giovedì 25 ottobre 2018

ANONYMOUS AVVERTE IL BILDERBERG: AVETE 1 ANNO DI TEMPO…

Tempo scaduto?
Gli hacker hanno messo giù il sito del Club Bilderberg, sostituendo la pagina dell’organizzazione ombra con un avvertimento che le élite di atlantisti hanno un anno per cominciare a lavorare per il bene dell’umanità o il prossimo passo sarà la violazione del loro patrimonio.
“Cari membri del Bilderberg, d’ora in poi, ognuno di voi ha 1 anno (365 giorni) per lavorare veramente a favore degli esseri umani e non dei propri interessi privati”, gli hacker, che si sono identificati come il “movimento HackBack e Anonimous”, ha detto in un messaggio pubblicato sul sito dell’oraganizzazione segreta bilderbergmeetings.org.
“Altrimenti, ci troveremo e hakereremo voi”, hanno minacciato l'“1 per cento.”
“Preoccupatevi della situazione attuale: Noi controlliamo le vostre costose macchine connesse, controlliamo i dispositivi di sicurezza collegati delle vostre case, abbiamo il controllo del portatile di vostra figlia, abbiamo il controllo del portatile di vostra moglie. Registriamo i vostri incontri segreti, leggiamo la vostra posta elettronica, noi controlliamo gli SmartWatch ai polsi delle vostre ragazze escort preferite, siamo dentro le vostre amate banche e contiamo i vostri beni. Non sarete più al sicuro da nessuna parte vicino all’elettricità”, hanno detto gli hacker.
Il Club Bilderberg è un gruppo di leader europei e americani nel campo della politica, dell’industria, della finanza, dei media e del mondo accademico che si incontra ogni anno dal 1954. I loro incontri sono notoriamente chiusi al pubblico e oscurati alla stampa.
La più recente conferenza Bilderberg, 64a edizione del gruppo, si è tenuta a Dresda, in Germania nel giugno 2016.
Una nota criptica al termine della dichiarazione degli hacker ‘elogia Phineas Fisher come “il più grande uomo vivo”. Fisher si è autodescritto un hacktivista, che ha rivendicato la responsabilità per l’hacking della società di sorveglianza britannica-tedesca Gamma International nel 2014.
Si è anche presa credito per la sottrazione di oltre 300.000 messaggi di posta elettronica e documenti dal partito di governo AKP della Turchia nel mese di giugno 2016; i documenti sono stati successivamente pubblicati da Wikileaks.

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