LA GUERRA ALLE BANCHE FALLITE COMINCIA DAL REGNO UNITO...
Fallimento banche: dal governo inglese una lezione di civiltà all’ Italia. La banca fallisce? Il manager va in galera.Se si attuasse una norma simile anche sul fallimento delle banche italiane?
E’ una legge approvata e fortemente voluta dal Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne quella che prevede il carcere per i manager che fanno fallire le banche che amministrano attuando comportamenti scorretti. Infatti oggi in Gran Bretagna in caso di fallimento banche sono previste maxi multe e carcere fino a 7 anni per i manager.
Una norma del genere provocherebbe un effetto devastante nella nostra italia di banche commissariate tra banche fallite, banche a rischio, banche a rischio bail in (regola varata per fronteggiare il fallimento banche a livello europeo che prevede che a pagare non siano più gli Stati e quindi tutti i contribuenti ma chi è direttamente coinvolto dall’attività della banca), banche commissariate e banche che stanno per dichiarare fallimento bancario.
Fallimento banche: in gran Bretagna si va in galera per la sbagliata gestione del rischio
Come riportato dal Secolo D’Italia, La legge in questione riguarda:
<< i top manager di istituti di credito e banche di investimento, punisce tutte quelle condotte, come la sbagliata gestione del rischio, che anche “solo” per negligenza portano a perdite mettendo a rischio l’impresa e, soprattutto, i suoi clienti.>>
Per quanto riguarda la gestione del rischio. Le norme europee vogliono come “minimo” un CET1 Ratio dell’8% che tradotto significa che una banca può fare investimenti ponderati per il rischio superiori a 10 volte il suo capitale. Ad un manager di una banca che esce di gran lunga da questi parametri e che a causa di ciò fa fallire la sua banca, potrebbe essere applicata la legge in questione sul fallimento banche.
Come sopra citato, in caso di fallimento banche, le norma è applicabile sia ai manager che gestiscono banche commerciali sia a quelli che gestiscono banche di investimento (dette anche banche d’affari). Sarebbe buona norma da parte dei contribuenti saper distinguere una banca commerciale da una banca d’investimento, visto e considerato che alcuni contribuenti italiani, quando è avvenuto il fallimento banche italiane, non sapevano nemmeno di aver investito i loro risparmi in banche di investimento e di aver stipulato contratti di investimenti su prodotti finanziari ad alto rischio ma ad alto rendimento. In questo caso è prevalso il rischio….
Nessun commento:
Posta un commento