martedì 17 marzo 2020

Burioni: "Ecco perché tutti sono morti a causa del Coronavirus"

FORSE BURIONI NON E' PROPRIO LA PERSONA PIU' ADATTA A GIUDICARE DELLE "SCEMENZE". NESSUNO E' PROFETA (DI SVENTURE) IN PATRIA....




"Se noi imputiamo al virus decessi che altrove imputano ad altre patologie...". Questa l'accusa relativa alla gestione dell'emergenza Coronavirus: da diverse ore in molti stanno sollevando dubbi sul numero delle vittime da Covid-19.



In tanti pensano che i decessi attribuiti al virus siano errati poiché derivanti da altre patologie. Ma Roberto Burioni ha smentito queste tesi ed è uscito allo scoperto senza mezzi termini: "Questo assolutamente non avviene, è la nuova pericolosa scemenza dopo "è solo un’influenza".




Scusi Prof, domanda ingenua ma non pretestuosa: finora è stata stabilita una correlazione diretta tra questa infezione e il decesso?
Detto banalmente: qualcuno è morto “di Coronavirus”?


Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del coronavirus. Se un malato terminale contrae il coronavirus non ce ne accorgiamo neanche.


Il virologo sul proprio profilo Twitter ha risposto alla domanda relativa alla correlazione diretta tra questa infezione e la morte: qualcuno ha perso la vita a causa del Coronavirus? "Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del Coronavirus. Se un malato terminale contrae il Coronavirus non ce ne accorgiamo neanche", ha spiegato. L'elevato tasso di mortalità finora registrato potrebbe essere effettivamente molto più basso, visto che l'infezione non è sempre riconosciuta e riconoscibile, ma occorre fare due precisazioni: pare che in Cina "le infezioni asintomatiche non siano state così tante"; inoltre è irrilevante considerando che "quello che importa per la saturazione delle nostre terapie intensive (che avvenendo alzerebbe mostruosamente la mortalità) contano i numeri assoluti".

"Scemenza acuta"

Anche il giornalista Antonello Piroso ha sollevato la questione: "In Italia secondo me c'è un modo di contare i morti per Coronavirus sbagliato. Contiamo chi muore con il Coronavirus, non per. Che senso ha? Gli altri paesi non lo fanno". Ma pure in questa occasione è arrivata puntuale e secca la smentita da parte dell'esperto: "Propongo un conteggio alternativo. Lasciamo stare i morti. Quanti sono in questo momento i pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Coronavirus e non con il Coronavirus? Perché i reparti da alcuni giorni scoppiano? Contiamo anche questi in modo errato?".

Infine Burioni ha riassunto la propria posizione in merito, replicando duramente contro chi ha ipotizzato degli errori nel calcolo dei decessi: "La scemenza più acuta che si sente - dopo 'è solo un’influenza' che ormai è stata smentita dalla dura realtà - è 'non è morto per il Coronavirus ma con il Coronavirus'. Presto ne parleremo".

Nessun commento: