giovedì 8 novembre 2018

PAPA FRANCESCO ALL’ANGELUS: “UCCISI SOLO PERCHE’ CRISTIANI”. L’ISIS TRUCIDA SENZA PIETA’ LA PICCOLA MARYA DI 12 ANNI ED ALTRI 2 FANCIULLI AL RITORNO DA UN BATTESIMO LE TREMENDE IMMAGINI DELL’INFERNO IN TERRA

…Ora che insopportabile il tormento
Si sfrena tra i fratelli in ira a morte;
Ora che osano dire
Le mie blasfeme labbra:
“Cristo, pensoso palpito,
Perché la Tua bontà
S’è tanto allontanata?”…
…Ora che l’innocenza
Reclama almeno un eco,
E geme anche nel cuore più indurito;
Ora che sono vani gli altri gridi;
Vedo ora chiaro nella notte triste.
Vedo ora nella notte triste, imparo,
So che l’inferno s’apre sulla terra
Su misura di quanto
L’uomo si sottrae, folle,
Alla purezza della Tua passione.
Fa piaga nel Tuo cuore
La somma del dolore
Che va spargendo sulla terra l’uomo;
Il Tuo cuore è la sede appassionata
Dell’amore non vano.
Cristo, pensoso palpito,
Astro incarnato nell’umane tenebre,
Fratello che t’immoli
Perennemente per riedificare
Umanamente l’uomo,
Santo, Santo che soffri,
Maestro e fratello e Dio che ci sai deboli,
Santo, Santo che soffri
Per liberare dalla morte i morti
E sorreggere noi infelici vivi,
D’un pianto solo mio non piango più,
Ecco, Ti chiamo, Santo,
Santo, Santo che soffri.
Giuseppe Ugaretti
versi espunti da Mio fiume anche tu
Papa Francesco dopo l’Angelus di ieri ha pregato per i martiri copti assassinati nel brutale agguato dei giorni scorsi in Egitto: “Prego per le vittime, pellegrini uccisi solo perché cristiani. E chiedo a Maria Santissima di consolare le famiglie e l’intera comunità”. Ci sono momenti in cui le parole per la narrazione di una tragedia perdono persino il senso di fronte a tanta bestiale, malvagia ferocia capace di sterminare anche i bambini di un gruppo di cristiani copti al festoso rientro da un  battesimo divenuto all’improvviso immane tragedia. Un agguato premeditato con diabolica freddezza ed eseguito con disumana efferatezza da militanti dell’Isis che ha mietuto 11 vittime. Ecco alcune terribili immagini che da sole descrivono la vera natura dell’integralismo Islamico.
Intanto è salito a 11 morti, tra cui tre bambini e sette donne, e 19 feriti di cui alcuni gravi, il bilancio di questo vile attacco sferrato contro i bus che trasportavano i cristiani copti al rientro dal monastero di San Samuele il Confessore nel governatorato di Minya, nell’Egitto centrale, a 200 chilometri da Il Cairo. L’attentato è stato rivendicato dal Daesh (Isis). I bambini avevano 8, 10 e 12 anni. Lo riferisce il sito internet ufficiale della Chiesa Copta Ortodossa egiziana. Secondo le prime testimonianze dei superstiti il gruppo era a bordo di un veicolo e stava tornando dal pellegrinaggio dal monastero di San Samuele dove aveva partecipato al lieto evento di un battesimo. Da una prima ricostruzione i terroristi sono arrivati su due Suv 4X4 e hanno sparato contro il convoglio dei tre bus: uno é riuscito a fuggire mentre due sono stati bloccati. I jihadisti hanno imposto ai pellegrini, tutti copti-ortodossi, di scendere sotto la minaccia delle armi e, a sangue freddo come i peggiori killer, hanno poi aperto il fuoco a raffica, probabilmente con kalashnikov o altri fucili automatici, in modo brutale e indiscriminato, uccidendo sul colpo almeno sette persone e ferendone altre 23, quattro di loro sono poi decedute in ospedale a causa delle gravissime lesioni. Il bilancio di 11 vittime è quindi ancora provvisorio. Ecco i nomi dell’intera famiglia cristiana spazzata via dalla faccia della terra nella strage: Nady Youssef Shehata, 54 anni, Rida Youssef Shehata, 51 anni, Poussy Youssef Shehata, 41 anni, Asaad Farouk Labeeb, 36 anni, Kamal Youssef Shehata, 20 anni, Bishoy Rida Youssef Shehata, 15 anni e la piccola Marya Youssef Shehata, 12 anni: suo è il volto esanime e insanguinato dell’atroce immagine principale.
La mappa dei più gravi sanguinari attacchi dell’Isis in Egitto
 A maggio del 2017 anno in un attacco simile contro un bus di fedeli copti diretti verso lo stesso monastero erano rimaste uccise oltre 30 persone. Proprio per questo la via al monastero era stata chiusa. Ma l’occasione di festeggiare il battesimo di un fratello cristiano e la relativa tranquillità della via negli ultimi mesi hanno indotto le famiglie a intraprendere il viaggio poi trasformatosi in una tremenda tragedia. Tanto più grave perché palesemente premeditata con torvo cinismo dai militanti dell’Isis. A noi cristiani occidentali desta sgomento la malvagità con cui si accaniscono anche sui bambini ma dobbiamo ricordare che i jihadisti sono gli stessi che fanno indossare le cinture esplosive ai propri figli per farne dei kamikaze da usare contro gli infedeli occidentali. D’altronde nella cultura del Maomettismo, come definisce San Giovanni Bosco la religione a suo dire inventata dal falso profeta, donne e bambini non sono mai stati ritenuti degni di grande rispetto e protezione. 
Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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