L’Antartide non smetterà mai di stupirci. Il più freddo, il più remoto e inospitale continente della Terra, con temperature fino a -80 gradi Celsius, potrebbe nascondere un vero museo archeologico sotto lo spesso manto di ghiaccio che circonda il 95% del suo territorio che raggiunge una profondità media di oltre 2000 metri. Qui, 4 mila scienziati, di 46 paesi del mondo, conducono da oltre cinquant’anni le ricerche più impensabili e sempre in questo luogo avvengono strani e incredibili fenomeni scientifici, alcuni dei quali ancora inspiegabili. Questo è quello che è successo a un team di scienziati britannici e americani lo scorso maggio in Antartide.
Gli studiosi stavano lavorando a un progetto comune di climatologia quando hanno assistito a un evento che potremmo definire cinematografico, di fantascienza: un insolito vortice, stazionava in quota senza mai muoversi di un solo centimetro, nonostante le elevate raffiche di vento spostassero le nuvole tutt’intorno.. Inizialmente, si pensava a una tempesta polare, ma la natura statica e l’insolita nebbia che lo circondava, hanno portato i ricercatori a indagare sul fenomeno.
Gli uomini hanno approntato un pallone meteo legato a un argano, completo di una radio sonda per il rilievo delle proprietà fisiche (temperatura, umidità relativa, pressione e velocità del vento) e un cronometro scientifico per la registrazione dei tempi di lettura. L’oggetto è stato poi rilasciato e fatto risucchiare all’interno del vortice per il tempo strettamente necessario alle misurazioni.
Dopo pochi minuti, un risultato inquietante: il cronometro segna la data del 27 gennaio 1965 e tutti i dati calcolati indicano valori incompatibili con le normali caratteristiche di una tromba d’aria.
L’esperimento è stato ripetuto più volte e sempre con gli stessi risultati. Uno degli scienziati che ha partecipato ai vari test, l’americano Mariann McLein non solo conferma l’incidente, ma sottolinea anche che l’intero incidente è stato segnalato al servizio di intelligence militare e alla Casa Bianca.
Dalle prime indiscrezioni sembra che si tratti di una “porta” spazio-temporale, cioè di un “tunnel” che consente non solo uno spostamento geometrico attraverso lo spazio, ma anche un cambiamento temporaneo. Una sorta di viaggio nel tempo (andata e ritorno) e nello spazio. Per alcuni può sembrare paradossale, ma quello che è successo in Antartide potrebbe trovare una spiegazione razionale nella teoria del “ponte di Einstein-Rosen”.
All’inizio del secolo scorso, i due scienziati hanno creato un “tunnel gravitazionale o wormhole”. cioè, una “scorciatoia” da un punto nell’universo a un altro che permetterebbe di viaggiare più velocemente di quanto la luce impiegherebbe per percorrere la distanza attraverso lo spazio normale. Come potete capire, non sono concetti di un film di fantascienza, ma veri concetti di fisica che ognuno di noi può anche approfondire attraverso il web.
Questo fatto sensazionale coincide con un’altra sorprendente scoperta fatta dai satelliti americani e pubblicata dalla rivista Daily Galaxy: la presenza di un’antica struttura sotto il suolo antartico. La scoperta ha destato la curiosità degli ufologi e dei sostenitori delle teorie cospirative, secondo cui i soldati statunitensi nascondono la scoperta di un UFO o di un grande dispositivo tecnologicamente avanzato mai visto prima.
Al momento, le autorità statunitensi negano qualsiasi scoperta archeologica a queste latitudini ma, come ha affermato un funzionario del Parlamento europeo, la scoperta è talmente grande che l’intera comunità scientifica si sta ancora chiedendo cosa sta venendo alla luce in quella zona. . Esiste un’analogia tra la scoperta fatta dai satelliti e la misteriosa “bobina” spazio-temporale?
Fonte notizie UFO-Spain
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