L'ipersensibilità ai campi elettromagnetici può provocare numerosi disturbi. Ecco i principali sintomi con cui si manifesta.

Come spiega l’Associazione italiana elettrosensibili, l’ipersensibilità ai campi elettromagnetici «è una delle molte manifestazioni biologico-sanitarie causate dall’esposizione ai campi elettromagnetici (Cem).
Nella maggior parte dei malati segni e sintomi sono simili, seppur di diverso livello di gravità, e regrediscono con l’allontanamento dai Cem per ripresentarsi immancabilmente a una successiva esposizione.
I sintomi più frequenti sono: cefalee, insonnia o sonno non ristoratore, debolezza e facile esauribilità fisica, riduzione della memoria e deficit di concentrazione, dolori localizzati o diffusi tipici di una sindrome simil-influenzale, eruzioni cutanee, disturbi uditivi, visivi e dell’equilibrio, alterazioni del tono dell’umore e del carattere, aggressività o apatia, sbalzi pressori che possono causare sanguinamenti nasali, palpitazioni cardiache che simulano uno stato d’ansia o inquietudine».
Nessun commento:
Posta un commento