Molta la pressione rilasciata nelle ultime 24 ore in tutto il mondo. Una serie di forti terremoti è iniziata con un terremoto di magnitudo 6.1 nei pressi di Tanaga Volcano, in Alaska (2019-01-05 18:47:10 UTC) ed è stata seguita dopo un'ora da un’altro sisma di magnitudo 6.8 in Brasile ( 2019-01-05 19:25:38 UTC). Ieri invece, un potente sisma di magnitudo 6.6 ha colpito l’Indonesia.
Il terremoto che ha colpito l’Alaska il 5 gennaio, circa 80 miglia a sud-ovest di Adak, sembra aver colpito nella stessa area dove si sono verificati altri due sismi: uno di magnitudo 6.5 il 15 agosto, e l’altro di magnitudo 6.3 avvenuto qualche giorno dopo, il 23 agosto 2018.
Il forte sisma che ha scosso il Brasile nordoccidentale vicino al confine con il Perù, ha colpito una parte della foresta amazzonica: la mappa della sismicità e la sezione trasversale, mostrano che la scossa di magnitudo 6.8 si è verificata in una regione di profonda sismicità, circondata da “eventi con meccanismi di faglia” molto similari.
L’US Geological Survey ha localizzato il sisma ad 89 chilometri ad ovest di Tarauaca,e 329 km ad est di Pucallpa, in Perù. con una profondità di 575 chilometri. L ‘Osservatorio Sismologico dell’Università di Brasilia ha dichiarato sul proprio sito web che si è trattato di un “terremoto senza rischi” .
Il terremoto ha colpito anche l’ Indonesia, con una scossa di magnitudo 6.6 il 6 gennaio 2019 . Il sisma e è stato localizzato a 151 km a nord ovest di Tobelo, Indonesia, con una profondità di 60 km: sembra che un terremoto di questa profondità, non possa al momento provocare ondate di tsunami.
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