L’immagine di copertina non è di oggi ma serve, è puramente esemplificativa di quanto appena accaduto al voto alla Camera dei Deputati sul 5G. Abbiamo pubblicato in esclusiva assoluta tutte le posizioni dei gruppi parlamentari. Dalla mozione per la moratoria nazionale a quelle per innalzare di 110 volte i limiti d’elettrosmog.
Ebbene, oggi a Montecitorio s’è votato, con sorpresa: per mano del sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, contro ogni pronostico il Governo in un primo momento accoglie i punti salienti della mozione Stop 5G presentata dall’On. Sara Cunial. Poi un clamoroso colpo di scena. Inatteso. Il sottosegretario viene costretto a sospendere i lavori d’aula. Finisce dentro una stanza, pare pure tra grida e vibranti proteste, accalappiato per un’imprevista – così hanno giustificato il ‘rapimento’ – riunione lampo di maggioranza di Governo. Al rientro, l’esito cambia, stravolto. Niente moratoria. La Camera approva la mozione della maggioranza PD-M5S, ma con una significativa apertura del dicastero presieduto dal neo Ministro Roberto Speranza, disponibile ad accogliere le richieste per monitorare gli effetti sulla salute dello tsunami elettromagnetico 5G. Insomma, se prima ogni porta per tutelare la salute di 60 milioni di inermi italiani era sbarrata a doppia mandata, ora comincia ad intravedersi una flebile speranza. Che il 5G non sia affatto sicuro come vorrebbero farci credere, ormai è un dato assodato anche tra alcune componenti di Governo.
Ma la vergognosa pantomima inscenata oggi a Montecitorio, non può certo passare sotto traccia. La denuncia arriva dalle parlamentari Veronica Giannone, Gloria Vizzini e Silvia Bendetti firmatarie della proposta per la moratoria a prima firma della deputata Sara Cunial, che sul suo profilo social s’indigna senza mezzi giri di parole: ” Vergognoso ciò che è accaduto alla Camera!” E le parlamentari del Gruppo Misto diffondono il dissenso in una nota stampa: “Cunial, Giannone, Vizzini, Benedetti (Misto): ancora una volta il vero sconfitto è il popolo italiano“.
Insomma, il dado è tratto: non si torna più indietro. E adesso più che mai, è importante aderire al doppio appuntamento in programma il 5 Novembre 2019 a Roma nella manifestazione nazionale unitaria Stop 5G promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G.
M.M.
“Quello che è accaduto oggi alla Camera durante la votazione sulla mozione sul 5G è una vergogna. Subito dopo una concitata riunione di maggioranza, c’è stato un vero e proprio cambio di posizione da parte del Governo che in un primo momento ha accolto tutti gli impegni da noi proposti ed alcune premesse tra cui la valutazione della moratoria e poi, a seguito di indegne pressioni da parte di alcuni parlamentari di Pd e M5S, ha cambiato totalmente parere”. Ad affermarlo è Sara Cunial, deputata del gruppo Misto e prima firmataria della mozione sul 5G in discussione oggi alla Camera.
“Quando insieme alle colleghe ci siamo avvicinate per poter parlare alla sottosegretaria Sandra Zampa, ci è stato proibito da una parte del Pd e una parte del M5S – continua Cunial – che erano lì a far pressione sulla sottosegretaria stessa, da subito molto sensibile ai contenuti della mozione. Tutto ciò è inaudito, così com’è inconcepibile l’atteggiamento che ha avuto la maggioranza nei confronti dei colleghi del Parlamento. Certamente – aggiunge – vista la competenza e la sensibilità sul tema, la sottosegretaria Zampa sarà un degno interlocutore per tutti coloro, cittadini e amministratori locali, che si stanno battendo su questo fronte per tutelare innanzitutto la salute dei cittadini. Era quello che si chiedeva con questa mozione. Mettere al primo posto le vita delle persone, prima di un fantomatico progresso e degli interessi di lobby, multinazionali e investitori, come invece altre forza politiche hanno preferito fare.
La storia si ripete e ancora una volta in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi. Amianto, Pvc, Pfas, nicotina, Ddt, glifosato, oggi veri e propri crimini contro l’umanità, un tempo emblema di quel progresso avallato da una scienza irresponsabile e venduta, a quanto pare non c’hanno insegnato nulla. Le evidenze già ora ci sono. Olle Johansson, neuroscienziato del Karolinska Institute (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza «è schiacciante», mentre il dottor Ronald Powell, fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l’Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, che condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza. Di questo e di molto altro i parlamentari sono stati messi a conoscenza. Oggi – conclude Cunial – avevamo l’occasione di cambiare paradigma. Di restituire autorevolezza e dignità alla scienza e rimettere la vita al primo posto. Questa era la nostra responsabilità come parlamentari, come cittadini e come esseri umani. Una responsabilità nuovamente disattesa”.