Notare i simboli esoterici quali l'occhio di Horus sul petto del personaggio e la piramide con l'occhio onnisciente
Se qualcuno vi dicesse che i Pokémon – quei mostriciattoli giapponesi che i ragazzini insistono per vedere alla televisione – sono strumenti di un complotto giudaico-massonico per far diventare atei o ebrei i nostri figli pensereste a uno scherzo di dubbio gusto. Se quel qualcuno fosse un fondamentalista islamico, prestereste un poco più di attenzione, ma lo ascrivereste immediatamente alla frangia estrema e patologica del fondamentalismo.
Purtroppo, le cose stanno diversamente. Non qualche frangia di burloni ma il governo dell’Arabia Saudita aveva vietato i Pokémon nel 2001. Ora una lunga fatwa dello shaykh Yusuf al-Qaradawi, datata 30 dicembre 2003 e disponibile anche in inglese, ci dà, per così dire, le motivazioni della sentenza saudita del 2001.
Si tratta di un estremista isolato? Niente affatto. L’11 gennaio 2004 al-Qaradawi ha rifiutato – non volendo “limitare la sua azione a uno specifico movimento” – l’offerta di diventare il nuovo leader dei Fratelli Musulmani egiziani, la “casa madre” del fondamentalismo musulmano internazionale. Esiliato da Nasser negli anni 1970, al-Qaradawi vive in Qatar dove è considerato il più autorevole dei predicatori che tuonano dalla rete televisiva al-Jazeera. A tutti gli effetti, al-Qaradawi deve essere considerato uno dei “capi supremi” (così lo definiscono i Fratelli Musulmani in un loro comunicato dell’11 gennaio) del fondamentalismo musulmano mondiale: e di quello maggioritario, non di quello estremista e bombarolo alla bin Laden. Non solo: nel mondo cattolico ai massimi livelli molti lo considerano un interlocutore indispensabile nel dialogo con l’islam. Il cardinale Martini e il vescovo Fitzgerald, attuale presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, hanno pubblicamente dialogato con lui a Roma nel 2001.
Per questo, la fatwa di al-Qaradawi sui Pokémon è importante. E anche inquietante. Il predicatore afferma di considerare i cartoni giapponesi “un tema delicato” e di essersi consultato con “persone esperte tra i credenti”. I Pokémon sono condannati anzitutto perché – come sa ogni bambino italiano – “si evolvono”, cioè in determinate condizioni si trasformano in un personaggio con maggiori poteri. Attraverso questo espediente, assicura al-Qaradawi, “si instilla nelle giovani menti la teoria di Darwin”, tanto più che i personaggi lottano “in battaglie dove sopravvive chi si adatta meglio all’ambiente: un altro dei dogmi di Darwin”. Inoltre, il Corano vieta la rappresentazione di animali immaginari. I Pokémon sono anche protagonisti di un gioco di carte, e questi giochi sono vietati dalla legge islamica come “residuati della barbarie pre-islamica”. Sembrerebbe perfino che il predicatore abbia provato a giocare, perché lamenta che le regole sono “ingiuste” e non sempre vince il migliore. Ma il peggio sta altrove. Nei Pokémon si vedono ogni tanto “simboli il cui significato è ben noto a chi li diffonde, come la stella a sei punte, un emblema che ha a che fare con i sionisti e con i massoni e che è diventato il simbolo del canceroso e usurpatore Stato di Israele. Ci sono anche altri segni, come i triangoli, che fanno chiaro riferimento ai massoni, e simboli dell’ateismo e della religione giapponese”. “Nel lungo periodo” questi simboli non possono che traviare i bambini musulmani, ed è questo il loro scopo. È perfino possibile che certe frasi giapponesi dette velocemente nei cartoni animati significhino “Sono un ebreo” o “Diventa ebreo”: ma la questione è “controversa” e al-Qaradawi non lo afferma con sicurezza.
I Fratelli Musulmani sono un movimento che conta decine di migliaia di adepti. Per esempio, i principali dirigenti della più grande e rappresentativa organizzazione islamica italiana, l’Unione delle Comunità ed Organizzazione Islamiche d’Italia (UCOII), fanno riferimento ai Fratelli Musulmani. Gli ascoltatori delle prediche televisive di Yusuf al-Qaradawi sono milioni, e si tratta di una delle voci più autorevoli del mondo islamico contemporaneo in assoluto. Che veda nei Pokémon propaganda darwinista, e che non gli piaccia il relativo gioco di carte, potrebbe anche fare sorridere. Che si immagini così facilmente complotti giudeo-massonici evoca invece scenari assai più sinistri.
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