualche anno prima, i suoi nuovi sintomi corrispondevano a quelli della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), nota anche come malattia dei motoneuroni. Nel tentativo di tenere sotto controllo il suo HIV, Nath lo convinse a iniziare a prendere farmaci antiretrovirali. Con grande sorpresa di tutti, anche i suoi sintomi di SLA sono migliorati.

La SLA è causata dal progressivo deterioramento e morte delle cellule nervose che controllano i movimenti volontari. Ciò che provoca questa distruzione non è chiaro, ma il recupero è raro. Perplesso, Nath, che gestiva una clinica di immunologia alla Johns Hopkins University di Baltimora, iniziò a cercare la letteratura medica. Lì trovò altre persone con HIV e SLA i cui sintomi di SLA migliorarono con gli antiretrovirali - farmaci che bloccano la replicazione dei virus. Questa condizione neurologica potrebbe essere innescata da un virus dormiente nascosto nel nostro DNA, riportato in vita dall'HIV?

Questa domanda non passa solo sopra la SLA. Sempre più spesso ci stiamo svegliando alla possibilità che condizioni quali la sclerosi multipla (SM), la schizofrenia e persino il diabete di tipo 1 possano in alcuni casi essere innescate da antichi virus sepolti nei nostri genomi. In determinate circostanze, si rianimano e iniziano a produrre versioni mutate di se stessi, innescando il sistema immunitario per attaccare e distruggere i tessuti vicini.

"È una nuova e selvaggia teoria della malattia", afferma Cedric Feschotte, biologo molecolare della Cornell University di New York. E già sta indicando la strada per nuovi trattamenti. 

Virus pateravegloria



Niente celebrazioni causa coronavirus. Non accadde con la peste né sotto i bombardamenti. I virologi facciano i virologi, ma i preti potrebbero fare i preti?

È stato un po’ strano domenica andare a Messa in salotto. Qui nel Milanese ci hanno spiegato che, causa coronavirus, era meglio se ce ne stavamo a casa, e guardarci la Messa sulla Rai. C’era un prete dalla faccia simpatica e perfettamente rotonda, così come il suo accento pesarese, una bella pattuglia di chierichetti, il coro, le signore in prima fila agghindate come a una sfilata e gli uomini incravattati come fossero a un matrimonio (non li biasimo, un certo narcisismo televisivo è peccatuccio assai perdonabile).

A casa tua, dico

Solo che era un po’ strano essere seduti sul divano e “guardare” la Messa. Non solo perché non si è potuto fare la comunione (particolare non esattamente trascurabile, mi pare), immergere le mani nell’acquasantiera e, insomma, perdere tutta quella gestualità che ha senso in chiesa, ma non a casa, a casa tua, dico, con le Barbie e il Ken di tua figlia abbandonati sul tappeto a 20 centimetri da un aggeggio che trasmette ciò che sta avvenendo a 400 chilometri di distanza.

Occhio al pateravegloria

Era un po’ strano perché, anche se le letture erano le stesse, la liturgia la stessa, i movimenti e i gesti dell’officiante gli stessi, la Messa non era la stessa. Non c’era la chiesa e non c’era nemmeno la Chiesa, intesa come comunità, se non in quella porzione minuscola che è la tua famiglia, che va bene, ma la sensazione è quella di perdersi qualcosa. E non si capisce perché dobbiamo perderci questo “qualcosa” solo se siamo in chiesa, ma non al ristorante o al bar o sulla metro. Il virus è più letale mentre reciti il pateravegloria?
La gente alle Messe feriali

Qui in Lombardia, come in altre parti d’Italia, hanno sospeso le Messe feriali, a Padova, mi dicono, pure le confessioni, e qualche domanda non dico “cattolica”, ma di puro buon senso, viene a galla: era proprio necessario? Va bene togliere l’acquasantiera, va bene non stringersi la mano allo scambio della pace, ma se la comunione basta prenderla con le mani anziché in bocca e basta stare a un metro di distanza (avete presente quanta gente c’è alle Messe feriali? dai), c’era bisogno di tutto questo?

Ma fare i preti?

Ho letto diverse interviste a cardinali e arcivescovi che esprimono il loro malumore e invitano a cogliere l’occasione come un’opportunità per riscoprire il valore della liturgia, favorendo un lavoro di “silenzio” e di “introspezione”. Io, che sono un povero cattolico con la fede al lumicino, che mi distraggo a Messa e non vi dico sul divano, che il “silenzio” riesco a farlo solo se sono in mezzo a molti altri in silenzio, mi chiedo cosa tutto ciò significhi e soprattutto se non sia una scusa un po’ arrendevole di fronte a una direttiva emanata dal potere pubblico. Che i virologi facciano i virologi e i politici i politici, ma i preti – se non è chiedere troppo – potrebbero fare i preti?
La processione di san Carlo

L’altro giorno, lo storico Andrea Riccardi ha scritto sulla Stampa un articolo molto arguto e condivisibile, soprattutto “fastidioso” rispetto alla sonnacchiosa docilità con cui i nostri sacerdoti paiono essersi piegati all’emergenza.


«Le chiese non sono solo “assembramento” a rischio, ma anche un luogo dello spirito: una risorsa in tempi difficili, che suscita speranza, consola e ricorda che non ci si salva da soli. Non voglio rammentare Carlo Borromeo, nel 1576-77, il tempo della peste a Milano (epidemia ben più grave del coronavirus e combattuta allora a mani nude): questi visitava i malati, pregava con il popolo e fece scalzo una folta processione per la fine del flagello. Di certo la preghiera comune in chiesa alimenta speranza e solidarietà. Si sa come motivazioni, forti e spirituali, aiutino a resistere alla malattia: è esperienza comune».

Una bomba sotto la panca

Riccardi cita san Carlo, ma, per stare temporalmente più vicini a noi, oggi potremmo citare i cristiani che in Nigeria, Egitto, Burkina Faso, Iraq, Pakistan, Indonesia, Sri Lanka vanno a Messa a Pasqua o a Natale rischiando non qualche starnuto, ma qualche bomba piazzata sotto le panche. Eppure ci vanno, e ogni anno siamo qui a fare la conta delle stragi e dei morti. Eppure in quelle zone la fede cresce, i seminari brulicano di giovani, gli oratori sono pieni di bambini e non di “diversamente giovani” che giocano a canasta, e lo dico col massimo rispetto.
I primi cristiani

Ha scritto ancora Riccardi:

«Il sociologo americano Rodney Stark, scrivendo sull’ascesa del cristianesimo nei primi secoli, nota come fu decisivo il comportamento dei cristiani nelle epidemie: questi non fuggivano come i pagani fuori dalle città e non sfuggivano agli altri, ma, motivati dalla fede, si visitavano e sostenevano, pregavano insieme, seppellivano i morti. Tanto che il loro tasso di sopravvivenza fu più alto dei pagani per l’assistenza coscienziosa, pur senza medicamenti, e per il legame comunitario e sociale. I tempi cambiano, ma le recenti misure sul coronavirus sembrano banalizzare lo spazio della Chiesa, rivelando la mentalità dei governanti».

IL PRETESTO DEL CORONAVIRUS CHE NASCONDE LA COSPIRAZIONE MASSONICA

Con il pretesto del coronavirus la massoneria è riuscita ad obbligare tutti i fedeli a ricevere l'Eucaristia in mano. Già con il Concilio Vaticano II era riuscita ad imporre alcune regole liturgiche che hanno lo scopo precipuo di oltraggiare il Corpo Mistico di Gesù Cristo. L'interessante video e il documento che seguono lo confermano....  





titolo l'azione giudaico-massonica al concilio


Durante il Concilio Vaticano II, soprattutto in previsione della ratifica del Decreto Nostra Ætate, un documento dedicato ai rapporti con l'ebraismo e con le altre religioni non-cristiane, un'équipe di sacerdoti messicani, guidata dal gesuita Padre Joaquín Sáenz y Arriaga, iniziò a distribuire ai Padri conciliari alcuni documenti, uno dei quali è lo scritto raccolto in questo opuscolo. Lo scopo era di mettere al corrente la Gerarchia riunita in Concilio degli incontri segreti intercorsi tra il Cardinale Augustin Bea, presidente del Segretariato dell'Unità dei Cristiani, e i suoi collaboratori, e alcune potentissime lobby ebraiche come il B'nai B'rith o il Congresso Mondiale Ebraico. Obiettivo di questi accordi segreti era la rimozione di ogni responsabilità ebraica nella Passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo...


PREFAZIONE

Mentre a Roma si apriva il Concilio Ecumenico Vaticano I (1869-1870), lo stesso giorno (8 dicembre 1869), Giuseppe Ricciardi (1808-1882) apriva a Napoli un «anticoncilio» massonico, cui aderirono illustri uomini di mondo e di cultura d'Europa; vi era anche Giuseppe Garibaldi (1807-1882), anticlericale per eccellenza! A. S. Morin inviò una lettera nella quale auspicava che «l'infame papato cesserà d'insudiciare la nobile terra d'Italia», indicando come méte dell’Assemblea anticonciliare «la libertà di discussione, di riunione, di stampa e di culto», in contrapposizione all'idea cattolica che «la libertà non appartiene che alla verità e che l'errore non ha alcun diritto». Giuseppe Garibaldi, Gran Maestro Onorario del Grand'Oriente di Firenze 2, inviò due lettere nelle quali malediceva «le turpi menzogne» del Vaticano.


Il 16 dicembre 1869, si giunse ad una dichiarazione di principî riguardante soprattutto quattro punti fondamentali: l'autonomia dello Stato dalla religione, la conseguente abolizione di ogni Chiesa di Stato, il distacco dell'istruzione da ogni intervento religioso, e infine l'indipendenza della morale dalla religione. Se osserviamo attentamente tali propositi, scopriamo con sommo rammarico e orrore che il programma massonico è stato compiuto e completato attraverso il Nuovo Concordato tra Stato e Chiesa (ratificato il 18 febbraio 1984), tramite i due autorevoli firmatari Craxi-Casaroli. Ciò dimostra in modo incontrovertibile, che essi, o erano affiliati alla Massoneria (ed è quanto sembra), oppure condividono idee e principî sostenuti da centinaia di anni dagli alti esponenti mondiali della Massoneria e dell'ebraismo.

Il canonico apostata Paul Roca 3 disse: «Un'immolazione si prepara che espierà solennemente [...]. Il papato soccomberà: esso morirà sotto il coltello sacro che forgeranno i Padri dell'ultimo Concilio. Il Cesare Papale è un'Ostia coronata per il sacrificio» 4. Su Roca scrive Padre Vittorio De Bernardi s.j.: «A mettere in moto l'orientamento sinarchico in seno alla Chiesa si è affaticato, in Francia, Padre Roca. Ordinato prete nel 1858 e canonico nel 1869, in Spagna era venuto a contatto con le correnti del messianismo gnostico proveniente dagli Stati Uniti, dalla Svizzera e dall'Italia. Frequentò le alte sfere della Massoneria e strinse rapporti con i maghi Stanislas de Guaita 5 e Papus 6, fondatore dell'Ordine Martinista (legato alla Kabbalah), ma soprattutto col Saint-Yves d'Alveydre 7, di cui sviluppò la visione religiosa in riferimento alla Chiesa cattolica. Versatissimo in occultismo, sedusse giovani e alcuni ecclesiastici alle sue dottrine.



Giuseppe Ricciardi, Stanislas de Guaita, Saint-Yves d'Alveydre


Per l'avvento della Chiesa Sinarchica - secondo Paul Roca - bisognava condurre un certo numero di sacerdoti ad una concezione diversa dei dogmi, indottrinandoli sui seguenti concetti: superiorità della Gnosi (dal greco gnôsis, ossia "conoscenza") sulla fede, connubio tra Chiesa e occultismo, ritorno ad un Vangelo più puro al di là delle contaminazioni indotte dal Papato. La sua dottrina contiene in germe tutti i motivi che sarebbero stati sviluppati dal modernismo e dalla contestazione postconciliare, che del modernismo coglie tutti i frutti maturi. Eccoli: revisione dei dogmi in funzione del progresso universale; essi sono "cosa vivente come il mondo, come l'uomo e come ogni essere organico" e "seguono la marcia della Storia". Abdicazione del Papato e del sacerdozio tradizionale di fronte ai preti dell'avvenire; anche la Curia romana, colpevole di avere messo a morte il cristianesimo, "per quanto ben sigillata sia la pietra tombale (del cristianesimo) e per quanto sia ben custodita dai Centurioni Rossi (i Cardinali), sarà rimossa dall'Angelo della Resurrezione, cioè dalla forza vivente dell'Evoluzione e della Redenzione" 8.


- Tra gli ecclesiastici si formeranno due correnti: quelli progressisti e quelli tradizionalisti, fedeli al Papa 9;

- Sconvolgimento della liturgia e dei sacramenti: essi non sono che simboli;

- Soppressione della veste talare;

- Matrimonio dei preti, dal momento che Cristo e il mondo si identificano.

I veri preti dell'avvenire batteranno le fatiche del ministero pastorale con la competizione economica e sociale, che porterà le masse verso la Sinarchia universale, il socialismo e il comunismo degli anarchici. I preti diventeranno i direttori delle unioni sindacali, delle società mutue e delle agenzie cooperative di produzione e di consumo, di pensione e assistenza ufficiale. "L'umanità si spretizza affinché il prete si umanizzi e i due, insieme, si cristianizzino nel vero senso del Vangelo"; con tutto questo, "il Papa dichiarerà canonicamente urbi et orbi che la civiltà presente è figlia legittima del santo Vangelo e della redenzione sociale", perché "il cristianesimo puro è il socialismo"».

Una parte di questo programma è stata compiuta, anche grazie al Vaticano II. Anche il fondatore dell'Antroposofia, Rudolf Steiner (1861-1925) 10, non era da meno: «Abbiamo bisogno di un Concilio e di un Papa che lo convochi»! (1910). Fu trovato in Giovanni XXIII (1881-1963), ma le cose non andarono totalmente come qualcuno aveva progettato. Questi morì strumentalizzato dai comunisti e al suo posto fu eletto Paolo VI (1897-1978), che evitò il peggio su certi punti dottrinali, ma che venne ugualmente bollato dalla Massoneria come un «Papa complice». Di questa congiura, partita lontana nel tempo, ne accennava il 15 luglio 1923 Mons. Ernest Jouin (1844-1932) sulla Revue Internationale des Sociétés Secrètes (pag. 434): «Sembra che fin d'ora lo sforzo di tutti questi congiurati (sturziani) sia volto a preparare dal di fuori il futuro Concilio, la cui apertura sembra decisa per la fine del 1925 11.




Rudolf Steiner, Giovanni XXIII, Paolo VI


In luogo delle abituali definizioni dogmatiche e dei canoni disciplinari, grazie ai quali i Padri testimoniano la tradizione delle loro chiese, si tratterà d'imporre loro l’ordine del giorno più eteroclito ed estraneo al deposito della fede: Società delle Nazioni, condizione della pace mondiale, leggi sociali, ecc... Per fortuna, lo Spirito Santo se ne ride dei complotti delle sètte.


Piero Mantero

II
L'AZIONE GIUDAICO-MASSONICA
AL CONCILIO
(Questo testo era riservato esclusivamente ai Rev.mi PP. Conciliari)

l Presentazione
Siamo un gruppo di sacerdoti, appartenenti alcuni ad Ordini religiosi e altri al clero secolare. Abbiamo seguito con particolare attenzione le deliberazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II per studiare la sostanza dei suoi insegnamenti e per applicarli poi nel nostro apostolato o nelle nostre cattedre. Non abbiamo mai preteso di far uscire delle pubblicazioni perché i nostri studi hanno un carattere assolutamente privato; naturalmente, facciamo tutto questo con il consenso del nostro Vescovo e dei nostri superiori ecclesiastici. Due sacerdoti del nostro gruppo, per la personalità che rivestono, partecipano alle riunioni conciliari. Ora, Per quanto in esse si è detto, sia pure attraverso le varie discussioni, abbiamo l'assoluta certezza che si vuole portare la nostra santa madre Chiesa per strade che si allontanano dagli insegnamenti del Divin Redentore e della Sua missione divina.

Il nostro cuore è stato amareggiato a causa di qualche incauta affermazione che attribuiamo ad un indebolimento di fede in alcuni Padri Conciliari. Tutto questo ci ha dato molti pensieri; ma adesso, con profonda soddisfazione e ringraziando l'Altissimo, possiamo rendere di pubblico dominio la convinzione alla quale siamo giunti: non sono Tuoi figli, o Signore, quelli che vogliono tradirTi; rimangono dei fedeli, anche se qualcuno di loro è stato tratto in inganno. Sono i Tuoi nemici di sempre, quelli che entrarono di nascosto nella Tua Chiesa e che diffondono queste false dottrine che Tu hai scacciato. O Signore, sono gli ebrei falsamente convertiti, quelli che tentano ancora una volta di distruggere la Tua opera divina.


Roma, settembre 1964.

III
IL COMPLOTTO DEGLI EBREI,
DEI MASSONI E DEGLI ECCLESIASTICI

Il punto essenziale di questo «nuovo volto» che si vorrebbe imporre alla Chiesa cattolica, in chiara contraddizione con tutta la dottrina e con la Tradizione di diciannove secoli, è dato senza dubbio dall'amichevole apertura verso l'ebraismo massonico e comunista, nemico mortale del cristianesimo, dalla sua nascita fino ai nostri giorni. Durante tutta la sua Storia, la Chiesa dovette difendersi contro tutte le insidie, e dietro ad ogni eresia, sovversione o delitto anticristiano, incontrò sempre degli ebrei. Ugualmente, nel mondo moderno sono degli ebrei che hanno messo in campo le armi tremende del bolscevismo e del capitalismo internazionale, il cui vero scopo è l'oppressione dei popoli cristiani e la schiavizzazione dell'umanità.

Oltre alle Sacre Scritture, numerose opere di scrittori cattolici, i cui autori sono spesso alti dignitari della Chiesa, ci illustrano l'importanza che il popolo ebraico ha avuto nella storia della civiltà cristiana. In questa breve esposizione, faremo riferimento solo a quanto è avvenuto negli ultimi tempi; quanto esporremo rispetta però tutta la continua tradizione della perfidia ebraica e della conseguente difesa cristiana. È nostra intenzione dimostrare che gli agenti dell'ebraismo sono penetrati nel Tempio del Signore e si sono messi a predicare le eresie apprese nelle leggi talmudiche. Sono giunti al punto di servirsi dello scudo della Sacra Porpora per lanciare le loro false dottrine e per fare pressioni affinché la santa Chiesa - attraverso il Concilio Vaticano II - dichiari delle eresie come proprie. Si tratta di una verità che si può documentare e verificare nel modo seguente:
- L'ebraismo internazionale, imbaldanzito dai successi ottenuti nell'ambito temporale, sferra ora un nuovo attacco contro la Chiesa cattolica, esigendo che Essa si contraddica nei suoi insegnamenti scagionando il popolo da ogni colpa di fronte all'intera umanità;

- Gli ebrei, che sono giunti ad occupare elevati posti gerarchici nella Chiesa cattolica, hanno persuaso Giovanni XXIII, avvalendosi di un progetto subdolamente presentato, ad acconsentire alla creazione di un Segretariato per l'Unità dei Cristiani che è servito loro da trampolino per diffondere ogni tipo di propaganda in favore degli ebrei, eterni anticristiani. Al contrario, non è stata fatta nessuna propaganda in favore dell'unità dei cristiani; anzi, essi hanno agito contro di essa col creare dissensi in seno stesso alla Chiesa. Questi ebrei, a cui abbiamo accennato, sono il Cardinale Augustin Bea s.j. (1881-1968), Mons. Johannes M. Oesterreicher (1904-1993) e Padre Gregory Baum, ai quali si unirono i Vescovi Mons. Walter Kempe della Germania dell'Ovest - fin qui tutti della terra di Lutero - e Mons. Sergio Mendez Arceo (1907-1992; Mendez è un cognome ispano-ebraico), del Messico. Fatta eccezione soltanto per alcuni Padri Conciliari, che potrebbero obbedire a degli ordini estranei alla Chiesa, la totalità di coloro che hanno appoggiato le tesi in favore degli ebrei è stata ingannata da costoro perché essi hanno saputo nascondere fino ad ora la loro origine.



Mons. Oesterreicher, Gregory Baum, Mons. Mendez Arceo

- Negli ambienti più segreti del Sinedrio è stata elaborata la teoria secondo cui il popolo ebraico non sarebbe responsabile della morte di Cristo e che la responsabilità di essa ricadrebbe su tutta l’umanità 12. Gli ebrei affermano inoltre che, durante tutta l'era cristiana, essi sono stati perseguitati ingiustamente da parte dei cattolici, i quali dovrebbero ora comprendere il loro errore, riparare i danni causati e non offenderli più in alcuna circostanza. Questa tesi, elaborata sicuramente da qualche Gran Rabbino, è stata presentata in modo ufficiale al Concilio dal Cardinale Bea che l'ha ricevuta direttamente dall'organo massonico.


Esclusivamente composto da ebrei, il B'nai B'rith (in ebraico «Figli dell'Alleanza»), nel giugno del 1962. Ciò è stato rilevato anche dal quotidiano parigino Le Monde, del 19 novembre 1963, molto vicino a circoli israeliti.

- Il contatto diretto tra le Logge ebraiche e il Cardinale Bea avvenne prima attraverso gli ebrei «convertiti» e attualmente «sacerdoti cattolici» Oesterreicher e Baum. Quando poi si manifestò nel Concilio una corrente che denunciò la manovra ebraico-massonica attraverso gli scritti e i discorsi di illustri Cardinali e Vescovi, intervennero personalmente il Presidente dell'Ordine del B'nai B'rith e Nahum Goldmann (1895-1982), Presidente del Congresso Mondiale Ebraico. A questo punto, la manovra divenne chiara ed evidente.

- Nonostante il fatto che numerosi Padri Conciliari abbiano rifiutato di discutere il tema presentato dal Cardinale Bea relativo agli ebrei, e che è stato incluso come § 4 dello schema sull'Ecumenismo, nella 3ª Sessione conciliare, si tenterà senza dubbio di ottenere nuovamente l'approvazione di quella tesi, con la richiesta ai Padri Conciliari di un voto favorevole, prima che possa essere loro possibile un approfondimento sulle catastrofiche conseguenze che deriverebbero da un'approvazione di uno scritto che proviene direttamente dalle Logge ebraiche. In questo scritto, l'eresia si infiltra subdolamente e i santi Vangeli sono interpretati in maniera equivoca e tendenziosa. Al fine di provare queste affermazioni, presentiamo un'abbondante documentazione che prova l'esistenza di un piano ebraico per penetrare dentro la santa Chiesa cattolica attraverso i «convertiti» e i religiosi affiliati a Logge massoniche, con lo scopo di farla divenire uno dei tanti strumenti per la loro dominazione mondiale.

IV
UN GIORNALE CATTOLICO SMASCHERA
IL COMPLOTTO EBRAICO CONTRO LA CHIESA

Il complotto ebraico contro la Chiesa cattolica, ripreso attualmente in modo violento grazie all'infiltrazione di elementi ebraici in seno all'alto clero cattolico e nello stesso Vaticano, era già stato smascherato pubblicamente nel 1936 dalla Catholic Gazette di Londra, la rivista mensile e ufficiale della Società Missionaria Cattolica d'Inghilterra. Nel numero di febbraio di quell'anno, apparve un articolo intitolato The Jewish Peril and The Catholic Church («Il pericolo ebraico e la Chiesa cattolica»), nel quale si riproducevano brani di alcune conversazioni tenute in riunioni segrete tra ebrei di Parigi.

Poco tempo dopo, il settimanale parigino Le Reveil du Peuple pubblicò un articolo analogo, nel quale si precisava che tali dichiarazioni erano state fatte durante una riunione segreta dell'Ordine Massonico del B'nai B'rith, Ordine nel quale i non-ebrei non hanno alcuna possibilità di entrare, e che costituisce uno degli elementi fondamentali della cospirazione mondiale ebraica. Fu appunto l'attuale suo Presidente, Label A. Katz, che si mise in contatto con il Cardinale Bea che poi lo introdusse alla presenza di Giovanni XXIII. Riportiamo ora il testo integrale del citato articolo.



Nahum Goldmann, Label A. Katz


V
«IL PERICOLO EBRAICO E
LA CHIESA CATTOLICA»


Nessuno può negare il fatto che è esistito e che ancora oggi esiste un problema ebraico. Dal ripudio d'Israele, millenovecento anni fa, gli ebrei si sono dispersi in tutte le direzioni, e malgrado le difficoltà e le persecuzioni, essi si sono stabiliti in quasi ogni Stato d'Europa, formando una potenza effettiva. Joseph Jacobs (1854-1916), nel suo libro Jewish Contributions To Civilization, esalta il fatto che gli ebrei, senza intaccare la loro unità razziale e il loro carattere cosmopolita, sono stati capaci di diffondere le proprie dottrine e aumentare la propria influenza politica, sociale ed economica tra le nazioni. Visto che il problema ebraico interessa in modo particolare la Chiesa cattolica, pubblichiamo i seguenti sconcertanti brani di un certo numero di conversazioni che sono state recentemente tenute sotto gli auspici di una sètta segreta ebraica di Parigi. Il nome del nostro informatore deve rimanere sconosciuto. Si tratta di un nostro conoscente personale, ma per le sue particolari relazioni con gli ebrei, attualmente, siamo rimasti d'accordo di non rendere nota la sua identità, come pure di non dare ulteriori dettagli sulla riunione di Parigi, ad eccezione dei seguenti estratti che, malgrado siano stati tradotti liberamente, riproducono in modo esatto la sostanza delle dichiarazioni originali: «Fino a che tra i cristiani non sarà eliminata ogni concezione morale dell'ordine sociale e fino a che non sarà distrutta ogni religione, ogni patriottismo e ogni dignità, il nostro regno sul mondo non potrà essere realizzato. Abbiamo già compiuto gran parte del nostro lavoro, ma non possiamo dire di avere realizzato lo scopo della nostra opera. Abbiamo ancora un lungo cammino da percorrere prima di poter abbattere il nostro principale nemico: la Chiesa cattolica. Dobbiamo metterci bene in mente che la Chiesa cattolica è l'unica istituzione che si è posta e che rimarrà ad intralciare il nostro cammino per quanto durerà la sua esistenza. La Chiesa cattolica, con il suo lavoro metodico e i suoi insegnamenti educativi e morali, forma nei proprî figli una tale mentalità che li manterrà troppo fieri di sé stessi per sottomettersi alla nostra dominazione e per inginocchiarsi ai piedi del futuro Re d'Israele 13 [...]. Per questa ragione, abbiamo cercato di trovare il cammino migliore per attaccare la Chiesa nelle sue stesse fondamenta. Abbiamo diffuso lo spirito della Rivoluzione e del falso liberalismo tra le nazioni dei cristiani per indurli ad allontanarsi dalla loro fede e addirittura a vergognarsi di professare i precetti della loro religione e di obbedire ai comandamenti della Chiesa. Abbiamo indotto molti di costoro (i cristiani) al punto di trasformarli in atei e, più ancora, a vantarsi di discendere dalle scimmie (il darwinismo). Abbiamo loro offerto nuove teorie impossibili a realizzarsi, come il comunismo, il socialismo e l'anarchia, che servono attualmente ai nostri progetti [...]. I cristiani le hanno stupidamente accettate con grande entusiasmo, senza rendersi conto che queste sono nostre teorie e che esse costituiscono la nostra arma più pericolosa contro di loro [...]. Abbiamo coperto la Chiesa cattolica con le più abominevoli calunnie, abbiamo falsificato la sua storia e abbiamo sporcato le sue più nobili attività; abbiamo imputato ad essa la malvagità dei suoi nemici e abbiamo attratto questi ultimi vicino a noi, al nostro fianco [...]. E tutto questo lo abbiamo fatto in tal misura che stiamo ora assistendo, con la più grande soddisfazione, a ribellioni contro la Chiesa in diversi Paesi [...]. Abbiamo trasformato il suo clero in oggetto di odio e di ridicolo e lo abbiamo sottomesso al disprezzo delle masse. Siamo riusciti a fare in modo che l'osservanza della religione venga considerata come anacronistica o semplicemente una perdita di tempo. E i cristiani, nella loro stupidità, hanno dato prova di essere più sciocchi di quanto credevamo. Ci si attendeva maggiore intelligenza, ma si sono dimostrati non migliori di un branco di pecore. Lasciamoli brucare nel nostro campo fino a che non diventino abbastanza grassi per essere sacrificati al nostro futuro Re del Mondo [...]. Abbiamo fondato molte associazioni segrete che lavorano per i nostri fini, sotto i nostri ordini e sotto la nostra direzione. Abbiamo reso un onore ai cristiani permettendo loro di unirsi a noi nelle nostre associazioni che, grazie al nostro danaro, hanno raggiunto un alto grado di forza e potenza. Deve rimanere un segreto che quei cristiani che tradiscono i loro stessi interessi unendosi a noi, non devono sapere mai che tali associazioni sono di nostra creazione e che esse servono ai nostri fini. Una delle cose migliori della Massoneria è che i cristiani divenuti membri delle nostre Logge non riescono mai a sospettare che noi li utilizziamo per costruire le mura del proprio carcere su cui erigeremo il trono del Re Universale di Israele, e mai dovranno sospettare che facciamo forgiare ad essi le catene della loro stessa schiavitù per la gloria del nostro futuro Re del Mondo. Fino ad oggi, abbiamo studiato la strategia degli attacchi contro la Chiesa cattolica dal di fuori, ma questa è solo una parte dei nostri attacchi. Ci accingiamo ora ad esporre il modo con cui abbiamo progredito nel nostro lavoro per affrettare la rovina della Chiesa cattolica e come siamo penetrati nei suoi ambienti più intimi, avendo indotto perfino parte del suo clero a trasformarsi in avanguardia della nostra causa. Prescindendo dall'influenza della nostra filosofia, abbiamo preso altre misure per provocare una scissione entro la Chiesa cattolica. Permettetemi che vi spieghi come siamo giunti a questo: abbiamo convinto alcuni dei nostri figli ad entrare negli ordini cattolici con l'esplicito compito di lavorare in modo più efficiente per la distruzione della Chiesa cattolica creando situazioni di scandalo al suo interno. In questo abbiamo seguito il consiglio del Principe degli ebrei che così saggiamente diceva: "Fate divenire Cardinali e Vescovi qualcuno dei nostri figli, in modo che essi distruggano la Chiesa" 14. Disgraziatamente, non tutti gli ebrei convertiti sono rimasti fedeli alla loro missione. Molti di essi ci hanno traditi, ma ce ne sono stati degli altri che hanno mantenuto le loro promesse facendo così onore alla loro nazione. In questa maniera, il consiglio dei nostri anziani ha avuto pieno successo. Noi siamo stati i padri di tutte le rivoluzioni, anche di quelle che qualche volta si rivoltarono contro noi stessi. Noi siamo coloro che hanno in mano la pace e la guerra. Noi possiamo andare orgogliosi di essere i creatori delle riforme. Calvino è stato uno dei nostri figli; egli era di origine ebraica ed è stato consigliato da autorità ebraiche, nonché appoggiato dalla finanza ebraica per svolgere il suo ruolo di riformatore. Martin Lutero era sotto l'influenza dei suoi amici ebrei solo per i consigli e per il danaro ebraico; la sua congiura contro la Chiesa è stata coronata da successo [...]. Grazie alla nostra propaganda, alle nostre teorie sul liberalismo e alle nostre false interpretazioni della libertà, le menti di molti cristiani sono state preparate per abbracciare la Riforma protestante. Essi si sono separati dalla Chiesa per cadere nelle nostre mani. E attraverso tutto questo, la Chiesa cattolica rimase sensibilmente indebolita e la sua autorità sui re dei cristiani è stata ridotta quasi a nulla. Siamo riconoscenti ai protestanti per la loro lealtà verso i nostri desideri, anche se la maggioranza di essi, nella sincerità della loro fede, non siano coscienti della lealtà verso di noi. Siamo loro grati per l'ammirevole appoggio che danno alla nostra lotta contro la civiltà cattolica e ai preparativi per l'avvento della nostra supremazia su tutto il mondo e sulle nazioni dei cristiani. Siamo riusciti ad abbattere la maggioranza dei troni europei. Il resto verrà in un prossimo futuro. La Russia ha già accettato il nostro regno; la Francia, con il suo Governo massonico, si trova nelle nostre mani. L'Inghilterra, dipendendo dalla nostra finanza, sta sotto i nostri piedi, e nel protestantesimo sta la nostra speranza di distruggere la Chiesa cattolica. La Spagna e il Messico sono delle ottime armi nelle nostre mani. E molti altri Paesi, compresi gli Stati Uniti d'America, sono già sottomessi ai nostri piani. Ma la Chiesa cattolica è ancora viva [...]. Dobbiamo distruggerla senza il minimo ritardo e senza pietà. La maggior parte della stampa mondiale si trova sotto il nostro controllo; facciamo in modo che essa fomenti nella forma più violenta l'odio del mondo contro la Chiesa cattolica. Intensifichiamo le nostre attività di avvelenamento della moralità dei cristiani; essi debbono essere indotti a detestare il patriottismo e l'amore verso la famiglia, e considerare la loro fede come un'onta e la loro obbedienza verso la Chiesa come una servitù degradante, in modo che divengano sordi agli appelli della Chiesa e ciechi di fronte agli avvertimenti contro di noi. Facciamo innanzitutto in modo che i cristiani escano dalla Chiesa cattolica e che i non-cristiani si avvicinino a tale Chiesa; in caso contrario, si rafforzerà sempre più l’opposizione contro la nostra dominazione e tutto il nostro lavoro andrà perduto, la nostra congiura sarà scoperta, i cristiani si rivolgeranno contro di noi con spirito di vendetta e non si avvererà mai la nostra dominazione su di essi. Ricordiamoci che fino al momento in cui i nostri nemici della Chiesa cattolica saranno attivi, noi non potremo arrivare ad essere i padroni del mondo [...]. E ricordiamoci pure che il futuro Re d'Israele non regnerà mai sul mondo fino a che il Papa di Roma non verrà detronizzato, così come tutti gli altri monarchi regnanti sui cristiani» 15. Il contenuto di questo articolo, apparso sulla Catholic Gazette, sembrerà incredibile a coloro che non sono a conoscenza delle attività sovversive dell'ebraismo di oggi e di sempre. Ma si tratta di cosa assolutamente reale che può essere provata in questo momento guardando l'attuale complotto degli ebrei, molto più chiaro che non nel 1936 quando venne pubblicato il testo delle conversazioni tra i cospiratori ebrei, durante la menzionata riunione segreta del B'nai B'rith a Parigi, cioè della stessa organizzazione il cui Presidente è in perfetto accordo con il Cardinale Bea. Nonostante il fatto che il B'nai B'rith appaia ufficialmente come un'istituzione di beneficenza e di «consultazione politica», la sua appartenenza all'alta gerarchia massonica è stata ampiamente dimostrata già da diversi anni. Il defunto Cardinale José Maria Caro Rodriguez (1866-1958), Primate del Cile, citando Mons. Jouin nella sua opera Le Mystere de la Maçonnerie («Il mistero della Massoneria»), scriveva: «L'Ordine ebraico-massonico del B'nai B'rith che, contravvenendo agli statuti delle Logge massoniche, accetta solamente degli ebrei e conta nel mondo più di 426 Logge esclusivamente ebraiche, serve da legame tra tutte le internazionali citate più sopra». Dicendo questo, Sua Eminenza si riferiva 16 alle internazionali del'Alta Finanza, del comunismo e del socialismo, dai sionisti alla Massoneria universale. Il Cardinale José Maria Caro Rodriguez prosegue: «I dirigenti del B'nai B'rith sono gli ebrei Morgenthau, ex ambasciatore degli Stati Uniti a Costantinopoli; Brandeis, Giudice Supremo degli Stati Uniti; Mack, sionista; Warbourg (Felix) banchiere; Eckus; Kraus (Alfred), suo primo Presidente; Schiff (Jacob), defunto, che ha sovvenzionato il movimento di emancipazione degli ebrei in Russia; Marshall (Louis), sionista». Tra i numerosi altri documenti che dimostrano e confermano questa verità, riportiamo qui le dichiarazioni dello storico cattolico Vicente Risco (1884-1963) che, nella sua opera intitolata Histoire des Juifs («Storia degli ebrei») si esprime in questi termini: «Per qualcuno, l'organizzazione direttiva dell’ebraismo mondiale sarebbe l'Ordine massonico universale del B'nai B'rith, che è esclusivamente ebraico e che non ammette tra i suoi membri quelli che non sono ebrei. Il B'nai B'rith forma un Ordine massonico che ufficialmente si proclama indipendente, possiede una struttura internazionale nettamente dichiarata e ammette solo quelli che sono ebrei. Per questa ragione è la più segreta delle sètte massoniche. Un fatto indiscutibile è che mentre i membri del B'nai B'rith possono far parte delle Logge di qualsiasi altro rito massonico, nelle proprie Logge esso ammette solamente degli ebrei e nessun massone può farvi parte se non è ebreo [...]. Numerosi membri dell'Ordine occupano posti importanti nel Governo e nella diplomazia nordamericana» 17.



VI
IL CARDINALE BEA SEGUE
LE ISTRUZIONI DEL B'NAI B'RITH

Fino a dicembre del 1962, apparivano solo degli ecclesiastici come promotori della riabilitazione del popolo ebraico da parte della Chiesa cattolica. Il primo a parlare dell'avvicinamento della Chiesa all'ebraismo, è stato il Vescovo di Cuernavaca (in Messico) Mons. Sergio Mendez Arceo, discendente dei sefarditi 18, che tentarono di giudaizzare la popolazione di Ctija. Egli estese la riabilitazione anche ai massoni e, sebbene le sue parole cadessero nel vuoto, riuscì utile anche agli ebrei per mettere in moto la campagna internazionale di stampa alla quale assistiamo e che ne parla come se il Concilio si fosse già pronunciato in loro favore.

Il piano degli ebrei, messo in azione dai loro rappresentanti ecclesiastici, sembrava procedere senza ostacoli fino a che, nei primi giorni di dicembre del 1962, i Padri Conciliari vennero messi al corrente di quanto accadeva per mezzo di un libro intitolato Complotto contro la Chiesa, pubblicato da eminenti prelati di varie nazionalità sotto lo pseudonimo di Maurice Pinay. Dobbiamo confessare che dapprima siamo rimasti in dubbio sulle tremende rivelazioni contenute in tale libro. Tuttavia, approfondendo il suo contenuto, abbiamo deciso d’investigare per nostro conto per arrivare a dei risultati che qui portiamo a conoscenza delle LL. EE. Rev.me, con la stessa responsabilità di coscienza e con lo stesso proposito che indusse gli autori di quel libro, e cioè quello di evitare che, con una dichiarazione del Concilio favorevole all'ebraismo, la Chiesa possa cadere nell'onta di rinnegare sé stessa. Le reazioni di diffidenza sul tema ebraico provocate dal libro Complotto contro la Chiesa, ottennero l’effetto che parte delle centrali dell'ebraismo prepararono una controffensiva per la quale si rese necessaria una conversazione del Presidente del B'nai B'rith Label A. Katz con Sua Eminenza il Cardinale Agostino Bea. Essa ebbe luogo il 16 febbraio 1963 nella città di Roma, e in quell'occasione venne modificato il piano iniziale stabilito nel giugno del 1962 nel quale, per la prima volta, dato l'interesse ebraico per il Concilio Ecumenico, si riunirono i giudeo-massoni Label A. Katz e Nahum Goldmann con il suddetto Cardinale. In tutte e due le occasioni - come dà atto l'accreditata rivista della Compagnia di Gesù a Roma La Civiltà Cattolica, nel suo numero del 18 luglio 1964, il Capo della suddetta associazione giudeo-massonica consegnò al Cardinale un ampio memoriale destinato al Concilio, memoriale che, come più innanzi si proverà, contiene integralmente la tesi del «Decreto sugli ebrei» (Nostra Ætate, § 4) presentata dal Segretariato per l'Unità dei Cristiani al consesso plenario del Concilio. Già all'epoca di tali conversazioni, il Cardinale Bea aveva adottato una posizione pienamente favorevole agli interessi delle organizzazioni ebraiche. Il giorno seguente alla sua intervista con Label A. Katz, il Giornale d'Italia di Roma pubblicò, con la firma del più anziano e più accreditato cronista vaticano, Filippo Pucci, un articolo nel quale furono riportate numerose affermazioni del Cardinale Bea, pronunciate a Londra e a Roma nel senso che non esiste alcuna relazione di responsabilità tra gli ebrei che crocifissero Nostro Signore Gesù Cristo e le comunità attuali di questo popolo. Questo segnò l'inizio della campagna che si estese immediatamente in tutti i Paesi del mondo. Numerosi scrittori e giornalisti fecero eco a queste tesi, per quanto si debba osservare che, nella loro maggioranza, si trattava di giornalisti e di sacerdoti di origine ebraica che parlavano in favore della loro comunità. Al contrario, sono davvero pochissimi i cattolici che hanno favorito la diffusione delle tesi eretiche e che, malgrado siano state enunciate dal B'nai B'rith, si tenta ora di far adottare dal Concilio Ecumenico.


È cosa sicura che prima del rientro di Label A. Katz alla sua sede abituale a Washington, già venivano diffuse in tutti i continenti le falsificazioni dell'interpretazione evangelica suggerita a Roma dal Cardinale Bea. Precisamente con questo scopo pubblicitario sono sorte in tutto il mondo le succursali dell'«Amicizia Ebraico-Cristiana», associazione fondata dall'ebreo francese Jules Marx Isaac (1877-1963), nelle quali uno strano miscuglio di israeliti, di cattolici che si dicono progressisti e di alcuni sacerdoti e monache della Congregazione di Nostra Signora di Sion 19, tendono a confondere tutta la dottrina tradizionale della Chiesa e gli stessi insegnamenti di Cristo Nostro Signore e degli Apostoli.


Nessuno osa più accusare gli ebrei eretici Ario 20 o Giovanni Calvino (1509-1564), o gli ebrei Mordekkai Levi (alias Karl Marx, 1818-1983), Friederich Engels (1820-1895), Vladimir Ilic Uljanov, detto Lenin 21, e Lev Davidovic Bronstein, detto Trotsky (1879-1940), che crearono e imposero il bolscevismo, o gli ebrei Berman, Klement Gottwald 22, Béla Kuhn 23, Mátyas Rákosi 24, Anna Pauker, Rosa Luxemburg 25, Moša Pijade, Lavrenti P. Berija 26, ecc..., alti dirigenti della sovietizzazione dell'Europa Orientale, attraverso lo sterminio di milioni di cristiani; o gli agenti di tutte le sovversioni in America Latina e negli altri continenti, perché in tal caso - come è stato detto in una predica nella stessa Chiesa del Gesù a Roma e scritto in pubblicazioni giudeo-cristiane di Madrid - vengono investiti dal seguente ritornello: «Essere antisemita vuol dire essere anticristiano». Quale aberrazione! Pretendono forse i religiosi cripto-ebrei e i loro adepti pseudo-cattolici che diciannove secoli durante i quali la Chiesa, attraverso i suoi Concilî, i Padri della Chiesa, i Santi e i Pontefici ha difeso il suo buon diritto con disposizioni antiebraiche, sono diciannove secoli di anticristianesimo? O forse per essi sono anticristiani Cristo stesso e i Santi Apostoli che così duramente hanno apostrofato il popolo ebraico?

Tutte queste eresie sono la conseguenza della penetrazione ebraica nel clero cattolico, sotto la direzione delle Logge dell'organizzazione ebraica del B'nai B'rith. La prova definitiva che il § 4 dello Schema sull'Ecumenismo (Nostra Ætate), presentato al Concilio dal Cardinale Bea, che poi fece di persona l'apologia di tale tesi, sia di origine ebraica, la troviamo nelle pagine dell'autorevolissimo quotidiano parigino Le Monde, nella cui edizione del 19 novembre 1963 possiamo leggere: «L'organizzazione ebraica internazionale B'nai B'rith ha manifestato il desiderio di stabilire relazioni più strette con la Chiesa cattolica. Tale Ordine ha sottoposto al Concilio una Dichiarazione nella quale si afferma l'intera responsabilità dell'umanità per la morte di Cristo. "Se tale Dichiarazione verrà accettata dal Concilio - ha dichiarato Label A. Katz, Presidente del Consiglio Internazionale del B'nai B'rith - le comunità ebraiche cercheranno i mezzi per collaborare con le autorità della Chiesa"».

Il Cardinale Bea, nel presentare il suo progetto di Decreto in favore degli ebrei e in opposizione ai Vangeli, ha nascosto ai Padri Conciliari che egli ripeteva le tesi che gli erano state suggerite dall'Ordine massonico del B'nai B'rith, presentandole invece come elaborate dal Segretariato per l'Unità dei Cristiani, nel quale i due massimi assessori erano i cripto-ebrei, Mons. Oesterreicher e Padre Baum. Ed è anche logico che abbia nascosto questo fatto perché sarebbe stata una cosa inaudita che le tesi di un Sinedrio massonico potessero avere ufficialmente accesso nel sacro recinto ove presiede lo Spirito Santo. Inoltre, se il 19 novembre 1963 il Cardinale Bea avesse fatto conoscere ai Padri Conciliari la vera origine delle sue tesi, è certo che l'immensa maggioranza le avrebbe respinte con indignazione senza volerle nemmeno ascoltare, essendo bene al corrente degli oltraggi e dei danni apportati dalla Massoneria alla Chiesa di Cristo. Certamente, i venerati Pontefici Pio IX (1792-1878) e Leone XIII (1810-1903) si saranno rivoltati nelle loro auguste tombe così prossime alla località dove un Principe della Chiesa difendeva una tale diabolica proposta massonica.


Papa Pio IX, Papa Leone XIII

VII
CHI È IL CARDINALE BEA E CHI
SONO I SUOI COLLABORATORI?


Fino ad alcuni mesi fa, mentre stavamo meditando sugli strani colloqui tra un Principe della Chiesa e la maggiore sètta massonica ebraica, facevamo le seguenti considerazioni: essendo il Cardinale Bea di origine tedesca, almeno ufficialmente, e per di più sacerdote gesuita, il suo ostinato progressismo e il suo fanatico filo-semitismo tanto favorevole alle forze anticristiane, appaiono veramente strani. Sorprende anche il fatto che il B'nai B'rith abbia scovato un autentico tedesco e gesuita come l'elemento idoneo per servire ad esso da strumento principale nell'intento di disgregare la Chiesa dall'interno. Inoltre, è altrettanto strano che sia stato proprio un gesuita, più o meno conosciuto, che fra tanti illustri gesuiti fosse elevato al cardinalato da Giovanni XXIII e che poi lo stesso porporato abbia trovato così rapidamente i suoi collaboratori nelle persone di due ebrei, uno domiciliato negli Stati Uniti e l'altro nel Canada. Tutto questo in aggiunta al fatto che il cognome del Cardinale non è di origine tedesca, ci fece sorgere dei dubbi sulla vera origine di Sua Eminenza; decidemmo pertanto, con tutta la discrezione del caso, di rivolgerci ad un gruppo di valenti uomini di scienza in Germania, noti per le importanti indagini storiche da essi compiute, per avere chiarimenti in proposito. Non sappiamo ancora se prima della pubblicazione di queste righe saremo entrati in possesso delle prove definitive sui primi risultati ottenuti e che dicono quanto segue. Negli ultimi secoli, troviamo in Germania e in Austria diverse personalità che portano il cognome di Behá, equivalente fonetico del cognome sefardita Beja, che i loro antenati sefarditi portavano in Spagna ove vivevano. Il cognome «Bea» viene dunque ad essere una latinizzazione dell'originale «Behá». Verso la metà del secolo scorso, aveva tale cognome un rabbino con diversi figli, uno dei quali si convertì al cristianesimo. Sono in corso delle ricerche per stabilire se questo cristiano converso sia il padre dell'attuale Cardinale Bea. Non appena saremo in possesso delle prove documentate di questo, esse saranno portate a conoscenza dei Padri Conciliari, perché sarebbe di valore decisivo, per ciò che riguarda le attività svolte dal Segretariato per l'Unità dei Cristiani, il poter provare che, oltre all'ispiratore principale Label A. Katz e gli assessori ebrei Oesterreicher e Baum, e ai propagandisti ebrei i Vescovi Mons. Mendez e Mons. Kempe, anche il Cardinale Bea sia di origine ebraica e non uno strumento estraneo alla faccenda, quale risulterebbe dal suo duplice carattere, almeno apparente, di tedesco e gesuita.

In ogni caso, risulta evidente - non potendosi dare pieno valore a questa informazione, fintantoché non si sia in possesso di prove documentate - che gli atteggiamenti del Cardinale Bea sono stati quelli di un tipico cripto-ebreo, assolutamente uguale a quello di numerosi ebrei che nel corso dei secoli sono riusciti ad infiltrarsi nel clero cattolico. Il principale autore del Decreto De Judæis è l'ebreo sedicente convertito John Oesterreicher, oggi Mons. Oesterreicher. Durante una predica, che pronunciò nella Cattedrale di San Patrizio a New York, dove era predicatore prima di venire a Roma per «assistere» il Cardinale Bea, egli disse testualmente: «Noi non leggiamo più le numerose dichiarazioni di Gesù Cristo contro il suo popolo contenute nel Vangelo». Il «cattolico» Mons. Oesterreicher si permette di censurare il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo stesso, e nelle sue prediche legge solo quello che giudica conveniente al suo popolo... Furono sue le maggiori insistenze affinché il Decreto sugli ebrei fosse incluso nello Schema sull'Ecumenismo, sostenendo che «la liturgia romana ha sempre insistito sul fatto che le origini della Chiesa dovessero essere ricercate nel richiamo di Dio ad Abramo [...]. La scissione tra la Chiesa e la sinagoga fu la prima separazione tra quelli che credevano nel Dio di Abramo [...]. Nessun ecumenismo è possibile senza la riconciliazione dell'antico e del nuovo Israele». Si tratta di affermazioni astute, destinate a «dimostrare», a corto di argomenti esclusivamente religiosi, la necessità di includere nello Schema sull'Ecumenismo cristiano, un documento che, in realtà, è politico nelle sue finalità. L'altro co-autore del documento è Padre Gregory Baum, lui stesso ebreo sedicente convertito. Nonostante che diversi anni fa fosse un ateo emigrato dalla Germania nel Canada, oggi egli appartiene all'Ordine degli agostiniani ed esercita un dottorato di Teologia cattolica 27. Il Cardinale Bea lo chiamò a collaborare col Segretariato per l'Unità dei Cristiani, forse a causa del suo libro Gli ebrei e il Vangelo. In questo libro, Padre Baum, sostenendo che le frasi antiebraiche contenute nel Vangelo e in altri passi della Sacra Scrittura sono una «vera e propria collezione di scritti dell'odio», ha fatto una critica eretica del santo Vangelo. I suoi argomenti in favore della «necessità» di approvare il Decreto sugli ebrei si basano sul fatto che, secondo lui, «nessun Apostolo ha mai confermato la responsabilità collettiva degli ebrei nella crocifissione di Gesù Cristo».


VII
LE TESI ASSURDE DEL
SEGRETARIATO DEL CARDINALE BEA

È stato precisamente il Cardinale Bea che il 21 marzo 1961 ha presentato a Giovanni XXIII un memorandum che conteneva la proposta di creare un Segretariato per lo studio dell'Unità dei Cristiani, idea che detto Pontefice accettò, incaricando lo stesso Cardinale della sua attuazione. Il Papa aveva anche voluto che i lavori di tale organismo non dipendessero dalla Curia, e concesse piena indipendenza al nuovo organismo. Tra le prime decisioni prese dal Segretariato, i cui uffici risiedono fuori dal Vaticano (in via dei Corridori, 64), troviamo quella dell'invio di «osservatori» cattolici alla riunione annuale del cosiddetto «Consiglio Mondiale delle Chiese» (World Council of Churches) riunito nel 1961 a Nuova Delhi, in India, e che quest'anno si riunisce niente meno che nell'U.R.S.S., a Odessa, sotto gli auspici del Governo sovietico e del suo strumento religioso, la Chiesa ortodossa russa di Mosca. La Curia Romana si oppose all'invio di osservatori cattolici a tali riunioni che sono, senza alcun dubbio, un altro strumento dell'ebraismo, della Massoneria e del comunismo nella lotta contro la Chiesa cattolica; le proteste della Curia non ebbero però esito per l'intervento diretto di Giovanni XXIII. Il succitato Vescovo di origine ebraica, Mons. Walter Kempe, ausiliario della Diocesi di Limburg (in Germania), ha esposto molto chiaramente le finalità alle quali tendevano gli ebrei (naturalmente senza usare tale termine) attraverso il Segretariato per l'Unità dei Cristiani. In un discorso che incontrò un'ampia eco nella stampa internazionale, pronunciato a Monaco di Baviera nei primi giorni di febbraio del 1964 in occasione di un congresso cattolico, Mons. Kempe ha affermato che tendendo all'«unità dei cristiani», il Papa diverrebbe il «portavoce della cristianità», dopo di che, compiutasi l’«unità delle Chiese», il Papa sarebbe stato riconosciuto come primus inter pares tra i capi delle diverse Chiese cristiane. Ora, se gli scopi di tale Segretariato sono veramente quelli esposti dal Vescovo cripto-ebreo Mons. Kempe, risulterebbe che la posizione attuale del Pontefice - che è indiscutibilmente quella di portavoce massimo del mondo cristiano - sarebbe ridotta ad essere quella di un «primo», ma tra «pari a lui». Questi di categoria pari a quella del Papa di Roma sarebbero gli altri capi delle «chiese» cristiane; e così il Sommo Pontefice cattolico non solo sarebbe uguale al Patriarca di Costantinopoli (il quale è a sua volta primus inter pares tra gli ortodossi, senza che per questo egli abbia il minimo potere sulle chiese nazionali), ma sarebbe anche uguale a tutta la moltitudine di capi delle circa duecento «chiese» riformate, che poi a loro volta sono alti dignitari massonici, e uguale inoltre ai Patriarchi ortodossi di Mosca, Sofia, Bucarest, ecc..., che altro non sono che strumenti passivi dei regimi comunisti nei rispettivi Paesi.


Se la Chiesa cattolica dovesse cadere nella rete astutamente tesa dall'ebraismo e lanciata dal Segretariato presieduto dal Cardinale Bea, allora il Papa sarebbe collocato alla pari di uno dei tanti capi delle sètte protestanti che costituiscono appunto il Consiglio Mondiale delle Chiese. Tutto questo senza tener conto che la Chiesa sarebbe obbligata a fare molte concessioni in materia di dogmi, accettando perfino principî eretici, e cedendo posizioni sulle quali si basa il suo potere spirituale solo per dare soddisfazione ai «fratelli separati» con i quali dovrebbe riunirsi per raggiungere la «pace nella grande famiglia cristiana». Il medesimo proposito di indebolire la posizione del Papato entro il mondo cristiano e soprattutto entro la stessa Chiesa cattolica, si cela dietro ai tentativi del Cardinale Bea e dei suoi complici di decentrare il potere della Chiesa, aumentando le attribuzioni dei Cardinali e dei Vescovi, dando loro la facoltà di amministrare le loro Diocesi assai liberamente e senza uno stretto controllo da parte del Pontefice. È precisamente la direzione unitaria della Chiesa quello che l'ebraismo vuole disgregare attraverso i suoi strumenti incoscienti e coscienti, e attraverso una decentralizzazione che aumenti i poteri di Cardinali e Vescovi a scapito di quelli del Papa (la cosiddetta «collegialità»). Nello stesso tempo, si tende a ridurre il potere papale con l'istituzione di una specie di «parlamento» di Vescovi. In altre parole, gli ebrei impiegano contro l'istituzione papale esattamente la stessa strategia e tattica utilizzata fin dalla fine del XIII secolo per abbattere le monarchie cristiane d'Europa. Si incominciò col decentralizzare il potere regale aumentando quello dei prìncipi, dei duchi, dei conti, ecc..., nelle rispettive provincie o domini. Poi si provvide a mettere accanto al re un «parlamento» con il compito di «aiutarlo» nella direzione degli affari di Stato. Tale istituzione però ridusse e infine spogliò il monarca dei suoi poteri, riducendolo ad un personaggio decorativo incaricato di approvare e firmare le decisioni del parlamento, senza poter però esercitare su di esso alcuna influenza. La Massoneria andava intanto infiltrandosi a poco a poco nei parlamenti per provocare per mezzo di essi delle rivoluzioni; oppure, dopo un'adeguata preparazione dell'opinione pubblica, per proporre dei referendum popolari o altro, allo scopo di sostituire addirittura il re con un presidente che, quasi sempre, era un massone o persona di fiducia dell'ebraismo. Se ora la Curia Romana, lo stesso Papa e soprattutto i Padri riuniti nel Concilio Ecumenico Vaticano II, non avvertono quello che si cela sotto le pretese riforme dei Cardinali Bea, Leo Iozef Suenens (1904-1996), Josef Frings (1887-1978), Julius Döpfner (1913-1976) e dei loro complici quando tendono alla decentralizzazione della Chiesa o a creare un «parlamento» attorno al Papa, e se non riescono a frenare energicamente tali piani, accadrà alla Chiesa cattolica e al Pontefice quello che avvenne ai monarchi cristiani che furono dapprima esautorati e poi deposti.





Leo Iozef Suenens, Cardinal Frings, Cardinal Döpfner

E allora il Vaticano potrà essere trasformato in un bellissimo museo come sono oggi il Louvre o Versailles o molti altri palazzi europei già appartenenti a sovrani eliminati dall'azione sovversiva massonico-ebraica alla quale quei sovrani non seppero opporsi in tempo. La prova più evidente di quello che è in realtà il Segretariato per l'Unità dei Cristiani, diretto dal Cardinale Bea, l'abbiamo nella sua presentazione al Concilio Ecumenico quando chiese l'approvazione, come § 4 dello Schema sull'Ecumenismo, di un documento intitolato «De catholicorum habitudine ad non cristianos et maxime ad judæos» («L'atteggiamento dei cattolici di fronte ai non cristiani e soprattutto agli ebrei»). Questo testo pretende, attraverso ogni sorta di raggiri dialettici, di sottrarre il popolo ebraico dalla colpa della morte di Cristo Nostro Signore e di ottenere dalla Chiesa cattolica una nuova dichiarazione contro l'antisemitismo nella presunzione che questo abbia la sua origine nell'errata credenza dei popoli cristiani che gli ebrei siano un popolo deicida.


Un tale documento, come si espressero alcuni illustri Padri Conciliari nelle loro repliche al Cardinale Bea, che difese personalmente le tesi filo-ebraiche, non avrebbe dovuto essere nemmeno presentato perché non ha nulla a che vedere con l'«unità dei cristiani», né con l'ecumenismo, né con gli interessi della cristianità in generale. Se per sventurata ipotesi esso dovesse essere approvato dal Concilio Ecumenico, questo significherebbe un'autoaccusa contro la Chiesa, che è quello che gli ebrei malignamente attendono per vendicarsi di essa che per diciannove secoli combatté con efficacia attraverso Papi e Concilî l'azione anticristiana degli ebrei 28. Nello stesso documento, si assicura che la proposta non ha alcuna finalità politica, bensì esclusivamente religiosa.

Se questo fosse vero - anche se tutti sanno che dal momento in cui è stato presentato lo Schema tutta la stampa internazionale, controllata dagli ebrei, non ha fatto altro che interpretare in senso politico il tema trattato dal Concilio - risulta assai strano che il Segretariato per l'Unità dei Cristiani non abbia preso contatto con le autorità religiose del popolo ebraico, quali potevano essere i Gran Rabbini di New York, di Londra o di Roma, oppure quelli di Gerusalemme e di Tel Aviv che sono i soli con personalità giuridico-religiosa per stabilire contatti di tal genere ad alto livello. È successo il contrario: il Cardinale Bea stabilì fin da principio relazioni con alti dirigenti politici massonici, come Label A. Katz, Presidente mondiale del B'nai B'rith, un Ordine massonico esclusivo per ebrei, con Nahum Goldmann, Presidente del World Jewish Congress («Congresso Mondiale Ebraico») e con alti funzionari dell'American Jewish Committee («Comitato Ebraico-Americano»). È di pubblico dominio che le attribuzioni di questi alti capi ebrei sono esclusivamente di carattere politico ed economico con diretta influenza nell'ONU 29, nel Governo di molti Stati e presso l'onnipotente Banca Mondiale. Vi è dell'altro.



New York, 31 maggio 1963: il Cardinale Augustin Bea incontra rabbi Abraham Joshua Heschel (1907-1972), rappresentante del B'nai B'rith.

Un articolo della rivista Humanitas, intitolato «Gli ebrei e il Concilio», dell'aprile 1963, ci rivelò che il Comitato Permanente dei Rabbini d'Europa e il Consiglio Rabbinico d'America si oppongono decisamente all'avvicinamento spirituale tra ebrei e cattolici. In questo senso, si espressero i rabbini Leo Feuer e Arthur J. Lelyveld (1913-1996), il 19 giugno 1964, nel corso della 75ª Convenzione Annuale della Conferenza Centrale dei Rabbini d'America riunitasi ad Atlantic City; su tutto questo informa dettagliatamente l'organo portavoce degli ebrei nordamericani The New York Times, del 20 giugno 1964. Vi è inoltre da tener presente che Paolo VI, in occasione della sua visita in Terra Santa, venne ricevuto dal Capo dello Stato d'Israele e da tutti i membri di quel Governo; delle alte autorità israeliane era assente solo il Gran Rabbino di Gerusalemme.


Per dissimulare le loro vere intenzioni, che sono quelle di fare della Chiesa cattolica un satellite dell'ebraismo, il Cardinale Bea, scagliandosi contro i nazionalismi cristiani e arabi, che egli qualificò genericamente «antisemiti», ha redatto assieme ai suoi colleghi ebrei, il documento in modo che sembri che esso si riferisca solamente agli ebrei dell'Antico Testamento, e cioè al «Popolo eletto» della Bibbia, come se gli ebrei di oggi non fossero sotto tutti gli aspetti i discendenti diretti di quelli che uccisero Gesù Cristo, di quelli contro i quali venne lanciata la maledizione da parte dello stesso Fondatore della Chiesa e che attraverso i secoli hanno rappresentato l'Anticristo permanente fino al punto che non è possibile distinguere tra gli ebrei che hanno commesso il deicidio e causarono la morte dei primi cristiani, intrigando contro di loro presso gli imperatori romani, e quelli del secolo nostro che hanno fomentato le guerre e le rivoluzioni, e che hanno causato la morte e la schiavitù di milioni di cristiani.

Il mondo cattolico non vuole attraversare nuovamente la confusione nell'apprendere che nel Concilio Vaticano II, in cui si concentra il sommo delle speranze di tutti quelli che mantengono la fede, si possano alzare voci in favore del popolo che è stato e continua ad essere deicida perché ha messo a morte il Figlio di Dio e ha sempre lottato e continua a lottare per arrivare allo sterminio della Chiesa. Milioni di cristiani in Europa, in Asia, a Cuba e altrove, che gemono sotto l'oppressione ebraica del bolscevismo, non potranno mai comprendere come sia possibile che nella Chiesa vi possa essere chi tende le mani ai suoi carnefici.

Vittime del comunismo.


I popoli arabi, con le loro masse musulmane e cristiane, cadrebbero in un cupo sconforto dinanzi ad un'alleanza del Vaticano con gli usurpatori sionisti che fondarono il loro Stato sulle rovine di tante chiese e monasteri devastati e incendiati in Terra Santa e con l'espulsione dal suolo natale di oltre un milione di palestinesi. Nell'Occidente che ha visto, dalla Rivoluzione Francese in poi, gli ebrei dietro ogni concezione rivoluzionaria e sovversiva, dietro il capitalismo disumano e implacabile e come i promotori della degenerazione attuale dei costumi, dell'arte, della morale pubblica e privata - manifestazioni dirette del messianismo anticristiano - non rimane altro che la fede nell'assistenza dello Spirito Santo che aiuti i Padri Conciliari a disperdere le azioni sovvertitrici dei falsi convertiti che agiscono obbedienti alla consegna delle eterne forze del male. Gli ebrei continuano a crocifiggere Cristo con piena coscienza di continuare la loro plurisecolare missione. In massima parte atei e in minima parte in attesa del venturo Messia, essi sono in agguato contro la Chiesa dovunque si trovino sparsi nel mondo, pronti ad attaccare sempre il simbolo della croce. Tutti lo pensano e qualcuno osa esprimerlo apertamente. Citiamo qui due sole testimonianze, una di ieri e l'altra di oggi. La rivista francese Le Contemporain, nel suo numero del 1° luglio 1886, in una rassegna di avvenimenti storico-politici, recava il testo di un discorso tenuto a Praga dal Rabbino Reichhorn in occasione di un'adunanza di rabbini nel cimitero israelitico presso la tomba del Gran Rabbino Simeon Ben-Judah. Da esso stralciamo il brano seguente: «Poiché la chiesa cristiana è uno dei nostri più pericolosi nemici, dobbiamo operare con perseveranza per diminuire la sua influenza. Bisogna dunque lavorare con perseveranza per imprimere nell'intelligenza di quelli che professano la religione cristiana le idee del libero pensiero, dello scetticismo, dello scisma, provocando controversie religiose che sono feconde di scissioni e di formazioni di sètte nel cristianesimo. Bisogna logicamente incominciare col disprezzare i ministri di quella religione, dichiarando loro apertamente la guerra; provocare sospetti sulla loro condotta privata; così, col ridicolo e con la satira si distruggerà il rispetto che è congiunto con lo stato e col loro abito».


Di recente, il giornale Christian Nationalist Cruzade, di Los Angeles (California), riproduceva uno scritto di uno dei più noti e autorevoli agitatori sionisti (nonché sceneggiatore hollywoodiano), Ben Hecht (1894-1964), scritto dal quale stralciamo queste righe: «Una delle cose migliori che abbia mai fatto il popolaccio è stata la crocifissione di Cristo. Intellettualmente, essa è stata una splendida azione; tuttavia, essa venne affidata al popolaccio che commise sciocchezze. Se avessero incaricato me di giustiziare Cristo, lo avrei fatto in modo diverso. Vediamo un po': lo avrei mandato a Roma per essere divorato dai leoni. Mai avrebbero potuto fare di una carne ridotta a brandelli un Salvatore». Così parlavano ieri e continuano a parlare oggi i membri del popolo deicida presentati dal Cardinal Bea e dai suoi accoliti come degli innocenti perseguitati.


NOTE

1 Scritto è reperibile anche nell'opera di Piero Mantero intitolata La faccia nascosta della Storia: svelato un piano segreto di attacco alla Chiesa (pagg. 170-200), Ed. Il Segno, Udine.

2 Giuseppe Garibaldi fu iniziato alla Massoneria nel 1844 a Montevideo, in Uruguay, e salì fino al 33° Grado ricevuto a Torino, nel 1862; ricevette inoltre la suprema carica di Gran Ierofante del Rito Egizio di Memphis-Misraïm nel 1881. Garibaldi non esitò a definire Papa Pio IX «un metro cubo di letame» e il sacerdote «la più nociva di tutte le creature, perché egli più di nessun altro è un ostacolo al progresso umano, alla fratellanza degli uomini e dei popoli». Diceva inoltre: «Se sorgesse una società del demonio, che combattesse il dispotismo dei preti, mi arruolerei nelle sue file» (cfr. Epiphanius, Massoneria e sètte segrete: la faccia occulta della Storia, Trento s.d., pagg. 140-141).

3 Discepolo di Saint-Yves, Padre Roca (1830-1893) fu uno dei maggiori responsabili del modernismo cattolico. Ordinato frate carmelitano nel 1858, Roca fu condannato dal Sant'Uffizio e le sue opere furono messe all'Indice nel 1888. Cabalista, esoterista e socialista convinto, Roca affermò: «Credo che il culto divino com'è espresso dalla liturgia, il cerimoniale, il rito e i precetti della Chiesa romana subiranno prossimamente in un Concilio Ecumenico una trasformazione che [...] li metterà in armonia con il nuovo stato della coscienza e della civiltà moderna» (cfr. Epiphanius, op. cit., pag. 189).

4 Cfr. P. Roca, Glorieux Centenaire («Glorioso centenario»), 1859, pag. 452; P. Virion, Mystère d'iniquité, Ed. Saint-Michel, 1967, pag. 35.

5 Il marchese Stanislas de Guaita (1861-1897) fu un mago nero rosicruciano. Egli fu autore di opere come Il Tempio di Satana, Saggio di Scienze maledette, La Chiave della Magia Nera e Il Serpente della Genesi. Morì stroncato dalla droga all'età di trentasei anni.

6 Gerard Encausse (1865-1916), più conosciuto come Mago Papus, amico del de Guaita, di cui prese il posto alla morte. Vescovo della Chiesa Gnostica, divenne Superiore Incognito del Martinismo nel 1882; aderì alla Società Teosofica per poi separarsene e fondare un nuovo ramo martinista.

7 L'occultista Alexandre Saint-Yves, marchese d'Alveydre (1842-1909) può essere considerato come il padre dell'ideale sinarchico.

8 Cfr. P. Roca, op. cit., pag. 452.

9 Non è forse quanto sta già succedendo all'interno della Chiesa?

10 Rudolph Steiner, un occultista ebreo proveniente dalla Società Teosofica e dall'Ordo Templi Orientis, era rapito dall'idea di un rinnovamento del cristianesimo alla luce del buddismo esoterico (cfr. Epiphanius, op. cit., pag. 158).

11 Ma Pio XI (1857-1939), consigliato saggiamente, evitò di indire un Concilio.

12 Questa assurda teoria è stata presentata come una verità dal nuovo Catechismo della Chiesa cattolica (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1992, § 597-598, pag. 165) il quale è stato definito da Giovanni Paolo II «una norma sicura per l'insegnamento della fede» (pag. 14).

13 Art. cit., pagg. 100-101 e 118.

14 Cfr. Mémoires d'un antiapôtre («Ricordi di un anti-apostolo»), pag. 213. Trattasi di un diario scritto da un comunista infiltrato in un seminario per diventare sacerdote e sabotare la Chiesa dall'interno.

15 Cfr. Articolo apparso sul settimanale Le Reveil du peuple («Il risveglio del popolo»), intitolato «La libre parole» («La libera parola»), nel giugno del 1936. Fu mentre ne era direttore Henri Coston che apparve questo articolo sul B'nai B'rith.

16 Cfr. Mons. E. Jouin, Le Mystere de la Maçonnerie, pagg. 263-266.

17 Cfr. V. Risco, Histoire des Juifs, pagg. 339-343.

18 I sefarditi sono gli ebrei di origine iberica (dall'ebraico Sefarad, ossia Spagna) che, dopo l'espulsione del 1492 ad opera di Isabella la Cattolica, si stabilirono in Olanda, in Turchia, nel Nordafrica, in Italia (Livorno, Ancona, Pesaro, ecc....) e nei Balcani.

19 La Congregazione di Nostra Signora di Sion fu fondata dai Padri Alfonso (1812-1884) e Teodoro (1802-1884) Ratisbonne, entrambi ebrei convertiti, per agevolare la conversione degli israeliti alla religione cattolica. Alfonso Maria si convertì nella chiesa romana di Sant'Andrea delle Fratte grazie all'apparizione della Madonna del Miracolo.

20 Ario (256-336) fu un sacerdote africano che negava la divinità di Gesù Cristo. Venne condannato dal Concilio di Nicea (325).

21 Anche Lenin (1870-1924) era ebreo. Lo ha rivelato la rivista L'Arche (n° 161, 1970, pag. 227), del Fondo Sociale Ebraico, riportando i risultati di un'inchiesta condotta dalla giornalista armena Marietta Chaginian a Simbirsk, negli archivi della città natale di Lenin (cfr. Epiphanius, op. cit., pag. 214).

22 Klement Gottwald (1896-1953), politico cecoslovacco, primo ministro comunista (1946-1948), escluse i partiti borghesi dal Governo con il colpo di Stato del 25 novembre 1948. Fu poi Presidente della repubblica cecoslovacca dal 1948 al 1953.

23 Il sanguinario Béla Kuhn (1886-1939), fu capo del Governo della Repubblica Sovietica Ungherese sorta dalla sanguinosa insurrezione di marzo del 1919. Deposto da U. Horthy, divenne dirigente del Comintern, e morì vittima di una delle tante epurazioni staliniane.

24 Mátyas Rákosi (1892-1971), nemico giurato di Mons. Joszef Mindszenty (1872-1975), imprigionato per otto anni nelle carceri rosse, fu Segretario del Partito Comunista ungherese dal 1945 al 1956, anno dell'insurrezione popolare.

25 L'ebrea Rosa Luxemburg (1871-1919) fu una dei fondatori del Partito Comunista tedesco («Lega di Spartaco»).

26 Lavrentij Pavlovic Berija (1899-1953), fu lo zelante e spietato esecutore della politica repressiva di Stalin e l'organizzatore dei Gulag, i campi di concentramento comunisti. Dopo la morte di Stalin (1953), venne processato e fucilato.

27 Subito dopo la fine del Concilio, Padre Gregory Baum gettò la veste alle ortiche e si spretò. La missione era compiuta.

28 Purtroppo, tale Dichiarazione sulle religioni non-cristiane venne approvata dai Padri conciliari il 28 ottobre 1965.

29 Durante una conferenza stampa a Madrid, Label A. Katz dichiarò che il B'nai B'rith era «consigliere» dell'ONU e della Casa Bianca.