IN QUESTO ARTICOLO CI SONO MOLTI LINK ATTIVI PER APPROFONDIRE LA RICERCA SUI DANNI DA VACCINI. PURTROPPO, COME POTETE CONSTATARE VOI STESSI, TUTTI I VIDEO PRESENTI IN QUESTO ARTICOLO SULL'ARGOMENTO VACCINI SONO STATI "MISTERIOSAMENTE" FATTI SPARIRE
L’amianto non basta, la colpa è anche dei Vaccini
vedi: Minaccia nascosta nel Vaccino per la Polio + SV40
vedi: Minaccia nascosta nel Vaccino per la Polio + SV40
E’ saltato fuori lo zampino di un virus nelle cellule di un tumore aggressivo della pleura, il mesotelioma. Questo virus proviene dalle scimmie ed è stato messo in circolazione all’interno della specie umana in quanto presente nel vaccini contro la poliomielite fino 1985.
Un ricercatore italiano, Antonio Procopio dell’università di Chieti, insieme con due studiosi del National Institutes of Health americani, Michele Carbone e Harvey Pass hanno fatto questa scoperta.
Il virus che i tre ricercatori hanno inaspettatamente trovato all’interno dei tumori (e che non c’è nei tessuti circostanti) ha tutti i connotati dell’SV4O, un agente infettivo dei macachi ben noto per essere stato somministrato a 450 milioni di persone per mezzo del vaccino Sabin.
Il vaccino per la polio si prepara con cellule di scimmia, da cui il virus SV4O era passato nei preparati distribuiti in tutto il mondo fin dagli anni 50, fino agli anni 80' (1998).
L’incidente della vaccinazione non sarebbe stato così innocuo come sinora si è sostenuto, questo indica e fa brillare tutta la nostra ignoranza sui possibili effetti a lungo termine delle vaccinazioni.
vedi anche: "PANORAMA" e "L'ESPRESSO" deI 10/6/94
Video: Medico confessa che il cancro ed altri virus sono nei vaccini
Un ricercatore italiano, Antonio Procopio dell’università di Chieti, insieme con due studiosi del National Institutes of Health americani, Michele Carbone e Harvey Pass hanno fatto questa scoperta.
Il virus che i tre ricercatori hanno inaspettatamente trovato all’interno dei tumori (e che non c’è nei tessuti circostanti) ha tutti i connotati dell’SV4O, un agente infettivo dei macachi ben noto per essere stato somministrato a 450 milioni di persone per mezzo del vaccino Sabin.
Il vaccino per la polio si prepara con cellule di scimmia, da cui il virus SV4O era passato nei preparati distribuiti in tutto il mondo fin dagli anni 50, fino agli anni 80' (1998).
L’incidente della vaccinazione non sarebbe stato così innocuo come sinora si è sostenuto, questo indica e fa brillare tutta la nostra ignoranza sui possibili effetti a lungo termine delle vaccinazioni.
vedi anche: "PANORAMA" e "L'ESPRESSO" deI 10/6/94
Video: Medico confessa che il cancro ed altri virus sono nei vaccini
STORIA della CONTAMINAZIONELa storia della contaminazione del vaccino di Salk uscì con poco scalpore il 26 Luglio 1961, a pagina 33 del New York Times.
Veniva riportato che Merck e altri produttori avevano interrotto la produzione fino a quando non fossero riusciti a eliminare il "virus della scimmia" dal vaccino. Chiamato in causa, il PHS disse che non c'erano prove che il virus fosse pericoloso.
Eccetto naturalmente i 20 piccoli porcellini d'india infettati.
Nel 1962, uno studioso di epidemie di Harvard, il Dr. Joseph Fraumeni, entrò nell'Istituto Nazionale sul Cancro e gli fu assegnato il compito di verificare se ci fossero stati degli aumenti di tumori tra i pazienti che avevano utilizzato il vaccino di Salk.
Con due colleghi, Fraumeni testò campioni del vaccino da maggio a giugno 1955, i primi mesi della campagna nazionale per l'immunizzazione. Poi divisero i risultati in "assente," "basso" o "alto" secondo l'ammontare di virus SV40 riscontrato.
Fu l'unica volta che le autorità americane vollero misurare questo livello nei vaccini tra il '55 e il '62. Gli altri campioni immagazzinati vennero poi distrutti. Fraumeni individuò casi dove la contaminazione era distribuita nei mesi chiave. La California ricevette un vaccino con basso livello del virus. Lo studio prese in considerazione anche la fascia di morti per cancro dai 6 agli 8 anni vaccinati durante questo breve tempo analizzando il gruppo per 4 anni.
I risultati, pubblicati nel giornale dell'Associazione Nazionale Medici, non mostravano una reale differenza tra il numero di morti per tumori tra gli Stati con alto o basso livello del virus SV40 nel vaccino e quelli negli Stati dove il virus era assente.
Eppure dopo poco più di un anno, dopo "reportage isolati" che collegavano il virus con il cancro nell'uomo, Fraumeni riconsiderò che poteva essere creato un altro gruppo di pazienti che avevano usato il vaccino per tenerli sotto osservazione. Questo gruppo sarà oggetto delle prove condotte nei primi anni '60 all'Ospedale Generale Metropolitano di Cleveland.
Per vedere i differenti effetti causati dalla differente presenza del virus SV40 nei vaccini, i ricercatori dell'ospedale iniettavano ai neonati delle famiglie nere più povere dosi che oscillavano intorno alle 100 volte le dosi consigliate agli adulti. Non proprio una bella azione verso questi bambini.
Gli esperimenti durarono 3 anni, coinvolgendo 1.073 bambini, alla maggioranza dei quali fu dato il Sabin per via orale, dopo che è stato dimostrato che contiene il virus SV40. Un reportage del 1982 minimizza le limitazioni dello studio dicendo che la maggioranza dei bambini ha dato esito negativo e che comunque i tumori connessi con il virus SV40 possono impiegare dai 17 ai 19 anni per manifestarsi e che oltretutto c'era ancora meno probabilità di contrarre il virus con il vaccino per via orale.
Nonostante il campanello d'allarme delle critiche, tutto viene insabbiato dicendo che le scoperte erano "rassicuranti e coerenti nel determinare che il virus SV40 non è cancerogeno per l'essere umano". Poi fermarono gli studi, reclamando "grosse difficoltà ed ostacoli nel tracciare il particolare gruppo dai risultati negativi". Nessuna menzione però al al comportamento distruttivamente razzista con il quale è stato condotto lo studio e che ha segnato anche la posizione del governo per anni.
BOOM, 1988
A Boston, il Dr. Robert Garcea e il suo assistente, il Dr. John Bergsagel, usarono un nuovo strumento, la reazione a catena di polimerasi, PCR, per cercare un paio di virus comuni nel cervello di bambini con tumori. In più della metà dei tumori risultò un DNA alterato e finalmente si accorsero che si trovavano di fronte al SV40.
La PCR era capace di amplificare piccole parti del DNA, facendo indagini molto più credibili delle prime che venivano fatte con test primitivi. I risultati furono inquietanti, indicando che i bambini erano troppo giovani per avere assunto i vaccini contaminati e che in qualche maniera il virus li aveva infettati, trasferendogli il cancro.
Nello stesso anno, il Dr. Michele Carbone trovò qualcosa molto simile a un tumore nei laboratori dell'Istituto Nazionale della Salute (NIH) a Bethesda. Carbone fece vari esperimenti che dimostrarono che il 60% dei porcellini d'india, dopo che gli era stato iniettato del SV40 nel cuore, contraevano un tumore letale: mesotelioma. Stava accadendo qualcosa di terribile.
Carbone usò infine la PCR per testare 48 pazienti affetti da mesotelioma ricoverati al NIH. Quando scoprì che 28 di essi risultavano positivi al virus SV40 rimase esterrefatto. La PCR stava scatenando un'ondata di scoperte su questo virus. Dalla fine del 1996, dozzine di scienziati collegano il virus SV40 con una varietà di tumori alle ossa e un ampio ventaglio di quelli al cervello, un incremento del 30 per cento rispetto a 20 anni prima.
Al NIH di Bethesda, gli addetti diventavano sempre più preoccupati per le scoperte sul virus SV40. E questi risultati erano particolarmente interessanti per Fraumeni, che fu promosso a direttore della Divisione Epidemiologia e Genetica del Cancro all'Istituto Nazionale sui Tumori (NCI). i suoi primi studi lanciavano una sfida a chi sosteneva che il virus SV40 non fosse rischioso.
Qualcosa in più sul NCI, National Cancer Institute
La verità è che il National Cancer Institute (NCI-Frederick) e le 37 organizzazioni partners hanno sede a Fort Detrick, a circa 20 minuti da Bethesda, nel Maryland. Fort Detrick è di proprietà del United States Army Medical Research and Materiel Command (Ricerca medica e materiale di controllo dell'esercito degli USA, USAMRMC n.d.t).
Tra gli obiettivi primari c'è la ricerca e lo sviluppo biomedico. Qui è dove è stato sviluppato il virus dell'AIDS, non dalle scimmie.
In un articolo nell' Online Journal nel 2005, The AIDS virus: Made in the USA ?, scriveva che il "Dr. Robert Strecker indicava che il virus dell'AIDS fosse stato sviluppato dal NCI, in cooperazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in un laboratorio a Fort Detrick in Maryland.
Dal 1970 al '74, queste strutture erano parte dell'Unità di Guerra batteriologica degli Stati Uniti, conosciuta come l'Unità Malattie Infettive dell'Esercito, o Divisione Operazioni Speciali, anche ricordato come il laboratorio della guerra chimica e batteriologica dell'esercito.
Dopo il 1974, la struttura fu rinominata National Cancer Institute (NCI). D'accordo con i ricercatori William Cooper (ex ufficiale della Marina Militare), citato nell'articolo di Larry Jamison' Is The AIDS Virus Man Made ? (L'AIDS è stato inventato dall'uomo ?), "questo lavoro fu supervisionato dalla CIA sotto il progetto chiamato MK-NAOMI".
Veniva riportato che Merck e altri produttori avevano interrotto la produzione fino a quando non fossero riusciti a eliminare il "virus della scimmia" dal vaccino. Chiamato in causa, il PHS disse che non c'erano prove che il virus fosse pericoloso.
Eccetto naturalmente i 20 piccoli porcellini d'india infettati.
Nel 1962, uno studioso di epidemie di Harvard, il Dr. Joseph Fraumeni, entrò nell'Istituto Nazionale sul Cancro e gli fu assegnato il compito di verificare se ci fossero stati degli aumenti di tumori tra i pazienti che avevano utilizzato il vaccino di Salk.
Con due colleghi, Fraumeni testò campioni del vaccino da maggio a giugno 1955, i primi mesi della campagna nazionale per l'immunizzazione. Poi divisero i risultati in "assente," "basso" o "alto" secondo l'ammontare di virus SV40 riscontrato.
Fu l'unica volta che le autorità americane vollero misurare questo livello nei vaccini tra il '55 e il '62. Gli altri campioni immagazzinati vennero poi distrutti. Fraumeni individuò casi dove la contaminazione era distribuita nei mesi chiave. La California ricevette un vaccino con basso livello del virus. Lo studio prese in considerazione anche la fascia di morti per cancro dai 6 agli 8 anni vaccinati durante questo breve tempo analizzando il gruppo per 4 anni.
I risultati, pubblicati nel giornale dell'Associazione Nazionale Medici, non mostravano una reale differenza tra il numero di morti per tumori tra gli Stati con alto o basso livello del virus SV40 nel vaccino e quelli negli Stati dove il virus era assente.
Eppure dopo poco più di un anno, dopo "reportage isolati" che collegavano il virus con il cancro nell'uomo, Fraumeni riconsiderò che poteva essere creato un altro gruppo di pazienti che avevano usato il vaccino per tenerli sotto osservazione. Questo gruppo sarà oggetto delle prove condotte nei primi anni '60 all'Ospedale Generale Metropolitano di Cleveland.
Per vedere i differenti effetti causati dalla differente presenza del virus SV40 nei vaccini, i ricercatori dell'ospedale iniettavano ai neonati delle famiglie nere più povere dosi che oscillavano intorno alle 100 volte le dosi consigliate agli adulti. Non proprio una bella azione verso questi bambini.
Gli esperimenti durarono 3 anni, coinvolgendo 1.073 bambini, alla maggioranza dei quali fu dato il Sabin per via orale, dopo che è stato dimostrato che contiene il virus SV40. Un reportage del 1982 minimizza le limitazioni dello studio dicendo che la maggioranza dei bambini ha dato esito negativo e che comunque i tumori connessi con il virus SV40 possono impiegare dai 17 ai 19 anni per manifestarsi e che oltretutto c'era ancora meno probabilità di contrarre il virus con il vaccino per via orale.
Nonostante il campanello d'allarme delle critiche, tutto viene insabbiato dicendo che le scoperte erano "rassicuranti e coerenti nel determinare che il virus SV40 non è cancerogeno per l'essere umano". Poi fermarono gli studi, reclamando "grosse difficoltà ed ostacoli nel tracciare il particolare gruppo dai risultati negativi". Nessuna menzione però al al comportamento distruttivamente razzista con il quale è stato condotto lo studio e che ha segnato anche la posizione del governo per anni.
BOOM, 1988
A Boston, il Dr. Robert Garcea e il suo assistente, il Dr. John Bergsagel, usarono un nuovo strumento, la reazione a catena di polimerasi, PCR, per cercare un paio di virus comuni nel cervello di bambini con tumori. In più della metà dei tumori risultò un DNA alterato e finalmente si accorsero che si trovavano di fronte al SV40.
La PCR era capace di amplificare piccole parti del DNA, facendo indagini molto più credibili delle prime che venivano fatte con test primitivi. I risultati furono inquietanti, indicando che i bambini erano troppo giovani per avere assunto i vaccini contaminati e che in qualche maniera il virus li aveva infettati, trasferendogli il cancro.
Nello stesso anno, il Dr. Michele Carbone trovò qualcosa molto simile a un tumore nei laboratori dell'Istituto Nazionale della Salute (NIH) a Bethesda. Carbone fece vari esperimenti che dimostrarono che il 60% dei porcellini d'india, dopo che gli era stato iniettato del SV40 nel cuore, contraevano un tumore letale: mesotelioma. Stava accadendo qualcosa di terribile.
Carbone usò infine la PCR per testare 48 pazienti affetti da mesotelioma ricoverati al NIH. Quando scoprì che 28 di essi risultavano positivi al virus SV40 rimase esterrefatto. La PCR stava scatenando un'ondata di scoperte su questo virus. Dalla fine del 1996, dozzine di scienziati collegano il virus SV40 con una varietà di tumori alle ossa e un ampio ventaglio di quelli al cervello, un incremento del 30 per cento rispetto a 20 anni prima.
Al NIH di Bethesda, gli addetti diventavano sempre più preoccupati per le scoperte sul virus SV40. E questi risultati erano particolarmente interessanti per Fraumeni, che fu promosso a direttore della Divisione Epidemiologia e Genetica del Cancro all'Istituto Nazionale sui Tumori (NCI). i suoi primi studi lanciavano una sfida a chi sosteneva che il virus SV40 non fosse rischioso.
Qualcosa in più sul NCI, National Cancer Institute
La verità è che il National Cancer Institute (NCI-Frederick) e le 37 organizzazioni partners hanno sede a Fort Detrick, a circa 20 minuti da Bethesda, nel Maryland. Fort Detrick è di proprietà del United States Army Medical Research and Materiel Command (Ricerca medica e materiale di controllo dell'esercito degli USA, USAMRMC n.d.t).
Tra gli obiettivi primari c'è la ricerca e lo sviluppo biomedico. Qui è dove è stato sviluppato il virus dell'AIDS, non dalle scimmie.
In un articolo nell' Online Journal nel 2005, The AIDS virus: Made in the USA ?, scriveva che il "Dr. Robert Strecker indicava che il virus dell'AIDS fosse stato sviluppato dal NCI, in cooperazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in un laboratorio a Fort Detrick in Maryland.
Dal 1970 al '74, queste strutture erano parte dell'Unità di Guerra batteriologica degli Stati Uniti, conosciuta come l'Unità Malattie Infettive dell'Esercito, o Divisione Operazioni Speciali, anche ricordato come il laboratorio della guerra chimica e batteriologica dell'esercito.
Dopo il 1974, la struttura fu rinominata National Cancer Institute (NCI). D'accordo con i ricercatori William Cooper (ex ufficiale della Marina Militare), citato nell'articolo di Larry Jamison' Is The AIDS Virus Man Made ? (L'AIDS è stato inventato dall'uomo ?), "questo lavoro fu supervisionato dalla CIA sotto il progetto chiamato MK-NAOMI".
Vaccini obbligatori o no, tutti quanti sono da sempre sbandierati come utili e sicuri anche e non solo dalMinistero della salute, ma esiste una sentenza ben precisa (ignorata da tutti…) che mostra come tali distinzioni fra vaccini obbligatori e non, NON possono sussistere - vedi: Sentenza Corte Costituzionale
Le famiglie dei danneggiati da vaccino dal canto loro sottolineano “lo stato di abbandono in cui sono state lasciate dalle cosiddette “istituzioni che dovrebbero tutelare”, infatti “tutelano” ma solo i fatturati di Big Pharma….". + Corruzione per i Vaccini
Le famiglie dei danneggiati da vaccino dal canto loro sottolineano “lo stato di abbandono in cui sono state lasciate dalle cosiddette “istituzioni che dovrebbero tutelare”, infatti “tutelano” ma solo i fatturati di Big Pharma….". + Corruzione per i Vaccini
La Merck ammette l'inoculazione del virus del cancro - La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l'inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro "The Health Century" a causa dei sui contenuti - l'ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.
Questo filmato contenuto nel documentario "In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism", prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall'esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l'intervista ad uno dei maggiori esperti di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merck ha diffuso l'AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo:http://www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
CANCRO Trasmesso con i VACCINI dalla Merck
Quello che sembrava il frutto di uno “stupido visionario” o di un “complottista” è invece una realtà terrificante con la quale bisogna confrontarsi e porsi almeno il dubbio che qualcosa di vero ci sia.
Un’azienda farmaceutica ha confessato di aver inoculato il cancro tramite vaccini. Grazie a qualche ricerca sul web siamo stati in grado di recuperare la scioccante intervista realizzata da Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH, inserita anche nel libro “The Health Century”.
Secondo quanto riferito nell’intervista e riprodotto nel volume di Shorter “l’azienda farmaceutica Merck avrebbe iniettato il virus SV40, capace di provocare il cancro, nella popolazione di tutto il mondo”.
Ecco perché, questa è la conclusione di Shorter, negli ultimi 50 anni l’insorgenza dei tumori è diventata una piaga mondiale.
Quello che sembrava il frutto di uno “stupido visionario” o di un “complottista” è invece una realtà terrificante con la quale bisogna confrontarsi e porsi almeno il dubbio che qualcosa di vero ci sia.
Un’azienda farmaceutica ha confessato di aver inoculato il cancro tramite vaccini. Grazie a qualche ricerca sul web siamo stati in grado di recuperare la scioccante intervista realizzata da Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH, inserita anche nel libro “The Health Century”.
Secondo quanto riferito nell’intervista e riprodotto nel volume di Shorter “l’azienda farmaceutica Merck avrebbe iniettato il virus SV40, capace di provocare il cancro, nella popolazione di tutto il mondo”.
Ecco perché, questa è la conclusione di Shorter, negli ultimi 50 anni l’insorgenza dei tumori è diventata una piaga mondiale.
L’intervista – contenuta nel documentario “In Lies we trust: the CIA, Hollywood and Bioterrorism”, prodotto dalDott. Leonard Horowitz – vede la presenza del maggior esperto di vaccini al mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che ha lavorato per diversi anni proprio alla Merck ed è morto in circostanze sospette l’11 aprile del 2005.
Hilleman ha rivelato cosa c’è dietro la diffusione di malattie come Hiv, leucemia e cancro e ha posto in correlazione la diffusione di queste malattie con l’inoculazione dei vaccini.
A conferma di questa incredibile e clamorosa confessione c’è una sentenza della Corte Suprema delle Filippine, che nel 1995 ha dato ragione all’associazione Catholic Women`s League: secondo l’accusa i vaccini anti tetano contenevano l’ormone B-hCG, utilizzato con lo scopo di rendere sterili le donne cui vi si sottoponevano. La notizia è stata confermata dalla Central Connecticut State University.
Hilleman ha rivelato cosa c’è dietro la diffusione di malattie come Hiv, leucemia e cancro e ha posto in correlazione la diffusione di queste malattie con l’inoculazione dei vaccini.
A conferma di questa incredibile e clamorosa confessione c’è una sentenza della Corte Suprema delle Filippine, che nel 1995 ha dato ragione all’associazione Catholic Women`s League: secondo l’accusa i vaccini anti tetano contenevano l’ormone B-hCG, utilizzato con lo scopo di rendere sterili le donne cui vi si sottoponevano. La notizia è stata confermata dalla Central Connecticut State University.
LEGGI l’ESTRATTO del LIBRO di SHORTER sulla MERCK
Clicca QUI per scaricare e stampare il pdf.
Vedi anche i 2 videos qui:
http://www.infiltrato.it/inchieste/ammissione-shock-di-un-azienda-farmaceutica-cancro-trasmesso-con-i-vaccini-ecco-le-prove/
Nei vaccini venduti al terzo mondo si é scoperto che molti di questi contenevano l'ormone B-hCG un anti fertile se immesso in un vaccino.
La corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni di ragazze e donne hanno assunto questi vaccini contaminati, cosí come in Nigeria, Tailandia ecc...
Per chi non abbia ancora visto questi video-documenti scioccanti:
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related
Sembrerebbe che oltre al profitto a tutti i costi, ci sia dietro qualcosa d'altro....impedire alle donne dei paesi del terzo mondo... di avere figli....
Clicca QUI per scaricare e stampare il pdf.
Vedi anche i 2 videos qui:
http://www.infiltrato.it/inchieste/ammissione-shock-di-un-azienda-farmaceutica-cancro-trasmesso-con-i-vaccini-ecco-le-prove/
Nei vaccini venduti al terzo mondo si é scoperto che molti di questi contenevano l'ormone B-hCG un anti fertile se immesso in un vaccino.
La corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni di ragazze e donne hanno assunto questi vaccini contaminati, cosí come in Nigeria, Tailandia ecc...
Per chi non abbia ancora visto questi video-documenti scioccanti:
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related
Sembrerebbe che oltre al profitto a tutti i costi, ci sia dietro qualcosa d'altro....impedire alle donne dei paesi del terzo mondo... di avere figli....
I Vaccini creano Mutazioni Genetiche nei Mitocondri delle cellule, mutazioni che sono trasmissibili alla prole, dalla via materna. Nelle cellule infettate da virus si risvegliano i retrovirus piu’ vecchi.
Dei ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula infettata da un virus (NdR: che puo’ essere anche vaccinale) essa viene ingannata al fine di riprodurre il virus che la infetta, pero’ in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delle proteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
Quindi anche l'infezione da virus vaccinale e’ in grado quindi di riattivare genomi di precedenti virus, o di quelli iniettati con i vaccini ai genitori, nonni, avi del vaccinato, virus, che erano divenuti parte del genoma delle cellule dei genitori, nonni, avi, generando anticipatamente qualsiasi tipo di patologia; il meccanismo si chiama slatentizzazione = liberare anticipatamente patologie.
Di fatto i Vaccini sono un cocktail di Tossine altamente pericolose che possono rimanere inerti per anni e riesplodere come bombe a tempo anche dopo 30-40 anni o piu’, in uno stato febbrile… che alterano il Terrenoin modo importante, specie negli organismi non perfettamente sani, per problemi ereditari e/o di alimentazione inadatta alla Perfetta Salute.
Dei ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula infettata da un virus (NdR: che puo’ essere anche vaccinale) essa viene ingannata al fine di riprodurre il virus che la infetta, pero’ in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delle proteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
Quindi anche l'infezione da virus vaccinale e’ in grado quindi di riattivare genomi di precedenti virus, o di quelli iniettati con i vaccini ai genitori, nonni, avi del vaccinato, virus, che erano divenuti parte del genoma delle cellule dei genitori, nonni, avi, generando anticipatamente qualsiasi tipo di patologia; il meccanismo si chiama slatentizzazione = liberare anticipatamente patologie.
Di fatto i Vaccini sono un cocktail di Tossine altamente pericolose che possono rimanere inerti per anni e riesplodere come bombe a tempo anche dopo 30-40 anni o piu’, in uno stato febbrile… che alterano il Terrenoin modo importante, specie negli organismi non perfettamente sani, per problemi ereditari e/o di alimentazione inadatta alla Perfetta Salute.
Incredibile ma vero: sul notiziario aziendale della Azienda Ulss 18 di Rovigo, il n. 21 dell'agosto 2000, compare un articolo in cui si asserisce che il terribile tumore chiamato mesotelioma pleurico è scatenato dall'ormai noto SV-40, il virus delle scimmie passato all'uomo attraverso il vaccino antipolio.
Si legge a pagina 23 del notiziario: "Il meccanismo patogenetico che sembra alla base di questa patologia (il mesotelioma, ndr), è da identificarsi nel virus SV 40, considerato il più potente cancerogeno virale noto, individuato dal ricercatore italiano Michele Carbone, docente al Cardinal Bernardin Cancer Center di Chicago; la diffusione di tale agente virale è avvenuta in maniera massiva tra gli anni 1955-63 con il vaccino inattivato antipolio Salk".
La Ulss ha però dimenticato di scrivere che l'SV 40 è stato identificato anche nel vaccino antipolio orale di tipo Sabin e che tuttora si studiano le sue conseguenze sull'organismo umano.
Perché è accaduto questo ? Perché il virus vaccinico della polio viene coltivato su terreni di coltura costituiti da cellule renali di scimmia verde africana. E non è tutto.
Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l'Aids si è manifestato dopo che il virus dell'immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell'organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia.
L'articolo prosegue affermando che la FDA americana sospettavano della contaminazione dei vaccini antipolio già dagli anni '50 e che lo seppero per certo negli anni '70.
Kyle sostiene inoltre che l'SV40 causa anche leucemie e tumori negli animali da laboratorio.Nel settembre 1995 il bolletino del National Vaccine Information Center americano riportò che il patologo californiano John Martin aveva stabilito che adulti e bambini, sofferenti di una disfunzione neurologica, immunitaria e psichiatrica, erano stati infettati con un virus atipico risultato poi provenire proprio dalle scimmie utilizzate per la produzione dei vaccini antipolio.
Cosa poteva significare questo se non che i controlli sull'SV 40 non venivano fatti e che il problema non si limitava solo agli anni '50 ma arrivava fino a noi ? Martin riferì tutto ciò all'Institute of Medicine americano nel '95.
Nell'aprile 1996 sempre il bollettino del NVIC riporta che il microbiologo californiano Howard Urnovitz aveva prodotto evidenze secondo cui il virus di tipo 1 dell'Aids è un virus ibrido uomo-scimmia creatosi dopo che 320.000 africani avevano ricevuto negli anni '50 un vaccino antipolio sperimentale contaminato dal SIV e negli anni 60' c.a. 400 milioni di altri soggetti europei, sono stati vaccinati con il vaccino Sabin anche lui contaminato dallo SV40.
Purtroppo di tutto ciò non si informa mai la gente...
A PROPOSITO, L'EFFETTO GREGGE E' UNA BUFALA!
Si legge a pagina 23 del notiziario: "Il meccanismo patogenetico che sembra alla base di questa patologia (il mesotelioma, ndr), è da identificarsi nel virus SV 40, considerato il più potente cancerogeno virale noto, individuato dal ricercatore italiano Michele Carbone, docente al Cardinal Bernardin Cancer Center di Chicago; la diffusione di tale agente virale è avvenuta in maniera massiva tra gli anni 1955-63 con il vaccino inattivato antipolio Salk".
La Ulss ha però dimenticato di scrivere che l'SV 40 è stato identificato anche nel vaccino antipolio orale di tipo Sabin e che tuttora si studiano le sue conseguenze sull'organismo umano.
Perché è accaduto questo ? Perché il virus vaccinico della polio viene coltivato su terreni di coltura costituiti da cellule renali di scimmia verde africana. E non è tutto.
Nel marzo 1992 la celebre rivista medica inglese The Lancet pubblica un articolo di Walter Kyle che riporta evidenze secondo cui l'Aids si è manifestato dopo che il virus dell'immunodeficienza delle scimmie (SIV) è entrato nell'organismo umano attraverso appunto il vaccino antipolio contaminato da tessuti infetti di scimmia.
L'articolo prosegue affermando che la FDA americana sospettavano della contaminazione dei vaccini antipolio già dagli anni '50 e che lo seppero per certo negli anni '70.
Kyle sostiene inoltre che l'SV40 causa anche leucemie e tumori negli animali da laboratorio.Nel settembre 1995 il bolletino del National Vaccine Information Center americano riportò che il patologo californiano John Martin aveva stabilito che adulti e bambini, sofferenti di una disfunzione neurologica, immunitaria e psichiatrica, erano stati infettati con un virus atipico risultato poi provenire proprio dalle scimmie utilizzate per la produzione dei vaccini antipolio.
Cosa poteva significare questo se non che i controlli sull'SV 40 non venivano fatti e che il problema non si limitava solo agli anni '50 ma arrivava fino a noi ? Martin riferì tutto ciò all'Institute of Medicine americano nel '95.
Nell'aprile 1996 sempre il bollettino del NVIC riporta che il microbiologo californiano Howard Urnovitz aveva prodotto evidenze secondo cui il virus di tipo 1 dell'Aids è un virus ibrido uomo-scimmia creatosi dopo che 320.000 africani avevano ricevuto negli anni '50 un vaccino antipolio sperimentale contaminato dal SIV e negli anni 60' c.a. 400 milioni di altri soggetti europei, sono stati vaccinati con il vaccino Sabin anche lui contaminato dallo SV40.
Purtroppo di tutto ciò non si informa mai la gente...
A PROPOSITO, L'EFFETTO GREGGE E' UNA BUFALA!
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