Uno dei temi su il Presidente russo Putin e il primo ministro Conte si sono confrontati ieri a Mosca è stato, ormai appuratamente, quello della Libia. L’Italia s’accinge ormai ad avviare la Conferenza di Palermo voluta proprio per trovare una soluzione dialogata e condivisa sulle varie questioni che ad oggi dividono ancora l’importante e martoriato paese nordafricano, e a tal proposito Putin ha garantito che la Russia fornirà una presenza d’alto livello.
Durante la conferenza stampa congiunta con Conte, così aveva infatti detto Putin: “Io ho già detto che sosteniamo l’Italia sulla questione della Libia, e lo ripeto ancora. Penso che il nostro approccio coincide completamente con quello italiano. Noi possiamo solo offrire il sostegno nel ruolo di garante. Non posso confermare la mia presenza al momento [alla Conferenza di Palermo, NdR], ma posso dire che la Russia sarà presente ad un livello molto alto”.
Nel frattempo alla Farnesina s’intensifica il lavoro diplomatico ed organizzativo atto a dare alla Conferenza di Palermo una piena riuscita. Per questioni di sicurezza, non è ancora stato dichiarato quale sarà la sede che la ospiterà, anche se in molti propendono per Villa Igea. In merito alla Conferenza, che si terrà il 12 ed il 13 novembre prossimi, Putin ha chiosato: “[In Libia] la situazione resta di crisi, l’importante è non peggiorarla ulteriormente”.
Non è in forse soltanto la presenza di Putin, ma anche quella del Presidente francese Macron, che diplomaticamente potrebbe evitare di partecipare onde evitare di ritrovarsi, politicamente parlando, a sedere quasi sul banco degli accusati. Nel frattempo il Ministro degli Esteri Enzo Moavero si sta incontrando col suo omologo del Governo di Concordia Nazionale, Mohamed Tahar Siyala, presente a Roma anche per presenziare al vertice Italia-Africa di oggi. Domani, invece, la Farnesina ospiterà il primo ministro di Tripoli, Fayez al-Serraj, e l’inviato delle Nazioni Unite, Ghassam Salamé, che sta già collaborando col governo italiano proprio per realizzare la Conferenza di Palermo.
La settimana prossima, poi, si terranno contatti col Presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Meshri, che arriverà a Roma il 29, e due giorni dopo, il 31, con Aguila Saleh, Presidente della Camera dei Rappresentanti di Tobruk. Sempre in settimana, anche se per ovvie ragioni di sicurezza ancora non è stato comunicato il giorno preciso, arriverà il Generale Khalifa Haftar, l’uomo forte del governo di Tobruk.
Anche a Palermo, dunque, s’avrà la ripetizione del formato a quattro che già si vide in occasione del vertice di Parigi, che infatti vide l’esclusioni dei rappresentanti degli altri potentati autonomi libici, da Zintan a Misurata fino al Fezzan. La chiusura della Conferenza sarà data dal padrone di casa, il primo ministro Conte.
“La Russia è fondamentale nel percorso di stabilizzazione in Libia. Ho ricevuto il pieno appoggio del Presidente Putin e Mosca assicurerà il rilevante contributo alla Conferenza di Palermo”, ha già rassicurato ieri Conte durante la conferenza stampa congiunta con Putin. Il forte appoggio della Russia all’azione italiana in Libia, che ha messo di fatto all’angolo la Francia riportando Roma anche nel ruolo d’interlocutore privilegiato con l’Egitto, altro canale in cui Parigi aveva provato ad inserirsi con un iniziale successo, sta rapidamente cambiando gli equilibri nel Mediterraneo.
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