giovedì 13 maggio 2021

I comportamenti sessuali a rischio infezioni degli omosessuali non è omofobia, è un'evidenza scientifica

Sta creando un ingiustificato scalpore la polemica innescata dalla sinistra per imporre a tutti (anche ai contrari), una legge contro l'omofobia. Stiamo parlando ovviamente del ddl Zan, dal nome del politico e attivista LGBT che ha proposto questo controverso disegno di legge. Lo scopo di questo ddl è quello di punire severamente chiunque discrimini e ponga in atto comportamenti violenti contro gli omosessuali. Ma la cosa davvero ripugnante e ignobile è che per far percepire questa legge come giusta all'opinione pubblica ci hanno infilato anche i disabili: "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità". La disabilità è una condizione ben diversa dall'omosessualità, e di certo più nobile che merita rispetto e una regolamentazione specifica, non in appendice ad una legge inutile e opportunista.
Il dato sconcertante è che questa legge nasce per prevenire comportamenti discriminatori contro gli omosessuali, ma paradossalmente crea essa stessa discriminazioni insanabili tra chi difende una indiscussa libertà a vivere la propria sessualità come si vuole, e chi ritiene questa legge superflua e pericolosa perché lede un'altra libertà fondamentale che è quella di opinione. Infatti, l'inganno sottile di questo provvedimento non sta tanto nel dissuadere comportamenti violenti contro i gay, ma nel reprimere la libertà di opinione e di espressione di chi la pensa diversamente sul tema sociale dell'omosessualità.
In questi giorni di pandemia è in discussione al Parlamento, oltre al ddl Zan, anche la legge per il passaporto vaccinale. Mettendo a confronto queste due leggi viene spontanea una considerazione: si fa una legge contro l'omofobia perché gli omosessuali non vengano discriminati, poi però si pensa ad un pass vaccinale che discrimina vaccinati e non vaccinati. Ci rendiamo conto dell'assurdità di questa cosa? Come a dire: non ci provate a discriminare una persona per il suo orientamento sessuale diverso, ma se quella stessa persona non è vaccinata il linciaggio sociale è ammesso! Oppure il ddl Zan ha previsto una disparità di trattamento anche in materia vaccinale tra omosessuali e non? 
E a proposito di salute e omosessualità, qualche mese fa si è alzato il solito polverone di polemiche su un documento firmato proprio dal Ministero della Salute che annovera l'omosessualità come comportamento a rischio al pari della tossicodipendenza o della prostituzione, da catalogare in vista della campagna vaccinale contro il Covid.  Questo il documento incriminato:


Stesso documento di cui l'Asl5 di La Spezia si è limitata a fare il copia-incolla e che ha suscitato un vespaio tra la comunità LGBT. Nel documento vengono elencate 30 categorie di soggetti con comportamenti a rischio, al punto numero 10, sono stati inseriti anche gli omosessuali. Ma la cosa che ha dell'assurdo è che l'Asl spezzina si è dovuta anche scusare perché la scienza medica annovera i comportamenti sessualmente deviati tra quelli più a rischio di contrarre infezioni, tra cui anche il covid19. La piattaforma di informazione sulle vaccinazioni INFOVAC raccomanda agli uomini omosessuali le vaccinazioni contro Epatite A e B per ovvi motivi di immunodepressione. Non solo. Nella pagina "Dedicato a" del Ministero della Salute alla domanda se le persone con HIV devono adottare comportamenti particolari nei confronti dell'infezione Covid-19, il Ministero risponde: "Non ci sono indicazioni specifiche per le persone con HIV, occorre attenersi alle misure igienico sanitarie indicate dal Ministero della Salute e alla indicazione di rimanere il più possibile in casa e uscire solo in caso di comprovata necessità. Ciò si applica con maggior forza alle persone con HIV immunodepresse (CD4<500)".
Il fatto è che la sinistra ha il brutto vizio di ideologizzare tutto. Perfino le evidenze scientifiche sostenute da autorevoli studi e dati clinici incontrovertibili sul maggior rischio di esposizione a malattie infettive di soggetti sessualmente disinibiti (anche eterosessuali).
L'aver accostato omosessualità e prostituzione come comportamenti a rischio è solo un'evidenza scientifica. Fatevene una ragione.

Cinzia Palmacci

Riferimenti:
https://www.agi.it/cronaca/news/2021-02-11/omosessualita-comportamento-rischio-covid-tabella-ministero-salute-11369218/

https://www.ivg.it/2021/02/vaccino-anti-covid-a-rischio-gli-omosessuali-sono-le-linee-guida-del-ministero/

https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/per-le-malattie/epatite-a

Giovedì della VI settimana di Pasqua

La Liturgia di Giovedi 13 Maggio 2021

Giovedì della VI settimana di Pasqua


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
aprivi la strada e abitavi con loro,
la terra tremò e si aprirono i cieli.
Alleluia. (Cf. Sal 67,8-9)

Colletta
O Dio, che hai reso il tuo popolo
partecipe della redenzione,
fa’ che esulti in eterno
per la risurrezione del Signore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 18,1-8)
Paolo si stabilì in casa loro e lavorava, e discuteva nella sinagoga.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Oppure:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo (Gv 14,18)
Alleluia, alleluia.
Non vi lascerò orfani, dice il Signore;
vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia.
Alleluia.

VANGELO (Gv 16,16-20)
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù è l'oggetto della nostra speranza, durante quel tempo in cui è sottratto alla nostra visione. Invochiamo Dio, nostro Padre, dicendo:
Rafforza la nostra speranza, Signore.

- Perchè la Chiesa, madre di tutti gli uomini, annunci sempre con coraggio e chiarezza che Gesù è il Cristo e che solo in lui c'è la salvezza. Preghiamo.
- Perchè la fede dei cristiani, specialmente giovani, sia sostenuta dalla testimonianza e dalla preghiera delle comunità credenti nelle quali è nata e si sviluppa. Preghiamo.
- Perchè i genitori di coloro che si preparano al battesimo, siano veramente partecipi dell'itinerario catecumenale e di formazione che la Chiesa oggi loro richiede. Preghiamo.
- Perchè la speranza cristiana, che sostiene i credenti nelle loro prove, sia sempre più pura e alimentata dall'amore. Preghiamo.
- Perchè, nel moderno processo di secolarizzazione del nostro mondo, noi sappiamo purificare la nostra gioiosa certezza nella riscoperta della presenza di Dio. Preghiamo.
- Per i neo-battezzati adulti. Preghiamo.
- Per i catechisti della parrocchia. Preghiamo.

O Dio, che hai promesso di essere sempre presente in mezzo a noi ma in modo misterioso e non sensibile, Fa' che la nostra tristezza per l'oscurità del nostro spirito sia sempre sostenuta dalla gioia di chi attende con certezza di vederti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Salgano a te, o Signore,
le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché, purificati dal tuo amore,
possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Guarda con bontà, o Signore,
le preghiere e le offerte del tuo popolo
e rendilo perseverante nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE I, II, III, IV, V


Antifona di comunione
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28,20)

Oppure:
Voi sarete nella tristezza,
ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
Alleluia. (Gv 16,20)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che nella risurrezione di Cristo
ci fai nuove creature per la vita eterna,
accresci in noi i frutti del sacramento pasquale
e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
La partecipazione ai santi misteri
che abbiamo ricevuto, o Signore,
come prefigura la nostra unione in te,
così realizzi l’unità nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
(Dove l’Ascensione si celebra in domenica)

A volte si parla di secoli bui della storia, di oscurantismo. Si definiscono scristianizzati certi paesi e si afferma che ci troviamo ormai in una civiltà postcristiana. Altre volte, invece, lasciandosi guidare da maggiore ottimismo, si enumerano i segni di una rinascita dei valori spirituali nel nostro tempo e si parla di un ritorno della fede. Quello che si dice della storia delle nazioni, si può dire anche della storia personale di ognuno. Ci sono momenti di entusiasmo e momenti di oscurità. Momenti in cui si sente palese la presenza di Dio e momenti nei quali ci si lamenta del silenzio di Dio.
Eppure Dio è sempre stato presente in ogni momento della storia, ed è presente in ogni attimo della nostra vita. Gesù ci ha assicurati che sarebbe sempre rimasto con i suoi. Lo Spirito Paraclito è sceso sulla comunità dei credenti e abita in essa. Perciò nei momenti oscuri della giornata, nei momenti di difficoltà e di tristezza, nei momenti di smarrimento e di oscuramento dei valori cristiani, non serve interrogare Dio o indagare, come fecero gli apostoli, se per caso Gesù se n’è andato e ci ha abbandonati.
È il momento, invece, di esercitare la fede, di ritrovare la gioia nella sicurezza che il Paraclito ci assiste in continuazione, di prestare maggiore attenzione al Consolatore che dimora in noi. Egli ci illuminerà perché sappiamo riconoscere le opere meravigliose che Dio compie e che con le nostre sole forze non siamo capaci di vedere.
È il momento anche di invocare con insistenza lo Spirito Santo, perché ci faccia conoscere tutta la verità e cambi la nostra afflizione in gioia.