Un rapporto dell'intelligence irachena del 2002 e pubblicata nel 2008 dalla Defense Intelligence Agency USA, indica le radici ebraiche del Wahhab.
Lo scopo della setta wahhabita e' stato quello di realizzare una rivolta araba contro gli Ottomani e spianare la strada per uno stato ebraico in Palestina.
Nel libro 'Gli ebrei Donmeh' D. Mustafa Duran scrive che il nonno di Wahhab, Tjen Sulay Man era in realtal' Tjen Shulman, un membro della comunita' ebraica di Bassora, in Iraq.
Nel libro 'I Donmeh ebrei e l'origine dei Wahhabiti sauditi' Rifat Salim Kabar rivela che Shulman si stabili' in quella che oggi e' l'Arabia Saudita dove il suo nipote Muhammad Wahhab fondo' la setta
wahhabita dell'Islam.
Un rapporto dell'Intelligence irachena dichiara che Shulman era stato bandito da Damasco, Cairo e La Mecca, per la sua ciarlanteria.
Il re Abdul Aziz Ibn Saud, il primo monarcha saudita, discendeva da Mordechai Bin Ibrahim Bin Moische un mercante ebreo di Bassora.
Moische cambio' il suo nome e fece sposare il suo figlio con una donna di una tribu' saudita.
Il ricercatore Mohammad Sakher e' stato ucciso per il suo esame nelle radici ebraiche dei Saud.
Nel libro di Said Nasir, ''La storia della famiglia Saud'' si sostiene che nel 1943, l'ambasciatore saudita in Egitto Abdullah bin Ibrahim al Muffadad pago' Muhammad al Tamari per forgiare un'albero genealogico in cui Saud e Wahhab erano una famiglia che discende da Maometto.
I Saud hanno fatto del wahhabismo la religione di stato dell'Arabia Saudita.
Ex-ufficiale saudita forma un movimento di liberazione della penisola araba
Un ex-ufficiale dell'esercito saudita ha annunciato la formazione di un movimento volto a scalzare la dinastia Al Saud in Arabia Saudita.
In un video messaggio Dakheel Al-Qahtani ha annunciato la creazione del movimento di liberazione della penisola arabica con lo scopo di rovesciare il governo di Al Saud ed ha inviato il popolo ad iniziare una rivolta popolare contro il regime per il bene di una nazione distrutta dalla corruzione di Al Saud.
Qahtani ha denunciato la politica 'sporca' del regime saudita che lavora contro gli interessi della nazione, che ha sostenuto l'invasione USA in Iraq nel 2003 e finanziato gruppi estremisti in Siria ed il colpo di stato in Egitto nel 2013.
I sauditi non hanno voce nella nomina della leadershipo del Regno, che ha portato ad un aumento del malcontento sciale negli ultimi anni.
I primi posti in Arabia Saudita sono nelle mani della prima generazione dei figli di Abdul Aziz Al Saud fondatore del Regno.
La famiglia regnante ha distribuito tutti i posti chiave del paese tra fratelli del re defunto e dei loro figli.
Il paese e' stato teatro di numerose proteste anti-regime nel corso degli ultimi anni.
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