venerdì 12 giugno 2020

La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura

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ANCHE NEGLI USA COME IN ITALIA I DEMOCRATICI GUIDANO LA MANIPOLAZIONE DEI DATI SUL CORONAVIRUS IN CHIAVE "ANTI AVVERSARI POLITICI"....

La presidenza Trump, QAnon e "Il Grande Risveglio". Un’introduzione economico-politica contro la censura.  Aggiornamento del 30 maggio 2020


Alla triste contabilità delle vittime del coronavirus (che, visti gli interessi in ballo e il ruolo dei media nel nascondere la verità, potrà essere fatta soltanto in base al raffronto con le serie storiche di mortalità) andranno sottratti i numerosi “morti da lockdown”, imputabili al sostanziale smantellamento della parte del sistema sanitario non focalizzata sul COVID-19 [227], [227A]. Uno studio scientifico indica come l’effetto dell’allarme coronavirus sui servizi sanitari e sulla catena di approvvigionamento del cibo nei paesi in via di sviluppo potrebbe portare alla morte di 1,2 milioni di bambini [228]. In Italia, a causa quarantena forzata, si è registrato un (prevedibile) aumento dei suicidi e delle patologie mentali [229]. Sempre in Italia, si sono registrati casi di uso politico del TSO verso persone che hanno osato esprimere dubbi riguardanti il racconto ufficiale della pandemia da coronavirus [230].

Negli Stati Uniti, l’analisi dei dati evidenzia una enorme differenza di mortalità tra gli Stati a guida democratica e quelli a guida repubblicana: al 19 maggio la situazione era di 70.144 morti a fronte di una popolazione di 104,8 milioni di abitanti contro 9.107 decessi su 103,1 milioni di abitanti (da una parte e dall’altra, sono conteggiati solo i primi 10 Stati per mortalità) [231], [232]. A parte la manipolazione dei dati dei decessi verso l’alto [233] (QAnon, in Q#4338, dice che il CDC ha "corretto", a ritroso, i dati della mortalità annuale da polmonite e influenza per massimizzare l’impatto mediatico del coronavirus), la differenza è largamente imputabile alla strategia, consapevole e criminale, dei governatori democratici (Stati di New York, New Jersey, Pennsylvania, Michigan, Minnesota…) di dislocare i malati di COVID-19 nelle residenze per anziani [233A], benché vi fosse ampia disponibilità di letti negli ospedali preparati per fronteggiare l’emergenza (Q#4339, Q#4340, Q#4341, Q#4342, Q#4344): tutto questo per massimizzare la portata della pandemia aumentando il numero di vittime. Il risultato è il seguente: il 43% dei decessi da COVID-19 negli USA è avvenuto nelle residenze per anziani, che ospitano lo 0,6% della popolazione (Q#4338). Il CDC si è comunque visto costretto a rivedere al ribasso le stime di mortalità del COVID-19 [234].

QAnon (Q#4327) rende noto uno studio australiano che dimostra come l'attuale coronavirus abbia elevatissime probabilità di essere di origine artificiale.

L’emergenza coronavirus in Giappone è ufficialmente terminata, con i seguenti numeri: poco più di 16.000 casi conclamati e 850 morti, senza alcun lockdown (Q#4343).

Il 18 maggio, Trump ha annunciato che stava assumendo idrossiclorochina da un paio di settimane a scopo preventivo. Il presidente americano ha ribadito lo stesso fatto il 19 maggio e, nella stessa occasione, l’Amministrazione dei Veterani ha smentito la validità dello studio usato dalla stampa e dal deep state per scoraggiare l’uso del farmaco [235]. Lo scontro sull’idrossiclorochina si è fatto durissimo, perché il suo impiego generalizzato rappresenterebbe la fine dell’emergenza e la conseguente sconfitta del deep state: l’autorevole rivista medica The Lancet ha pubblicato uno studio [236], non clinico ma analitico, che sconsiglia l’utilizzo del farmaco per problemi di sicurezza. L’articolo, analogamente al pubblicizzatissimo studio dell’Amministrazione per i Veterani americana di cui sopra, fa parte della strategia per spingere il più possibile la pandemia: con il pretesto dell’articolo di The Lancet, l’OMS ha sospeso i propri studi sull’idrossiclorochina come cura anti-COVID-19. All’articolo hanno risposto, tra i tanti, i ricercatori di Marsiglia [237], che per primi, in Occidente, hanno messo a punto un protocollo imperniato sul farmaco antimalarico per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Intanto, sembra che l’autore dell’articolo rifiuti di condividere i dati [238].

L’idrossiclorochina è comunque diventata uno standard de facto, come ha riferito QAnon: è largamente utilizzata in Russia [239] (dove il tasso di mortalità rispetto al numero di casi conclamati risulta particolarmente basso [240]), QAnon suggerisce che è stata utilizzata in Cina dopo l’esplosione dell’epidemia a Wuhan (tanto che il lockdown nella città è durato 76 giorni, mentre nel resto della Cina soltanto 16: cfr. Q#4171), viene usata in India (anche a scopo preventivo [241]) e in molti altri paesi [242], [243], [244]. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha affermato di assumere idrossiclorochina a scopo preventivo e che la stessa cosa è ormai prassi tra molti leader mondiali [245] (mentre viene sconsigliata, e spesso negata, alla popolazione).

Il 29 maggio Trump ha annunciato che gli USA hanno terminato le loro relazioni con l’OMS [246].

La strategia politica di arrivare, per quanto riguarda il lockdown, al braccio di ferro tra il Governo Federale e i singoli Stati a guida democratica sembra funzionare in favore del primo: si moltiplicano le proteste contro le chiusure forzate, che in molti casi sono palesemente insensate: nelle Hawaii, dove ci sono stati poco più di 600 casi e 17 morti, il lockdown è stato prolungato fino a fine giugno. Gli stati a guida repubblicana, invece, stanno rapidamente procedendo alla riapertura. Piccoli ma significativi segnali che la strategia possa pagare: in California (che oggi è lo Stato democratico per eccellenza), nelle elezioni speciali per il venticinquesimo collegio del Congresso, il candidato repubblicano ha vinto per dodici punti percentuali [247], laddove la volta precedente era stato il candidato democratico a prevalere per dodici punti: uno spostamento di ben 24 punti percentuali.

Il giudice Sullivan, che si occupa del caso Flynn, ha evidentemente ricevuto ordini dal deep state, del quale fa parte, di non chiudere il processo, nonostante la pubblica accusa si sia ritirata, e di mettere in piedi degli amicus brief [248] (dichiarazioni di “amici della corte”), testimonianze di diversi personaggi (molti dei quali legati al Partito Democratico) che, ovviamente, si esprimeranno contro l’assoluzione del generale Flynn (peraltro la pratica, in casi come questo, è stata espressamente vietata dalla Corte Suprema, con un voto addirittura di 9 a 0, circa una settimana prima della decisione del giudice Sullivan: c’est la guerre!). Questo show servirà per dare argomenti ai media contro Flynn e contro l’Obamagate, ma alla fine dei giochi il generale sarà assolto.

Le audizioni del Senato americano sullo Spygate/Obamagate inizieranno il 3 giugno, il primo testimone sarà Rod Rosenstein, ex viceministro della giustizia [249].

Il Direttore dell’Intelligence Nazionale degli USA, Richard Grenell, ha desecretato una lista di funzionari dell’amministrazione Obama coinvolti nel caso Flynn [250]: l’Obamagate prende quota [251]. Dalle desecretazioni di documenti avvenute finora emerge che chi conduceva le indagini ha mentito consapevolmente, affermando in pubblico che sussistevano numerose prove di collusione tra Trump e la Russia, mentre le testimonianze a porte chiuse, rese sotto giuramento, smentivano categoricamente il fatto.

La presidenza-ombra di Obama [252] è stata resa pubblica [253], [254].

Il 28 maggio, il ministro della giustizia americano William Barr ha nominato John Bash come procuratore speciale per indagare sull’Obamagate [255], liberando dall’incombenza John Durham, che potrà così occuparsi di chiudere la propria indagine [256].

È stato pubblicato l’audio della telefonata [257] di Biden all’ex premier ucraino Poroshenko in cui l’allora vicepresidente americano concede l’accesso al prestito di un miliardo di dollari in seguito alla rimozione del giudice che stava indagando su di lui: il ricatto emerge con tutta evidenza. In Ucraina sono state aperte nuove inchieste giudiziarie nei confronti dell'ex vice di Obama [258]. D’altronde, è sempre più palese che Biden non è il vero candidato dei democratici, come è stato ammesso anche da un funzionario del Comitato Nazionale Democratico [259]. Colossale la sua gaffe nei confronti dell’elettorato nero: in diretta TV ha detto a un uomo di colore: “Se non voti per me, non sei nero”, una frase percepita dalla comunità afroamericana come estremamente razzista e offensiva.

Per quanto riguarda le elezioni presidenziali americane, il deep state è con le spalle al muro: il lockdown dovuto al coronavirus non ha possibilità di essere esteso fino a novembre e non sarà consentito il voto postale obbligatorio (che si presterebbe facilmente a brogli su vasta scala), diminuirà il peso del voto degli immigrati illegali (sono stati bloccati, in gran parte, i flussi di clandestini dal confine con il Messico), sono in via di introduzione regole e leggi che obbligano i votanti ad identificarsi con un documento di identità, sono state ripulite, sull’onda di mirate azioni legali, le liste elettorali di numerosi Stati da milioni di registrazioni false o ridondanti (che, di fatto, consentivano di organizzare veri e proprie squadre dedite al voto multiplo), sono scattate restrizioni alle censure politiche sui social media e, forse, ci saranno interventi nei confronti dei media tradizionali. Ma il deep state non può permettersi di perdere le presidenziali di novembre (ne va della propria sopravvivenza economica e politica e, in ultima analisi, della sopravvivenza fisica di molti dei suoi membri, soprattutto dei più importanti) e continua la lotta con tutti i mezzi: sfrutta al massimo i mezzi di propaganda (che ancora controlla in gran parte), organizza false flags [260] (per lo più le “classiche” sparatorie con eccidio [261]) utilizzando le cosiddette “cellule dormienti”, agisce più che può a livello internazionale per aumentare il caos, si gioca la “carta razziale” per allontanare da Trump l’elettorato appartenente alle minoranze, che in questi anni si è sempre più avvicinato al presidente americano in virtù di politiche fortemente improntate a migliorare la situazione economica e sociale di neri, ispanici e altre minoranze etniche.

I recenti fatti di Minneapolis sono stati chiaramente organizzati: un poliziotto bianco ha ucciso, ripreso da cellulari, un uomo di colore, in maniera brutale e senza apparente motivo. Il passato del poliziotto è alquanto sospetto ed è emersa la singolare circostanza che assassino e vittima avevano lavorato insieme, per un periodo, nella sicurezza di un club della città [262]. Ora il poliziotto sembra svanito nel nulla [263]. I tumulti a sfondo razziale che sono seguiti all’omicidio e la loro modalità di svolgimento fanno pensare che vi sia dietro una regia: tra i partecipanti mascherati (molti dei quali verrebbero da altre località [264]) è stato riconosciuto un poliziotto [265]. Da molte parti si fa il nome del solito Soros come finanziatore dei tumulti (come sembra suggerire anche QAnon: Q#4349), visto il suo ruolo, in passato, nel pagare numerosi autori delle proteste di Ferguson [266]. La rivolta si è (è stata) estesa ad altre città e Trump ha messo l'esercito in stato di allerta [267]. La situazione politica americana lascia presagire il moltiplicarsi di eventi “estremi”, in una folle spirale pre-elettorale.

Aumenta l’influenza di QAnon nella politica americana (Q#4333) e, di pari passo, si moltiplicano gli attacchi sulla stampa (Q#4348).

Twitter cade in trappola e mette una postilla di smentita a due tweet di Trump riguardanti il voto postale [268], aprendo la strada al controllo da parte del governo americano [269] per interferenza nelle elezioni del 2020 e violazione del Primo Emendamento. Trump ha prontamente emesso un Ordine Esecutivo [270] con cui, tra le varie cose, priva i social media dello scudo legale in caso di violazione della libertà di parola: è una svolta importante nella guerra dell’informazione.



Gli USA stanno acquistando ingenti quantitativi d’oro dalle raffinerie svizzere [271], [272], [273].

QAnon ci informa (Q#4324) che diversi funzionari di Planned Parenthood, la principale organizzazione che esegue aborti in America, hanno ammesso sotto giuramento che l’azienda è implicata nella compravendita di organi e parti fetali [274].

La Corte Costituzionale tedesca ha respinto la possibilità che la BCE possa acquistare titoli di debito dei paesi più indebitati dell’area euro [275]: la moneta unica si avvicina alla fine per l’uscita della Germania? Anche in Italia sembrano moltiplicarsi le spinte per l’uscita dall’euro e dalla UE [276], [277].

Le dimissioni a sorpresa del direttore del WTO [278] a partire dal 31 agosto e con un anno di anticipo sottolineano lo stravolgimento operato dall’amministrazione Trump nel commercio mondiale e si va ad aggiungere alla gigantesca ondata di dimissioni scatenata dall’elezione dell’attuale presidente americano [279].

Il presidente Palestinese Abu Mazen ha annunciato la fine degli accordi di Oslo del 1993 e di tutti gli accordi con Israele e USA [280], scaricando sullo stato ebraico la responsabilità e il peso economico dell’organizzazione e della sicurezza nei territori palestinesi [281]. Potrebbe trattarsi di una mossa obbligata, vista la contrazione degli aiuti internazionali, ma anche di un tentativo di sedersi al tavolo delle trattative con Israele con una maggiore forza contrattuale [282], oppure di una manovra per fare muro contro muro.

Trump dichiara in un’intervista di avere la possibilità di distruggere il deep state [283]. E il termine deep state entra ufficialmente nelle aule del Parlamento italiano, così come il termine Obamagate, grazie a due interventi della deputata Sara Cunial [284], [285].

Si preannuncia una tempesta (o una battaglia) giudiziaria anche in Italia, sia per lo scandalo Spygate/Obamagate che coinvolgerebbe personalmente Matteo Renzi [286], sia per le intercettazioni telefoniche compromettenti che coinvolgerebbero il magistrato Luca Palamara e i renziani del PD [287]. La vicenda ha portato alle dimissioni dei vertici dell’ANM [288]. Da osservare anche il caso Bibbiano [289], [290], con casi di compravendita di bambini e abusi sugli stessi.

In Francia, il partito di Macron perde deputati e la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale [291].

La Cina ha di fatto posto fine allo status di speciale indipendenza di Hong Kong.

(continua)




[227] Vedi PARTE DECIMA / 3.




[230] Vedi PARTE DECIMA / 3, note 222A e 222B.



[233] Vedi PARTE DECIMA / 3, testo e nota 215.

[233A] Una cosa analoga è accaduta in Italia con le RSA. Crimini contro l'Umanità?


[235] Vedi PARTE DECIMA / 2.

















[252] Vedi PARTE TERZA, paragrafo “Il governo-ombra e il Logan Act”.




[256] Vedi PARTE DECIMA / 1, testo e note 170 e 171.




[260] Per il significato del termine, vedi PARTE QUINTA, nota 40.

[261] Vedi PARTE SESTA, paragrafo “Il fronte interno” e nota 57.







[268] 




I tweet di Trump con la "postilla" aggiunta








[273] Cfr. PARTE QUINTA, paragrafo “Addio al petrodollaro”.

[274] Vedi PARTE SESTA, nota 56; PARTE SETTIMA, “Aggiornamento dell’8 settembre 2019”; Q#3405.








[282] Vedi PARTE OTTAVA, “Aggiornamento del 31 gennaio 2020”.




[286] Il governo italiano è stato l’unico dei governi coinvolti a collaborare con le autorità americane.










NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.

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