L’alleanza italiana Stop 5G ha scritto una lettera ai 9 Sindaci delle Smart City, ovvero le città pilota della cosiddetta fase sperimentale del 5G, invitandoli pubblicamente a prendere parte al 1° meeting nazionale Stop 5G in programma Vicovaro (Roma) Sabato 2 Marzo 2019, a cui hanno già aderito altri sindaci. Lo scopo della lettera è richiedere al primo cittadino ‘Smart’ di fermare il pericoloso 5G, in qualità di massimo garante della sanità sul territorio. Lo scopo dell’invito all’evento è invece di rendere il Sindaco partecipe del grave rischio sanitario, per poter ascoltare in prima persona la voce di scienziati e medici, oltre alle testimonianza dirette delle associazioni di malati, cittadini già danneggiati dall’elettrosmog. OASI SANA riporta in versione integrale la lettera aperta.
Lettera aperta ai Sindaci delle città sperimentali 5G
Al Sindaco di Roma Capitale
Al Sindaco di Milano
Al Sindaco di Torino
Al Sindaco di Genova
Al Sindaco di Cagliari
Al Sindaco de L’Aquila
Al Sindaco di Bari
Al Sindaco di Prato
Al Sindaco di Matera
Oggetto: sospensione fase sperimentale 5G in città per tutelare la salute pubblica
Gentile Sindaco
l’alleanza italiana Stop 5G intende sottoporre alla Sua attenzione la grave e sottostimata situazione di pericolo per la sanità pubblica incombente nel territorio del Comune da Lei amministrato, attesa l’adozione sperimentale dei sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G che, come ben saprà, si servono di inesplorate radiofrequenze prive di studi preliminari sul rischio per la salute della popolazione esposta alle irradiazioni di ubiquitari campi elettromagnetici. Il 5G prevede Wi-Fi dallo spazio, droni nel cielo e milioni di mini-antenne a microonde millimetriche, una ogni poche decine di metri sul 98% del territorio nazionale, anche sui lampioni della luce e nei tombini dei marciapiedi oltre che all’interno delle abitazioni civili, che andranno inevitabilmente a sommarsi alle già esistenti migliaia di antenne per telefonia mobile 2G, 3G, 4G e ai migliaia di Wi-Fi attivi. Ciò comporterà un’esposizione massiccia della popolazione all’inquinamento elettromagnetico e si preannuncia un innalzamento delle soglie limite per i valori di irradiazione, dalla cautelativa media attuale dei 6 V/m fino anche a 61 V/m (ovvero, in fisica, 110 volte più di oggi!).
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondale della Sanità ha infatti classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibili cancerogeni” inserendoli nel gruppo 2B, mentre il dott. Olle Johansson, neuro scienziato del Karolinska Institute (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza “è schiacciante”. Il dott. Ronald Powell, un fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l’Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza.
Il 1° novembre 2018 il National Toxicology Program americano ha poi diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una «chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore». Il rapporto aggiunge anche che esistono anche «alcune evidenze di tumori al cervello e alle ghiandole surrenali». E qui si sta parlando ancora di 2G e 3G, ma ora si vuol introdurre in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G.
Nel marzo 2018, inoltre, sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio statunitense sui telefoni cellulari, riscontrando gli stessi tipi di tumore. Infatti, sono emersi aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio americano: iperplasia delle cellule di Schwann e gliomi maligni (tumori del cervello) alla dose più elevata.
Sono poi quasi 200 gli scienziati indipendenti che, guidati dal Prof. Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello internazionale per una moratoria del 5G. E un altro appello ha già raccolto le adesioni di ricercatori, cittadini e organizzazioni di 96 paesi al mondo e mette a disposizione una bibliografia ricchissima, che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog. In Italia, non da ultimo, nel 2018i medici di ISDE Italia hanno chiesto al Governo Conte “un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari e una moratoria per l’esecuzione delle sperimentazioni 5G su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario”.
Nel 2019 il Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità Europea ha quindiaffermato cheil 5G “evidenzia criticità sconosciute sui problemi di salute e sicurezza. La polemica è in merito ai danni causati dalle attuali tecnologie wireless 2G, 3G e 4G.” E ancora. “Gli effetti della radiazione elettromagnetica sono stati generalmente ben studiati, tuttavia la radiazione elettromagneticadi bassa frequenza è meno studiata.” E infine: “L’esposizione ai campi elettromagnetici potrebbe influenzare l’uomo rimane un’area controversa e gli studi non hanno fornito prove chiare dell’impatto su mammiferi, uccelli o insetti. La mancanza di prove chiare per informare lo sviluppo delle linee guida sull’esposizione alla tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche non intenzionali”».
Riscontrati gli “effetti nocivi sulla salute umana” il 15 Gennaio 2019 il TAR del Lazio ha così condannato i ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere un’adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”, mentre una serie di sentenze emesse nell’ultimo decennio dalla magistratura internazionale e italiana attestano il danno da elettrosmog, l’elettrosensibilità e il nesso causale telefonino=cancroanche oltre ogni ragionevole dubbio (Cassazione 2012), tanto che note compagnie internazionali di assicurazione come Swiss Re e Llyoid’s non ne coprono più il danno.
Il pericolo sanitario del 5G è stato poi debitamente documentato dalla trasmissione televisiva d’inchiesta Report, andata in onda su Rai Tre la sera del 26/11/18, così come un appello con una richiesta di moratoria per il 5G è stato pubblicato sull’edizione nazionale del giornale Il Fatto Quotidiano del 27/11/18 ed è in uno spot radiofonico trasmesso su Radio Popolare oltre che nelle maxi-affissioni installate su alcune città sperimentali 5G. Ampia documentazione medico scientifica sull’imminente pericolo è infine nel libro d’inchiesta del giornalista Maurizio Martucci ‘Manuale di autodifesa per elettrosensibili. Come sopravvivere all’elettrosmog di Smartphone, Wi-Fi e antenne di telefonia mobile, mentre arrivano il 5G e il Wi-Fi dallo spazio’ (Terra Nuova Edizioni). Se poi circa 10.000 cittadini da ogni parte d’Italia hanno già firmato una petizione in cui chiedono al Governo italiano di fermare la pericolosa avanzata del 5G, altri hanno quindi indirizzato proprio ai Sindaci e ai ministeri competenti una diffida legale in cui si chiede di non adottare il 5G. Non da ultimo, il 7 Febbraio 2019 la Regione Piemonte in una seduta congiunta delle Commissioni Sanità e Ambiente hanno esaminato una mozione per il monitoraggio ambientale e sanitario della nuova tecnologia, mentre si contano già sindaci che si sono già dichiarati perplessi se non apertamente contrariati dall’invasione elettromagnetica di quinta generazione.
Rivendicando l’applicazione del Principio di Precauzione, dal 2018 l’alleanza italiana Stop5g ha così lanciato una campagna nazionale chiedendo ad istituzioni e Governo italiano di fermare la sperimentazione 5G; di non innalzare i valori limite nella soglia di legge d’irradiazione elettromagnetica e di minimizzare il rischio sanitario promuovendo uno studio epidemiologico sui campi elettromagnetici. Altresì è stata esplicitamente richiesta alle Commissioni parlamentari permanenti competenti in materia di sanità e telecomunicazioni un’urgente audizione per interessare deputati e senatori del grave e incombente rischio sanitario per l’intera popolazione italiana esposta alle radiofrequenze.
Quindi egregio Sindaco, per quanto sopra ciò brevemente chiarito e attesa l’opposizione intrapresa da comitati, associazioni e gruppi anche di suoi concittadini, in qualità di Autorità Sanitaria locale ed ufficiale del Governo su cui incombe l’onere di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana (e i provvedimenti concernenti l’incolumità pubblica sono diretti a tutelare l’incolumità fisica della popolazione ),in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario, dell’ex art. 38 della Legge 8 Giugno 1990, n. 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali, che investe il primo cittadino di ‘Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale’: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini” nonché dall’art. 3‐ter del D. L.vo n. 152/2006, l’alleanza italiana Stop 5G la invita ad adottare ordinanze contingibili e urgenti:
- Al fine di adottare tutte le migliori tecnologie disponibili e sicure, come quelle via cavo, nonché ad assumere ogni misura e cautela volta a ridurre significativamente i pericoli anche solo potenziali per la salute pubblica;
- Al fine di attuare, tempestivamente e concretamente, ogni misura cautelare indispensabile a tutelare la salute (diritto costituzionalmente garantito) recependo gli esiti dei più recenti studi scientifici in materia;
- Al fine di ridurre i limiti di esposizione alla radiofrequenza per i cittadini e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione;
- Al fine di sospendere qualsiasi forma di sperimentazione della tecnologica del 5G nel territorio comunale da Lei amministrato, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche idonee a sancirne l’eventuale (ovviamente auspicata) innocuità e di astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività tecnologiche che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale.
- collaborando fattivamente con la cittadinanza intera, in particolar modo con le persone colpite dalla Sindrome dell’Elettrosensibilità (EHS) e della Sensibilità Chimica Multipla (MCS), malattie immuno-neuro-tossiche altamente invalidanti e tutt’altro che rare, affinché venga scongiurata l’irradiazione ubiquitaria, permanente e massiccia di pericolose e inesplorate radiofrequenze dall’elevato campo elettrico, rischiose anche per donne incinte, malati, neonati, bambini, anziani, portatori di protesi e pacemaker.
Con l’occasione, gentile Sindaco, La invitiamo inoltre al 1° meeting nazionale #Stop5G emergenza politica di precauzione in programma Sabato 2 Marzo 2019 a Vicovaro (Roma), un evento dell’alleanza italiana Stop 5G promosso da Oasi Sana, Comitato Oltra la MCS, Associazione Italiana Elettrosensibili e Terra Nuova, patrocinato dal Comune di Vicovaro (Roma), Istituto Ramazzini, Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia, ASSIMAS Associazione italiana di medicina ambiente e salute, ICEMS International Commission for Electromagnetic Safety e a cui, a vario titolo, hanno altresì aderito Livio Tola (Sindaco Borgofranco d’Ivrea, Torino), Fiorenzo De Simone(Sindaco di Vicovaro Roma), Arch. Veronica Cimino (Vicesindaco, assessore Comune Rocca di Papa Roma), Franco Tarquini (Sindaco Tossicia, Teramo), Dott. Marc Arazi (Presidente Alerte PhoneGate, Francia), Associazione Vegan Animalista Onlus, Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, Associazione Elettrosmog Volturino, Associazione Obiettivo Sensibile, Comitato No Wi-Fi Days,Comitato cittadino Vulcania Ambiente, Fronte Verde, SOS Sensibili oltre ad altri amministratori locali. Come da programma allegato, relatori del meeting saranno quindi medici e scienziati di fama internazionale, parlamentari, consiglieri regionali, politici, medici, tecnici e legali esperti nella materia.L’invito a presenziare come relatori è stato altresì girato a rappresentanti di ogni area politica, ma non tutti hanno risposto o accettato di partecipare.
A disposizione per qualsiasi informazione e/o necessità.
Cordiali saluti
alleanza italiana Stop 5G
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