mercoledì 19 febbraio 2020

STORIE DIMENTICATE DI ORDINARIA DISPERAZIONE

Terremoto, c'è chi vive ancora nei container di lamiera





TRA CALAMITA' NATURALI E AMPIE SACCHE DI POVERTA' SONO TANTI GLI ITALIANI CHE DA ANNI SONO COSTRETTI A VIVERE IN CONDIZIONI DISUMANE COMPLETAMENTE IGNORATI DALLA POLITICA, CHE SI FA VIVA SOLO PER LA CACCIA AI CONSENSI ELETTORALI. LA POLITICA CHE IGNORA QUESTE SITUAZIONI ENDEMICHE CONTINUA AD ACCOGLIERE DISPERATI STRANIERI FINO AD INNESCARE UNA PERICOLOSA BOMBA SOCIALE....




"A Ussita, in provincia di Macerata, ci sono ancora i Mapre, modulo abitativo provvisorio rurale di emergenza, come a Mosul in Iraq nei campi profughi". Maria Teresa Nori segretario regionale delle Marche di Federcontribuenti, ha portato la vicenda di Silvia Bonomi, allevatrice e titolare della 'Sopravissana dei Sibillini'. Silvia è una delle imprenditrici agricole più attive nel territorio: è rimasta per preservare un tipo di razza ovina, invidiata in tutto il mondo, la Sopravvissana. Questa donna con il suo compagno e la sua mamma costrette a vivere in quattro pareti di lamiera alimentate totalmente ad energia elettrica. Questa non è Italia". 
"È passato un altro inverno nei Mapre - spiega una nota diffusa dall'associazione Federcontribuenti nella quale si riporta la denuncia di Nori - le strutture assegnate in alternativa alle Sae (Soluzioni Abitative di Emergenza) alle famiglie di allevatori del Centro Italia terremotato del 2016. Tre anni trascorsi in un container, nelle zone montane terremotate, non sono il massimo", ha raccontato Nori. Ad Ussita, ha spiegato ancora, "Silvia Bonomi, dopo l'episodio risalente allo scorso dicembre, in cui lei e la sua famiglia rimasero 17 ore senza energia elettrica, unico mezzo di riscaldamento consentito in queste strutture, era riuscita, dopo una denuncia mediatica forte, a conoscere l'iter regolare per poter richiedere la sostituzione del modulo Mapre con un modulo in altro materiale, qualora fosse riuscita ad ottenerlo in donazione". 

Burocrazia lumaca, 4 mesi per le utenze 

"Il miracolo, ora, sembra arrivato: qualcuno si è fatto avanti - ha fatto presente Nori - mostrando la disponibilità a voler aiutare questa famiglia, consentendole di passare i lunghi anni in attesa della ricostruzione in una struttura di legno, adeguata alle temperature e salubre dal punto di vista abitativo. La paura, ora però, è che inizi una lunga sequenza di rimpalli tra autorizzazioni e permessi, la stessa che ha subito la ragazza per la delocalizzazione della propria azienda agricola e che non le ha permesso, nonostante la stalla fosse terminata a dicembre 2018, di potervi riparare gli animali, perché la richiesta di fornitura delle utenze ha trovato riscontro solo ad Aprile 2019, quattro mesi dopo, in primavera". 
"Una umiliazione dietro l'altra, una difficoltà dopo l'altra. Solo chi vive all'interno di queste scatole di lamiera può capire sulla loro pelle cosa si tratta in cui la condensa e le muffe la fanno da padrone. Poi le istituzioni arrivano in elicottero e dicono: 'tutto a posto'. Troppo facile. L'emergenza non finirà mai". 
"Ci sono miliardi a disposizione per la ricostruzione - ha continuato Maria Teresa Nori - e nessuno fa nulla. Abbiamo un commissario di governo e un sottosegretario di governo che giocano a ping pong a distanza tra i loro uffici". 
Intanto i terremotati del Centro Italia sono pronti a tornare a Roma a manifestare in piazza il prossimo sabato 18 maggio. "Siamo stanchi di passerelle e selfie" spiega Francesco Pastorella del coordinamento dei comitati. 
"La ricostruzione è inesistente, il modello è imploso su se stesso perchè inadatto. Da 2 anni e mezzo chi aveva un lavoro non lo ha più. Migliaia di posti di lavoro, aziende artigiane, agricole, commercianti, costretti a chiudere con pochissime possibilità di riaprire". 
"Non abbiamo bisogno di grandi opere inutili ma di un aiuto concreto a ricostruire e rigenerare la bellezza dei nostri luoghi e la ricchezza che ne deriva per l'italia intera conclude Pastorella. Siamo stanchi di un Governo assente che promette e non mantiene e lascia al proprio destino un territorio cosi vasto dell'Italia centrale tra Marche-Umbria-Lazio-Abruzzo". 


IL CASO VERGOGNOSO DI FOGGIA

Foggia – Famiglie foggiane costrette a vivere da 14 anni in freddi container, tra blatte e muffa: Le Iene arrivano a Foggia per raccontare il dramma delle 45 famiglie di via San Severo. 
L’inviato del noto programma di Italia Uno, Alessandro Di Sarno, è arrivato nel capoluogo dauno per documentare la difficile situazione in cui versano numerose famiglie foggiane. L’umidità rende impossibile vivere in questi container, gli elettrodomestici si rompono e in queste condizioni la salute dei bambini è quella che ne risente di più. 


Blatte, topi e altri animali rendono un vero e proprio inferno queste “abitazioni” nella periferia di Foggia. “E’ il nostro rifugio anche se abbiamo avuto una vera e propria invasione di blatte”, dice con la voce tremante Michela, una donna intervistata dall’inviato. 
Le condizioni in cui vivono i foggiani sono disastrose e, infatti, l’Asl di Foggia ha certificato che l’abitabilità dei container, già nel 2015, non era idonea. “Non ci ascolta nessuno”, urla una donna in lacrime. 
Vedere queste immagini fa davvero tanto male, arriva come un pugno allo stomaco. Nel 2019 è davvero sconcertante vedere in quali condizioni versino queste abitazioni di fortuna nella quali i foggiani sono costretti a vivere da tantissimi anni, troppi. 
“Emiliano non ha avuto nemmeno il garbo di guardare in faccia i miei concittadini”, ha detto il sindaco di Foggia Franco Landella rispondendo all’inviato de Le Iene, coinvolgendo il presidente della Puglia Michele Emiliano. “Noi possiamo fare molte cose ma con la collaborazione del sindaco di Foggia”, ha risposto il presidente della Puglia. 
L’incontro tra Emiliano e Landella, alla presenza de Le Iene, è stato molto agitato all’insegna di urla e scambi di opinioni ma è finito con una calorosa stretta di mano e la promessa di rivedersi in Prefettura per stabilire i termini ultimi per garantire alloggi dignitosi alle famiglie di via San Severo. 
I due si sono incontrati a Foggia, come concordato, giorni fa, nel palazzo della Prefettura. Dopo diverse ore di confronto ecco il risultato: per le famiglie più bisognose la soluzione sarà tempestiva. “L’emergenza abitativa è molto forte a Foggia e finalmente la procedura è iniziata”, esclama Emiliano. 
Finalmente le famiglie di via San Severo lasceranno i container per abitare in vere e proprie case, degne di essere definite tali. 

VOTARE (BENE O MALE) SERVE ANCORA A QUALCOSA?....SECONDO EMILIANO LA POVERTA' NON E' UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA? GLI "SCHERZETTI" BUROCRATICI STANNO GRAVANDO SULLA SALUTE DELLE PERSONE!!



Una lucertola con due teste ed altri mostri presso la centrale nucleare del Garigliano

Una lucertola con due teste. L'hanno immortalata gli abitanti del piccolo borgo del casertano di Tora e Piccilli, nel cuore del Parco Regionale del vulcano di Roccamonfina, mentre attraversava la piazza principale. Il ritrovamento ha destato molta preoccupazione ed è tornato ad accendere i riflettori sui danni derivanti dall'inquinamento prodotto, nei decenni passati, dalla centrale elettronucleare di Garigliano, a Sessa Auruca, che dista in linea d'aria solo pochi chilometri.



Nel corso degli anni, infatti, nella zona sarebbero nati una serie di animali, soprattutto vitelli e agnelli, con due teste o con altre gravi malformazioni, dall'ermafroditismo all'anchilosi, come aveva incessantemente denunciato negli anni '80 dall'avvocato Marcantonio Tibaldi, che ne aveva raccolto decine di foto. "Ciò cui abbiamo assistito in questi anni è spaventoso – spiegava l'avvocato in un articolo apparso sul n. 6 di Modus Vivendi mensile della Federazione Nazionale dei Verdi. - La mortalità per leucemia e per cancro è aumentata in modo esponenziale in tutte e tre le regioni esposte alle radiazioni della centrale del Garigliano: in provincia di Latina, nel basso Lazio e in Abruzzo".

Sul caso della lucertola a due teste è intervenuta, come riporta il blog Montesantacroce di Giulia Casella, presidente del circolo di Legambiente di Sessa Aurunca: "in questi anni i vari governi e le istituzioni regionali si sono sempre rifiutati, diversamente da quanto è avvenuto in Germania, di stabilire un nesso causale tra le emissioni radioattive della centrale nucleare del Garigliano, l'incremento dell'incidenza tumorale e le malformazioni genetiche negli animali".

Ma non è detto che la doppia testa della lucertola sia per forza collegato a tutto questo. Potrebbe trattarsi anche di un "errore della natura". La policefalia, anche se rara, è ampiamente documentata nell'uomo e in molti animali, specialmente nei rettili, causata dalla non corretta separazione degli embrioni durante un parto gemellare. Ma ricordando, a tal proposito, proprio gli studi scientifici fatti negli anni '80 dall'avvocato Tibaldi e da Alfredo Petteruti, la Casella conclude perentoria: "per quanto mi riguarda, sono da sempre convinta, è una mia opinione non certo un'asserzione scientifica, che questo legame esiste".

Allarmismo anche tra i comitati antinucleare del Litorale, come Reazione Garigliano. "Si tratta di un episodio - sottolinea Valerio Mozzillo di Cellole - che suscita preoccupazione: era da venti anni, infatti, che non si avevano notizie del genere". A rileggere le parole di Cristaldi, in effetti, il dubbio che ci sia lo zampino dell'uomo e del suo inquinamento nella deformazione del rettile a due teste sorge spontaneo: "Se anche non volessimo usare i toni della catastrofe, gli effetti nefasti registrati nell'area sono innegabili e sufficientemente documentati", con il grave sospetto, anzi, "di un'attenzione sui controlli che negli ultimi anni sembrerebbe essere scemata. Mentre la gran parte dei rilevamenti, di pertinenza dell'ente gestore, l'Enel, non appaiono in grado di fornire gli elementi necessari per sapere con certezza quale sia l'attuale stato di salute della zona. Anche perché ci sarebbe ancora chi parte dal falso postulato che, una volta chiusa la centrale, il problema sia in gran parte risolto".










La centrale nucleare e il ponte Morandi: il filo che collega Genova a Caserta

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L'ingegnere che ha costruito il viadotto Polcevera è stato il progettista dell'impianto del Garigliano. C’è un filo che collega la tragedia del viadotto Polcevera di Genova, dove il crollo di una consistente parte della struttura ha provocato la morte di 38 persone, e la provincia di Caserta. È l’ingegnere Riccardo Morandi, progettista del ponte in cemento armato crollato in Liguria e anche della centrale nucleare del Garigliano, a Sessa Aurunca.


L’impianto elettronucleare venne costruito nel 1959, su progetto proprio di Morandi, dalla Società Elettronucleare Nazionale: una struttura avveniristica che con la caratteristica sfera bianca domina la piana del Garigliano, inserita anche nel patrimonio architettonico dal Mibact.

I PROBLEMI E LA CHIUSURA

Una storia però fatta anche di incidenti, come quello del guasto ad un generatore di vapore nel 1978. Una problematica che portò l’Enel, società che subentrò alla vecchia proprietà dal 1965, a disattivare l’impianto definitivamente il 1 marzo 1982 ritenendo antieconomici i costi della sua riparazione vista la poca vita residua della centrale. Una scelta che anticipò anche il referendum nazionale sul nucleare del 1987, indetto sulla scia del disastro di Černobyl dell’anno precedente.

LA DISMISSIONE

Attualmente l’impianto nucleare del Garigliano è in mano alla Sogin, società che cura la bonifica e la dismissione delle quattro centrali italiane. Nel 2018 la Sogin ha provveduto allo smantellamento del camino dell’impianto, alto circa 100 metri. L’opera di dismissione dovrebbe essere completata entro il 2026.




IL CORONAVIRUS PUO' ARRIVARE DALLO SPAZIO?

NEL TRIENNIO 2017/18/19 ALCUNI STRANI OGGETTI LUMINOSI ATTRAVERSARONO IL CIELO DELLA CINA ILLUMINANDOLO A GIORNO. UN'IPOTESI DA NON SOTTOVALUTARE IN QUESTO VIDEO. SEMBRA SEMPRE PIU' EVIDENTE CHE SI TRATTI DI UN FLAGELLO DEL CIELO ALL'UMANITA' CHE NON MOSTRA SEGNI DI RAVVEDIMENTO. SOTTO LE IMMAGINI DELLA CADUTA DEL BOLIDE.... 


coronavirus meteor

Meteorite


IL CORONAVIRUS DI WUHAN E' DI ORIGINE EXTRATERRESTRE

Video: un oggetto non identificato precipita nei cieli della Cina


ENORME METEORITE ILLUMINA IL CIELO INCREDIBILE PALLA DI FUOCO CINA




Tre meteoriti cadono sulla Cina! 7 ottobre 2017


Nel sud ovest della Cina nella provincia dello Yunnan è precipitato un oggetto luminoso non identificato, comunica Xinhua. Il video corrispondente è stato pubblicato sul Web. In esso è possibile vedere come il cielo notturno si illumina improvvisamente, quindi una sfera luminosa cade ad alta velocità.

Gli esperti intervistati dalla pubblicazione hanno trovato difficile determinarne l'origine. Ammettono che potrebbe essere un meteorite o un bolide, ma il breve video non consente di stabilirlo con certezza.



Una palla luminosa ha attraversato il cielo per circa due secondi. Secondo il testimone oculare, l'oggetto ha prodotto un suono piuttosto forte. "Il cielo notturno era illuminato come nel pomeriggio" ha detto.





QUESTE LE IMMAGINI DEL METEORITE CADUTO ANCORA IN CINA NELL'OTTOBRE 2019:

Enorme meteorite è caduto poco fa: panico tra gli abitanti 



12 ottobre 2019 | Ore 23:41



Nelle scorse ore un meteorite di notevoli dimensioni è caduto in Cina, provocando un intenso bagliore


Meteorite avvistato in Cina


Spesso e volentieri arrivano segnalazioni da ogni parte del mondo di avvistamenti di meteoriti che illuminano il cielo: in alcuni casi rappresentano uno spettacolo davvero imperdibile che lascia a bocca aperta, in altri, invece, può provocare anche dei momenti di panico, con la popolazione che non si rende bene conto di quanto sta accadendo. A tal proposito, nelle scorse ore – come riportato da “Sputniknews.com” – un impressionante avvistamento si è verificato in Cina.

Meteorite è caduto in Cina: bagliore illumina la notte

Dunque, nelle scorse ore un meteorite è stato avvistato in Cina e, stando a quanto riferito dai media locali – come si legge su “Sputniknews.com” – l’oggetto celeste di notevoli dimensioni sarebbe caduto non lontano dalla città di Songyuan. In un video ripreso da un automobilista – che vi mostreremo nelle pagine successive – è possibile vedere un punto luminoso che si muove rapidamente e che illumina la notte con un intenso bagliore.






LITURGIA DEL GIORNO


Mercoledì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Risultato immagini per gesù guarisce il cieco

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva,
perché tu sei mio baluardo e mio rifugio;
guidami per amore del tuo nome. (Sal 31,3-4)

Colletta
O Dio, che hai promesso di essere presente
in coloro che ti amano
e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola,
rendici degni di diventare tua stabile dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Giac 1,19-27)
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto.


Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira. Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 14)
Rit: Signore, chi abiterà sulla tua santa montagna?

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mc 8,22-26)
Il cieco fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore dimentica il peccato dell'uomo e lo riconcilia a sè perché viva sempre nel suo perdono. Rinnovati dal suo amore, diciamo:
Salva il tuo popolo, Signore.

Nel tuo disegno di amore sai trasformare in bene anche il dolore e la colpa: fà sorgere nuovi cieli e nuova terra dove ogni creatura sia rigenerata. Preghiamo:
Hai dato la vista al cieco: apri gli occhi degli uomini perché vedano te, pastore che li guida al vero bene. Preghiamo:
Ti inserisci con gesti umani nella realtà di ogni giorno: aiuta i predicatori ad annunciare la tua parola per la concreta situazione di ogni uomo. Preghiamo:
Hai assunto in tutto la sofferenza dell'uomo: dimostrati padre e madre ai ragazzi che sono vittime del disaccordo e della separazione della famiglia. Preghiamo:
Sei morto per un'ingiusta sentenza: liberaci dal pronunciare giudizi e condanne con la bocca e col cuore. Preghiamo:
Per chi non ha ancora accolto completamente la verità di Cristo.
Per gli operatori di pace.

O Signore misericordioso, che per i meriti di un uomo giusto hai preservato l'umanità dalla distruzione: guarda ora al tuo Cristo che viene tra noi. Per i suoi meriti, liberaci da ogni male e donaci la vita eterna. Lui è Dio e vive con te per i secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questa nostra offerta, Signore,
ci purifichi e ci rinnovi,
e ottenga a chi è fedele alla tua volontà
la ricompensa eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Hanno mangiato e si sono saziati
e Dio li ha soddisfatti nel loro desiderio,
la loro brama non è stata delusa. (Sal 78,29-30)

Oppure:
Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio,
perché chiunque crede in lui non perisca,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico,
fa’ che ricerchiamo sempre quei beni
che ci danno la vera vita.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Il miracolo della guarigione del cieco di Betsaida avviene, per così dire, in due tempi. Dapprima vede confusamente, poi con nitore. Ciò sembra significare che la sua fede non era completa: poca fede, poca visione; molta fede, visione chiara. Anche a noi succede lo stesso. Quando abbiamo le idee confuse, quando non sappiamo riconoscere la volontà di Dio nei nostri riguardi, dobbiamo rafforzare la nostra fede, consentendo che Gesù tocchi i nostri occhi con la sua saliva e ci imponga le sue mani. Ciò avverrà attraverso il consiglio di persone prudenti e di vita santa e, soprattutto, attraverso la grazia del sacramento della penitenza. Se ci lasciamo “toccare” gli occhi dell’anima dal collirio sacramentale sapremo valutare gli avvenimenti e le persone nella giusta prospettiva, che è sempre quella della fede.