Quali sono i doveri e le responsabilità degli insegnanti nell’esercizio delle loro funzioni e quando le loro azioni possono trasformarsi in un illecito penale.
Con l’evolversi della società anche il ruolo dell’insegnante è cambiato e la sua trasformazione non sembra arrestarsi: i nostri genitori ed i nostri nonni ricordano di insegnanti che al primo errore non esitavano ad usare la bacchetta o a metterli in castigo mentre oggi (al contrario) la cronaca ci racconta di alunni che beffeggiano i professori o di genitori che, al primo voto negativo o rimprovero fatto al proprio figlio, prendono a schiaffi o denunciano gli insegnanti. Questo accade, però, in un contesto ormai degenerato nel quale si scoprono insegnanti che maltrattano i piccoli alunni (addirittura ancora in fasce) o che non adempiono con diligenza al proprio dovere. La domanda che ci poniamo è: quando un insegnante sbaglia che succede? Senza mai dimenticare che ogni situazione deve essere valutata con attenzione e cura, ci sono casi in cui denunciare un insegnante è l’unica soluzione possibile per la tutela degli alunni ed, in questo articolo, cercheremo di analizzarne alcuni. L’insegnante deve essere diligente, avere una condotta irreprensibile, deve trasmettere cultura ed essere di impulso alla formazione umana e critica della personalità dei propri alunni.Se pensi che tuo figlio abbia un professore non idoneo allo svolgimento di questo ruolo, che possa creare agli studenti danni di natura didattica oltre che psicologica, puoi inoltrare un esposto all’ex provveditorato agli studi; se, invece, ritieni che l’insegnante di tuo figlio lo maltratti puoi denunciarlo. Vediamo insieme quando denunciare un insegnante.
Indice
Quali sono i doveri degli insegnanti?
Gli alunni hanno il dovere di studiare, di essere diligenti ed educati e di rispettare le regole imposte loro dalla scuola e (più in generale) dalla società; ma in campo scolastico non sono gli unici ad avere dei doveri e delle responsabilità: anche i docenti ne hanno. Quali sono questi doveri? Oltre al dovere di insegnare, a cui possono adempiere liberamente (ovvero attraverso il materiale didattico e la metodologia che preferiscono), i docenti hanno anche un dovere di fedeltà, di buon andamento e di imparzialità, di diligenza: hanno, dunque, il dovere di avere una condotta irreprensibile. Gli insegnanti hanno, inoltre, l’obbligo di rispettare l’orario di servizio, di osservare i divieti e le incompatibilità stabiliti dalla legge e non possono avere un altro lavoro pubblico. Che succede se l’insegnante di tuo figlio non rispetta queste regole e, soprattutto, non trasmette cultura e non insegna nulla ai propri alunni? Vediamo se in questo caso puoi denunciare un insegnante.
Quando presentare un esposto al provveditorato?
Se ritieni che tuo figlio abbia un insegnante non idoneo allo svolgimento del proprio ruolo (per esempio perchè non spiega mai una lezione e lascia per ore i ragazzi da soli oppure perchè non interroga mai), se pensi che stia creando agli studenti danni di natura didattica oltre che psicologica, puoi inoltrare un esposto all’ex provveditorato agli studi. Il provveditorato agli studi, oggi sostituito dall’ Ufficio scolastico regionale, è l’ente regionale che:
- si occupa dei programmi scolastici, dei libri da adottare, degli insegnanti e dell’organizzazione didattica;
- vigila sulle scuole non statali, paritarie e non paritarie;
- assegna alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie ed umane;
- verifica e vigila al fine di rilevare l’efficienza delle istituzioni;
- dirime le controversie che si possono riscontrare nel sistema scolastico.
Il genitore che si ritiene insoddisfatto del lavoro dell’insegnante di suo figlio, può redigere una lettera in carta semplice in cui esprime le proprie perplessità ed inoltrarla al provveditorato agli studi competente. Sembra opportuno, prima di inoltrare la lettera al provveditorato, avere un colloquio con il preside dell’istituto per metterlo al corrente delle problematiche e dei propri propositi. Che succede, invece, se tuo figlio torna spesso a casa con i lividi o piangendo?
Quando denunciare un insegnante?
La decisione di sporgere una denuncia va sempre analizzata con cura perché comporta la possibile condanna penale di un soggetto e, in caso di insussistenza di reato, potrebbe divenire un’arma a doppio taglio (sempre che la denuncia sia stata fatta con dolo e consapevolezza della innocenza del soggetto che si denuncia). Se tuo figlio prende brutti voti a scuola o è stato bocciato o ha avuto una punizione dal suo insegnante non puoi certo denunciarlo: la denuncia non è uno strumento di vendetta, anzi se utilizzato impropriamente può farti incorrerre nel reato di calunnia. Se, però, tuo figlio ha dei lividi sul corpo, o è totalmente e inaspettatamente chiuso in se stesso e sempre spaventato (e sei sicuro che questo disagio gli sia stato creato dalla scuola), è forse il caso di denunciare l’insegnante, perché sta probabilmente commettendo qualche illecito penale che la procura della Repubblica deve approfondire.
Facciamo qui un elenco a titolo esemplificativo di quando puoi denunciare un insegnante:
- sicuramente in caso di lesioni [1], per esempio se tuo figlio torna a casa con dei lividi e dice che la maestra lo ha preso a schiaffi;
- oppure se percuote tuo figlio [2], senza procuragli una malattia nel corpo o nella mente;
- o ancora se, approfittando della propria autorità o delle condizioni di inferiorità di tuo figlio, lo costringe a compiere o subire atti sessuali [3].
Tanti altri (oltre a questi elencati) possono essere i casi in cui puoi denunciare un insegnante che commette un illecito penale: bisogna valutare le azioni caso per caso.
note
[1] Art. 582 cod. pen.
[2] Art. 581 cod. pen.
[3] Art. 609 bis cod. pen.
Nessun commento:
Posta un commento