mercoledì 21 ottobre 2020

La depressione adolescenziale era già un problema, ma ora il coronavirus sta peggiorando le cose



Come ci si sente ad essere adolescenti ai tempi del coronavirus? Come stanno i nostri ragazzi in questo difficile periodo? La pandemia ha senza dubbio colpito tutti, ma c’è una fascia più debole – quella dei più giovani – che potrebbe risentire di più del peso di un problema sociale ancora difficile da collocare. E gli esperti di salute mentale già avvertono: gli adolescenti soffrono in modo sproporzionato e i tassi di depressione e suicidio sono in aumento.

È il terribile bilancio che emerge da un’analisi dei CDC americani (Centers for Disease Control and Prevention): da un’indagine sulla salute mentale svolta a giugno è infatti venuto fuori che i sintomi di ansia e depressione “aumentavano notevolmente”: l’11% degli intervistati dichiarò di aver “preso seriamente in considerazione” il suicidio negli ultimi 30 giorni; tra i 18 ei 34 anni, il numero era più che raddoppiato, raggiungendo il 25%.

La colpa? L’incertezza sul futuro e sullo stato del mondo, le interruzioni della routine educativa e quotidiana e l’isolamento dai coetanei e dagli adulti premurosi.

“Mentre i giovani sono generalmente fisicamente sani, sono psichiatricamente vulnerabili”, scrisse già lo psichiatra Richard Friedman in un articolo di opinione del New York Times apparso a gennaio scorso, riferendosi a una già esistente “epidemia di depressione e suicidio adolescenziale” che era in gran parte trascurata e sottostimata.

Nell’articolo Friedman ha citato le prove dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che, dopo essere diminuito per quasi 20 anni, il tasso di suicidi tra gli americani di età compresa tra 10 e 24 anni era aumentato del 56% tra il 2007 e il 2017. Il suicidio è stato ed è ancora seconda causa di morte, dopo gli incidenti, per quella stessa fascia di età.

Ora, in questo momento, secondo i CDC, molti hanno sperimentato un aumento del dolore e della perdita a causa dei “drastici cambiamenti nelle routine quotidiane e negli stili di vita che di solito ci portano conforto e una sensazione di stabilità”.

“Gli adolescenti possono sperimentare cambiamenti significativi nei loro schemi di sonno, isolarsi di più, apparire spesso irritabili o frustrati, ritirarsi dalle normali attività o impegnarsi più frequentemente con la tecnologia. È importante che i genitori o gli operatori sanitari interagiscano con i loro adolescenti sul loro dolore per promuovere un sano adattamento e l’accettazione. I genitori potrebbero anche aver bisogno di ottenere servizi di salute mentale per l’adolescente e la famiglia per affrontare il dolore”.

È fuori di dubbio che gli adolescenti si trovino in uno spazio di sviluppo in cui è di fondamentale importanza un contatto regolare con i loro coetanei e siano in grado di sviluppare relazioni strette e continue con gli adulti fuori casa, come i loro insegnanti o i loro allenatori.

Cosa possiamo fare noi? Cerchiamo di parlare loro e di ascoltarli e facciamoci aiutare a riconoscere la depressione e ad imparare i segni premonitori di atti estremi.

Prevenire la depressione da COVID-19


Il COVID-19 potrebbe portare, nei prossimi mesi, a una nuova epidemia: un aumento dei casi di depressione. La salute mentale è un altro aspetto da curare con strategie di affrontamento e misure preventive. Ecco quali.

Il COVID-19 potrebbe trascinare con sé un’altra epidemia che, senza essere pessimisti, si comincia a intravedere. Parliamo dei disturbi depressivi. Diversi fattori si stanno accavallando in quel substrato in cui emozioni, incertezza, stanchezza, mancanza di controllo e perfino senso di vuoto possono colpire in modo serio il nostro equilibrio mentale. È dunque importante prevenire la depressione da Covid-19.

Sarebbe bello poter dire che non accadrà, pensare che, come dice la psicologia popolare, ogni avversità ci rende più forti e più saggi. Per molte persone sarà certamente così.
Le neuroscienze ci insegnano infatti che alcuni di noi sono più abili a gestire lo stress grazie a un atteggiamento più resiliente e preparato a questo genere di situazioni.

Ma non tutti siamo uguali, non tutti nasciamo con questa risorsa incredibile che è la capacità di affrontare il cambiamento, la crisi, l’incertezza. Dobbiamo quindi prepararci al fatto che al termine della quarantena, quando entreremo nella realtà post-Coronavirus, potrebbe esservi un aumento dei disturbi dell’umore.

Il COVID-19 e il rischio di una nuova epidemia da affrontare

Qualcuno potrebbe dire che le epidemie agiscono come una livella: non fanno distinzioni tra classi sociali, nazionalità o religione. Il Coronavirus ci sta dando una lezione che probabilmente non dimenticheremo mai. Siamo più vulnerabili di quello che pensiamo.

È possibile che la nostra vita prima della pandemia non fosse perfetta, ma forse, nonostante tutto, eravamo felici senza saperlo. Lo eravamo, perché avevamo un certa sensazione di controllo. Perché tutti i giorni si assomigliavano e non esisteva l’angoscia di un domani tanto incerto.

In un’emergenza sanitaria che sta tanto erodendo la nostra economia, è inevitabile sentire le punture di questa nostra vulnerabilità.

Alcune settimane addietro, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, in un articolo pubblicato sul Psychiatric Times, ci ha avvisato che oltre alla diffusione del contagio, dobbiamo aspettarci altri fenomeni.


Il COVID-19 potrebbe portare con sé un’altra epidemia, quella dei disturbi da stress e ansia. Gli stessi che stiamo notando negli acquisti compulsivi, nel panico e nell’ansia in questa situazione di isolamento.

Dello stesso avviso sono gli psicologi del Centre for the Science of Social Connection dell’Università di Washington. Quando caleranno i contagi e ritorneremo (nella misura del possibile) alla normalità, aumenteranno i casi di depressione. 


Perché aumenteranno i casi di depressione?

Pensare che una crisi come quella attuale non lasci conseguenze psicologiche sarebbe un’ingenuità. Le stiamo già vivendo adesso.

Qualcuno di noi ha perduto una persona cara, altri hanno perso il lavoro o vedono il futuro con apprensione. Non possiamo trascurare, poi, chi stava già affrontando un disturbo d’ansia o depressivo oppure ne era appena uscito. In una situazione drammatica come quella attuale è comune che si riattivino queste condizioni. Le situazioni che potremmo trovare nel’era del dopo Coronavirus, sono preoccupanti:
Un barometro emotivo complicato. Proveremo un range di emozioni, dalla tristezza, alla rabbia o l’irritabilità. Perfino disperazione.
L’incertezza. La parola che sentiamo ripetere tanto in questi giorni, sarà un leitmotiv.
Instabilità economica. Un fattore che alimenta in modo profondo i disturbi psicologici.
Stanchezza, impotenza, sensazione di non avere il controllo sulla nostra realtà.
In alcuni casi, potremmo perfino andare incontro a una crisi esistenziale. 

Queste situazioni fanno parte della vita e probabilmente alcune le abbiamo già sperimentate qualche volta. Tuttavia, quando sono costanti e ci travolgono per settimane o mesi, favoriscono la comparsa della depressione.

In quel momento potrebbe diminuire la nostra capacità di risolvere i problemi; compariranno l’insonnia, la demotivazione, l’apatia cronica.

Possiamo prevenire la depressione da COVID-19?

Il rischio di una nuova epidemia, questa volta di disturbi mentali esiste. È consigliabile, quindi, pensare subito a misure per prevenire la depressione da Covid-19, ma anche per affrontarla qualora si presentasse. Deve essere chiaro che ognuno di noi mostra un quadro clinico personale e unico. Nessuna depressione è uguale a un’altra. 


Ognuno elaborerà la situazione come può, ma sappiamo che in uno scenario pandemico, il principale fattore scatenante della depressione è lo stress ambientale. Dovremo, pertanto, attenderci le seguenti situazioni:
L’isolamento è un attivatore della depressione, soprattutto se trascorso da soli o in mezzo a tensioni familiari. In questi casi è basilare sollecitare un supporto psicologico, che dovrà provenire sempre da un professionista qualificato.
Occorre imparare a gestire lo stress quotidiano e a prendersi cura di ogni emozione emergente. Quello che mettiamo a tacere oggi, domani potrebbe lasciare il passo a un forte stato di impotenza. Prendiamoci cura, quindi, delle nostre emozioni, preoccupiamoci di come ci sentiamo qui e ora.
Coloro i quali hanno subito una perdita a causa del Coronavirus devono poter accedere a un servizio di aiuto psicologico.
Le difficoltà economiche saranno un altro fattore scatenante dei disturbi che minano la salute mentale. Un fattore da tenere sempre presente.
Infine, ma non meno importante, bisogna creare reti di assistenza. Bene quelle tra parenti e amici, ma indispensabili anche le reti professionali vicine a chi potrebbe averne improvvisamente bisogno.

Un sostegno diretto su base giornaliera può certamente ridurre il dolore emotivo e prevenire la depressione da Covid-19. Sentire che non siamo soli e che, in un certo senso, stiamo affrontando tutti gli stessi problemi, può dare conforto. 

Il COVID-19 nasconde il rischio di una nuova epidemia e questa volta a soffrirne potrebbe essere la nostra salute mentale. Cerchiamo di prepararci a questa emergenza agendo subito.

LITURGIA DEL GIORNO


Mercoledì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 3,2-12)
Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.
A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Is 12)
Rit: Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Canto al Vangelo (Mt 24,44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,39-48)
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La nostra adesione al Cristo non sempre si traduce nell'obbedienza a Dio e nella sollecitudine verso i fratelli. Presentiamo quindi al Padre la nostra preghiera:
Converti il tuo popolo, Signore.

A Pietro è stata affidata la responsabilità del gregge di Dio. Preghiamo perché il Papa divenga sempre più segno di unità tra le chiese cristiane:
L'uomo si pone spesso al servizio di falsi idoli in un paganesimo moderno che lo degrada. Preghiamo per un ritorno dell'umanità al Dio vero che non schiavizza, ma libera:
Il cristiano sa che i suoi carismi sono per il servizio dei fratelli. Preghiamo perché il nostro agire per l'uomo sia disinteressato e ricco di amore:
Ai popoli occidentali sarà richiesto molto dal Padre. Preghiamo perché la solidarietà verso i poveri sia vera e concreta:
Ciascuno di noi è amministratore di doni ricevuti dal Signore. Preghiamo perché nessuno di questi rimanga infruttuoso e sterile:
Perché il Signore ci liberi dalla tentazione del potere.
Perché tutte le Chiese si lascino evangelizzare dalla parola di Dio.

Padre misericordioso, che hai affidato alla tua Chiesa i sacramenti della salvezza, fà che in ogni azione ella rispecchi il volto del tuo Cristo, che ha condiviso in tutto l'esperienza della nostra umanità e ora vive con te per i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Donaci, o Padre,
di accostarci degnamente al tuo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.



Antifona di comunione
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19)

Preghiera dopo la comunione
O Signore, questa celebrazione eucaristica,
che ci ha fatto pregustare le realtà del cielo,
ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente
e ci confermi nella speranza dei beni futuri.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Il Vangelo vuol far nascere in noi un atteggiamento di attesa per ricevere Cristo. Questa attesa non è rivolta ad un avvenire più o meno lontano che non possiamo conoscere, ma ci fa rivolgere al presente.
Il ritorno di Cristo non è come una grande luce che getterà nell’ombra il mondo presente, ma al contrario essa illumina la nostra vita presente! Il presente non ci separa da colui che viene. Noi siamo già legati a Cristo col fare la sua volontà: servire coloro che lui ci ha affidato.
Gesù si è fatto servo di tutti. Egli ci chiede di servire veramente a nostra volta. Lungi dal volerci condurre ad un timore sterile e paralizzante, le sue parole ricordano quanto sia grande la fiducia che Dio ha negli uomini, una fiducia senza riserve che, se non è dimenticata, suscita questa risposta nel cristiano: imitare Cristo stesso.