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mercoledì 3 novembre 2021

ATTENTA A TE, ROMA

DASPO A STEFANO PUZZER PER TENERLO LONTANO DA ROMA. ATTENTA A TE, ROMA....


Abbandoniamo per un attimo le tragiche vicende del Draghistan per presentare una quartina molto interessante non facente parte del corpus delle Centurie, ma pubblicata per la prima volta da Chavigny, segretario del veggente provenzale, nel suo Janus Gallicus.
In questo testo vengono presentate interpretazioni personali dell'autore e quartine inedite che Nostradamus non pubblicò con le Centurie, ma trasmise comunque al segretario.
In Janus Gallicus la quartina è segnata come Centuria VI numero 100 che nelle Centurie è invece assente fermandosi la sesta Centuria a 99 quartine. Per la verità dopo la 99ma viene la quartina latina conosciuta come Legis Cantio contra ineptos criticos della quale in parte abbiamo già parlato.
La quartina inedita è la seguente:


Fille de l'Aure, asyle du mal sain,
Où jusqu'au ciel se void l'amphitheatre,
Prodige veu, ton mal est fort prochain,
Seras captive, & des fois plus de quatre.



Come detto nelle tre edizioni canoniche delle Centurie questa quartina è assente mentre compare in quelle successive come ultima quartina della sesta Centuria. La traduzione è la seguente:

Figlia dell'Aurora, asilo del malsano,
Dove si vede fino al cielo l'anfiteatro,
Visto il prodigio, il tuo male s'avvicina,
Sarai schiava, e più di quattro volte.


Tralascio le interpretazioni varie compresa quella dello stesso Chavigny per andare subito al punto. La quartina descrive un luogo specifico e questo luogo è Roma. Incredibilmente l'indizio posto al secondo verso raramente è stato considerato in relazione al Colosseo mentre si è pensato a significati più astrusi. Affinché tuttavia l'attribuzione di Roma sia corretta è necessario che anche gli altri versi trovino corrispondenza.
Se pensiamo che il luogo sia Roma il significato della quartina appare abbastanza evidente, in continuità con gli articoli precedenti: un destino amaro per la città eterna, sede del papato.


Innanzitutto l'espressione “asilo del malsano” ovvero sede del maligno.
Ciò richiama alla mente la profezia della Madonna a La Salette: Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'Anticristo. Il “malsano” è a tutti gli effetti l'empio, l'uomo iniquo. Avrà la sua sede nella città dove si vede alto fino al cielo il Colosseo, così chiamato per la sua maestosità.


L'ultimo verso è ugualmente molto interessante perchè richiama alla mente la famosa profezia di San Giovanni Bosco su Roma:


"E di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!
Tu sei giunta a tale che non cerchi altro, né altro ammiri nel tuo Sovrano,
se non il lusso, dimenticando che la tua e sua gloria sta nel Golgota.
Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia con la schiava parola fa tremare tutto il mondo.
Roma!...Io verrò quattro volte a te !
—Nella prima percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse.
—Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l’occhio?
—Verrò la terza, abbatterà le difese e i difensori e al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.
—Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò farò la quarta visita.



In effetti se nel XIX secolo la profezia annuncia quattro punizioni, nel XVI secolo possiamo affermare che potevano essere più di quattro, basti considerare il periodo napoleonico con due papi prigionieri e condotti in esilio.
Noi stiamo probabilmente vivendo il tempo della terza visita con un papa in esilio, uno ambiguo al governo ed una Repubblica agonizzante prossima alla caduta.



Ma il punto più interessante è nel primo verso laddove Nostradamus nomina la “figlia dell'Aurora”. Qui le corrispondenze sono numerose e profonde sia in relazione all'”asilo del malsano” che alla città di Roma.
A me sembra infatti che le ispirazioni qui siano due: la prima viene da Virgilio, nelle Bucoliche, quarta Ecloga:



“O Muse Siciliane, cantiamo cose un po’ più alte! Non a tutti piacciono gli arbusti e le basse tamerici; se cantiamo le selve, siano selve degne di un console. Ormai è venuta l’ultima età della profezia cumana; nasce dall’inizio una grande serie di generazioni. Ormai ritorna anche la Vergine, ritornano i regni di Saturno, ormai una nuova generazione viene giù dall’alto del cielo”


In rosso è evidenziata quella che di fatto è una profezia che riprende l'escatologia cristiana. Il ritorno di Saturno richiama la cronologia di Tritemio che abbiamo già analizzato in quanto ripresa da Nostradamus che significa l'avvento dell'età dell'oro, ovvero il tempo di pace, l'ottavo giorno.


La Vergine è Astrea, figlia di Aurora.


Abbiamo dunque una nuova generazione celeste, il ritorno della Vergine, l'ultima età della profezia cumana. Ecco che l'ispirazione della quartina ci introduce nel suo significato più profondo ovvero il ritorno di Cristo, il Trionfo definitivo di Maria con la sconfitta dell'Anticristo che in Roma avrà la sua sede. E proprio il Poeta romano per eccellenza costituisce di per se un ulteriore richiamo all'identificazione con la città eterna.


La seconda ispirazione viene invece direttamente dalla Bibbia, dal profeta Isaia, capitolo 14 che tratta della caduta di Babilonia e della liberazione di Israele ripresa poi in Apocalisse con la caduta di Babilonia la grande:


12Come mai sei caduto dal cielo,
astro del mattino, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato gettato a terra,
signore di popoli?
13Eppure tu pensavi nel tuo cuore:
«Salirò in cielo,
sopra le stelle di Dio
innalzerò il mio trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nella vera dimora divina.
14Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo».
15E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!



In queste parole intonate per celebrare la caduta del potente impero riecheggia invece la caduta di Lucifero che voleva farsi uguale a Dio e, conseguentemente, la caduta del suo servo l'Anticristo quando vorrà elevarsi in cielo.
Nella quartina al posto del figlio abbiamo la figlia. Se infatti da un lato richiama la Vergine Astrea, figlia di Aurora, ripresa nelle Bucoliche di Virgilio, dall'altro richiama la Roma luciferina, asilo dell'Anticristo, destinata a cadere:


“La Roma pagana sparirà” (cit- La Salette)



Questa quartina che possiamo definire escatologica funga dunque da monito per tutti coloro che in Roma pongono la loro sede volendo offuscare la gloria del Golgota per dominare umanamente i popoli seducendoli con le loro false dottrine sociali, economiche, filosofiche e religiose.

martedì 2 novembre 2021

IL PIANO DEL PENTAGONO CONPLAN 8888 PER COMBATTERE UN'EPIDEMIA ZOMBIE. L'APOCALISSE CONFERMA



Il documento, nome in codice CONPLAN 8888, dettaglia le procedure per “quando non ci sarà più posto all'inferno, e i morti cammineranno sulla terra”. Uno scherzo? Non proprio.

Lo sapevate che il Pentagono ha un piano di emergenza per un eventuale attacco zombie? Il Pentagono ha un piano di emergenza in caso di attacco zombie.
Il CONOP 8888, noto anche come Counter-Zombie Dominance, è un documento del comando strategico del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che descrive un piano per difendersi dagli zombie. Il documento del 30 aprile 2011 descrive scenari fittizi di attacchi di zombie come mezzo per addestrare gli studenti alla pianificazione militare.

Nel sommario del piano del CONOP 8888 si legge. "Poiché gli zombie rappresentano una minaccia per tutta la vita umana [il Comando Strategico] sarà pronto a preservare la sacralità della vita umana ed a condurre operazioni a sostegno di qualsiasi popolazione umana - compresi i tradizionali avversari".
Come i suoi autori annotano nella "sezione disclaimer" del documento, "questo piano non era in realtà concepito come uno scherzo".

I pianificatori militari assegnati al Comando Strategico degli Stati Uniti a Omaha, nel Nebraska nel 2009 e nel 2010, hanno cercato un modo creativo per ideare un documento di pianificazione per proteggere i cittadini in caso di attacco di qualsiasi tipo. Gli ufficiali hanno usato gli zombie come loro musa. "I pianificatori hanno capito che gli esempi di formazione per i piani devono adattarsi alle ricadute politiche che si verificano se il pubblico generale crede erroneamente che uno scenario di formazione fittizia sia in realtà un piano reale", hanno scritto gli autori, aggiungendo: "Piuttosto che rischiare un tale risultato insegnando il nostro con gli scenari fittizi "Tunisia" o "Nigeria" usati nella [Joint Combined Warfighting School], abbiamo scelto di utilizzare uno scenario completamente impossibile che non potrebbe mai essere scambiato per un piano reale".

Il capitano della Marina Pamela Kunze, portavoce di Strategic Command, ha riconosciuto che il documento esiste su un "sito Internet sicuro" ma si è presa la briga di spiegare che la guida alla sopravvivenza degli zombie è solo uno sforzo creativo per scopi di formazione.
"Il documento è identificato come uno strumento di formazione utilizzato in un esercizio di formazione interno in cui gli studenti apprendono i concetti di base dei piani militari e lo sviluppo degli ordini attraverso uno scenario di formazione fittizia", ha scritto in una e-mail. "Questo documento non è un piano strategico americano."

Questa non è la prima volta che gli zombie sono stati usati per ispirare i formatori o il pubblico americano. E naturalmente, se dovesse esserci un'apocalisse zombie, l'esercito ha davvero un piano.

Il CONOP 8888 è progettato per "stabilire e mantenere una vigile condizione difensiva volta a proteggere l'umanità dagli zombie", secondo lo scopo del piano, e "se necessario, condurre operazioni che, se dirette, sradicheranno le minacce di zombie alla sicurezza umana." , il piano fornisce una guida per "aiutare le autorità civili a mantenere la legge e l'ordine e ripristinare i servizi di base durante e dopo un attacco di zombie".

Lo "scenario peggiore delle minacce", secondo il piano, suggerisce una situazione piuttosto buia: un attacco di zombie in cui ci sarebbe alta "trasmissibilità", molti zombie che mangiano molte persone, zombie che infettano gli umani ad un ritmo rapido e poco o nessuna immunità e poche contromisure efficaci.

Sotto "Riepilogo minacce zombie", il piano evidenzia i diversi tipi di zombi che si possono trovare in un attacco del genere. La lista ne comprende otto: Pathogenic Zombie****s (PZ), creati da un infezione virale o batterica; Radiation Zombie****s (RZ), causati dall'esposizione a forti dosi di radiazioni; Evil Magic Zombie****s (EMZ), creati da un qualche tipo di magia nera; Space Zombies (SZ), ovvero zombie provenienti dallo spazio, o derivanti da contaminazione di sostanze tossiche o radiazioni di origine extraterrestre; Weponized Zombies (WZ), creati a scopo bellico con tecnologie biologiche o biomeccaniche; Symbiant-Induced Zombies (SIZ), infettati da un organismo simbionte; Vegetarian Zombies (VZ), creature sfortunate, che non rappresentano un pericolo per l'uomo poiché si nutrono unicamente di vegetali; Chicken Zombies (CZ), ovvero temibili galline zombie.
Il piano rivede, ampiamente, le varie fasi del salvataggio del mondo dagli zombi e si legge non diversamente dalle fasi di una campagna di controinsurrezione: dalla "forma" al "dissuadere", "prendere l'iniziativa", "dominare", "stabilizzare" e, infine, nella fase finale, la creazione della fiducia, "ripristinare l'autorità civile".
Questa fase finale include la direttiva per "prepararsi a riassegnare le forze per attaccare le riserve di zombie sopravvissute".

Infine, "il POTUS e SECDEF," che usa il sistema militare per il presidente degli Stati Uniti e il segretario alla difesa, "fornisce supporto agli sforzi delle agenzie federali, statali e tribali per ripristinare i servizi di base in relazione alle aree disastrate". 
I Centri per il controllo delle malattie (CDC) hanno costruito un'intera campagna di sensibilizzazione pubblica per la preparazione alle emergenze intorno agli zombi. Il piano è noto come "Preparedness 101: Zombie Apocalipse" (Preparazione 101: Apocalisse Zombie). 




L'apocalisse zombie nelle Sacre Scritture 

E se l’apocalisse zombie fosse una punizione divina? E se i profeti l’avessero già predetta? Se fosse già tutto scritto nei libri sacri? E' impressionante rendersi conto del fatto che la resurrezione dei morti e la pandemia mostrataci da Romero nella sua saga dei morti viventi, sia la stessa descritta dagli Evangelisti!
Ovviamente, come tutti sappiamo, nella Bibbia si profetizza la “resurrezione dei morti”, ma quello che pochi sanno è che i morti non risorgeranno come “anime belle”, ammantate di luce divina, ascendenti al cielo per ricongiungersi al Creatore. I risorti saranno proprio quei morti viventi decomposti che ci cercheranno per sbranarci senza pietà. In una parola saranno: ZOMBIE. Questo è il flagello che Dio ci lancerà addosso per punirci dei nostri peccati. Solo coloro che non accetteranno il castigo divino saranno dannati per l’eternità. Combattere gli zombie vorrà dire combattere contro l’esercito di Dio e schierarsi al fianco dell’Anticristo al fianco di Satana!
Dio scatenerà la fine del mondo che porterà al nostro genocidio per punirci di aver disobbedito ai suoi comandamenti, per castigarci di averlo rinnegato, erroneamente convinti che possiamo vivere senza di Lui. Diversi Santi ed Apostoli sottolineano questo concetto, ma il primo che accenna il tipo di apocalisse che dovremo subire è San Paolo, che lo scrive nella sua “lettera a Timoteo”. Leggiamo insieme il capitolo 3, versetti 1-5:
“Negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ingrati, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere e non di Dio di cui ne rinnegheranno la potenza”.
Nel successivo capitolo quattro, versetti 16-17 leggiamo:
“Il Signore Gesù scenderà dal cielo con grido di comando. Prima resusciteranno i credenti morti, poi i corpi dei veri cristiani, ancora in vita saranno trasformati”. Lo capite? Quella che noi chiamiamo “epidemia zombie”, San Paolo la chiama: “trasformazione”. Gli zombie sono i “credenti morti” che “resusciteranno” con il compito di “trasformare” i corpi dei vivi. Ma, attenzione, non i corpi di chiunque, ma solo dei “veri cristiani”. Solo di chi lo merita. Se non sei un vero cristiano ti opporrai alla “trasformazione” e lotterai, muovendo così guerra contro il piano di Dio.
Ma le parole di San Paolo sono solo un piccolo assaggio delle rivelazioni Apocalittiche. Per comprendere bene il tutto, ci tocca leggere attentamente: L’APOCALISSE DI GIOVANNI.
L’Apocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Apocalisse o Rivelazione o Libro della Rivelazione, è l’ultimo libro del Nuovo Testamento ed è la sola apocalisse presente nel canone della Bibbia, di cui costituisce uno dei testi più controversi e difficili da interpretare. Giovanni ci mostra un quadro terrificante con l’invio di una serie di flagelli, con i quattro cavalieri dell’Apocalisse (carestia, guerra, pestilenza e morte), ed il tutto accompagnato dalla colonna sonora dei sette suoni di tromba. Ma quale sarà il flagello peggiore? Cosa porterà all’estinzione del genere umano? Proprio loro, i morti viventi o zombie. Per cui, reggetevi forte, e andiamo a scoprire cosa ci aspetta, leggendo attentamente le profezie divine.
Per prima cosa nell’Apocalisse di Giovanni viene indicata l’origine della pandemia zombie. Tutti noi, infatti, ci siamo chiesti come è iniziata la resurrezione dei morti viventi. Tra le varie tesi “scientifiche” quella più accreditata è quella del VIRUS. Ebbene, è proprio così. E’ proprio il diffondersi di un virus l’origine degli zombie. Prendiamo il capitolo 9 della Rivelazione di Giovanni, versetti 1-2:
“L’angelo di Dio suonò la tromba. Egli aprì il pozzo dell’Abisso e salì dal pozzo un fumo… come il fumo di una grande fornace. Un fumo che oscurò il sole e… l’atmosfera!”
Ecco il “virus”! Quello che noi chiamiamo “virus”, Giovanni lo chiama: “fumo”. Versetto 3:
“Dal fumo uscirono le cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un grande potere, pari a quello degli scorpioni della terra”. Le “cavallette” sono gli zombie. E’ infatti indiscutibile che i morti viventi hanno un “grande potere” poiché sono immortali. Altrettanto palese è che agiscono come gli “scorpioni della terra” iniettano, cioè, il loro veleno sui vivi, infettandoli. Se procediamo nella lettura capiamo meglio, versetti 4-6:
“E fu detto loro di non danneggiare né erba, né arbusti, né alberi, ma solo gli uomini. Però non fu concesso loro di ucciderli, ma solo di tormentarli. In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno. Brameranno di morire, ma la morte li fuggirà!”
Dunque le “cavallette”, e cioè gli zombie possono attaccare solo gli uomini e non danneggiano la natura. E inoltre non hanno il potere di uccidere gli uomini. Infatti, sappiamo benissimo che, se un morto vivente morde un uomo, costui non muore definitivamente, bensì risorge. E chiunque muore, anche per cause naturali, risorge. La morte fugge dai vivi!
Nei versetti successivi dal 7 al 9 la conferma che le cavallette sono gli zombie:
“Queste cavallette avevano l’aspetto come quello degli uomini! I loro denti erano come quelli dei leoni. Avevano il ventre simile a corazze di ferro…”. Questa è la descrizione precisa degli zombie. Simili agli uomini, con denti di leone, per mordere i viventi, e con il corpo simile a un’armatura. Sappiamo, infatti, cosa succede se spariamo a uno zombie allo stomaco, vero? O se lo trafiggiamo con una spada! Non gli arrechiamo alcun danno. Ecco il significato di quelle parole. Gli zombie sono invincibili. Dio vuole mettere alla prova gli uomini. Solo le anime elette, i veri credenti, non si opporranno alla volontà del Signore e offriranno il loro corpo in sacrificio. Gli altri li combatteranno. Ma anche questo è stato profetizzato. Proseguiamo la lettura e andiamo ai versetti 20 e 21:
“Il resto dell’umanità che non perirà a causa di questo flagello, non rinunzierà alle opere delle sue mani, non cesserà di prestare culto ai demoni, non rinunzierà agli omicidi, né alla fornicazione, né alle ruberie”. Capite? Una parte dell’umanità (i sopravvissuti) resisterà al flagello di Dio, rifiuterà la “trasformazione” e impiegherà il suo tempo a nascondersi e a combattere gli zombie. I sopravvissuti alla fine si organizzeranno, formando un esercito del male, e cercheranno di annientare questa terribile minaccia. A guidarli sapete chi ci sarà?
La Bestia di Satana, l’Anticristo! A lui è dedicato un intero capitolo dell’Apocalisse, il capitolo 13. Leggiamo il versetto 7 e 8 del capitolo 13:
“Alla Bestia fu permesso di fare la guerra contro i Santi, e di vincerli! Gli fu dato un grande potere, sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. Tutti gli abitanti della Terra l’adorarono”. Ma alla fine anche i sopravvissuti perderanno la guerra. L’epilogo è riportato nel capitolo 19, versetti 11-17:
“Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco e un angelo, ritto sul sole. E l’angelo gridava: Venite! Radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei capitani, degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri, le carni di tutti gli uomini, piccoli e grandi!” Ed ecco la fine dei sopravvissuti. A questo punto avverrà la seconda resurrezione.
Capitolo 20, versetto 4:
“Vidi le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e le anime di coloro che non avevano adorato la Bestia. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo”. Chi sono i “decapitati” secondo voi? Ma è ovvio, sono gli zombi a cui i sopravvissuti hanno sparato in testa durante la resistenza. Essi risorgeranno per la seconda volta. Invece i sopravvissuti non torneranno più in vita e finiranno nell’oblio. La morte sarà sconfitta per sempre, ma solo per il popolo di Dio che potrà, finalmente, vivere nel nuovo mondo, il paradiso in terra. La conclusione dell’epopea è scritta nell’ultimo capitolo dell’Apocalisse, il 21:
“Vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi. Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo. Udii allora la voce di Dio: Non ci sarà più la morte, né lutto, né affanno, perché le cose di prima sono passate. Io faccio nuove tutte le cose. Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine!”
Una nuova generazione di esseri immortali che vivranno per sempre felici e contenti. Romero ci ha visto giusto, anche se ha sbagliato solo una cosa. Vi ricordate la famosa frase pronunciata dal prete zoppo nel film “Zombie”? “Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra”. Ebbene, non è dall’inferno che arriveranno le orde dei morti viventi ma dal paradiso! 

Ricerche a cura di Cinzia Palmacci




mercoledì 13 ottobre 2021

CARRELLATA DI MESSAGGI E APPELLI DIVINI CHE, IN TEMPI NON SOSPETTI, GIA' METTEVANO IN GUARDIA SULLA PANDEMIA E I VACCINI


Elio Walter Barillaro interloquisce con la Vergine dal 1998, ma sin dal 1968 la sua vita è stata contrassegnata – così racconta – da un misticismo cattolico di tipo fortemente tradizionale (sofferenze legate al Crocifisso, devozione al Tabernacolo, lacrimazioni di statuette, visioni di Gesù in croce); è il leader del centro spirituale e biblico “Madonna della Conversione” di Gioiosa Jonica, nel Reggino. La Madonna gli avrebbe fatto diverse rivelazioni, tra cui queste due: il Covid-19 è frutto di Satana, ma il vaccino non è da meno. Anzi, interrogata in proposito il 14 maggio 2020, avrebbe affermato che quest’ultimo non è altro che “vomito del demonio”. Il 25 dicembre 2020 ha aggiunto:

Dovete formare un numeroso esercito di oranti e pregare intensamente, poiché questo vaccino non solo non giova a nulla, ma, nel tempo, può causare problemi più gravi di quelli causati dallo stesso virus, che è frutto di una criminalità dai malvagi scopi politici, ideologici e sociali. Figliuoli cari, sarò ancora con voi. Vi benedico.

John Leary: virus artificiale e vaccini chippati

John Leary è un veggente cattolico di Rochester, nello Stato di New York. Dal 1993, dopo un viaggio a Medjugorje, sostiene di ricevere messaggi da parte di Gesù e della Madonna. Nel 1999, all’avvicinarsi del cambio di secolo, Gesù lo aveva avvertito: il caos era imminente, era necessario che ogni credente si preparasse facendo scorta di cibo, acqua e carburanti per un anno! Qui a parlargli è Gesù, il 1° maggio 2020:

Questo virus diabolicamente programmato è artificiale in ogni sua parte, e chiunque sostenga il contrario è un bugiardo o fa parte del deep state. Questo virus fa parte di un piano malvagio non solo per impossessarsi dell’America, ma del mondo intero. Ci sono già buoni farmaci per guarire da questo virus, e non avete bisogno di medicine costose o di vaccini. Ripeto: non prendete nessun vaccino o vaccino antinfluenzale che indebolisca il vostro sistema immunitario. Non ricevete inoltre nessun chip all’interno del vostro corpo. I malvagi stanno usando questo virus per portare a termine la loro ascesa al potere, e il virus dell’autunno sarà molto peggiore.

Enoch è un veggente colombiano che si identifica con uno dei personaggi scarsamente citati nella Bibbia ma che più hanno ispirato la creatività teologica ebraico-cristiana: Enoch. Insieme a Elia, secondo le Scritture è il solo essere umano a non aver conosciuto la morte, essendo stato “rapito”, come dice una lunga tradizione, del resto recepita nel Nuovo Testamento. Il Nuovo Ordine Mondiale cospira per rendere schiava la popolazione, e ovviamente i vaccini sono un passo fondamentale di questo piano. Soprattutto, Enoch sembra aderire all’idea che i vaccini contengano un microchip, che sarebbe poi quel marchio della Bestia descritto nel capitolo 13 dell’Apocalisse (“Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome”, Ap 13,16-17, Versione Nuova Riveduta).

Il Nuovo Ordine Mondiale ha già iniziato, con l’agenda dei vaccini, ad implementare il regime di tirannia e d’ingiustizia che dominerà il mondo; le quarantene e i confinamenti per le pandemie saranno più prolungati e mai l’umanità raggiungerà la normalità. Le cospirazioni e gli inganni intorno alle pandemie cercano di destabilizzare l’economia mondiale, affinché la carta moneta scompaia e possa così iniziare l’impianto del marchio della bestia, il Microchip.

Gisella Cardia

Dal 2016, questa donna di Trevignano Romano, paese sul lago di Bracciano, riceve comunicazioni dalla Vergine. Le conversazioni sarebbero iniziate dopo un viaggio a Medjugorje e la consueta lacrimazione della statuetta lì acquistata. Anche in Gisella Cardia l’impronta millenarista è evidente: si ripetono di continuo riferimenti a imminenti eruzioni vulcaniche, terremoti, epidemie e ai tre giorni di buio apocalittici durante i quali occorrerà proteggersi attraverso l’accensione di candele benedette. La veggente era finita al centro dei riflettori per aver “profetizzato” la pandemia. Nei messaggi che ricevuti dalla Madonna, un generico appello a stare in guardia:

Il nuovo ordine mondiale ha già programmato tutto e vogliono manipolare il vostro DNA e le vostre menti, questo è un progetto di Satana, vi ricordo, fate attenzione ai vaccini (messaggio del 18 agosto 2020).

Valentina Papagna

Nativa della Slovenia ma emigrata in Australia nel 1955, riceverebbe messaggi della Madonna dal 1988, quando morì il marito. Il messaggio è di Gesù, che il 27 novembre 2020, durante la messa, le avrebbe rivelato:

Tu sai quanto si stanno affrettando ad approvare il vaccino, lo imporranno a tutti. Ma voglio avvisarvi per tempo, non accettatelo. Ci sono molte sostanze cattive e velenose che sono mescolate al vaccino, e stanno cercando di introdurle forzatamente nel corpo umano. Questo farà più male che bene, e non preverrà il virus. Col tempo, il virus scomparirà e svanirà, quando la gente pregherà e mi chiederà di aiutarla, di aver pietà di loro e di perdonarli. Solo io posso fermarlo.

Luz de Maria de Bonilla

Questa veggente, nativa del Costarica ma attualmente residente in Argentina, da oltre 25 anni riceve messaggi da Gesù Cristo e dalla Madonna, insieme a profezie e avvertimenti di ogni genere. In occasione delle campagne vaccinali anti-Covid, hanno cominciato a circolare due rivelazioni private, che la donna avrebbe ricevuto nel 2015 dalla Madonna:

Alimentatevi con la conoscenza, poiché vi stanno avvelenando lentamente e senza che ve ne rendiate conto, non solo tramite l’alimentazione, ma per mezzo di vaccini preparati in laboratorio, con l’unico scopo di causare gravi malattie nell’organismo dell’essere umano, per annichilirlo. (14 gennaio 2015)

La scienza mal impiegata è penetrata nelle industrie farmaceutiche, perché osassero creare vaccini contaminati da virus, per causare la morte o malattie alle persone (8 ottobre 2015)

sabato 11 settembre 2021

CON DOLORE SI VEDRANNO “MARCHIATI”


“Ad un segnale convenuto l’Occidente ha cominciato a marciare compatto verso la dittatura neo-comunista, l’ordine neo-feudale di cui da tempo ho parlato. In poche settimane i governanti hanno cominciato ad attuare il piano e a minacciare i propri cittadini di discriminazioni varie e privazioni di libertà costituzionali.
La risposta a queste decisioni autoritarie tipiche delle dittature determinerà la vita sociale dei prossimi mesi e forse anni. Già l’Autunno potrà dare indicazioni in questo senso.
[…] Lo dico in particolare per quei lettori che pensano che determinate situazioni abbiano bisogno di molto tempo per verificarsi. E poi, in men che non si dica, la vita cambia. O addirittura si perde.
Siamo in quella seconda metà del 2021 dove come da programma ci si aspettava l’inizio dei dolori.”


L’11 Settembre 2021 verrà inaugurato il nuovo governo talebano in Afghanistan. Fra i suoi membri sono presenti noti esponenti del terrorismo islamista. La data scelta non a caso è uno schiaffo beffardo alla superpotenza USA e alla NATO in generale.
Se dunque in Afghanistan sta per insediarsi un governo formalmente terrorista da noi in Europa non si può dire che le cose vadano meglio. I nostri governi infatti, e quello italiano in particolare, si stanno contraddistinguendo per l’uso di altre forme di terrorismo per modificare i rapporti sociali nelle nazioni.
La narrativa pandemica che avrebbe obbligato per il bene comune all’introduzione delle tessere verdi per accedere a beni e servizi fino a poco tempo fa liberi è fondata sulla sistematica menzogna propagandata dai media di regime.
Tali menzogne pronunciate dai governi e dai loro lacchè vengono ripetute quotidianamente tutto il giorno al fine di compiere un lavaggio del cervello nei cittadini.
Al fine di ottenere il risultato voluto i cittadini vengono minacciati continuamente di sospensione del diritto al lavoro e alla retribuzione, del diritto allo studio, del diritto di circolazione, del diritto di cura. Vengono utilizzate tecniche terroristiche per incutere timore e paura, spezzare le resistenze, colpevolizzare gli innocenti e demonizzare gli avversari.
A tutti gli effetti vengono adottati comportamenti tipici delle cosche mafiose per comandare e tenere unito il tessuto sociale dove abitualmente imperversano.
Fra le menzogne sistematiche vi è ovviamente quella sull’efficacia dei vaccini. Tutti hanno udito il premier Draghi dire che chi non si vaccina muore mentre al contrario chi lo fa vive. Una menzogna appunto.
Tutti i paesi che sono avanti nella campagna vaccinale stanno andando incontro a nuove curve epidemiche peggiori delle precedenti con i reparti ospedalieri che pian piano si riempiono di soggetti vaccinati. Un fenomeno questo che non accadeva lo scorso anno quando i vaccini ancora non venivano somministrati. La deduzione dei regimi al potere non è stata dunque quella normalmente critica di valutare l’efficacia di questi farmaci, ma al contrario raddoppiare la scommessa e puntare sulle terze e quarte dosi infischiandosene dei dati sui numerosissimi effetti collaterali e ovviamente sull’inefficacia. Il tutto in meno di un anno.

Nei grafici seguenti si può vedere come in diversi paesi che si vantano dei risultati della propria campagna di vaccinazione la situazione sia anche drammatica:















Singolare e tipico è il caso della Scandinavia. L’unico paese a non aver aderito alla narrativa pandemica, la Svezia, vanta una situazione infinitamente migliore dei suoi vicini, Finlandia e Norvegia, alle prese invece con una nuova ondata. E deve ancora venire la stagione fredda. Un virus para-influenzale indebolito dal caldo sarebbe riuscito a diffondersi in piena Estate nonostante i vaccini.
Forse sarebbe il caso di ammettere: grazie ai vaccini, come era stato opportunamente anticipato.
Figuriamoci cosa accadrà con il freddo.

Le voci di protesta contro la deriva autoritaria del governo vengono ridicolizzate, marginalizzate e demonizzate anche se si tratta di stimati e rispettati professionisti. Diventano non persone, nemici della narrativa e quasi dell’ordine pubblico.
Entrano a far parte della mitologica categoria dei “NoVax”, pericolosa sigla terroristica internazionale al pari se non peggio dei talebani. Tutto lascia pensare che la morsa si stringerà come sempre avviene quando i tiranni, di fronte ai loro errori, vengono esposti al fallimento. Piuttosto che accettare con umiltà la correzione e cambiare politica si incattiviscono con l’evidente obiettivo di punire i “disertori”. Sono questi gli animi che fermentando portano le nazioni al collasso e al caos della guerra civile.
La situazione economica internazionale è in rapido peggioramento con il blocco di molti beni essenziali per il sistema industriale. Si paventano nuovi record nei prezzi del gas con pericolo di blocco forniture da est e da sud. La BCE, nel tempo del vuoto politico a Berlino, viene chiamata a ridurre le sue politiche espansive e da più parti si invoca il ritorno alle politiche europee di austerità. Ci sono cioè le condizioni per una totale implosione non solo dell’Europa ma delle nazioni stesse, ma i governanti si perdono invece nei programmi senza senso di riforma sociale in forma orwelliana mettendo i cittadini gli uni contro gli atri o forse proprio per quello.

Questa introduzione era necessaria per analizzare alcune quartine piuttosto interessanti e particolari. Entrambe sono collocate nella parte finale del Ramo XXI del ‘900 quello che Ramotti dedicò agli interpreti e alla struttura delle Centurie e dell’ordinamento.


Dal Ramo XXI del ‘900 “Le Lettere Divine”

608
Ceux qui estoient en regne pour sçauoir,
Au Royal change deuiendront appouuris:
Vns exilez sans appuy or n'auoir,
Lettrez & lettres ne seront à grand pris.

608
Quelli che per competenza al regno saranno,
Per mutato regime esautorati si troveranno:
Alcuni esiliati senza appoggio e senza denaro,
Lettere e letterati più valore non avranno.


La quartina molto interessante descrive una situazione dove a seguito di un mutato governo i competenti, i letterati, i sapienti verranno esautorati, abbandonati e si troveranno senza lavoro. Si tratta di una epurazione. Di per se la situazione può applicarsi in vari contesti e solo un suo sviluppo può aumentarne la comprensione. Subito dopo la 608 nel Ramo compare la 220:


220
Freres & soeurs en diuers lieux captifs,
Se trouueront passer pres du monarque:
Les comtempler ses rameaux ententifs.
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques.

220
Fratelli e sorelle in parecchi luoghi imprigionati,
A passar vicino al monarca si troveran,
I suoi rami attentamente contempleran,
Con dispiacere vedranno mento, fronte, naso marchiati.


Il secondo e terzo verso sono probabilmente legati al tema del Ramo dove il “monarca” è Nostradamus e i “rameaux”, i rami, sono i capitoli dell’opera riordinata. In più di un’occasione abbiamo detto di come il veggente a volte nei versi si identifichi come “re” della sua stessa opera ed il “passargli vicino” sta ad indicare l’incontro con la sua stessa opera e, appunto, i suoi Rami contemplati e studiati.

Il primo ed il quarto verso sono invece in continuità fra loro e con la precedente quartina.
All’ultimo vediamo come il volto (fronte-naso-mento) sia marchiato: è il marchio che nel Medioevo veniva inflitto a fuoco nel volto degli eretici. Erano così per sempre indicati come “nemici” e conseguentemente banditi e cacciati se non imprigionati. Al primo verso infatti “fratelli e sorelle” sono in prigione.
La quartina probabilmente nasce dalle terribili esperienze del veggente durante le guerre di religione in particolare i racconti sui massacri nella Francia meridionale contro eretici di varie sette.
Se uniamo le due quartine vediamo che i competenti sono cacciati via, banditi, imprigionati, “marchiati” come eretici e dunque squalificati dal dibattito pubblico.
Lettere e letterati non avranno più alcun valore in quanto dissidenti.

E’ quel che sta accadendo in Europa dove gli “intellettuali” critici vengono marginalizzati o addirittura cacciati dalle università o minacciati di esserlo. Ma il tutto lascia presagire un peggioramento della situazione di persecuzione.

E’ possibile effettuare un ulteriore sviluppo del tema? Si può usare la concatenazione con la 220, ma non con la 608 (già concatenata per i temi riguardanti il papato) che tuttavia come abbiamo visto appare già legata.


219
Nouueaux venus lieu basty sans defence,
Occuper la place par lors inhabitable:
Prez, maisons, champs, villes, prêdre à plaisance,
Faim peste, guerre, arpen long labourable.

220
Freres & soeurs en diuers lieux captifs,
Se trouueront passer pres du monarque:
Les comtempler ses rameaux ententifs.
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques.


Le due quartine al di là del singolo termine hanno un contenuto simile tali da renderle quasi consequenziali. Dal mio punto di vista ispirate come dicevo prima dallo stesso evento, ovvero le guerre di religione e i massacri nel sud della Francia. La 219 si ispira appunto alle battaglie nei villaggi degli eretici non fortificati a dovere e la 220 alla loro fine.
Proviamo la ricostruzione:


Freres & soeurs nouueaux venus lieu basty sans defence
Occuper la place par lors inhabitable en diuers lieux captifs
Faim peste, guerre, arpen long labourable
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques


Prima di tradurre volevo evidenziare una sottile correlazione fra il tema del pronostico e la parola “nouveaux” che oggi corrisponde al marchio dell’infamia appiccicato a chi si oppone all’autoritarismo imperante: novax. Mi sembra una sincronicità evidente fra le varie che ogni tanto si incontrano nelle quartine.


Fratelli e sorelle novax venuti in luoghi senza difesa
Occuperanno la piazza, per loro inabitabile, e in diversi luoghi fatti prigionieri
Fame peste e guerra: terre a lungo areranno
Con dispiacere si vedranno i volti marchiati


Al primo verso le battaglie che in Europa i cosiddetti novax, in realtà normali cittadini che rivendicano i propri diritti per se e gli altri, combattono in vari luoghi, senza difesa contro gli schieramenti delle forze dell’ordine ed occupando le piazze che sono inabitabili, cioè non aperte a queste manifestazioni per le norme pandemiche. Il clima è quello della peste, della crisi economica e della guerra civile. La crisi morderà a lungo (in parabola si torna alla terra). E si vedranno con dispiacere indicati e marchiati come eretici e pericolosi sovversivi.

In prosa il pronostico può essere letto così:

“Uomini e donne <<novax>> radunati in vari luoghi, senza difesa, occuperanno le piazze contro i governi. Con dispiacere si vedranno indicati come sovversivi e in diversi luoghi saranno imprigionati. In quel tempo ci sarà la peste, la crisi economica, la guerra: si dovrà tornare alla terra”

Il tema del pronostico dunque è quello di una persecuzione che andrà ad aumentare man mano che il contesto geopolitico peggiorerà.

Un giorno nessuno potrà usare le scuse del passato “non immaginavo”, “non potevo sapere” o peggio ancora “ho solo obbedito agli ordini”.



giovedì 12 agosto 2021

L’ANTICRISTO E I SUOI PARALLELISMI



Alcune recenti catechesi di Pedro Regis, il veggente di Anguera, mi hanno offerto lo spunto per continuare l’analisi mediante le quartine della situazione di crisi in cui è precipitata la Chiesa. In queste catechesi Pedro si è soffermato sulla figura dell’Anticristo identificando la sua azione in quei messaggi che parlano di un “oppositore” (o colui che si oppone a Cristo) che riuscirà ad introdursi all’interno della Chiesa e da lì ad agire nel mondo.
Ha sostenuto che il possibile luogo di origine di questo personaggio sia lo Yemen e che il suo tempo verrà in futuro, in un arco temporale di qualche decennio.
Questa opinione sui tempi deriva da cinque messaggi di Anguera, ancora segreti, che conosce solo il veggente e che gli fanno pensare a questa durata temporale.
Chi mi segue sa che questo scenario è perfettamente in linea con quanto sostengo da tempo e cioè che l’Anticristo opererà dopo il tempo di pace promesso a Fatima, più o meno intorno al 2060.
E anche Pedro ritiene debbano passare ancora trenta o quarant’anni e che lui, probabilmente, non sarà vivo.
La presenza di questo Anticristo tuttavia non deve far dimenticare che già oggi operano vari anticristi, personaggi cioè che agiscono in aperta contraddizione all’insegnamento cristiano. Personaggi che ovviamente godono di ampia influenza nel mondo.

In tal senso il ragionamento di Pedro si è soffermato ancora una volta sulla “falsa chiesa”, quella parte di consacrati cioè che sta rinnegando la Verità del Vangelo per sposare le ideologie del mondo. L’esempio tipico è quello del sinodo tedesco e delle sue derive protestanti.
La falsa chiesa ovviamente opera in condizioni di forza avvalendosi del silenzio se non della complicità di chi dovrebbe invece difendere la vera Chiesa.
Sono pochi e sempre gli stessi i consacrati che difendono pubblicamente la dottrina.
Ho voluto dunque indagare se potesse rintracciarsi nelle quartine una situazione di possibile parallelismo fra i tempi attuali e quelli che dovranno venire.

Siccome il mio interesse fondamentale si sofferma sulla figura di papa Francesco ho voluto usare come base di partenza la quartina 878 analizzata a suo tempo in “Un Soldataccio di Dio” e in articoli successivi. L’articolo è stato scritto nell’Ottobre del 2016, prima cioè che il mio pensiero su questo pontificato cambiasse in seguito ad una rassegnata presa di coscienza su ciò che veramente stava avvenendo.

Se la realtà contraddice la teoria ad essere sbagliata non è la realtà, ma la teoria.

La 878 è al centro anche dei ragionamenti fatti ancora prima, in tempi non sospetti (diciamo così…), riguardanti l’anticristo sudamericano.

Rivediamo dunque la 878:


878
Vn bragamas auec la langue torte,
Viendra des dieux le sanctuaire:
Aux heretiques il ouurira la porte,
En suscitant l'Eglise militaire.

878
Un soldataccio dalla lingua contorta,
Verrà (da) il santuario degli dei:
Agli eretici egli aprirà la porta,
Suscitante la Chiesa militante.


La quartina è ispirata a S.Ignazio di Loyola, soldato di ventura che si convertì fondando una congregazione “militare” volta ad evangelizzare i luoghi più lontani del mondo, come il Sud America, terra pagana dalle molteplici divinità.
Proprio dal Sud America verrà un papa gesuita che aprirà le porte agli eretici.
Partendo da questa quartina, con il solito sistema delle concatenazioni, ho voluto vedere cosa usciva fuori. Ed ecco il risultato:


873
Soldat Barbare le grand Roy frapper,
Iniustement non esloigné de mort
L'auare mere du fait cause sera,
Coniurateur & regne en grand remort.

874
En terre neufue bien auant Roy entré,
Pendant subiets luy viendront faire acueil:
Sa perfidie aura tel rencontré,
Qu'aux citadins lieu de feste & recueil.

875
Le pere & fils seront meurdris ensemble,
Le prefecteur dedans son pauillon:
La mere à Tours du fils ventre aura enfle,
Caiche verdure de fueilles papillon.

876
Plus Macelin que Roy en Angleterre,
Lieu obscur n'ay par force aura l'empire:
Lasche sans foy sans loy saignera terre,
Son temps s'approche si pres que ie souspire.

877
L'antechrist trois bien tost annichilez,
Vingt & sept ans sang durera sa guerre:
Les heretiques morts, captifs exilez,
Sang corps humain eau rogie gresler terre.

878
Vn bragamas auec la langue torte,
Viendra des dieux le sanctuaire:
Aux heretiques il ouurira la porte,
En suscitant l'Eglise militaire.

879
Qui par fer pere perdra n'ay de Nonnaire,
De Gorgon sur la sera sang perfetant:
En terre estrange fera si tout de taire,
Qui bruslera luy mesme & son entant.

880
Des innocens le sang de vefue & vierge,
Tant de maux faits par moyen se grand Roge:
Sains simulachres trempez en ardant cierge,
De frayeur crainte ne verra nul que boge.


La prima cosa che mi ha colpito è la consonanza fra queste quartine analizzate in tempi diversi. La 878 si trova là dove compare la 877 (Anticristo), la 876 (Cromwell, il primo anticristo nostradamico- Risolto il Mistero di Marcellino) e la 879 sul primo viaggio a Lampedusa del pontificato di papa Francesco dove viene inaugurato il tema dei migranti.
Emerge poi la ridondanza di termini negativi: congiura, rimorso, perfidia, eretici, lingua contorta, grandi mali, finire nel fuoco e tempi prossimi.
I versi estrapolati sono i seguenti, direi divisi in due parti.


Coniurateur & regne en grand remort.
Sa perfidie aura tel rencontré,
Le pere & fils, le prefecteur dedans son pauillon
La mere Caiche verdure de fueilles papillon
Son temps s'approche si pres que ie souspire
Les heretiques morts, captifs exilez,
Vn bragamas auec la langue torte,
Aux heretiques il ouurira la porte,
Qui bruslera luy mesme & son entant
Tant de maux faits par moyen se grand Roge:


E questi sono gli stessi riordinati (in blu una parte apparentemente separata molto interessante):


Le pere & fils, le prefecteur dedans son pauillon
La mere Caiche verdure de fueilles papillon
Vn bragamas auec la langue torte,
Aux heretiques il ouurira la porte
Son temps s'approche si pres que ie souspire
Sa perfidie aura tel rencontré,
Coniurateur & regne en grand remort.
Tant de maux faits par moyen se grand Roge:
Qui bruslera luy mesme & son entant
Les heretiques morts, captifs exilez


Il padre e il figlio, il prefetto, saran nella sua dimora
La mater, nel verde leggero nascosta;
Un soldataccio dalla lingua contorta,
Agli eretici aprirà la porta,
Il suo tempo s’avvicina che già io sospiro,
La sua perfidia avrà un tale riscontro,
Che per congiura il regno cadrà in gran rimorso.
Molti mali saran fatti per mezzo di questo gran Rosso:
Che lui stesso brucerà coi suoi intenti.
E gli eretici morti, banditi, esiliati.


Cominciamo dai versi in blu. Sorprendentemente ben descrivono cosa è accaduto a Benedetto XVI. Dopo le dimissioni si è ritirato in Vaticano presso il monastero “Mater Ecclesiae” insieme a Mons. Ganswein.
Quest’ultimo poco prima delle dimissioni era stato nominato prefetto della Casa Pontificia. Il prelato tedesco in diversi articoli è etichettato come una specie di “figlio” per il papa.
Il monastero Mater Ecclesiae è stato specificamente ristrutturato per accogliere il papa emerito e fungere da sua personale dimora vaticana. Così è descritto in wikipedia:


“Il complesso, intitolato a Maria Madre della Chiesa, è stato costruito tra il 1992 e il 1994 al posto di un edificio amministrativo della Gendarmeria Vaticana, integrandolo con la vecchia residenza dei giardinieri. La struttura, a forma di parallelepipedo, è divisa in due parti: a ovest si trova la cappella di due piani, a est gli ambienti monastici e le 12 celle, strutturati su quattro piani. Accanto al monastero si trova un orto, dove vengono coltivate frutta e verdura con metodi biologici. […] L'11 febbraio 2013 padre Federico Lombardi, nel commento ufficiale alla rinuncia al ministero petrino di papa Benedetto XVI, ha annunciato che il monastero avrebbe ospitato il papa emerito appena ultimata la ristrutturazione dell'edificio.
Il 30 aprile 2013 viene reso noto che i lavori di ristrutturazione del monastero sono terminati. Il papa emerito Benedetto XVI vi si è trasferito il 2 maggio 2013, insieme al suo segretario particolare e prefetto della casa pontificia monsignor Georg Gänswein e a quattro Memores Domini.”


I versi successivi ribadiscono quanto visto già in altri articoli: il regno della Chiesa cadrà in una profonda crisi, ma alla fine gli eretici e colui che li ha fatti entrare saranno sconfitti con i loro intenti e rispettive ambizioni. Interessante l’espressione “gran rosso”: in un certo senso questa può essere interpretata in due modi. Rosso come un cardinale o rosso come un rivoluzionario.

Mentre la parte in blu resta ben centrata sulle vicende che riguardano Benedetto XVI la parte successiva cambia il suo significato al cambiare del soggetto.
In questo brano, trattando l’attuale crisi della Chiesa, il soggetto è papa Francesco.
Ma se al posto del “soldataccio di Dio” mettiamo invece “l’Anticristo” ecco che l’azione nefasta contro la Chiesa si sposta verso uno scenario futuro.

Questo è il parallelismo di cui parlavo e che in un certo senso ha analizzato anche Pedro Regis. Verrà un Anticristo, ma anche oggi ce ne sono diversi. Sia quelli di oggi che quelli di domani attaccheranno la Chiesa, vorranno colpirla dall’interno, vorranno introdursi in essa e grazie a ciò agire nel mondo. E potranno farlo grazie al tradimento e al silenzio di molti.
Il brano è perfettamente applicabile ad entrambi gli scenari.
Tra l’altro in alcune tradizioni, soprattutto islamiche, l’Anticristo sarà rosso di capelli.
Un particolare ulteriore da non sottovalutare per “il grande Rosso”.

In prosa il brano può essere letto così:

“Il Padre insieme al “figlio”, prefetto della Casa Pontificia, saranno nella sua dimora personale, la Mater Ecclesiae, nascosta nel verde. Verrà un gesuita dal parlare ambiguo (verrà l’Anticristo) che aprirà la porta agli eretici. Il suo tempo s’avvicina che già sospiro. La sua perfidia sarà grande che a causa di questo congiurato la Chiesa cadrà in gran costernazione. Molti mali si compiranno per questo gran Rosso ma alla fine lui stesso brucerà con le sue ambizioni e gli eretici saranno banditi o moriranno.”

LA BATTAGLIA E’ COMINCIATA: UN RIASSUNTO SUL PAPATO



Ad un segnale convenuto l’Occidente ha cominciato a marciare compatto verso la dittatura neo-comunista, l’ordine neo-feudale di cui da tempo ho parlato. In poche settimane i governanti hanno cominciato ad attuare il piano e a minacciare i propri cittadini di discriminazioni varie e privazioni di libertà costituzionali.
La risposta a queste decisioni autoritarie tipiche delle dittature determinerà la vita sociale dei prossimi mesi e forse anni. Già l’Autunno potrà dare indicazioni in questo senso. Finita la sbornia sportiva di questi mesi estivi che ha aiutato a dimenticare, il ritorno alla realtà dopo l’Estate potrebbe essere piuttosto brusco.
Lo dico in particolare per quei lettori che pensano che determinate situazioni abbiano bisogno di molto tempo per verificarsi. E poi, in men che non si dica, la vita cambia. O addirittura si perde.
Siamo in quella seconda metà del 2021 dove come da programma ci si aspettava l’inizio dei dolori.

In attesa di vedere cosa accadrà in questa povera Europa, sapendo già per grandi linee quel che dovrà succedere, pubblico un riassunto dei precedenti articoli dedicati alla crisi della Chiesa e alla figura del pontefice regnante. Questo riassunto nasce dall’unione dei vari brani ottenuti per concatenazione che ci restituiscono un’ampia descrizione di quanto avvenuto a partire dalle dimissioni del pontefice.
Come sempre si tratta di un lavoro parziale che può arricchirsi cammin facendo.


Aupres du Rhin des montaignes Noriques
Naistra vn grand de gens trop tard venu
En nauigeant captif prins grand Pontife
Le pere & fils, le prefecteur, dedans son pauillon
La mere, caiche verdure de fueilles papillon
Le bon vieillard tout vif enseuely pres du grand fleuue,
Qu'on ne sçaura qu'il sera deuenu
Et Romain sceptre sera par Coq frappé
Par grand fureur le Roy Romain Belgique
Peste, tonnerre, & gresle à fin de Mars
Barbare empire par le tiers vsurpé,
Quand dans le regne paruiendra le boiteux
Vn bragamas auec la langue torte,
Aux heretiques il ouurira la porte
Son temps s'approche si pres que ie souspire
Sa perfidie aura tel rencontré,
Coniurateur & regne en grand remort.Mis à son lieu sçauant & debonnaire
D'vn que on graue d'argent d'or les medalles
Qui onc ne fut si maling
Au Royal change deuiendront appouuris,
Franche non point par appuy Germanique
La court sera en vn bien fascheux trouble
Le regne mis en mal & doute double
Tant de maux faits par moyen se grand Roge:
Qui bruslera luy mesme & son entant
Les heretiques morts, captifs exilez
De blanc & noir des deux entre meslee,
Fratricider les deux seront seduicts.
A son haut pris plus la lerme sabee
Les coniurez l'iron à mort mettre.
Quand le plus grand emportera le pris
L'vn des plus grans fuira aux Espagnes
Par mort senile par luy le quart frappé
Sang versera par absolution,
D'vn ieune noir remply de felonnie




Dalle bavaresi Alpi vicino al Reno
Nascerà un grande troppo tardi venuto
In navigazione preso prigioniero gran Pontefice,
Il padre e il figlio, il prefetto, saran nella sua dimora
La Mater, nel verde leggero nascosta;
Il buon vegliardo sepolto ben vivo nei pressi di un gran fiume
Che non si saprà cosa sarà divenuto
E il romano scettro sarà dal Gallo colpito
Per gran furore del re romano belga
Peste, fulmine e grandine verso la fine di Marzo
L’impero dal terzo barbaro usurpato,
Quando al regno giungerà lo sciancato;
Un soldataccio dalla lingua contorta,
Agli eretici aprirà la porta,
Il suo tempo s’avvicina che già io sospiro,
La sua perfidia avrà un tale riscontro,
Che per congiura il regno cadrà in gran rimorso.
Messo al suo posto uno astuto e “debonnaire”,
Da uno che si grava di medaglie d’argento,
Che mai ve ne fu uno così maligno,
Al Real cambio diverranno “poveri”,
Non del tutto Francesco libero da appoggio germanico
La corte sarà allora in un momento tormentato
E il regno andrà a male in un doppio dubbio.
Molti mali saran fatti per mezzo di questo gran Rosso:
Che lui stesso brucerà coi suoi intenti.
E gli eretici morti, banditi, esiliati.
I due, bianco e nero, fra lor mischiati,
Saran sedotti al fratricidio.
Ad un prezzo più alto della mirra:
I congiurati lo metteranno a morte.
Quando il più grande porterà il prigioniero
Uno solo dei più grandi fuggirà alle Spagne
Per morte senile, per lui il quarto colpito
E sangue si verserà per l’assoluzione
Di un nero severo ripien di fellonia.


"Dalle genti delle Alpi bavaresi vicino al Reno nascerà un grande che giungerà al soglio in tarda età. Durante il pontificato il gran Pontefice sarà preso come prigioniero; il Padre insieme al “figlio”, prefetto della Casa Pontificia, saranno nella sua dimora personale, la Mater Ecclesiae, nascosta nel verde. Il buon vegliardo nei pressi del Tevere sarà sepolto ben vivo. Alla fine non si saprà cosa sarà divenuto.
Così il Romano Scettro sarà dal S.Gallo colpito, per il furore del primate del Belgio. Peste fulmine e grandine verso la fine di Marzo e l'impero della Chiesa sarà usurpato dal terzo straniero. Al regno, messo al suo posto, giungerà lo sciancato. Un gesuita dal parlare ambiguo che aprirà la porta agli eretici. Il suo tempo s’avvicina che già sospiro. La sua perfidia sarà grande che a causa di questo congiurato la Chiesa cadrà in gran costernazione. E’ astuto, viene da Buenos Aires e porta il crocifisso d’argento invece che oro: mai prima ve ne fu uno così maligno.
Al cambio papale tutti diventeranno improvvisamente “poveri”.
Francesco non sarà del tutto libero dall'appoggio tedesco e la corte vivrà un momento di grande tormento così come il regno che andrà alla malora confuso dal dubbio della doppia conduzione. Molti mali si compiranno per questo gran Rosso ma alla fine lui stesso brucerà con le sue ambizioni e gli eretici saranno banditi o moriranno. I due però, il bianco e il nero, saranno sedotti al fratricidio: ad un alto prezzo i congiurati lo metteranno a morte. Quando il più grande fra loro porterà via il prigioniero, solo uno fuggirà verso le Spagne. Il quarto eletto sarà danneggiato da una morte senile e sangue si verserà per l'assoluzione del nero austero ripieno di fellonia"


Per chi può buone vacanze a tutti.

martedì 13 luglio 2021

Per Nostradamus il terrore islamico sbarca a Lampedusa?

Il fascino della narrativa islamista è alla base del supporto che l’ISIS riceve da buona parte del mondo musulmano sunnita, soprattutto fra i giovani. E’ la narrativa del combattimento per un ideale superiore, del sacrificio, della lotta accanita contro il nemico per la gloria di Dio. Questo almeno è il messaggio veicolato per ottenere nuovi arruolamenti. Con il supporto dei social media, dei media e della tecnologia questa narrativa è senz’altro divenuta più potente rispetto a quella degli anni ’90. Non sono più le rivendicazioni politiche dei popoli arabi oppressi a destare l’inquietudine nell’animo del giovane musulmano, ma la ribellione generalizzata ed universale verso un mondo di plastica, il nostro, percepito come finto e debole.

Nei secoli passati giovani europei, soprattutto nobili, scalpitavano per partecipare alle guerre di liberazione delle terre cristiane. Emblematico è il caso di Don Giovanni d’Austria, figlio illegittimo di Carlo V, che in giovane età si pose a capo di centinaia di giovani rampolli spagnoli che fuggirono dalle rispettive dimore per imbarcarsi a Barcellona e dirigersi a Cipro, Rodi, Malta a combattere contro il Turco. La loro impresa fu vanificata dall’intervento del fratellastro di Giovanni, il Re di Spagna Filippo II, che bloccò il tentativo di “evasione”. Anni dopo Don Giovanni d’Austria sarà a capo della flotta cristiana europea nella famosa e decisiva battaglia di Lepanto.


Se allora i sentimenti che animavano i giovani europei erano quelli di liberare i fratelli oppressi oggi invece, come dicevamo, si tratta di dar sfogo a una repressa insoddisfazione nichilista che nelle nostre città finisce sovente nella droga mentre nell’Islam militare viene arruolata nella battaglia rivoluzionaria contro il mondo. La narrativa islamica, piaccia o no, da un senso e uno sfogo a vite altrimenti percepite come insignificanti o fallite. Gli indifferenti di oggi possono diventare i simpatizzanti di domani e, se l’avanzata dovesse continuare, i simpatizzanti diventeranno combattenti. Questo è il motivo per cui diviene difficile controllare a pieno un simile movimento. La guerra non è più fra eserciti contrapposti, ma fra eserciti e bande che si mischiano alla popolazione e usano tecniche di guerriglia.


Dando un’occhiata alla seguente cartina si può vedere che in nero sono evidenziate le regioni in cui operano gli islamisti e in rosso quelle in cui vi è un conflitto aperto.



Si nota subito che l’islamismo è oggi al centro delle guerre nel mondo. Questo significa che chi combatte e chi vive in quelle regioni si abitua alla guerra e si abitua a combattere. Un potenziale davvero molto ampio.
La narrativa islamica è ovviamente corredata dalle profezie. In queste si parla dei guerrieri che sorgeranno dal Khorasan sventolando le loro bandiere nere e che libereranno le terre musulmane oppresse per poi dirigersi a Gerusalemme dove troveranno il Mahdi, il loro messia. Il Khorasan ai tempi di Maometto era una regione dell’ Asia centrale che occupava prevalentemente l’Afghanistan e l’Iran.
Per questo motivo Al Qaida, che nasce in Afghanistan, si è dotata di una bandiera nera e per lo stesso motivo bandiere nere e il nero in generale è il colore scelto dall’ISIS e dal suo Califfo. Questa insorgenza islamica, pilotata o meno che sia (vedere l’ultima sigla del jihaidismo, Khorasan appunto), ha il potenziale umano, militare e devozionale per estendere la guerriglia in molte più aree del mondo, Italia compresa.


Negli articoli passati abbiamo visto tre quartine di cui due nel Ramo XXIII del ‘900 e una nel Ramo IV del 2000 che hanno fra loro elementi in comune. Sono la 230 e la 1086 nel Ramo XXIII e il Presagio 11 nel Ramo IV.


1086
Comme vn gryphon viendra le Roy d’Europe,
Accompagné de ceux d’Aquilon,
De rouges & blancs conduira grand troupe,
Et iront contre le Roy de Babylon.


1086
Come un grifone piomba il Re d’Europa
Accompagnato da quelli di Aquilonia
Di rossi e bianchi condurrà gran truppa
Andranno contro il Re di Babilonia.


230
Vn qui les dieux d’Annibal infernaux,
Fera renaistre, effrayeur des humains.
Oncq’ plus d’horreur ne plus pire iournaux,
Qu’auint viendra par Babel aux Romains.


230
Un che gli dei infernali d’Annibale,
Farà rinascere, terrore degli umani
Che non peggiori orrori ne fatali,
L’avvento verrà da Babele ai Romani.


Presagio 11 Septembre.
Pleurer le ciel. A’ il cela faict faire?
La mer s’appreste. Annibal fait ses ruses:
Denys mouille. Classe tarde. Ne taire,
Na sçeu secret. & à quoy tu t’amuses?

Presagio 11 Settembre
Piangerà il cielo, ma chi ce l’ha fatto fare?
Il mare s’appronta, Annibale compie le sue astuzie:
Denis indebolito, flotta in ritardo, nessun silenzio,
Ecco il segreto sigillato, di che cosa ti meravigli?


La 1086 la interpretai a suo tempo (inizio anni 2000) come legata alla seconda guerra del Golfo. Il grifone o piccola aquila era ironicamente Blair Re d’Europa in quanto il suo protagonismo lo aveva elevato a leader europeo più importante in quel momento. Insieme all’America di Bush rovesciò definitivamente il Re di Babilonia Saddam Hussein. Oggi devo dire che alla luce del sempre maggior numero di quartine del Ramo XXIII che sembrano trovare collegamenti con il nostro tempo sto cominciando a rivedere le mie posizioni. Se infatti è piuttosto semplice identificare “quelli d’Aquilonia” come gli americani e “i bianchi e rossi” come i novelli “crociati” o comunque soldati occidentali è più oscura l’identità del Re d’Europa e di quello di Babilonia. Babilonia, o il più antico nome Babele, sorgeva molto vicino a Baghdad. Forse il senso non è da intendere come leader che governa sull’Iraq, ma come leader che ha un nome collegato: forse potrebbe essere Al Baghdadi che tra le altre cose è iraqeno. In questo caso gli ultimi tre versi assumerebbero un significato reale con la coalizione internazionale impegnata contro l’ISIS. Rimane da capire chi è il Re d’Europa (papa, Putin? C’è un enigma di mezzo).


Le successive due quartine le abbiamo viste anche in “La Libia nei Destini d’Italia e di Roma” per il riferimento a un novello Annibale. Rispetto ad Ottobre 2013 è passato un anno e in Libia la situazione è peggiorata con gli islamisti che hannoconsolidato le proprie posizioni legandosi allo Stato Islamico.



La 230 si lega alla 1086 per lo stesso richiamo a Babele. Per gli uomini in generale, per i romani e gli italiani si annunciano terrori ed orrori che richiamano alla mente il pericolo di attentati terroristici. L’avvento di questo novello Annibale sarà da Babele. Considerando l’espansione dell’ISIS, il luogo della sua nascita ed il suo leader, foschi pensieri vengono alla mente. L’interpretazione potrebbe essere “da Al Baghdadi, terrore agli uomini e ai romani”. I primi due versi vanno letti in questo modo:


“Uno sarà che, terrore degli umani, farà rinascere gli dei infernali d’Annibale”


Il Presagio 11 come accade spesso è piuttosto ermetico. Sembra quasi che il veggente parli a qualcuno, ai lettori, al popolo. Se il Cielo piange è sicuramente per un lutto. Infatti ricompare il novello Annibale. Il “mare s’appronta” è un’espressione che richiama i preparativi per una flotta che infatti compare al terzo verso. E’ collegata al personaggio Denys che nel Presagio 125, sulla tragedia di Lampedusa, identifica papa Francesco (Denys – D. Syen - D’Assisien – d’Assisi). Quindi un nuovo collegamento fra Roma e Annibale. La flotta è in ritardo, forse lo sono i soccorsi o forse riguarda la flotta della Chiesa, simbolicamente la barca di Pietro. Nessun silenzio, “ecco il segreto sigillato”. Sembra quasi che un segreto non sarà più tale, non è più il tempo dei silenzi, forse un richiamo a Fatima. L’espressione finale sembra confermarlo: perché ti meravigli? Il Presagio si trova nel capitolo dedicato alla crisi della Chiesa e i richiami al papa sono dunque ovvi. Sembra quasi una sintesi delle precedenti due quartine. Un Re islamico da Babilonia, un novello Annibale che porta a Roma il terrore sempre da Babilonia e infine un lutto, un papa indebolito, Annibale e un segreto forse rivelato che desterà meraviglia, forse una meraviglia retorica.


Comunque sia, manovrata o meno, l’ISIS e le altre sigle islamiste che potrebbero presto confluire fra loro non possono esser prese sottogamba.