giovedì 1 luglio 2021

MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 25 GIUGNO 2021



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VI BENEDICO CON IL MIO AMORE, VI BENEDICO
CON LA MIA MATERNITÀ.



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:



Mantenetevi costanti, non prendete decisioni precipitose, dovete stare attenti perché il demonio ha riversato sull’umanità la sua ira, la stoltezza, la vessazione, l’incostanza, la disobbedienza, la superbia, la cattiveria e l’invidia, affinché si annidino in ogni persona che lo permetterà; ha inviato le sue legioni perché facciano cadere in tentazione il Popolo di Mio Figlio.



IL MALE STA AGENDO CON FURIA CONTRO I MIEI FIGLI.
È IN ATTO UNA BATTAGLIA ACCANITA E REALE PER LE ANIME (1), IL MIO AMATO SAN MICHELE ARCANGELO È AL COMANDO CON LE SUE LEGIONI CONTRO SATANA E LE SUE LEGIONI MALIGNE, CHE STANNO VAGANDO PER RUBARE ANIME.



Il Popolo di Mio Figlio sta accogliendo novità che feriscono il Cuore Divino di Mio Figlio.
Il demonio e i suoi seguaci non smettono di attaccarvi per portarsi via il bottino delle anime, perché i Miei figli stanno cadendo nelle reti del male.
È NECESSARIA LA CRESCITA NELLA FEDE, L’AMORE FRATERNO È IMPRESCINDIBILE, COSÌ COME IL SÌ, SÌ, O IL NO, NO! (Mt 5, 37)



In questi momenti tutto l’universo è in subbuglio.


L’umanità sta vivendo in una continua turbolenza spirituale, nella quale alcuni dei Miei stanno tradendo gli altri. MIO FIGLIO SA TUTTO.



Amati, il serpente del male sta strisciando e in questo modo si insinua nella mente, nel pensiero delle persone e riesce ad addentrarsi nella Chiesa di Mio Figlio, tra le alte cariche della Gerarchia, si insinua nella politica, nel sociale, tramite ordini fatti circolare dall’élite mondiale.



L'élite mantiene il potere sull'umanità, in ogni aspetto, con uno schema ben definito a livello globale: la pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.



Figli amatissimi:



DOVETE RIMANERE SALDI NELLA FEDE, DOVETE FORTIFICARLA, NON CEDETE ALLA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ LONTANO DA MIO FIGLIO E CHE VI PORTERÀ A NEGARE MIO FIGLIO, CHE TUTTO VEDE…



Questo è un momento arduo per i fedeli, è un momento di confusione, durante il quale sto versando lacrime di dolore per i Miei figli che stanno cadendo nella morsa delle tentazioni e si separeranno dalla retta via che vi porta alla Vita Eterna.



Quelli che si sono dimenticati della prossimità dell’Avvertimento (2), stanno andando avanti come se tutto andasse bene, comportandosi come degli ipocriti, che non si preoccupano di crescere momento dopo momento e di non decrescere a causa delle seduzioni del demonio.



Pregate figli Miei, la chiesa di Mio Figlio patirà, tremerà.



Pregate figli Miei, la terra continuerà a tremare con forza, più di
quanto l’uomo si aspetti.



Pregate figli Miei, le aggressioni tra i paesi, li porteranno a conflitti più gravi.



Pregate figli Miei, pregate, gli elementi mostreranno il loro potere e l’umanità avrà timore.



Amatissimi figli del Mio Cuore Immacolato:



SIATE PERSONE CHE FANNO LA DIFFERENZA, SIATE FEDELI A MIO FIGLIO, NON TEMETE…



Le Legioni Celesti comandate dal Mio amatissimo e fedele San Michele Arcangelo, stanno costantemente al vostro fianco, custodendovi.
Voi siete il Popolo di Mio Figlio e questa Madre intercede quale Regina e Madre della Misericordia.



Siate Amore e il resto lo riceverete in sovrappiù.



Vi benedico.



Mamma Maria



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO








COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:



Terminato questo Appello d’Amore Materno, mi è stata permessa la seguente Visione:



Mente stavo guardando moltissime persone sparse su tutta la terra, ho visto apparire demoni dappertutto.


Questi demoni hanno una sola consegna: infangare la mente degli uomini.

Alcune persone che si trovavano dentro le chiese, se ne uscivano allontanandosi dal bene e seguivano false ideologie, proclamavano ingiurie a gran voce contro la Chiesa di Cristo, mentre la Madonna piangeva ininterrottamente e le lacrime scendevano dal Suo Cuore Immacolato.



Ho visto i demoni festeggiare con grande frenesia la morte di un amato vescovo, vestito di bianco.



La Chiesa, rappresentata da un grande edificio, tremava da un lato all’altro e a causa di quel tremore, alcune persone cadevano dall’edificio ed erano attese dal maligno e dalle sue legioni, che poi li portavano all’incontro con il demonio.



La Madonna piangeva per il grande numero di persone che si perdevano.



Un Angelo che attraversava il Cielo diceva:



Affrettatevi, non perdete tempo, “uomini di poca fede” (Mt 14,31).



Amen.

Giovedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

La Liturgia di Giovedi 1 Luglio 2021


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 22,1-19)
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.


Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.
Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme.
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
Abramo chiamò quel luogo “Il Signore vede”; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere».
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 114)
Rit: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Mt 9,1-8)
Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Dio tre volte santo, che sacrifica suo Figlio sulla croce per il perdono dei peccati, accoglie ora le preghiere del suo popolo. Chiediamo insieme:
Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Perché la Chiesa, nata dalla croce di Cristo, viva nel mondo annunciando e testimoniando il vangelo della riconciliazione. Preghiamo:
Perché ogni cittadino, illuminato dallo Spirito, divenga profeta in parole e in opere, messaggero di Dio per la salvezza dei fratelli. Preghiamo:
Perché l'umanità non si stanchi mai di guardare al sacrificio di Cristo come unica fonte di salvezza e di perdono. Preghiamo:
Perché le nostre comunità siano il luogo privilegiato del perdono, nel quale tutti sentano la gioia di essere amati e accolti come dono meraviglioso di Dio. Preghiamo:
Perché l'eucaristia, il segno più alto del perdono, sia la nostra azione di grazie al Padre per la fedeltà del suo amore. Preghiamo:
Perché riscopriamo il sacramento della riconciliazione.
Perché perdoniamo le offese ricevute.

Signore Dio, che nel sacrificio di Isacco hai prefigurato la morte redentrice del tuo Figlio, accogli le preghiere di questa comunità continuamente rinnovata dal tuo amore e rendila capace di annunciare a tutto il mondo la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Siamo di fronte alla pagina densissima del sacrificio di Abramo. Dio gli domanda una cosa terribile: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va ... e offrilo in olocausto". Abramo non rifiuta, non risparmia il proprio figlio. Egli ha il vero senso del sacrificio, sa che è un atto di unione a Dio, sa che è un atto più di Dio che dell'uomo, perché solo Dio può santificare e ciò che è offerto in sacrificio è santificato. E parte. Non capisce, non sa come Dio farà, ma ha fiducia in lui, "cammina nella fede", come dice san Paolo: "Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere dai morti" (Eb 11,19). Un sacrificio è sempre una risurrezione, perché è azione divina; se fosse un'azione umana sarebbe semplice distruzione, ma è azione di Dio.
È bellissimo, nel racconto biblico di Gn 22, il dialogo fra Abramo e Isacco. "Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: Padre mio! Rispose: Eccomi, figlio mio. Riprese: Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?". Il racconto dice che l'agnello è lui, Isacco, ma egli non lo sa e chiede dove sia l'agnello. "Abramo rispose: Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!". Non è un modo per sfuggire alla domanda: veramente egli stesso non sa dove sia l'agnello. Egli fa quello che pensa di dover fare per adempiere il comando di Dio, ma intuisce che qualcosa dovrà succedere, che Dio procurerà la vittima per l'olocausto. E la fiducia, la fede di Abramo sono ricompensate. Al momento estremo, Dio interviene:
"Abramo, Abramo! Non stendere la mano contro il ragazzo... Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". Non Isacco viene sacrificato, ma un ariete che Abramo vede con le corna impigliate in un cespuglio. "Poi l'Angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: Perché tu hai fatto questo... io ti benedirò con ogni benedizione... Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".
Adesso noi sappiamo che questa pagina è profezia del sacrificio di Gesù, che realmente Dio ha provveduto l'agnello per l'olocausto. L'agnello non è Isacco, non è l'ariete, è l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo di cui parla il Vangelo. Quando vediamo Isacco caricato della legna per il sacrificio, è Gesù che vediamo, caricato della croce, Gesù che sale al Calvario, offerto da Dio stesso. "Dio scrive san Paolo non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi". L'unico sacrificio gradito al Padre è quello di Gesù, il grande dono del Padre agli uomini. Noi dobbiamo inserirci in questo sacrificio, per crescere nell'unione con Dio. Chiediamo la grazia di capire il vero significato del sacrificio nella nostra vita e di riconoscere, con la fede e la fiducia di Abramo che è Dio stesso che lo realizza: "Sul monte Dio provvede". Noi offriamo, Dio santifica. Quando Dio ci chiama ad un sacrificio, sovente non vediamo bene, ci sembra che la strada non abbia sbocchi. Allora è il momento della massima fiducia: "Dio provvederà". Dio provvede l'agnello per l'olocausto e Dio realizza in noi il sacrificio alla sua maniera divina, sempre positiva.