Maeci
Si è conclusa oggi a Malaga l’edizione 2018 della Conferenza Mediterranea dell’OSCE, che riunisce i 57 Stati Partecipanti dell’Organizzazione e i sei Paesi partner mediterranei dell’OSCE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Marocco, Tunisia). La Conferenza, quest’anno si è tenuta sotto la Presidenza slovacca del Gruppo di Contatto Mediterraneo dell’OSCE ed è stata dedicata al tema della cooperazione energetica nel Mediterraneo.
Nella sessione di alto livello odierna, che ha visto la presenza dei Ministri degli Esteri di Spagna e Slovacchia, è intervenuto per la Presidenza italiana dell’OSCE il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Guglielmo Picchi. Nel suo intervento, Picchi ha ricordato l’importanza per l’Italia del rafforzamento della cooperazione tra gli Stati partecipanti dell’OSCE e i partner mediterranei, specialmente su temi che sono al centro delle rispettive agende, come la gestione dei flussi migratori, la lotta alla tratta degli esseri umani, il contrasto al terrorismo e la cooperazione energetica.
“La dimensione di sicurezza mediterranea”, ha sottolineato il Sottosegretario Picchi, “presenta sfide da affrontare e opportunità da cogliere: per farlo, occorre una partnership rafforzata e una visione di lungo termine”. Picchi ha evidenziato anche il concreto impegno dell’Italia nell’OSCE a favore di progetti ed iniziative volte a rafforzare i legami di cooperazione con i Paesi della “Sponda Sud” del Mediterraneo.
Intervenendo ieri nella sessione di apertura, il Coordinatore per la Presidenza italiana dell’OSCE 2018, Amb. Vinicio Mati, aveva ricordato la specifica attenzione del nostro Paese per il rafforzamento della dimensione di sicurezza mediterranea dell’Organizzazione, che costituisce una delle priorità dell’azione dell’Italia alla guida dell’OSCE nel corrente anno, nella consapevolezza – ha aggiunto l’Ambasciatore Mati - che “la dimensione di sicurezza euro-mediterranea è indivisibile e complementare rispetto alla dimensione di sicurezza euro-atlantica ed euro-asiatica dell’OSCE”. La dimensione mediterranea della sicurezza sarà al centro anche del prossimo Consiglio Ministeriale OSCE, che si svolgerà a Milano il 6 e 7 dicembre, sotto la Presidenza italiana.
In occasione della prossima Presidenza italiana del 6 e 7 dicembre del Consiglio Ministeriale OSCE che si terrà a Milano, si auspica che l'agenda all'ordine del giorno possa includere anche un primo giro di consultazioni sulle strategie di difesa esterna ed interna dei Paesi europei membri della NATO, in vista di un futuro smantellamento o dismissione dei siti di stoccaggio di armi nucleari nelle basi militari USA presenti sul territorio di alcuni Paesi europei primo fra tutti l'Italia, che percepisce l'urgenza di trovare al più presto una soluzione ad un problema incombente di Sicurezza Nazionale. L'Italia dovrebbe prendere in considerazione l'idea di abbandonare la NATO in forza della violazione del trattato di non proliferazione nucleare da parte degli USA. La NATO si è resa responsabile di aver disseminato l'intero territorio italiano, da nord a sud, di pericolosi ordigni nucleari che mettono in serio pericolo l'incolumità dell'intera popolazione italiana, oltre ad aver inabissato nei nostri mari tonnellate di scarti radioattivi.
CINZIA PALMACCI
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