Il Bohemian Club è un club rigorosamente per soli uomini (nel 1999, un po’ per imitazione, un po’ per non essere da meno, Susan Stautberg della Westinghouse Broadcasting ed Edie Weiner crearono il Belizean Grove, un club formato da circa 120 delle più potenti ed influenti donne del pianeta, tra politiche, artiste e militari, ndr) ed attualmente ospita ogni anno gli uomini più potenti e ricchi del mondo. Alcuni nomi (trovate l’elenco scaricabile in formato excel a fondo articolo, ndr): Henry Kissinger, David Rockfeller, Bush padre e figlio, Colim Powell, Tony Blair, Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Karl Rove, Shimon Peres, Al Gore, George Shultz, Jack Kemp, Caspar Weinberger, Helmut Schmidt, Michel Rocard, James Baker,…
Al Bohemian Grove sono invitati tutti i membri del Club, per riunirsi e ricordare almeno una volta all’anno, che si è tutti parte di un gran gruppo, con uguali obiettivi e modus operandi. E allora… a campeggiare tra bungalow e tende, ovviamente con tutti gli svaghi possibili ed immaginabili (leggete l’articolo dello Spy Magazine, dove si parla un po’ delle cifre esorbitanti che vengono spese durante il Grove, ndr). Non manca di certo il caviale, lo champagne e tutto il meglio del delicatessen mondiale (tra gli ospiti del Grove ci sono rinomiati cuochi, sommelier e via dicendo).
Il B.G. si svolge al centro del sacro territorio di Sonoma, abitato un tempo dalla tribù pellerossa dei Pomo. In questo bosco, le tribù dei nativi americani praticavano riti divinatori e di cremazione, perché era considerato un punto alchimisticamente molto importante, l’incrocio di linee ed energie esoteriche, che sembra propiziassero questa tipologia di rituali. Era chiamata la “Via della Morte” ed ancora oggi, Bohemian Club a parte, è una zona ben conosciuta dai seguaci del movimento neopagano e dell’esoterismo.
Oggi il Bohemian Grove conta circa ottanta accampamenti, ognuno col suo nome (vedi documento excel a fondo articolo) ed ognuno ospita decine di neo-boemi. Tra le svariate attività che queste persone praticano durante il “campeggio” ci sono gare di piroghe (tipica imbarcazione Pomo, ndr), grigliate, concentrazioni per ascoltare i cosiddetti “Discorsi sulla riva del lago”, dove si alternano vari oratori per discutere un po’ d’arte, filosofia, religione e, perché no, di politica, economia e di cosa poter fare col pianeta.
Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito del “Cremation of Care“, una processione funebre dove uomini vestiti in stile druido, con tuniche, torce e pali appuntiti, portano in una piroga una bara contenente l’effige di un essere umano (il “Care”), fino ai piedi di una statua alta circa 15 metri che rappresenta un gufo, la divinità adorata dai membri del Bohemian Club. Sotto il gufo viene recitato un sermone, con tanto di musiche ed effetti speciali (sviluppati con il susseguirsi delle edizioni del Grove) ed alla fine viene bruciata quest’effige umana, al grido di:
“Great Owl of Bohemia, we thank thee for thy adjuration.
Well should we know our living flame Of Fellowship can sear
The grasping claws of Care, Throttle his impious screams
And send his cowering carcass From this Grove.
Begone, detested Care, begone! …Once again Midsummer sets us free!”
(a fondo articolo potete leggera la traduzione di tutta la cerimonia della cremazione).
“Cremation of Care” è stato tradotto da alcuni italiani come “cremazione dell’intento” ma personalmento preferisco e credo sia molto più chiaro tradurlo letteralmente come “cremazione di ciò che importa” di “quello che veramente importa nella vita”. Insomma, questi loschi figuri bruciano durante un rituale pagano, che ricorda i riti sacrifical-propiziatori delle antiche civiltà (tipo l’adorazione di Moloch, dio biblico dello stato di Ammon, l’odierna Giordania, a cui si dedicavano sacrifici di bambini).
L’anatema contro l’attuale Bohemian Club è doveroso: sono proprio i membri del Bohemian Club coloro i quali potrebbero dare una svolta al mondo in tutti gli ambiti, economico, medico e politico, non sono forse le persone più ricche, potenti ed influenti della Terra? Qualcosa di buono lo potrebbero fare, no? A parte creare fondazioni umanitarie fantoccio per lavare denaro sporco, ad esempio…
Se solo gli importasse, se solo mettessero da parte l’ego e pensassero alle altre persone che vivono su questo pianeta come una parte di se stessi, se solo volessero fare del bene, invece di “bruciare ciò che importa davvero”, prenderebbero a cuore la causa di questo martoriato pianeta e di tutti i suoi abitanti.
Se fossero buone persone, avrebbero chiaro che l’unica vera ricchezza è l’amore, l’empatia, la collaborazione e la cooperazione internazionale. Cominciando dal vicino di casa, fino alla giungla amazzonica, all’asia, all’africa, ovunque laddove si paga con la sofferenza, la miseria e la morte la spesa della grigliata e della festaccia di questi schifosi papponi, che di boemo, tra l’altro, non hanno proprio niente, se non la voglia di cazzeggio e di dominio.
Oggi, Luglio 2014, a poche ore dall’inizio del Bohemian Grove 2014, mentre il mondo sta morendo tra guerre ed epidemie, la gente si suicida vittima di un tracollo finanziario senza precedenti, i cittadini sono presi in giro da quelli che dovrebbero essere i propri rappresentati, i responsabili stanno facendo le valigie per andare a festeggiare per tutto il male ed il dolore che hanno creato.
Anche se può sembrare un Bilderberg estivo, il Bohemian Grove è ben più un paio di semplici e rilassati settimane nel bosco tra amici. Non è la documentazione che parla in questo caso (purtroppo, i vari giornalisti e spioni che hanno cercato di entrare sono stati arrestati, a parte Alex Jones che ha documentato tutta la cerimonia del Cremation of Care, vedi video a fondo articolo, Cathy O’Brien, una donna che afferma d’esser stata violentata durante le cerimonia del B.G., l’attivista Mary Moore e qualche anonimo lavoratore del catering/bus navetta del B.G., ndr) ma il senso comune.
Metti in un bosco mistico tutte le persone più importanti del mondo e chiamale a partecipare ad eventi rituali collettivi. Egiziani, Babilonesi, Romani, Greci, tutte le antiche civiltà lo facevano ed ora anche la nostra.
Invece di recitare un mea culpa e rinascere dentro, invece d’aiutare e riprogrammare le proprie agende, riconoscendo che non sono i nostri capi e che non è loro il pianeta Terra, come impiegano quei minuti preziosi che potrebbero salvare la vita di milioni di bambini africani, solo per fare un esempio? Un’allegra grigliata in costume da bagno. Che dura 15 giorni. Bravi, ben fatta.
Non c’è altro da aggiungere, credo. Non serve nemmeno seguire l’onda di chi crede che si svolgano, o si siano svolti in passato, sacrifici umani durante il Bohemian Grove o di chi punta l’attenzione solo sulle presunte feste orgiastiche con prostitute. Questo è puro folklore del Grove e con questo non dico che non sia vero ma, anche nell’eventualità, non mi stupirebbe affatto. Non perdiamo tempo con la forma, la sostanza dell’attuale Bohemian Club dev’essere il fulcro della nostra attenzione. Attenzione! Perché non se ne parla quasi mai ed invece è fondamentale per tutti noi sapere quello che succede nel boschetto di Sonoma, in California.
Viene bruciata un’effige di un essere umano durante la cerimonia della “Cremation of Care” ma i sacrifici umani avvengono soprattutto fuori dal Bohemian Grove, ogni giorno, centinaia di persone muoiono vittime delle guerre e di un sistema che è ben che crollato, perché fondato su pilastri completamente equivocati, primi tra tutti il denaro ed il potere.
I colpevoli di tutto ciò sono seduti oggi, e per quindici giorni consecutivi, su seggiole di legno con cappelli di paglia, sigari e coppe del miglior vino, praticando pseudo-rituali incappucciati. Che non hanno colpa a radunarsi al Bohemnia Grove? Avete perso il senso comune che vi permette di distinguere il bene dal male?
Spiegatemi cosa c’è da festeggiare e mi ci unisco anch’io al Bohemian Club.