MAI E POI MAI, SE FOSSI RIMASTO CARABINIERE, AVREI PERMESSO CHE UN SOLO BAMBINO RIMANESSE FUORI
Il mondo è nel pieno di un delirio.

Quando ero nell'Arma dei Carabinieri, chi veniva "beccato" senza documenti e/o entrato illegalmente nel nostro Paese, veniva chiamato "clandestino", e si portavano avanti tutte le procedure del caso, fino, all'epoca della Bossi-Fini, all'arresto obbligatorio in flagranza di reato per chi avesse omesso di ottemperare al decreto di espulsione.
Ora, sembra di vivere in un modo senza regole, ove vige la Legge del denaro e del più forte.
Un mondo che disprezza le sue creature più innocenti, ove un Ministro della Repubblica prima dice una cosa e poi fa l'esatto opposto.
Un mondo ove LA PAROLA DATA non conta più un cazzo di niente.
Un mondo ove NESSUNO più reagisce o si scandalizza davanti a promesse disattese.
Ringrazio, ogni giorno di più, di essermi congedato dall'Arma dei Carabinieri perché uno Stato che non mantiene la parola data NON merita di essere servito.
Quando mi sono arruolato, mi hanno "riempito il cervello" di parole come onore e lealtà.
Dove trovo onore e lealtà nell'impedire a un bambino di entrare all'asilo?
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Nessun commento:
Posta un commento